Verbali Consiglio di amministrazione

Verbale del  24 aprile 2018

   
INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI prospetto relazione discussione delibera allegati
1. APPROVAZIONE DEI VERBALI
1.1. Approvazione verbale seduta del 5 aprile 2018
      approvaz.  
2. COMUNICAZIONI
2.1. Erogazione prima tranche di finanziamento dipartimenti di eccellenza
       
2. COMUNICAZIONI
2.2. Avvio validazione prodotti sul catalogo IRIS
       
2. COMUNICAZIONI
2.3. Commissione Tributaria Provinciale di RM – Sentenza n. 6111/18 di annullamento dell'imposta di donazione a carico di Sapienza
       
2. COMUNICAZIONI
2.4. Risultati della raccolta dei versamenti 5 per mille per l’anno 2016
     
2. COMUNICAZIONI
2.5. Ricorsi C.U.S.I. e C.U.S. Roma in materia di gestione dell'attività sportiva universitaria. Ordinanze del Consiglio di Stato nn. 1791 e 1788 pubblicate il 20 aprile 2018
     
2. COMUNICAZIONI
2.6. Eventi non autorizzati svoltisi in città universitaria 19 e 20 aprile 2018
     
3. AFFARI CONTABILI
3.1. Bilancio unico di Ateneo di esercizio 2017
delibera  138 all.2,all.3
all.4,all.5
all.6,all.7
all.8,all.9
all.10,all.11
all.12,all.13
all.14,all.15
3. AFFARI CONTABILI
3.2. Riassegnazione fondi nell’esercizio 2018 derivanti da economie di budget al 31/12/2017
delibera  139 all. 16
all. 17
3. AFFARI CONTABILI
3.3. Variazioni di bilancio aprile 2018 – Secondo periodo
delibera  140 all. 18
4. PROGRAMMAZIONE, INDIRIZZO E VALUTAZIONE  
4. PROGRAMMAZIONE, INDIRIZZO E VALUTAZIONE
4.1. Commissioni del Consiglio di Amministrazione – Sostituzione componente studentesca
  delibera  141  
4. PROGRAMMAZIONE, INDIRIZZO E VALUTAZIONE
4.2. Commissione di gestione del Centro Stampa dell’Università – Designazione componente studentesca
  delibera  142  
4. PROGRAMMAZIONE, INDIRIZZO E VALUTAZIONE
4.3. Cabina di Regia dell’Orientamento e Placement – Designazione rappresentante degli studenti
  delibera  143  
5. FACOLTA’ E DIPARTIMENTI
5.1. Cambio di denominazione del Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile in “Dipartimento di Pediatria”
  delibera  144 all. 19 
6. RELAZIONI
6.1. Relazione piano biblioteche Sapienza
delibera  145  
7. AFFARI PATRIMONIALI ED EDILIZIA
7.1. Proposta di revisione del Regolamento per l'utilizzo del Centro Congressi d’Ateneo di via Salaria, 113
delibera  146 all. 20
7. AFFARI PATRIMONIALI ED EDILIZIA
7.2. Accordo di programma Università-MIUR del 3.5.2001 e ss.mm.ii.: modifica delle modalità di erogazione dei contributi pluriennali
  delibera  147 all. 21
7. AFFARI PATRIMONIALI ED EDILIZIA
7.3. Area sita in Roma tra viale del Policlinico, viale dell’Università, piazza Confienza e via Osoppo: attribuzione degli impianti sportivi al Centro di Servizi "Sapienza Sport"
  delibera  148  
7. AFFARI PATRIMONIALI ED EDILIZIA
7.4. Rivista di proprietà dell’Ateneo: “Rivista di Studi Ungheresi” – Nomina del nuovo Direttore e trasferimento dal Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali al Centro Interdipartimentale di Ricerca “Cooperazione con l’Eurasia, il Mediterraneo e l’Africa Sub Sahariana – CEMAS”
  delibera  149  
7. AFFARI PATRIMONIALI ED EDILIZIA
7.5. Rivista di proprietà dell’Ateneo: “Medicina nei Secoli” – Stipula del contratto tra “Sapienza” Università di Roma e “Ebsco Publishing, Inc”
  delibera  150 all. 22
8. PERSONALE
8.1. Assegnazione risorse reclutamento personale docente: criteri e conseguenti adempimenti
delibera  151  
8. PERSONALE
8.2. Approvazione della proposta di chiamata a professore di ruolo di II fascia ai sensi dell'art. 24, comma 5, della Legge n. 240/2010
  delibera  152  
8. PERSONALE
8.3. Chiamata di ricercatori a tempo determinato tipologia B – Procedura selettiva Legge 30 dicembre 2010 n. 240 art. 24
  delibera  153  
8. PERSONALE
8.4. Chiamata ricercatori a tempo determinato tipologia “A” procedure selettive (art. 24 Legge 30 dicembre 2010 n. 240)
  delibera  154  
8. PERSONALE
8.5. Reclutamento di un tecnologo a tempo determinato per le esigenze del Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente
delibera  155 all. 23
all. 24
all. 25
all. 26
all. 27
9. OFFERTA FORMATIVA
9.1. Anno accademico 2018-2019 – Modifiche agli ordinamenti dei corsi di studio già attivati nel precedente anno accademico – Parere CUN
  presa atto
9. OFFERTA FORMATIVA 9.2.1 - 9.6.5        
9.2. Facoltà di Architettura
9.2.1. Potenziale formativo del Corso di laurea in Design ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
  delibera  156 all. 28
9.2.2. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Architettura (Restauro) ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  157 all. 29
9.2.3. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale interfacoltà in Product Design – Design del prodotto (Architettura – Ingegneria dell’informazione, Informatica e Statistica) ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  158 all. 30
9.2.4. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale interfacoltà in Design, Comunicazione visiva e multimediale (Architettura – Scienze politiche, Sociologia, Comunicazione) ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della LEGGE n. 264/99   delibera  159 all. 31
9.3. Facoltà di Farmacia e Medicina
9.3.1. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Chimica e Tecnologia farmaceutiche ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
  delibera  160 all. 32
9.3.2. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  161 all. 33
9.3.3. Potenziale formativo del Corso di laurea interfacoltà in Bioinformatics-Bioinformatica (Farmacia e Medicina – Ingegneria dell’informazione, Informatica e Statistica – Medicina e Odontoiatria – Scienze matematiche fisiche e naturali) ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  162 all. 34
9.3.4. Potenziale formativo del Corso di laurea interfacoltà in Biotecnologie (Farmacia e Medicina – Medicina e Psicologia – Scienze matematiche fisiche e naturali) ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  163 all. 35
9.4. Facoltà di Lettere e Filosofia
9.4.1. Potenziale formativo del Corso di laurea in Lingue e Civiltà Orientali ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
  delibera  164 all 36
9.4.2. Potenziale formativo del Corso di laurea in Mediazione linguistica e interculturale ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  165 all. 37
9.5. Facoltà di Medicina e Psicologia
9.5.1. Potenziale formativo del Corso di laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
  delibera  166 all. 38
9.5.2. Potenziale formativo del Corso di laurea in Psicologia e Salute ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  167 all. 39
9.5.3. Potenziale formativo del Corso di laurea in Psicologia e Processi sociali ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  168 all. 40
9.5.4. Potenziale formativo del Corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche – L-24 – Erogato in modalità prevalentemente a distanza – Interateneo con l'Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, Università Telematica – ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  169 all. 41
9.5.5. Potenziale formativo del Corso di laurea interfacoltà in Servizio Sociale (Class) (Medicina e Psicologia – Farmacia e Medicina – Scienze politiche, Sociologia, Comunicazione – Giurisprudenza) ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  170 all. 42
9.5.6. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Neuroscienze Cognitive e Riabilitazione Psicologica ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  171 all. 43
9.5.7. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Psicologia Clinica ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  172 all. 44
9.5.8. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Psicopatologia dinamica dello sviluppo ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  173 all. 45
9.5.9. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Psicologia della comunicazione e del marketing ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  174 all. 46
9.5.10. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Psicologia applicata ai contesti della salute, del lavoro e giuridico-forense ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  175 all. 47
9.5.11. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Psicologia dello sviluppo tipico e atipico, ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  176 all. 48
9.5.12. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Pedagogia e Scienze dell’educazione e della formazione ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  177 all. 49
9.6. Facoltà Scienze matematiche, fisiche e naturali
9.6.1. Potenziale formativo del Corso di laurea in Biotecnologie agro-industriali ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
  delibera  178 all. 50
9.6.2. Potenziale formativo del Corso di laurea in Scienze biologiche ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  179 all. 51
9.6.3. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Ecobiologia ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  180 all. 52
9.6.4. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Genetica e Biologia molecolare ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  181 all. 53
9.6.5. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Neurobiologia ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99   delibera  182 all. 54
9.7. Convenzione tra Sapienza Università di Roma e l'Aeronautica militare delibera  183 all. 55
all. 56
10. CONVENZIONI
10.1. Convenzione Sapienza – ICRANET
  delibera  184 all. 57
all. 58
11. CENTRI E CONSORZI
11.1. Consorzio NITEL (Consorzio Nazionale Interuniversitario per i Trasporti e la Logistica) – Rinnovo e nomina rappresentante
  delibera  185 all. 59
all. 60
12. SPIN OFF, START UP E CLUSTER
12.1. Spin off DITS srl: rinuncia al diritto di prelazione
delibera  186 all. 61
all. 62
12. SPIN OFF, START UP E CLUSTER
12.2. Start up SOILMIXING srl: approvazione convenzione con Sapienza
delibera  187 all. 63
all. 64
all. 65
VARIE ED EVENTUALI          


Nell’anno duemiladiciotto, addì 24 aprile alle ore 16.08, presso il Salone di rappresentanza sito al primo piano del Rettorato, si è riunito il Consiglio di Amministrazione, convocato con nota rettorale prot. n. 0034309 del 19.04.2018, integrato con nota rettorale prot. n. 0035237 del 24.04.2018 e con email del 24.04.2018 (Allegato 1), per l’esame e la discussione degli argomenti iscritti al seguente ordine del giorno:

1. APPROVAZIONE VERBALI
1.1. Approvazione verbale seduta del 5 aprile 2018

2. COMUNICAZIONI
2.1. Erogazione prima tranche di finanziamento dipartimenti di eccellenza
2.2. Avvio validazione prodotti sul catalogo IRIS
2.3. Commissione Tributaria Provinciale di RM – Sentenza n. 6111/18 di annullamento dell'imposta di donazione a carico di Sapienza
2.4. Risultati della raccolta dei versamenti 5 per mille per l’anno 2016
2.5. Ricorsi C.U.S.I. e C.U.S. Roma in materia di gestione dell'attività sportiva universitaria. Ordinanze del Consiglio di Stato nn. 1791 e 1788 pubblicate il 20 aprile 2018
2.6. Eventi non autorizzati svoltisi in città universitaria 19 e 20 aprile 2018

3. AFFARI CONTABILI
3.1. Bilancio unico di Ateneo di esercizio 2017
3.2. Riassegnazione fondi nell’esercizio 2018 derivanti da economie di budget al 31/12/2017
3.3. Variazioni di bilancio aprile 2018 – Secondo periodo

4. PROGRAMMAZIONE, INDIRIZZO E VALUTAZIONE
4.1. Commissioni del Consiglio di Amministrazione – Sostituzione componente studentesca
4.2. Commissione di gestione del Centro Stampa dell’Università – Designazione componente studentesca
4.3. Cabina di Regia dell’Orientamento e Placement – Designazione rappresentante degli studenti

5. FACOLTA’ E DIPARTIMENTI
5.1. Cambio di denominazione del Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile in “Dipartimento di Pediatria”

6. RELAZIONI
6.1. Relazione piano biblioteche Sapienza

7. AFFARI PATRIMONIALI ED EDILIZIA
7.1. Proposta di revisione del Regolamento per l'utilizzo del Centro Congressi d’Ateneo di via Salaria, 113
7.2. Accordo di programma Università-MIUR del 3.5.2001 e ss.mm.ii.: modifica delle modalità di erogazione dei contributi pluriennali
7.3. Area sita in Roma tra viale del Policlinico, viale dell’Università, piazza Confienza e via Osoppo: attribuzione degli impianti sportivi al Centro di Servizi "Sapienza Sport"
7.4. Rivista di proprietà dell’Ateneo: “Rivista di Studi Ungheresi” – Nomina del nuovo Direttore e trasferimento dal Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali al Centro Interdipartimentale di Ricerca “Cooperazione con l’Eurasia, il Mediterraneo e l’Africa Sub Sahariana – CEMAS”
7.5. Rivista di proprietà dell’Ateneo: “Medicina nei Secoli” – Stipula del contratto tra “Sapienza” Università di Roma e “Ebsco Publishing, Inc”

8. PERSONALE
8.1. Assegnazione risorse reclutamento personale docente: criteri e conseguenti adempimenti
8.2. Approvazione della proposta di chiamata a professore di ruolo di II fascia ai sensi dell'art. 24, comma 5, della Legge n. 240/2010
8.3. Chiamata di ricercatori a tempo determinato tipologia B – Procedura selettiva Legge 30 dicembre 2010 n. 240 art. 24
8.4. Chiamata ricercatori a tempo determinato tipologia “A” procedure selettive (art. 24 Legge 30 dicembre 2010 n. 240)
8.5. Reclutamento di un tecnologo a tempo determinato per le esigenze del Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente

9. OFFERTA FORMATIVA
9.1. Anno accademico 2018-2019 – Modifiche agli ordinamenti dei corsi di studio già attivati nel precedente anno accademico – Parere CUN

9.2. Facoltà di Architettura
9.2.1. Potenziale formativo del Corso di laurea in Design ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.2.2. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Architettura (Restauro) ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.2.3. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale interfacoltà in Product Design – Design del prodotto (Architettura – Ingegneria dell’informazione, Informatica e Statistica) ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.2.4. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale interfacoltà in Design, Comunicazione visiva e multimediale (Architettura – Scienze politiche, Sociologia, Comunicazione) ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della LEGGE n. 264/99

9.3. Facoltà di Farmacia e Medicina
9.3.1. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Chimica e Tecnologia farmaceutiche ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.3.2. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.3.3. Potenziale formativo del Corso di laurea interfacoltà in Bioinformatics-Bioinformatica (Farmacia e Medicina – Ingegneria dell’informazione, Informatica e Statistica – Medicina e Odontoiatria – Scienze matematiche fisiche e naturali) ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.3.4. Potenziale formativo del Corso di laurea interfacoltà in Biotecnologie (Farmacia e Medicina – Medicina e Psicologia – Scienze matematiche fisiche e naturali) ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99

9.4. Facoltà di Lettere e Filosofia
9.4.1. Potenziale formativo del Corso di laurea in Lingue e Civiltà Orientali ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.4.2. Potenziale formativo del Corso di laurea in Mediazione linguistica e interculturale ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99

9.5. Facoltà di Medicina e Psicologia
9.5.1. Potenziale formativo del Corso di laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5.2. Potenziale formativo del Corso di laurea in Psicologia e Salute ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5.3. Potenziale formativo del Corso di laurea in Psicologia e Processi sociali ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5.4. Potenziale formativo del Corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche – L-24 – Erogato in modalità prevalentemente a distanza – Interateneo con l'Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, Università Telematica – ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5.5. Potenziale formativo del Corso di laurea interfacoltà in Servizio Sociale (Class) (Medicina e Psicologia – Farmacia e Medicina – Scienze politiche, Sociologia, Comunicazione – Giurisprudenza) ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5.6. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Neuroscienze Cognitive e Riabilitazione Psicologica ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5.7. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Psicologia Clinica ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5.8. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Psicopatologia dinamica dello sviluppo ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5.9. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Psicologia della comunicazione e del marketing ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5.10. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Psicologia applicata ai contesti della salute, del lavoro e giuridico-forense ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5.11. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Psicologia dello sviluppo tipico e atipico, ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5.12. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Pedagogia e Scienze dell’educazione e della formazione ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99

9.6. Facoltà Scienze matematiche, fisiche e naturali
9.6.1. Potenziale formativo del Corso di laurea in Biotecnologie agro-industriali ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.6.2. Potenziale formativo del Corso di laurea in Scienze biologiche ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.6.3. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Ecobiologia ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.6.4. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Genetica e Biologia molecolare ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.6.5. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Neurobiologia ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99

9.7. Convenzione tra Sapienza Università di Roma e l'Aeronautica militare

10. CONVENZIONI
10.1. Convenzione Sapienza – ICRANET

11. CENTRI E CONSORZI
11.1. Consorzio NITEL (Consorzio Nazionale Interuniversitario per i Trasporti e la Logistica) – Rinnovo e nomina rappresentante

12. SPIN OFF, START UP E CLUSTER
12.1. Spin off DITS srl: rinuncia al diritto di prelazione
12.2. Start up SOILMIXING srl: approvazione convenzione con Sapienza

Sono presenti: il rettore prof. Eugenio Gaudio, Presidente; il prorettore vicario prof. Renato Masiani; i consiglieri: prof.ssa Antonella Polimeni, prof. Vincenzo Francesco Nocifora, prof. Bartolomeo Azzaro, dott. Francesco Colotta, prof. Michel Gras, sig. Beniamino Altezza, dott.ssa Angelina Chiaranza, sig. Giuseppe Benincasa, sig. Antonio Lodise e il direttore generale dott.ssa Simonetta Ranalli, che assume le funzioni di segretario.

Assistono per il Collegio dei Revisori dei Conti: dott.ssa Alessandra De Marco, dott. Michele Scalisi (entra alle ore 16.25).

Il Presidente, constatata l’esistenza del numero legale, dichiara l’adunanza validamente costituita e apre la seduta.

1. APPROVAZIONE VERBALI

1.1 Approvazione verbale seduta del 5 aprile 2018

Il rettore chiede se sono pervenute richieste di modifiche al verbale della seduta del 5 aprile 2018.

Il direttore generale riferisce che è pervenuta una richiesta di modifica da parte del consigliere Gras.
In particolare, il consigliere Gras ha chiesto che al suo intervento relativo al Punto 5.8 “Rivista di proprietà dell’Ateneo: “Ricerche slavistiche. Nuova serie” – Richiesta di iscrizione presso il Registro della stampa e informazione del Tribunale Civile di Roma – Stipula del contratto tra “Sapienza” Università di Roma e Casa Editrice “Il calamo di Fausto Liberati snc””, riportato a pagina 120 del verbale, sia apportata la seguente modifica:
- cassare la frase “Pertanto, chi vuol pubblicare da un editore, anche esterno, non può scegliere la copertina.”

Pertanto, l’intervento risulta così riformulato:
“Per il consigliere Gras l’aspetto primario è analizzare in modo dettagliato il catalogo del Centro Stampa che deve avere un certo standard.
Ritiene, infatti, che tale analisi consentirebbe di far emergere tutte le problematiche da affrontare globalmente e di sapere cosa Sapienza vuol far della propria Casa editrice.”

Il Consiglio di Amministrazione unanimemente approva il verbale della seduta del 5 aprile 2018 con la modifica chiesta dal consigliere Gras.
IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


EROGAZIONE PRIMA TRANCHE DI FINANZIAMENTO DIPARTIMENTI DI ECCELLENZA

Il Presidente comunica che in data 9 aprile u.s. il MIUR ha erogato la prima tranche di finanziamento per i Dipartimenti di Eccellenza, pari ad euro 11.734.885,00, corrispondenti ad un quinto dell’importo complessivo che sarà destinato, con cadenza annuale, ai Dipartimenti ammessi a finanziamento.

In particolare, l’importo della prima erogazione è così suddiviso tra gli otto Dipartimenti di Eccellenza Sapienza:


Dipartimento

Finanziamento annuale

Informatica

€ 1.327.160,00

Fisica

€ 1.866.006,00

Chimica e tecnologie del farmaco

€ 1.461.871,00

Scienze della terra

€ 1.327.160,00

Medicina molecolare

€ 1.596.583,00

Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale "Antonio Ruberti"

€ 1.731.295,00

Psicologia

€ 1.212.405,00

Psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione

€ 1.212.405,00

Totale

€ 11.734.885,00



Si rammenta che, ai sensi delle Linee Guida MIUR per la presentazione dei progetti dipartimentali, le macro-voci di costo ammissibili per il finanziamento ministeriale sono: reclutamento, didattica di alta qualificazione, infrastrutture e premialità.

Le modalità di gestione dei finanziamenti sono state approvate con delibere n. 90/18 del Senato Accademico del 27.03.18 e n. 135/18 del Consiglio di Amministrazione del 05.04.2018.

AVVIO VALIDAZIONE PRODOTTI SUL CATALOGO IRIS

Il Presidente comunica, che dal prossimo mese di maggio, sarà avviata l’attività di validazione dei prodotti del catalogo IRIS.

La validazione consiste in una verifica formale dei metadati relativi al prodotto e nel controllo del file Pdf allegato (full text), e sarà avviata per tutti i prodotti delle tipologie ammissibili per l’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN), anche ai fini dell’esposizione sul portale pubblico di IRIS.

Contestualmente all’avvio della validazione, saranno disponibili sul Catalogo IRIS le nuove maschere di inserimento (input form), modificate per alcune tipologie di prodotti, con l’obiettivo di renderne la compilazione più semplice e maggiormente rispondente a quanto richiesto per gli esercizi di valutazione.

Più specificamente, sono stati revisionati i suggerimenti relativi ad ogni campo, sono stati eliminati campi inutili o poco chiari, sono stati aggiunti campi mancanti e sono state riviste le obbligatorietà/non obbligatorietà, rendendo obbligatorio l’inserimento del Pdf allegato (full text) per le tipologie di prodotti ammissibili per l’ASN.
Inoltre, è stato modificato l’albero delle tipologie per tre diversi motivi: allinearlo alla classificazione presente in LoginMIUR, uniformarlo alle tipologie previste per gli esercizi di valutazione, e rispondere a specifiche esigenze espresse dai docenti Sapienza.

Per le dimensioni di Sapienza, si è valutato che l’attività di validazione non potesse che essere organizzata a livello dipartimentale, identificando nel personale bibliotecario la figura professionale più idonea a svolgere tale attività, con un coordinamento dell’Amministrazione Centrale. A tal fine, a luglio 2017, è stato costituito un Gruppo di lavoro formato da bibliotecari, personale dell’ufficio Osservatorio della Ricerca e del Sistema Bibliotecario Sapienza (SBS) con la finalità di avviare le necessarie attività per la validazione dei prodotti. Contestualmente, è stata inviata una circolare in cui è stato chiesto a tutti i Direttori di Biblioteca di individuare almeno un validatore-bibliotecario da formare. I validatori, così individuati, sono stati quindi invitati a partecipare a diverse sessioni di formazione tenute dal Gruppo di Lavoro e organizzate dal Sistema Bibliotecario.

A supporto di tutti coloro che hanno un profilo IRIS sono state redatte nuove Linee Guida per l’inserimento dei prodotti in Catalogo, che saranno disponibili sul desktop prodotti IRIS di ogni utente, sul sito Sapienza, e inviate a tutta la comunità al momento dell’avvio in produzione delle nuove input form. Inoltre, a partire dal mese di maggio, l’ufficio Osservatorio della Ricerca proporrà incontri formativi per gli utenti IRIS, per illustrare il funzionamento del catalogo. I dettagli per la partecipazione saranno pubblicati sul sito web di Ateneo, sulla
pagina dedicata al Catalogo della ricerca (https://www.uniroma1.it/it/pagina/catalogo-della-ricerca).
I Direttori di Dipartimento sono già stati informati in merito all’avvio della validazione e alle modifiche apportate all’albero delle tipologie dei prodotti nella seduta del Collegio dei Direttori del 19 marzo scorso.

Infine, si ricorda che l’Ufficio Osservatorio delle Ricerca nell’ambito delle attività per il potenziamento del catalogo, finalizzate a rendere i dati puliti e completi per le esigenze di valutazione interna ed esterna e per aumentare il numero di prodotti ad accesso aperto, ha avviato dal mese di febbraio una intensa attività di de-duplicazione dei prodotti della ricerca.

Allegati in visione:
Albero delle tipologie Sapienza
Disposizioni n. 2784 del 07.07.2017 e n. 2948 del 20.07.2017 per la costituzione del Gruppo di Lavoro
Circolare n. 54092 del 06.07.2017

COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE DI RM - SENTENZA N. 6111/18 DI ANNULLAMENTO DELL'IMPOSTA DI DONAZIONE A CARICO DI SAPIENZA.

Il Presidente comunica che con sentenza di primo grado della Commissione Tributaria Provinciale di Roma n. 6111/18 depositata il 19.03.2018 non passata in giudicato è stato accolto il ricorso presentato da Sapienza - tramite il difensore esterno Avv. Pietro Selicato - avverso un avviso di liquidazione di imposta sulle successioni (anno 2014) che aveva quantificato in € 299.800,00 l’imposta dovuta dall’Ateneo su una donazione di € 3.750.000,00 effettuata da Unicredit a vantaggio dell’Università.

La Commissione Tributaria Provinciale adita ha stabilito, in applicazione dell’art. 3/1 D.lgs n. 346/1990, che:

1) “Non sono soggetti all’imposta i trasferimenti a favore dello Stato, delle regioni, delle province e dei comuni, né quelli a favore di enti pubblici e di fondazioni o associazioni legalmente riconosciute, che hanno come scopo esclusivo l’assistenza, lo studio, la ricerca scientifica, l’educazione, l’istruzione o altre finalità di pubblica utilità”;
2) “Non è dubbio che l’istante - Sapienza, n.d.s. - appartenga alla categoria degli “enti pubblici … che hanno come scopo esclusivo …, lo studio, la ricerca scientifica, l’educazione, l’istruzione”.

Per completezza, si segnala, altresì, che Agenzia delle Entrate è stata condannata anche al pagamento delle spese di lite liquidate in € 5.000,00 oltre accessori di legge.

ALLEGATI IN VISIONE:
Sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Roma n. 6111/18 depositata il 19.03.2018.

COMUNICAZIONI: RISULTATI DELLA RACCOLTA DEI VERSAMENTI 5 PER MILLE PER L’ANNO 2016

Il Presidente informa che l’Agenzia delle Entrate ha comunicato i risultati della raccolta dei contributi 5 per mille relativi all’anno finanziario 2016.

La Sapienza ha ottenuto complessivamente donazioni per 297.700,27 euro, di cui 254.148,58 euro per scelte espresse dai contribuenti e 43.551,69 euro come risultato della ripartizione proporzionale delle scelte generiche. I contribuenti che hanno donato alla Sapienza sono stati 4.019.

Si tratta di un risultato positivo che segna un aumento di oltre 25.000 euro rispetto alla raccolta 2015, che era stata pari a 272.176,15 euro (già in aumento rispetto ai 263.997,60 euro del 2014). Soprattutto appare significativo il numero dei contribuenti che ha scelto la Sapienza, salito di quasi 500 unità rispetto ai 3.574 donanti dell’anno finanziario 2015.

Il Presidente ringrazia tutti coloro che vorranno impegnarsi per sostenere la campagna 2018 sul 5 per mille alla Sapienza, attualmente in corso, al fine di consolidare e migliorare questi risultati.

Sul punto relativo a: “Risultati della raccolta dei versamenti 5 per mille per l’anno 2016” (comunicazioni 2.4) il rettore, dopo aver sottolineato che le donazioni sono aumentate di oltre € 25.000,00 rispetto alla raccolta 2015, auspica che il trend positivo continui e ringrazia tutti coloro che si sono impegnati per sostenere la campagna 2018 sul 5 per mille alla Sapienza. Ricorda, inoltre, che i fondi sono utilizzati per assegni di ricerca, borse di studio ecc..

RICORSI C.U.S.I. E C.U.S. ROMA IN MATERIA DI GESTIONE DELL'ATTIVITA' SPORTIVA UNIVERSITARIA. ORDINANZE DEL CONSIGLIO DI STATO NN. 1791 E 1788 PUBBLICATE IL 20 APRILE 2018.

Il Presidente comunica che il Consiglio di Stato con le favorevoli ordinanze nn. 1791 e 1788 pubblicate in data 20 aprile 2018 ha sospeso gli effetti delle sfavorevoli misure cautelari, in precedenza emesse dal T.A.R. Lazio relativamente alla gestione dell’attività sportiva dell’Ateneo.

L’ emissione delle suddette ordinanze di secondo grado:
1) è fondata sul difetto di motivazione delle misure cautelari in precedenza adottate dal T.A.R., nonché tenuto conto dell’intervenuta scadenza in data 31.12.2017 della relativa convenzione;
2) comporta la conseguente reviviscenza dell’efficacia degli atti impugnati in primo grado dal C.U.S.I. e dal C.U.S. Roma.

Per effetto dei due favorevoli provvedimenti del Consiglio di Stato, l’Ateneo dovrà procedere:
a) a diffidare il C.U.S.I ed il C.U.S. Roma al fine ottenere in contraddittorio la restituzione degli impianti sportivi;
b) alla stipula di atti e convenzioni, nelle more sospesi, compresi quelli riguardanti il Foro Italico.

Per completezza, si segnala che la causa davanti al Consiglio di Stato è stata rinviata all’udienza del 24.05 p.v. al solo fine di consentire al difensore incaricato Avv. Prof. Giuseppe Bernardi di dimostrare la regolarità dell’adozione da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo del provvedimento di nomina del citato legale esterno.

ALLEGATI IN VISIONE:
Ordinanze nn. 1791 e 1788 del Consiglio di Stato pubblicate in data 20 aprile 2018.

Sul punto relativo a: “Ricorsi C.U.S.I. e C.U.S. Roma in materia di gestione dell'attività sportiva universitaria. Ordinanze del Consiglio di Stato nn. 1791 e 1788 pubblicate il 20 aprile 2018” (comunicazioni 2.5), il rettore comunica con soddisfazione l'esito favorevole delle ordinanze nn. 1788 e 1791 del 20 aprile u.s. con le quali il Consiglio di Stato ha sospeso gli effetti delle misure cautelari che il TAR del Lazio aveva disposto a favore del CUSI/CUSRoma, restituendo piena legittimità all’operato dell’Ateneo.

Chiedono di intervenire i consiglieri Altezza, Lodise, Chiaranza e il Prorettore.

In particolare:
- il consigliere Altezza chiede se tale pronunciamento del Consiglio di Stato consente la piena operatività del Centro Servizi SapienzaSport e la conseguente attribuzione di risorse. Ritiene, infatti, che l'inizio delle attività da parte del Centro possa apportare giovamento all'intera comunità;
- il consigliere Lodise ringrazia l'ex Direttore Generale, Carlo Musto D’Amore, che alle proprie perplessità sul percorso intrapreso ha sempre garantito la piena legittimità delle azioni poste in essere dall’Amministrazione con consapevolezza, ponderazione e determinazione. Ricorda, infatti, che per la concessione della proroga il Rettore e l'allora Direttore Generale, Carlo Musto D’Amore, con assoluta responsabilità, hanno sostenuto l'opportunità di tale atto che si è rivelato importante. Evidenzia, inoltre, che l'ordinanza ha riconosciuto che gli impianti sportivi universitari possano essere gestiti non solo da CUSI e CUSRoma ma anche da altri Enti. Auspica, infine, che il pronunciamento del Consiglio di Stato possa rappresentare per CUSRoma un input a migliorare i servizi e ottemperare alla loro mission;
- la consigliera Chiaranza aggiunge che Sapienza ha operato una scelta coraggiosa quando ha istituito il Centro di Servizi SapienzaSport mettendo a disposizione anche le risorse;
- il prorettore vicario riferisce che sul trasferimento dei fondi al Centro di Servizi SapienzaSport, il Collegio dei Revisori dei Conti esprimerà il proprio parere il 4 maggio p.v..

Il direttore generale comunica che il CUSRoma è stato formalmente convocato il 3 maggio p.v. per la riconsegna degli impianti.

Il rettore aggiunge che è prevista una riunione del Centro Servizi per il 14 maggio 2018 per la programmazione delle attività da porre in essere per riprendere in consegna le strutture e la stipula della convenzione con il Foro Italico.
Ritiene, inoltre, che il rapporto scientifico culturale con l’unica Università statale dello sport, che utilizzerà l’impianto, sia una scelta di qualità per Sapienza.
Aggiunge, infine, che il percorso intrapreso dall'Ateneo, che ha avuto un epilogo favorevole, è stato non poco difficoltoso ed è stato portato avanti con ponderazione e determinazione affinché fosse definitivo e inoppugnabile.

COMUNICAZIONE: Eventi non autorizzati svoltisi in città universitaria il 19 e 20 aprile 2018.

Il Presidente comunica che questo Ateneo già in data 13/4/2018, essendo venuto a conoscenza dell’organizzazione di eventi ludici non autorizzati ad opera di un gruppo di studenti denominati “Teppa”, per i giorni 19 e 20 aprile, ha inoltrato, via pec, specifica comunicazione alle FF.OO. (Questura, Gruppo Carabinieri, Guardia di Finanza) e ad altre autorità competenti (ASL Roma1, Siae) in merito all’intenzione di alcuni studenti di realizzare eventi ludici, non autorizzati dall’Ateneo, specificandone la tipologia con la previsione, altresì, di somministrare alimenti e bevande alcoliche, nonché la diffusione sonora di materiale tutelato dal diritto d’autore.
Il Commissariato sezionale della Città Universitaria è stato, in tutte le circostanze, regolarmente avvisato.

In particolare, l’Amministrazione, con nota del il 19 aprile prot. 0034202, ha comunicato, via Pec, alle suddette FF.OO. ed autorità competenti che dalle ore 13.45 diverse persone stavano introducendo, senza alcuna autorizzazione, dal varco pedonale del parcheggio interrato “Divina Sapienza”, presso la città universitaria, materiale utile al montaggio di un ring per incontri di pugilato.

In merito all’evento non autorizzato del 20 aprile presso la città universitaria, che ha avuto ampia risonanza sugli organi di stampa e che si è protratto fino alle ore 4.30, vedendo la partecipazione di circa 500 persone, l’Amministrazione ha provveduto a dare tempestiva e reiterata comunicazione nel corso dello svolgimento dei fatti al Commissariato Sezionale CU, che è stato sempre presente per il monitoraggio delle attività.
Si evidenzia, infine, che ogni situazione avvenuta nel corso degli eventi è documentabile dalle immagini degli impianti di videosorveglianza di questo Ateneo.

Sul punto relativo a: “Eventi non autorizzati svoltisi in città universitaria 19 e 20 aprile 2018” (comunicazione 2.6), il rettore comunica che, in occasione degli Eventi non autorizzati svoltisi nella città universitaria il 19 e 20 aprile u.s, l'Amministrazione ha provveduto tempestivamente a tutte le comunicazioni di competenza, come indicato in relazione e sono state puntualmente smentite le notizie riportate da alcune testate nazionali con un comunicato concordato con l'Ufficio Stampa. Ricorda che l'Ateneo ha emanato il Regolamento eventi ludici in base al quale sono autorizzati gli eventi che rispondono ai requisiti in esso previsti e, pertanto, allo stesso ci si deve attenere per la loro realizzazione. In caso contrario l'Amministrazione non può far altro che verificare e intervenire denunciando i fatti alle autorità competenti.

Chiedono di intervenire i consiglieri Altezza, Lodise e Polimeni.

In particolare:

- il consigliere Altezza ritiene che tale avvenimento, chiaramente strumentalizzato dalla stampa rispetto alla portata reale del fenomeno, costituisca un problema poiché ha notizia che, a breve, se ne terrà un altro presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione, a via Salaria.
Evidenzia, inoltre, che tali eventi coinvolgono anche il personale TAB e riferisce che recentemente ha dovuto assistere due custodi in Commissione Disciplina ai quali è stata attribuita la responsabilità di aver consentito l'ingresso ad un evento non autorizzato.
Ritiene, quindi, importante tutelare sia gli studenti che realizzano eventi nel rispetto della normativa di settore, sia il personale TAB a vario titolo coinvolti.
Rileva, infine, che è un'immagine negativa per Sapienza apparire come un luogo dove si vendono bevande alcoliche e si fa pagare il biglietto d’ingresso per feste, non autorizzate;
- il consigliere Lodise si dissocia da tali comportamenti.
Rileva, tuttavia, come già evidenziato in precedenza, che il Regolamento eventi ludici, pur inattaccabile dal punto di vista formale e sostanziale, non favorisce l’aggregazione degli studenti, poiché adempiere a tutte le prescrizioni in esso previste è impossibile per gli studenti, che non dispongono di un budget che consenta di acquisire tutti i permessi richiesti, notoriamente costosi.
Sottolinea, inoltre, che nei casi di eventi non autorizzati è difficoltoso addebitare responsabilità contrariamente a quanto accade per quelli autorizzati;
- la consigliera Polimeni invita i rappresentanti degli studenti a non sentirsi frenati nell’organizzazione di eventi che consentono di vivere gli spazi di Sapienza, realizzando manifestazioni ludico-culturali che, fra l’altro, consentono l'attribuzione di un budget come previsto dai Regolamenti interni di Sapienza. Sottolinea, infine, che la legalità è fondamentale; occorre, pertanto, censurare chi non rispetta le regole e incoraggiare gli studenti a vivere gli spazi dell’Ateneo nel rispetto delle norme.

Alle ore 16.25 entra il dottor Michele Scalisi, Componente del Collegio dei Revisori dei Conti.

Per il rettore la posizione dell'Ateneo è chiara: gli eventi sono autorizzati se hanno le caratteristiche che nei consessi accademici sono riconosciute tali per poter ricevere l’autorizzazione e svolgersi in piena libertà e con pieno godimento da parte degli studenti.

Prospetto riepilogativo

BILANCIO UNICO DI ATENEO DI ESERCIZIO 2017

Relazione

Allegati parte integrante:
• Stato Patrimoniale 2017; (Allegato 2)
• Conto Economico 2017; (Allegato 3)
• Rendiconto finanziario 2017; (Allegato 4)
• Nota Integrativa al bilancio di esercizio 2017; (Allegato 5)
Relazione del Rettore al bilancio unico di Ateneo - Esercizio 2017 (Allegato 6)
• Verbale del Collegio dei Revisori dei Conti n. 5 del 16 aprile 2018, con allegata la Relazione al Bilancio unico d’esercizio 2017; (Allegato 7)
• Prospetto dati SIOPE riferito agli incassi 2017; (Allegato 8)
• Prospetto dai SIOPE riferito ai pagamenti 2017; (Allegato 9)
• Prospetto contenente la classificazione della spesa in missioni e programmi; (Allegato 10)
• Attestazione dei tempi medi di pagamento; (Allegato 11)
• Aggiornamento piano triennale 2017-2019 delle autovetture di servizio e dei beni immobili; (Allegato 12)
• Aggiornamento piano triennale 2017-2019 delle dotazioni informatiche; (Allegato 13)
• Rendiconto unico di Ateneo in contabilità finanziaria per l’esercizio 2017; (Allegato 14)
• Relazione delle Aree Dirigenziali sulle attività realizzate nell’esercizio 2017. (Allegato 15)

Alle ore 16.53 entra nella sala della riunione il dottor Maurizio Cecchini, Capo dell’Ufficio Bilanci, programmazione e gestione economico-patrimoniale e finanziaria.

Sul punto relativo a: “Bilancio unico di Ateneo di esercizio 2017” (affari contabili 3.1), il direttore generale, riferisce che il Senato Accademico, nella seduta del 17 aprile 2018, ha espresso il prescritto parere per l’approvazione del Bilancio di esercizio 2017 e, in data 16 aprile, è stato acquisito il parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti.
Sottolinea che il bilancio di esercizio 2017 è stato presentato in anticipo rispetto al termine previsto del 30 aprile e ciò consente di poter destinare tempestivamente l’utile conseguito pari ad € 30.327.451,93.
Specifica che tale soddisfacente risultato è stato determinato dai seguenti macro-fattori:
- programmazione improntata a criteri cautelativi;
- contenimento dei costi per consumi intermedi;
- incremento dei proventi propri;
- diminuzione dei costi del personale.
Evidenzia che nell'anno 2017 si riscontra, rispetto al 2016, una crescita dei costi, pari ad euro 47,9 milioni (+6,24%) e dei ricavi, pari ad euro 42,3 milioni (+5,27%).
Passa quindi, ad illustrare l’andamento delle più significative voci di bilancio riferite alla gestione operativa e caratteristica, puntualmente descritte nella “Nota integrativa al bilancio di esercizio 2017”:
- i proventi per la didattica sono diminuiti rispetto al 2016 di euro 8.353.479,65 per effetto delle misure introdotte con la Legge di Bilancio 2017, delle ulteriori agevolazioni per le entrate contributive introdotte dal Consiglio di Amministrazione per gli anni accademici 2016/2017 e 2017/2018 e per effetto dell’incremento delle domande di esonero tasse presentate nell’anno accademico 2017/2018. In particolare, l’Area Supporto Strategico e Comunicazione ha elaborato un’analisi da cui è risultata una diminuzione degli introiti provenienti da studenti che hanno un ISEE compreso tra 0 e 14 mila euro e da studenti che hanno un ISEE compreso tra 14 e 30 mila euro. Spiega che le agevolazioni introdotte dal Consiglio di Amministrazione per gli anni accademici 2016-2017 e 2017-2018, con le quali è stata estesa la riduzione del 20% della contribuzione agli studenti con ISEE fino a 40.000,00 euro, hanno determinato un decremento di circa 500.000,00 euro. E’ stato, inoltre, rilevato un incremento delle domande di esonero che ha portato a un minore introito quantificato in circa 840.000,00 euro. Evidenzia, inoltre, la circostanza, in controtendenza a quanto avvenuto negli ultimi anni, di un incremento pari all’1,09% degli studenti iscritti ai corsi di laurea triennale magistrale e specialistica a ciclo unico e ai corsi di laurea ante DM 509/1999 rispetto all’anno accademico 2015/2016;
- per il Fondo di Finanziamento Ordinario la quota base è diminuita di quasi 13 milioni di euro rispetto all’anno 2016, mentre la quota premiale ha registrato un incremento importante, pari a euro 9.805.317,00, a seguito dei miglioramenti conseguiti da Sapienza sugli indicatori relativi all’obiettivo di Autonomia Responsabile. Complessivamente il Fondo registra un decremento dell’assegnazione di euro 6.793.215,00 rispetto all’anno 2016, anche per effetto della diminuzione (per l’intero sistema universitario) dell’intervento perequativo;
- i costi per il personale registrano una diminuzione di circa 3,2 milioni di euro rispetto all’anno 2016, in particolare, per quanto riguarda i professori di I e II fascia si è registrato un risparmio di 4.147.000,00 euro rispetto all’anno precedente, mentre fanno registrare una crescita significativa i costi relativi al personale ricercatore di tipo “B” (+ 4 milioni), e rimane sostanzialmente stabile il costo del personale ricercatore di tipo “A”. Infine, si registra la fisiologica diminuzione dei costi relativi al personale ricercatore a tempo indeterminato, pari a circa 3,1 milioni;
- i costi per il personale tecnico-amministrativo sono diminuiti rispetto all’anno 2016 di circa 2 milioni di euro, per effetto di un numero di assunzioni contenuto rispetto a quello delle cessazioni intervenute nell’anno;
- il costo complessivo per consumi intermedi diminuisce, sia rispetto al dato consuntivo rilevato nell’anno 2016, sia rispetto al dato previsionale 2017, confermando un trend già registrato negli esercizi precedenti dovuto all’efficacia delle politiche finalizzate all’ottimizzazione di tali tipologie di spesa.
Ringrazia, infine, il Collegio dei Revisori dei Conti per l’esame approfondito del documento e per aver consentito in tempi brevi di poter sottoporre il bilancio di esercizio all’approvazione del Consiglio di Amministrazione. Dà, infine, lettura di alcuni passaggi della relazione del Collegio dei Revisori dei Conti: “A seguito dell’esame del contenuto della nota integrativa, il Collegio rileva che la stessa contiene le informazioni di natura tecnico-contabile riguardanti l’andamento della gestione dell’Ateneo in tutti i suoi settori, nonché schemi di dettaglio utili ad una migliore comprensione della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico dell’esercizio. Essa illustra i principi di valutazione, fornisce dettagli delle voci di bilancio e costituisce un valido elemento informativo di supporto all’unitaria comprensione del bilancio di esercizio. Fornisce altresì esaurienti dettagli in merito all’attuazione delle disposizioni normative in materia di contenimento della spesa pubblica. A seguito dell’esame dello stato patrimoniale, del conto economico e dalla nota integrativa e alla verifica della documentazione a disposizione, il Collegio attesta la corrispondenza del bilancio di esercizio 2017 alle risultanze contabili e ritiene che la vicenda amministrativa contabile sia regolare.
Tanto premesso e considerato il Collegio dei Revisori dei Conti esprime parere favorevole all'approvazione del bilancio.”

Chiede di intervenire la dottoressa De Marco per segnalare due aspetti particolarmente apprezzati dal Collegio dei Revisori dei Conti e precisamente:
- il principio di prudenza, utilizzato nell’operare delle svalutazioni di crediti di difficile esigibilità, che hanno rappresentato delle poste di significativa rilevanza sul bilancio di esercizio 2017;
- la leggibilità del bilancio, anche per i non esperti. Il fatto che nella sezione iniziale siano riportate le spiegazioni di alcuni valori economici e che l’illustrazione delle poste economiche non segua semplicemente gli schemi obbligatori per legge - che pure sono riportati in maniera completa e arricchiti di dettagli utili alla comprensione - ma riporti i collegamenti tra i valori contabili e le strategie poste in atto dall’Ateneo, rappresenta un aspetto non comune a tutti i bilanci e ne incrementa particolarmente la chiarezza.

Il rettore ringrazia la dottoressa De Marco e invita il dottor Cecchini a fornire al Consiglio di Amministrazione ulteriori elementi di valutazione.

Il dottor Cecchini in particolare evidenzia che i prospetti che compongono il bilancio unico di Ateneo 2017 sono:
- lo stato patrimoniale, che sintetizza le dimensioni quantitative e qualitative del capitale impiegato e le fonti di finanziamento;
- il conto economico, che espone i ricavi e i costi di competenza dell'esercizio 2017, quantificando la variazione del capitale intervenuta per effetto della gestione dell'esercizio;
- il rendiconto finanziario, che riassume nell'esercizio i flussi di cassa intervenuti nell’esercizio;
- la nota integrativa, che contiene tutti i criteri utilizzati nella valutazione delle singole poste di bilancio e la composizione di queste ultime.
Passa, quindi, ad illustrare nel dettaglio, con l’ausilio di slides, i suddetti prospetti.
Evidenzia, inoltre, i seguenti indici di bilancio che attestano i risultati raggiunti e sottolinea che, in alcuni casi, sono ottimali:
- “Disponibilità” Attivo circolante/Debiti a breve termine, pari a 11,03, che rappresenta la capacità di far fronte ai debiti a breve scadenza, esclusivamente con risorse disponibili (cassa) o realizzabili nel breve periodo;
- “Liquidità primaria” - Disponibilità liquide/Debiti a breve termine, pari a 9,24, che rappresenta la capacità di far fronte ai debiti a breve scadenza con la sola cassa;
- “Autonomia finanziaria” - Risorse proprie/Totale passivo, pari a 0,53, che indica la capacità di coprire gli investimenti con l’autofinanziamento.
Illustra brevemente le percentuali dei seguenti indicatori ufficiali:
- indicatore delle spese di personale, che attestandosi al 69,83% ottiene un leggero miglioramento dello 0,27% rispetto al valore del 2016 ed è, comunque, inferiore al massimo consentito dell’80%;
- indebitamento pari allo 0,07%, molto contenuto e non variato rispetto all’anno 2016;
- l’ISEF che migliora di un punto decimale e passa da 1,16 a 1,17, evidenziando che tale dato è positivo se è maggiore di 1;
- indicatore di tempestività dei pagamenti che registra un notevole miglioramento e passa a meno 13,87 giorni, ciò significa che mediamente le transazioni commerciali vengono pagate 14 giorni prima, rispetto alla scadenza ed è un miglioramento notevole rispetto all’anno 2016.

Il rettore dopo aver ringraziato il Direttore Generale e il dottor Cecchini per il contenuto e i risultati esposti in maniera esaustiva e documentata, il personale che ha lavorato in modo puntuale e significativo alla predisposizione del bilancio e il Collegio dei Revisori dei Conti per le valutazioni espresse, chiede se vi sono osservazioni.

Chiedono di intervenire i consiglieri Polimeni, Chiaranza, Azzaro, Colotta, Gras, Nocifora, Benincasa e il protettore vicario per esprimere apprezzamento per la chiara e puntuale illustrazione del bilancio.
In particolare:
- la consigliera Polimeni chiede quanto pesa, in termini percentuali nella diminuzione dei costi medi per i docenti, la mancata ricostruzione di carriera nel passaggio di ruolo e dove è collocato nel bilancio il finanziamento BEI;
- la consigliera Chiaranza trova particolarmente significativo l'indicatore della tempestività dei pagamenti, che risultano effettuati 14 giorni prima della scadenza;
- il consigliere Azzaro rileva che ogni anno, oltre ai risultati positivi, si affina anche il metodo di rappresentazione del documento contabile, che consente alcune valutazioni anche a chi non ha molta dimestichezza con il bilancio.
Dalla lettura traspare come la gestione corrente sia assolutamente sotto controllo anche attraverso valutazioni prudenziali, che consentono sia lo sviluppo di una pianificazione pluriennale chiara e virtuosa nel tempo, sia di cogliere obiettivi importanti per la vita futura dell’Ateneo, grazie alle politiche di investimento attuate da Sapienza nell’ambito della ricerca, della didattica e dell’edilizia.
Rileva che, nonostante la diminuzione dell’FFO, Sapienza ha mantenuto inalterati gli investimenti. Concorda con quanto riportato nella parte conclusiva della relazione del Rettore riguardo alle azioni strategiche, che hanno consentito a Sapienza, per la prima volta dopo tanto tempo, di raggiungere traguardi nella ricerca a livello internazionale. Ricorda l'importanza del potenziamento dell’attività di orientamento, tutorato e placement, anche ai fini della visita di accreditamento da parte dell’ANVUR, prevista per il 2019.
Infine, invita il Consiglio di Amministrazione a prestare particolare attenzione agli investimenti per l’edilizia, al fine di pervenire ad un’azione, anche pilota, dentro la Città universitaria, in cui si possa mettere a tema una capacità di risparmio della gestione degli edifici sotto l’aspetto funzionale ed energetico, rappresentando l’edilizia un costo fisso che grava in maniera seria sulla vita universitaria e che, con azioni mirate, potrebbe essere assorbito e diminuito;
- il consigliere Colotta in linea generale chiede se un utile di esercizio, di oltre 30 milioni di euro, è considerato un fatto positivo o neutro e quali sono le azioni per consolidare l'inversione di tendenza dell'aumento del numero degli iscritti, pari all’1% nel 2017, rispetto a una perdita cumulativa dei tre anni precedenti di quasi il 10%;
- Il consigliere Nocifora sottolinea l’importanza di ridurre i tempi dell’espletamento delle procedure di chiamata che hanno comportato uno slittamento al 2018 dell’utilizzo delle risorse assegnate nel 2017. Osserva che tale aspetto rappresenta per il bilancio un indicatore positivo in termini finanziari, ma negativo in termini di costi umani.
Vi è ormai un numero molto elevato di abilitati che cominciano ad aver chiaro che rischiano di non poter utilizzare la loro abilitazione e questo produce nei Dipartimenti situazioni pesanti, difficili da gestire. Il bilancio naturalmente si occupa della finanza di Ateneo, ma non si può non tenere conto di tali conseguenze indirette.
Rileva, altresì, che se si riuscisse ad accelerare le procedure delle chiamate il risultato sarebbe positivo sia sul piano contabile che su quello sostanziale.
Condivide il Piano presentato che è sicuramente il massimo che la normativa vigente consente di realizzare.
- il consigliere Gras chiede di valutare l’opportunità di fare un comunicato stampa sul risultato conseguito nell’esercizio 2017. Domanda se l’utile, di oltre 30 milioni di euro tiene conto dei rimborsi dovuti dall’Azienda Policlinico per il personale “ex prefettato”, a seguito della sentenza emessa dal Tribunale di Roma.
Infine, ritiene opportuno effettuare una riflessione sugli indicatori per comprendere fino a che punto la diminuzione del personale docente sia positiva per il funzionamento dell’Università, effettuando un confronto statistico con gli ultimi cinque anni, per capire la strada percorsa;
- Il prorettore vicario evidenzia, in particolare, la voce che riguarda la contribuzione studentesca che copre circa il 15% del totale delle entrate e sulla quale Sapienza ha operato negli ultimi anni diversi interventi di razionalizzazione e di riduzione della tassazione. Ritiene opportuno effettuare un’analisi statistica approfondita dell’ultimo triennio per valutare dettagliatamente le dinamiche della contribuzione studentesca, incrociando i dati sugli iscritti, sulle contribuzioni ISEE, sulle fasce e sulle agevolazioni concesse.
Rileva che la tabella riportata a pagina 25 della relazione è di grande interesse e andrebbe analizzata per eventuali valutazioni e ulteriori interventi. Infatti, la Commissione tasse si è già attivata per intervenire su una razionalizzazione della tassazione studentesca ed ha ribadito l’importanza di procedere all’analisi dei dati.
Concorda sull’utilità di dotare l’Ateneo di uno strumento di gestione dei dati sulle carriere, la didattica, e la situazione amministrativa degli studenti, che consenta di ricavare in modo semplice, efficace e rapido tutte le informazioni essenziali per la gestione di un’Università che ha come prima missione la didattica.

Il direttore generale, a fronte delle osservazioni formulate, chiarisce quanto segue:
- sulla diminuzione dei costi medi, sicuramente incide la mancata ricostruzione di carriera, anche se al momento non è quantificabile il dato in modo puntuale;
- il finanziamento BEI è collocato tra i debiti di medio e lungo periodo e rispetto all’indicatore di indebitamento non ha un grosso impatto (solo 17 milioni e 500 mila euro);
- sull'utile di esercizio, specifica che, rispetto alla previsione che deve essere in pareggio, il risultato gestionale di consuntivazione non può essere pari a 0. Peraltro i 30 milioni di euro saranno immediatamente reinvestiti in azioni strategiche. Informa che la proposta di utilizzazione di tali fondi sarà sottoposta al Consiglio di Amministrazione non appena definita;
- le cessazioni, seguendo il principio della prudenza, in fase previsionale sono calcolate sulla base delle cessazioni certe per limiti di età e non volontarie e, quindi, a consuntivo se ne registra un maggior numero;
- i fondi derivanti dalle sentenze favorevoli nei confronti dell’Azienda Policlinico e del Comune di Mentana, sono stati cautelativamente accantonati nel fondo rischi e oneri futuri e, pertanto, il dato dell’utile di esercizio 2017 è al netto di tali voci.

La dottoressa De Marco tiene a precisare che la parola “utile”, forse infelicemente adottata dalla normativa contabile per le Amministrazioni pubbliche in quanto non rispecchia quello che per l’Impresa è un successo, rappresenta per Sapienza la capacità di una gestione sana, in grado di garantire la sostenibilità dell’Ateneo nel tempo, e testimonia una prudenza intesa non in senso di mancato coraggio, ma di rispetto del principio contabile della prudenza, che ha un valore positivo in sede di bilancio di previsione.
Ricorda che l’utile si è avuto perché rispetto ai costi, quantificati in base ai ricavi attesi sulla scorta delle informazioni disponibili al momento in cui l’Ateneo ha approvato il bilancio di previsione, nel corso dell’anno sono intervenuti dei fattori che hanno portato a una disponibilità di risorse maggiore, di cui uno non virtuoso, quali il ritardo nelle procedure concorsuali, unico elemento su cui tuttavia si intravede un’area di miglioramento.
Evidenzia, infine, che in passato l’attribuzione dell’utile è avvenuta tempestivamente con assoluto riguardo al Piano Strategico. Al riguardo coglie l’occasione per raccomandare di prestare attenzione all’orizzonte temporale delle finalità strategiche individuate ai fini della ripartizione dell’utile che per sua natura è una tantum, ed eventualmente riproporle l'anno successivo se i dati lo consentono.

Alle ore 18.21 escono dalla sala della riunione la dottoressa Alessandra De Marco e il dottor Maurizio Cecchini.

Il rettore specifica che operare in base al principio della prudenza non è paralizzante in quanto ha consentito e consente di ottenere una serie di risultati e di investimenti impegnativi su tutte le aree strategiche, nonostante la diminuzione costante dell’FFO.
Sottolinea che tutto trova non solo copertura sicura e prospettica, ma lascia anche lo spazio per ulteriori investimenti.
Riferisce che, come per l'anno precedente, saranno proposti investimenti per razionalizzare ulteriormente le tasse e la qualità di alcune strutture, per le iniziative degli studenti e per l’internazionalizzazione.
Inoltre, precisa che:
- le cessazioni sono pari a 141 unità per il personale docente e a 126 unità per il personale TAB, e l’obiettivo dell'Ateneo è reclutare uguali posizioni;
- il rapporto docenti/studenti è basso e Sapienza nella graduatoria nazionale si trova al secondo posto, quindi è uno migliori all’interno di un sistema universitario basato sul rapporto di 1/30, mentre l’obiettivo internazionale di qualità è 1/10;
- sugli studenti, evidenzia che negli ultimi tre anni sono aumentati gli studenti immatricolati e iscritti e sono diminuiti i fuori corso che pesano negativamente sulla performance dell’Ateneo. Ricorda che Sapienza si era posta l’obiettivo di mantenere la numerosità degli studenti tra i 110/120 mila e dai dati ne risultano iscritti 113 mila. Ritiene, infine, utile effettuare un’analisi puntuale della tassazione nell’ultimo triennio per mettere in atto azioni mirate e aumentare ulteriormente il numero degli studenti nazionali e internazionali iscritti;
- sul ritardo delle procedure concorsuali per il reclutamento di personale docente, sottolinea che le responsabilità sono diffuse e ricorda di aver invitato i professori Nocifora e Valente a semplificare al massimo le procedure e sono in corso di svolgimento i concorsi per implementare l’Area risorse Umane affinché si possa procedere più rapidamente.

Tutto ciò premesso, non essendovi altre richieste di interventi, pone in votazione l’approvazione del bilancio unico di Ateneo di esercizio 2017. La delibera è approvata all’unanimità.

DELIBERAZIONE N. 138/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge n. 240 del 30 dicembre 2010;
• Visto il Decreto Legislativo n. 18 del 27 gennaio 2012;
• Visto il Decreto MIUR-MEF n. 19 del 14 gennaio 2014 e ss.mm. e ii.;
• Visto il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità;
• Visti gli elaborati relativi al Bilancio Unico di Ateneo di esercizio 2017 ed i relativi allegati;
• Visto il parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti, espresso con verbale n. 5 del 16 aprile 2018;
• Visto il parere favorevole del Senato Accademico, espresso con delibera n. 98 del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 12, votanti n. 10: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Colotta, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il Bilancio Unico di Ateneo di esercizio al 31 dicembre 2017 e i relativi allegati.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

RIASSEGNAZIONE FONDI NELL’ESERCIZIO 2018 DERIVANTI DA ECONOMIE DI BUDGET AL 31/12/2017

Il Presidente sottopone all’approvazione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dall’Ufficio Bilanci, Programmazione e Gestione Economico-Patrimoniale e Finanziaria dell’Area Contabilità, Finanza e Controllo di Gestione relativa all’elenco delle economie di budget al 31/12/2017 da riassegnare nell’esercizio 2018 ammontanti a complessivi €429.240.253,42, di cui € 265.385.654,03 riferite all’Amministrazione centrale e € 163.854.599,39 relative ai Centri di Spesa, come da tabella allegata quale parte integrante.
Per quanto riguarda le economie di spesa dell’Amministrazione centrale, si precisa che l’importo di € 265.385.654,03 scaturisce dalla differenza tra le previsioni definitive e le somme impegnate al 31 dicembre 2017, per le quali sussiste il vincolo di destinazione (spese correlate a finanziamenti ministeriali, accordi di programma, finanziamenti da unione europea, altri finanziamenti finalizzati), ovvero la necessità di garantire la copertura di spese obbligatorie (compensi al personale, spese per contratti giuridicamente perfezionati, accantonamenti per fondi obbligatori).
Si precisa, inoltre, che le economie di bilancio dei Centri di spesa sono state certificate da apposite attestazioni sottoscritte dai Responsabili Amministrativi Delegati, dalle quali si evince che le economie riportate nell’esercizio 2017 sono correlate a finanziamenti introitati o da introitare, riferiti a contratti, accordi o convenzioni giuridicamente perfezionati, adeguatamente supportati da registrazioni iscritte nel sistema informativo contabile.
Il Collegio dei Revisori dei Conti, con il verbale n. 5 del 16 aprile 2018, ha espresso parere non ostativo alle riassegnazioni delle economie di budget al 31/12/2017.

Allegati parte integrante:
tabella contenente l’elenco delle economie di budget al 31/12/2017 da riassegnare nell’esercizio 2018; (Allegato 16)
verbale del Collegio dei Revisori dei Conti n. 5 del 16 aprile 2018. (Allegato 17)

Alle ore 18.25 esce dalla sala della riunione il Rettore e assume la Presidenza il Prorettore Vicario.

Sul punto relativo a: “Riassegnazione fondi nell’esercizio 2018 derivanti da economie di budget al 31/12/2017” (affari contabili 3.2), il direttore generale illustra la riassegnazione fondi nell’esercizio 2018 derivanti da economie di budget al 31/12/2017, come puntualmente riportato nella relazione istruttoria, ed evidenzia che il Collegio dei Revisori dei Conti, con verbale n. 5 del 16 aprile 2018, ha espresso parere non ostativo.

Il prorettore vicario ringrazia il Direttore Generale e, non essendovi richieste di interventi, pone in votazione la proposta di delibera che è approvata all’unanimità.

DELIBERAZIONE N. 139/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Visto il verbale del Collegio dei Revisori dei Conti n. 5 del 16 aprile 2018;
• Vista l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del bilancio di esercizio 2017;
• Presenti n. 11, votanti n. 10: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal prorettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Colotta, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare la riassegnazione nell’esercizio 2018 delle economie di budget al 31 dicembre 2017 di cui all’allegata tabella, per un totale complessivo di € 429.240.253,42, di cui € 265.385.654,03 riferite all’Amministrazione centrale e € 163.854.599,39 relative ai Centri di Spesa.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Renato Masiani


Prospetto riepilogativo

VARIAZIONI DI BILANCIO APRILE 2018 - SECONDO PERIODO

Il Presidente sottopone all’approvazione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dall’Ufficio Bilanci, Programmazione e Gestione Economico-Patrimoniale e Finanziaria dell’Area Contabilità, Finanza e Controllo di Gestione, relativa alla riassegnazione nell’esercizio 2018 dell’importo di € 1.700.000,00, accantonato nell’anno 2017 per l’acquisizione di grandi attrezzature – sul conto A.C.13.050.070.010 “Contributi di Ateneo per la ricerca scientifica (costi) – Rapporti con le strutture” – UA.S.001. DRD.ASURTT.PFR. A tal proposito il Presidente fa presente che il Senato Accademico con la deliberazione n. 92/18 del 27 marzo 2018, in merito alla proposta di finanziamento di Grandi Attrezzature 2017, ha deliberato di non approvare la proposta di finanziamento per l’acquisizione di medie e grandi attrezzature di interesse comune per l’ateneo – anno 2017 presentata dalla Commissione Medie e Grandi Attrezzature Scientifiche, dando mandato all’Amministrazione di procedere alla riassegnazione nell’esercizio 2018 del suddetto importo di € 1.700.000,00 accantonato nell’anno 2017.
Si riporta di seguito la variazioni in argomento:

Conto A.C.13.050.070.010 Uscita

 

“Contributi di Ateneo per la ricerca scientifica (costi) –
Rapporti con le strutture”
UA.S.001.DRD.ASURTT.PFR

 

Esercizio 2017

 

Scrittura 72757/2017 (n. scrittura esercizio successivo 456/2018)

-1.700.000,00

Esercizio 2018

+1.700.000,00


Inoltre il Presidente sottopone all’approvazione del Consiglio di Amministrazione le proposte di variazioni di bilancio di seguito descritte, adottate ai sensi degli artt. 50 e 51 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, non modificative dell’equilibrio di bilancio per le quali il Collegio dei Revisori dei Conti, con il verbale n. 5 del 16 aprile 2018, ha espresso parere non ostativo.
Si riportano di seguito le variazioni in argomento con la specificazione delle motivazioni e dei conti di bilancio interessati.

Area Contabilità, Finanza e Controllo di Gestione

 

Conto A.F.01.01.010.010 Uscita

 

“Fondo Avanzo di Amministrazione”

 -27.603,50

Conto A.C.17.01.080.001 Uscita

 

“Perdite su crediti”

+27.603,50 


Il riaccertamento dell’importo complessivo di € 27.603,50 si riferisce a crediti vantati nei confronti degli studenti a seguito di misure sanzionatorie per autocertificazioni ISEE non veritiere, per i quali l’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio ha effettuato una revisione da cui è emersa l’insussistenza del credito per:
- rideterminazione dell’importo dovuto con annullamento totale o parziale del credito;
- richiesta di annullamento del credito residuo a seguito di rinuncia agli studi presentata dallo studente.

Area Supporto Strategico e Comunicazione

Conto A.C.13.05.080.070 Uscita

 

“Altri contributi correnti di Ateneo (costi) - Rapporti con le strutture”
UA.S.001.ASSCO.COM

-50.000,00

Conto A.C.11.01.040.070 Uscita

 

“Altre prestazioni di lavoro autonomo professionale”
UA.S.001.ASSCO.COM

+50.000,00



Variazione richiesta dall’ Area Supporto Strategico e Comunicazione con nota prot. n. 0026588 del 26 marzo 2018 al fine di poter bandire n. 2 avvisi di selezione per contratti di prestazione di lavoro autonomo professionale di durata annuale, di importo pari a € 25.000,00 ciascuno.
In vista del rinnovo del sito istituzionale della Sapienza, da tradurre completamente in lingua inglese, in sede di predisposizione del bilancio 2018 si era ritenuto opportuno individuare nel costituendo Centro Linguistico di Ateneo – CLA la struttura dotata delle competenze linguistiche necessarie per svolgere tale compito e di conseguenza era stato stanziato l’importo di €50.000,00 sul conto A.C.13.05.080.070 “Altri contributi correnti di ateneo” sul budget dell’Ufficio Comunicazione, funzionale al successivo trasferimento al CLA.
Il suddetto Ufficio, dopo l’attivazione del Centro linguistico di Ateneo, ha preso contatto con il Centro stesso per portare avanti il progetto in tempo utile, valutandone tutte le implicazioni con il Direttore e il Responsabile Amministrativo Delegato del CLA. In questo contesto sono emerse implicazioni riguardanti l’inquadramento dei collaboratori esperti linguistici. Il loro contratto attuale prevede infatti esclusivamente attività didattiche o connesse alla didattica, ma non servizi di traduzione. L’eventuale supporto di traduzione prestato sarebbe aggiuntivo alla prevalente attività didattica dei collaboratori linguistici e quindi non potrebbe garantire un servizio dedicato, continuo e tempestivo necessario per la traduzione dell’intero sito uniroma1.it in inglese e per l’aggiornamento quotidiano dello stesso.

L’Area Supporto Strategico e Comunicazione ha quindi, con l’ausilio dell’Area Risorse Umane, individuato nel ricorso al lavoro autonomo professionale, la misura adeguata a garantire l’espletamento delle attività di traduzione in lingua inglese del sito istituzionale della Sapienza. La quantificazione dell’importo da inserire nel bando è stata effettuata a mero titolo equiparativo al costo complessivo € 35.726,17 per una figura di categoria D1 a fronte di una prestazione di 37 ore di lavoro settimanale in presenza, mentre la prestazione di lavoro autonomo si configura senza vincolo di orario e presenza. Le procedure di selezione saranno curate dall’Ufficio Comunicazione con la collaborazione dell’Area Risorse Umane.

Area Gestione Edilizia


Conto A.C.13.03.030.020 Uscita        

 

“Accordo di Programma per interventi di ristrutturazione immobili”
Progetto 282164_14_SDO_PIETRALATA
UA.S.001.DUF.AGE.ROP
         

 

-35.475,94

 

 

Conto A.C.13.03.030.020 Uscita        

 

“Accordo di Programma per interventi di ristrutturazione immobili”
Progetto 282164_14_SDO_PIETRALATA UA.S.001.DUF.AGE.ROP  
(ordine n. 545 del 2015 collegato alla scrittura anticipata 119681 del 2015)     

-60,64

Totale

-35.536,58

Conto A.C.11.01.030.040 Uscita              

 

Servizi Tecnici per l’ingegneria e l’architettura”
Progetto 282164_14_SDO_PIETRALATA
UA.S.001.DUF.AGE.ROP

 

+35.475,94

 

 

Conto A.C.11.01.030.040 Uscita              

 

Servizi Tecnici per l’ingegneria e l’architettura”
Progetto 282164_14_SDO_PIETRALATA
UA.S.001.DUF.AGE.ROP

+60,64

Totale

+35.536,58


L’Area Gestione Edilizia, con nota prot. n. 0029238 del 04/04/2018, ha richiesto lo storno dell’importo di € 35.475,94 dal conto di bilancio A.C.13.03.030.020 “Accordo di Programma per interventi di ristrutturazione immobili” a favore del conto di bilancio A.C.11.01.030.040 “Servizi Tecnici per l’ingegneria e l’architettura” identificante la corretta natura della spesa, al fine di procedere all’espletamento di una procedura aperta per l’affidamento del servizio di progettazione esecutiva e coordinamento sicurezza in fase di progettazione per la realizzazione dell’edificio per l’Alta Formazione in Tecnologie Innovative di Pietralata – Roma. Contestualmente, per la medesima finalità, la suddetta Area ha richiesto il riaccertamento per l’importo di € 60,64, dell’impegno assunto nell’anno 2015 con D.D.A. n.3283 del 29/09/2015.

Conto A.C.13.03.010.020 Uscita        

 

“Manutenzione straordinaria su impianti e attrezzature” UA.S.001.DUF.AGE.MIM
(Ordine n.703 del 2017 scrittura n.166009/17)

 

   -35.431,30

 

 

Conto A.A.02.02.010.040 Uscita              

 

“Altri impianti e macchinari”    
UA.S.001.DUF.AGE.AMS

+2.563,10 

Conto A.A.02.02.020.020 Uscita              

 

“Attrezzature didattiche”        
UA.S.001.DUF.AGE.AMS

+1.037,42

Conto A.C.13.03.010.020 Uscita

 

“Manutenzione straordinaria su impianti e attrezzature” UA.S.001.DUF.AGE.MIM

        +31.830,78

Totale

  +35.431,30


L’Area Gestione Edilizia con nota prot. n. 0029243 del 04/04/2018, ha richiesto il riaccertamento ed il conseguente storno di bilancio dell’importo di €35.431,30, importo precedentemente impegnato sul conto A.C.13.03.010.020 “Manutenzione straordinaria su impianti e macchinari” UA.S.001.DUF.AGE.MIM e finalizzato alla realizzazione dell’impianto audio-video con relativi cablaggi e protezioni presso l’aula oculistica PL01.
Considerato che la suddetta realizzazione dell’impianto prevede anche la fornitura di attrezzature e macchinari soggetti ad inventariazione, l’Area in argomento, in considerazione della diversa natura della spesa, ha richiesto il riaccertamento e la contestuale riassegnazione dell’importo di € 35.431,30 come sopra specificato.

Ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione ad approvare le variazioni di bilancio sopra descritte.

ALLEGATI PARTE INTEGRANTE:
Verbale del Collegio dei Revisori dei Conti n. 5 del 16 aprile 2018. (Allegato 18)

ALLEGATI IN VISIONE:
Documentazione relativa alla variazione di bilancio

Sul punto relativo a: “Variazioni di bilancio aprile 2018 – Secondo periodo” (affari contabili 3.3), il direttore generale illustra le variazioni di bilancio aprile 2018 – Secondo periodo, come puntualmente riportate nella relazione istruttoria, ed evidenzia che il Collegio dei Revisori dei Conti, con verbale n. 5 del 16 aprile 2018, ha espresso parere non ostativo.

Il prorettore vicario ringrazia il Direttore Generale e, non essendovi richieste di interventi, pone in votazione la proposta di delibera che è approvata all’unanimità.

DELIBERAZIONE N. 140/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto di Sapienza Università di Roma emanato con D.R. n. 3689 del 29 ottobre 2012;
• Visti gli artt. 50 e 51 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità;
• Vista la deliberazione del Senato Accademico n. 92 del 27 marzo 2018;
• Visto il parere espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti con il verbale n. 5 del 16 aprile 2018;
• Presenti n. 11, votanti n. 10: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal prorettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Colotta, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare le seguenti variazioni di bilancio:


Area Supporto alla Ricerca e Trasferimento Tecnologico


Conto A.C.13.050.070.010 Uscita

 

“Contributi di Ateneo per la ricerca scientifica (costi) –
Rapporti con le strutture”
UA.S.001.DRD.ASURTT.PFR

 

Esercizio 2017

 

Scrittura 72757/2017 (n. scrittura esercizio successivo 456/2018)

-1.700.000,00

Esercizio 2018

+1.700.000,00

 

-       Area Contabilità, Finanza e Controllo di Gestione

 

Conto A.F.01.01.010.010 Uscita

 

“Fondo Avanzo di Amministrazione”

-27.603,50

Conto A.C.17.01.080.001 Uscita

 

“Perdite su crediti”

+27.603,50

 

Area Supporto Strategico e Comunicazione

Conto A.C.13.05.080.070 Uscita

 

“Altri contributi correnti di Ateneo (costi) - Rapporti con le strutture”
UA.S.001.ASSCO.COM

-50.000,00

Conto A.C.11.01.040.070 Uscita

 

“Altre prestazioni di lavoro autonomo professionale”
UA.S.001.ASSCO.COM

+50.000,00

 

Area Gestione Edilizia

Conto A.C.13.03.030.020 Uscita        

 

“Accordo di Programma per interventi di ristrutturazione immobili”
Progetto 282164_14_SDO_PIETRALATA
UA.S.001.DUF.AGE.ROP
         

 

-35.475,94

 

 

Conto A.C.13.03.030.020 Uscita         

 

“Accordo di Programma per interventi di ristrutturazione immobili”
Progetto 282164_14_SDO_PIETRALATA UA.S.001.DUF.AGE.ROP 
(ordine n. 545 del 2015 collegato alla scrittura anticipata 119681 del 2015)    

-60,64

Totale

-35.536,58

Conto A.C.11.01.030.040 Uscita              

 

Servizi Tecnici per l’ingegneria e l’architettura”
Progetto 282164_14_SDO_PIETRALATA
UA.S.001.DUF.AGE.ROP

 

+35.475,94

 

 

Conto A.C.11.01.030.040 Uscita              

 

Servizi Tecnici per l’ingegneria e l’architettura”
Progetto 282164_14_SDO_PIETRALATA
UA.S.001.DUF.AGE.ROP

+60,64

Totale

+35.536,58

 

Conto A.C.13.03.010.020 Uscita        

 

“Manutenzione straordinaria su impianti e attrezzature” UA.S.001.DUF.AGE.MIM

(Ordine n.703 del 2017 scrittura n.166009/17)

 

 

-35.431,30

 

 

Conto A.A.02.02.010.040 Uscita              

 

“Altri impianti e macchinari”    
UA.S.001.DUF.AGE.AMS

+2.563,10

Conto A.A.02.02.020.020 Uscita              

 

“Attrezzature didattiche”        
UA.S.001.DUF.AGE.AMS

+1.037,42

Conto A.C.13.03.010.020 Uscita

 

“Manutenzione straordinaria su impianti e attrezzature” UA.S.001.DUF.AGE.MIM

         +31.830,78

Totale

  +35.431,30

 

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Renato Masiani


Alle ore 18.29 entra nella sala della riunione il Dottor Andrea Putignani, Direttore dell’Area Affari Istituzionali.

Sui punti: 4.1, 4.2, 4.3 (Programmazione, indirizzo e valutazione), il prorettore vicario, dopo aver evidenziato che occorre completare la composizione di alcune delle Commissioni del Consiglio di Amministrazione a seguito della rielezione della componente studentesca, invita il dottor Putignani ad illustrare gli argomenti.

Il dottor Putignani riferisce che l’Ufficio ha colto l’occasione per procedere ad un riordino di tutte le Commissioni istruttorie consiliari permanenti, ad hoc e miste Senato/Consiglio come da elenco riportato in relazione istruttoria. A seguito di ciò è emerso che 8 Commissioni hanno terminato i lavori e, pertanto, si propone di confermare solo le 12 Commissioni risultate attive.
Riguardo alla sostituzione della componente studentesca, riferisce che nelle Commissioni in cui è prevista la partecipazione paritaria di entrambi i rappresentanti degli studenti in Consiglio di Amministrazione si propone di sostituirne i vecchi componenti con i neo rappresentanti eletti, mentre restano da designare i componenti titolari e supplenti, nelle seguenti Commissioni:
- Commissione Bilancio (nella composizione uscente era titolare il signor Angelo Marzano e supplente il signor Lodise);
- Commissione per il Regolamento di contabilità e i Regolamenti interni, (in cui era presente come titolare il signor Marzano e supplente il signor Lodise);
- Commissione Edilizia (in cui era titolare il signor Lodise e supplente signor Marzano);
- Commissione Policlinico e Aziende ospedaliere (in cui era titolare Marzano e supplente Lodise).

Il prorettore vicario chiede ai rappresentanti degli studenti se hanno concordato le rispettive designazioni.

Il consigliere Benincasa, in accordo con il consigliere Lodise, chiede se è possibile poter comunicare, in tempi brevi, direttamente al Rettore i nominativi dei membri effettivi e supplenti da designare nelle suddette Commissioni.
Coglie l’occasione per formulare analoga richiesta anche per la designazione del rappresentante degli studenti in seno alla Commissione di Gestione del Centro Stampa e alla Cabina di Regia dell’Orientamento e Placement.
Infine, sollecita l’avvio dei lavori della “Commissione Tasse” e in particolare della “Commissione per le Iniziative culturali e sociali degli studenti.

Alle ore 18.38 rientra nella sala della riunione il Rettore e riassume la Presidenza

Il consigliere Lodise riguardo ai lavori della Commissione per le Iniziative culturali e sociali degli studenti, ritiene opportuno che la medesima proceda al più presto ad una revisione del Regolamento in materia, in particolare sui tempi di emissione del bando, che allo stato non facilitano la partecipazione degli studenti e conseguentemente sui tempi di rendicontazione delle attività. Segnala che il nuovo bando per le iniziative culturali e sociali degli studenti 2016/2017 è stato pubblicato solo recentemente e con molta probabilità dovrà essere prorogato.

Il rettore invita i componenti del Consiglio di Amministrazione a sollecitare il Presidente della Commissione a programmare una riunione e a sottoporre all’approvazione del Consiglio stesso eventuali modifiche condivise al Regolamento de quo.

Il consigliere Altezza segnala l’opportunità che nelle prossime riunioni sia sottoposta all’attenzione del Consiglio una relazione sulla gestione del Centro Stampa.

Alle ore 18.42 esce dalla sala della riunione il Dottor Andrea Putignani.

Il rettore concorda sulla necessità che il nuovo Comitato di gestione del Centro Stampa si riunisca e sottoponga al Consiglio apposita relazione in merito.
Non essendovi altre osservazioni, pone singolarmente in votazione i punti da 4.1 a 4.3 dando mandato al Rettore di designare i Rappresentanti degli studenti in seno alle predette Commissioni, i cui nominativi saranno comunicati congiuntamente e formalmente dai Rappresentanti stessi.
Le delibere sono approvate all’unanimità.

Prospetto riepilogativo

COMMISSIONI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE – SOSTITUZIONE COMPONENTE STUDENTESCA

Il Presidente sottopone al Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Strutture Decentrate e Commissioni, Ufficio Affari Sociali e Strutture Decentrate dell’Area Affari Istituzionali.

Si rammenta che con i DD.RR. n. 2896/2016 e n. 2897/2016 del 23.11.2016 è stata ridefinita la composizione delle seguenti Commissioni permanenti e ad hoc del Consiglio di Amministrazione e delle Commissioni Miste del Senato/Consiglio, come da prospetti riepilogativi, allegati in visione alla presente relazione. Si evidenzia che tra le Commissioni elencate, risultano di fatto non più attive: la Commissione rapporti economici tra Azienda Policlinico e Sapienza; la Commissione per l’istituzione di un albo delle associazioni studentesche riconosciute da Sapienza; la Commissione Centro Linguistico; la Commissione per la gestione degli impianti sportivi; la Commissione nuova Biblioteca unificata di Lettere; la Commissione mista per i vincoli di compatibilità normativa, di bilancio e di programmazione delle risorse in materia di personale docente e personale tecnico amministrativo; la Commissione per la cerimonia delle lauree.

- COMMISSIONI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PERMANENTI

COMMISSIONE TASSE PER GLI STUDENTI
Con il compito di effettuare la rimodulazione delle tasse universitarie.
 
COMMISSIONE BILANCIO
Con il compito di effettuare l’esame istruttorio del bilancio di previsione, dell’assestamento e del conto consuntivo predisposti dall’Amministrazione.

COMMISSIONE PER IL REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ E I REGOLAMENTI INTERNI
Con il compito di istruire i regolamenti di competenza del Consiglio, il cui esame ne sia deferito espressamente dal Rettore, in funzione acceleratoria dei lavori del Consiglio.

COMMISSIONE EDILIZIA
Con il compito di effettuare l’esame istruttorio relativo all’acquisizione, all’alienazione, all’utilizzazione del patrimonio edilizio e agli interventi edilizi di competenza del Consiglio di Amministrazione.

COMMISSIONE POLICLINICO E AZIENDE OSPEDALIERE
Con il compito di definire i rapporti tra l’Università La Sapienza e l’Azienda Policlinico Umberto I e le Aziende ospedaliere.

COMMISSIONE PER LE INIZIATIVE CULTURALI E SOCIALI DEGLI STUDENTI
Con il compito di provvedere alle iniziative culturali e sociali degli studenti .

AD HOC

COMMISSIONE RAPPORTI ECONOMICI TRA AZIENDA POLICLINICO E SAPIENZA
Con il compito di approfondire la situazione in merito ai rapporti economici tra l’Azienda Policlinico Umberto I e la Sapienza Università di Roma.
(Sussunta nella corrispondente commissione permanente).

COMMISSIONE PER L’ISTITUZIONE DI UN ALBO DELLE ASSOCIAZIONI STUDENTESCHE RICONOSCIUTE DA SAPIENZA
Con il compito di predisporre un Regolamento che disciplini le modalità di iscrizione ad un Albo delle Associazioni Studentesche riconosciute da Sapienza, nonché le condizioni per l’eventuale concessione di spazi alle Associazioni iscritte. (LAVORI CONCLUSI).

COMMISSIONE PER OTTIMIZZARE LE MODALITÀ DI REGISTRAZIONE DELLE CERTIFICAZIONI SUI CFU MATURATI DAGLI STUDENTI
Con il compito di ottimizzare le modalità di registrazione delle certificazioni sui CFU maturati dagli studenti con particolare riferimento alle valutazioni intermedie e alle idoneità conseguite. (LAVORI CONCLUSI).

COMMISSIONE PER L’ESAME DELLE PROBLEMATICHE RELATIVE AL POTENZIAMENTO CENTRO STAMPA ATENEO E DELLA CASA EDITRICE SAPIENZA
Con il compito di verificare le capacità funzionali e produttive del Centro Stampa e della Casa Editrice Sapienza.

COMMISSIONE CENTRO LINGUISTICO
Con il compito di esaminare le problematiche relative all’istituzione del Centro Linguistico e di formulare specifiche proposte in merito.(LAVORI CONCLUSI).

COMMISSIONE PER LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI
Con il compito di analizzare le ipotesi di gestione degli impianti sportivi alternativa a quella del CUS Roma. (LAVORI CONCLUSI).

COMMISSIONE NUOVA BIBLIOTECA UNIFICATA DI LETTERE
Con il compito di analizzare, sotto l’aspetto procedurale, tecnico e dei relativi costi e benefici, anche alla luce della nuova normativa in materia di appalti pubblici, quanto finora svolto dall’Area Gestione Edilizia relativamente alla realizzazione della Nuova Biblioteca Unificata di Lettere. (LAVORI CONCLUSI).

COMMISSIONE PER L'ESAME DELLE PROBLEMATICHE RELATIVE ALLE FIGURE DEI RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO DI TIPO A E B
Con il compito di esaminare le problematiche relative alle figure dei ricercatori a tempo determinato di tipo A e B.

COMMISSIONE PER LA RAZIONALIZZAZIONE DEGLI SPAZI ASSEGNATI ALLE STRUTTURE DELLA SAPIENZA
Con il compito di individuare criteri idonei a consentire una migliore omogeneizzazione e aggregazione degli spazi assegnati alle singole strutture che ne favoriscano funzionalità e identità di luogo.

COMMISSIONE QUOTA DELL'UTILE ESERCIZIO 2016
Con il compito di valutare il miglior utilizzo della rimanente quota dell'utile di esercizio 2016 destinata per interventi a favore degli studenti.

- COMMISSIONI MISTE SENATO ACCADEMICO/CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PERMANENTI

COMMISSIONE MISTA PER I VINCOLI DI COMPATIBILITÀ NORMATIVA, DI BILANCIO E DI PROGRAMMAZIONE DELLE RISORSE IN MATERIA DI PERSONALE DOCENTE E PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO
Con il compito di esaminare i vincoli di compatibilità normativa e di bilancio e il personale tecnico-amministrativo .
(LAVORI CONCLUSI)

COMMISSIONE MISTA CENTRI E CONSORZI
Con il compito di esaminare le proposte per la costituzione, la partecipazione, il recesso e le attività di monitoraggio sui Centri e Consorzi.

COMMISSIONE MISTA PER LE RIVISTE DI PROPRIETA’ DELL’ATENEO
Con il compito di esaminare le problematiche concernenti le modalità di pubblicazione delle Riviste di Ateneo; conferma, revisiona o modifica i criteri di ripartizione dei relativi contributi; esamina le richieste di acquisizione di nuove riviste da parte dell’Ateneo.


AD HOC

COMMISSIONE PER LA CERIMONIA DELLE LAUREE
Con il compito di formulare proposte per regolamentare, in modo solenne, la prova finale dell’esame di laurea e la consegna delle relative pergamene.
(LAVORI CONCLUSI).

Si rammenta, altresì, che a seguito delle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche, che si sono svolte dal 20 al 23.03.2018, sono stati nominati con D.R. n. 965/2018 del 29.03.2018 i nuovi rappresentanti degli studenti e delle studentesse in Consiglio di Amministrazione: Antonio Lodise e Giuseppe Benincasa.

Al riguardo, essendo parzialmente cambiata la composizione del Consiglio di Amministrazione, risulta necessario procedere alla sostituzione dei membri cessati nelle Commissioni permanenti e ad hoc del Consiglio di Amministrazione in cui sia presente la rappresentanza studentesca.

Ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla designazione dei rappresentanti degli studenti e delle studentesse in seno alle seguenti Commissioni: Commissione Tasse per gli studenti (2 componenti); Commissione Bilancio (due componenti di cui uno supplente); Commissione per il Regolamento di contabilità e i Regolamenti interni (due componenti di cui uno supplente); Commissione Edilizia (due componenti di cui uno supplente); Commissione Policlinico e Aziende Ospedaliere (due componenti di cui uno supplente); Commissione per le iniziative culturali e sociali degli studenti (2 componenti); Commissione per ottimizzare le modalità di registrazione delle certificazioni sui CFU maturati dagli studenti (2 componenti); Commissione quota dell’utile esercizio 2016 (2 componenti).

Allegati in visione:

- D.R. n. 2896/2016 del 23.11.2016;
- D.R. n. 2897/2016 del 23.11.2016;
- D.R. n. 965/2018 del 29.03.2018;
- Tabella Commissioni del Consiglio di Amministrazione;
- Tabella Commissioni Miste Senato Accademico/Consiglio di Amministrazione.

DELIBERAZIONE N. 141/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Visto il vigente Statuto d’Ateneo, emanato con D.R. n. 3689 del 29 ottobre 2012;
• Visti i DD.RR. n. 2896 e n. 2897 del 23 novembre 2016 con i quali è stata ridefinita la composizione delle Commissioni permanenti e ad hoc del Consiglio di Amministrazione e delle Commissioni Miste del Senato/Consiglio;
• Visto il D.R. n. 965 del 29 marzo 2018 con il quale sono stati nominati i nuovi rappresentanti degli studenti e delle studentesse in Consiglio di Amministrazione;
• Considerata la necessità di procedere alla sostituzione della componente studentesca prevista nelle Commissioni permanenti e nelle Commissioni ad hoc del Consiglio di Amministrazione;
• Considerato, altresì, che i Rappresentanti degli studenti in Consiglio di Amministrazione hanno chiesto di poter indicare direttamente al Rettore i nominativi del Rappresentante degli studenti da designare quale membro effettivo e supplente in seno ad alcune delle predette Commissioni;
• Presenti n. 12, votanti n. 10: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Colotta, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA


di confermare le seguenti Commissioni:
COMMISSIONE TASSE PER GLI STUDENTI
Con il compito di effettuare la rimodulazione delle tasse universitarie.

COMMISSIONE BILANCIO
Con il compito di effettuare l’esame istruttorio del bilancio di previsione, dell’assestamento e del conto consuntivo predisposti dall’Amministrazione.

COMMISSIONE PER IL REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ E I REGOLAMENTI INTERNI
Con il compito di istruire i regolamenti di competenza del Consiglio, il cui esame ne sia deferito espressamente dal Rettore, in funzione acceleratoria dei lavori del Consiglio.

COMMISSIONE EDILIZIA
Con il compito di effettuare l’esame istruttorio relativo all’acquisizione, all’alienazione, all’utilizzazione del patrimonio edilizio e agli interventi edilizi di competenza del Consiglio di Amministrazione.

COMMISSIONE POLICLINICO E AZIENDE OSPEDALIERE
Con il compito di definire i rapporti tra l’Università La Sapienza e l’Azienda Policlinico Umberto I e le Aziende ospedaliere.

COMMISSIONE PER LE INIZIATIVE CULTURALI E SOCIALI DEGLI STUDENTI
Con il compito di provvedere alle iniziative culturali e sociali degli studenti.

COMMISSIONE PER L’ESAME DELLE PROBLEMATICHE RELATIVE AL POTENZIAMENTO CENTRO STAMPA ATENEO E DELLA CASA EDITRICE SAPIENZA
Con il compito di verificare le capacità funzionali e produttive del Centro Stampa e della Casa Editrice Sapienza.

COMMISSIONE PER L'ESAME DELLE PROBLEMATICHE RELATIVE ALLE FIGURE DEI RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO DI TIPO A E B
Con il compito di esaminare le problematiche relative alle figure dei ricercatori a tempo determinato di tipo A e B.

COMMISSIONE PER LA RAZIONALIZZAZIONE DEGLI SPAZI ASSEGNATI ALLE STRUTTURE DELLA SAPIENZA
Con il compito di individuare criteri idonei a consentire una migliore omogeneizzazione e aggregazione degli spazi assegnati alle singole strutture che ne favoriscano funzionalità e identità di luogo.

COMMISSIONE QUOTA DELL'UTILE ESERCIZIO 2016
Con il compito di valutare il miglior utilizzo della rimanente quota dell'utile di esercizio 2016 destinata per interventi a favore degli studenti.

COMMISSIONE MISTA CENTRI E CONSORZI
Con il compito di esaminare le proposte per la costituzione, la partecipazione, il recesso e le attività di monitoraggio sui Centri e Consorzi.

COMMISSIONE MISTA PER LE RIVISTE DI PROPRIETÀ DELL’ATENEO
Con il compito di esaminare le problematiche concernenti le modalità di pubblicazione delle Riviste di Ateneo; conferma, revisiona o modifica i criteri di ripartizione dei relativi contributi; esamina le richieste di acquisizione di nuove riviste da parte dell’Ateneo.

di non confermare le seguenti Commissioni:

COMMISSIONE RAPPORTI ECONOMICI TRA AZIENDA POLICLINICO E SAPIENZA
Con il compito di approfondire la situazione in merito ai rapporti economici tra l’Azienda Policlinico Umberto I e la Sapienza Università di Roma.
(Sussunta nella corrispondente commissione permanente).

COMMISSIONE PER L’ISTITUZIONE DI UN ALBO DELLE ASSOCIAZIONI STUDENTESCHE RICONOSCIUTE DA SAPIENZA
Con il compito di predisporre un Regolamento che disciplini le modalità di iscrizione ad un Albo delle Associazioni Studentesche riconosciute da Sapienza, nonché le condizioni per l’eventuale concessione di spazi alle Associazioni iscritte.
(LAVORI CONCLUSI).

COMMISSIONE PER OTTIMIZZARE LE MODALITÀ DI REGISTRAZIONE DELLE CERTIFICAZIONI SUI CFU MATURATI DAGLI STUDENTI
Con il compito di ottimizzare le modalità di registrazione delle certificazioni sui CFU maturati dagli studenti con particolare riferimento alle valutazioni intermedie e alle idoneità conseguite.
(LAVORI CONCLUSI).

COMMISSIONE CENTRO LINGUISTICO
Con il compito di esaminare le problematiche relative all’istituzione del Centro Linguistico e di formulare specifiche proposte in merito. (LAVORI CONCLUSI).

COMMISSIONE PER LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI
Con il compito di analizzare le ipotesi di gestione degli impianti sportivi alternativa a quella del CUS Roma. (LAVORI CONCLUSI).

COMMISSIONE NUOVA BIBLIOTECA UNIFICATA DI LETTERE
Con il compito di analizzare, sotto l’aspetto procedurale, tecnico e dei relativi costi e benefici, anche alla luce della nuova normativa in materia di appalti pubblici, quanto finora svolto dall’Area Gestione Edilizia relativamente alla realizzazione della Nuova Biblioteca Unificata di Lettere. (LAVORI CONCLUSI).

COMMISSIONE MISTA PER I VINCOLI DI COMPATIBILITÀ NORMATIVA, DI BILANCIO E DI PROGRAMMAZIONE DELLE RISORSE IN MATERIA DI PERSONALE DOCENTE E PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO
Con il compito di esaminare i vincoli di compatibilità normativa e di bilancio e il personale tecnico-amministrativo. (LAVORI CONCLUSI).

COMMISSIONE PER LA CERIMONIA DELLE LAUREE
Con il compito di formulare proposte per regolamentare, in modo solenne, la prova finale dell’esame di laurea e la consegna delle relative pergamene. (LAVORI CONCLUSI);

• di designare gli studenti Antonio Lodise e Giuseppe Benincasa quali rappresentanti degli studenti e delle studentesse in seno alle Commissioni permanenti e ad hoc del Consiglio di Amministrazione di seguito riportate:
- Commissione Tasse per gli Studenti (due componenti);
- Commissione per le Iniziative Culturali e Sociali degli Studenti (due componenti);
- Commissione quota dell’utile esercizio 2016 (due componenti);

• di dare mandato al Rettore di designare il Rappresentante degli studenti effettivo e supplente in seno alle Commissioni di seguito indicate i cui nominativi saranno comunicati congiuntamente e formalmente dai Rappresentanti degli studenti medesimi nel Consiglio di Amministrazione:
- Commissione Bilancio (due componenti di cui uno supplente);
- Commissione per il Regolamento di Contabilità e i Regolamenti Interni (due componenti di cui uno supplente);
- Commissione Edilizia (due componenti di cui uno supplente);
- Commissione Policlinico e Aziende Ospedaliere (due componenti di cui uno supplente).

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

COMMISSIONE DI GESTIONE DEL CENTRO STAMPA UNIVERSITA’ - DESIGNAZIONE COMPONENTE STUDENTESCA

Il Presidente sottopone al Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Strutture Decentrate e Commissioni, Ufficio Affari Sociali e Strutture Decentrate dell’Area Affari Istituzionali.

Si ricorda che gli Organi del Centro Stampa dell’Università, come disposto dall’art. 3 del Regolamento del Centro medesimo, sono il Direttore, la Commissione di Gestione e il Presidente della Commissione di Gestione.

La Commissione di Gestione, il cui mandato è triennale, è composta, ai sensi dell’art. 5 di detto Regolamento, come di seguito specificato:
a) due professori ordinari, nominati dal Rettore, sentito il Senato Accademico;
b) due professori associati, nominati dal Rettore, sentito il Senato Accademico;
c) due ricercatori, nominati dal Rettore, sentito il Senato Accademico;
d) uno studente, nominato dal Rettore su designazione dei rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Amministrazione;
e) il Direttore del Centro;
f) il Segretario Amministrativo del Centro (oggi Responsabile Amministrativo Delegato - RAD).

Con D.R. n. 1319/2015 del 27.04.2015 sono stati nominati i componenti della Commissione di Gestione del Centro Stampa e con D.R. n. 462/2016 dell’11.02.2016, a seguito del rinnovo delle rappresentanze studentesche degli OO.CC. (disposto con D.R. n. 4096/2015 del 10.12.2015), è stato nominato lo studente, Angelo Marzano.

Si rammenta, inoltre, che con D.R. n. 844/2016 del 16.03.2016, in sostituzione del Prof. Fabio Giglioni è stato nominato il Prof. Alessandro Guerra, quale rappresentante dei ricercatori in seno alla Commissione in parola.

Considerato che il mandato della Commissione di Gestione del Centro Stampa dell’Università risultava prossimo alla scadenza, il Senato Accademico, nella seduta del 17.04.2018 con delibera n. 101/2018, ha provveduto a designare i seguenti componenti di propria pertinenza:
- Prof. Giuseppe Ciccarone ordinario (Presidente)
- Prof. Andrea Del Lungo ordinario
- Prof. Fabio Massimo Gatta associato
- Prof. Fabio Giglioni associato
- Prof.ssa Silvia Mezi ricercatore
- Prof. Alessandro Guerra ricercatore

Si specifica, inoltre, che, a seguito delle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche, che si sono svolte dal 20 al 23.03.2018, sono stati nominati, con D.R. n. 965/2018 del 29.03.2018, quali rappresentanti degli studenti e delle studentesse in Consiglio di Amministrazione i Sigg. Antonio Lodise e Giuseppe Benincasa.

Dunque, essendo prossima la scadenza della predetta Commissione ed essendo, altresì, mutata la componente studentesca nel Consiglio di Amministrazione, si rende necessario procedere alla designazione dello studente, quale componente della Commissione di Gestione del Centro Stampa dell’Università.
Il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito.

Allegati in visione:
- Regolamento del Centro Stampa dell’Università;
- D.R. n. 1319/2015 del 27.04.2015: nomina dei componenti della Commissione di Gestione del Centro Stampa;
- D.R. n. 4096/2015 del 10.12.2015: nomina dei rappresentanti degli studenti e  delle studentesse in Consiglio di Amministrazione;
- D.R. n. 462/2016 dell’11.02.2016: nomina dello studente, Sig. Angelo Marzano;
- D.R. n. 844/2016 del 16.03.2016: nomina del Prof. Alessandro Guerra;
- D.R. n. 965/2018 del 29.03.2018: nomina dei rappresentanti degli studenti e delle studentesse nel Consiglio di Amministrazione;
- Delibera n. 101/2018 del 17.04.2018 del Senato Accademico.

DELIBERAZIONE N. 142/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto di Ateneo, emanato con D.R. n. 3689 del 29 ottobre 2012;
• Visto il Regolamento del Centro Stampa dell’Università, in particolare l’art. 5 relativo alla composizione della Commissione di Gestione, ai sensi del quale la citata Commissione del Centro dura in carica un triennio;
• Visto il D.R. n. 1319 del 27 aprile 2015, con il quale sono stati nominati i componenti della Commissione di Gestione del Centro Stampa;
• Visto il D.R. n. 4096 del 10 dicembre 2015 con il quale sono stati nominati i seguenti rappresentanti degli studenti e delle studentesse nel Consiglio di Amministrazione: Sigg. Angelo Marzano e Antonio Lodise;
• Visto il D.R. n. 462 dell’11 febbraio 2016, con il quale è stata disposta, in seno alla Commissione di Gestione del Centro, la nomina dello studente Sig. Angelo Marzano;
• Visto il D.R. n. 844 del 16 marzo 2016, con il quale è stato nominato il Prof. Alessandro Guerra, quale rappresentante dei ricercatori in seno alla Commissione di Gestione;
• Visto il D.R. n. 965 del 29 marzo 2018, con il quale sono stati nominati i seguenti rappresentanti degli studenti e delle studentesse in Consiglio di Amministrazione: Sigg. Antonio Lodise e Giuseppe Benincasa;
• Vista la delibera n. 101 del 17 aprile 2018, con la quale il Senato Accademico, considerata la scadenza prossima del mandato della succitata Commissione, ha provveduto a designare i componenti di propria competenza;
• Considerata la necessità di procedere alla sostituzione del rappresentante degli studenti in seno alla Commissione di Gestione del Centro Stampa dell’Università;
• Considerato, altresì, che i Rappresentanti degli studenti in Consiglio di Amministrazione hanno chiesto di poter indicare direttamente al Rettore il nominativo del Rappresentante degli studenti da designare in seno alla predetta Commissione;
• Presenti n. 12, votanti n. 10: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Colotta, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di dare mandato al Rettore di designare il Rappresentante degli studenti in seno alla Commissione di Gestione del Centro Stampa il cui nominativo sarà comunicato congiuntamente e formalmente dai Rappresentanti degli studenti medesimi nel Consiglio di Amministrazione.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

CABINA DI REGIA DELL’ORIENTAMENTO E DEL PLACEMENT - DESIGNAZIONE RAPPRESENTANTE DEGLI STUDENTI

Il Presidente sottopone al Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Placement, Ufficio Orientamento, Tutorato e Placement dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Il Presidente ricorda che il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 03.12.2015 con delibera n. 388 ha stabilito la costituzione di un nuovo Ufficio dedicato all’intera filiera dell’Orientamento e del Placement e ha delegato il Rettore a porre in essere le attività necessarie alla costituzione di una Cabina di Regia dell’Orientamento e del Placement.

La Cabina di Regia dell’Orientamento e del Placement è stata istituita con D.R. 607 del 22/02/2016 per la durata di anni due, con il compito di definire obiettivi, piani e programmi funzionali ad un’efficace ed efficiente organizzazione e gestione da parte dell’Amministrazione dei servizi dell’Ufficio dedicato all’Orientamento e al Placement, nella seguente composizione:

- Prof.ssa Tiziana Pascucci, Prorettrice per il diritto allo studio e la qualità della didattica;
- Prof. Bartolomeo Azzaro, membro del Consiglio di Amministrazione;
- Prof. Pietro Lucisano, Presidente della Commissione Orientamento;
- Prof. Fabrizio D’Ascenzo, delegato del Rettore per i Rapporti con le imprese;
- Dott.ssa Rosalba Natale, Direttore dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio;
- Dott.ssa Caterina Costa, Capo Settore Gestione Progetti Convenzioni e controlli;
- Sig. Giuseppe Pacchiarotti, Capo Settore Orientamento universitario;
- Sig. Angelo Marzano, Rappresentante degli Studenti nel Consiglio di Amministrazione.
Considerato che il mandato della Cabina di Regia dell’Orientamento e Placement è giunto a scadenza in data 22/02/2018, si è ritenuto necessario prorogarla affinché continuasse ad operare nell’anno in corso con il compito di fornire pareri, consulenze e proposte di possibili strategie settoriali e di linee di indirizzo al Rettore per la definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive generali per l’azione amministrativa dedicata all’orientamento e al placement.
Pertanto, la Cabina di Regia dell’Orientamento e del Placement è stata rinnovata con D.R. 30124 del 06/04/2018 e la nomina dei suoi componenti è stata prorogata fino al 31.12.2018.
Nel medesimo D.R. si è ritenuto necessario sostituire la Dott.ssa Rosalba Natale con la Dott.ssa Giulietta Capacchione, a lei subentrata nella Direzione dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio, ed il rappresentante degli studenti con membro da designarsi da parte del Consiglio di Amministrazione.
E’ dunque ora richiesto a questo consesso di designare il Rappresentante degli Studenti, quale componente della Cabina di Regia dell’Orientamento e del Placement.
Il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito.

Allegati in visione:
D.R. n. 607 del 22.02.2016: istituzione della Cabina di Regia dell’Orientamento e del Placement;
D.R. n. 1037 del 06.04.2018: proroga della Cabina di Regia dell’Orientamento e del Placement;

DELIBERAZIONE N. 143/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto di Ateneo, emanato con D.R. n. 3689 del 29 ottobre 2012;
• Visto il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del 24 ottobre 2014;
• Visto il D.R. n. 3589 del 31 dicembre 2014 con il quale è stata istituita la Governance, struttura in diretta collaborazione all’attività del Rettore;
• Vista la delibera n. 388 del 3 dicembre 2015 del Consiglio di Amministrazione, con la quale è stata stabilita la costituzione di un nuovo Ufficio dedicato all’intera filiera dell’Orientamento e del Placement;
• Visto il D.R. n. 607 del 22 febbraio 2016, con il quale è stata istituita la Cabina di regia dell’Orientamento e del Placement;
• Visto il D.R. n. 1037 del 6 aprile 2018 con il quale è stata prorogata la Cabina di Regia dell’Orientamento e del Placement e la nomina dei suoi membri fino al 31 dicembre 2018 e con il quale è disposto, inoltre, che il Rappresentate degli studenti in seno alla medesima sia designato dal Consiglio di Amministrazione;
• Considerata la necessità di procedere alla nomina del Rappresentante degli studenti in seno alla Cabina di Regia dell’Orientamento e del Placement dell’Università;
• Considerato, altresì, che i Rappresentanti degli studenti in Consiglio di Amministrazione hanno chiesto di poter indicare direttamente al Rettore il nominativo del Rappresentante degli studenti da designare in seno alla suddetta Cabina di Regia;
• Presenti n. 12, votanti n. 10: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Colotta, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di dare mandato al Rettore di designare il Rappresentante degli studenti quale componente della Cabina di Regia dell’Orientamento e del Placement il cui nominativo sarà comunicato congiuntamente e formalmente dai Rappresentanti degli studenti medesimi nel Consiglio di Amministrazione.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

CAMBIO DI DENOMINAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA E NEUROPSICHIATRIA INFANTILE IN “DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA”

Il Presidente sottopone al Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Strutture Decentrate e Commissioni, Ufficio Affari Sociali e Strutture Decentrate dell’Area Affari Istituzionali.

Si rammenta che, per aggregazione del Dipartimento di Pediatria con il Dipartimento di Scienze neurologiche, psichiatriche e riabilitative dell’età evolutiva, con D.R. n. 335/2010 del 30.04.2010 è stato istituito il nuovo Dipartimento di Pediatria e neuropsichiatria infantile.

A seguito dell’istanza del 14.02.2017 relativa alla mobilità interdipartimentale di un gruppo di docenti dal Dipartimento di Pediatria e neuropsichiatria infantile verso il Dipartimento di Neurologia e Psichiatria, nell’ambito della Facoltà di Medicina e Odontoiatria, il Senato Accademico, nella seduta del 9.05.2017, con deliberazione n. 143/17 ha espresso parere favorevole alla richiesta di mobilità interdipartimentale presentata dal suddetto gruppo di docenti.

Con nota prot. n. 48001 del 16.06.2017, l’Area Risorse Umane ha rappresentato, tra l’altro, ai Dipartimenti interessati l’opportunità di riconsiderare le attuali denominazioni delle due strutture, attesa l’afferenza, dal 1° novembre 2017, dell’intero gruppo dei docenti di Neuropsichiatria infantile al Dipartimento di Neurologia e Psichiatria.

Successivamente, anche il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 26.09.2017, con deliberazione n. 348/17, ha espresso parere favorevole alla suddetta richiesta di mobilità.

Con nota prot. n. 92785 del 24.11.2017, è pervenuta all’Ufficio, da parte del Dipartimento di Pediatria e neuropsichiatria infantile, la richiesta del cambio di denominazione in “Dipartimento di Pediatria”, approvata dal Consiglio di Dipartimento nella seduta del 15.11.2017.

Il Collegio dei Direttori di Dipartimento, nella riunione del 19.03.2018 (verbale n. 2/18), ha espresso parere positivo in merito al cambio di denominazione del Dipartimento di Pediatria e neuropsichiatria infantile in “Dipartimento di Pediatria”.

Il Senato Accademico nella seduta del 17.04.2018 (n. 102/18), ha approvato il cambio della denominazione dell’attuale Struttura in: “Dipartimento di Pediatria”.

Il Presidente, per quanto sopra, invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare.

Allegato parte integrante:
nota prot. n. 92785 del 24.11.2017, corredata del verbale del Consiglio di Dipartimento di Pediatria e neuropsichiatria infantile del 15.11.2017. (Allegato 19)

Allegati in visione:
Delibera n. 143/17 del Senato Accademico seduta del 09.05.2017;
Nota prot. n. 48001 del 16.06.2017, dell’Area Risorse Umane;
Delibera n. 348/17 del Consiglio di Amministrazione del 26.09.2017;
Verbale n. 2/18 del Collegio dei Direttori di Dipartimento del 19.03.2018;
Delibera n. 102/18 del Senato Accademico del 17.04.2018.

Sul punto relativo a: “Cambio di denominazione del Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile in Dipartimento di Pediatria” (facoltà e dipartimenti 5.1), il rettore illustra la relazione e non essendovi richieste di interventi, pone in votazione la proposta di delibera che è approvata all’unanimità.

DELIBERAZIONE N. 144/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Visto il D.P.R. n. 382 dell’11 luglio 1980;
• Visto il vigente Statuto della Sapienza, emanato con D.R. n. 3689 del 29 ottobre 2012;
• Visto il Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità;
• Visto il D.R. n. 335 del 30 aprile 2010 con cui è stato istituito il Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile;
• Vista la delibera n. 143 con la quale il Senato Accademico, nella seduta del 9 maggio 2017, ha espresso parere favorevole alla richiesta di mobilità interdipartimentale presentata da un gruppo di docenti dal Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile verso il Dipartimento di Neurologia e Psichiatria, nell’ambito della Facoltà di Medicina e Odontoiatria;
• Vista la nota prot. n. 48001 del 16 giugno 2017, con la quale l’Area Risorse Umane ha rappresentato, tra l’altro, ai Dipartimenti interessati l’opportunità di riconsiderare le attuali denominazioni delle due strutture;
• Vista la delibera n. 348 con la quale anche il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 26 settembre 2017 ha espresso parere favorevole alla suddetta richiesta di mobilità;
• Vista la nota prot. n. 92785 del 24 novembre 2017 con cui è stato trasmesso dal Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile il verbale del Consiglio di Dipartimento del 15 novembre 2017;
• Visto il verbale del Collegio dei Direttori di Dipartimento del 19 marzo 2018, con il quale è stato espresso parere positivo in merito alla richiesta di cambio di denominazione del Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile in “Dipartimento di Pediatria”;
• Vista la delibera n. 102 del Senato Accademico del 17 aprile 2018, con cui è stata approvata la modifica della denominazione del Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile in “Dipartimento di Pediatria”;
• Presenti n. 12, votanti n. 10: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Colotta, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare la modifica della denominazione del Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile in “Dipartimento di Pediatria”.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

RELAZIONE PIANO BIBLIOTECHE SAPIENZA

Il Presidente sottopone al Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta Sistema Bibliotecario Sapienza.
Le biblioteche della Sapienza, come noto, sono 55, presenti in tutte le Facoltà ed edifici della città universitaria e sedi esterne. Le strutture bibliotecarie sono incardinate nei Dipartimenti e nelle Facoltà da cui dipendono per l’assegnazione degli spazi e delle risorse. L’accorpamento delle biblioteche è principalmente conseguente al riordino e aggregazione dei dipartimenti in cui le biblioteche sono incardinate, inoltre, dove possibile, sono state razionalizzate anche le sedi, concentrando il personale per i servizi qualificati nella sede principale. Nel 2011 le biblioteche censite erano 156, mentre oggi a valle della riorganizzazione risultano 55 strutture eroganti servizi.

L’elenco comprende quaranta Biblioteche di dipartimento e sei interdipartimentali, a cui si aggiungono sette Biblioteche che dipendono dalle Facoltà, di Architettura, Economia, Ingegneria Civile e Industriale, Medicina e Psicologia e Lettere e Filosofia (con tre biblioteche di Filosofia, di Lingue, “A. Monteverdi” per gli Studi linguistici, filologici e letterari). E’ presente, inoltre, una Biblioteca nella sede esterna di Latina e un punto di servizi presso il Polo di Rieti.
Nel 2017 sono state unificate nell’edificio “Marco Polo” le sedi delle biblioteche del Dipartimento ISO di Studi Orientali e la Biblioteca di Lingue; per queste ultime è auspicabile la riorganizzazione della gestione riconducendole sotto un’unica responsabilità.

Anche alcuni dipartimenti hanno riorganizzato gli spazi dedicati alle biblioteche, riunificando in parte le sedi, mantenendo i posti, o concentrando l’erogazione dei servizi nelle sedi principali, senza rinunciare ai posti lettura delle altre sale per la lettura e lo studio.
Il Sistema Bibliotecario Sapienza collabora ai due importanti progetti dedicati alla riorganizzazione delle biblioteche, uno per la nuova Biblioteca Unificata di Lettere e un secondo per l’unificazione delle 11 biblioteche che compongono la Biblioteca interdipartimentale di Scienze giuridiche.

Attualmente, le biblioteche di Sapienza sono dislocate in 102 sedi di servizio e 20 sale lettura per complessivi 6.062 posti lettura come meglio riportato nella tabella che segue:

ORGANIZZAZIONE DELLE SEDI

Biblioteche monosede

14

Biblioteche con più sedi

41

Totale sedi

102

Sale lettura

20

Sale gruppi di studio

9

Posti lettura

6.062



Nelle biblioteche più capienti si stanno inoltre ricavando piccole sale studio per le attività di gruppo, su prenotazione, che trovano gradimento da parte degli studenti.

Per quanto riguarda gli orari, grazie alle assegnazioni di personale e alla capacità di organizzazione delle strutture, si registra un netto miglioramento nel prolungamento di apertura serale, almeno fino alle 19,00 e anche fino alle 20,00. Si è scelto, infatti, di assegnare nuovo personale alle biblioteche che hanno una maggiore disponibilità di posti lettura, al fine di consentire di mantenere e ampliare orari e servizi.
Attualmente 39 sale sono aperte fino e oltre le 19,00, per un totale di 3.139 posti lettura, la metà dei posti lettura disponibili; 29 sale chiudono alle 18,00 (1.255 posti lettura) e 10 chiudono alle 17,00 (475 posti lettura); 3 sale lettura sono aperte H24 con sistema di automazione (215 posti lettura)

Rimangono ancora 38 sale con orari disomogenei, per un totale di 933 posti lettura. Si tratta per la maggior parte di sale lettura di dimensioni ridotte, trattandosi di 23 sale che offrono in tutto 353 posti e che potrebbero essere aperte ad orario prolungato, assicurandone la sorveglianza con telecamere o personale di guardiania.

Nel corso dell’ultimo triennio (2015-2017) è stato attuato un incremento del personale, in sostituzione del personale che ha cessato le attività e per potenziare gli orari di apertura. Nel 2015 risultavano in servizio 206 persone, nel 2017 si contano 220 unità (di cui 176 dell’area biblioteche, 24 nuovi assunti tra il 2015 e il 2017). Grazie a questo incremento è stato possibile potenziare l’orario di apertura e migliorare la qualità dei servizi.
Inoltre, annualmente viene riservato alle biblioteche un numero cospicuo di studenti vincitori di borse di collaborazione (ca. 900 ogni anno) a cui si aggiungono i progetti di Servizio Civile per le biblioteche che permettono, negli ultimi anni con regolarità, di avere ca. 30 volontari assegnati nelle varie biblioteche e dedicati ai servizi per gli studenti.


Sale H24

Sono state predisposte sale di studio H24 per gli studenti, accessibili, quindi, in orario notturno e nelle giornate di sabato, domenica e festivi. Le prime due sale, aperte ad aprile 2015, sono all’interno della città Universitaria, presso le sedi di Scienze Giuridiche – Diritto Privato e Scienze della Terra. A maggio 2017 è stata aperta una terza sala (sala Ghizzetti a Via Scarpa presso il Dipartimento di Scienze di Base e applicate per l’Ingegneria), per un totale di 215 posti disponibili
Le statistiche di accesso rivelano che l'utilizzo maggiore del servizio da parte degli studenti si registra nella fascia oraria dalle 21,00 alle 24,00 e negli orari diurni, relativi ai giorni festivi.

RILEVAZIONE INGRESSI: Periodo maggio 2017 - marzo 2018

Biblioteca Giurisprudenza

Biblioteca di Scienze della Terra

Biblioteca di Scienze di Base e Applicate per l'Ingegneria

Totale

 

341

1557

468

2366

 

96

428

130

654

 

160

648

133

941

 

1670

3828

2358

7856

 

1921

3452

3181

8554

 

2208

3538

4469

10215

 

1174

4217

2633

8024

 

1760

6444

3960

12164

 

9330

24112

17332

50774

 



La nuova Biblioteca di Studi Orientali, presso l’edificio Marco Polo, è stata predisposta per essere aperta ad orario prolungato e presto sarà attivata H24. Gli Uffici dell’Area Gestione Edilizia stanno, inoltre, completando le verifiche per individuare la sede più adatta per la prossima sala automatizzata per il prolungamento di orario fino H24 che sarà realizzata nel 2019.
Il Sistema Bibliotecario è impegnato nell’aggiornamento della qualità dei servizi per fornire in rete gli strumenti di studio più innovativi e consentire una maggiore interattività tra studenti e biblioteche attraverso il portale, il catalogo in linea e altri strumenti di ricerca. Nel 2017 è stata potenziata l’offerta degli e-book, acquisendo collezioni interdisciplinari sia in lingua straniera sia in italiano (ca.80.000); è stata acquisita la collezione di libri specifica per la medicina (AccessMedicine) e mantenute le banche dati e le riviste indispensabili in tutte le aree, non solo per la ricerca ma anche per la didattica. Prosegue inoltre l’attività di digitalizzazione delle collezioni, nel rispetto delle leggi sul diritto di autore. Il Sistema opera in collaborazione con il Comitato Direttivo coordinando queste attività e in particolare l’attività di informazione e formazione degli studenti che spesso non riescono ad usufruire al meglio di tutte le risorse disponibili. Ha inoltre incoraggiato l’attivazione delle Commissioni delle biblioteche nelle Facoltà, per discutere con gli studenti sulle loro necessità.
A tale proposito si segnala che il Consiglio del Comitato Direttivo è scaduto il 31 dicembre scorso e la designazione dei nuovi rappresentanti delle macroaree è all’ordine del giorno del seduta del Collegio dei Direttori di Dipartimento del 23 aprile 2018. Il rinnovo del Direttivo consentirà di riprendere le attività entro il mese di maggio.
Il Comitato Direttivo potrà proporre un aggiornamento del piano di riorganizzazione complessiva, che dovrà tenere conto delle proposte delle strutture stesse, secondo quanto previsto all’art. 9.3 del vigente Regolamento del Sistema Bibliotecario Sapienza; tale piano potrà essere sottoposto al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione entro il mese di giugno.

Alle ore 18.43 entrano nella sala della riunione il professor Giovanni Solimine, Presidente del Comitato Direttivo del Sistema Bibliotecario Sapienza e la dottoressa Adriana Magarotto, Direttore del Sistema Bibliotecario Sapienza.

Sul punto relativo a: “Relazione piano biblioteche Sapienza” (relazioni 6.1), il rettore ricorda che, a seguito di sollecitazione della componente studentesca, è stato chiesto al professor Giovanni Solimine e alla dottoressa Adriana Magarotto di effettuare una disamina sulla situazione delle Biblioteche di Sapienza con l’obiettivo sostanziale di razionalizzare le sedi e il personale bibliotecario in modo da garantire, oltre l’apertura delle biblioteche h24, anche l’apertura h12 nel maggior numero di sedi possibili con un’opportuna dislocazione del personale in servizio.
Invita, quindi, il professor Solimine ad illustrare la relazione.

Il professor Solimine riferisce che attualmente l'Ateneo ha 55 biblioteche, in gran parte incardinate nei Dipartimenti e nelle Facoltà, dalle quali dipendono per gli spazi e le risorse, e in molti casi sono dislocate su più sedi perché, nonostante la riorganizzazione e l’unificazione dei Dipartimenti nel 2010, di fatto hanno mantenuto le medesime sedi.
Evidenzia che tale aspetto è stato oggetto di particolare riflessione e il sistema bibliotecario collabora a due importanti progetti di unificazione, il primo riguardante la Biblioteca Unificata di Lettere e il secondo l’unificazione delle 11 biblioteche che compongono la Biblioteca interdipartimentale di Scienze Giuridiche.
Altri interventi di razionalizzazione riguardano le biblioteche dell’Area del Policlinico e del plesso Marco Polo, dove attualmente è collocata la biblioteca interdipartimentale del Dipartimento di Studi orientali e un altro nucleo librario che fa capo al Dipartimento di Studi Europei, che andrebbero ricondotte ad un’unica responsabilità.
Ritiene strategicamente efficace aumentare l’orario di apertura, almeno fino alle ore 20.00, di un gruppo di biblioteche che attualmente hanno orari diversi di apertura.
Specifica che nell’ultimo triennio il personale bibliotecario è stato incrementato attraverso l’espletamento di alcuni concorsi per sostituire il personale collocato in quiescenza e per potenziare gli orari di apertura. Ricorda che il personale bibliotecario attualmente in servizio nelle 55 biblioteche dell’Ateneo è di 220 unità. Inoltre, vengono riservati alle biblioteche circa 900 borsisti e circa 30 volontari del servizio civile.
Considera importante incrementare l’orario di apertura h24, poiché dai dati statistici sull’affluenza nelle tre sale h24 emerge che l’utilizzo maggiore da parte degli studenti è tra le ore 21.00 e le ore 24.00 e nei giorni festivi. Informa che è in fase di realizzazione una quarta biblioteca aperta h24 presso l’edificio Marco Polo.
Altro aspetto su cui il sistema bibliotecario è impegnato riguarda l’innovazione di alcuni servizi anche a seguito delle risorse assegnate dall'Amministrazione centrale e di questo ringrazia il Consiglio di Amministrazione.
Evidenzia che nella gestione del sistema bibliotecario un notevole impulso proviene dalle Commissioni Biblioteche istituite presso le Facoltà su richiesta degli studenti. Inoltre, il Collegio dei Direttori di Dipartimento ha indicato i rappresentanti delle Macroaree nel Comitato Direttivo del Sistema, scaduto il 31 dicembre 2017 e, quindi, si è in condizione di operare a pieno regime.
Specifica che lo sviluppo del sistema bibliotecario avviene anche sulla base di un meccanismo di monitoraggio delle performance delle Biblioteche, messo a punto gradualmente negli anni precedenti, per consentire di equilibrare l’attenzione sulle dimensioni e la complessità delle biblioteche con una valutazione positiva delle prestazioni di servizio che le stesse erogano. Tale meccanismo divide le biblioteche in quattro gruppi secondo la loro complessità, e la valutazione avviene all’interno di ognuno di essi e ogni biblioteca è confrontata con quelle che operano nelle stesse condizioni.
Evidenzia, infine, che il predetto sistema di valutazione rappresenta un incentivo per le biblioteche a migliorare e potenziare i propri servizi.

Il rettore ringrazia il professor Solimine e chiede se vi sono osservazioni.

Chiedono di intervenire i consiglieri: Lodise, Altezza, Gras, Polimeni, Azzaro e il Prorettore vicario.

In particolare:

• il consigliere Lodise ringrazia il professor Solimine per la puntuale relazione e chiede se è possibile acquisire un elenco dell’allocazione di tutte le biblioteche con i relativi orari di apertura, anche in formato Excel o PDF, al fine di poterlo condividere facilmente con gli studenti domanda se è già possibile consultare online l’analisi delle valutazioni delle singole Biblioteche.
Pur concordando con la razionalizzazione degli spazi, ritiene necessario distinguere le sale lettura dalle biblioteche vere e proprie, al fine di razionalizzare ed ottimizzare gli orari di apertura di quest’ultime e poter usufruire anche nei weekend delle sale lettura, in modo che lo studente possa studiare e nel contempo percepire la dimensione universitaria.
Ritiene, inoltre, che le informazioni relative alle sale lettura debbano essere fornite anche tramite il sito istituzionale di più facile consultazione rispetto ai siti dei Dipartimenti.
Sottolinea che l’utilizzo ottimale delle sale h24 da parte degli studenti è la migliore rappresentazione della serietà degli studenti di Sapienza, che in spazi privi di vigilanza e di personale mostrano grande senso di responsabilità e attenzione nell’utilizzo degli stessi;”
• anche il consigliere Altezza ringrazia il professor Solimine per la puntuale relazione, che offre spunto a due considerazioni: una di carattere quantitativo relativa ai servizi offerti e un’altra di ordine qualitativo sui sistemi di valutazione.
Riguardo al primo aspetto, evidenzia che gli orari di apertura delle biblioteche non sono omogenei essendo le stesse dislocate in più sedi e il personale insufficiente. Inoltre, l’età media del personale è alquanto elevata e ciò complica la possibilità dell’apertura prolungata.
A suo parere la questione del personale deve essere affrontata in sede di contrattazione integrativa.
Sull’aspetto qualitativo rileva che il sistema valutativo non considera alcuni elementi importanti quali, ad esempio, la volontà dei Dipartimenti o delle Facoltà ad investire sulle biblioteche e la percentuale di aggiornamento del patrimonio librario. Ritiene, infatti, che una biblioteca debba essere un organismo vivo in continuo aggiornamento;
• il consigliere Gras si complimenta per il progetto di razionalizzazione delle biblioteche e concorda sulla estensione dell’orario di apertura delle stesse fino alle ore 20.00. Per quanto riguarda i servizi non è in grado di valutare la strategia di estendere l’apertura delle biblioteche h24 perché dipende dalla localizzazione delle sedi, tuttavia ritiene necessario consentire la scansione dei documenti che, a suo parere, rappresenta un’attuale esigenza degli studenti;
• la consigliera Polimeni ringrazia il professor Solimine per la puntuale relazione e ritiene che atro punto cruciale sia l’apertura anche di sabato, servizio molto richiesto dagli studenti;
• il consigliere Azzaro, dopo aver ringraziato il professor Solimine e la dottoressa Magarotto per i risultati presentanti, concorda con la strategia del Rettore di concentrare le biblioteche sul territorio affinché diventino un punto di riferimento per gli studenti. Osserva che alcune biblioteche vivono, sostanzialmente, con la presenza degli studenti della Macroarea di riferimento poiché gli stessi cercano anche un ambiente scientificamente più affine. Pertanto, in fase di razionalizzazione, oltre al tema fondamentale della localizzazione, sarebbe opportuno tenere conto di un ambito disciplinare può ampio;
• il prorettore vicario fa presente quanto segue:
- sul rapporto delle due biblioteche situate nell’edificio Marco Polo con la nuova costruenda biblioteca unificata di Lettere, ricorda che la “Commissione biblioteche della Facoltà di Lettere e Filosofia sul progetto della nuova biblioteca di area umanistica”, appositamente nominata dalla Facoltà, ha ipotizzato la possibilità che le biblioteche dell’edificio Marco Polo potessero caratterizzarsi come una biblioteca didattica, riservando al nuovo edificio da costruire una connotazione di tipo scientifico e di ricerca. Informa che nella Biblioteca centrale di Architettura è in funzione, da pochissimi giorni, un servizio automatizzato per il deposito libri, tramite l’utilizzo di un robot. Specifica che è un prodotto installato con i fondi della Fondazione Roma. Ritiene sia una innovazione notevole e potrebbe essere il futuro della gestione delle biblioteche;
- sulla unificazione delle biblioteche crede sia opportuno pensare per il futuro a poche grandi biblioteche di Area, perché offrono numerosi vantaggi di gestione, di efficienza e di apertura prolungata. In particolare la possibilità di superare le difficoltà connesse alla gestione del personale che potrebbe essere utilizzato concentrandolo in poche grandi sedi. Ricorda di aver avviato tale operazione nell’ambito dell’Area di Architettura e dal confronto con i Dipartimenti emerse l’opportunità di rivedere la regolamentazione e prevedere degli incentivi o delle facilitazioni anche nei confronti dei Dipartimenti che con l’unificazione si priverebbero di una parte delle loro risorse.

Il direttore generale sottolinea che il Regolamento del sistema bibliotecario Sapienza è stato predisposto su impulso del Direttore Generale pro tempore, Carlo Musto D’Amore, che ha mostrato grande attenzione per il sistema bibliotecario, infatti non solo è stato sostituito il personale andato in quiescenza, ma sono state incrementate le unità di personale in prospettiva di una razionalizzazione che consenta di aumentare i servizi in favore dell’utenza.

Il professor Solimine concorda in merito alla strategia di garantire una struttura aperta h24 in ciascuna Area e di potenziare l’apertura fino alle ore 20.00 nel maggior numero possibile di sedi, rivedendo l’orario di apertura delle altre biblioteche al fine di garantire l’apertura anche di sabato mattina per gli studenti lavoratori, prevedendo che quest’ultime possano effettuare il servizio di prestito del materiale librario posseduto anche da altre biblioteche.
Evidenzia che le biblioteche site presso l’edificio Marco Polo, considerando anche l’orientamento in tal senso della Facoltà di Lettere e Filosofia, continueranno ad esistere come biblioteca di servizio didattico anche dopo la realizzazione della Biblioteca Unificata di Lettere che avrà invece carattere di studio e ricerca e per la quale si prevede un’apertura h24.
Sottolinea, inoltre, che per la biblioteca di Lettere è previsto un deposito robotizzato che rappresenta sicuramente un miglioramento per la razionalizzazione del personale.
Riguardo alla performance delle Biblioteche, fa presente che anche se vi è stata una riduzione del patrimonio librario, dovuto all’utilizzo dei fondi da parte dei Dipartimenti per incrementare collezioni e abbonamenti di periodici in formato elettronico, non si è verificato alcun depauperamento qualitativo dei servizi.

Alle ore 19.27 escono dalla sala della riunione il professor Giovanni Solimine e la dottoressa Adriana Magarotto

Il rettore sottolinea che le biblioteche h24 hanno l’enorme vantaggio di una gestione automatizzata, ed esprime apprezzamento per l’ottimale utilizzo da parte di oltre 15 mila studenti. Ricorda che è in fase di realizzazione la quarta struttura h24, presso l’edificio Marco Polo, dove gravitano 6-7 mila studenti.
Non essendovi altre richieste di interventi, invita il Consiglio a prendere atto delle informazioni contenute nella relazione sullo stato delle Biblioteche di Sapienza e sui risultati finora raggiunti e propone che il Sistema Bibliotecario Sapienza presenti entro il mese di giugno 2018 al Consiglio di Amministrazione un Piano di razionalizzazione complessiva delle biblioteche che tenga conto delle osservazioni emerse nel corso del dibattito, in particolare sulla necessità di:
- garantire l’apertura delle biblioteche fino a h12 nel maggior numero di sedi possibili con distribuzione topografica omogenea, nonché un’opportuna dislocazione del personale in servizio;
- garantire l’apertura di nuove sale lettura h24, con l’implementazione della automazione nelle sedi di San Lorenzo/Marco Polo e Architettura (Via Gramsci), e organizzare la fornitura dei servizi di base anche nelle giornate di sabato.
La delibera è approvata all’unanimità.

DELIBERAZIONE N. 145/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Visto lo Statuto della Sapienza Università di Roma emanato con D.R. n. 3689 del 29 ottobre 2012;
• Visto il Regolamento organizzativo del Sistema Bibliotecario della Sapienza emanato con D.R. n. 4461 del 15 dicembre 2011;
• Letta la relazione sullo stato delle biblioteche di Sapienza presentata dal Sistema Bibliotecario Sapienza e sui risultati finora conseguiti;
• Ritenuto opportuno che il Sistema Bibliotecario Sapienza presenti entro il mese di giugno 2018 al Consiglio di Amministrazione un Piano di razionalizzazione complessiva delle biblioteche che tenga conto delle osservazioni emerse nel corso del dibattito, in particolare sulla necessità di:
- garantire l’apertura delle biblioteche fino a h12 nel maggior numero di sedi possibili con distribuzione topografica omogenea, nonché un’opportuna dislocazione del personale in servizio;
- garantire l’apertura di nuove sale lettura h24, con l’implementazione della automazione nelle sedi di San Lorenzo/Marco Polo e Architettura (Via Gramsci), e organizzare la fornitura dei servizi di base anche nelle giornate di sabato

PRENDE ATTO

delle informazioni contenute nella relazione sullo stato delle Biblioteche di Sapienza e sui risultati finora raggiunti

E

Presenti n. 12, votanti n. 10: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Colotta, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

che il Sistema Bibliotecario Sapienza presenti entro il mese di giugno 2018 al Consiglio di Amministrazione un piano di razionalizzazione complessiva che tenga conto in particolare della necessità di:
- garantire l’apertura delle biblioteche h12 nel maggior numero di sedi possibili con distribuzione topografica omogenea, nonché un’opportuna dislocazione del personale in servizio;
- garantire l’apertura di nuove sale lettura h24, con l’implementazione della automazione nelle sedi di San Lorenzo/Marco Polo e Architettura (Via Gramsci), e organizzare la fornitura dei servizi di base anche nelle giornate di sabato.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

Proposta di revisione del Regolamento per l’utilizzo del Centro Congressi d’Ateneo di via Salaria, 113.

l
l Presidente sottopone all'attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dall’Area Patrimonio e servizi economali – Ufficio Patrimonio immobiliare.
Il Presidente ricorda che con delibera n. 139/17 del 27 aprile 2017 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la proposta di gestione centralizzata del Centro Congressi d’Ateneo da parte del Rettorato per le esigenze istituzionali dell’Università, con il coinvolgimento della Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione attraverso il meccanismo della delega, e la bozza del relativo Regolamento di utilizzo del Centro, successivamente emanato con D.D. 1944/2017 del 17.5.2017.
Il citato Regolamento è stato modulato facendo riferimento all’allora vigente Regolamento per l’uso temporaneo e/o occasionale dei locali e degli spazi interni ed esterni di proprietà dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” cui si fa espresso rinvio sia per l’individuazione della tariffa applicabile (art.5) sia per quanto non espressamente previsto dal Regolamento specifico del Centro Congressi (Art.11), ponendosi quest’ultimo in rapporto di specialità rispetto al primo.
Il Presidente ricorda che recentemente (Delibera n. 454/17 del 5.12.2017) il Consiglio di Amministrazione ha approvato un nuovo testo del Regolamento per l’uso temporaneo e/o occasionale dei locali e degli spazi interni ed esterni di proprietà dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, modificato in base all’esperienza maturata nel tempo che ha evidenziato la necessità di apportare alcuni correttivi. In particolare, il nuovo testo ha ridefinito i casi di gratuità ed onerosità dell’utilizzo di cui all’Art. 3, con l’intento di circoscrivere le ipotesi di uso gratuito degli spazi dell’Ateneo anche in funzione di una sostenibilità economica della loro gestione, e ha introdotto nel tariffario una voce specifica dedicata al centro Congressi di Via Salaria (da aggiornare per effetto della redazione di apposita stima da parte dell’Area Gestione Edilizia, pervenuta il 23.3.2018), che risulta quindi ad oggi disciplinato sia dal Regolamento “generale” che da quello “speciale”.
La Facoltà di Scienze Politiche in data 19 marzo ha trasmesso una proposta di modifica del Regolamento per l’utilizzo del Centro Congressi d’Ateneo di via Salaria, 113 che nasce dall’esperienza maturata nel corso nel primo anno di gestione e dall’esigenza di armonizzare i due testi regolamentari.
In particolare, l’attuale formulazione prevede un differente trattamento economico per attività analoghe, il cui discrimen è rappresentato dal luogo di svolgimento delle stesse, ovvero tra spazi congressuali dell’Ateneo (tra i quali è inclusa, ad esempio, l’Aula Magna o altri spazi di particolare rilievo) e Centro Congressi di via Salaria.
Di seguito, in sintesi, le difformità che si propone di superare uniformandole al Regolamento utilizzo spazi generale, tenendo altresì conto che il Centro di spesa della Facoltà di Scienze Politiche Sociologia e Comunicazione, ai sensi del Regolamento specifico, sostiene tutti gli oneri di manutenzione sia ordinaria che straordinaria del Centro Congressi e deve quindi assicurare una gestione che sia economicamente sostenibile:
A. Iniziative istituzionali di tipo convegnistico, congressuale, concertistico o simili promosse da soggetti appartenenti alla Comunità Accademica

Luogo di svolgimento

Trattamento economico

Riferimento normativo

spazi congressuali dell’Ateneo

rimborso spese

Art.3, lett. b) Regolamento utilizzo spazi (generale)

Centro Congressi di via Salaria

totale gratuità

Art. 5, c.1, lett. a) Regolamento Centro Congressi



B. Iniziative istituzionali promosse da soggetti appartenenti alla Comunità Accademica in partenariato con terzi

Luogo di svolgimento

Trattamento economico

Riferimento normativo

spazi congressuali dell’Ateneo

Tariffa commerciale agevolata (50%)

Art.3, lett. c) Regolamento utilizzo spazi (generale)

Centro Congressi di via Salaria

mero rimborso spese

Art. 5, c.1, lett. b1) Regolamento Centro Congressi



In base all’esperienza maturata nei primi mesi di gestione, la Facoltà ha ritenuto di proporre le seguenti ulteriori modifiche, volte ad evitare dubbi interpretativi nell’applicazione del Regolamento:
Art.2, c.1: precisazione testuale circa le attività di alta rilevanza, allo svolgimento delle quali è destinato prioritariamente il Centro: non possono essere considerate tali i Consigli di Facoltà o di Dipartimento e le sedute di Laurea;
Art.2, c.3: eliminazione della possibilità di specifica riserva, definita d’intesa con il Rettore, per una giornata settimanale in favore dei Dipartimenti aventi sede nell’edificio: tale riserva specifica non è ritenuta coerente con lo spirito della gestione centralizzata del Centro nell’interesse superiore dell’Ateneo, poiché non consente l’ottimizzazione dello spazio congressuale; i Dipartimenti aventi sede nell’edificio potranno comunque utilizzare il Centro nell’ambito della normale programmazione delle attività che dovrà essere tesa a garantire la sostenibilità economica del Centro medesimo, equilibrando tra finalità istituzionali di alta rilevanza e massimizzazione delle entrate commerciali.
Con riferimento all’Art.5 relativo agli oneri per l’utilizzo del Centro Congressi, la previsione di gratuità di concessione del Centro Congressi è stata armonizzata al Regolamento utilizzo spazi generale. La Facoltà ha inoltre prodotto un tariffario specifico, che tiene conto delle spese di funzionamento da porre a carico delle strutture richiedenti, ove si ricada in tale previsione, in un’ottica di trasparenza e recepisce come tariffa giornaliera di utilizzo la stima di € 2.000,00 redatta dall’Area Gestione Edilizia (cfr. prot. 25927 del 23.3.2018) in maggiore aderenza ai valori di mercato.
Il nuovo testo proposto dalla Facoltà, allegato in raffronto a quello attualmente in vigore, è stato redatto sulle indicazioni fornite dall’Area Patrimonio e dell’Area Affari Istituzionali, per quanto di competenza.
Infine, con riferimento alla previsione del versamento all’Ateneo del 50% delle entrate, da intendersi al netto dei costi gestione, la Facoltà chiede una deroga per i primi due anni di attività del Centro (dal 1 settembre 2017 al 31 agosto 2019) con conseguente mantenimento in capo al Centro di Spesa della Facoltà dell’intero importo. La proposta, valutata congrua dall’Area Patrimonio, può trovare accoglimento in quanto il Centro di Spesa della Facoltà, al fine di assicurare la piena funzionalità del Centro Congressi, ha già sostenuto a proprio carico spese di avvio, manutenzione e abbellimento e ha programmato l’acquisto delle apparecchiature per il servizio di traduzione simultanea e per il sistema video di ripresa e registrazione (stimati in ca. € 17.000,00) non inclusi nell’allestimento fornito con l’intervento di ristrutturazione originario; tale deroga, inoltre, permetterebbe, in questa prima fase di esercizio, di assicurare l’equilibrio finanziario della gestione come prescritto dall’art.6, comma 3 del Regolamento per l’utilizzo del Centro Congressi d’Ateneo di via Salaria, 113.
Il Presidente invita il Consiglio ad esprimersi in merito alla proposta di modifica del Regolamento per l’utilizzo del Centro Congressi d’Ateneo di via Salaria, 113, come sopra illustrata.

Allegati parte integrante:
- Regolamento per l’utilizzo del Centro Congressi di Ateneo di Via Salaria 113 (testo vigente e proposta di modifica) (Allegato 20)

Allegati in visione:
- delibera C.d.A.139/17 del 27.4.2017
- D.D. 1944/2017 del 17.5.2017
- delibera C.d.A. 454/17 del 5.12.2017
- Prot. 25442 - proposta della Facoltà del 19.3.2018 di modifica del Regolamento
- Stima AGE canone di utilizzo temporaneo della Sala Congressi, prot.25927 del 22.3.2018
- Tariffario del Centro Congressi (allegato alla bozza di Regolamento modificato)

Alle ore 19.29 esce dalla sala della riunione il consigliere Francesco Colotta ed entra l’Architetto Paola Di Bisceglie, Direttore dell’Area Patrimonio e Servizi Economali.

Sul punto relativo a: “Proposta di revisione del Regolamento per l'utilizzo del Centro Congressi d’Ateneo di via Salaria, 113” (affari patrimoniali ed edilizia 7.1), il rettore, dopo aver illustrato le principali modifiche apportate al Regolamento in oggetto, come puntualmente riportate in relazione istruttoria, chiede se vi sono osservazioni.

La consigliera Chiaranza rileva che l’art. 4, comma 2, prevede che il Centro in argomento si faccia carico anche della manutenzione straordinaria, contrariamente a quanto previsto per tutti i Centri di Spesa chiamati a garantire la solo manutenzione ordinaria.

Alle ore 19.33 esce dalla sala della riunione l’Architetto Paola Di Bisceglie.

Il rettore concorda e non essendovi altre richieste di intervento, pone in votazione la proposta di delibera con l'eliminazione all’art. 4, comma 2, delle parole “e straordinaria”. La delibera è approvata all'unanimità.

DELIBERAZIONE N. 146/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto dell’Università La Sapienza;
• Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 139 del 27 aprile 2017 concernente la gestione centralizzata del Centro Congressi d’Ateneo di via Salaria n. 113 per le esigenze istituzionali dell’Università da parte del Rettorato, con delega al Preside della Facoltà di Scienze Politiche;
• Vista la D.D. n. 1944 del 17 maggio 2017 di emanazione del Regolamento per l’utilizzo del Centro Congressi di Ateneo di Via Salaria n. 113;
• Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 454 del 5 dicembre 2017 che ha modificato il Regolamento per l’uso temporaneo e/o occasionale dei locali e degli spazi interni ed esterni di proprietà dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”;
• Vista la proposta di modifica presentata dalla Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione con nota prot. n. 25442 del 19 marzo 2018;
• Valutata l’opportunità di procedere all’armonizzazione dei due testi vigenti;
• Vista la bozza di Regolamento di utilizzo del Centro Congressi d’Ateneo di via Salaria n. 113 predisposta dalla Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione tenendo conto delle indicazioni fornite dall’Area Patrimonio e dell’Area Affari Istituzionali, per quanto di competenza;
• Vista la stima redatta dall’Area Gestione Edilizia che fissa il valore del canone di utilizzo temporaneo del Centro Congressi in € 2.000,00;
• Considerato quanto emerso nel corso del dibattito in particolare sulla opportunità che in merito agli oneri di manutenzione a carico del Centro di Spesa all’art. 4, comma 2, siano eliminate le parole “e straordinaria”;
• Presenti n. 11, votanti n. 9: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

• di approvare la proposta di modifica del Regolamento di utilizzo del Centro Congressi d’Ateneo di via Salaria n. 113, con l’ulteriore seguente modifica:
- all’art. 4, comma 2, eliminare le parole “e straordinaria”;
• di dare mandato alle Aree competenti di apportare al testo del Regolamento de quo le eventuali modifiche di carattere meramente formale e non sostanziale che si rendessero necessarie prima dell’emanazione;
• di autorizzare in via transitoria la deroga del versamento all’Ateneo del 50% delle entrate derivanti dalla gestione del Centro Congressi da parte della Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione, al netto delle spese, per i primi due anni di attività del Centro (dal 1° settembre 2017 al 31 agosto 2019) con conseguente mantenimento in capo al Centro di Spesa dell’intero importo in considerazione delle spese di avvio, manutenzione e abbellimento sostenute dal medesimo Centro di Spesa.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

Accordo di programma Università-MIUR del 3.5.2001 e ss.mm.ii.: modifica delle modalità di erogazione dei contributi pluriennali

ll Presidente sottopone all'attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dall’Area Patrimonio e servizi economali – Ufficio Patrimonio immobiliare.
Il Presidente ricorda che, nell’ambito dell’Accordo di Programma stipulato il 3.5.2001 con il Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca - MIUR per la realizzazione, in cofinanziamento, di interventi di edilizia universitaria, l’Università ha definito l’allocazione dei relativi finanziamenti ministeriali sugli interventi inclusi nel programma edilizio assentito dal Ministero.
In accordo con il MIUR, al variare del programma edilizio della Sapienza l’allocazione dei finanziamenti ministeriali ha subìto di volta in volta aggiornamenti, opportunamente riportati nel prospetto riassuntivo (modello P) contenente l’utilizzazione dei contributi ministeriali e trasmessi al MIUR per l’assenso alla variazione.
Da ultimo, in considerazione dell’urgenza di attivare la procedura di richiesta di diverso utilizzo di fondi per includere nel piano l’acquisizione del Comparto C10 e dell’Area Scalo San Lorenzo, il Consiglio, nella seduta del 30 settembre 2014, con delibera n.234/14 ha ratificato il Decreto Rettorale n. 2330 del 24.9.2014 di modifica dell’allocazione dei contributi pluriennali di cui all’Accordo citato nonché il relativo Modello P.
Il modello P, in particolare, evidenzia anche le diverse modalità di finanziamento delle opere con i contributi pluriennali di cui all’Accordo, distinguendo fra mutui erogati dalla Cassa Depositi e Prestiti – CDP con oneri di ammortamento a carico del MIUR e contributi ad erogazione diretta.
Il Presidente ricorda, inoltre, che al finanziamento del progetto per l’insediamento nell’area SDO Pietralata era stato destinato il Mutuo stipulato con la CDP per l’importo di € 39.386.500,00, il cui termine ultimo di utilizzo era fissato improrogabilmente al 31.12.2017.
Informa che è stata avviata in tempo utile (cfr. nota prot. n. 21600 del 24.3.2017) la procedura per la variazione del piano di utilizzo dei contributi pluriennali, in esito alla quale il MIUR, acquisito il parere di tutti gli Enti coinvolti, con nota acquisita con prot. n. 62165 del 1.8.2017, ha comunicato il passaggio alla modalità di esclusiva erogazione diretta dei contributi pluriennali di cui al precedente mutuo CDP.
Si rende necessario, pertanto, modificare, per il successivo inoltro al MIUR, il Modello P nella sola parte riguardante la modalità di finanziamento dell’intervento SDO – Pietralata per l’importo di € 39.386.500,00, che passa da mutuo CDP (colonna c del modello) a erogazione diretta dei contributi (colonna d). Restano invariati l’elenco degli interventi e i relativi stanziamenti già definiti.
Il Presidente invita il Consiglio a prendere atto del passaggio alla modalità di esclusiva erogazione diretta dei contributi pluriennali di cui al precedente mutuo CDP per € 39.386.500,00, destinati all’intervento SDO – Pietralata, e ad autorizzare la relativa modifica del modello P, come risultante nell’allegato quale parte integrante alla presente relazione, per il successivo inoltro al MIUR.

Allegato parte integrante:
nuova formulazione Modello P (Allegato 21)

Allegati in visione:
Delibera C.d.A. 234/14 del 30.9.2014
nota Università prot. n. 21600 del 24.3.2017
nota MIUR acquisita con prot. n. 62165 del 1.8.2017

Sul punto relativo a: “Accordo di programma Università-MIUR del 3.5.2001 e ss.mm.ii.: modifica delle modalità di erogazione dei contributi pluriennali” (affari patrimoniali ed edilizia 7.2), il rettore illustra la relazione e, non essendovi osservazioni, invita il Consiglio di Amministrazione a prendere atto del passaggio alla modalità di esclusiva erogazione diretta dei contributi pluriennali di cui al mutuo CDP per € 39.386.500,00, destinati all’intervento SDO – Pietralata, e ad autorizzare la relativa modifica del modello P per il successivo inoltro al MIUR.
La delibera è approvata all’unanimità.

DELIBERAZIONE N. 147/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto di Sapienza Università di Roma emanato con D.R. n. 3689 del 29 ottobre 2012;
• Visto l’Accordo di Programma stipulato il 3 maggio 2001 con il Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca – MIUR per la realizzazione, in cofinanziamento, di interventi di edilizia universitaria, e le ss. mm. e ii.;
• Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 13 del 24 gennaio 2017 con la quale è stato approvato il D.R. n. 2330 del 24 settembre 2014 di modifica dell’allocazione dei contributi pluriennali di cui all’Accordo sul nuovo programma di interventi edilizi e del relativo Modello P;
• Vista la nota prot. n. 21600 del 24 marzo 2017 con la quale l’Università ha avviato la procedura per la variazione del piano di utilizzo dei contributi pluriennali con riferimento al Mutuo stipulato con la CDP per l’importo di € 39.386.500,00 destinato al progetto per l’insediamento nell’area SDO Pietralata;
• Vista la nota acquisita con prot. n. 62165 del 1° agosto 2017 con la quale il MIUR ha comunicato il passaggio alla modalità di esclusiva erogazione diretta dei contributi pluriennali di cui al citato mutuo CDP;
• Considerata la necessità di modificare, per il successivo inoltro al MIUR, il Modello P nella sola parte riguardante la modalità di finanziamento dell’intervento SDO – Pietralata per l’importo di € 39.386.500,00, restando invariati l’elenco degli interventi e i relativi stanziamenti già definiti;
• Vista la nuova formulazione del Modello P allegata quale parte integrante

PRENDE ATTO

del passaggio alla modalità di esclusiva erogazione diretta dei contributi pluriennali di cui al precedente mutuo CDP per € 39.386.500,00, destinati all’intervento SDO – Pietralata

E

Presenti n. 11, votanti n. 9: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di autorizzare la relativa modifica del modello P, come risultante nell’allegato quale parte integrante, per il successivo inoltro al MIUR.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

Area sita in Roma tra viale del Policlinico, viale dell’Università, piazza Confienza e via Osoppo: attribuzione degli impianti sportivi al Centro di Servizi “Sapienza Sport”

Il Presidente sottopone all'attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dall’Area Patrimonio e servizi economali – Ufficio Patrimonio immobiliare.
Il Presidente ricorda che il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 23 gennaio 2018 ha preso atto dell’avvenuto rilascio da parte della Cassa Nazionale Assistenza e Previdenza C.A.N.A.P. della porzione dell’area demaniale compresa tra viale del Policlinico, viale dell’Università, piazza Confienza e via Osoppo sulla quale insistono gli impianti sportivi, e delle verifiche in corso presso l’Agenzia del Demanio, a cura dell’Area Patrimonio, circa la possibilità di mantenere in esercizio gli impianti attraverso la gestione diretta, nelle more della conclusione dell’iter per la realizzazione, nell’area in argomento, di un progetto per Residenze universitarie ed annessi servizi sportivi ex L. 338/2000 (IV° bando MIUR del 2017).
Informa che con nota prot. n. 23851 del 16 marzo 2018 è stato formalmente rappresentato all’Agenzia del Demanio l’intendimento di mantenere in esercizio gli impianti mediante gestione diretta degli stessi al fine di destinarli alle attività sportive a favore degli studenti. Ciò anche per ridurre il rischio di occupazioni abusive dell’area.
A tale proposito il Presidente ricorda che con D.R. 2406/2017 è stato istituito il Centro di servizi sportivi della Sapienza (Sapienza Sport) tra le cui competenze vi è la promozione delle attività sportive degli studenti, attraverso la gestione degli impianti sportivi “a qualsiasi titolo rientranti nelle disponibilità della Sapienza, come individuati dal Consiglio di Amministrazione” (cfr. art. 3 c. 9 Regolamento del Centro “SapienzaSport”).
Pertanto si pone all’attenzione del Consiglio la proposta di temporanea attribuzione al Centro Sapienza Sport degli impianti sportivi di via Osoppo, consistenti in 3 campi di calcetto ed annessi locali ad uso spogliatoi/uffici, per la gestione diretta da parte del Centro. Ciò consentirebbe di dare una risposta alle richieste degli studenti, nonché frenare il degrado dell’area dovuto all’inutilizzo e scongiurare i rischi di occupazione abusiva fino alla futura installazione del cantiere.
Il Centro avrà cura di compiere tutti gli atti propedeutici al rispristino della funzionalità degli impianti (acquisizione di eventuali autorizzazioni o permessi, verifica stato manutentivo, interventi necessari per la sicurezza) d’intesa con gli Uffici competenti dell’Amministrazione, nonché di provvedere alla quantificazione dei costi per il reperimento della relativa copertura finanziaria, al momento non prevista specificamente nell’ambito del budget dell’Area Gestione Edilizia.
Tali verifiche potranno consentire di valutare, in alternativa e sulla base di un’analisi costi benefici e delle tempistiche, anche la possibilità di anticipare la realizzazione dei lavori già previsti nel più ampio progetto di realizzazione di Residenze Universitarie con servizi annessi, posto che il Progetto – in fase esecutiva – prevede il mantenimento dell’area dei campi ed annesso edificio.
Il Presidente invita il Consiglio a deliberare in merito alla proposta, come sopra illustrata, di attribuzione al Centro Sapienza Sport degli impianti sportivi di via Osoppo per la gestione diretta da parte del Centro stesso.

Allegati in visione:
- Nota prot. 23851 del 16.3.2018 all’Agenzia del Demanio
- D.R. 2406/2017 – Istituzione e regolamento del Centro “Sapienza Sport”
- C.d.A. 23.1.2018 - Presa d’Atto del rilascio e consegna impianti sportivi Via Osoppo

Sul punto relativo a: “Area sita in Roma tra viale del Policlinico, viale dell’Università, piazza Confienza e via Osoppo: attribuzione degli impianti sportivi al Centro di Servizi Sapienza Sport” (affari patrimoniali ed edilizia 7.3), il rettore illustra la relazione e, non essendovi osservazioni, pone in votazione la proposta di delibera che è approvata all'unanimità.

DELIBERAZIONE N. 148/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto dell’Università La Sapienza;
• Considerata la disponibilità degli impianti sportivi siti in via Osoppo, della quale il Consiglio di Amministrazione ha preso atto nel corso della seduta del 23 gennaio 2018;
• Considerato il progetto di realizzazione di Residenze universitarie ed annessi servizi sportivi ex L. 338/2000 (IV° bando MIUR del 2017) nell’area compresa tra viale del Policlinico, viale dell’Università, piazza Confienza e via Osoppo;
• Vista l’istituzione con D.R. n. 2406/2017 del Centro di Servizi Sportivi della Sapienza (Sapienza Sport);
• Visto in particolare l’art. 3, c. 9 Regolamento del Centro “SapienzaSport” che prevede da parte del Centro la gestione degli impianti sportivi “a qualsiasi titolo rientranti nelle disponibilità della Sapienza, come individuati dal Consiglio di Amministrazione”;
• Valutata l’opportunità di mantenere in esercizio gli impianti mediante gestione diretta, nelle more della conclusione dell’iter relativo al progetto richiamato, ex L. 338/2000;
• Presenti n. 11, votanti n. 9: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare la proposta di attribuzione temporanea al Centro Sapienza Sport gli impianti sportivi di via Osoppo, consistenti in 3 campi di calcetto ed annessi locali ad uso spogliatoi/uffici, per la gestione diretta da parte del Centro, nelle more della conclusione dell’iter relativo al progetto richiamato, ex L. 338/2000 e fino alla futura installazione del cantiere.
Il Centro avrà cura di compiere tutti gli atti propedeutici al rispristino della funzionalità degli impianti (acquisizione di eventuali autorizzazioni o permessi, verifica stato manutentivo, interventi necessari per la sicurezza) d’intesa con gli Uffici competenti dell’Amministrazione, nonché di provvedere alla quantificazione dei costi per il reperimento della relativa copertura finanziaria, al momento non prevista specificamente nell’ambito del budget dell’Area Gestione Edilizia.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

RIVISTA DI PROPRIETA’ DELL’ATENEO: “RIVISTA DI STUDI UNGHERESI” – NOMINA DEL NUOVO DIRETTORE E TRASFERIMENTO DAL DIPARTIMENTO DI STUDI EUROPEI, AMERICANI E INTERCULTURALI AL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA “COOPERAZIONE CON L’EURASIA, IL MEDITERRANEO E L’AFRICA SUB SAHARIANA – CEMAS”.

Il Presidente sottopone all’esame del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dall’Area Affari Istituzionali.

Il Dipartimento di Studi Europei, Americani, e Interculturali con nota prot. n. 31714 del 12/04/2018, ha trasmesso all’Area Affari Istituzionali l’estratto del verbale del Consiglio di Dipartimento del giorno 21 marzo 2018, relativo al trasferimento della “Rivista Studi Ungheresi” presso il Centro Interdipartimentale di Ricerca “Cooperazione con l’Eurasia, il Mediterraneo e l’Africa Sub Sahariana – CEMAS”. La rivista è registrata presso il Tribunale Civile di Roma sezione stampa e informazione al n. 205/2002.
Nella seduta del 17 gennaio 2018 il Consiglio di Dipartimento aveva nominato quale Direttore Responsabile della rivista il prof. Andrea Carteny, direttore del CEMAS. Poiché il contributo per le riviste segue il direttore responsabile, il Consiglio di Dipartimento ha deliberato altresì la rinuncia al finanziamento di Ateneo per le pubblicazioni del 2018.
Il CEMAS con nota prot. n. 31698 del 12/4/2018, ha trasmesso all’Area Affari Istituzionali l’estratto del verbale del Comitato Direttivo del giorno 22 marzo 2018, relativo alla ratifica della nomina del prof. Carteny quale direttore responsabile della rivista e all’approvazione del trasferimento della rivista presso il CEMAS.
Le spese relative all’acquisto di contributi unificati utili per il deposito delle istanze di aggiornamento per i mutamenti intervenuti ammontano ad euro 200,00 (duecento) e graveranno sul conto AC 17.01.010.010, COFOG 01.4 - UA.S.001.DUF.ARAI.AGP “imposte sul registro” Bilancio Universitario 2018.
Tutto ciò premesso si invita il Consiglio a voler deliberare al riguardo.

ALLEGATI IN VISIONE:
Estratto del verbale del Consiglio di Dipartimento di Studi Europei, Americani, e Interculturali del 21 marzo 2018;
Estratto del verbale del Comitato Direttivo del CEMAS del giorno 22 marzo 2018.

Sul punto relativo a: “Rivista di proprietà dell’Ateneo: “Rivista di Studi Ungheresi” – Nomina del nuovo Direttore e trasferimento dal Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali al Centro Interdipartimentale di Ricerca “Cooperazione con l’Eurasia, il Mediterraneo e l’Africa Sub Sahariana – CEMAS””(affari patrimoniali ed edilizia 7.4), il rettore illustra la relazione e, non essendovi richieste di interventi, pone in votazione la proposta di delibera che è approvata all’unanimità.

DELIBERAZIONE N. 149/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto di Sapienza Università di Roma emanato con D.R. n. 3689 del 29 ottobre 2012;
• Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 474 del 19 dicembre 2017 di approvazione del bilancio di previsione annuale autorizzatorio dell’anno 2018;
• Visto l’estratto del verbale del Consiglio di Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali del 21 marzo 2018;
• Visto l’estratto del verbale del Comitato Direttivo del Centro Interdipartimentale “Cooperazione con l’Eurasia, il Mediterraneo e l’Africa Sub Sahariana” – CEMAS, del giorno 22 marzo 2018;
• Presenti n. 11, votanti n. 9: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

- di approvare la nomina del prof. Andrea Carteny quale Direttore Responsabile della “Rivista Studi Ungheresi”;
- di approvare il trasferimento della “Rivista Studi Ungheresi” dal Dipartimento di Studi Europei, Americani, e Interculturali al Centro Interdipartimentale “Cooperazione con l’Eurasia, il Mediterraneo e l’Africa Sub Sahariana” – CEMAS.
Le spese relative all’acquisto di contributi unificati utili per il deposito delle istanze di aggiornamento per i mutamenti intervenuti ammontano ad € 200,00 (duecento) e graveranno sul conto AC 17.01.010.010, COFOG 01.4 - UA.S.001.DUF.ARAI.AGP “Imposte sul registro” Bilancio Universitario 2018.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

RIVISTA DI PROPRIETA’ DELL’ATENEO: “MEDICINA NEI SECOLI” - STIPULA DEL CONTRATTO TRA “SAPIENZA” UNIVERSITÀ DI ROMA E “EBSCO PUBLISHING, INC”.

Il Presidente sottopone all’esame del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dall’Area Affari Istituzionali.

Il Dipartimento di Medicina Molecolare, con nota prot.n. 25301 del 21/03/2018, ha trasmesso all’Area Affari Istituzionali l’estratto del verbale del Consiglio di Dipartimento del giorno 8 settembre 2017, relativo alla stipula di un contratto di licenza con EBSCO Publishing Inc., al fine di consentire alla stessa società l’estrazione di dati a scopo di indicizzazione e la possibilità di utilizzare contributi integrali che compaiono sulla rivista “Medicina nei Secoli” sulla piattaforma di EBSCO Discovery.
Tale contratto non comporta costi ma solo l’acquisizione di un maggior livello di distribuzione e quindi di visibilità e citazione; EBSCO si impegna, nel caso di profitti, a versare i diritti spettanti al Dipartimento sulla base di quanto previsto nell’art. 4 del contratto di licenza.
Tutto ciò premesso si invita il Consiglio a voler deliberare al riguardo.

ALLEGATI PARTE INTEGRANTE
Contratto tra Sapienza Università di Roma e “EBSCO Publishing Inc.”. (Allegato 22)

ALLEGATI IN VISIONE:
Estratto del verbale del Consiglio di Dipartimento di Medicina Molecolare dell’8 settembre 2017.

Sul punto relativo a: “Rivista di proprietà dell’Ateneo: “Medicina nei Secoli” – Stipula del contratto tra “Sapienza” Università di Roma e “Ebsco Publishing, Inc”” (affari patrimoniali ed edilizia 7.5), il rettore illustra la relazione e, non essendovi richieste di interventi, pone in votazione la proposta di delibera che è approvata all’unanimità.

DELIBERAZIONE N. 150/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto di Sapienza Università di Roma emanato con D.R. n. 3689 del 29 ottobre 2012;
• Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 474 del 19 dicembre 2017 di approvazione del bilancio di previsione annuale autorizzatorio dell’anno 2018;
• Visto l’estratto del verbale del Consiglio di Dipartimento di Medicina Molecolare dell’8 settembre 2017;
• Visto il contratto di licenza con “EBSCO Publishing Inc.”, allegato quale parte integrante della relazione istruttoria;
• Presenti n. 11, votanti n. 9: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

- di approvare la stipula del contratto di licenza con la “EBSCO Publishing Inc.” per la rivista “Medicina nei Secoli”;
- di delegare la prof.ssa Angela Santoni a sottoscrivere il suddetto contratto, in qualità di Direttore del Dipartimento presso cui afferisce la Rivista “Medicina nei Secoli”.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

Assegnazione risorse reclutamento personale docente: criteri e conseguenti adempimenti

Il Presidente comunica che, in attuazione della delibera n. 88/18 del 13/03/2018 del Consiglio di Amministrazione, è stata inviata la richiesta alle Facoltà e ai Dipartimenti di verifica/integrazione della programmazione 2017/2019 presentata lo scorso anno con la precisazione che, in caso di mancata comunicazione, si intendevano confermate le programmazioni già inviate nel 2017.
La procedura di acquisizione della Programmazione 2018 si è regolarmente conclusa entro il termine di scadenza fissato al 16 aprile 2018, risultando confermate le richieste precedenti per 1 Facoltà e 7 Dipartimenti che non hanno comunicato modifiche o integrazioni.
Il Presidente comunica, inoltre, che per l’assegnazione delle risorse destinate al reclutamento di personale docente per l’anno 2018, il Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018 ha deliberato (delibera n. 104/18) di confermare i criteri già approvati dal medesimo nella seduta del 07/03/2017, (delibera n. 44/17) relativi all’assegnazione per l’anno 2017, con la sola eccezione per i parametri didattici del Dipartimento di Scienze della Terra assoggettati a norme specifiche.
Il Senato ha, inoltre, raccomandato al Consiglio di Amministrazione di utilizzare il massimo possibile delle risorse disponibili per procedure di upgrade di ricercatori a tempo indeterminato a professore di II fascia, fermo restando il rispetto dei vincoli normativi vigenti e della sostenibilità complessiva. Ha raccomandato poi all’Amministrazione di pubblicare, come ogni anno, sul sito web istituzionale di Sapienza le tabelle analitiche sull’utilizzo delle risorse, di inviare una nota ai Direttori di Dipartimento per conoscere il numero di docenti in possesso dell’ASN afferenti alle rispettive strutture e di procedere al monitoraggio della sostenibilità dell’offerta formativa con cadenza almeno biennale.
Da ultimo, il Presidente informa che, al fine della definizione delle assegnazioni delle risorse alle strutture, si sta procedendo alle elaborazioni dei dati secondo i criteri confermati dal Senato Accademico nella succitata seduta.
Tanto premesso il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a prendere atto.


Alle ore 19.41 entra nella sala della riunione il dottore Carlo D’Addio, Capo del Settore Programmazione.

Sul punto relativo a: “Assegnazione risorse reclutamento personale docente: criteri e conseguenti adempimenti” (personale 8.1), il rettore ricorda che nella riunione del 13 marzo 2018 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di anticipare la programmazione delle risorse destinate al reclutamento di personale docente per l’anno 2018, al fine di poter utilizzare entro il termine fissato dal MIUR (31.12.2018) non solo le risorse attribuite a Sapienza con il D.M. n. 168/2018, ma anche quelle stanziate in bilancio.
Ricorda, inoltre, che è stato dato mandato agli Uffici di predisporre un’ipotesi di utilizzazione delle suddette risorse sulla base dei criteri approvati dal Senato Accademico.
Al riguardo riferisce che il Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018, ha confermato i criteri già approvati nella seduta del 07/03/2017 per la assegnazione delle risorse destinate al reclutamento del personale docente per l’anno 2017, ad eccezione del Dipartimento di Scienze della Terra per il quale, relativamente ai parametri didattici, la normativa vigente è particolarmente stringente e codificata. Inoltre, ha raccomandato “di destinare il massimo possibile delle risorse disponibili per procedure di upgrade dei Ricercatori a tempo indeterminato a professori di II fascia, fermo restando il rispetto dei vincoli normativi vigenti e della sostenibilità complessiva.”
Precisa, altresì, che le risorse stanziate nel bilancio di previsione 2018 sono cospicue e corrispondono a 91,45 p.o., dai quali vanno sottratti 5,20 p.o. per le tenure track che maturano nel periodo - corrispondenti a 0,2 p.o. per ogni ricercatore di tipo B che consegue la tenure track a professore di seconda fascia - ai quali devono aggiungersi i 34 p.o. assegnati a Sapienza e derivanti dal Piano straordinario per gli RTDB di cui al D.M. n. 168/2018, per un totale complessivo di 120,25 punti organico.
Passa, quindi, ad illustrare la proposta di destinazione delle risorse per il reclutamento di personale docente 2018 alle diverse posizioni, che tiene conto del rispetto del vincolo normativo relativo alle risorse da destinare alla chiamata di docenti esterni a Sapienza (aumentato prudenzialmente dal 20% al 25%) e di quanto raccomandato dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018:
- 5 posizioni di prima fascia “aperte”;
- 45 posizioni di upgrade a prima fascia.
- 15 posizioni di seconda fascia “aperte”;
- 158 posizioni di upgrade a professore di II fascia;
- 68 posizioni di RTDB;
- 65 posizioni di RTDA;
per un totale complessivo di oltre 150 posizioni per docenti esterni a Sapienza, che andrebbero a compensare i circa 141 pensionamenti previsti, e oltre 200 posizioni di upgrade.
Invita il dottor Carlo D’Addio ad illustrare nel dettaglio la programmazione di fabbisogno di personale docente per l’anno 2018 secondo il prospetto distribuito ai componenti del Consiglio direttamente in seduta, che chiede sia messo a verbale.

Il dottor D'Addio riferisce che si è tenuto conto dei vincoli normativi già noti ed in particolare: della quota del 20% da destinare al reclutamento di personale docente esterno ai ruoli Sapienza, innalzata per motivi prudenziali al 25%; del rapporto tra docenti di I fascia e totale dei docenti di II fascia, che deve tendere alla percentuale massima del 30%; di quanto previsto dall'art. 24, comma 6, della legge n. 240/2010 di destinare fino al 50% delle risorse alle chiamate di professori di I e II fascia e di ricercatori a tempo indeterminato già in servizio nell’Ateneo e che hanno conseguito l’abilitazione scientifica nazionale.
Riguardo alla raccomandazione espressa dal Senato Accademico, riferisce che dalle ricognizioni effettuate dal Ministero sull’utilizzo delle risorse per il reclutamento degli upgrade interni nel periodo 2013-2017, l'Ateneo risulta avere una percentuale pari al 54,55%, valore lievemente superiore rispetto al limite del 50% previsto, fermo restando la possibilità per Sapienza di pianificarne il rientro nel limite di legge entro il 31 dicembre 2019, salvo proroghe. Tutto ciò consente di utilizzare risorse oltre il massimo del 50% previsto.

Il rettore evidenzia che nel Piano triennale del Ministero risulta che sono state attribuite a Sapienza circa 250 posizioni di upgrading. Ritiene, quindi, che l’attribuzione di 158 posizioni in un anno sia un elemento rilevante da portare a conoscenza di tutta la comunità universitaria.
A completamento culturale della proposta sopra riportata, riferisce che come comunicato in precedenti sedute e concordato anche con i Prorettori alla ricerca e all’internazionalizzazione, è sua intenzione individuare tre o quattro scienziati top-ranked, che si trovano nell’ultimo percentile, il più alto della qualità della ricerca, e nei ranking internazionali sono valutati per l’eccellenza dell’Università. Ritiene, infatti, che un grande Ateneo come Sapienza debba avere forte attenzione non solo per gli interni e per i giovani, ma anche per l’eccellenza internazionalmente riconosciuta.
Per questo ultimo punto chiede al Consiglio di raccomandare la possibilità di reclutare fino a quattro scienziati top-ranked ai quali attribuire fino a 1 milione di euro, da reperire all’interno della ripartizione dell’utile di bilancio 2017, come fondo per attrezzare i laboratori e avviare la ricerca. Specifica, infine, che tale reclutamento può rientrare nelle chiamata dirette o per chiara fama, cofinanziate dal Ministero.
Chiede se vi sono osservazioni.

Chiedono di intervenire i consiglieri: Azzaro, Polimeni, Nocifora e Gras.

In particolare:

- il consigliere Azzaro ritiene appropriata la proposta di attribuzione delle posizioni formulata per l’anno 2018 dal Rettore, particolarmente difficoltosa considerato che oltre il 31 dicembre 2019, salvo proroga, non è consentito bandire concorsi riservati, così come la legge attualmente prevede.
Ritiene, inoltre, che la problematica nell’interesse collettivo della Sapienza debba riguardare i professori senza distinzione di fascia.
Concorda, inoltre, con i colleghi del Senato Accademico sull'avvio di un controllo sull’attribuzione delle risorse al fine di verificare se effettivamente le posizioni che il Consiglio d’Amministrazione attribuisce secondo criteri premiali oppure di moderazione di sofferenze didattiche, siano effettivamente utilizzate per tali finalità. Infine, domanda su quale voce di conto saranno imputate le risorse per la chiamata dei top-ranked;
- la consigliera Polimeni esprime particolare apprezzamento per la proposta del Rettore di attribuzione delle risorse, che recepisce in toto le richieste provenienti dai colleghi arrivando alla numerosità più alta che l’Ateneo nell’ultimo quinquennio ha posizionato;
- anche il consigliere Nocifora si complimenta per la proposta presentata e considera esemplare la logica seguita, improntata a cercare la soglia massima di impegno raggiungibile alla luce dell’attuale normativa. Ritiene, tuttavia, necessario far conoscere i meccanismi specifici che determinano la promozione del piano in corso di approvazione. Si tratta di un impegno elevato, ed è un peccato che la lentezza con cui si espletano le procedure di chiamata offuschi tale importante risultato. Evidenzia che concorrono al forte ritardo una serie di fattori che sono di difficile controllo e monitoraggio. Crede sia necessario attivarsi per verificare che quanto pianificato sia realizzato concretamente dai differenti soggetti che sono attori nelle procedure di chiamata.
In ogni caso il giudizio è molto positivo e bisogna attivarsi per farlo conoscere ai colleghi;
- il consigliere Gras concorda con la proposta del Rettore sui top scientist, che andrebbe applicata anche alle scienze umane, tenendo tuttavia presente che la bibliometria delle scienze umane non funziona come nelle scienze esatte e non è l’unico criterio quando si parla di top a livello nazionale. Pertanto, il discorso è un po’ più complesso, però andrebbe fatto.

Alle ore 20.17 esce dalla sala della riunione il dottor Carlo D’Addio.

Il rettore specifica che in Senato Accademico si è ritenuto opportuno procedere al monitoraggio sulla sostenibilità dell’offerta formativa di Sapienza con cadenza almeno biennale.
Chiarisce che le chiamate dirette o per chiara fama dei top scientist saranno a carico dell’Ateneo perché sono investimenti per la ricerca, per i giovani e per l’immagine complessiva dell’Ateneo e non saranno conteggiate nello storico dei Dipartimenti che dovranno provvedere alla chiamata.
Non essendovi altre richieste di interventi, invita il Consiglio di Amministrazione a prendere atto di quanto deliberato e raccomandato dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018. Pone, quindi in votazione l’approvazione delle tabelle, di cui al prospetto distribuito in seduta, relative alla destinazione delle risorse riservate al reclutamento di personale docente per l’anno 2018 con l’indicazione delle posizioni destinate a ciascun ruolo, con la raccomandazione che in sede di chiamate dirette e per chiara fama, al fine di migliorare la posizione di Sapienza nei ranking internazionali, sia valutata la possibilità di destinare risorse, da non computare nello storico dei Dipartimenti, per il reclutamento di top scientist, fino ad un massimo di 4 unità, che rientrino nell’1% dei più citati a livello mondiale e che quota parte dell’utile di esercizio 2017, per un importo non superiore a 1 milione di euro, sia destinata ai suddetti scienziati quale fondo di avvio per le attività di ricerca.
La delibera è approvata all’unanimità.

DELIBERAZIONE N. 151/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge n. 240/2010;
• Visto l’art. 1, comma 633 della Legge n. 205/2017 (Legge di Bilancio 2018);
• Vista la delibera del Senato Accademico n. 44 del 7 marzo 2017 relativa ai criteri di ripartizione delle risorse destinate al personale docente;
• Vista la delibera del n. 88 del Consiglio di Amministrazione del 13 marzo 2018 relativa alla richiesta a Facoltà e Dipartimenti di verifica/integrazione della programmazione 2017/2019;
• Vista la delibera n. 104 del 17 aprile 2018 con la quale il Senato Accademico ha confermato l’utilizzo dei criteri di ripartizione delle risorse 2017, già approvati il 7 marzo 2017, anche per le risorse destinate al personale docente per l’anno 2018 con la sola eccezione per i parametri didattici del Dipartimento di Scienze della Terra assoggettati a norme specifiche;
• Viste le raccomandazioni espresse dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018, relative alle procedure di upgrade a professore di II fascia;
• Valutata positivamente la proposta di destinazione delle risorse per il reclutamento di personale docente 2018 alle diverse posizioni come illustrata dal Rettore direttamente in seduta;
• Considerato quanto emerso nel corso del dibattito, in particolare che in sede di chiamate dirette e per chiara fama, al fine di migliorare la posizione di Sapienza nei ranking internazionali, sia valutata la possibilità di destinare risorse, da non computare nello storico dei Dipartimenti, per il reclutamento di top scientist, fino ad un massimo di 4 unità, che rientrino nell’1% dei più citati a livello mondiale;
• Considerata, altresì, l’opportunità di raccomandare che quota parte dell’utile di esercizio 2017, per un importo non superiore a 1 milione di euro, sia destinata ai suddetti scienziati quale fondo di avvio per le attività di ricerca
PRENDE ATTO

• della delibera n. 104 del 17 aprile 2018 con la quale il Senato Accademico ha confermato l’utilizzo dei criteri di ripartizione delle risorse 2017, già approvati il 7 marzo 2017, anche per le risorse destinate al personale docente per l’anno 2018, con la sola eccezione per i parametri didattici del Dipartimento di Scienze della Terra assoggettati a norme specifiche;
• della raccomandazione espressa dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018 di utilizzare il massimo possibile delle risorse disponibili per procedure di upgrade dei ricercatori a tempo indeterminato a professore di II fascia, fermo restando il rispetto dei vincoli normativi vigenti e della sostenibilità complessiva

E
Presenti n. 11, votanti n. 9: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

• di approvare le tabelle di seguito riportate relative alla destinazione delle risorse riservate al reclutamento di personale docente per l’anno 2018 con l’indicazione delle posizioni destinate a ciascun ruolo:


Consiglio di Amministrazione delibera n. 474/18 del 19/12/2017

P.o.

 

risorse personale docente anno 2018

91,45

a

tenure-track

5,20

b

risorse disponibili

86,25

c = a - b


 

P.o.

 

RTD A

26,00

d

risorse I e II fascia

60,25

e = c - d

quota esterni 25%

15,06

f = 25% e

quota upgrade

45,19

g = e - f

 

Ripartizione I e II fascia

 

 

 

 

 

esterni

P.o.

 

Posizioni*

 

I fascia 30%

4,52

i = 30% f

5

m = i / 1

II fascia 70%

10,54

l = 70% f

15

n = l / 0,7

upgrade

P.o.

 

Posizioni*

 

I fascia 30%

13,56

p = 30% g

45

r = p / 0,3

II fascia 70%

31,63

q = 70% g

158

s = q / 0,2

*valori arrotondati

 

Riepilogo posizioni

ruolo

esterni

upgrade

totale

 

I fascia

5

45

50

 

II fascia

15

158

173

 

RTD B°

68

 

68

 t

RTD A

65

 

65

 

° Piano Straordinario 2018 (68 di cui 10 già attribuiti) pari a 34,00 P.o.

Senato Accademico delibera n. 104/18 del 17/04/2018

 

P.o.

 

risorse disponibili

120,25

u = d + e + t

quota storico 20%

24,050

 

quota didattica 30%

36,075

 

quota ricerca 30%

36,075

 

quota strategico 20%

24,050

 

 

 

 

E

RACCOMANDA

• che in sede di chiamate dirette e per chiara fama, al fine di migliorare la posizione di Sapienza nei ranking internazionali, sia valutata la possibilità di destinare risorse, da non computare nello storico dei Dipartimenti, per il reclutamento di top scientist, fino ad un massimo di 4 unità, che rientrino nell’1% dei più citati a livello mondiale;
• che quota parte dell’utile di esercizio 2017, per un importo non superiore a 1 milione di euro, sia destinata ai suddetti scienziati quale fondo di avvio per le attività di ricerca.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

APPROVAZIONE DELLA PROPOSTA DI CHIAMATA A PROFESSORE DI RUOLO DI II FASCIA AI SENSI DELL'ART. 24, COMMA 5, DELLA LEGGE N. 240/2010

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dall’Ufficio Personale Docente Collaborazioni Esterne dell’Area Risorse Umane.
L’art. 24, comma 5 della L. 240/2010 stabilisce che “nell’ambito delle risorse disponibili per la programmazione, nel terzo anno di contratto di cui al comma 3 lettera b), l’università valuta il titolare del contratto stesso, che abbia conseguito l’abilitazione scientifica di cui all’articolo 16, ai fini della chiamata nel ruolo di professore associato, ai sensi dell’articolo 18, comma 1, lettera e). In caso di esito positivo della valutazione, il titolare del contratto, alla scadenza dello stesso, è inquadrato nel ruolo dei professori associati. La valutazione si svolge in conformità agli standard qualitativi riconosciuti a livello internazionale individuati con apposito regolamento di ateneo nell’ambito dei criteri fissati con decreto del Ministro. La programmazione di cui all’articolo 18, comma 2, assicura la disponibilità delle risorse necessarie in caso di esito positivo della procedura di valutazione. Alla procedura è data pubblicità sul sito di Ateneo”.
Il Dott. Alessio Molfino, nato a Roma il 14.09.1978, è risultato vincitore della procedura selettiva di chiamata per n. 1 posto di ricercatore a tempo determinato di tipologia B per il Settore concorsuale 06/B1, Settore scientifico disciplinare MED/09 presso il Dipartimento di Medicina Clinica – Facoltà di Medicina e Odontoiatria, indetta con DR n. 2897 dell’11.11.2014.
Il Dott. Molfino ha sottoscritto in data 23.07.2015 un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato in qualità di RTDB con decorrenza dal 01.08.2015 e termine in data 31.07.2018.
Nella tornata 2016, primo quadrimestre, il ricercatore ha conseguito l’Abilitazione Scientifica Nazionale a professore di II fascia per il Settore concorsuale 06/B1, con validità dal 06/04/2017 al 06/04/2023.
Con disposizione del Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica del 16.02.2018, prot. n. 49/2018, è stata nominata la Commissione di valutazione dell’attività didattica e di ricerca svolta dal dott. Alessio Molfino nell’ambito del suindicato contratto.
Nella seduta del 10.04.2018 il Consiglio di Dipartimento di Medicina Clinica, a seguito del giudizio positivo espresso dalla Commissione di valutazione sull’attività didattica e di ricerca svolta dal ricercatore nell’ambito del contratto, ha approvato la proposta di chiamata, ai sensi dell’art. 24, comma 5, della Legge n. 240/2010, del Dott. Alessio Molfino, in qualità di professore di II fascia per il Settore concorsuale 06/B1, Settore scientifico disciplinare MED/09.
Nella seduta del 16.04.2018 la Giunta della Facoltà di Medicina e Odontoiatria ha espresso parere favorevole alla proposta di chiamata in qualità di professore di II fascia del Dott. Alessio Molfino, presso il Dipartimento di Medicina Clinica SC 06/B1 - SSD MED/09.
Dal momento che il contratto del Dott. Molfino in qualità di ricercatore a tempo determinato di tipologia B scadrà in data 31.07.2018, la presa di servizio del medesimo nel ruolo di professore di II fascia dovrà avvenire in data 01.08.2018.
Il costo della chiamata del Dott. Alessio Molfino grava sulle risorse stanziate con la delibera di questo Consiglio n. 31/18 del 23.02.2018, con la quale sono stati assegnati al Dipartimento di Medicina Clinica 0,2 p.o. necessari per la chiamata nel ruolo di professore associato del Dott. Alessio Molfino.

Ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione ad approvare la proposta di chiamata del dott. Alessio Molfino nel ruolo di professore di ruolo di II fascia ai sensi dell’art. 24, comma 5, della legge n. 240/2010.

ALLEGATI IN VISIONE:

- Relazione della Commissione di valutazione sull’attività didattica e di ricerca svolta dal ricercatore nell’ambito del contratto di ricercatore a tempo determinato di tipologia B.
- Verbale del Consiglio di Dipartimento di Medicina Clinica del 10.04.2018 di approvazione della proposta di chiamata del Dott. Alessio Molfino a Professore di ruolo di II fascia per il SC 06/B1 SSD MED/09.
- Verbale della Giunta della Facoltà di Medicina e Odontoiatria del 16.04.2018 di approvazione della proposta di chiamata del Dott. Alessio Molfino a Professore di ruolo di II fascia per il SC 06/B1 SSD MED/09.

Alle ore 20.18 esce dalla sala della riunione il consigliere Beniamino Altezza.

S
ul punto relativo a: “Approvazione della proposta di chiamata a professore di ruolo di II fascia ai sensi dell'art. 24, comma 5, della Legge n. 240/2010” (personale 8.2), il rettore dopo aver dato lettura della proposta di chiamata del vincitore della procedura valutativa per professore di ruolo di II fascia, bandita ai sensi dell’art. 24, comma 5, della Legge n. 240/2010, non essendovi osservazioni, pone in votazione la proposta di delibera che è approvata all’unanimità.

DELIBERAZIONE N. 152/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, emanato con D.R. n. 3689 del 29 ottobre 2012, in particolare l’art. 18, comma 2, lett. m);
• Visto il D.R. n. 2577 dell’11 ottobre 2017 con cui è stato emanato il Regolamento per il reclutamento dei Ricercatori a tempo determinato tipologia “B” presso Sapienza – Università di Roma;
• Visto il contratto individuale di lavoro subordinato in qualità di ricercatore a tempo determinato di tipologia B, per il Settore concorsuale 06/B1, Settore scientifico disciplinare MED/09, stipulato dal Dott. Alessio Molfino, con decorrenza dal 1° agosto 2015 e termine in data 31 luglio 2018;
• Vista l’Abilitazione Scientifica Nazionale conseguita dal Dott. Alessio Molfino a professore di II fascia per il Settore concorsuale 06/B1 nella tornata 2016, con validità dal 6 aprile 2017 al 6 aprile 2023;
• Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 31 del 23 febbraio 2018 con la quale sono stati assegnati 0,2 p.o. al Dipartimento di Medicina Clinica per la chiamata nel ruolo di professore associato del Dott. Alessio Molfino;
• Vista la delibera del Consiglio di Dipartimento di Medicina Clinica del 10 aprile 2018 con la quale, a seguito del giudizio positivo espresso dalla Commissione di valutazione sull’attività didattica e di ricerca svolta dal ricercatore nell’ambito del contratto, è stata approvata la proposta di chiamata, ai sensi dell’art. 24, comma 5, della Legge n. 240/2010, del Dott. Alessio Molfino, in qualità di professore di II fascia per il Settore concorsuale 06/B1, Settore scientifico disciplinare MED/09;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Odontoiatria del 16 aprile 2018 con la quale è stata approvata la proposta di chiamata del Dott. Alessio Molfino a Professore di ruolo di II fascia per il SC 06/B1 SSD MED/09;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare la proposta di chiamata, ai sensi dell’art. 24, comma 5, della Legge n. 240/2010, del Dott. Alessio Molfino, nato a Roma il 14 settembre 1978, in qualità di professore di II fascia per il Settore concorsuale 06/B1, Settore scientifico disciplinare MED/09, presso il Dipartimento di Medicina Clinica – Facoltà di Medicina e Odontoiatria.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

CHIAMATA DI RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO TIPOLOGIA B - PROCEDURA SELETTIVA LEGGE 30 DICEMBRE 2010 N. 240 ART. 24.

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dall’Ufficio Personale Docente Collaborazioni Esterne dell’Area Risorse Umane.
Ai sensi dell’art. 2 della Legge 30 Dicembre 2010, n. 240, e dell’art. 10 del Regolamento per il reclutamento di ricercatori a tempo determinato tipologia “B”, si sottopone all’approvazione del Consiglio di Amministrazione la proposta di chiamata del vincitore della sottoindicata procedura selettiva per il reclutamento di RTDB, come risulta dalle delibere del Consiglio del Dipartimento di Medicina Molecolare del 10.04.2018 e della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina del 12.04.2018:

Dipartimento di Medicina Molecolare:
SSD MED/50 – Carlo CAPALBO, nato a Rogliano (CS) il 04.11.1977.

Ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione ad approvare la proposta di chiamata del Dr. Capalbo in qualità di Ricercatore a tempo determinato di tipologia B.

Allegati in visione:
- Delibera di chiamata del Consiglio di Dipartimento di Medicina Molecolare del 10.04.2018;
- Delibera di chiamata della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina del 12.04.2018.

Sul punto relativo a: “Chiamata di ricercatori a tempo determinato tipologia B – Procedura selettiva Legge 30 dicembre 2010 n. 240 art. 24” (personale 8.3), il rettore, dopo aver dato lettura della proposta di chiamata deI vincitore della procedura selettiva per il reclutamento di ricercatori a tempo determinato di tipologia b), bandita ai sensi dell’art. 24 della Legge 240/2010, non essendovi osservazioni, pone in votazione la proposta di delibera che è approvata all’unanimità.

DELIBERAZIONE N. 153/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, emanato con D.R. n. 3689 del 29 ottobre 2012, in particolare l’art. 18, comma 2, lett. m);
• Visto il D.R. n. 2577 dell’11 ottobre 2017 con cui è stato emanato il Regolamento per il reclutamento dei Ricercatori a tempo determinato tipologia “B” presso Sapienza – Università di Roma, in particolare l’art.10;
• Visto il comma 1, lettera h), dell’articolo 2 della Legge 30 dicembre 2010 n. 240 sulle competenze del Consiglio di Amministrazione;
• Vista la delibera del Consiglio di Dipartimento di Medicina Molecolare del 10 aprile 2018, con la quale è stata approvata la proposta di chiamata del Dott. Carlo Capalbo;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina del 12 aprile 2018, con la quale è stato espresso parere favorevole alla chiamata del Dott. Carlo Capalbo;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare la sotto indicata proposta di chiamata:
Dipartimento di Medicina Molecolare:
SSD MED/50 – Carlo CAPALBO, nato a Rogliano (CS) il 4 novembre 1977.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

CHIAMATA RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO TIPOLOGIA “A” PROCEDURE SELETTIVE (ART. 24 LEGGE 30 DICEMBRE 2010 N. 240)


Il Presidente, ai sensi dell’art. 24, comma 2, lett. d), della Legge 30 dicembre 2010, n. 240, e dell’art. 9 del Regolamento per il reclutamento di Ricercatori con contratto a tempo determinato di tipologia “A”, sottopone all’approvazione del Consiglio di Amministrazione le proposte di chiamata dei vincitori delle sottoindicate procedure selettive di ricercatori a tempo determinato di tipologia “A” come risultano da:
- Delibera del Consiglio di Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali del 29.03.2018 e Delibera della Giunta di Facoltà di Medicina e Odontoiatria del 16.04.2018:
SC 06/FI SSD MED/28 Dott.ssa Francesca DE ANGELIS, nata a Roma (RM) il 03.05.1983;
- Delibera del Consiglio di Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistica “Paride Stefanini” del 13.03.2018 e Delibera della Giunta di Facoltà di Farmacia e Medicina del 12.04.2018:
SC 06/C1 SSD MED/18 Dott.ssa Francesca CECI, nata a Cori (LT) il 16.08.1977;
- Delibera del Consiglio di Dipartimento di Scienze e Biotecnologie Medico-Chirurgiche del 21.03.2018 e Delibera della Giunta di Facoltà di Farmacia e Medicina del 12.04.2018:
SC 05/H2 SSD BIO/17 Dott.ssa Elisabetta DE MARINIS, nata a Roma (RM) il 18.01.1983.

Il Presidente invita, quindi, il Consiglio di Amministrazione ad approvare le proposte di chiamata dei ricercatori a tempo determinato tipologia A come sopra riportate.

ALLEGATI IN VISIONE:
- Delibera del Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali del 29.03.2018;
- Delibera della Giunta di Facoltà di Medicina e Odontoiatria del 16.04.2018;
- Delibera del Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistica “Paride Stefanini” del 13.03.2018;
- Delibera della Giunta di Facoltà di Farmacia e Medicina del 12.04.2018;
- Delibera del Dipartimento di Scienze e Biotecnologie Medico-Chirurgiche del 21.03.2018;
- Delibera della Giunta di Facoltà di Farmacia e Medicina del 12.04.2018.

Sul punto relativo a: “Chiamata ricercatori a tempo determinato tipologia “A” procedure selettive (art. 24 Legge 30 dicembre 2010 n. 240)” (personale 8.4), il rettore, dopo aver dato lettura delle proposte di chiamata dei vincitori delle procedure selettive per il reclutamento di ricercatori a tempo determinato di tipologia a), bandite ai sensi dell’art. 24 della Legge 240/2010, non essendovi osservazioni, pone in votazione la proposta di delibera che è approvata all’unanimità.

DELIBERAZIONE N. 154/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Visto l’art. 2, comma 1, lett. h), della Legge 30 dicembre 2010, n. 240 sulle competenze del Consiglio di Amministrazione;
• Visto il Regolamento per il reclutamento di ricercatori con contratto a tempo determinato di tipologia A, emanato con D.R. n. 2578 dell’11 ottobre 2017, in particolare l’art. 9 che prevede l’approvazione della proposta di chiamata dei Ricercatori a tempo determinato di tipologia A da parte del Consiglio di Amministrazione;
• Vista la delibera del Consiglio di Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali del 29 marzo 2018 con la quale è stata approvata la proposta di chiamata della Dott.ssa Francesca DE ANGELIS;
• Vista la delibera della Giunta di Facoltà di Medicina e Odontoiatria del 16 aprile 2018 con la quale è stato espresso parere favorevole alla proposta di chiamata della Dott.ssa Francesca DE ANGELIS;
• Vista la Delibera del Consiglio di Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistica “Paride Stefanini” del 13 marzo 2018 con la quale è stata approvata la proposta di chiamata della Dott.ssa Francesca CECI;
• Vista la delibera della Giunta di Facoltà di Farmacia e Medicina del 12 aprile 218 con la quale è stato espresso parere favorevole alla proposta di chiamata della Dott.ssa Francesca CECI;
• Vista la delibera del Consiglio di Dipartimento di Scienze e Biotecnologie Medico Chirurgiche del 21 marzo 2018 con la quale è stata approvata la proposta di chiamata della Dott.ssa Elisabetta DE MARINIS;
• Vista la delibera della Giunta di Facoltà di Farmacia e Medicina con la quale è stato espresso parere favorevole alla proposta di chiamata della Dott.ssa Elisabetta DE MARINIS;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare le sotto indicate proposte di chiamata di Ricercatori a tempo determinato di tipologia A:
- Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali del 29 marzo 2018;
SC 06/FI SSD MED/28 Dott.ssa Francesca DE ANGELIS, nata a Roma (RM) il 3 maggio 1983;
- Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistica “Paride Stefanini” del 13 marzo 2018;
SC 06/C1 SSD MED/18 Dott.ssa Francesca CECI, nata a Cori (LT) il 16 agosto 1977;
- Dipartimento di Scienze e Biotecnologie Medico-Chirurgiche del 21 marzo 2018;
SC 05/H2 SSD BIO/17 Dott.ssa Elisabetta DE MARINIS, nata a Roma (RM) il 18 gennaio 1983.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

RECLUTAMENTO DI UN TECNOLOGO A TEMPO DETERMINATO PER LE ESIGENZE DEL DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CHIMICA MATERIALI AMBIENTE

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dall’Area Organizzazione e Sviluppo, in merito al reclutamento di n. 1 tecnologo con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato per le esigenze del Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente.
Con delibera approvata nella seduta del Consiglio di Dipartimento del 28.11.2017, successivamente integrata con delibera approvata nella seduta del Consiglio di Dipartimento del 23.02.2018, pervenute all’Area Organizzazione e Sviluppo rispettivamente con nota prot. 11854 del 12.02.2018 e con nota prot. 26816 del 27.03.2018, il Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente ha chiesto l’inserimento nella programmazione del fabbisogno di personale di n. 1 posizione di tecnologo con contratto a tempo determinato, di durata triennale e in regime di impegno part-time al 70%.
In particolare, il tecnologo sarà chiamato a svolgere attività di supporto nell’ambito del progetto di ricerca H2020 “FIT4RRI - Grant Agreement n. 741477”, cui il suddetto Dipartimento partecipa in collaborazione con l’Area Supporto alla Ricerca e Trasferimento Tecnologico.
Il progetto è coordinato dal Direttore dell’Area Supporto alla Ricerca e Trasferimento Tecnologico, dott.ssa Antonella Cammisa.
Con riferimento al profilo professionale, il tecnologo dovrà possedere - come evidenziato nelle summenzionate delibere del Consiglio di Dipartimento - ottime capacità di gestione dei progetti comunitari e di organizzazione di eventi di disseminazione, nonchè un’ottima conoscenza nell’ambito delle procedure di rendicontazione e di audit di progetti scientifici e in materia di legislazione universitaria; dovrà, inoltre, possedere un’ottima conoscenza della lingua inglese ed una buona conoscenza teorica e pratica dei pacchetti software Microsoft Word e Excel, oltre a competenze generali relative alla gestione di materiali sul web, quali siti web e forms.
La suddetta posizione di tecnologo, come riportato nelle summenzionate delibere del Consiglio di Dipartimento, corrisponde alla Categoria D, posizione economica D3, di cui al vigente C.C.N.L. Comparto Università.
Le risorse destinate a garantire la copertura della spesa, comprensiva anche del trattamento economico accessorio, graveranno integralmente sui fondi del progetto “FIT4RRI”, come evidenziato nel Grant Agreement n. 741477, alla voce “A. Direct Personnel Costs” della tabella “Estimated Budget For The Action”.
Nello specifico, il Responsabile Amministrativo Delegato del Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente ha provveduto ad accantonare i fondi necessari – secondo la quantificazione analitica elaborata dall’Ufficio Stipendi di Ateneo – all’attivazione della posizione di tecnologo a tempo determinato, per l’importo complessivo per l’intero triennio di € 94.312,95 (comprensivo di competenze fisse e accessorie ed oneri a carico ente) sul progetto di ricerca FIT4RRI e ha trasferito, in data 19.03.2018, le suddette somme all’Amministrazione Centrale per il seguito di competenza, con l'ordinativo di pagamento n. 17520/2018 per un importo totale di € 94.312,95.
Tanto premesso, ai sensi dell’art. 2 del Regolamento per il reclutamento di tecnologi con contratto a tempo determinato, approvato dal Consiglio di Amministrazione con delibera n. 86 del 07.05.2013, l’Area Organizzazione e Sviluppo – nel quadro della programmazione del fabbisogno complessivo di personale tecnico-amministrativo delle strutture di Ateneo – sottopone al Consiglio di Amministrazione l’autorizzazione all’avvio della procedura di reclutamento per la suindicata posizione di tecnologo a tempo determinato per le esigenze del Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente.

Ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito.

Allegati parte integrante:
Nota prot. 11854 del 12.02.2018 a firma del Responsabile Amministrativo Delegato del Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente (Allegato 23)
Estratto della delibera approvata nella seduta del Consiglio di Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente del 23.02.2018 (Allegato 24)
Nota prot. 26816 del 27.03.2018 a firma del Responsabile Amministrativo Delegato del Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente (Allegato 25)
Estratto della delibera approvata nella seduta del Consiglio di Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente del 28.11.2017 (Allegato 26)
Regolamento per il reclutamento di tecnologi con contratto a tempo determinato, approvato dal Consiglio di Amministrazione con delibera n. 86 del 07.05.2013 (Allegato 27)

Allegati in visione:
Estratto del Grant Agreement n. 741477 relativo al progetto di ricerca “FIT4RRI”
Ordinativo di pagamento n. 17520 del 19.03.2018 dell'importo di € 94.312,95

Alle ore 20.19 entra nella sala della riunione il Dottor Fabrizio De Angelis, Direttore dell’Area Organizzazione e Sviluppo.

Sul punto relativo a: “Reclutamento di un tecnologo a tempo determinato per le esigenze del Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente” (personale 8.5), il rettore invita il dottor De Angelis ad illustrare la relazione.

Il dottor De Angelis, in particolare, riferisce che si rende necessario integrare l’importo da riconoscere al tecnologo, originariamente quantificato dal Dipartimento di Ingegneria Chimica, Materiali e Ambiente in € 94.312,95, in quanto tale importo non tiene conto delle competenze accessorie, aventi natura fissa e ricorrente, spettanti al medesimo e quantificate dall’Ufficio Stipendi in € 2.678,25.
Precisa che il Dipartimento di Ingegneria Chimica, Materiali e Ambiente ha già provveduto a versare all’Amministrazione centrale la differenza di € 2.678,25 con ordinativo n. 26742 del 20 aprile 2018 e, pertanto, l’importo da riconoscere al tecnologo è pari ad € 96.991,20 anziché € 94.312,95

Alle ore 20.20 esce dalla sala della riunione il Dottor Fabrizio De Angelis.

Il rettore, ringrazia il dottor De Angelis e non essendovi richieste di interventi, pone in votazione la proposta di delibera con l'integrazione sopra riportata che è approvata all'unanimità.

DELIBERAZIONE N. 155/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto vigente di Ateneo, emanato con D.R. n. 3689 del 29 ottobre 2012 pubblicato sulla G.U. n. 261 in data 8 novembre 2012;
• Visto il Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità di Sapienza, emanato con D.R. n. 65 del 13 gennaio 2016;
• Visto il Regolamento per il reclutamento di tecnologi con contratto a tempo determinato, approvato dal Consiglio di Amministrazione con delibera n. 86 del 7 maggio 2013;
• Viste le delibere del Consiglio di Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente del 28 novembre 2017 e del 23 febbraio 2018;
• Considerato che l’importo da riconoscere al tecnologo è pari ad € 96.991,20 anziché € 94.312,95, come riportato nella relazione istruttoria, in quanto quest’ultimo non tiene conto delle competenze accessorie, aventi natura fissa e ricorrente, spettanti al medesimo e quantificate dall’Ufficio Stipendi in € 2.678,25;
• Considerato, altresì, che il Dipartimento di Ingegneria Chimica, Materiali e Ambiente ha già provveduto a versare all’Amministrazione centrale la differenza di € 2.678,25 con ordinativo n. 26742 del 20 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

- di approvare, nel quadro della programmazione del fabbisogno di personale di Sapienza, il reclutamento di n. 1 posizione di tecnologo con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato di durata triennale e in regime di impegno part-time al 70% per le esigenze del Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente, autorizzando l’avvio delle procedure di selezione di competenza dell’Area Risorse Umane;
- che le risorse destinate a garantire la copertura della spesa, quantificata in € 96.991,20 graveranno integralmente sui fondi del progetto di ricerca H2020 “FIT4RRI”, cui il Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente partecipa in collaborazione con l’Area Supporto alla Ricerca e Trasferimento Tecnologico.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

ANNO ACCADEMICO 2018-2019 – MODIFICHE AGLI ORDINAMENTI DEI CORSI DI STUDIO GIÀ ATTIVATI NEL PRECEDENTE ANNO ACCADEMICO – PARERE CUN

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si informa che il Consiglio Universitario Nazionale (CUN), nell’adunanza del 4 aprile 2018, ha esaminato le modifiche agli ordinamenti dei corsi di studio già attivati nel precedente anno accademico e presentate da Sapienza per l’anno accademico 2018-2019, esprimendo il seguente parere:

“… omissis … IL CUN RELATIVAMENTE AI SEGUENTI ORDINAMENTI ESPRIME PARERE FAVOREVOLE

L-5-Filosofia
Filosofia
NESSUNA OSSERVAZIONE

L-8-Ingegneria dell'informazione
Ingegneria delle Comunicazioni
Nessuna osservazione.

L-10-Lettere
Letteratura Musica Spettacolo
nessuna osservazione

L-11-Lingue e culture moderne
Lingue e civiltà orientali
nessuna osservazione

L-20-Scienze della comunicazione
Comunicazione, tecnologie e culture digitali
Nessuna osservazione.

L-23-Scienze e tecniche dell'edilizia
Gestione del Processo Edilizio - Project Management
Nessuna osservazione.

Sustainable Building Engineering
Nessuna osservazione.

L-37-Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace
Cooperazione internazionale e sviluppo
Nessuna osservazione.

L/SNT1-Professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica

Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere)
Nessuna osservazione.
Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere)
Nessuna osservazione.

Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere)
Nessuna osservazione.

Infermieristica pediatrica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere Pediatrico)
Nessuna osservazione.

L/SNT2-Professioni sanitarie della riabilitazione
Logopedia (abilitante alla professione sanitaria di Logopedista)
Nessuna osservazione.

Ortottica ed assistenza oftalmologica (abilitante alla professione sanitaria di Ortottista ed assistente di oftalmologia)
Nessuna osservazione.

Podologia (abilitante alla professione sanitaria di Podologo)
Nessuna osservazione.

Tecnica della riabilitazione psichiatrica (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico della riabilitazione psichiatrica)
Nessuna osservazione.

Tecnica della riabilitazione psichiatrica (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico della riabilitazione psichiatrica)
Nessuna osservazione.

Terapia della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva (abilitante alla professione sanitaria di Terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva)
Nessuna osservazione.

Terapia della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva (abilitante alla professione sanitaria di Terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva)
Nessuna osservazione.

Terapia occupazionale (abilitante alla professione sanitaria di Terapista occupazionale)
Nessuna osservazione.

Terapia occupazionale (abilitante alla professione sanitaria di Terapista occupazionale)
Nessuna osservazione.

L/SNT3-Professioni sanitarie tecniche

Dietistica (abilitante alla professione sanitaria di Dietista)
Nessuna osservazione.
Igiene dentale (abilitante alla professione sanitaria di Igienista dentale)
Nessuna osservazione.

Igiene dentale (abilitante alla professione sanitaria di Igienista dentale)
Nessuna osservazione.

Tecniche audiometriche (abilitante alla professione sanitaria di Audiometrista)
Nessuna osservazione.

Tecniche audioprotesiche (abilitante alla professione sanitaria di Audioprotesista)
Nessuna osservazione.

Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare)
Nessuna osservazione.

Tecniche di laboratorio biomedico (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di laboratorio biomedico)
Nessuna osservazione.

Tecniche di laboratorio biomedico (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di laboratorio biomedico)
Nessuna osservazione.

Tecniche di laboratorio biomedico (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di laboratorio biomedico)
Nessuna osservazione.

Tecniche di neurofisiopatologia (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di neurofisiopatologia)
Nessuna osservazione.

Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di radiologia medica)
Nessuna osservazione.

Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di radiologia medica)
Nessuna osservazione.

Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di radiologia medica)
Nessuna osservazione.

Tecniche ortopediche (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico ortopedico)
Nessuna osservazione.

Tecniche ortopediche (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico ortopedico)
Nessuna osservazione.

L/SNT4-Professioni sanitarie della prevenzione
Assistenza sanitaria (abilitante alla professione sanitaria di Assistente sanitario)
Nessuna osservazione.

Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro)
Nessuna osservazione.

Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro)
Nessuna osservazione.

Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro)
Nessuna osservazione.

LM-24-Ingegneria dei sistemi edilizi
Ingegneria per l'Ambiente e l'Edilizia Sostenibile
Nessuna osservazione.

LM-32-Ingegneria informatica
Artificial Intelligence and Robotics
Nessuna osservazione.

LM-36-Lingue e letterature dell'Africa e dell'Asia
Lingue e Civiltà Orientali
nessuna osservazione

LM-37-Lingue e letterature moderne europee e americane
English and Anglo-American Studies
nessuna osservazione

LM-39-Linguistica
Linguistica
nessuna osservazione

LM-45-Musicologia e beni musicali
Musicologia
nessuna osservazione

LM-65-Scienze dello spettacolo e produzione multimediale
Fashion studies
nessuna osservazione

RELATIVAMENTE AI SEGUENTI ORDINAMENTI ESPRIME PARERE FAVOREVOLE A CONDIZIONE CHE SIANO ADEGUATI ALLE OSSERVAZIONI INDICATE

L-1-Beni culturali

Scienze Archeologiche
DESCRITTORI DI DUBLINO: - CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
Gli obiettivi formativi, formulati in termini di risultati di apprendimento attesi, appaiono per alcuni aspetti troppo generici e devono essere meglio descritti.
CODICI ISTAT
Dagli sbocchi occupazionali e i codici ISTAT deve essere cancellato "Guide turistiche - (3.4.1.5.2)", poiché per l'accesso a questa professione sono previsti specifici percorsi formativi.
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. È necessario procedere ad una consistente riduzione.
Per rendere più leggibile l'ordinamento si raccomanda anche di utilizzare la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU, facendo in modo che alle attività formative indicate negli obiettivi specifici (letteratura italiana; discipline storiche, fino al Medioevo; lingue e letterature antiche; discipline etno-antropologiche; legislazione applicata ai Beni Culturali; diversi settori archeologici e storico-artistici, fino al Medioevo; discipline naturalistiche applicate all'archeologia) siano effettivamente dedicati numeri congrui e obbligatori di CFU
PER LA CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA STRANIERA
Il numero di CFU (2) indicato per la conoscenza delle lingue straniere appare inadeguato rispetto agli obiettivi formativi dichiarati. Si chiede di intervenire in tal senso aumentando i CFU per la lingua straniera ad almeno 3.
MOTIVAZIONI DELL'INSERIMENTO NELLE ATTIVITÀ AFFINI DI SETTORI PREVISTI DALLA CLASSE O NOTE ATTIVITÀ AFFINI
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti.

L-2-Biotecnologie

Biotecnologie
Il descrittore "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" deve contenere una descrizione sintetica delle principali conoscenze che il corso vuole impartire; il descrittore "Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi" deve contenere una descrizione sintetica delle principali competenze (il "saper fare") che il corso vuole impartire. Il testo inserito in questi due quadri mescola i due piani; per esempio "possedere le metodiche disciplinari ed essere in grado di applicarle in situazioni concrete" è più una competenza, mentre "sufficienti conoscenze di base di matematica con elementi di statistica, fisica, chimica e biologia cellulare e molecolare" è una conoscenza. Inoltre in entrambi i casi occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti. Si chiede di rivedere questi due quadri alla luce di queste osservazioni.

Biotecnologie Agro-Industriali
-Nella sezione "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati" prima della "funzione in un contesto di lavoro" deve essere inserito il nome della figura professione che il corso di studio intende formare.
Sempre Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
- Occorre motivare l'inserimento del SSD di base MAT/04 nelle attività affini.

L-4-Disegno industriale

Design
Si chiede di espungere dal descrittore "Abilità comunicative" il paragrafo riportato di seguito che è ripetuto due volte:
"Gli studenti devono essere inoltre in grado di esporre le proprie soluzioni tecnico/progettuali in almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'Italiano, e saper utilizzare le tecniche comunicative di ultima generazione.
La verifica dell'acquisizione della capacità comunicative è finalizzata ad abituare gli studenti ad interloquire con soggetti altri ed è propedeutica all'affrontare le dinamiche dei processi partecipativi, fondamentali nella professione del tecnico progettista.
È previsto che tali capacità siano raggiunte attraverso la frequenza all'intero percorso formativo previsto dal Corso di Laurea, e in particolare nei vari laboratori progettuali e attraverso lo svolgimento del lavoro finale di tesi.
Delle abilità comunicative viene tenuto conto nel giudizio finale di tesi di laurea".
Nel quadro delle "conoscenze richieste per l'accesso" occorre definire, eventualmente rimandando al Regolamento Didattico del corso di studio, gli obblighi formativi aggiuntivi previsti nel caso in cui la verifica delle conoscenze richieste per l'accesso non sia positiva.
Nelle "Caratteristiche della prova finale" si scrive che "Alla prova finale vengono attributi 10 CFU", nelle "Comunicazioni dell'ateneo al CUN" si scrive che "Alla prova finale vengono attribuiti 8 CFU" mentre nella tabella delle attività formative si attribuiscono alla prova 10-12 CFU.
Si chiede di verificare sanare tale incongruenza indicando 10 CFU se è corretto quanto indicato nel quadro descrittivo delle "Caratteristiche della prova finale" o 8 CFU se è corretto quanto indicato nelle comunicazioni al CUN. In ogni caso se nei campi testuali sono indicati dei valori di CFU fissi e non degli intervalli nella tabella non possono essere indicati intervalli.

Si chiede di espungere i codici "Tecnici del marketing - (3.3.3.5.0)" e "Tecnici della pubblicità - (3.3.3.6.1)" in quanto gli obiettivi formativi specifici e il percorso formativo non sono coerenti con tali unità professionali.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

L-7-Ingegneria civile e ambientale

Ingegneria Civile
I CFU per la prova finale appaiono non coerenti con il ruolo formativo dichiarato per la prova stessa. È necessario modificare l'ordinamento per renderli coerenti.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. È necessario procedere ad una riduzione oppure, anche in alternativa, rendere più leggibile l'ordinamento utilizzando la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio ordinamento tra quelli caratterizzanti.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

L-8-Ingegneria dell'informazione

Ingegneria Elettronica
Per il descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti.
Si chiede di espungere dalle conoscenze richieste per l'accesso il periodo "È prevista la convalida di crediti a seguito del riconoscimento di conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente in materia, nonché di altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso."
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

Ingegneria Gestionale
Si chiede di espungere i seguenti codici ISTAT dagli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati:
- Tecnici della gestione finanziaria - (3.3.2.1.0)
- Tecnici della vendita e della distribuzione - (3.3.3.4.0)
- Tecnici del marketing - (3.3.3.5.0)
in quanto gli obiettivi formativi specifici e il percorso formativo non sono coerenti con tali unità professionali.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

Ingegneria Informatica e Automatica
In relazione ai codici ISTAT utilizzati per descrivere gli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati si chiede di utilizzare codici del terzo grande gruppo della classificazione ISTAT (aventi struttura (3.X.X.X.X)) espungendo, quindi, il codice "Ingegneri elettrotecnici e dell'automazione industriale - (2.2.1.3.0)".
L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti disciplinari "Ingegneria dell'automazione", "Ingegneria gestionale" e "Ingegneria informatica" appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva.
La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. Tali circostanze devono tuttavia essere adeguatamente motivate.
È necessario pertanto:
- ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti, palesemente troppo ampi;
- e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati.
Si segnala inoltre che le motivazioni contenute nelle "Note relative alle attività caratterizzanti" non paiono condivisibili poiché si descrivo obiettivi differenziati in funzione del curriculum mentre gli obiettivi devono essere formulati per il corso di studi nella sua interezza mentre i curricola rappresentano differenti percorsi per il raggiungimento dei medesimi obiettivi.
Si chiede, in vista delle suddette osservazioni, di adeguare anche gli "obiettivi formativi specifici del corso".
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

Ingegneria dell'Informazione
Si chiede di espungere dal quadro delle "conoscenze richieste per l'accesso" il periodo "È prevista la convalida di crediti a seguito del riconoscimento di conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente in materia, nonché di altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello
post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso. Il numero massimo totale di crediti formativi universitari riconoscibili è fissato in 12."
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. È necessario procedere ad una consistente riduzione oppure, in alternativa, rendere più leggibile l'ordinamento utilizzando la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

L-9-Ingegneria industriale

Ingegneria Chimica
Nel quadro "Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo" si dice di attività funzionali all'acquisizione di conoscenze di chimica organica. Tuttavia nella tabella delle attività formative non compaiono SSD coerenti. Si chiede di sanare tale incongruenza.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

Ingegneria Elettrotecnica
Si chiede di riformulare in maniera chiara il descrittore "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" espungendo dal campo i primi due periodi ed il riferimento (includo nel terzo periodo) alla prosecuzione degli studi in corsi di laurea magistrale. Il descrittore deve essere utilizzato per indicare quanto uno studente medio, in possesso di adeguata formazione iniziale, dovrebbe conoscere, comprendere al termine del percorso di studi.
Si chiede di espungere dal quadro delle conoscenze richieste per l'accesso i seguenti periodi:
"È prevista la convalida di crediti a seguito del riconoscimento di conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente in materia, nonché di altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso. Il numero massimo totale di crediti formativi universitari riconoscibili è fissato in 12."
Le conoscenze richieste per l'accesso sono indicate, ma occorre prevedere la loro verifica, che è obbligatoria in base al DM 270/04. La specificazione delle modalità di verifica può essere rimandata al regolamento didattico del corso di studio, dove saranno altresì indicati gli obblighi formativi aggiuntivi previsti nel caso in cui la verifica non sia positiva.
Nella descrizione degli Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati si chiede di utilizzare unità professionali del terzo grande gruppo della classificazione ISTAT (codici aventi struttura (3.X.X.X.X)); Le unità professionali del secondo grande gruppo (codici aventi struttura (2.X.X.X.X)) vanno utilizzate esclusivamente se non sono individuabili unità professionali del terzo.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

Ingegneria Energetica
Si chiede di formulare il descrittore "Conoscenza e capacità di comprensione" utilizzando il campo per indicare le conoscenze e capacità, disciplinari, che lo studente medio dovrà conoscere e comprendere al termine del percorso formativo.
Dal campo devono inoltre essere espunti i primi due periodi ("Per assicurare a tutti...delle Altre Attività Formative (AAF)").
Si chiede di espungere dal quadro delle "conoscenze richieste per l'accesso" il seguente periodo "È prevista la convalida di crediti (massimo 12) a seguito del riconoscimento di conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente in materia, nonché di altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso."
Occorre prevedere la verifica delle conoscenze richieste per l'accesso, la quale è obbligatoria in base al DM 270/04. La precisazione di tali conoscenze e la specificazione delle modalità di verifica può essere rimandata al Regolamento Didattico del corso di studio, dove saranno altresì indicati gli obblighi formativi aggiuntivi previsti nel caso in cui la verifica non sia positiva.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

Ingegneria Meccanica
Gli obiettivi formativi specifici del corso devono essere più precisamente formulati elaborando un testo mirato allo specifico progetto formativo. Si chiede inoltre di espungere dal campo il riferimento al "corrispondente titolo di Laurea magistrale".
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

L-10-Lettere

Lettere classiche
CODICI ISTAT
Dagli sbocchi occupazionali e i codici ISTAT deve essere cancellato "Guide turistiche - (3.4.1.5.2)", poiché per l'accesso a questa professione sono previsti specifici percorsi formativi.
Si chiede altresì di espungere il codice ° Tecnici dei musei - (3.4.4.2.1) in quanto questa professione non è coerente con il percorso formativo.

Lettere moderne
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. È necessario procedere ad una consistente riduzione.
Per rendere più leggibile l'ordinamento si raccomanda anche di utilizzare la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU.
MOTIVAZIONI DELL'INSERIMENTO NELLE ATTIVITÀ AFFINI DI SETTORI PREVISTI DALLA CLASSE O NOTE ATTIVITÀ AFFINI
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata in particolare l'assenza di motivazioni per i SSD L-FIL-LET/15, M-FIL/03, 04, 06. Si chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti.

L-11-Lingue e culture moderne

Lingue, Culture, Letterature, Traduzione
CODICI ISTAT
Dagli sbocchi occupazionali e i codici ISTAT deve essere cancellato "Guide turistiche - (3.4.1.5.2)", poiché per l'accesso a questa professione sono previsti specifici percorsi formativi.

L-12-Mediazione linguistica

Mediazione linguistica e interculturale
SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI.
Nel campo destinato al nome della figura professionale che si intende formare dev'essere inserito solo il nome di tale figura e non ulteriori informazioni. Inoltre, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.

L-13-Scienze biologiche

Scienze Biologiche
-Per i descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione" e "Capacità di applicare conoscenza e comprensione" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti.
-Dalla sezione "Il corso prepara alla professione di" deve essere espunto il codice "Tecnici sanitari di laboratorio biomedico - (3.2.1.3.2)", in quanto il percorso formativo non è specificamente orientato a preparare tale unità professionale, per la cui formazione esistono, invece, altri corsi di studio.
-Il numero di CFU indicato per la conoscenza delle lingue straniere appare inadeguato rispetto agli obiettivi formativi dichiarati. È necessario, pertanto, prevedere nella tabella delle attività formative, fra le altre attività, nell'ambito "Per la conoscenza di almeno una lingua straniera", un congruo numero di CFU per garantire l'acquisizione di tali competenze linguistiche nel corso di laurea di livello B1 (almeno 3 CFU).
-L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito caratterizzante "Discipline biomolecolari" appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva. La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati.

L-14-Scienze dei servizi giuridici

Diritto e amministrazione pubblica
Per i descrittori "Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi" e "Autonomia di giudizio" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti.
Conoscenze richieste per l'accesso: occorre inserire le parole "Nel Regolamento Didattico del corso di studio" prima di "Saranno altresì".
Note alle attività affini: occorre motivare l'inserimento nelle attività affini dei settori di base o caratterizzanti INF/01, IUS/13, IUS/15, IUS/17.

L-15-Scienze del turismo

Scienze del turismo
DESCRITTORI DI DUBLINO
Per il descrittore "Abilità comunicative" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati.

L-16-Scienze dell'amministrazione e dell'organizzazione

Scienze dell'amministrazione e dell'organizzazione
Gli obiettivi formativi specifici del corso devono essere più precisamente formulati.
Dalle professioni ISTAT dev'essere espunto il codice (3.3.1.2.1), Contabili, in quanto gli obiettivi formativi specifici e il percorso formativo non sono coerenti con tale unità professionale.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.

L-17-Scienze dell'architettura

Scienze dell'architettura
Si chiede di espungere dal quadro "Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo" il seguente paragrafo:
"Articolazione del percorso formativo
La Laurea in Scienze dell'architettura permette l'uscita in classe L-17, con un numero sufficiente di CFU in tutti gli ambiti disciplinari tale da consentire il proseguimento del percorso formativo in tutti i corsi di laurea magistrali in classe LM-4, che mirano, alla fine del quinquennio, alla formazione dell'Architetto ai sensi delle direttive europee."
Nel campo degli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati" destinato al nome della figura professionale che si intende formare deve essere inserito solo il nome di tale figura, e non ulteriori informazioni.
Il numero di CFU indicato "per la conoscenza di almeno una lingua straniera" appare inadeguato rispetto agli obiettivi formativi dichiarati; si chiede di portare a 3 il minimo dei CFU.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

L-18-Scienze dell'economia e della gestione aziendale

Management e diritto d'impresa
Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi: occorre espungere i paragrafi "Sono previste altresì attività di orientamento, tutorato e di placement a favore degli studenti del Corso di Studio, mediante il "Kit della matricola" per facilitare l'ingresso dello studente nelle attività, tutorato mediante attività di didattica frontale e/o attraverso la piattaforma di elearning2 de la Sapienza e di placement attraverso periodiche manifestazioni di incontri tra laureati e imprese organizzati dal Corso di Studio." in quanto non pertinenti.

Scienze aziendali
Per i descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi", "Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi" "Autonomia di giudizio" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti.

L-19-Scienze dell'educazione e della formazione

Scienze dell'educazione e della formazione
NOME DEL CORSO IN LINGUA INGLESE.
Il nome del corso in lingua inglese (Science of education) non corrisponde al nome italiano e va pertanto corretto.
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'AMMISSIONE AI CORSI DI LAUREA
Nell'ordinamento occorre indicare i diplomi di scuola secondaria e i titoli esteri riconosciuti idonei per l'accesso al corso; è sufficiente un'indicazione generica tipo "Per essere ammessi al Corso di Laurea occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo."
CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA DELL'UNIONE EUROPEA OLTRE L'ITALIANO.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che i laureati devono possedere "il possesso fluente, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre
l'italiano" è necessario prevedere un numero obbligatorio di CFU sufficiente per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso (a livello almeno B1).

L-20-Scienze della comunicazione

Comunicazione pubblica e d'impresa
Il nome del corso in lingua inglese non corrisponde al nome italiano; si chiede di modificare il nome inglese in
«Corporate and Public Administration Communication».
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori scientifico-disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto di motivare in modo più analitico e specifico, settore per settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti.

L-24-Scienze e tecniche psicologiche

Psicologia e Salute
CAPACITA' DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
Si chiede di spostare quanto sotto indicato, dal campo "Capacità di applicare conoscenza e comprensione" al campo di pertinenza ("Abilità comunicative"):
"I laureati devono essere in grado di comunicare efficacemente con interlocutori diversi, e quindi non solo utilizzare un lessico psicologico appropriato ad interagire con colleghi e altri professionisti, ma anche trasmettere in modo semplice, e nel contempo corretto, concetti psicologici a non specialisti.
I laureati devono inoltre padroneggiare i principali strumenti della comunicazione telematica, e perciò essere in grado di produrre messaggi scritti sintetici e chiari".

Psicologia e processi sociali
CAPACITA' DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
Si chiede di spostare quanto sotto indicato, dal campo "Capacità di applicare conoscenza e comprensione" al campo di pertinenza ("Abilità comunicative"):
"I laureati devono essere in grado di comunicare efficacemente con interlocutori diversi, e quindi non solo utilizzare un lessico psicologico appropriato ad interagire con colleghi e altri professionisti, ma anche trasmettere in modo semplice, e nel contempo corretto, concetti psicologici a non specialisti.
I laureati devono inoltre padroneggiare i principali strumenti della comunicazione telematica, e perciò essere in grado di produrre messaggi scritti sintetici e chiari".

L-27-Scienze e tecnologie chimiche

Chimica
Per il descrittore "Autonomia di giudizio" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
A seguito della classificazione ISTAT delle professioni (2011), dalle professioni devono essere espunti i codici aventi struttura (2.X.X.X.X), in quanto, come richiamato dal documento CUN del 31 gennaio 2012, per le lauree è necessario indicare unità professionali del terzo grande gruppo della classificazione Istat.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti.

Chimica Industriale
Gli obiettivi formativi specifici del corso sono adeguatamente formulati, ma occorre fornire una sintetica descrizione del percorso formativo.
I descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" e "Capacità di applicare conoscenza e comprensione
- Sintesi" sono troppo generici e devono essere meglio formulati. Inoltre occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti e verificati.
A seguito della classificazione ISTAT delle professioni (2011), dalle professioni devono essere espunti i codici aventi struttura (2.X.X.X.X), in quanto, come richiamato dal documento CUN del 31 gennaio 2012, per le lauree è necessario indicare unità professionali del terzo grande gruppo della classificazione Istat.
Note alle attività affini: contrariamente a quanto dichiarato, il settore CHIM/06 non è inserito fra le attività di base, ma fra le attività caratterizzanti. Di conseguenza se, come dichiarato, il contenuto degli insegnamenti previsti per questo settore forniscono conoscenze "specifiche per una formazione adeguata di un chimico industriale" tali insegnamenti devono essere spostati fra le attività caratterizzanti. Occorre ripensare alla distribuzione degli insegnamenti di CHIM/06, e alle relative motivazioni, alla luce di queste osservazioni.

L-30-Scienze e tecnologie fisiche

Fisica
Conoscenze richieste per l'accesso: occorre esplicitare che le tipologie di obblighi formativi aggiuntivi e le modalità per il loro soddisfacimento sono indicate nel regolamento didattico del corso di studi (e nel quadro A3.b) e non nel bando, dove invece possono essere indicati i criteri per l'assegnazione degli OFA.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
A seguito della classificazione ISTAT delle professioni (2011), dalle professioni devono essere espunti i codici aventi struttura (2.X.X.X.X), in quanto, come richiamato dal documento CUN del 31 gennaio 2012, per le lauree è necessario indicare unità professionali del terzo grande gruppo della classificazione Istat.
Si chiede di motivare, nelle note alle attività caratterizzanti, l'ampiezza degli intervalli di crediti attribuiti agli ambiti caratterizzanti, e in particolare all'ambito "Astrofisico, geofisico e spaziale".

L-31-Scienze e tecnologie informatiche

Informatica
Conoscenze richieste per l'accesso: le modalità di assolvimento degli OFA devono essere inserite nel Regolamento didattico del corso di studio (e nel quadro A3.b) e non nel bando. Occorre correggere.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati: si chiede di chiarire cosa sia "l'alternativa di completamento" citata nella descrizione degli sbocchi professionali del "Tecnologo dell'informatica". Inoltre le attività professionali ivi citate sono funzioni e non sbocchi professionali, e quindi devono essere trasferite nel quadro "funzione in un contesto di lavoro", mantenendo in questo quadro solo l'indicazione di dove saranno svolte tali funzioni.

L-32-Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura

Scienze Ambientali
Gli obiettivi formativi specifici del corso devono essere più precisamente formulati e occorre inoltre fornire una sintetica descrizione del percorso formativo.
Per il descrittore "Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti e verificati.
Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe: le motivazioni addotte non sono accettabili, in quanto non fanno alcun riferimento alle differenze culturali, di obiettivi e di figure che si intendono formare (e invece si fa riferimento a una "coerenza" che porterebbe a dedurre che i due corsi possano essere fusi in uno solo). Occorre riformulare completamente il campo.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni.
Inoltre dev'essere espunta la frase "La formazione del laureato in Scienze ambientali potrà essere completata attraverso corsi di laurea di secondo livello, che consentiranno l'accesso alla classe professionale: Biologi, botanici, zoologi e professioni assimilate (2.3.1.1)." i quanto in questo campo occorre indicare gli sbocchi di questo corso di studio, non di altri. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
Dalle professioni ISTAT devono essere espunti i codici Tecnici agronomi - (3.2.2.1.1) e
Tecnici forestali - (3.2.2.1.2) in quanto gli obiettivi formativi specifici e il percorso formativo non sono coerenti con tali unità professionali.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento.

Scienze Naturali
Gli obiettivi formativi specifici del corso devono essere più precisamente formulati e occorre inoltre fornire una sintetica descrizione del percorso formativo.
Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe: le motivazioni addotte non sono accettabili, in quanto non fanno alcun riferimento alle differenze culturali, di obiettivi e di figure che si intendono formare (e invece si fa riferimento a una "coerenza" che porterebbe a dedurre che i due corsi possano essere fusi in uno solo). Occorre riformulare completamente il campo.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni.
Inoltre dev'essere espunta la frase "La formazione potrà essere completata attraverso corsi di laurea di secondo livello, consentendo l'accesso alle professioni di Botanici - (2.3.1.1.5), Zoologi - (2.3.1.1.6), Ecologi - (2.3.1.1.7), Antropologi (2.5.3.2.2) Curatori e conservatori di musei - (2.5.4.5.3) e Geologi - (2.1.1.6.1)." in quanto in questo campo occorre indicare gli sbocchi di questo corso di studio, non di altri. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
Dalle professioni ISTAT devono essere espunti i codici Tecnici agronomi - (3.2.2.1.1) e
Tecnici forestali - (3.2.2.1.2) in quanto gli obiettivi formativi specifici e il percorso formativo non sono coerenti con tali unità professionali.
Note alle attività affini: occorre espungere la frase "La presenza nel CAD di un corpo docente particolarmente qualificato e motivato, che nelle proprie attività di ricerca include numerose linee di ricerca in progetti nazionali e internazionali su temi affrontati nelle suddette discipline, ne sostiene ulteriormente la scelta." in quanto le motivazioni devono essere esclusivamente culturali e professionali e del tutto indipendenti dal corpo docente a disposizione.

L-34-Scienze geologiche

Scienze geologiche
Per il descrittore "Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati.
Nel descrittore "Capacità di apprendimento" occorre sostituire le parole "gli strumenti didattici con cui si verifica" con le parole "gli strumenti didattici con cui si acquisisce".
Sbocchi occupazionali previsti per i laureati: si chiede di sostituire le parole "Il laureato in Scienze geologiche può essere inserito nel mondo del lavoro con il ruolo di geologo, anche in qualità di iscritto all'Ordine dei Geologi sezione b (geologo junior)" con le parole "Geologo junior". Inoltre, lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.

L-35-Scienze matematiche

Matematica
Attività affini e integrative: le motivazioni addotte per la ripetizione dei settori MAT/08 e MAT/09 nelle attività affini sarebbero accettabili per una laurea magistrale, ma non lo sono per una laurea triennale, soprattutto in presenza di intervalli molto ampi per le attività caratterizzanti. Si chiede quindi di espungerli dalle attività affini.

L-36-Scienze politiche e delle relazioni internazionali

Scienze politiche e relazioni internazionali
Gli obiettivi formativi specifici del corso devono essere più precisamente formulati e occorre inoltre fornire una sintetica descrizione del percorso formativo.
Per il descrittore "Capacità di applicare conoscenza e di comprensione - Sintesi" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti e verificati.
Con riferimento al descrittore "Conoscenza e capacità di comprensione" si chiede di correggere la frase seguente:
«saranno verificate principalmente attraverso le prove di esame, i quali utilizzeranno libri di testo caratterizzati da un livello avanzato di conoscenze.» in quanto le prove di esame non utilizzano libri di testo.
Dalle professioni ISTAT dev'essere espunto il codice (3.3.3.6.2) Tecnici delle pubbliche relazioni in quanto gli obiettivi formativi specifici e il percorso formativo non sono coerenti con tale unità professionale.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori scientifico-disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. In particolare, se insegnamenti in SSD caratterizzanti forniscono contenuti "la cui conoscenza appare indispensabile" tali insegnamenti devono essere inseriti fra le attività caratterizzanti e non fra quelle affini. Si chiede pertanto di motivare in modo più convincente, settore per settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti.
I SSD IUS/07 - Diritto del lavoro, IUS/12 - Diritto tributario, inseriti tra le attività affini non appaiono coerenti con gli obiettivi formativi e con il percorso formativo del corso: occorre chiarire la relazione tra tali settori e gli obiettivi formativi del corso di studi.

L-39-Servizio sociale

Servizio Sociale (CLaSS)
SI chiede di togliere "(CLaSS)" dal nome ufficiale del corso sia in italiano sia in inglese (dove in particolare l'acronimo risulta del tutto incomprensibile). È concesso comunque usare l'acronimo in altre parti dell'ordinamento.
I descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" e "Capacità di applicare conoscenza e comprensione
- Sintesi" sono troppo generici e devono essere meglio formulati, continuando a indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti e verificati.
L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito di base "Discipline giuridiche" appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva. La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. Tali circostanze devono tuttavia essere adeguatamente motivate. È necessario pertanto:
°& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti, palesemente troppo ampi;
°& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori scientifico-disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti.
I SSD IUS/21 - Diritto pubblico comparato, SECS-P/08 - Economia e gestione delle imprese, MED/43 - Medicina legale, inseriti tra le attività affini, non appaiono coerenti con gli obiettivi formativi e con il percorso formativo del corso: occorre chiarire la relazione tra i settori e gli obiettivi formativi del corso di studi.

L-41-Statistica

Statistica gestionale
La frase "La maggioranza dei laureati in Statistica Gestionale prosegue gli studi in corsi di laurea magistrale in discipline statistiche", presente negli sbocchi professionali di tutti i profili, è ridondante; si chiede di espungerla.
Dalle professioni ISTAT deve essere espunto il codice Tecnici esperti in applicazioni - (3.1.2.2.0) in quanto gli obiettivi formativi specifici e il percorso formativo non sono coerenti con tale unità professionale.
Dato l'elevato numero di CFU riservati dall'ateneo alle attività art. 10, comma 5 lett. d è necessario indicare a quali fra le quattro voci essi sono attribuiti.

Statistica, economia e società
Nel profilo professionale, la frase "La maggioranza dei laureati in Statistica, Economia e Società prosegue gli studi in corsi di Laurea Magistrale delle Classi LM82 e LM83" è ridondante; si chiede di espungerla.
Dalle professioni ISTAT deve essere espunto il codice Tecnici esperti in applicazioni - (3.1.2.2.0) in quanto gli obiettivi formativi specifici e il percorso formativo non sono coerenti con tale unità professionale.

Statistica, economia, finanza e assicurazioni
In entrambi i profili professionali, si chiede di espungere le frasi "La maggioranza dei laureati del Corso di studio, prosegue gli studi in Corsi di Laurea magistrale nell'ambito (...)" in quanto in contraddizione fra loro (e comunque ridondante).

L-43-Diagnostica per la conservazione dei beni culturali

Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito caratterizzante "Formazione multidisciplinare" appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva. La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati.
Note alle attività affini: occorre motivare la ripetizione nelle attività affini dei settori di base o caratterizzanti BIO/02, M-STO/05, M-STO/08, eventualmente anche espungendoli dalle attività di base o caratterizzanti.

L/SNT1-Professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica

Ostetricia (abilitante alla professione sanitaria di Ostetrica/o)
Per i descrittori "Capacità di applicare conoscenza e comprensione", "autonomia di giudizio" ed "abilità comunicative" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti e verificati.
Nella sezione Modalità richieste per l'accesso va espunta tutto il paragrafo seguente, le indicazioni saranno include nel regolamento didattico del corso:
"Il riconoscimento degli studi compiuti presso i Corsi di
Laurea di altre Università italiane, nonché i crediti in queste conseguiti, possono essere riconosciuti previo esame del curriculum e dei Programmi dei Corsi trasmessi dalla Università di origine; la documentazione necessaria per la richiesta viene presentata dallo studente presso la Segreteria amministrativa, la quale dopo la verifica controllo amministrativo (tasse, trasferimenti, etc.), provvederà ad inoltrare tale documentazione al Presidente del Corso di Laurea in Ostetricia.
Il riconoscimento di crediti acquisiti dallo studente in altro corso di studio de La Sapienza Università di Roma o di altra Università, anche nel caso di trasferimenti o passaggi di corso di Laurea o di Facoltà, compete al Presidente del Corso di Laurea al quale lo studente richiede di iscriversi ed avviene secondo regole prestabilite ed adeguatamente pubblicizzate. Dopo avere valutato la domanda ed individuato il numero di crediti riconosciuti, sentito il Consiglio di Corso di Laurea, il Presidente del Corso di Laurea autorizza l'iscrizione regolare dello studente al corso. L'iscrizione ad un determinato anno di corso è, comunque, condizionata dalla disponibilità di posti, nell'ambito del numero programmato. Le attività già riconosciute ai fini della attribuzione di crediti formativi universitari, nell'ambito di corsi di studio di primo livello delle professioni sanitarie, non possono essere nuovamente riconosciute come crediti formativi nell'ambito di corsi di studio magistrale delle professioni sanitarie."
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

Ostetricia (abilitante alla professione sanitaria di Ostetrica/o)
Si chiede di ampliare la la descrizione del percorso formativo va ampliata e specificate meglio le diverse fasi del percorso.
Per ciascuno dei Descrittori europei del titolo di studio occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti e verificati.
Dal quadro "Conoscenze richieste per l'accesso" deve espunto il paragrafo seguente in quanto queste informazioni devono essere riportate nel regolamento didattico del corso ma non fanno parte dell'ordinamento:
Il riconoscimento degli studi compiuti presso i Corsi di
Laurea di altre Università italiane, nonché i crediti in queste conseguiti, possono essere riconosciuti previo esame del curriculum e dei Programmi dei Corsi trasmessi dalla Università di origine; la documentazione necessaria per la richiesta viene presentata dallo studente presso la Segreteria amministrativa, la quale dopo la verifica controllo amministrativo (tasse, trasferimenti, etc.), provvederà ad inoltrare tale documentazione al Presidente del Corso di Laurea in Ostetricia.
Il riconoscimento di crediti acquisiti dallo studente in altro corso di studio de La Sapienza Università di Roma o di altra Università, anche nel caso di trasferimenti o passaggi di corso di Laurea o di Facoltà, compete al Presidente del Corso di Laurea al quale lo studente richiede di iscriversi ed avviene secondo regole prestabilite ed adeguatamente pubblicizzate. Dopo avere valutato la domanda ed individuato il numero di crediti riconosciuti, sentito il Consiglio di Corso di Laurea, il Presidente del Corso di Laurea autorizza l'iscrizione regolare dello studente al corso. L'iscrizione ad un determinato anno di corso è, comunque, condizionata dalla disponibilità di posti, nell'ambito del numero programmato. Le attività già riconosciute ai fini della attribuzione di crediti formativi universitari, nell'ambito di corsi di studio di primo livello delle professioni sanitarie, non possono essere nuovamente riconosciute come crediti formativi nell'ambito di corsi di studio magistrale delle professioni sanitarie."

L/SNT2-Professioni sanitarie della riabilitazione

Fisioterapia (abilitante alla professione sanitaria di Fisioterapista)
Nella sezione Abilità comunicative (communication skills) vanno inserite le modalità di verifica degli obiettivi raggiunti.

Fisioterapia (abilitante alla professione sanitaria di Fisioterapista)
Nella sezione Abilità comunicative (communication skills) vanno inserite le modalità di verifica degli obiettivi raggiunti.

Fisioterapia (abilitante alla professione sanitaria di Fisioterapista)
Nella sezione Abilità comunicative (communication skills) vanno inserite le modalità di verifica degli obiettivi raggiunti.

LMG/01-Classe delle lauree magistrali in giurisprudenza

GIURISPRUDENZA
Per quanto concerne gli sbocchi occupazionali e professionali, si chiede di eliminare lo sbocco professionale "Docente di scuola secondaria", e il codice ISTAT Professori di scienze giuridiche, economiche e sociali nella scuola secondaria superiore - (2.6.3.2.6) in quanto questo corso non ha fra i propri obiettivi quello di formare docenti della scuola, e non fornisce tutti i crediti necessari (a normativa vigente) per l'accesso al percorso FIT. Se desiderato, negli obiettivi formativi specifici si può invece inserire la seguente frase: "I laureati in possesso dei crediti previsti dalla normativa vigente potranno partecipare alle prove d'accesso ai percorsi di formazione del personale docente per le scuole secondarie di primo e secondo grado".

LM-1-Antropologia culturale ed etnologia

Discipline Etno-Antropologiche
CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA DELL'UNIONE EUROPEA OLTRE L'ITALIANO.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU (almeno 6) per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso (a livello almeno B2). È possibile richiedere in ingresso competenze inferiori a quelle del livello B2 (i.e., B1), purché la tabella delle attività formative preveda un numero obbligatorio di crediti linguistici, adeguato a raggiungere il livello richiesto.

LM-2-Archeologia

Archeologia
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti caratterizzanti (Storia antica e medievale; Lingue e letterature antiche e medievali; Archeologia e antichità orientali) appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva.
La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. Tali circostanze devono tuttavia essere adeguatamente motivate.
È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati.
CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA DELL'UNIONE EUROPEA OLTRE L'ITALIANO.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU (almeno 6) per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso (a livello almeno B2). ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività affini o integrative appare eccessivamente estesa, così
da introdurre un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. È necessario procedere ad una consistente riduzione.
Per rendere più leggibile l'ordinamento si raccomanda anche di utilizzare la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU.
MOTIVAZIONI DELL'INSERIMENTO NELLE ATTIVITÀ AFFINI DI SETTORI PREVISTI DALLA CLASSE O NOTE ATTIVITÀ AFFINI
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti.

LM-4-Architettura e ingegneria edile-architettura

Architettura (Restauro)
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari", e non sono previsti CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale, occorre specificare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso. Il livello richiesto dovrò essere non inferiore al B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue.

LM-6-Biologia

Biologia e Tecnologie Cellulari
-Il nome del corso in lingua inglese non corrisponde al nome italiano; si chiede di risolvere l'incongruenza.
-I descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" e "Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi" sono troppo generici e devono essere meglio formulati, mantenendo l'indicazione delle modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti e verificati.
-
Capacità di apprendimento: correggere il refuso "sono valutata", e cambiare l'ultima frase (non si effettua una "sommatoria" delle capacità, e in ogni caso una sommatoria non "viene espresso").
-Occorre indicare i requisiti curricolari che devono essere posseduti per l'ammissione; almeno una tipologia di requisiti curriculari che da accesso al corso dev'essere indicata nell'ordinamento, mentre altre tipologie possono essere indicate nel regolamento didattico del corso di studi. I requisiti curricolari devono riferirsi al possesso di una laurea in una certa classe e/o a numeri di CFU conseguiti in insiemi di settori scientifico disciplinari e devono essere applicabili a laureati di qualsiasi sede. Inoltre, poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti d'accesso.
-Dalle professioni ISTAT devono essere espunti i codici Biotecnologi - (2.3.1.1.4) e Microbiologi - (2.3.1.2.2) in quanto il percorso formativo non è specificamente orientato a formare tali figure professionali.
-L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti caratterizzanti "Discipline del settore biodiversità e ambiente", "Discipline del settore biomolecolare" e "Discipline del settore nutrizionistico e delle altre applicazioni" appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva.
La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. È necessario pertanto:
-ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati.
- L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti.

Ecobiologia
-Per il descrittore "Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti.
--Conoscenze richieste per l'accesso: Occorre elencare esplicitamente quali sono i SSD in cui è richiesta l'acquisizione di 90 CFU. Inoltre, poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti d'accesso.
-Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati: sostituire la frase "una volta completato il processo di abilitazione e superato il concorso previsto dalla normativa vigente." con la frase "se in possesso dei crediti e avendo completato i percorsi di formazione del personale docente per le scuole secondarie di primo e secondo grado previsti dalla normativa vigente".
-L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti caratterizzanti "Discipline del settore biomolecolare" e "Discipline del settore biomedico" appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva. La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. È necessario pertanto:
-ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati.

LM-8-Biotecnologie industriali

Biotecnologie Genomiche, Industriali ed Ambientali
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Caratteristiche della prova finale: occorre esplicitare che la tesi dev'essere elaborata sotto la guida di un relatore.
L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti caratterizzanti "Discipline chimiche" e "Discipline biologiche" appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva. Stessa osservazione per le attività affini o integrative. La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati.
Occorre motivare l'inserimento fra le attività affini dei settori caratterizzanti CHIM/02 e CHIM/06, e togliere la motivazione dell'inserimento del settore CHIM/10 che non compare fra le attività affini.
Dato l'elevato numero di CFU riservati dall'ateneo alle attività art. 10, comma 5 lett. d è necessario indicare a quali fra le quattro voci essi sono attribuiti.

LM-9-Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche

Biotecnologie Farmaceutiche
Nel quadro delle "Conoscenze richieste per l'accesso" viene fatto riferimento a un "test attitudinale". Poiché la normativa parla esclusivamente di conoscenze per l'accesso, e non di motivazioni, abilità o attitudini, si chiede di espungere qualsiasi riferimento alla verifica preventiva di motivazioni, abilità o attitudini.
Sempre nel quadro delle "Conoscenze richieste per l'accesso", viene fatto riferimento a "OFA". Si ricorda che la norma non consente di attribuire "debiti formativi" agli studenti che si iscrivono alle lauree magistrali, dato che "eventuali integrazioni curricolari in termini di CFU devono essere acquisite prima della verifica della preparazione individuale. Si richiede, pertanto di rimuovere tale incongruenza.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti d'accesso. È possibile richiedere in ingresso competenze inferiori a quelle del livello B2 (i.e., B1), purché la tabella delle attività formative preveda un numero di crediti linguistici adeguato a raggiungere il livello richiesto.

Biotecnologie mediche
Per i descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione" e "Autonomia di giudizio" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti.
Nel descrittore "Conoscenza e capacità di comprensione" si fa riferimento alla presenza di curricula. Tale aspetto dovrebbe essere inserito anche quadro "Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo" nel quale si chiede di includere una descrizione più articolata, seppure sintetica, del percorso formativo.
Nel quadro "Conoscenze richieste per l'accesso", viene fatto riferimento a "OFA". Si ricorda che la norma non consente di attribuire "debiti formativi" agli studenti che si iscrivono alle lauree magistrali, dato che "eventuali integrazioni curricolari in termini di CFU devono essere acquisite prima della verifica della preparazione individuale. Si richiede, pertanto di rimuovere tale incongruenza.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti d'accesso. È possibile richiedere in ingresso competenze inferiori a quelle del livello B2 (i.e., B1), purché la tabella delle attività formative preveda un numero di crediti linguistici adeguato a raggiungere il livello richiesto.
Si chiede di riformulare il sotto-quadro "Caratteristiche della prova finale" indicando la struttura e la finalità della prova finale ed espungendo, invece, i dettagli relativi alla modalità di attribuzione dei punteggi che andranno inclusi nel sotto-quadro denominato "Modalità di svolgimento della prova finale".
Gli intervalli di crediti attribuiti agli ambiti "Discipline di base applicate alle biotecnologie", "Medicina di laboratorio e diagnostica", "Discipline medico-chirurgiche e riproduzione umana" e "Discipline veterinarie e riproduzione animale" appaiono eccessivamente ampi, e sono tali da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva. La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. È necessario pertanto:
-ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati.
LM-12-Design

Product design
L'insieme delle classi di laurea che consentono l'accesso al corso appare eccessivamente ampio e variegato e non garantisce i possesso delle conoscenze minime necessarie per il raggiungimento degli obiettivi del corso. Si chiede quindi di riformulare i requisiti curricolari esprimendoli in termini o di possesso della laurea in specifiche classi o di possesso di CFU in specifici settori o insiemi di settori scientifico di disciplinari. In ogni è necessario che i requisiti curricolari garantiscano il possesso di un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline propedeutiche a quelle caratterizzanti degli ambiti disciplinari "Design e comunicazioni multimediali" e "Discipline tecnologiche e ingegneristiche" previste nell'ordinamento del presente corso laurea magistrale.
In relazione alle modalità di verifica delle preparazione iniziale si chiede di espungere le parole "valutazione comparativa" e si suggerisce di rimandare per i dettagli al regolamento didattico del corso di studio.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Si chiede di espungere il codice ISTAT "2.5.1.2.0 Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private" in quanto gli obiettivi formativi specifici e il percorso formativo non sono coerenti con tale unità professionale.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

LM-13-Farmacia e farmacia industriale

Chimica e tecnologia farmaceutiche
-Autonomia di giudizio: sostituire le parole "di un'autonoma organizzazione dell'apprendimento" con le parole "dello sviluppo dell'autonomia di giudizio".
-Le conoscenze richieste per l'accesso sono indicate, ma occorre prevedere la loro verifica, che è obbligatoria in base al DM 270/04. La specificazione delle modalità di verifica può essere rimandata al regolamento didattico del corso di studio, dove saranno altresì indicati gli obblighi formativi aggiuntivi previsti nel caso in cui la verifica non sia positiva.
-Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati: il punto 4 alla fine dev'essere sostituito dal seguente "4. Accesso al FIT (Formazione iniziale e tirocinio per i docenti della scuola secondaria), avendo preventivamente conseguito i crediti richiesti dalla normativa vigente".

LM-14-Filologia moderna

Filologia moderna
CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA DELL'UNIONE EUROPEA OLTRE L'ITALIANO.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU (almeno 6) per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso (a livello almeno B2).
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. È necessario procedere ad una consistente riduzione.
Per rendere più leggibile l'ordinamento si raccomanda anche di utilizzare la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU.

LM-15-Filologia, letterature e storia dell'antichità

Filologia, letterature e storia del mondo antico
NOME DEL CORSO IN LINGUA INGLESE.
Il nome del corso in lingua inglese (Classics and Ancient History) non corrisponde al nome italiano e va pertanto corretto.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI
Non è possibile indicare come sbocco occupazionale l'insegnamento nelle scuole secondarie, in quanto per tale professione è previsto un apposito percorso formativo; è possibile però inserire la frase "I laureati che avranno crediti in numero sufficiente in opportuni gruppi di settori potranno come previsto dalla legislazione vigente partecipare alle prove di ammissione
per i percorsi di formazione per l'insegnamento secondario". Si chiede di modificare in tal senso il riferimento all'accesso ai percorsi formativi per l'insegnamento nella scuola secondaria.
DESCRITTORI DI DUBLINO
Per il descrittore " Capacità di applicare conoscenza e comprensione" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati.
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre indeterminatezza nel percorso formativo. Per rendere più leggibile l'ordinamento si raccomanda di utilizzare la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU, oppure di procedere ad una riduzione dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività affini o integrative.

LM-16-Finanza

Finanza e assicurazioni
Conoscenze richieste per l'accesso: elencare esplicitamente tutti gli SSD in cui possono essere acquisiti i 72 CFU richiesti. Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Per la figura di "Attuario e specialista della Funzione Attuariale" occorre precisare che l'esercizio della libera professione di attuario è subordinata al superamento dell'esame di Stato o, in alternativa, denominare la figura solo come "Specialista della Funzione Attuariale".

LM-17-Fisica

Fisica
In tutto l'ordinamento si chiede quando ci si riferisce a questo corso di usare i termini "laurea magistrale" e "laureati magistrali" al posto rispettivamente di "laurea" e "laureati".
Per il descrittore "Abilità comunicative" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari e tecnici" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2 anche per i curricula in lingua italiana) sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Inoltre non è possibile differenziare le conoscenze richieste in ingresso in base al curriculum, in quanto ci si iscrive al corso di laurea magistrale e non a uno specifico curriculum.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
Dalle professioni ISTAT dev'esser espunto il codice Professori di scienze matematiche, fisiche e chimiche nella scuola secondaria superiore - (2.6.3.2.1) in quanto sono necessari percorsi formativi successivi per poter accedere a tale professione.

LM-18-Informatica

Computer Science - Informatica
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo: togliere il trattino e l'a capo nella frase "applicando il - metodo scientifico".
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.

LM-19-Informazione e sistemi editoriali

Editoria e scrittura
Si chiede di reintegrare nelle conoscenze per l'accesso quanto segue: "Si richiede, inoltre, la conoscenza della lingua inglese ad un minimo B2 secondo gli standard di competenza linguistica del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue"

Media, comunicazione digitale e giornalismo
DESCRITTORI DI DUBLINO
Per il descrittore " Autonomia di giudizio" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati.
SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI
Non essendovi in tabella SSD funzionali alla acquisizione delle competenze legate alla figura di "Manager", si chiede di modificare il nome dello sbocco formativo "Manager in" in "Esperto di.."
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti caratterizzanti (Discipline metodologiche, informatiche e dei linguaggi; Discipline storico-sociali, giuridico-economiche, politologiche e delle relazioni internazionali) appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva.
La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. Tali circostanze devono tuttavia essere adeguatamente motivate.
È necessario pertanto:
- ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti, palesemente troppo ampi;
- e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati

LM-21-Ingegneria biomedica

Ingegneria Biomedica
Gli obiettivi formativi del corso devono essere riformulati e deve conseguentemente essere riformulata la descrizione del percorso formativo. Si segnala che gli obiettivi formativi devono essere formulati per il corso di studio (nella sua interezza) e che i curricola costituiscono percorsi differenti che devono consentire il raggiungimento dei medesimi obiettivi.
Per i descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi", e "Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi" occorre indicare con quali attività formative i risultati indicati sono conseguiti, facendo riferimento agli ambiti disciplinari o a specifici settori scientifico-disciplinari presenti nella tabella della attività formative.
Si chiede di riformulare i requisiti curricolari richiesti per l'accesso secondo le indicazioni seguenti:
- aggiungere al primo ambito disciplinare (matematica) i SSD MAT/05, MAT/06, MAT/07, MAT/08, MAT/09 e SECS-S/02;
- aggiungere al secondo ambito disciplinate (fisica e chimica) i SSD FIS/03 e CHIM/03;
- aggiungere al terzo ambito disciplinate (denominato "Ingegneria Clinica") i SSD ING-IND/09, ING-IND/32 e ING-IND/34;
- espungere la parte "Nel curriculum dello studente devono essere comunque presenti conoscenze riconducibili ai seguenti ambiti disciplinari: - Automatica - Campi Elettromagnetici - Elettrotecnica - Elettronica - Fisica Tecnica - Meccanica dei fluidi - Scienza delle Costruzioni - Teoria dei Segnali";
- espungere la frase "anche se il titolo triennale conseguito non è di Ingegneria Clinica o Biomedica". Occorre inoltre specificare che è prevista la verifica della personale preparazione, rinviando al Regolamento didattico del Corso per le modalità.
Poiché alla prova di verifica della preparazione iniziale possono partecipare solo coloro i quali sono in possesso dei requisiti curricolari si chiede di riformulare l'ultimo periodo del campo ("E' possibile colmare le eventuali carenze con l'acquisizione di corsi singoli nelle materie dei settori indicati sopra e non presenti nei curricula triennali degli studenti in ingresso") specificando che eventuali carenze curricolari dovranno essere colmate prima della verifica delle preparazione.
Coerentemente con quanto segnalato per gli obiettivi formativi specifici del corso, occorre riformulare la descrizione "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati" evidenziano funzioni, competenze e sbocchi comuni al corso.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso.
La struttura proposta per la tabella delle attività formative nella parte inerente le "attività affini" è eccessivamente indeterminata ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva.
Si chiede di riformulare completamente la tabella rendendo chiaro il percorso formativo proposto che deve essere correlato agli obiettivi del corso:
- ridurre l'ampiezza dell'intervallo di crediti da assegnarsi complessivamente all'attività;
- ridurre la lista dei settori scientifico disciplinari indicati in tutti i gruppi;
- limitare la presenza degli stessi SSD in più gruppi (ad esempio, in tal senso appare utile lo spostamento di ING-IND/34 nel gruppo A11 e la sua contemporanea eliminazione dai gruppi A12, A13, A14 e A15).
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

LM-22-Ingegneria chimica

Ingegneria Chimica
I requisiti curriculari di accesso appaiono troppo restrittivi.
Sebbene la legge riservi agli Atenei tale competenza i criteri vanno tuttavia adottati, in accordo con la norma, "in modo da evitare che l'ammissione sia di fatto riservata solo a chi proviene da una specifica classe di laurea o, addirittura, da un particolare corso di laurea, definendo con chiarezza le conoscenze e le competenze richieste, ed escludendo adozioni di fatto del numero chiuso" (DM 26 luglio 2007).
Si chiede di riconsiderare i criteri alla luce di tale norma. Si chiede, in ogni caso, di:
- aggiungere al gruppo degli SSD "caratterizzanti dell'ingegneria chimica" anche ING-IND/23;
- ampliare l'elenco degli SSD "caratterizzanti l'ingegneria industriale" includendo almeno i settori degli ambiti disciplinari caratterizzanti "ingegneria meccanica", "ingegneria energetica" ed "Ingegneria della sicurezza e protezione industriale" della classe delle lauree L-9 .
Si suggerisce inoltre di:
- ridurre a 36 i CFU minimi richiesti per le attività formative "di base";
- ridurre a 36 i CFU minimi richiesti per le attività dell'ambito "ingegneria chimica";
- conseguentemente ridurre a 24 i CFU minimi richiesti nei settori ING-IND/24-27.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. È necessario procedere ad una riduzione oppure, in alternativa, rendere più leggibile l'ordinamento utilizzando la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU.

Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

LM-23-Ingegneria civile

Ingegneria Civile
I requisiti curriculari di accesso appaiono troppo restrittivi.
Sebbene la legge riservi agli Atenei tale competenza i criteri vanno tuttavia adottati, in accordo con la norma, "in modo da evitare che l'ammissione sia di fatto riservata solo a chi proviene da una specifica classe di laurea o, addirittura, da un particolare corso di laurea, definendo con chiarezza le conoscenze e le competenze richieste, ed escludendo adozioni di fatto del numero chiuso" (DM 26 luglio 2007).
Si chiede di riconsiderare i criteri alla luce di tale norma.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

LM-25-Ingegneria dell'automazione

Control Engineering
Si chiede di espungere dal quadro degli "Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo" i riferimenti ad altri corsi di studio (la laurea di primo livello ed il dottorato di ricerca) erogati dall'ateneo.
Poichè gli obiettivi formativi qualificanti della classe stabiliscono che "L'ammissione ai corsi di laurea magistrale della classe richiede il possesso di requisiti curriculari che prevedano, comunque, un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline dell'ingegneria, propedeutiche a quelle caratterizzanti previste nell'ordinamento della presente classe di laurea magistrale" si chiede di vincolare, nei requisiti curricolari d'accesso, un congruo numero di CFU ai settori ING-IND/13, ING-IND/32 e
ING-INF/04.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. Si suggerisce di procedere ad una riduzione oppure, in alternativa, rendere più leggibile l'ordinamento utilizzando la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU.

Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

LM-26-Ingegneria della sicurezza

Ingegneria della Sicurezza e Protezione Civile
La norma non consente di attribuire "debiti formativi" agli studenti che si iscrivono alle lauree magistrali, dato che "eventuali integrazioni curricolari in termini di CFU devono essere acquisite prima della verifica della preparazione individuale." Si chiede quindi di espungere la dicitura "debiti formativi" dal quadro delle conoscenze richieste per l'accesso.
Si chiede di espungere dal quadro delle "conoscenze richieste per l'accesso" il periodo: "È prevista la convalida di crediti a seguito del riconoscimento di conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente in materia, nonché di altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello
post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso".
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Si chiede di espungere il codice ISTAT "Direttori e dirigenti generali di aziende nelle costruzioni - (1.2.2.3.0)" in quanto le professioni del "grande gruppo" 1 richiedono esperienze e particolari capacità decisionali ed organizzative che non sono generalmente coerenti con gli obiettivi formativi specifici e il percorso formativo di un corso di studio e che possono spesso essere acquisite anche in ambito extra universitario.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio ordinamento tra quelli caratterizzanti.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

LM-27-Ingegneria delle telecomunicazioni

Ingegneria delle Comunicazioni
Si chiede di espungere dal descrittore "Capacità di applicare conoscenza e comprensione - sintesi" l'elenco degli insegnamenti che concorrono al conseguimento degli obiettivi indicati. In questo campo è sufficiente indicare con quale tipologia di attività formative si ottengono i risultati mentre l'elenco degli insegnamenti andrà inserito nel quadro di dettaglio.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero minimo di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale. In alternativa è necessario specificare, nel quadro delle "conoscenze richieste per l'accesso", che nel caso in cui tali competenze non siano già possedute al momento della verifica della preparazione iniziale gli studenti dovranno obbligatoriamente includere nel proprio piano di studi un numero di CFU (non inferiore a 3) sufficiente al raggiungimento del livello di competenze linguistiche richiesto dalla classe.
L'intervallo di crediti attribuito alle attività formative affini o integrative nel loro complesso e l'estesa lista di settori includi nell'ambito rendono poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva.
Si suggerisce pertanto di:
- ridurre l'intervallo di crediti attribuiti alle attività formative affini o integrative nel loro complesso;
- ridurre il numero di SSD inclusi nell'ambito delle attività formative affini o integrative nel loro complesso;
- o, in alternativa, ridurre l'indeterminatezza dell'ambito utilizzando l'opzione predisposta appositamente a tale scopo in banca dati CINECA che consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU;
- e/o motivare con solidi argomenti la struttura proposta per la tabella delle attività formative.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

LM-28-Ingegneria elettrica

Ingegneria Elettrotecnica
Si chiede di modificare il quadro delle "conoscenze richieste per l'accesso" indicando esplicitamente i SSD in cui sono richiesti i CFU. In particolare, per il gruppo di settori riconducibili alle attività di base previste per le classi L-7,8 e 9, si chiede di indicare i settori scientifico-disciplinari MAT/01, 02, 03, 05, 06, 07, 08, 09, INF/01,
ING-INF/05, CHIM/03 e CHIM/07, SECS-S/02, FIS/01 e FIS/03.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. Si suggerisce di procedere ad una riduzione oppure, in alternativa, rendere più leggibile l'ordinamento utilizzando la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

Sustainable Transportation and Electrical Power Systems
Si chiede di modificare il quadro delle "conoscenze richieste per l'accesso" indicando esplicitamente i SSD in cui sono richiesti i CFU. In particolare, per il gruppo di settori riconducibili alle attività di base previste per le classi L-7,8 e 9, si chiede di indicare i settori scientifico-disciplinari MAT/01, 02, 03, 05, 06, 07, 08, 09, INF/01,
ING-INF/05, CHIM/03 e CHIM/07, SECS-S/02, FIS/01 e FIS/03.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. Si suggerisce di procedere ad una riduzione oppure, in alternativa, rendere più leggibile l'ordinamento utilizzando la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

LM-29-Ingegneria elettronica

Ingegneria Elettronica
Si chiede di riformulare i requisiti curricolari necessari per l'accesso al corso esprimendoli o in termini di possesso di una laurea in una certa classe e/o a numeri di CFU conseguiti in insiemi di settori scientifico disciplinari. I requisiti devono essere applicabili a laureati di qualsiasi sede.
Si chiede, inoltre, di:
- espungere dal sotto-quadro A3.a della SUA-CdS i due periodi seguenti:
"La preparazione personale viene in primo luogo valutata con riferimento alla media conseguita negli esami di profitto della Laurea di primo livello. È ritenuta adeguata se la media è non inferiore a 21/30, ovvero se ha conseguito il titolo di primo livello in corso; in tal caso lo studente può accedere direttamente alla Laurea Magistrale in Ingegneria Elettronica. Per gli studenti la cui media degli esami di profitto nella laurea di primo livello sia inferiore a 21/30, può essere richiesto un colloquio individuale di valutazione della preparazione personale".
- ed indicare solamente che la verifica della personale preparazione è effettuata secondo le modalità indicate nel regolamento didattico del corso di studio (che corrisponde al al sotto-quadro A3.b della SUA-CdS denominato "modalità di ammissione").
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

LM-30-Ingegneria energetica e nucleare

Ingegneria Energetica
Si chiede di modificare i requisti curricolari includendo nel primo gruppo di SSD anche MAT/02, nel secondo gruppo anche FIS/03, e nel sesto gruppo anche CHIM/03.
Si suggerisce di espungere dal sotto-quadro A3.a della SUA-CdS le parole seguenti "gli studenti saranno ammessi direttamente se la loro votazione di Laurea risulti uguale o maggiore di 92/110. In caso di laurea con votazione inferiore, lo studente sarà soggetto ad un colloquio con una apposita commissione del Corso di Studio, volto alla verifica della personale preparazione" ed indicare nel campo che la verifica, obbligatoria, è effettuate secondo le modalità indicate nel quadro nel regolamento didattico del CdS corrispondente al sotto-quadro A3.b "modalità di ammissione" della SUA-CdS.

Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

LM-31-Ingegneria gestionale

Ingegneria Gestionale
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" ed inoltre è previsto che alcuni insegnamenti possano essere erogati in ingua inglese è necessario specificare nell'ordinamento il livello di conoscenza della lingua inglese richiesto in ingresso, livello che non può essere inferiore al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue.
Si chiede di espungere dal quadro delle "conoscenze richieste per l'accesso" il periodo:
"Ferma restando la necessità che siano riconosciuti complessivamente almeno 120 CFU nei SSD sopra citati, potranno essere ammessi anche studenti il cui curriculum non rispetti i requisiti relativi alla articolazione dei crediti negli ambiti da a) ad f) purché sia possibile accertare l'adeguatezza dei requisiti curriculari, in base a valutazioni di equipollenza dei contenuti formativi riconosciuti ed eventualmente a verifiche delle effettive conoscenze possedute."
Si chiede di indicare nell'ordinamento in maniera chiara i requisiti curricolari d'accesso esprimendoli o in termini di possesso della laurea in determinate classi oppure in termini di possesso CFU conseguiti in specifici SSD, o in insiemi di SSD, oppure con una combinazione di queste due modalità.
Nella riformulazione si suggerisce di vincolare congrui numeri di CFU solo ai SSD compresi tra le attività formative "di base" (indicando tutti i SSD inclusi negli ambiti disciplinari "matematica, informatica e statistica" e "fisica e chimica") e tra le attività caratterizzanti dell'ambito dell'"ingegneria gestionale" delle classi L-8 ed L-9 e di evitare formulazioni eccessivamente stringenti al fine di consentire l'accesso anche di studenti che abbiamo conseguito la laurea in altri atenei.
Nel quadro delle "conoscenze richieste per l'accesso" occorre anche specificare che per accedere alla verifica della personale preparazione occorre essere già in possesso dei requisiti curricolari.
Si chiede di espungere i seguenti codici ISTAT poiché non coerenti con il percorso e gli obiettivi formativi del corso:
- Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione - (2.5.1.1.1);
- Specialisti del controllo nella Pubblica Amministrazione - (2.5.1.1.2);
- Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private - (2.5.1.2.0)
- Specialisti dell'organizzazione del lavoro - (2.5.1.3.2);
- Specialisti in attività finanziarie - (2.5.1.4.3);
- Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze ingegneristiche industriali e dell'informazione - (2.6.2.3.2).

LM-32-Ingegneria informatica

Engineering in Computer Science
Si chiede di espungere il codice ISTAT "Specialisti in reti e comunicazioni informatiche - (2.1.1.5.1)" poiché non coerente con gli obiettivi formativi del corso.

LM-35-Ingegneria per l'ambiente e il territorio

Ingegneria dell'Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso.
I requisiti curriculari di accesso appaiono troppo restrittivi.
Sebbene la legge riservi agli Atenei tale competenza i criteri vanno tuttavia adottati, in accordo con la norma, "in modo da evitare che l'ammissione sia di fatto riservata solo a chi proviene da una specifica classe di laurea o, addirittura, da un particolare corso di laurea, definendo con chiarezza le conoscenze e le competenze richieste, ed escludendo adozioni di fatto del numero chiuso" (DM 26 luglio 2007).
Si chiede di riconsiderare i criteri alla luce di tale norma.

Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio
I requisiti curriculari di accesso appaiono troppo restrittivi.
Sebbene la legge riservi agli Atenei tale competenza i criteri vanno tuttavia adottati, in accordo con la norma, "in modo da evitare che l'ammissione sia di fatto riservata solo a chi proviene da una specifica classe di laurea o, addirittura, da un particolare corso di laurea, definendo con chiarezza le conoscenze e le competenze richieste, ed escludendo adozioni di fatto del numero chiuso" (DM 26 luglio 2007).
Si chiede di riconsiderare i criteri alla luce di tale norma.
Dal quadro delle conoscenze richieste per l'accesso occorre espungere quanto segue:
"È prevista l'assegnazione di CFU a seguito del riconoscimento di conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai sensi della normativa vigente in materia, nonché di altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso, purché non già riconosciute ai fini della attribuzione di CFU nell'ambito del corso di laurea di provenienza.
È altresì prevista l'assegnazione di CFU per conoscenze maturate a seguito del superamento di verifiche di profitto sostenute in corsi di laurea universitari, qualora non abbiano dato luogo all'acquisizione di crediti utilizzati per il conseguimento della laurea di primo livello. Il numero massimo totale di CFU riconoscibili è fissato in 40."
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Si chiede di espungere il codice ISTAT "2.2.2.1.2 Pianificatori, paesaggisti e specialisti del recupero e della conservazione del territorio".
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

LM-37-Lingue e letterature moderne europee e americane

Scienze linguistiche, letterarie e della traduzione
NOME DEL CORSO IN LINGUA INGLESE.
Il nome del corso in lingua inglese (Modern languages, literatures and translation studies) non corrisponde al nome italiano e va pertanto corretto.
DESCRITTORI DI DUBLINO
Per il descrittore " Autonomia di giudizio" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati.
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre indeterminatezza nel percorso formativo. Per rendere più leggibile l'ordinamento si raccomanda di utilizzare la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU oppure di procedere ad una riduzione della lista dei settori scientifico disciplinari indicati in tali attività.

LM-40-Matematica

Matematica
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti d'accesso.

Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati: si chiede di separare in due quadri diversi le due figure professionali che si dichiara di voler formare. Inoltre si chiede di fare riferimento alla "normativa vigente" senza citare esplicitamente leggi o decreti per evitare di dover cambiare l'ordinamento a causa di modifiche normative in altri settori. Infine, ogni volta che si parla dell'insegnamento come sbocco occorre chiarire che la laurea magistrale non dà accesso a tale professione ma può dare accesso alle prove di ammissione per il percorso di formazione insegnanti purché si sia in possesso dei crediti previsti dalla normativa vigente.

Matematica per le applicazioni
Il nome del corso in lingua inglese non corrisponde al nome italiano; si chiede di risolvere l'incongruenza.
Negli obiettivi formativi specifici si dichiara che il percorso "prevede attività esterne come tirocini formativi presso enti, aziende e laboratori, strutture della pubblica
amministrazione" mentre nella tabella delle attività formative non sono indicati crediti obbligatoriamente riservati ai tirocini; si chiede di risolvere questa discrasia.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti d'accesso.

LM-41-Medicina e chirurgia

Medicina e chirurgia
Si chiede di indicare nella descrizione del percorso formativo e nelle "Note relative alle attività caratterizzanti" il numero minimo di CFU attribuiti alle attività formative nel settore L-LIN/12 (Lingua e traduzione - lingua inglese) oppure di strutturare la tabella in modo tale da attribuire univocamente i CFU a tali attività. In ogni caso il numero minimo di CFU attribuiti a tali attività dovrà essere coerente con gli obiettivi qualificanti della classe che prevedono che i laureati "dovranno avere acquisito la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano."

Medicina e chirurgia 'A'
Si chiede di indicare nella descrizione del percorso formativo e nelle "Note relative alle attività caratterizzanti" il numero minimo di CFU attribuiti alle attività formative nel settore L-LIN/12 (Lingua e traduzione - lingua inglese) oppure di strutturare la tabella in modo tale da attribuire univocamente i CFU a tali attività. In ogni caso il numero minimo di CFU attribuiti a tali attività dovrà essere coerente con gli obiettivi qualificanti della classe che prevedono che i laureati "dovranno avere acquisito la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano."

Medicina e chirurgia 'B'
Si suggerisce, come raccomandato dalla Conferenza Permanente dei presidenti di Corso Di Laurea in Medicina e Chirurgia, di prevedere in modo "trasversale" l'insegnamento della medicina di genere. In tale senso si suggerisce integrare il descritore "Capacità di applicare conoscenza e comprensione" specificando che "L'acquisizione della metodologia scientifica, medica, clinica e professionale rivolta ai problemi di salute del singolo e della comunità, con la doverosa attenzione alle differenze di popolazione e di sesso/genere."
Si chiede di indicare nella descrizione del percorso formativo e nelle "Note relative alle attività caratterizzanti" il numero minimo di CFU attribuiti alle attività formative nel settore L-LIN/12 (Lingua e traduzione - lingua inglese) oppure di strutturare la tabella in modo tale da attribuire univocamente i CFU a tali attività. In ogni caso il numero minimo di CFU attribuiti a tali attività dovrà essere coerente con gli obiettivi qualificanti della classe che prevedono che i laureati "dovranno avere acquisito la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano."

Medicina e chirurgia 'C'
Si chiede di indicare nella descrizione del percorso formativo e nelle "Note relative alle attività caratterizzanti" il numero minimo di CFU attribuiti alle attività formative nel settore L-LIN/12 (Lingua e traduzione - lingua inglese) oppure di strutturare la tabella in modo tale da attribuire univocamente i CFU a tali attività. In ogni caso il numero minimo di CFU attribuiti a tali attività dovrà essere coerente con gli obiettivi qualificanti della classe che prevedono che i laureati "dovranno avere acquisito la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano."

Medicina e chirurgia 'D'
Si chiedi di indicare nella descrizione del percorso formativo e nelle "Note relative alle attività caratterizzanti" il numero minimo di CFU attribuiti alle attività formative nel settore L-LIN/12 (Lingua e traduzione - lingua inglese) oppure di strutturare la tabella in modo tale da attribuire univocamente i CFU a tali attività. In ogni caso il numero minimo di CFU attribuiti a tali attività dovrà essere coerente con gli obiettivi qualificanti della classe che prevedono che i laureati "dovranno avere acquisito la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano."

Medicina e chirurgia 'E'
Si chiede di indicare nella descrizione del percorso formativo e nelle "Note relative alle attività caratterizzanti" il numero minimo di CFU attribuiti alle attività formative nel settore L-LIN/12 (Lingua e traduzione - lingua inglese) oppure di strutturare la tabella in modo tale da attribuire univocamente i CFU a tali attività. In ogni caso il numero minimo di CFU attribuiti a tali attività dovrà essere coerente con gli obiettivi qualificanti della classe che prevedono che i laureati "dovranno avere acquisito la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano."

Medicine and Surgery
Poichè il corso è erogato in lingua inglese occorre prevedere la conoscenza di tale lingua almeno di livello B2 tra le conoscenze richieste per l'accesso.

LM-46-Odontoiatria e protesi dentaria

Odontoiatria e protesi dentaria
Dal quadro delle "conoscenze richieste per l'accesso" occorre espungere la parola "quinquennale" tra le parole "diploma" e "di scuola media secondaria superiore".

LM-51-Psicologia

Neuroscienze Cognitive e Riabilitazione Psicologica
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'ACCESSO
Il titolo di studio che consente l'accesso deve essere la laurea o un diploma universitario di durata triennale, o altro titolo acquisito all'estero e riconosciuto idoneo. I requisiti curriculari devono essere espressi in termini di possesso di laurea in determinate classi, oppure in termini di possesso di specifici numeri di CFU conseguiti in insiemi di settori scientifico-disciplinari, oppure con una combinazione di queste due modalità. SI chiede di intervenire in tal senso specificando che si può accedere alla LM avendo conseguito un titolo di studio e, successivamente, indicando i requisiti curriculari richiesti.
CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA DELL'UNIONE EUROPEA OLTRE L'ITALIANO.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "una conoscenza avanzata, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU (almeno 3) per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso (a livello almeno B1)
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito caratterizzante (Psicologia dinamica e clinica) appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva.
La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. Tali circostanze devono tuttavia essere adeguatamente motivate.
È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati

Psicologia applicata ai contesti della salute, del lavoro e giuridico-forense
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'ACCESSO
Il titolo di studio che consente l'accesso deve essere la laurea o un diploma universitario di durata triennale, o altro titolo acquisito all'estero e riconosciuto idoneo. I requisiti curriculari devono essere espressi in termini di possesso di laurea in determinate classi, oppure in termini di possesso di specifici numeri di CFU conseguiti in insiemi di settori scientifico-disciplinari, oppure con una combinazione di queste due modalità. SI chiede di intervenire in tal senso specificando che si può accedere alla LM avendo conseguito un titolo di studio e, successivamente, indicando i requisiti curriculari richiesti.
CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA DELL'UNIONE EUROPEA OLTRE L'ITALIANO.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "una conoscenza avanzata, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU (almeno 3) per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso (a livello almeno B1)
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti caratterizzanti (Psicologia sociale e del lavoro; Psicologia dinamica e clinica) appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva.
La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. Tali circostanze devono tuttavia essere adeguatamente motivate.
È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati

Psicologia clinica
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI DEL CORSO E DESCRIZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO
Gli obiettivi formativi specifici del corso devono essere più chiaramente formulati (con particolare attenzione al punto b) )e occorre inoltre fornire una descrizione del percorso formativo.
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'ACCESSO
Il titolo di studio che consente l'accesso deve essere la laurea o un diploma universitario di durata triennale, o altro titolo acquisito all'estero e riconosciuto idoneo. I requisiti curriculari devono essere espressi in termini di possesso di laurea in determinate classi, oppure in termini di possesso di specifici numeri di CFU conseguiti in insiemi di settori scientifico-disciplinari, oppure con una combinazione di queste due modalità. SI chiede di intervenire in tal senso specificando che si può accedere alla LM avendo conseguito un titolo di studio e, successivamente, indicando i requisiti curriculari richiesti.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "una conoscenza avanzata, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU (almeno 3) per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso (a livello almeno B1)
SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI.
Nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni e differenziando le funzioni dalle competenze.

Psicologia della Comunicazione e del Marketing
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'ACCESSO
Il titolo di studio che consente l'accesso deve essere la laurea o un diploma universitario di durata triennale, o altro titolo acquisito all'estero e riconosciuto idoneo. I requisiti curriculari devono essere espressi in termini di possesso di laurea in determinate classi, oppure in termini di possesso di specifici numeri di CFU conseguiti in insiemi di settori scientifico-disciplinari, oppure con una combinazione di queste due modalità. SI chiede di intervenire in tal senso specificando che si può accedere alla LM avendo conseguito un titolo di studio e, successivamente, indicando i requisiti curriculari richiesti.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "una conoscenza avanzata, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU (almeno 3) per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso (a livello almeno B1)
DESCRITTORI DI DUBLINO
CONOSCENZA E CAPACITA' DI COMPRENSIONE: Non è chiaro il significato di questa frase: "Al termine del percorso formativo i laureati saranno in grado di comprendere e valutare gli impatti (positivi e negativi) reciproci tra i processi psicologico-sociali e i diversi succitati contesti di rilevanza sociale".
CAPACITA' DI APPRENDIMENTO (learning skills).
Si chiede di espungere il seguente periodo, in quanto non pertinente nel campo specifico: "Tra queste, frequentare con profitto dottorati di ricerca, scuole di specializzazione e master di secondo livello. Il conseguimento di tale risultato si configura come esito complessivo del percorso formativo dei laureati, che dovranno essere in grado di aggiornarsi con processi di studio autonomo nel corso della propria carriera lavorativa o di proseguire con successo gli studi ai successivi livelli. "
PROVA FINALE
Si chiede di espungere quanto segue in quanto non pertinente nel campo specifico: "(12 dei quali realizzabili all'estero)".
SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI.
Nel campo destinato al nome della figura professionale che si intende formare dev'essere inserito solo il nome di tale figura e non ulteriori informazioni. Inoltre, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni con particolare attenzione alla distinzione tra funzioni e competenze ed alla loro coerenza rispetto agli obiettivi formativi.

Psicologia dello sviluppo tipico e atipico
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'ACCESSO
Il titolo di studio che consente l'accesso deve essere la laurea o un diploma universitario di durata triennale, o altro titolo acquisito all'estero e riconosciuto idoneo. I requisiti curriculari devono essere espressi in termini di possesso di laurea in determinate classi, oppure in termini di possesso di specifici numeri di CFU conseguiti in insiemi di settori scientifico-disciplinari, oppure con una combinazione di queste due modalità. SI chiede di intervenire in tal senso specificando che si può accedere alla LM avendo conseguito un titolo di studio e, successivamente, indicando i requisiti curriculari richiesti.
SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI.
Nel campo "competenze associate alla funzione" devono essere indicate le competenze acquisite nel corso di studi che permetteranno ai laureati di svolgere le funzioni ivi indicate; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni, specificando le competenze necessarie a svolgere le funzioni e chiarendo quali sono gli sbocchi.
Si chiede infine di correggere il seguente refuso: "L'autonomia di giudizio e la capacità di operare scelte, giustificandole criticamente e indicandone le implicazioni operative, sarà acquisita (....)"

Psicopatologia dinamica dello sviluppo
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'ACCESSO
Il titolo di studio che consente l'accesso deve essere la laurea o un diploma universitario di durata triennale, o altro titolo acquisito all'estero e riconosciuto idoneo. I requisiti curriculari devono essere espressi in termini di possesso di laurea in determinate classi, oppure in termini di possesso di specifici numeri di CFU conseguiti in insiemi di settori scientifico-disciplinari, oppure con una combinazione di queste due modalità. SI chiede di intervenire in tal senso specificando che si può accedere alla LM avendo conseguito un titolo di studio e, successivamente, indicando i requisiti curriculari richiesti.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "una conoscenza avanzata, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU (almeno 3) per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso (a livello almeno B1)
SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI.
Nel campo destinato al nome della figura professionale che si intende formare dev'essere inserito solo il nome di tale figura e non ulteriori informazioni. Inoltre, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni, specificando le competenze necessarie a svolgere le funzioni e chiarendo quali sono gli sbocchi.

LM-52-Relazioni internazionali

Relazioni Internazionali
Per il descrittore "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti.
Per il descrittore "Abilità comunicative" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati (e occorre correggere il refuso "capicità").
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, oltre all'Italiano, due lingue straniere, di cui almeno una dell'Unione Europea, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche (di livello B2) nel corso di laurea magistrale (con 6 CFU si raggiunge tale livello per una sola lingua) o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso (in questo momento sono in alternativa con altri settori, per cui in teoria potrebbero non essere possedute).
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
Occorre espungere il codice ISTATi Giornalista - (2.5.4.2.0) perché richiede un percorso successivo per l'accesso.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori scientifico-disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti. Inoltre
la frase "Si fa presente, inoltre, che gli insegnamenti che fanno riferimento a detti settori sono tenuti da professori di ruolo già incardinati nella nostra Area e sono contraddistinti da una adeguata partecipazione degli studenti." dev'essere espunta, perché la scelta dei settori deve dipendere solo da motivazioni culturali e professionali (e non dalla presenza o meno di specifici docenti), e gli stessi insegnamenti potrebbero essere anche più seguiti se inseriti fra le attività caratterizzanti. Infine, i SSD IUS/03 - Diritto agrario, IUS/04 - Diritto commerciale, IUS/07 - Diritto del lavoro, IUS/12 - Diritto tributario, inseriti tra le attività affini, non appaiono coerenti con gli obiettivi formativi e con il percorso formativo del corso: occorre chiarire la relazione tra questi settori e gli obiettivi formativi del corso di studi.

LM-54-Scienze chimiche

Chimica
Per i descrittori "Abilità comunicative" e "Capacità di apprendimento" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti.
Conoscenze richieste per l'accesso: eliminare le parole "180 CFU conseguiti con un" (serve il titolo, non i crediti). Occorre poi eliminare la frase "12 CFU complessivi per attività relative alla prova finale, ivi compreso il tirocinio.", in quanto i requisiti curricolari possono essere espressi solo in termini di classe di laurea e/o di CFU acquisiti in SSD specifici. Inoltre, poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti d'accesso.

Chimica Analitica
Per il descrittore "Capacità di apprendimento" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti.
Conoscenze richieste per l'accesso: eliminare le parole "180 CFU conseguiti con un" (serve il titolo, non i crediti). Occorre poi eliminare la frase "12 CFU complessivi per attività relative alla prova finale, ivi compreso il tirocinio.", in quanto i requisiti curricolari possono essere espressi solo in termini di classe di laurea e/o di CFU acquisiti in SSD specifici. Inoltre, poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati: la frase "insegnante (può richiedere una specifica abilitazione)" dev'essere sostituita dalla frase "se in possesso dei crediti previsti dalla normativa vigente potranno partecipare alle prove d'accesso ai percorsi di formazione del personale docente per le scuole secondarie di primo e secondo grado".
Note alle attività affini: occorre motivare l'inserimento negli affini del settore caratterizzante BIO/10, e togliere i riferimenti al settore CHIM/12 che non e' presente negli affini.

LM-58-Scienze dell'universo

Astronomia e Astrofisica
Obiettivi formativi specifici: si chiede di espungere le parole "Gli obiettivi formativi della Laurea magistrale in Astronomia e Astrofisica sono coerenti con quelli qualificanti della Classe LM-58 (Scienze dell'Universo). Più precisamente," in quanto pleonastiche.
Per il descrittore "Abilità comunicative" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
Dalle professioni ISTAT dev'esser espunto il codice Professori di scienze matematiche, fisiche e chimiche nella scuola secondaria superiore - (2.6.3.2.1) in quanto sono necessari percorsi formativi successivi per poter accedere a tale professione.

LM-59-Scienze della comunicazione pubblica, d'impresa e pubblicità

Organizzazione e marketing per la comunicazione d'impresa
Si chiede di modificare il nome inglese in «Organization and Marketing for Corporate Communication».
Per i descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" e "Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti.
Nei descrittori di Dublino si consiglia di togliere i riferimenti a specifici insegnamenti (per evitare che il cambio di nome di un insegnamento costringa a effettuare un cambio di ordinamento) sostituendoli con riferimenti alla tipologia (ed eventualmente al settore o all'ambito) dell'attività formativa utilizzata per conseguire gli obiettivi dichiarati.
Conoscenze richieste per l'accesso: la frase "In mancanza del possesso dei crediti indicati, l'ammissione al Corso di laurea magistrale è su-bordinata a una valutazione preliminare dei requisiti curriculari posseduti, disciplinata dal rego-lamento didattico del corso di laurea." dev'essere espunta, in quanto i requisiti curricolari richiesti devono essere esplicitati nell'ordinamento e non ammettono eccezioni.
Caratteristiche della prova finale: occorre specificare che la tesi è elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati: nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Inoltre,
Il corso, pur fornendo solide basi in campo economico-aziendale, non appartiene ad una classe che giustifichi il profilo professionale di "Specialisti in marketing e management d'impresa"; occorre modificare il profilo in modo da diminuire l'enfasi sugli aspetti di management, privilegiando gli aspetti di marketing. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
Dalle professioni ISTAT devono essere espunti i codici Specialisti in risorse umane - (2.5.1.3.1) e Analisti di mercato - (2.5.1.5.4) in quanto gli obiettivi formativi specifici e il percorso formativo non sono coerenti con tali unità professionali.
La normativa permette l'indicazione nelle attività affini o integrative di settori scientifico-disciplinari indicati nella classe del corso di studio fra le attività caratterizzanti ma le attività affini o integrative non possono ridursi a una mera estensione delle caratterizzanti, disattendendo il significato a loro dato dal legislatore. E' pertanto necessario che nelle attività affini o integrative compaiano anche settori che non siano compresi fra i caratterizzanti della classe e che nelle note alle attività affini sia inserita la frase "Il regolamento didattico del corso di studio garantisce agli studenti che lo vogliano di seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini e integrativi che non siano già caratterizzanti."
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori scientifico-disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore (incluso il SSD SECS-S/05), o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio ordinamento tra quelli caratterizzanti.

LM-60-Scienze della natura

Scienze della natura
I descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" e "Capacità di applicare conoscenza e comprensione
- Sintesi" sono troppo generici e devono essere meglio formulati, mantenendo l'indicazione delle modalità e degli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti e verificati.
Conoscenze richieste per l'accesso: si chiede di spostare nel quadro A3.b la frase "Per coloro che non sono nella situazione di rispettare i suddetti criteri, si procederà ad una valutazione individuale, in modo da definire gli insegnamenti che il laureato dovrà sostenere prima dell'iscrizione alle lauree magistrali, tenendo sempre presente il criterio precedente." Inoltre, poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
Dalle professioni ISTAT deve essere espunto il codice Agronomi e forestali - (2.3.1.3.0) in quanto gli obiettivi formativi specifici e il percorso formativo non sono coerenti con tale unità professionale.
Occorre motivare l'inserimento fra le attività affini del settore caratterizzante INF/01. Occorre poi espungere la frase "La presenza nel CAD di un corpo docente particolarmente qualificato e motivato, che nelle proprie attività di ricerca include numerose linee di ricerca in progetti nazionali e internazionali su temi affrontati nelle suddette discipline, ne sostiene ulteriormente la scelta." in quanto la scelta di quali settori inserire nelle attività affini deve dipendere esclusivamente da motivazioni culturali e professionali.

LM-62-Scienze della politica

Scienze della Politica
Si chiede di modificare il nome inglese in «Political Science».
Per i descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" e "Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti (e correggere l'ultimo periodo del secondo descrittore, troppo involuto e contenente refusi).
Per il descrittore "Abilità comunicative" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati.
Il descrittore "Capacità di apprendimento" è troppo generico e deve essere meglio formulato. Inoltre occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti e verificati.
Poiché l'ordinamento, nel quadro "Abilità comunicative", dichiara che I laureati magistrali nel corso devono essere "in grado di utilizzare correntemente due lingue straniere dell'Unione Europea con piena padronanza dei principali lessici specialistici" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche (di livello B2) nel corso di laurea magistrale (con 6 CFU si raggiunge tale livello per una sola lingua) o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso (in questo momento sono in alternativa con altri settori, per cui in teoria potrebbero non essere possedute).
Occorre espungere dagli sbocchi la professione di Giornalista - (2.5.4.2.0) perché richiede un percorso successivo per l'accesso.
L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito caratterizzante "giuridico" appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva. La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio ordinamento tra quelli caratterizzanti. Inoltre la frase "Si fa presente, inoltre, che gli insegnamenti che fanno riferimento a detti settori sono tenuti da professori di ruolo già incardinati nella nostra Area e sono contraddistinti da una adeguata partecipazione degli studenti." dev'essere espunta, perché la scelta dei settori deve dipendere solo da motivazioni culturali e professionali (e non dalla presenza o meno di specifici docenti), e gli stessi insegnamenti potrebbero essere anche più seguiti se inseriti fra le attività caratterizzanti. Infine, I SSD M-DEA/01 - Discipline demoetnoantropologiche e SECS-P/11 - Economia degli intermediari finanziari, inseriti tra le attività affini, non appaiono coerenti con gli obiettivi formativi e con il percorso formativo del corso: occorre chiarire la relazione tra tali settori e gli obiettivi formativi del corso di studi.

LM-63-Scienze delle pubbliche amministrazioni

Scienze delle amministrazioni e delle politiche pubbliche
Conoscenze richieste per l'accesso: Per motivi di trasparenza, e' necessario elencare esplicitamente i settori in cui devono essere acquisiti i 90 crediti, e i numeri minimi richiesti per ciascun gruppo di settori. Inoltre, poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti d'accesso. Se i crediti di lingua sono nelle attività affini, occorre utilizzare la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU, in modo da evidenziarne l'obbligatorietà.

Note alle attività caratterizzanti: perché la motivazione data per l'ampiezza degli intervalli degli ambiti caratterizzanti sia accettabile occorre che nella sintetica descrizione del percorso formativo si faccia riferimento alla presenza di curricula, presumibilmente qualcuno più rivolto agli aspetti economici e qualcuno più rivolto agli aspetti giuridici.

LM-64-Scienze delle religioni

Scienze storico-religiose
SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI.
Nel campo destinato al nome della figura professionale che si intende formare dev'essere inserito solo il nome di tale figura e non ulteriori informazioni. Inoltre, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni con particolare attenzione al campo "funzione" relativamente allo sbocco " Responsabili nello studio, nella gestione e nel controllo dei fenomeni religiosi"
CODICI ISTAT
Si chiede di espungere il seguente codice in quando non coerente con il percorso formativo: Scrittori e poeti - (2.5.4.1.1)

LM-71-Scienze e tecnologie della chimica industriale

Chimica Industriale
Gli obiettivi formativi specifici del corso sono adeguatamente formulati, ma occorre fornire una sintetica descrizione del percorso formativo.
I descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" e "Capacità di applicare conoscenza e comprensione
- Sintesi" sono troppo generici e devono essere meglio formulati. Inoltre occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti e verificati.
Autonomia di giudizio: correggere il refuso "Dovrà inoltre" dev'essere "Dovranno inoltre".
Conoscenze richieste per l'accesso: eliminare la frase "12 CFU complessivi per attività relative alla prova finale, ivi compreso il tirocinio.", in quanto i requisiti curricolari possono essere espressi solo in termini di classe di laurea e/o di CFU acquisiti in SSD specifici. Inoltre, poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati: occorre eliminare la frase "accesso al Tirocinio Formativo Attivo, per ottenere l'abilitazione all' insegnamento nelle scuole secondarie di I e II grado", in quanto il Tirocinio Formativo Attivo non esiste più, e sostituirla con la seguente: "I laureati in possesso dei crediti previsti dalla normativa vigente potranno partecipare alle prove d'accesso ai percorsi di formazione del personale docente per le scuole secondarie di primo e secondo grado".

Note alle attività affini: L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento (evitando di fare riferimento a "insegnamenti di base" che non esistono nelle lauree magistrali) con particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio ordinamento tra quelli caratterizzanti.

LM-74-Scienze e tecnologie geologiche

Geologia Applicata all'Ingegneria, al Territorio e ai Rischi
Il nome del corso in lingua inglese non corrisponde al nome italiano; si chiede di risolvere l'incongruenza.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, nel campo destinato al nome della figura professionale che si intende formare dev'essere inserito solo il nome di tale figura e non ulteriori informazioni. Inoltre, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.

Geologia di esplorazione
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, nel campo destinato al nome della figura professionale che si intende formare dev'essere inserito solo il nome di tale figura e non ulteriori informazioni. Inoltre, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito caratterizzante "Discipline mineralogiche, petrografiche e geochimiche" appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva, anche considerando l'inserimento del settore GEO/07 fra le attività affini. La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati.

LM-75-Scienze e tecnologie per l'ambiente e il territorio

Monitoraggio e Riqualificazione Ambientale
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono possedere la padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea oltre all'italiano" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B1) sono richieste tra i requisiti d'accesso.
L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti caratterizzanti "Discipline biologiche", "Discipline di Scienze della Terra" e "Discipline ecologiche" appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva. La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati.
Note alle attività affini: espungere la frase "La presenza nel CAD di un corpo docente particolarmente qualificato e motivato, che nelle proprie attività di ricerca include numerose linee di ricerca in progetti nazionali e internazionali su temi delle suddette discipline, ne ha motivato ulteriormente la scelta." in quanto la scelta di quali settori inserire deve dipendere esclusivamente da motivazioni culturali o professionali. Inoltre occorre motivare l'inserimento negli affini dei SSD caratterizzanti AGR/16 e IUS/10.

LM-77-Scienze economico-aziendali

Economics and communication for management and innovation

Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.

Intermediari, finanza internazionale e risk management
Conoscenze richieste per l'accesso: Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B1) sono richieste tra i requisiti d'accesso. Se i crediti di lingua sono nelle attività affini, occorre utilizzare la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU, in modo da evidenziarne l'obbligatorietà.
Caratteristiche della prova finale: occorre specificare che la tesi dev'essere elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
Note alle attività affini: Deve essere motivata la replicazione del SSD IUS/05 tra gli affini. Inoltre occorre correggere i refusi (SEC-P e SEC-S invece di SECS-P e SECS-S).

Management delle imprese
Conoscenze richieste per l'accesso: Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B1) sono richieste tra i requisiti d'accesso per tutti gli studenti, non solo quelli che seguiranno il curriculum in inglese (per i quali invece serve un livello di conoscenza almeno B2). Se i crediti di lingua sono nelle attività affini, occorre utilizzare la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU, in modo da evidenziarne l'obbligatorietà.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
Ulteriori attività formative: avendo l'ateneo destinato almeno 3 CFU a queste attività, il minimo di crediti attribuito alle "Altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro" (unica voce a cui possono essere attribuiti crediti) dev'essere 3.

Tecnologie e gestione dell'innovazione
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B1) sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
Il codice ISTAT Specialisti in risorse umane - (2.5.1.3.1) non trova riscontro nella tabella delle attività formative e pertanto deve essere espunto.

LM-78-Scienze filosofiche

Filosofia
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'ACCESSO
Il campo presenta una ripetizione delle consocenze per l'accesos che si chiede di risolvere espungendo tutta la prima parte del campo da " Si può accedere al Corso di Laurea Magistrale in Filosofia" a "Le modalità di verifica della personale preparazione dello studente verranno definite nel regolamento didattico del corso di studio."
MOTIVAZIONI DELL'INSERIMENTO NELLE ATTIVITÀ AFFINI DI SETTORI PREVISTI DALLA CLASSE O NOTE ATTIVITÀ AFFINI
Si chiede di inserire la motivazione per l'inserimento nelle attività affini del settore IUS/20

LM-80-Scienze geografiche

Gestione e valorizzazione del territorio
DESCRITTORI DI DUBLINO
Per i descrittori ""Abilità comunicative" e "Capacità di apprendimento" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti.
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'ACCESSO
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti d'accesso. Occorre riformulare il campo alla luce di queste osservazioni.
SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI
Occorre espungere la figura "Specialisti in scienze sociali" in quanto non coerente con gli obiettivi e il percorso formativo e le professioni/codici ISTAT
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti caratterizzanti (Discipline storiche; Discipline ambientali ed economico-giuridiche) appare eccessivamente ampio ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva. Si chiede di motivare l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati.
NOTE RELATIVE ALLE ALTRE ATTIVITÀ
Si chiede di rivedere il campo aggiornandolo alla tabella delle attività formative (in particolare si fa cenno a CFU acquisiti nelle ulteriori conoscenze linguistiche assenti in Tabella)

LM-81-Scienze per la cooperazione allo sviluppo

Scienze dello sviluppo e della cooperazione internazionale
Per i descrittori "Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi", "Autonomia di giudizio", "Abilità comunicative" e "Capacità di apprendimento" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati.
Conoscenze richieste per l'accesso: la conoscenza dell'inglese a livello B2 dev'essere richiesta anche ai laureati nelle classi L-36 e L-37 (e dev'essere corretto il refuso "L-L-12"). La frase "in modoo tale che lo studente copra almeno tutti gli ambiti disciplinari a cui i suddetti settori si richiamano." dev'essere sostituita dall'indicazione esplicita di quali sono questi ambiti e quali settori appartengono a quali ambiti.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
Dalle professioni ISTAT devono essere espunti i codici Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private
- (2.5.1.2.0), Specialisti in attività finanziarie - (2.5.1.4.3), Specialisti dei sistemi economici - (2.5.3.1.1) in quanto gli obiettivi formativi specifici e il percorso formativo non sono coerenti con tali unità professionali.
L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito caratterizzante "discipline economiche" appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva. La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. È necessario procedere ad una consistente riduzione. Per rendere più leggibile l'ordinamento si raccomanda anche di utilizzare la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori scientifico-disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore (incluso SPS/13), o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio ordinamento tra quelli caratterizzanti. Inoltre la frase "Si fa presente, inoltre, che gli insegnamenti che fanno riferimento a detti settori sono tenuti da professori di ruolo già incardinati nella nostra Area e sono contraddistinti da una adeguata partecipazione degli studenti." dev'essere espunta, perché la scelta dei settori deve dipendere solo da motivazioni culturali e professionali (e non dalla presenza o meno di specifici docenti), e gli stessi insegnamenti potrebbero essere anche più seguiti se inseriti fra le attività caratterizzanti.

LM-82-Scienze statistiche

Scienze statistiche
Obiettivi formativi specifici: si chiede di modificare la frase "delineati nelle sezioni precendenti del documento" (correggendo il refuso) in quanto a seconda del contesto di visualizzazione cambia l'ordine in cui sono presentate le varie sezioni.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B1) sono richieste tra i requisiti d'accesso.

Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe: le motivazioni addotte sono troppo generiche e devono essere più precisamente formulate.
L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito caratterizzante "Statistico applicato" appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva. La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati.

Statistical Methods and Applications
Caratteristiche della prova finale: la prova finale di una laurea magistrale deve necessariamente prevedere "la presentazione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore". (DM 270/2004 art.11, comma 5). Occorre modificare il campo alla luce di questa osservazione.
Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe: le motivazioni addotte sono troppo generiche e devono essere più precisamente formulate.
L'intervallo di crediti attribuito alle attività formative affini o integrative nel loro complesso appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva. È necessario pertanto:
°& ridurre l'intervallo di crediti attribuiti alle attività formative affini o integrative nel loro complesso, utilizzando eventualmente anche l'opzione offerta dalla maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU;
°& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza dell'intervallo di crediti.

LM-83-Scienze statistiche attuariali e finanziarie

Scienze attuariali e finanziarie
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono possedere una buona conoscenza, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B1) sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Note alle attività affini: espungere qualsiasi riferimento alle attività di base, che nelle lauree magistrali non esistono.

LM-84-Scienze storiche

Scienze storiche. Medioevo, età moderna, età contemporanea
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'ACCESSO
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un numero obbligatorio di CFU, adeguato per poter acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti d'accesso. Occorre riformulare il campo alla luce di queste osservazioni.
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti caratterizzanti (Storia dei paesi extraeuropei; Fonti, metodologie, tecniche e strumenti della ricerca storica) appare eccessivamente ampio. La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. Si chiede di ridurre gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti, palesemente troppo ampi e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati.
MOTIVAZIONI DELL'INSERIMENTO NELLE ATTIVITÀ AFFINI DI SETTORI PREVISTI DALLA CLASSE O NOTE ATTIVITÀ AFFINI
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti.

LM-85-Scienze pedagogiche

Pedagogia e scienze dell'educazione e della formazione
OBIETTIVI FORMATIVI
Si chiede di invertire l'ordine dei paragrafi, inserendo la formulazione degli obiettivi formativi prima della descrizione del percorso formativo.
CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA DELL'UNIONE EUROPEA OLTRE L'ITALIANO.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che, per i laureati nella classe, "il possesso fluente, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti d'accesso.
IL CORSO PREPARA ALLA PROFESSIONE DI
Fra gli sbocchi occupazionali deve essere cancellato "Ispettori scolastici e professioni assimilate", in quanto per l'accesso ai concorsi occorre in genere aver maturato prefissate esperienze in altri ruoli.
ATTIVITA' CARATTERIZZANTI
L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito caratterizzante (Discipline psicologiche, sociologiche e antropologiche) appare eccessivamente ampio. La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. Si chiede di ridurre gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti, palesemente troppo ampi e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti

LM-87-Servizio sociale e politiche sociali

Progettazione gestione e valutazione dei servizi sociali
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche a lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B1) sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Non si obietta sulla ripetizione dei settori caratterizzanti per le attività affini e integrative, che è motivata. Si chiede però che nelle attività affini siano aggiunti dei settori non già indicati nella classe come caratterizzanti e nelle note alle attività affini sia aggiunta la frase: "Il regolamento didattico del corso di studio e l'offerta formativa saranno tali da consentire agli studenti che lo vogliono di seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini o integrativi che non sono già caratterizzanti".

LM-88-Sociologia e ricerca sociale

Scienze Sociali Applicate
Per il descrittore "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti.
Conoscenze richieste per l'accesso: occorre specificare che il livello di conoscenza linguistica richiesto è almeno pari al livello B2.
Caratteristiche della prova finale: occorre specificare che la tesi è elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati: il sottocampo "competenze associate alla funzione" dev'essere meglio precisato.
Dalle professioni ISTAT deve essere espunto il codice Analisti di mercato - (2.5.1.5.4) in quanto gli obiettivi formativi specifici e il percorso formativo non sono coerenti con tale unità professionale.
Note alle attività caratterizzanti: si chiede di aggiornare il testo all'attuale situazione normativa (in cui la classe 36/A è diventata A-18 e ha cambiato nome).
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori scientifico-disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento (evitando ogni riferimento alle attività di base che nelle lauree magistrali non esistono), con particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti. Inoltre occorre ampliare l'insieme dei SSD per le attività affini e integrative, aggiungendo settori non già indicati nella classe per le attività caratterizzanti, e si chiede di aggiungere la frase "la frase: "Il regolamento didattico del corso di studio e l'offerta formativa saranno tali da consentire agli studenti che lo vogliono di seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini e integrativi che non sono già caratterizzanti".

LM-89-Storia dell'arte

Storia dell'arte
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI
Gli obiettivi formativi specifici di un corso di studio indicano quale progetto formativo si intende proporre e qual è il profilo culturale e professionale del laureato che si vuole formare. In nessun momento della descrizione può essere fatto riferimento a versioni precedenti dell'ordinamento. Si chiede di rivedere il campo alla luce di queste osservazioni.
DESCRITTORI DI DUBLINO
Per i descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione" e "Capacità di applicare conoscenza e comprensione" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono acquisiti.
CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA DELL'UNIONE EUROPEA OLTRE L'ITALIANO.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che, per i laureati nella classe, "il possesso fluente, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti d'accesso.
SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI.
Nel campo destinato al nome della figura professionale che si intende formare dev'essere inserito solo il nome di tale figura e non ulteriori informazioni. Inoltre, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro alla luce di queste osservazioni, con particolare attenzione ai campi "funzione" (che non deve contenere anche indicazioni relative al campo "sbocchi") e "competenze" (da distinguere dalle funzioni).

LM-90-Studi europei

European studies
Negli obiettivi formativi specifici del corso occorre correggere il refuso "escomoimcs"
I testi dei descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" e "Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi" sono in gran parte identici. Occorre riscriverli differenziando in maniera evidente le conoscenze che il corso vuole impartire (da inserire nel primo descrittore) dalle competenze che il corso vuole fornire (da inserire nel secondo descrittore), mantenendo l'indicazione delle modalità e degli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti e verificati (e correggendo il refuso "ecomnomico").
Si chiede di espungere il testo delle comunicazioni al CUN, non più attuale.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati: nel sottocampo "competenze associate alla funzione" della figura professionale "Specialisti in studi europei" devono essere indicate solo le competenze acquisite nel corso di studi che permettono di svolgere le funzioni sopra indicate, espungendo ogni altra informazione non pertinente.
Dalle professioni ISTAT devono essere espunti i codici Esperti legali in imprese - (2.5.2.2.1) e Esperti legali in enti pubblici - (2.5.2.2.2) in quanto gli obiettivi formativi specifici e il percorso formativo non sono coerenti con tali unità professionali.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori scientifico-disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio ordinamento tra quelli caratterizzanti.

LM-91-Tecniche e metodi per la società dell'informazione

Data Science
Conoscenze richieste per l'accesso: la descrizione confonde i requisiti curriculari, che devono essere posseduti in ogni caso, con la personale preparazione. I requisiti curriculari corrispondono all'insieme di tutte le condizioni indicate nei punti (a), (b), (A) e (B), espungendo però l'inciso "(o valutando eventuali affinità tra settori scientifico-disciplinari)" in quanto eventuali affinità devono essere dichiarate nell'ordinamento e non stabilite caso per caso. Le condizioni (c) e (d) pertengono invece alla personale preparazione e il loro soddisfacimento dev'essere verificato, con modalità indicate nel regolamento didattico del corso di studi (e nel quadro A3.b), per tutti e soli gli studenti in possesso dei requisiti curriculari, inclusi quelli provenienti dalle classi di laurea elencate all'inizio.
Occorre riscrivere il quadro tenendo ben distinti i due momenti.
L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito caratterizzante "Aziendale-organizzativo" appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva. La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati.

LM/SNT1-Scienze infermieristiche e ostetriche

Scienze infermieristiche e ostetriche
Nel campo degli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati" destinato al nome della figura professionale che si intende formare deve essere indicato un nome coerente con gli la classe, gli obiettivi formativi specific, il percorso formativo del corso. Si chiede quindi di espungere o modificare "Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione".

Scienze infermieristiche e ostetriche
Nel campo degli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati" destinato al nome della figura professionale che si intende formare deve essere indicato un nome coerente con gli la classe, gli obiettivi formativi specific, il percorso formativo del corso. Si chiede quindi di espungere o modificare "Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione".

LM/SNT2-Scienze riabilitative delle professioni sanitarie

Scienze riabilitative delle professioni sanitarie
Dagli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati" occorre espungere il codice ISTAT "Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze mediche - (2.6.2.2.3)" ed indicare invece il codice "2.6.2.2.3 - Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze mediche".

Scienze riabilitative delle professioni sanitarie
Dagli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati" occorre espungere "Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze mediche - (2.6.2.2.3)" ed indicare invece:
- "2.6.2.2.3& Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze mediche".

LM/SNT3-Scienze delle professioni sanitarie tecniche

Scienze delle professioni sanitarie tecniche assistenziali
Nel campo degli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati" destinato al nome della figura professionale che si intende formare deve essere indicato un nome coerente con gli la classe, gli obiettivi formativi specific, il percorso formativo del corso. Si chiede quindi di espungere o modificare "Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione".

Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche
Nel campo degli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati" destinato al nome della figura professionale che si intende formare deve essere indicato un nome coerente con gli la classe, gli obiettivi formativi specific, il percorso formativo del corso. Si chiede quindi di espungere o modificare "Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione".

Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche
Nel campo degli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati" destinato al nome della figura professionale che si intende formare deve essere indicato un nome coerente con gli la classe, gli obiettivi formativi specific, il percorso formativo del corso. Si chiede quindi di espungere o modificare "Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione".

LM/SNT4-Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione

Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione
Nel campo degli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati" destinato al nome della figura professionale che si intende formare deve essere indicato un nome coerente con gli la classe, gli obiettivi formativi specific, il percorso formativo del corso. Si chiede quindi di espungere o modificare "Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione".
Si chiede di motivare la presenza dei settori "ICAR/03 - Ingegneria sanitaria - ambientale" e "ICAR/07 - Geotecnica" inclusi nell'ambito delle attività formative affini o integrative o di espungere i suddetti settori.

LM-4 c.u.-Architettura e ingegneria edile-architettura (quinquennale)

Ingegneria edile-architettura
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso. Si chiede quindi di portare a 6 i numero minimo di CFU attribuiti "Per la conoscenza di almeno una lingua straniera" oppure richiedere un livello non inferiore al B1 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue tra i requisiti d'accesso.

L-7-Ingegneria civile e ambientale & L-9-Ingegneria industriale

Ingegneria civile e industriale
In merito al "raggruppamento di settori" si segnala che il "gruppo 7" include un insieme di settori assai eterogeneo ed e prevede una notevole ampiezza dell'intervallo CFU ad esso attribuiti. Ne consegue una eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo, con la possibilità di attivare percorsi con grosse differenziazioni e che, quindi, non è chiaro come possano portare al conseguimento degli stessi obiettivi formativi.
Occorre quindi riformulare la tabella della attività formative separando il gruppo 6 in almeno due gruppi (uno con i settori ING-IND ed uno con i settori GEO ed ICAR), attribuendo a ciascuno di essi un minimo i CFU diverso da zero ed un intervallo di CFU non eccessivamente ampio.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.

LM-9-Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche & LM-59-Scienze della comunicazione pubblica, d'impresa e pubblicità

Comunicazione Scientifica Biomedica
I requisti curricolari d'accesso devono essere completamente riformulati in modo tale che sia garantito il possesso di un'adeguata padronanza di metodi e contenuti scientifici
generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline propedeutiche a quelle caratterizzanti di ambito biotecnologico e medico-chirurgico previste nell'ordinamento del presente corso.
Si ritiene che per il conseguimento degli obiettivi del corso sia necessario che i requisiti curricolari prevedano:
-
non meno di 30 CFU sei settori BIO e MED;
- non meno di 6 CFU nei settori CHIM.
Nel quadro "Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo" va espunto l'ultimo periodo ("Il corso prevede insegnamenti in Teorie e tecniche della Comunicazione applicate alla scienza biomedica, Sociologia della salute, Istologia, Fisiologia, Eziologia e patogenesi delle malattie, Genetica, Biotecnologia, Bioetica, Statistica in ambito medico-scientifico e Psicologia dei consumi") che potrebbe essere sostituito da "Il corso prevede insegnamenti sia di ambito biomedico sia di discipline della comunicazione necessari per la formazione della figura professionale proposta".
E' necessario inoltre includere nel quadro una descrizione, sintetica, del percorso formativo articolata per progressione cronologica o per aree di apprendimento.
Nella descrizione del profilo professionale dei laureati, ed in particolare nei due campi "funzione in un contesto di lavoro" e
"competenze associate alla funzione", occorre includere funzioni, conoscenze, abilità e competenze competenze coerenti con la classe delle lauree LM-9 in cui è incardinato il corso e con il nome proposto per la figura professionale.
Per quanto riguarda gli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati" si chiede di espungere i seguenti codici ISTAT in quanto le unità indicante non sono coerenti con gli obiettivi formativi del corso:
- Professori di scienze matematiche, fisiche e chimiche nella scuola secondaria superiore - (2.6.3.2.1);
- Professori di scienze della vita e della salute nella scuola secondaria superiore - (2.6.3.2.2);
- Professori di discipline tecnico-ingegneristiche nella scuola secondaria superiore - (2.6.3.2.3);
- Professori di scienze dell'informazione nella scuola secondaria superiore -(2.6.3.2.4);
- Professori di scienze letterarie, artistiche, storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche nella scuola secondaria superiore - (2.6.3.2.5);
- Professori di scienze giuridiche, economiche e sociali nella scuola secondaria superiore - (2.6.3.2.6);
- Professori di discipline umanistiche nella scuola secondaria inferiore - (2.6.3.3.1);
- Professori di discipline tecniche e scientifiche nella scuola secondaria inferiore - (2.6.3.3.2).
Si suggerisce, invece, di reintrodurre il codice "Biologi e professioni assimilate - (2.3.1.1.1)" che invece è coerente con la laurea nella classe LM-9 poiché questa consente la partecipazione all'esame di stato per l'iscrizione all'albo dei biologi.
Nell'ambito "discipline medico chirurgiche e della riproduzione umana" devono essere inseriti i settori MED/09, MED/06 e MED/18. In coerenza con gli obietti formativi del corso occorre prevedere un congruo numero di CFU in Farmacologia BIO/14. In particolare si chiede di includere nell'ambito disciplinare "Discipline Farmaceutiche" il solo settore BIO/14 assegnandogli un numero coerente di CFU.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso.

LM-59-Scienze della comunicazione pubblica, d'impresa e pubblicità & LM-88-Sociologia e ricerca sociale

Comunicazione, Valutazione e Ricerca Sociale per le Organizzazioni
Obiettivi formativi specifici del corso: pur trattandosi di un corso interclasse, il progetto formativo del corso dev'essere presentato in maniera unitaria. E' possibile declinare questo progetto tramite curricula, ma senza identificarli come appartenenti a classi diverse in quanto qualsiasi percorso deve soddisfare i requisiti di entrambe le classi. Rivedere gli obiettivi formativi alla luce di questa osservazione.
Analogamente, nel campo "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati" occorre togliere i riferimenti alle due classi.
Per i descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi", "Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi" "Autonomia di giudizio" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti.
Conoscenze richieste per l'accesso: si chiede di utilizzare il nome corretto del corso di studio. Inoltre la frase "In mancanza del possesso dei crediti indicati, l'ammissione al Corso di laurea magistrale è subordinata a una valutazione preliminare dei requisiti curriculari posseduti, disciplinata dal regolamento didattico del corso di laurea." dev'essere espunta, in quanto solo gli studenti in possesso dei requisiti curriculari possono accedere alla verifica della personale preparazione, e superata questa iscriversi al corso.
Occorre specificare che la prova finale deve comprendere la presentazione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore.
Attività affini: la motivazione indicata per l'inserimento nelle attività affini del settore SPS/07 non è accettabile, in quanto tale settore è caratterizzante per entrambe le classi. Si chiede di espungerlo dalle attività affini, o in alternativa di fornire una motivazione convincente per il suo inserimento.
Ai sensi dell'allegato A del DM 987/2016, a ciascun insegnamento o modulo delle attività formative affini e integrative, è possibile prevedere un numero di crediti inferiore a 5 solo previa delibera motivata delle strutture didattiche competenti, usualmente il Senato Accademico. Occorre quindi portare ad almeno 5 il numero massimo di crediti destinato al gruppo 11 o, in alternativa, citare nelle note alle attività affini gli estremi della delibera che autorizza insegnamenti o moduli affini di meno di 5 crediti.

RELATIVAMENTE AI SEGUENTI ORDINAMENTI ESPRIME PARERE NON FAVOREVOLE; SI RENDE NECESSARIA UNA SOSTANZIALE RIFORMULAZIONE

LM-12-Design

Design, Comunicazione Visiva e Multimediale
Gli obiettivi formativi specifici del corso devono essere più precisamente formulati.
Si chiede di rielaborare anche i descrittori relativi a "Conoscenza e comprensione" e a "Capacità di applicare conoscenza e comprensione" che devono essere usati per indicare le conoscenze e competenze disciplinari specifiche del corso di studi che ogni studente del corso deve possedere nel momento in cui consegue il titolo.
Dal descrittore "Conoscenza e capacità di comprensione" devono essere espungere le parole "essendo un progetto interfacoltà".
Nel quadro delle "Conoscenze richieste per l'accesso" si indica il corso come "interclasse". Occorre espungere tale parola.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea
oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso (in questo caso occorre richiedere un livello non inferiore al B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue).
Dal quadro "Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT)" devono essere espunti i codici aventi struttura (3.X.X.X.X), in quanto i codici del terzo grande gruppo della classificazione ISTAT (professioni tecniche) non sono coerenti con il livello del corso di studio.
Si chiede, inoltre, di espungere il codice 2.5.4.1.3 "Redattori di testi per la pubblicità" perchè l'unità non è coerente con gli obiettivi formativi specifici e il percorso formativo.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le procedure di accreditamento.”

In proposito, il Presidente fa presente che l’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio ha inviato il suddetto parere alle competenti strutture didattiche, che stanno provvedendo ad effettuare le necessarie modifiche agli ordinamenti.
Informa, inoltre, che gli ordinamenti adeguati al parere del CUN saranno esaminati dalla Commissione Didattica di Ateneo, che ne verificherà la conformità con le prescrizioni del CUN stesso.
Fa, infine, presente che, ai sensi della nota del MIUR, prot. n. 34280 del 4 dicembre 2017, gli ordinamenti modificati devono essere trasmessi al MIUR entro 3 settimane dalla data del parere del CUN e che, pertanto, non essendo possibile, entro detta data, acquisire la preventiva approvazione del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione, sarà necessario procedere con l’emanazione di un Decreto Rettorale di approvazione degli ordinamenti modificati.

Tutto ciò premesso, nel far presente che analoga relazione è stata sottoposta all’esame del Senato Accademico, che, nella seduta del 17 aprile u.s., ha preso atto, invita il Consiglio di Amministrazione a prendere atto.

Sul punto relativo a: “Anno accademico 2018-2019 – Modifiche agli ordinamenti dei corsi di studio già attivati nel precedente anno accademico – Parere CUN” (offerta formativa 9.1), il rettore illustra la relazione e, non essendovi osservazioni, invita il Consiglio di Amministrazione a prendere atto del parere espresso dal CUN nell’adunanza del 4 aprile 2018.

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Visto il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Vista la Legge 30 dicembre 2010, n. 240;
• Visto il D.M. 12 dicembre 2016, n. 987;
• Visto il D.M. 8 febbraio 2017, n. 60;
• Visto il D.M. 29 novembre 2017, n. 935;
• Visto il parere espresso dal CUN nell’adunanza del 4 aprile 2018;
• Vista la presa d’atto del Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018

PRENDE ATTO

del parere espresso dal CUN nell’adunanza del 4 aprile 2018.


IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Il rettore, dopo una breve illustrazione delle relazioni iscritte ai punti da 9.2.1 a 9.6.5 (offerta formativa) dell’ordine del giorno, chiede se vi sono osservazioni. Non essendovi richieste di interventi, pone singolarmente in votazione i punti da 9.2.1 a 9.6.5.
Le delibere sono approvate all’unanimità

Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI ARCHITETTURA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA IN DESIGN AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Architettura, con delibera del 26 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“La Preside introduce il punto all’O.d.G. avente a oggetto l’approvazione della Programmazione degli accessi per l’A.A. 2018-2019 relativa al CdL in Design, Classe L-4, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), della legge n. 264/99 e fa presente quanto segue:

- che il CdL prevede, nella programmazione didattica, l’erogazione di n° 7 Laboratori Progettuali per un totale di 69CFU (su 180 CFU totali) che necessitano di posti di studio personalizzati (per un parametro non inferiore a 2mq a studente) da allestire in aule per la didattica atte a questo scopo, a cui si aggiungono il Laboratorio Didattico di Progettazione Strutturale per il Design (ICAR 08, 9 CFU) e il laboratorio Didattico di Disegno e Modello (ICAR 17, 9CFU), che necessitano di postazioni attrezzate con tecnologie ad alta specializzazione. Si tratta di attività non svolgibili con la dotazione media ordinaria universitaria, in quanto gli studenti utilizzano software altamente specifici per la modellazione e postazioni individuali con tavoli idonei sia per disegnare e misurare, che per le elaborazioni digitali e le modellazioni;
- che il CdL prevede, nella programmazione didattica, l’erogazione di 8 CFU in Attività Integrative (ovvero Altre conoscenze utili per il mondo del lavoro) da svolgersi presso strutture esterne all’Ateneo (Aziende, Studi Professionali, altri Centri di Ricerche) nazionali e internazionali con le quali dovranno essere sottoscritti appositi Accordi e che implicano servizi di assistenza e tutorato specifici per ogni singolo studente;

- che il CdL prevede, nella programmazione didattica, attività pratico/sperimentali finalizzate alla realizzazione del lavoro finale di Tesi (pari a 10CFU) da svolgersi all’interno di laboratori ad alta specializzazione che accolgono un numero contingentato di studenti (ci si riferisce in particolare ai Laboratori presenti in Ateneo con attrezzature finalizzate al Rapid Manufacturing).

Il particolare le attività dei Laboratori Progettuali sono, ad alta specializzazione, obbligatorie per tutti, che devono essere portate avanti individualmente dagli studenti, sotto la guida dei docenti, con apposite attrezzature. Si tratta di attività non svolgibili con la dotazione media ordinaria universitaria, in quanto gli studenti utilizzano software specifici per la progettazione e modellazione e postazioni individuali con tavoli idonei per il disegno tecnico e per la realizzazione di modelli e prototipi, nonché per le elaborazioni digitali e le modellazioni parametriche.

Al fine di permettere lo svolgimento delle attività, l’infrastruttura del laboratorio deve possedere alcune caratteristiche distintive molto avanzate per consentire, da un lato, la gestione e il controllo centralizzati delle varie postazioni di lavoro, dall’altro una rapida riconfigurazione delle stesse, poiché è necessario garantire la possibilità di condividere l’attività progettuale all’interno della classe. Le postazioni di lavoro devono poter consentire la compresenza degli elaborati grafici stampati per la continua verifica da parte dei docenti e di dotazioni hardware e software per l’aggiornamento e la condivisione dei contenuti.

L’alta specializzazione dei laboratori del CDL in Design viene declinata all’interno dei seguenti insegnamenti:

Al 1° anno:
Insegnamento integrato (composto 2 moduli) di Fondamenti di Disegno (ICAR 17, 12CFU)
Per le attività di apprendimento relative ai fondamenti geometrici, morfologici e descrittivi di base utili alla configurazione dei prodotti materiali e immateriali, si prevede una didattica fortemente caratterizzata dall’impiego degli strumenti informatici e dei software di disegno vettoriale e raster, così da educare alla visione spaziale delle forme ed al controllo delle relazioni geometriche, metriche e proporzionali integrando il disegno analogico con l’uso del disegno digitale. Per queste motivazioni è necessario l’impiego di sistemi tecnologici avanzati propri di un’alta specializzazione di software informatici per il disegno e la modellazione (sistemi CAD/CAM). Tali sistemi tecnologici richiedono una organizzazione e gestione centralizzata all’interno dell’aula-laboratorio per la modellazione digitale e la creazione di archivi di dati informazioni da condividere all’interno di una rete di postazioni personalizzate, dotate di elevata capacità di memoria e di elevata specializzazione.

Insegnamento integrato (composto da 2 moduli) di Laboratorio di Basic Design (SSD ICAR/13, ICAR/17, 12CFU)
Per le attività di apprendimento relative alle caratteristiche dei materiali, del colore, delle forme naturali e geometriche anche in relazione alle leggi della percezione visiva, si prevede l’elaborazione delle esercitazioni mediante sistemi sperimentali non assimilabili a modalità didattiche frontali di tipo tradizionale, oltre all’utilizzo in turnazione delle strutture dei Laboratori CE.S.MA per le relative applicazioni e modellazioni. Tali sistemi richiedono una organizzazione e gestione centralizzata all’interno dell’aula-laboratorio per la modellazione fisica e per quella digitale in cui sarà necessaria la creazione di archivi di dati informazioni da condividere all’interno di una rete di postazioni personalizzate, dotate di elevata capacità di memoria e di elevata specializzazione.

Al 2° anno:
Insegnamento integrato di Materiali e Tecnologie Innovative (ICAR 13, 9 CFU)
Per le attività di apprendimento relative alle caratteristiche dei materiali innovativi ed avanzati, lo studente è chiamato a sviluppare una proposta progettuale attraverso la sperimentazione e l’utilizzo di tecnologie per la validazione di nuovi materiali con prestazioni avanzate. Tale attività richiede spazi adeguati (minimo 2 mq/studente), in cui sia possibile sperimentare fisicamente i materiali attraverso caratterizzazioni superficiali, addizione e sottrazione di materia, ecc.

Insegnamento integrato di Disegno e Modello (ICAR 13, 9 CFU)
Per le attività di apprendimento relative alle dinamiche iterazioni tra i modelli sia digitali che grafici, in cui la modellazione digitale, di tipo numerico, matematico e/o parametrico viene utilizzata come vero e proprio laboratorio virtuale di stimolo del pensiero progettuale e di controllo della forma dalla fase di ideazione del prodotto fino alla fase di produzione. Tale tipo di didattica è fortemente caratterizzata dall’impiego degli strumenti informatici e dei software di disegno vettoriale e raster più complessi e sistemi tecnologici avanzati propri di un’alta specializzazione di software informatici per il disegno e la modellazione. Tali sistemi tecnologici richiedono una organizzazione e gestione centralizzata e sono svolti all’interno di un’aula-laboratorio attrezzata con postazioni singole limitate.

Insegnamento integrato di Laboratorio di design per la Comunicazione Visiva (ICAR 13, 9CFU), Laboratorio di design per il Prodotto (ICAR 13, 9CFU), Laboratorio di design per lo Spazio Pubblico (ICAR 13, 9CFU).
L’acquisizione delle competenze previste dal percorso formativo per lo sviluppo delle attività progettuali nel campo del prodotto, dell’exhibit e della comunicazione visiva, richiedono strumentazioni e sistemi tecnologici di elevata specializzazione. Le attività di laboratorio sono organizzate attraverso l’acquisizione di specifiche competenze per l’impiego di software di modellazione, richiedono una organizzazione dinamica che consenta tanto di gestire il progetto mediante la modellazione digitale, quanto mediante la modellazione fisica.

Al 3° anno
Curriculum in design per il Prodotto con 2 insegnamenti da 2 moduli ciascuno (ICAR 13, ing-inf-05, 24 CFU) o Curriculum in design per la Comunicazione Visiva, per l'Exhibit e per lo Spazio Pubblico (ICAR 13, ICRA 16, ICAR 17, 24 CFU)
La peculiarità delle modalità didattiche nell’ambito del progetto, richiede una frequente supervisione del docente sulle attività applicative svolte dagli studenti, sia per la parte di sviluppo informatico, sia per lo sviluppo prototipale (rapid manufactoring).

Per tutti questi Laboratori Progettuali sono dunque richiesti posti di studio personalizzati all’interno delle aule dedicate, che permettono una didattica fortemente caratterizzata dall’impiego di piattaforme specifiche per l’elaborazione delle esercitazioni attraverso sistemi tecnologici avanzate non assimilabili a modalità didattiche frontali tradizionali. Inoltre è richiesto l’utilizzo in turnazione delle strutture dei Laboratori Sapienza Design Factory e CESMA per l’utilizzazione di macchinari di Fabbricazione Digitale.

Infine, si sottolinea come le Attività Integrative obbligatorie, da svolgersi parallelamente all’attività di Tesi, possono essere svolte anche presso strutture diverse dall’Ateneo attraverso apposite Convenzioni. L’attestazione di queste Attività richiede una specifica verifica individuale dei percorsi da parte dei docenti.

Ne consegue il rapporto numerico docente/studenti non possa superare i 65 posti.

Ciò specificato, in coerenza a quanto riportato nell’articolo 3, comma 2, lettere della legge n.264/99, e tenendo altresì anche conto del fabbisogno di professionalità del sistema sociale e produttivo, si richiede la programmazione degli accessi a livello locale per il corso di Laurea Triennale in Design, Classe L-4 per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n. 180 di cui n. 171 studenti comunitari ed extra-comunitari residenti in Italia e n.9 studenti extra-comunitari residenti all’estero in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione caratterizzati dall’impiego di sistemi tecnologici, così come sopra descritti, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 180 e l’utilizzo di postazioni di studio personalizzate limitate a 65.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n. 106/18, valutato il numero di studenti immatricolati ed iscritti al primo anno negli anni accademici 2016-2017 e 2017-2018, ha ridefinito il potenziale formativo già deliberato dalla Facoltà di Architettura per il corso di studio in argomento, fissando il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in 185 studenti, di cui 175 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 10 extra-comunitari non residenti.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea in Design, classe L-4, afferente alla Facoltà di Architettura.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Architettura (Allegato 28)

DELIBERAZIONE N. 156/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Architettura del 26 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 106 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea in Design, classe L-4, afferente alla Facoltà di Architettura, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 185 studenti, di cui 175 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 10 extra-comunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI ARCHITETTURA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ARCHITETTURA (RESTAURO) AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Architettura, con delibera del 26 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“La Preside introduce il punto all’OdG avente per oggetto l’approvazione della Programmazione degli accessi per l’A.A. 2018-2019 relativa al CdLM in Architettura (Restauro) della classe LM-4 Architettura e Ingegneria Edile-Architettura, illustrando le premesse di seguito riportate:

- che gli articoli 1, comma 1, lettera a) e 2, comma 1, lettere a) e b) della legge 264/99 “Norme in materia di accessi ai corsi universitari” individuano tra le tipologie di corsi ad accesso programmato nazionale i:
- “Corsi di laurea in medicina e chirurgia, in medicina veterinaria, in odontoiatria e protesi dentaria, in Architettura”;
- “Corsi di laurea per i quali l'ordinamento didattico preveda l'utilizzazione di laboratori ad alta specializzazione, di sistemi informatici e tecnologici o comunque di posti-studio personalizzati”;

- che il DM 155/2007 “Determinazione delle Classi di laurea magistrale”, relativamente alla Classe LM-4, prevede che: “I curricula previsti dalla classe si conformano alla direttiva 85/384/CEE e relative raccomandazioni, prevedendo anche, fra le attività formative, attività applicative e di laboratorio per non meno di quaranta crediti complessivi”;

- che il DM 155/2007 “Determinazione delle Classi di laurea magistrale”, relativamente alla Classe LM-4, prevede quali principali sbocchi occupazionali:
- attività nelle quali i laureati magistrali della classe sono in grado di progettare, attraverso gli strumenti propri dell'architettura e dell'ingegneria edile-architettura, dell'urbanistica e del restauro architettonico e avendo padronanza degli strumenti relativi alla fattibilità costruttiva ed economica dell'opera ideata, le operazioni di costruzione, trasformazione e modificazione dell'ambiente fisico e del paesaggio, con piena conoscenza degli aspetti estetici, distributivi, funzionali, strutturali, tecnico–costruttivi, gestionali, economici e ambientali e con attenzione critica ai mutamenti culturali e ai bisogni espressi dalla società contemporanea;
- attività nelle quali i laureati magistrali della classe predispongono progetti di opere e ne dirigono la realizzazione nei campi dell'architettura e dell'ingegneria edile-architettura, dell'urbanistica, del restauro architettonico, ed in generale dell'ambiente urbano e paesaggistico coordinando a tali fini, ove necessario, altri magistrali e operatori;

Tenuto conto:
- che la maturazione di tali competenze e abilità progettuali si persegue all’interno dei Laboratori, strutture didattiche di alta specializzazione, a carattere applicativo e progettuale, che prevedono lavori in piccoli gruppi e posti studio personalizzati e che rappresentano la base formativa per la preparazione alle professioni relative all'architettura e all'ingegneria edile-architettura, così come definite dalla direttiva 85/384/CEE;

Considerato:
- che il CdLM in Architettura (Restauro) è collocato nella Classe delle Lauree magistrali LM-4 Architettura e Ingegneria Edile- Architettura; il CdLM fa parte di un percorso formativo unico (3 e 2) che vede il percorso magistrale in classe LM-4 “Architettura (Restauro)” quale compimento del CdL Triennale nella classe L-17 “Scienze dell'Architettura”. Tale percorso formativo (3 e 2) ha ottenuto nel 2004/2005 il riconoscimento della qualifica professionale, ai sensi della Direttiva 2005/36/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 7 settembre 2005;
- che, in coerenza con quanto sopra richiamato, al fine di adempiere agli obiettivi formativi qualificanti della Classe di Laurea magistrale LM-4 e in continuità con il ciclo di studio della Laurea Triennale nella classe L-17 “Scienze dell'Architettura”, il percorso formativo del CdLM in Architettura (Restauro) si struttura intorno all’esperienza centrale del progetto, inteso come dimensione sperimentale nei suoi aspetti teorici e operativi e declinato nelle attività laboratoriali di alta specializzazione dei Laboratori Integrati e dei Laboratori Monodisciplinari, che, complessivamente, costituiscono 8 dei 12 insegnamenti erogati nel biennio, per un monte di CFU pari a 48 sui complessivi 120;

- che, in particolare, l’alta specializzazione dei Laboratori del CdLM in Architettura (Restauro) si declina all’interno dei seguenti insegnamenti:

Al I anno, sono previsti, per un totale di 10 CFU, 1 Laboratorio:
- LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1 (Icar 14);
Il corso si pone come obiettivo quello di realizzare un'esperienza conoscitiva articolata e complessiva nella quale convergano tutte le componenti del processo disciplinare che si armonizzano nel fare architettonico. Oltre ai necessari approfondimenti di tipi morfologico, tecnologico, costruttivo e tipologico, il corso si propone di tenere conto dei dati provenienti dai contesti urbani e, con essi, dall'edilizia storica dei centri storici.
Gli obiettivi di apprendimento presuppongono che da parte dei docenti ci sia una frequente supervisione sulle attività applicative svolte dagli studenti e un’adeguata dotazione di spazio individuale. Inoltre, risulta indispensabile l’impiego di specifici sistemi tecnologici avanzati di alta specializzazione e l’adozione di software informatici che non rientrano in una media dotazione universitaria.

Nel II anno sono previsti, per un totale di 38 CFU, 5 Laboratori:
- LABORATORIO DI RESTAURO DEI MONUMENTI (Icar 19)
Il corso vuole trasmettere agli studenti le conoscenze teoriche e strumentali necessarie a gestire, con piena consapevolezza, l’elaborazione di un progetto architettonico esecutivo di un organismo spaziale di dimensioni limitate, che verifichi la compatibilità delle intenzioni formali con il complesso dei vincoli economici e delle soluzioni funzionali, strutturali, tecnologiche ed impiantistiche. In questo contesto, viene indagata sistematicamente la rispondenza edilizia del progetto, identificandone le diverse componenti e verificando la praticabilità delle soluzioni progettuali.
Gli obiettivi di apprendimento presuppongono che da parte dei docenti ci sia una frequente supervisione sulle attività applicative svolte dagli studenti e un’adeguata dotazione di spazio individuale. Inoltre, risulta indispensabile l’impiego di specifici sistemi tecnologici avanzati di alta specializzazione e l’adozione di software informatici che non rientrano in una media dotazione universitaria.

- LABORATORIO DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE URBANA (Icar 21)
Il corso vuole fornire gli strumenti teorico-metodologici e operativi per la costruzione di un processo di pianificazione finalizzato alla riqualificazione della città esistente, con particolare riferimento a contesti periferici degradati e potenzialmente sottoposti a consistenti trasformazioni. Ciò, sia attraverso una verifica della fattibilità ambientale, morfologica, economico-finanziaria e amministrativa, sia mediante la scelta di quegli strumenti innovativi la cui flessibilità garantisce l’innescarsi di processi virtuosi di recupero e riqualificazione attraverso il coinvolgimento di soggetti e operatori privati negli interventi di interesse pubblico.
Gli obiettivi di apprendimento presuppongono che da parte dei docenti ci sia una frequente supervisione sulle attività applicative svolte dagli studenti e un’adeguata dotazione di spazio individuale. Inoltre, risulta indispensabile l’impiego di specifici sistemi tecnologici avanzati di alta specializzazione e l’adozione di software informatici che non rientrano in una media dotazione universitaria.

- LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II (Icar 14);
Il corso ha l’obiettivo di trasmettere agli studenti le conoscenze teoriche e strumentali necessarie a gestire, con piena consapevolezza, l’elaborazione di un progetto architettonico esecutivo di un organismo spaziale di dimensioni limitate, che verifichi la compatibilità delle intenzioni formali con il complesso dei vincoli economici e delle soluzioni funzionali, strutturali, tecnologiche ed impiantistiche. In questo contesto, viene indagata sistematicamente la rispondenza edilizia del progetto, identificandone le diverse componenti e verificando la praticabilità delle soluzioni progettuali.
Il corso prevede approfondimenti e applicazioni dirette sui temi trattati nell'esame opzionale corrispondente.
Il corso prevede approfondimenti e applicazioni dirette sui temi trattati nell'esame opzionale corrispondente. Gli obiettivi di apprendimento presuppongono che da parte dei docenti ci sia una frequente supervisione sulle attività applicative svolte dagli studenti e un’adeguata dotazione di spazio individuale. Inoltre, risulta indispensabile l’impiego di specifici sistemi tecnologici avanzati di alta specializzazione e l’adozione di software informatici che non rientrano in una media dotazione universitaria.

- LABORATORIO DI APPROFONDIMENTO DI RESTAURO (Icar 19)
Il corso prevede approfondimenti e applicazioni dirette sui temi trattati nell'esame opzionale corrispondente. Il corso prevede approfondimenti e applicazioni dirette sui temi trattati nell'esame opzionale corrispondente. Gli obiettivi di apprendimento presuppongono che da parte dei docenti ci sia una frequente supervisione sulle attività applicative svolte dagli studenti e un’adeguata dotazione di spazio individuale. Inoltre, risulta indispensabile l’impiego di specifici sistemi tecnologici avanzati di alta specializzazione e l’adozione di software informatici che non rientrano in una media dotazione universitaria.

- LABORATORIO DI APPROFONDIMENTO DI SCIENZA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI, (Icar 08, ICAR 09)
Il corso prevede approfondimenti e applicazioni dirette sui temi trattati nell'esame opzionale corrispondente. Gli obiettivi di apprendimento presuppongono che da parte dei docenti ci sia una frequente supervisione sulle attività applicative svolte dagli studenti e un’adeguata dotazione di spazio individuale. Inoltre, risulta indispensabile l’impiego di specifici sistemi tecnologici avanzati di alta specializzazione e l’adozione di software informatici che non rientrano in una media dotazione universitaria.

Considerato, infine:
- che le ore dedicate alle attività di laboratorio rappresentano una modalità didattica di apprendimento differente rispetto alla modalità standard della lezione frontale, che consente l’acquisizione di una conoscenza specifica e integrata delle procedure, degli strumenti e delle tecniche per operare nel campo degli interventi sul patrimonio architettonico e ambientale esistente e alla progettazione di nuova architettura, anche attraverso l’uso di strumenti informatici e tecnologici specifici delle singole discipline e che non rientrano in una media dotazione universitaria (vedi software per l’elaborazione grafica e la gestione dei dati, per la modellazione in 2D e 3D, per la progettazione strutturale, per la valutazione economica del progetto e via dicendo);

- che, in particolare, i Laboratori di alta specializzazione consentono agli studenti di formarsi nell’ottica del lavoro interdisciplinare, attraverso modalità didattiche che richiedono una frequente supervisione, da parte dei docenti, sulle attività applicative svolte dagli studenti, rendendo indispensabile una adeguata dotazione di spazio individuale e un congruo rapporto numerico docente/studenti, tenuto conto anche delle turnazioni d'uso possibili;

- che, all’interno del percorso formativo del CdlM, sono previsti 2 CFU dedicati a “Tirocini formativi e di orientamento” che mirano ad agevolare l’inserimento dello studente nel mercato del lavoro attraverso un’esperienza professionale da svolgere presso un’azienda o un ente pubblico del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni.

Tutto quanto sopra Premesso e Considerato

La Facoltà di Architettura richiede la programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di Laurea magistrale in al CdLM in Architettura (Restauro), Classe LM-4 Architettura e Ingegneria Edile- Architettura, ai sensi della Legge n. 264/99, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n. 150 posti; di cui 120 studenti comunitari ed extra-comunitari residenti in Italia e n. 30 extra-comunitari residenti all’estero, in considerazione del fatto che l’Ordinamento del corso di studio prevede:
- l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione così come sopra descritti, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 150 posti; di cui 120 studenti comunitari ed extra-comunitari residenti in Italia e n. 30 extra-comunitari residenti all’estero;
- l’uso di sistemi informatici e tecnologici e di software specialistici, disponibili per un numero di studenti pari a 150, di cui 120 studenti comunitari ed extra-comunitari residenti in Italia e n. 30 extra-comunitari residenti all’estero.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n. 107/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in Architettura (Restauro), classe LM-4, afferente alla Facoltà di Architettura.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Architettura (Allegato 29)

DELIBERAZIONE N. 157/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Architettura del 26 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 107 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in Architettura (Restauro), classe LM-4, afferente alla Facoltà di Architettura, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 150 studenti, di cui 120 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 30 extra-comunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI ARCHITETTURA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE INTERFACOLTÀ IN PRODUCT DESIGN – DESIGN DEL PRODOTTO (ARCHITETTURA – INGEGNERIA DELL’INFORMAZIONE, INFORMATICA E STATISTICA) AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Architettura, con delibera del 26 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“La Preside introduce il punto all’O.d.G. avente a oggetto l’approvazione della Programmazione degli accessi per l’A.A. 2018-2019 relativa al CdLM in Product Design (LM12) erogato in lingua inglese, interfacoltà con Facoltà di Ingegneria dell'Informazione, Informatica e Statistica, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), della legge n. 264/99 e fa presente quanto segue:

Il CdLM in Product Design:
- è erogato completamente in lingua inglese e prevede l’iscrizione di studenti provenienti da paesi UE ed Extra-UE;
- prevede, nella programmazione didattica, l’erogazione di n° 5 Laboratori Progettuali per un totale di 60CFU (su 10CFU totali) che necessitano di posti di studio personalizzati (per un parametro non inferiore a 2mq a studente) da allestire in aule per la didattica atte a questo scopo;
- prevede, nella programmazione didattica, l’erogazione di 12CFU in Attività Integrative (Further Learning) da svolgersi presso strutture esterne all’Ateneo (Aziende, Studi Professionali, altri Centri di Ricerche) nazionali e internazionali con le quali dovranno essere sottoscritti appositi Accordi e che implicano servizi di assistenza e tutorato specifici per ogni singolo studente;
- prevede, nella programmazione didattica, attività pratico/sperimentali finalizzate alla realizzazione del lavoro finale di Tesi (pari a 18CFU) da svolgersi all’interno di laboratori ad alta specializzazione che accolgono un numero contingentato di studenti (ci si riferisce in particolare ai Laboratori presenti in Ateneo con attrezzature finalizzate al Rapid Manufacturing).

Il particolare le attività dei Laboratori Progettuali sono, ad alta specializzazione, obbligatorie per tutti, che devono essere portate avanti individualmente dagli studenti, sotto la guida dei docenti, con apposite attrezzature. Si tratta di attività non svolgibili con la dotazione media ordinaria universitaria, in quanto gli studenti utilizzano software specifici per la progettazione e modellazione e postazioni individuali con tavoli idonei per il disegno tecnico e per la realizzazione di modelli e prototipi, nonché per le elaborazioni digitali e le modellazioni parametriche.

Al fine di permettere lo svolgimento delle attività, l’infrastruttura del laboratorio deve possedere alcune caratteristiche distintive avanzate per consentire, da un lato, la gestione e il controllo centralizzati delle varie postazioni di lavoro, dall’altro una rapida riconfigurazione delle stesse, poiché è necessario garantire la possibilità di condividere l’attività progettuale all’interno della classe. Le postazioni di lavoro devono poter consentire la compresenza degli elaborati grafici stampati per la continua verifica da parte dei docenti e di dotazioni hardware e software per l’aggiornamento e la condivisione dei contenuti.

L’alta specializzazione dei Laboratori progettuali del CDLM CdLM in Product Design viene declinata all’interno dei seguenti insegnamenti:
al 1° anno:
- Product Design Studio 1 (SSD ICAR/13, ICAR/17) dove lo studente è chiamato a sviluppare una proposta progettuale attraverso la sperimentazione e l’utilizzo di software per la progettazione parametrica;
- Product Design Studio 2 (SSD ICAR/13, ICAR/08) dove lo studente è chiamato a sviluppare una proposta progettuale attraverso la sperimentazione e l’utilizzo di software per la valutazione del comportamento meccanico dei materiali e delle forme;
- Product Design Studio 3 (SSD ICAR/13, ING-INF/05) dove lo studente è chiamato a sviluppare una proposta progettuale attraverso la sperimentazione e l’utilizzo di tecnologie informatiche per la realizzazione di prototipi interattivi;
al 2° anno:
- Product Design Studio 5 (SSD ICAR/13, ICAR/12) dove lo studente è chiamato a sviluppare una proposta progettuale attraverso la sperimentazione e l’utilizzo di tecnologie per la validazione di nuovi materiali con prestazioni avanzate.
Per tutti questi Laboratori Progettuali sono dunque richiesti posti di studio personalizzati all’interno delle aule dedicate, che permettono una didattica fortemente caratterizzata dall’impiego di piattaforme specifiche per l’elaborazione delle esercitazioni attraverso sistemi tecnologici avanzati non assimilabili a modalità didattiche frontali tradizionali. Inoltre è richiesto l’utilizzo in turnazione delle strutture dei Laboratori Sapienza Design Factory e CESMA per l’utilizzazione di macchinari di Fabbricazione Digitale.

Infine, si sottolinea come le Attività Integrative obbligatorie, da svolgersi parallelamente all’attività di Tesi, possono essere svolte anche presso strutture diverse dall’Ateneo attraverso apposite Convenzioni. L’attestazione di queste Attività richiede una specifica verifica individuale dei percorsi da parte dei docenti.

Ne consegue il rapporto numerico docente/studenti non possa superare 60 posti

Si richiede, pertanto, la programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di Laurea Magistrale in Product Design, Classe LM12, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n. 60 di cui n. 30 studenti comunitari ed extra-comunitari residenti in Italia e n.30 studenti extra-comunitari residenti all’estero in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione caratterizzati dall’impiego di sistemi tecnologici, così come sopra descritti, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 60 e l’utilizzo di postazioni di studio personalizzate limitate a 60.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n. 108/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in Product design, classe LM-12, afferente alla Facoltà di Architettura.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Architettura (Allegato 30)

DELIBERAZIONE N. 158/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Architettura del 26 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 108 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in Product design, classe LM-12, afferente alla Facoltà di Architettura, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 60 studenti, di cui 30 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 30 extra-comunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI ARCHITETTURA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE INTERFACOLTÀ IN DESIGN, COMUNICAZIONE VISIVA E MULTIMEDIALE (ARCHITETTURA – SCIENZE POLITICHE, SOCIOLOGIA, COMUNICAZIONE) AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Architettura, con delibera del 26 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“La Preside introduce il punto all’O.d.G. avente a oggetto l’approvazione della Programmazione degli accessi per l’A.A. 2018-2019 relativa al CdLM in Design Comunicazione Visiva e Multimediale Classe LM12, interfacoltà con la Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Scienze della Comunicazione, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), della legge n. 264/99 e fa presente quanto segue:

Il corso di Laurea Magistrale in Design Comunicazione Visiva e Multimediale prevede che nei due anni di corso si svolgano attività di laboratorio, ad alta specializzazione, obbligatorie per tutti, che devono essere portate avanti individualmente dagli studenti, sotto la guida dei docenti, in appositi laboratori attrezzati. Si tratta di attività non svolgibili con la dotazione media ordinaria universitaria, in quanto gli studenti utilizzano software altamente specifici per la computer grafica e per il montaggio video e postazioni individuali con tavoli idonei sia per la progettazione fisica, che per le elaborazioni digitali.

Al fine di permettere lo svolgimento delle attività, l’infrastruttura del laboratorio deve possedere alcune caratteristiche distintive molto avanzate per consentire, da un lato, la gestione e il controllo centralizzati delle varie postazioni di lavoro, dall’altro una rapida riconfigurazione delle stesse, poiché è necessario garantire la possibilità di condividere l’attività progettuale all’interno della classe. Le postazioni di lavoro devono poter consentire la compresenza degli elaborati grafici stampati per la continua verifica da parte dei docenti e di dotazioni hardware e software per l’aggiornamento e la condivisione dei contenuti.
L’alta specializzazione dei laboratori del CDLM in Design Comunicazione Visiva e Multimediale viene declinata all’interno dei seguenti insegnamenti:

Al I anno:
Laboratorio di Visual e Graphic Design 1 e 2 (SSD ICAR/13, SPS/08, 9CFU). Per le attività di apprendimento relative alla progettazione tipografica, alla grafica editoriale avanzata è previsto l’uso di software informatici per il disegno tipografico e per la composizione editoriale.
Laboratorio di Multimedia Design 1 e 2 (SSD ICAR/13, ING-INF/05, 9 CFU) Per le attività di apprendimento relative alla progettazione multimediale, che va dalla progettazione dell’interazione al montaggio di effetti dinamici, è previsto l’uso di software e hardware (Arduino, Rusberry, ecc.) informatici per la definizione di stringhe di programmazione e la prototipizzazione digitale.
Modelli e Tecniche delle riprese video (SSD L-ART/06, 6CFU). Per tali attività è previsto l’uso di attrezzature specifiche di ripresa e montaggio che richiedono spazi precisi e limitati.

Al II anno:
Laboratorio di Visual e Graphic Design 3 (SSD ICAR/17, 9CFU). Per le attività di apprendimento relative alla progettazione Infografica animata, al wayfinding e alla grafica generativa è previsto l’uso di software informatici specifici.
Laboratorio di Multimedia Design 3 (SSD ICAR/13, SPS/08, 9 CFU) Per le attività di apprendimento relative alla progettazione multimediale, che va dalla progettazione dell’interazione al montaggio di effetti dinamici, è previsto l’uso di software e hardware (Arduino, Rusberry, ecc.) all’interno dell’aula-laboratorio per la modellazione digitale.
Laboratorio di Exhibit Design (SSD ICAR/13, 9CFU). Per le attività di apprendimento relative alla progettazione di progetti di allestimento, è previsto l’uso di software informatici specifici ma soprattutto di laboratori di prototipazione.
Laboratorio di Sintesi Finale (SSD ICAR/13, SPS/08, 9CFU). Per le attività di apprendimento relative alla progettazione finale sia in ambito Visual che Multimediale è previsto l’uso di software informatici specifici.

L’acquisizione di competenze per l’impiego di sistemi tecnologici e informatici parametrici (quali ADOBE Photoshop, In Design, Processing, Premier, ecc) richiede posti di studio personalizzati all’interno del laboratorio, ed è parte integrante e caratterizzante del percorso formativo previsto dal corso di studi.

Tali attività di laboratorio sono indispensabili per il percorso formativo e ad esse è dedicato un numero di ore di laboratorio pari al 70% del numero totale di ore di lezione previsto per il primo anno di corso e pari al 80% per il secondo anno di corso.

Inoltre, la peculiarità delle modalità didattiche nell’ambito del progetto di Design della Comunicazione Visiva e Multimediale, richiede una frequente supervisione del docente sulle attività applicative svolte dagli studenti, sia per la parte di sviluppo informatico, sia per le elaborazioni alle differenti soluzioni analogiche e digitali. Per cui i laboratori richiedono dotazioni strumentali di alta specializzazione.
Nell’ambito dell’attività formativa sono previste “altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro” e di orientamento obbligatori da svolgersi parallelamente all’attività di tesi. Tali attività possono essere svolte anche presso strutture diverse dall’ateneo attraverso apposite convenzioni in atto o da attivare. L’attestazione delle altre attività richiede una specifica verifica individuale dei percorsi da parte dei docenti.

Ne consegue il rapporto numerico docente/studenti non possa superare 60 posti.

Si richiede, pertanto, la programmazione degli accessi a livello locale per il corso di Laurea Magistrale in Design Comunicazione Visiva e Multimediale, Classe LM12 per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n. 60 di cui n. 51 studenti comunitari ed extra-comunitari residenti in Italia e n.9 studenti extra-comunitari residenti all’estero in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione caratterizzati dall’impiego di sistemi tecnologici, così come sopra descritti, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 60 e l’utilizzo di postazioni di studio personalizzate limitate a 60.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n. 109/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale, classe LM-12, afferente alla Facoltà di Architettura.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Architettura (Allegato 31)

DELIBERAZIONE N. 159/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Architettura del 26 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 109 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale, classe LM-12, afferente alla Facoltà di Architettura, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 60 studenti, di cui 51 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 9 extra-comunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI FARMACIA E MEDICINA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina, con delibera del 15 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale a ciclo unico in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“La Facoltà di Farmacia e Medicina chiede la programmazione degli accessi a livello locale per il corso di laurea magistrale in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche
ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), della legge n. 264/99, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n 200 di cui n. 190 studenti comunitari ed extra-comunitari residenti in Italia e n. 10 extra-comunitari residenti all’estero (di cui 1 posto destinato ai cinesi), in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
a) l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 200
b) l’obbligo di tirocinio didattico come parte integrante del percorso formativo svolto presso strutture esterne all’Università, disponibile per un numero di studenti pari a 200
In proposito, si fa presente quanto segue:

Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia prevede che nel 2°, 3° e 4° anno del corso si svolgano intense attività all’interno di laboratori chimici ad alta specializzazione, obbligatorie nel percorso formativo e portate avanti individualmente dagli studenti, sotto la supervisione diretta dei docenti.

Le attività svolte nei laboratori ad alta specializzazione sono indispensabili per lo sviluppo del percorso formativo e ad esse è dedicato un numero consistente di ore di laboratorio pari a circa 70 per ogni ciclo di esercitazioni. Tali attività sono inoltre fondamentali per il superamento dell’esame di abilitazione professionale per la professione di Farmacista.

Le attività riguardano:
- il riconoscimento mediante saggi chimici di sostanze inorganiche presenti nelle monografie della Farmacopea Ufficiale (2° anno);
- il dosaggio di sostanze presenti nelle monografie della Farmacopea Ufficiale mediante metodiche chimiche e strumentali (3° anno);
- il riconoscimento mediante saggi chimici di sostanze organiche presenti nelle monografie della Farmacopea Ufficiale (4° anno);
- preparazione di forme farmaceutiche secondo la Farmacopea Ufficiale, anche attraverso l’impiego di macchine incapsulatrici, comprimitrici, suppositori (4° anno):

Tali attività formative, per le loro caratteristiche, devono essere svolte in laboratori chimici didattici, modernamente equipaggiati e rispondenti ai requisiti di sicurezza definiti nelle normative tecniche, che permettono lo svolgimento di esercitazioni pratiche individuali in ambito chimico-analitico e tecnologico farmaceutico. I laboratori a disposizione sono dotati di armadi di sicurezza per lo stoccaggio di prodotti liquidi e solidi infiammabili in conformità alle norme vigenti, cappe chimiche conformi alle norme vigenti, apparecchi per punti di fusione, spettrofotometri, centrifughe, comprimitrici. La capienza di tali laboratori non permette l’accesso a più di 100 studenti peraltro già suddivisi in turni di frequenza successivi di massimo 50 persone.

Per quanto riguarda il tirocinio, essendo obbligatorio e di durata minima di sei mesi, il numero degli studenti prefissato risulta compatibile con la disponibilità delle farmacie che possono ospitarli.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n.110/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Chimica e tecnologia farmaceutiche, classe LM-13, della Facoltà di Farmacia e Medicina.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina (Allegato 32)

DELIBERAZIONE N. 160/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina del 15 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 110 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Chimica e tecnologia farmaceutiche, classe LM-13, della Facoltà di Farmacia e Medicina, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 200 studenti di cui 190 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 10 extra-comunitari non residenti (di cui 1 riservato agli studenti di nazionalità cinese).

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI FARMACIA E MEDICINA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN FARMACIA AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina, con delibera del 15 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale a ciclo unico in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“La Facoltà di Farmacia e Medicina chiede la programmazione degli accessi a livello locale per il corso di laurea magistrale in Farmacia
ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), della legge n. 264/99, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n 300 di cui n. 290 studenti comunitari ed extra-comunitari residenti in Italia e n. 10 extra-comunitari residenti all’estero (di cui 1 posto destinato ai cinesi), in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
a) l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 300
b) l’obbligo di tirocinio didattico come parte integrante del percorso formativo svolto presso strutture esterne all’Università, disponibile per un numero di studenti pari a 300.
In proposito, si fa presente quanto segue:

Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia prevede che nel 2°, 3° e 4° anno del corso si svolgano intense attività all’interno di laboratori chimici ad alta specializzazione, obbligatorie nel percorso formativo e portate avanti individualmente dagli studenti, sotto la supervisione diretta dei docenti.

Le attività svolte nei laboratori ad alta specializzazione sono indispensabili per lo sviluppo del percorso formativo e ad esse è dedicato un numero consistente di ore di laboratorio pari a circa 70 per ogni ciclo di esercitazioni. Tali attività sono inoltre fondamentali per il superamento dell’esame di abilitazione professionale per la professione di Farmacista.

Le attività riguardano:
- il riconoscimento mediante saggi chimici di sostanze inorganiche presenti nelle monografie della Farmacopea Ufficiale (2° anno);
- il riconoscimento mediante saggi chimici di sostanze organiche presenti nelle monografie della Farmacopea Ufficiale (3° anno);
- il dosaggio di sostanze presenti nelle monografie della Farmacopea Ufficiale mediante metodiche chimiche e strumentali (4° anno);
- preparazione di forme farmaceutiche secondo la Farmacopea Ufficiale, anche attraverso l’impiego di macchine incapsulatrici, comprimitrici, suppositori (4° anno):

Tali attività formative, per le loro caratteristiche, devono essere svolte in laboratori chimici didattici, modernamente equipaggiati e rispondenti ai requisiti di sicurezza definiti nelle normative tecniche, che permettono lo svolgimento di esercitazioni pratiche individuali in ambito chimico-analitico e tecnologico farmaceutico. I laboratori a disposizione sono dotati di armadi di sicurezza per lo stoccaggio di prodotti liquidi e solidi infiammabili in conformità alle norme vigenti, cappe chimiche conformi alle norme vigenti, apparecchi per punti di fusione, spettrofotometri, centrifughe, comprimitrici. La capienza di tali laboratori non permette l’accesso a più di 150 studenti peraltro già suddivisi in turni di frequenza successivi di 50.

Per quanto riguarda il tirocinio, essendo obbligatorio e di durata minima di sei mesi, il numero degli studenti prefissato risulta compatibile con la disponibilità delle farmacie che possono ospitarli.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n.111/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia, classe LM-13, della Facoltà di Farmacia e Medicina.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina (Allegato 33)

DELIBERAZIONE N. 161/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina del 15 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 111 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia, classe LM-13, della Facoltà di Farmacia e Medicina, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 300 studenti di cui 290 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 10 extra-comunitari non residenti (di cui 1 riservato agli studenti di nazionalità cinese).

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI FARMACIA E MEDICINA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTÀ IN BIOINFORMATICS-BIOINFORMATICA (FARMACIA E MEDICINA – INGEGNERIA DELL’INFORMAZIONE, INFORMATICA E STATISTICA – MEDICINA E ODONTOIATRIA – SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI) AD ACCESO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina, con delibera del 15 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“Questa Facoltà di Farmacia e Medicina chiede la programmazione degli accessi a livello locale per il corso di laurea in Bioinformatica in inglese ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera a), della legge n. 264/99, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n. 50 di cui n. 43 studenti comunitari ed extra-comunitari residenti in Italia e n. 7 extra-comunitari residenti all’estero, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
a) l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione con una disponibilità di posti pari a 50
b) l'obbligo di attività complementari, come tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica amministrazione e laboratori, oltre a soggiorni di studio presso altre università italiane e estere, anche nel quadro di accordi internazionali, difficilmente gestibile con numerosità superiore a 50 studenti

In proposito, si fa presente quanto segue:
L'obiettivo del Corso di Laurea in Bioinformatica è quello di preparare una figura professionale che possieda solide competenze di base sia in biologia che in informatica e ingegneria dell'informazione e che sia immediatamente impiegabile per fornire un supporto tecnico di alto livello in istituzioni sanitarie e imprese biotecnologiche o in alternativa inserito in percorsi di ulteriore specializzazione per un futuro arruolamento in istituzioni scientifiche impegnate in ricerca scientifica. I laureati del corso di laurea in bioinformatica devono quindi:
• possedere una buona formazione matematica e le conoscenze fondamentali nei vari settori delle scienze e tecnologie informatiche; possedere una conoscenza di base dei sistemi biologici complessi sui quali opereranno grazie a strumenti di chimica, biologia cellulare e molecolare e genetica;
• avere capacità di affrontare e analizzare sistemi biologici complessi e di sviluppare o adattare sistemi informatici per collezionare, analizzare, filtrare i dati e coglierne il senso biologico;
• acquisire le metodologie di indagine più utilizzate ed essere in grado di applicarle in situazioni concrete ed eventualmente adattarle e variarle per risolvere problemi specifici con particolare riguardo alle attività bioinformatiche di laboratori bio-medici;
• essere capaci di lavorare in gruppi e reti di interazione operanti sul territorio nazionale o su scala internazionale.
A tale scopo i laureati dovranno dimostrare:
• competenze sui metodi, le tecniche e le applicazioni nei settori di base dell'ingegneria dell'informazione e della biologia molecolare e cellulare;
• conoscenza delle tecnologie e delle metodologie per il progetto di esperimenti biomolecolari e dell'implementazione di piattaforme informatiche per l'analisi dei dati “omici” su larga scala per applicazioni bio-mediche;
• conoscenza dei sistemi di memorizzazione, elaborazione e gestione dei dati biomolecolari su larga scala;
• conoscenza dei principali pacchetti software del settore e per lo sviluppo di programmi nel settore bioinformatico;
• conoscenza delle più importanti basi di dati bio-molecolari pubbliche e dei relativi formati e strutture dei dati;
• conoscenza dei principali tecnologie e algoritmi per l'analisi delle sequenze e strutture biologiche;
• capacità di sviluppo, realizzazione ed integrazione di librerie software per l'analisi di dati genomici e di sistemi basati su web per la presentazione e gestione dei dati bio-molecolari e clinico-diagnostico;
• conoscenza delle principali metodologie di “data mining” e capacità di interpretare i dati alla luce delle problematiche tipiche della biologia cellulare e molecolare in ambito bio-medico;
• conoscenza di strumenti e modelli statistici di interesse bio-medico;
• capacità di approccio integrato bio-informatico ai problemi di genomica e proteomica;
• capacità di selezionare gli strumenti più adatti alla soluzione dei problemi tipici della bioinformatica con un approccio integrativo e multi-disciplinare;
• capacità di dialogare direttamente sia con biologi e medici sia con informatici per facilitare la comunicazione fra i sue ambiti e la progettazioni di sistemi che risponda alle reali esigenze biologiche oltre che diagnostiche e terapeutiche.
• prevedere, in relazione a specifici obiettivi formativi, l'obbligo di attività complementari, come tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica amministrazione e laboratori, oltre a soggiorni di studio presso altre università italiane e estere, anche nel quadro di accordi internazionali.
Il raggiungimento di tali obbiettivi è possibile attraverso la frequenza in ciascuno degli anni di corso di intense attività formative obbligatorie all’interno di laboratori ad alta specializzazione durante le quali gli studenti agiscono individualmente sotto la supervisione diretta di docenti e tutor e partecipano direttamente all’elaborazione e all’analisi dei risultati di progetti di ricerca reali e simulati che hanno necessità di elaborazione bio-informatica. Sono inoltre previste, in relazione a specifici obiettivi formativi, l'obbligo di attività complementari, come tirocini formativi presso aziende, strutture della pubblica amministrazione e laboratori, oltre a soggiorni di studio presso altre università italiane e estere, anche nel quadro di accordi internazionali.
Tali attività, indispensabili per lo sviluppo del percorso formativo rappresentano circa il 30 % della totalità delle lezioni frontali e presuppongono l’applicazione di una metodologia didattica a piccoli gruppi e/o mediante l’utilizzo di piattaforme informatiche fruibili in reti chiuse dedicate e disponibili su supporti informatici e multimediali con i quali è stata appositamente attrezzata una aula con 50 posti.
In particolare la piattaforma informatica consente:
Il lancio di moduli di esercitazione sotto il diretto controllo del docente
La gestione dell’attività informatica e di elaborazione da parte del singolo discente
La verifica in tempo reale dell’attività svolta.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n. 112/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea in Bioinformatics – Bioinformatica, classe L-2, della Facoltà di Farmacia e Medicina, interfacoltà con Ingegneria dell’informazione, Informatica e Statistica, Medicina e Odontoiatria, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina (Allegato 34)

DELIBERAZIONE N. 162/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina del 15 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 112 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea in Bioinformatics – Bioinformatica, classe L-2, della Facoltà di Farmacia e Medicina, interfacoltà con Ingegneria dell’informazione, Informatica e Statistica, Medicina e Odontoiatria, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 50 studenti di cui 43 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 7 extra-comunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI FARMACIA E MEDICINA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTÀ IN BIOTECNOLOGIE (FARMACIA E MEDICINA – MEDICINA E PSICOLOGIA – SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI) AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina, con delibera del 15 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“Questa Facoltà di Farmacia e Medicina chiede la programmazione degli accessi a livello locale per il corso di laurea in Biotecnologie ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), della legge n. 264/99, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n. 130 di cui n. 127 studenti comunitari ed extra-comunitari residenti in Italia e n. 3 extra-comunitari residenti all’estero, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
a) l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 130
In proposito, si fa presente quanto segue:
Il Corso di Laurea ha l'obiettivo di formare una figura di biotecnologo che ricopra ruoli intermedi di responsabilità nell'esecuzione e nella stesura di progetti di ricerca di base e applicata, nei processi produttivi, nella gestione di strumentazione complessa. In particolare, il Corso fornisce un'adeguata preparazione nelle discipline di base con conoscenze approfondite dei sistemi biologici, la capacità di elaborazione statistica dei dati sperimentali, la conoscenza di procedure tecnico-analitiche in ambito chimico-fisico, biochimico, microbiologico, tossicologico e genetico. Il Corso fornisce inoltre un'appropriata conoscenza delle normative legate alla brevettazione delle invenzioni biotecnologiche e sviluppa anche un'ampia riflessione sulle problematiche bioetiche legate all'impiego delle biotecnologie, in particolare in ambito bio-medico e farmaceutico.
A tali fine, oltre l’attività frontale è prevista la frequenza obbligatoria per circa il 30% del tempo totale delle lezioni di:
- un laboratorio informatico che permette allo studente di venire in contatto con gli strumenti informatici ed essere guidato al loro utilizzo come mezzi di analisi statistica dei dati e in genere come strumento di ricerca.
- laboratori didattici modernamente equipaggiati che permettono lo svolgimento di esercitazioni pratiche indispensabili per un moderno corso in ambito biomedico gramire l’utilizzo di PCR, PCR-realtime, spettrofotometri, cappe per colture cellulari, etc
Il Corso di laurea prevede, in ogni caso, per lo studente, in particolare al fine della preparazione della tesi di laurea, lo svolgimento di stage e tirocini formativi da realizzare, oltre che all'interno delle strutture universitarie, anche presso altri laboratori di ricerca, sviluppo e controllo, sia pubblici sia privati, impegnati nel settore delle biotecnologie o in ambiti strettamente affini.

La capienza dei citati laboratori non permette l’accesso a più di 130 studenti peraltro già suddivisi in turni di frequenza.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n. 113/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea in Biotecnologie, classe L-2, della Facoltà di Farmacia e Medicina, interfacoltà con Medicina e Psicologia e con Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina (Allegato 35)

DELIBERAZIONE N. 163/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina del 15 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 113 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea in Biotecnologie, classe L-2, della Facoltà di Farmacia e Medicina, interfacoltà con Medicina e Psicologia e con Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 130 studenti di cui 127 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 3 extra-comunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA IN LINGUE E CIVILTA’ ORIENTALI AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Lettere e Filosofia, con delibera del 19 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“Il Preside comunica la richiesta di programmazione degli accessi a livello locale per il corso di laurea in Lingue e Civiltà orientali (L-11) ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), della legge n. 264/1999, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n. 460, di cui n. 450 studenti comunitari ed extra-comunitari residenti in Italia e n. 10 extra-comunitari residenti all’estero, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
- l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 70, per cui si prevede un sistema di turnazione;
- l’utilizzo di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero di studenti pari a 70, per cui si prevede un sistema di turnazione;
- l’utilizzo di posti studio personalizzati, disponibili per un numero di studenti pari a 70, per cui si prevede un sistema di turnazione;
- l’obbligo di tirocinio didattico come parte integrante del percorso formativo svolto presso strutture esterne all’Università, disponibile per un numero di studenti pari a 460.
In proposito, si fa presente quanto segue.

In base a quanto stabilito dal Quadro Europeo Comune in relazione alla conoscenza delle lingue, il Corso di Laurea in Lingue e Civiltà orientali prevede attività di esercitazioni per l’apprendimento delle lingue, da svolgersi in parte in laboratori ad alta specializzazione (considerati i posti studio utili e le necessarie turnazioni), dotati di software specifici per l’apprendimento delle lingue.
Tali attività costituiscono una parte fondamentale del percorso formativo, con un numero di ore pari al 40% circa del numero di ore totale previsto da ciascun insegnamento di lingua.”
.
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n. 114/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea in Lingue e civiltà orientali, classe L-11, della Facoltà Lettere e Filosofia.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Lettere e Filosofia (Allegato 36)

DELIBERAZIONE N. 164/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Lettere e Filosofia del 19 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 114 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo del corso di laurea in Lingue e civiltà orientali, classe L-11, della Facoltà di Lettere e Filosofia, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 460 studenti di cui 450 italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 10 extracomunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA IN MEDIAZIONE LINGUISTICA E INTERCULTURALE AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Lettere e Filosofia, con delibera del 19 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“Il Preside comunica la richiesta di programmazione degli accessi a livello locale per il corso di laurea in Mediazione linguistica e interculturale ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera a) della legge n. 264/1999 per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n. 280, di cui 270 studenti comunitari ed extra-comunitari residenti in Italia e n. 10 studenti extra-comunitari residenti all’estero, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
- l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 280, considerati i posti utili (50) e le necessarie turnazioni;
- l’obbligo di tirocinio didattico come parte integrante del percorso formativo svolto presso strutture esterne all’Università, disponibile per un numero di studenti pari a 280.
A tal proposito si fa presente quanto segue.

Il corso di laurea in Mediazione linguistica e interculturale prevede che in ciascuno dei tre anni di corso si svolgano intense attività di esercitazioni linguistiche nell’ambito dell’apprendimento delle Lingue straniere, che si devono svolgere in parte in laboratori ad alta specializzazione (considerati i posti studio utili e le necessarie turnazioni), dotati di software specifici per l’apprendimento delle lingue.
Le attività svolte per le esercitazioni linguistiche sono indispensabili per lo sviluppo del percorso formativo e ad esse è dedicato un numero di ore che è circa il 40% del numero di ore di lezione totale previsto degli insegnamenti stessi.
Esse riguardano lo sviluppo dell’apprendimento linguistico nell’ambito del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle Lingue (QCER), che prevede il raggiungimento dei vari livelli nelle abilità fondamentali stabilite per tali insegnamenti (Listening, Reading, Writing, Speaking) per le quali sono previste anche prove di verifica da svolgere in laboratorio.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n. 115/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Senato a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea in Mediazione linguistica e interculturale, classe L-12, della Facoltà di Lettere e Filosofia.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Lettere e Filosofia (Allegato 37)

DELIBERAZIONE N. 165/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Lettere e Filosofia del 19 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 115 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo del corso di laurea in Mediazione linguistica e interculturale L-12, della Facoltà di Lettere e Filosofia, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 280 studenti di cui 270 italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 10 extracomunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“La Facoltà di Medicina e Psicologia chiede la programmazione degli accessi a livello locale per il corso di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), della legge n. 264/99, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n 150, di cui n. 140 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e n. 10 extra-comunitari non residenti, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
a) l’utilizzo di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero di studenti pari a 150;
b) l’obbligo di tirocinio didattico come parte integrante del percorso formativo svolto presso strutture esterne all’Università, disponibile per un numero di studenti pari a 150.
In proposito, si fa presente quanto segue:
L'obbligo di tirocinio come parte integrante del percorso formativo, e la conseguente disponibilità di Organizzazioni adeguate in cui svolgere l’attività, può essere garantito solo per il numero massimo di studenti indicato.
Nel corso di laurea inoltre sono presenti, oltre al tirocinio, 12 cfu di altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, cioè attività formative volte ad acquisire ulteriori conoscenze informatiche e telematiche, ulteriori conoscenze linguistiche, conoscenze e competenze metodologiche, operative, relazionali, comunicative utili per l'inserimento nel mondo del lavoro e volte ad agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo di studio può dare accesso e che non sono fruibili se non in piccoli gruppi.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n. 116/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione, classe L-19, della Facoltà di Medicina e Psicologia.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia (Allegato 38)

DELIBERAZIONE N. 166/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 116 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo del corso di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione, classe L-19, della Facoltà di Medicina e Psicologia, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 150 studenti di cui 140 italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 10 extracomunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA IN PSICOLOGIA E SALUTE AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“Vista la LEGGE 2 agosto 1999, n. 264
Visti i requisiti EuroPsy, ossia i criteri che permettono al laureato in Psicologia di accreditarsi professionalmente nei paesi dell’UE e che indicano le competenze metodologiche che debbono essere acquisite. Tra tali criteri vi sono quelli della pratica sperimentale, di quella metodologica e statistica, quella relativa alla acquisizione e alla analisi statistica dei dati. Inoltre tra le abilitàà da acquisire, vi sono quelle legate alla valutazione e all’assessment, all’intervista, alla costruzione e all'utilizzo di test e questionari, agli standard etici e professionali.
Visto il documento congiunto approvato in data 24 e 25 Novembre 2017 dai principali organi di rappresentanza professionale, accademica e scientifica della psicologia italiana, Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), Conferenza della Psicologia Accademica (CPA), Associazione Italiana di Psicologia (AIP) nel quale si afferma che “la qualità̀ delle attività̀ formative è fondamentale per assicurare la preparazione di psicologi capaci di agire sugli aspetti comportamentali, relazionali, cognitivi e affettivi della tutela e della promozione della salute e richiede competenze pratiche di alta specializzazione da svolgersi durante l’intero percorso formativo, triennale e magistrale. Le attività̀ formative professionalizzanti e di alta specializzazione non possono essere demandate al tirocinio post laurea, che ha funzioni diverse, legate a una pratica supervisionata e mirata all’acquisizione non delle competenze, bensì̀ dell’autonomia professionale.
Il percorso triennale L-24 deve sia sviluppare nei discenti conoscenze in tutti i settori della psicologia sia fornire una solida base tecnica e metodologica; le successive lauree magistrali LM/51 devono assicurare attività̀ formative volte allo sviluppo di competenze professionali da applicare in ambiti molto delicati, da declinare in funzione della specificità̀ dell’offerta formativa proposta dai singoli atenei.
In ogni caso, tanto nei percorsi triennali quanto in quelli magistrali, le competenze complesse che sostanziano la formazione di un laureato in psicologia sono il risultato di pratiche di insegnamento-apprendimento basate su analisi degli errori e su feedback individuali. Esse, per risultare efficaci, vanno necessariamente svolte in ambiti laboratoriali di alta specializzazione, a bassa e sostenibile numerosità̀ ed alta intensità̀ di scambio informativo e formativo assicurato da docenti qualificati”.
Considerato che l’acquisizione di tali competenze avviene necessariamente attraverso esperienze laboratoriali di alta specializzazione e attraverso attivitàà individualizzate che prevedono lavori in piccoli gruppi e posti studio personalizzati, in particolare se si considera che esse rappresentano la base formativa per la preparazione a una professione vigilata, regolamentata ai sensi della Legge n° 56 del 18 febbraio 1989 e della legge n° 170 dell'11 luglio 2003 in quanto funzionale alla tutela del diritto costituzionale alla salute e riconosciuta a pieno titolo, all’interno delle professioni sanitarie riordinate a seguito dell’approvazione del cosiddetto “Decreto Lorenzin”.
Visto che, congruentemente con quanto sopra considerato, il Corso di Laurea in Psicologia e Salute della Sapienza prevede la presenza di attività laboratoriale di alta specializzazione nell’offerta formativa e che tale attività laboratoriale di alta specializzazione si realizza attraverso la proposizione di 12 corsi/insegnamenti in cui 3 dei 9 CFU complessivi saranno specificamente dedicati allo svolgimento di tali attività, per un totale di 36 CFU complessivi di attività di laboratorio ad alta specializzazione nel triennio del Corso di Laurea;
Considerato che le ore dedicate alle attività di laboratorio non vengono utilizzate per l’esposizione di contenuti meramente teorici attinenti alla materia oggetto dell’insegnamento ma rappresentano una sorgente di apprendimento indipendente e completamente differenziata da quella rappresentata dalla modalità standard della lezione frontale, consistendo infatti nell’acquisizione di tecniche, nello svolgimento di procedure e nell’esercizio di pratiche che caratterizzano in modo peculiare l’ambito dell’insegnamento impartito, anche attraverso l’uso di strumenti informatici e tecnologici specifici delle Scienze Psicologiche e che non rientrano in una media dotazione universitaria;
Considerato in particolare che i laboratori di alta specializzazione – a differenza della didattica frontale - rappresentano l’occasione in cui gli studenti vengono posti a confronto, in modalità didattiche necessariamente supervisionate, con strumenti, tecniche, casistiche, test e con quegli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività̀ di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità̀ che definiscono la formazione di un laureato in psicologia e che costituiscono gli atti tipici e riservati alla figura dello psicologo;
Considerato che l’alta specializzazione dei laboratori previsti dai singoli insegnamenti, peculiari del Corso di Laurea in Psicologia e Salute (L-24), si declina nei termini che seguono:
- Psicologia dei Processi Cognitivi: Teoria e Metodi: Descrizione analitica delle varie fasi che caratterizzano l’organizzazione e lo svolgimento di una ricerca empirica in psicologia cognitiva: definizione dell’ipotesi da verificare; definizione delle variabili e delle procedure che permettono la verifica dell’ipotesi; tecniche di analisi dei dati e principi di statistica inferenziale; rappresentazione dei dati in forma grafica ed esercitazioni di creazione ed interpretazione di grafici; discussione dei risultati: come si passa dalla verifica di una singola ipotesi alla generazione di una teoria
- Psicobiologia e Psicologia Fisiologica: Teorie e Metodi: Approfondimento delle tematiche relative ai Metodi e Tecniche delle ricerca psicobiologica, con specifico riferimento a (A) Ragionamento scientifico; (B) Metodo sperimentale applicato alla Psicobiologia; (C) Commento, revisione e lettura critica di articoli scientifici relativi ad argomenti in programma (pubblicazioni selezionate dal docente). (D) possibilitàà di presentazione in power point su argomenti concordati con il docente
- Psicologia dello Sviluppo: Teorie e Metodi: Laboratorio volto ad approfondire aspetti specifici dello sviluppo infantile, attraverso osservazione sistematica di bambini in diverse fasce di età e utilizzo di griglie osservative, interviste e questionari per i genitori
- Psicologia Sociale: Teorie e Metodi: Il laboratorio si concentreràà sul tema della metodologia della ricerca psicosociale. Sono previste diverse attivitàà da svolgere in piccoli gruppi tra cui la presentazione da parte degli studenti e la discussione dei metodi utilizzati in articoli recentemente pubblicati su riviste scientifiche internazionali. Verranno inoltre condotte vere e proprie attivitàà di ricerca in cui gli studenti dovranno approfondire uno specifico tema di studio per progettare, sotto la supervisione del docente, degli esperimenti che dovranno poi essere effettivamente implementati. Agli studenti verràà richiesto inoltre di creare le misure da usare nell'esperimento utilizzando test di associazione implicita, tempi di reazione e questionari self-report. I risultati verranno poi presentati e discussi collegialmente
Gli studenti avranno l'opportunitàà di conoscere e di fare le esercitazioni sul software dell'IAT (Implicit Association Test)
- Psicologia Dinamica: Esperienze di osservazione di scambi interattivi tra genitore e bambino, unitamente alla somministrazione e codifica di interviste semi-strutturate e/o questionari self-report sulla genitorialitàà
- Psicologia delle Emozioni, delle Motivazioni e della Personalità: Teorie e Metodi: Osservazione diretta della creativitàà tramite test del comportamento creativo di ispirazione winnicottiana: costrutti personali di auto-caratterizzazione e griglie di repertorio;
Attivitàà esperienziali-pratiche, la sandplay;
Focus group
- Psicologia Clinica: Analisi di situazioni cliniche, studiate individualmente, in piccoli gruppi e in plenaria. Simulazione di colloqui clinici di consulenza.
Introduzione all'Intervista strutturale di Kernberg.
Accenni all’utilizzo del software T-Lab come strumento per condurre l’analisi del testo
- Psicometria: Introduzione all'utilizzo del software per l’analisi dei dati SPSS (Statistical Package for Social Science). Saranno proposte delle esercitazioni in cui è richiesto allo studente di interpretare correttamente dei listati prodotti con SPSS, con specifico riferimento ai modelli di analisi dei dati precedentemente illustrati nel corso delle lezioni frontali, come ad esempio t test su due campioni indipendenti, analisi della varianza, regressione bivariata
- Teorie e Tecniche dei Test: Nel laboratorio saranno svolte: a) esercitazioni in piccoli gruppi sulla somministrazione di test psicologici cognitivi e non cognitivi; b) esercitazioni individualizzate sullo scoring e l'interpretazione dei risultati di diversi test psicologici; c) esercitazioni pratiche guidate sulla costruzione dei test e sulla verifica delle proprietàà degli strumenti di misura psicometrici mediante la Teoria Classica dei Test e la Teoria della Risposta all'Item. Tali esercitazioni pratiche prevedono l’apprendimento di tecniche di analisi di dati mediante il pacchetto SPSS o STATISTICA
- Psicodinamica e Psicopatologia dello Sviluppo: Lavoro in piccoli gruppi con approfondimento teorico-clinico dei fattori di rischio per la psicopatologia dello sviluppo e osservazione delle dinamiche familiari attraverso griglie osservative e somministrazione di questionari
- Pedagogia Sperimentale: Produzione di materiali che vengono sottoposti a peer review e continuamente migliorati; alla fine del corso viene progettano un itinerario didattico di uso delle tecnologie per apprendimento collaborativo che viene commentato e revisionato da docenti ed esperti del mondo della scuola
- Valutazione e Interventi in Psicologia Clinica: Raccolta di interviste ed analisi dei testi. Le interviste sono a volte effettuate dagli studenti, altre volte appartengono al materiale didattico e di ricerca della cattedra. L'analisi dei testi avviene in due modalitàà: analisi del contenuto dichiarativo e raccolta dei temi (tipo grounded theory, ma semplificata), e analisi computer assistita del vocabolario (con il software T-Lab)
Visto che, accanto ai laboratori di alta specializzazione associati ai vari insegnamenti, esiste un ulteriore laboratorio ad alta specializzazione, organizzato come un iter obbligatorio che si dipana lungo l’intero triennio e che conduce all’esame di Prova Finale; in esso ciascuno studente viene guidato, monitorato e supervisionato individualmente da un singolo docente di riferimento, che sollecita un atteggiamento attivo da parte dello studente;
Considerato che il predetto laboratorio ad alta specializzazione prevede la partecipazione obbligatoria da parte di tutti gli studenti ad almeno una tra le seguenti attività individualizzate e che richiedono posti studio personalizzati (il tipo di attività svolta dipendendo dagli specifici interessi scientifici dei singoli docenti supervisori):
- Partecipazione a progetti empirici
- Osservazione di colloqui clinici condotti da professionisti esperti;
- Interpretazione e siglatura di protocolli di indagine clinica;
- Raccolta e analisi di dati tramite tecniche di analisi statistica apprese durante il corso di studi e condotta attraverso software specifici e dedicati alle scienze del comportamento;
- Somministrazione di questionari e di test psicometrici sotto supervisione individualizzata;
- Somministrazione di interviste strutturate e semi strutturate;
In sintesi,
Viste le attività formative sopra descritte, che forniscono competenze acquisibili solo attraverso laboratori di alta specializzazione, che richiedono l’uso dei sistemi informatici e tecnologici descritti in questo documento, che prevedono un numero definito di posti studio e attività individualizzate:
Considerati i posti studio disponibili per tali attività, l’aula multimediale e le strutture informatiche e tecnologiche e ulteriormente considerate le possibili turnazioni nel loro utilizzo che portano a confermare il numero programmato dell’a.a. precedente
Si richiede
la programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di Laurea in Psicologia e Salute (L-24) per un numero di studenti non superiori a 275 unità, di cui 265 studenti comunitari e n. 10 studenti extra-comunitari, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
- l’uso di laboratori ad alta specializzazione cosi come sopra descritti, che richiedono posti studio personalizzati, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 275, di cui 265 studenti comunitari e n. 10 studenti extra-comunitari, alla luce dei posti studio utili e delle necessarie turnazioni;
- l’uso di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero di studenti pari a 275, di cui 265 studenti comunitari ed extra-comunitari e n. 10 studenti extra-comunitari.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n. 117/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea in Psicologia e Salute, classe L-24, della Facoltà di Medicina e Psicologia.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia (Allegato 39)

DELIBERAZIONE N. 167/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 117 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo del corso di laurea in Psicologia e Salute, classe L-24, della Facoltà di Medicina e Psicologia, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 275 studenti di cui 265 italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 10 extracomunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA IN PSICOLOGIA E PROCESSI SOCIALI AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“Vista la LEGGE 2 agosto 1999, n. 264
Visti i requisiti EuroPsy, ossia i criteri che permettono al laureato in Psicologia di accreditarsi professionalmente nei paesi dell’UE e che indicano le competenze metodologiche che debbono essere acquisite. Tra tali criteri vi sono quelli della pratica sperimentale, di quella metodologica e statistica, quella relativa alla acquisizione e alla analisi statistica dei dati. Inoltre tra le abilità da acquisire, vi sono quelle legate alla valutazione e all’assessment, all’intervista, alla costruzione e all'utilizzo di test e questionari, agli standard etici e professionali.
Visto il documento congiunto approvato in data 24 e 25 Novembre 2017 dai principali organi di rappresentanza professionale, accademica e scientifica della psicologia italiana, Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), Conferenza della Psicologia Accademica (CPA), Associazione Italiana di Psicologia (AIP) nel quale si afferma che “la qualità̀ delle attività̀ formative è fondamentale per assicurare la preparazione di psicologi capaci di agire sugli aspetti comportamentali, relazionali, cognitivi e affettivi della tutela e della promozione della salute e richiede competenze pratiche di alta specializzazione da svolgersi durante l’intero percorso formativo, triennale e magistrale. Le attività̀ formative professionalizzanti e di alta specializzazione non possono essere demandate al tirocinio post laurea, che ha funzioni diverse, legate a una pratica supervisionata e mirata all’acquisizione non delle competenze, bensì̀ dell’autonomia professionale.
Il percorso triennale L-24 deve sia sviluppare nei discenti conoscenze in tutti i settori della psicologia sia fornire una solida base tecnica e metodologica; le successive lauree magistrali LM/51 devono assicurare attività̀ formative volte allo sviluppo di competenze professionali da applicare in ambiti molto delicati, da declinare in funzione della specificità̀ dell’offerta formativa proposta dai singoli atenei.
In ogni caso, tanto nei percorsi triennali quanto in quelli magistrali, le competenze complesse che sostanziano la formazione di un laureato in psicologia sono il risultato di pratiche di insegnamento-apprendimento basate su analisi degli errori e su feedback individuali. Esse, per risultare efficaci, vanno necessariamente svolte in ambiti laboratoriali di alta specializzazione, a bassa e sostenibile numerosità̀ ed alta intensità̀ di scambio informativo e formativo assicurato da docenti qualificati”.
Considerato che l’acquisizione di tali competenze avviene necessariamente attraverso esperienze laboratoriali di alta specializzazione e attraverso attività individualizzate che prevedono lavori in piccoli gruppi e posti studio personalizzati, in particolare se si considera che esse rappresentano la base formativa per la preparazione a una professione vigilata, regolamentata ai sensi della Legge n° 56 del 18 febbraio 1989 e della legge n° 170 dell'11 luglio 2003 in quanto funzionale alla tutela del diritto costituzionale alla salute e riconosciuta a pieno titolo, all’interno delle professioni sanitarie riordinate a seguito dell’approvazione del cosiddetto “Decreto Lorenzin”.
Visto che, congruentemente con quanto sopra considerato, il Corso di Laurea in Psicologia e Processi Sociali della Sapienza prevede la presenza di attività laboratoriale di alta specializzazione nell’offerta formativa e che tale attività laboratoriale di alta specializzazione si realizza attraverso la proposizione di 12 corsi/insegnamenti in cui 3 dei 9 CFU complessivi saranno specificamente dedicati allo svolgimento di tali attività, per un totale di 36 CFU complessivi di attività di laboratorio ad alta specializzazione nel triennio del Corso di Laurea;
Considerato che le ore dedicate alle attività di laboratorio non vengono utilizzate per l’esposizione di contenuti meramente teorici attinenti alla materia oggetto dell’insegnamento ma rappresentano una sorgente di apprendimento indipendente e completamente differenziata da quella rappresentata dalla modalità standard della lezione frontale, consistendo infatti nell’acquisizione di tecniche, nello svolgimento di procedure e nell’esercizio di pratiche che caratterizzano in modo peculiare l’ambito dell’insegnamento impartito, anche attraverso l’uso di strumenti informatici e tecnologici specifici delle Scienze Psicologiche e che non rientrano in una media dotazione universitaria;
Considerato in particolare che i laboratori di alta specializzazione – a differenza della didattica frontale - rappresentano l’occasione in cui gli studenti vengono posti a confronto, in modalità didattiche necessariamente supervisionate, con strumenti, tecniche, casistiche, test e con quegli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività̀ di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità̀ che definiscono la formazione di un laureato in psicologia e che costituiscono gli atti tipici e riservati alla figura dello psicologo;
Considerato che l’alta specializzazione dei laboratori previsti dai singoli insegnamenti, peculiari del Corso di Laurea in Psicologia e Processi Sociali (L-24), si declina nei termini che seguono:
- Psicologia dei Processi Cognitivi: Teoria e Metodi: Analisi diretta dei processi conoscitivi e dei loro metodi di indagine, mediante visione di filmati, compilazione di schede strutturate; casi di analisi portati da esperti dal mondo del lavoro e gruppi di discussione con compilazione di report e resoconti, analisi di casistica pertinente a temi di deontologia
- Psicobiologia e Psicologia Fisiologica: Teorie e Metodi: Approfondimento delle tematiche, dei Metodi e delle Tecniche delle ricerca psicobiologica, con specifico riferimento a (A) Ragionamento scientifico; (B) Metodo sperimentale applicato alla Psicobiologia; (C) Esemplificazioni con commento di studi classici della disciplina; (D) Utilizzo delle fonti bibliografiche, mediante piattaforme PsycoInfo e Medline; (F) Riflessione guidata su aberrazioni della Ricerca Scientifica psicobiologica; (G) revisione critica di pubblicazioni selezionate dal docente
- Psicologia Sociale: Teorie e Metodi: analisi critica e relazioni di ricerche precedenti, con valutazione e sperimentazione diretta di strumenti metodologici e di tecniche quantitative e qualitative di ricerca in psicologia sociale. Gli studenti saranno chiamati a sviluppare un progetto di ricerca o di intervento, a somministrare i vari strumenti di raccolta dati (questionari, scale di misura) e a fare analisi statistiche con successive interpretazioni dei risultati. Nel laboratorio verrà fatto uso del software dell'IAT (Implicit Association Test).
- Sociologia: Metodologie e Tecniche per la ricerca sociologica: Procedimenti teorici ed empirici per la costruzione di strumenti di indagine.
- Psicologia Sociale dei Gruppi: Strumenti e Metodi di analisi di valutazione e conduzione dei gruppi: nel laboratorio verranno presentati strumenti di osservazione specifici dei gruppi (Systematic Multiple level Observation of Group, Interaction Process Analysis), questionari di valutazione di costrutti (Socializzazione nei gruppi, Entitatività e Identificazione Sociale), tecniche di analisi (Social Relation Model, Social Network Analysis, Actor Partner Interdependence Model) e tecniche di conduzione del gruppi (ad esempio, Focus Group o Brainstorming)
- Psicologia delle Emozioni, delle Motivazioni e della Personalità: Teorie e Metodi: Somministrazione, Scoring e Interpretazione di test psicologici supervisionati riguardanti: differenze individuali di personalitàà, regolazione delle emozioni, aspetti motivazionali.
- Psicologia del Lavoro: Attivitàà pratiche legate a Utilizzo della tecnica della Job analysis e somministrazione e scoring supervisionato di test.
- Psicologia Clinica: Il laboratorio prevede l'osservazione di colloqui clinici videoregistrati; la simulazione di somministrazioni di interviste, questionari e test; la partecipazione e/o la valutazione e il commento critico di ricerche cliniche
- Psicologia Dinamica: Teorie e Metodi: Analisi clinica ed empirica di trascritti di sedute, finalizzata alla comprensione del paziente e delle sue difficoltàà e alla pianificazione del suo trattamento
- Psicometria: Introduzione all'utilizzo del software per l’analisi dei dati SPSS (Statistical Package for Social Science). Saranno proposte delle esercitazioni in cui è richiesto allo studente di interpretare correttamente dei listati prodotti con SPSS, con specifico riferimento ai modelli di analisi dei dati precedentemente illustrati nel corso delle lezioni frontali, come ad esempio t test su due campioni indipendenti, analisi della varianza, regressione bivariata
- Antropologia Culturale: Laboratorio di Etnografia riflessiva
- Teorie e Tecniche dei Test: Nel laboratorio saranno svolte: a) esercitazioni in piccoli gruppi sulla somministrazione di test psicologici cognitivi e non cognitivi; b) esercitazioni individualizzate sullo scoring e l'interpretazione dei risultati di diversi test psicologici; c) esercitazioni pratiche guidate sulla costruzione dei test e sulla verifica delle proprietàà degli strumenti di misura psicometrici mediante la Teoria Classica dei Test e la Teoria della Risposta all'Item. Tali esercitazioni pratiche prevedono l’apprendimento di tecniche di analisi di dati mediante il pacchetto SPSS ed il software specialistico IRTPRO
Visto che, accanto ai laboratori di alta specializzazione associati ai vari insegnamenti, esiste un ulteriore laboratorio ad alta specializzazione, organizzato come un iter obbligatorio che si dipana lungo l’intero triennio e che conduce all’esame di Prova Finale; in esso ciascuno studente viene guidato, monitorato e supervisionato individualmente da un singolo docente di riferimento, che sollecita un atteggiamento attivo da parte dello studente;
Considerato che il predetto laboratorio ad alta specializzazione prevede la partecipazione obbligatoria da parte di tutti gli studenti ad almeno una tra le seguenti attività individualizzate e che richiedono posti studio personalizzati (il tipo di attività svolta dipendendo dagli specifici interessi scientifici dei singoli docenti supervisori):
- Partecipazione a progetti empirici
- Osservazione di colloqui clinici condotti da professionisti esperti;
- Interpretazione e siglatura di protocolli di indagine clinica;
- Raccolta e analisi di dati tramite tecniche di analisi statistica apprese durante il corso di studi e condotta attraverso software specifici e dedicati alle scienze del comportamento;
- Somministrazione di questionari e di test psicometrici sotto supervisione individualizzata;
- Somministrazione di interviste strutturate e semi strutturate;

In sintesi,
Viste le attività formative sopra descritte, che forniscono competenze acquisibili solo attraverso laboratori di alta specializzazione, che richiedono l’uso dei sistemi informatici e tecnologici descritti in questo documento, che prevedono un numero definito di posti studio e attività individualizzate:
Considerati i posti studio disponibili per tali attività, l’aula multimediale e le strutture informatiche e tecnologiche e ulteriormente considerate le possibili turnazioni nel loro utilizzo che portano a confermare il numero programmato dell’a.a. precedente
Si richiede
la programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di Laurea in Psicologia e Processi Sociali (L-24) per un numero di studenti non superiori a 275 unità, di cui 265 studenti comunitari e n. 10 studenti extra-comunitari, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
- l’uso di laboratori ad alta specializzazione cosi come sopra descritti, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 275, di cui 265 studenti comunitari e n. 10 studenti extra-comunitari, considerati I posti studio utili e le necessarie turnazioni;
- l’uso di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero di studenti pari a 275, di cui 265 studenti comunitari ed extra-comunitari e n. 10 studenti extra-comunitari.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n.118/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea in Psicologia e processi sociali, classe L-24, della Facoltà di Medicina e Psicologia.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia (Allegato 40)

DELIBERAZIONE N. 168/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 118 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo del corso di laurea in Psicologia e processi sociali, classe L-24, della Facoltà di Medicina e Psicologia, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 275 studenti di cui 265 italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 10 extracomunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE – L-24 – EROGATO IN MODALITÀ PREVALENTEMENTE A DISTANZA – INTERATENEO CON L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA UNITELMA SAPIENZA, UNIVERSITÀ TELEMATICA – AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“Vista la LEGGE 2 agosto 1999, n. 264
Visti i requisiti EuroPsy, ossia i criteri che permettono al laureato in Psicologia di accreditarsi professionalmente nei paesi dell’UE e che indicano le competenze metodologiche che debbono essere acquisite. Tra tali criteri vi sono quelli della pratica sperimentale, di quella metodologica e statistica, quella relativa alla acquisizione e alla analisi statistica dei dati. Inoltre tra le abilità da acquisire, vi sono quelle legate alla valutazione e all’assessment, all’intervista, alla costruzione e all'utilizzo di test e questionari, agli standard etici e professionali.
Visto il documento congiunto approvato in data 24 e 25 Novembre 2017 dai principali organi di rappresentanza professionale, accademica e scientifica della psicologia italiana, Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), Conferenza della Psicologia Accademica (CPA), Associazione Italiana di Psicologia (AIP) nel quale si afferma che “la qualità delle attività formative è fondamentale per assicurare la preparazione di psicologi capaci di agire sugli aspetti comportamentali, relazionali, cognitivi e affettivi della tutela e della promozione della salute e richiede competenze pratiche di alta specializzazione da svolgersi durante l’intero percorso formativo, triennale e magistrale. Le attività̀ formative professionalizzanti e di alta specializzazione non possono essere demandate al tirocinio post laurea, che ha funzioni diverse, legate a una pratica supervisionata e mirata all’acquisizione non delle competenze, bensì̀ dell’autonomia professionale.
Il percorso triennale L-24 deve sia sviluppare nei discenti conoscenze in tutti i settori della psicologia sia fornire una solida base tecnica e metodologica; le successive lauree magistrali LM/51 devono assicurare attività̀ formative volte allo sviluppo di competenze professionali da applicare in ambiti molto delicati, da declinare in funzione della specificità̀ dell’offerta formativa proposta dai singoli atenei.
In ogni caso, tanto nei percorsi triennali quanto in quelli magistrali, le competenze complesse che sostanziano la formazione di un laureato in psicologia sono il risultato di pratiche di insegnamento-apprendimento basate su analisi degli errori e su feedback individuali. Esse, per risultare efficaci, vanno necessariamente svolte in ambiti laboratoriali di alta specializzazione, a bassa e sostenibile numerosità̀ ed alta intensità̀ di scambio informativo e formativo assicurato da docenti qualificati”.
Visto che, il corso di laurea prevede l'offerta di esperienze di stages/tirocinio curricolare obbligatorio (6 CFU) presso enti esterni.
Si richiede

la programmazione degli accessi a livello locale per il corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), della legge n. 264/99, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n 105, di cui n. 100 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e n. 5 extra-comunitari non residenti, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede l’obbligo di tirocinio didattico come parte integrante del percorso formativo svolto presso strutture esterne all’Università, disponibile per un numero di studenti pari a 105.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n.119/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche, classe L-24, della Facoltà di Medicina e Psicologia, Interateneo con l’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, università telematica.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia (Allegato 41)

DELIBERAZIONE N. 169/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 119 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo del corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche, classe L-24, della Facoltà di Medicina e Psicologia, Interateneo con l’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza, università telematica, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 105 studenti di cui 100 italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 5 extracomunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA INTERFACOLTÀ IN SERVIZIO SOCIALE (CLASS) (MEDICINA E PSICOLOGIA – FARMACIA E MEDICINA – SCIENZE POLITICHE, SOCIOLOGIA, COMUNICAZIONE – GIURISPRUDENZA) AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.
“La Facoltà di Medicina e Psicologia chiede la programmazione degli accessi a livello locale per il corso di laurea in Servizio sociale ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), della legge n. 264/99, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n 55, di cui 51 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e n. 4 extra-comunitari non residenti, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
a) l’utilizzo di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero di studenti pari a 55;
b) l’obbligo di tirocinio didattico come parte integrante del percorso formativo svolto presso strutture esterne all’Università, disponibile per un numero di studenti pari a 55.
In proposito, si fa presente quanto segue:

La frequenza obbligatoria degli iscritti, motivata dall’essere una laurea di tipo professionalizzante, che prevede peraltro una didattica improntata ad un coinvolgimento degli studenti in lavori di gruppo, discussione di casi e role play, utilizzabili esclusivamente con piccoli gruppi, non consente di gestire un numero più elevato di studenti.
Inoltre, la presenza del tirocinio come parte integrante del percorso formativo e obbligatorio al fine di ottenere l’abilitazione professionale, la conseguente limitata disponibilità di organizzazioni adeguate in cui svolgere l’attività pratica, in modo che gli studenti siano supervisionati in modo individuale da assistenti sociali qualificati ed esperti, consente di garantire un’adeguata collocazione solo per il numero massimo di studenti indicato.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n.120/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea in Servizio Sociale (CLaSS), classe L-39, della Facoltà di Medicina e Psicologia, interfacoltà con Farmacia e Medicina, Scienze politiche, Sociologia, Comunicazione, Giurisprudenza.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia (Allegato 42)

DELIBERAZIONE N. 170/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 120 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo del corso di laurea interfacoltà in Servizio Sociale (CLaSS), classe L-39, della Facoltà di Medicina e Psicologia, interfacoltà con Farmacia e Medicina, Scienze politiche, Sociologia, Comunicazione, Giurisprudenza, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 55 studenti di cui 51 italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 4 extracomunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN NEUROSCIENZE COGNITIVE E RIABILITAZIONE PSICOLOGICA AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“Vista la LEGGE 2 agosto 1999, n. 264
Visti i requisiti EuroPsy, ossia i criteri che permettono al laureato in Psicologia di accreditarsi professionalmente nei paesi dell’UE e che indicano le competenze metodologiche che debbono essere acquisite. Tra tali criteri vi sono quelli della pratica sperimentale, di quella metodologica e statistica, quella relativa alla acquisizione e alla analisi statistica dei dati. Inoltre tra le abilità da acquisire, vi sono quelle legate alla valutazione e all’assessment, all’intervista, alla costruzione e all'utilizzo di test e questionari, agli standard etici e professionali.
Visto il documento congiunto approvato in data 24 e 25 Novembre 2017 dai principali organi di rappresentanza professionale, accademica e scientifica della psicologia italiana, Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), Conferenza della Psicologia Accademica (CPA), Associazione Italiana di Psicologia (AIP) nel quale si afferma che “la qualità delle attività formative è fondamentale per assicurare la preparazione di psicologi capaci di agire sugli aspetti comportamentali, relazionali, cognitivi e affettivi della tutela e della promozione della salute e richiede competenze pratiche di alta specializzazione da svolgersi durante l’intero percorso formativo, triennale e magistrale. Le attività̀ formative professionalizzanti e di alta specializzazione non possono essere demandate al tirocinio post laurea, che ha funzioni diverse, legate a una pratica supervisionata e mirata all’acquisizione non delle competenze, bensì̀ dell’autonomia professionale.
Il percorso triennale L-24 deve sia sviluppare nei discenti conoscenze in tutti i settori della psicologia sia fornire una solida base tecnica e metodologica; le successive lauree magistrali LM/51 devono assicurare attività̀ formative volte allo sviluppo di competenze professionali da applicare in ambiti molto delicati, da declinare in funzione della specificità̀ dell’offerta formativa proposta dai singoli atenei.
In ogni caso, tanto nei percorsi triennali quanto in quelli magistrali, le competenze complesse che sostanziano la formazione di un laureato in psicologia sono il risultato di pratiche di insegnamento-apprendimento basate su analisi degli errori e su feedback individuali. Esse, per risultare efficaci, vanno necessariamente svolte in ambiti laboratoriali di alta specializzazione, a bassa e sostenibile numerosità̀ ed alta intensità̀ di scambio informativo e formativo assicurato da docenti qualificati”.
Considerato che l’acquisizione di tali competenze avviene necessariamente attraverso esperienze laboratoriali di alta specializzazione e attraverso attività individualizzate che prevedono lavori in piccoli gruppi e posti studio personalizzati, in particolare se si considera che esse rappresentano la base formativa per la preparazione a una professione vigilata, regolamentata ai sensi della Legge n° 56 del 18 febbraio 1989 e della legge n° 170 dell'11 luglio 2003 in quanto funzionale alla tutela del diritto costituzionale alla salute e riconosciuta a pieno titolo, all’interno delle professioni sanitarie riordinate a seguito dell’approvazione del cosiddetto “Decreto Lorenzin”.
Visto che, congruentemente con quanto sopra considerato, il Corso di Laurea magistrale in Neuroscienze Cognitive e Riabilitazione Psicologica della Sapienza prevede la presenza di attività laboratoriale di alta specializzazione nell’offerta formativa e che tale attività laboratoriale di alta specializzazione si realizza attraverso la proposizione di 5 corsi/insegnamenti in cui 3 o 4 dei CFU complessivi saranno specificamente dedicati allo svolgimento di tali attività, per un totale di 15/16 (a seconda del curriculum seguito) CFU complessivi di attività di laboratorio ad alta specializzazione nel triennio del Corso di Laurea;
Considerato che le ore dedicate alle attività di laboratorio non vengono utilizzate per l’esposizione di contenuti meramente teorici attinenti alla materia oggetto dell’insegnamento ma rappresentano una sorgente di apprendimento indipendente e completamente differenziata da quella rappresentata dalla modalità standard della lezione frontale, consistendo infatti nell’acquisizione di tecniche, nello svolgimento di procedure e nell’esercizio di pratiche che caratterizzano in modo peculiare l’ambito dell’insegnamento impartito, anche attraverso l’uso di strumenti informatici e tecnologici specifici delle Scienze Psicologiche e che non rientrano in una media dotazione universitaria;
Considerato in particolare che i laboratori di alta specializzazione – a differenza della didattica frontale - rappresentano l’occasione in cui gli studenti vengono posti a confronto, in modalità didattiche necessariamente supervisionate, con strumenti, tecniche, casistiche, test e con quegli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività̀ di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità̀ che definiscono la formazione di un laureato in psicologia e che costituiscono gli atti tipici e riservati alla figura dello psicologo;
Considerato che l’alta specializzazione dei laboratori previsti dai singoli insegnamenti, peculiari del Corso di Laurea magistrale in Neuroscienze Cognitive e Riabilitazione Psicologica si declina nei termini che seguono:
Curriculum A:
VALUTAZIONE E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA (3 CFU/36 ore di attività pratica guidata). Conoscenze/competenze da acquisire: competenze cliniche. Addestramento, attraverso la pratica diretta, alla somministrazione di batterie di test neuropsicologici e alla valutazione dei risultati ottenuti.
PSICOFISIOLOGIA CORSO AVANZATO (3 CFU/36 ore di attività pratica guidata) Conoscenze/competenze da acquisire: competenze cliniche. Osservazione, supervisionata da professionisti specialisti in neuropsicologia presso l’IRCCS Santa Lucia, della gestione dei deficit cognitivi nei pazienti neurologici
METODI IN NEUROSCIENZE COGNITIVE (3 CFU/36 ore di attività pratica guidata) Conoscenze/competenze da acquisire: tecniche sperimentali. Addestramento alla somministrazione di test attenzionali (Cueing spaziale, Flanker task, Stroop task, Wisconsing Card Sorting Test, Attentional Network Test, Flicker Task, etc.), in simulazione sperimentale e al trattamento statistico dei risultati ottenuti.
PSICOLOGIA DEI PROCESSI EMOZIONALI - CORSO AVANZATO (3 CFU/36 ore di attività pratica guidata) Conoscenze/competenze da acquisire: competenze trasversali. Addestramento alla raccolta e all’identificazione di informazioni scientifiche; addestramento alla comunicazione di conoscenze scientifiche ad un pubblico competente.
Curriculum B:
COLLOQUIO CLINICO E COUNSELING PSICOLOGICO (3 CFU/36 ore di attività pratica guidata). Conoscenze/competenze da acquisire: competenze cliniche, conduzione di un colloquio clinico finalizzato al counseling psicologico. Esercitazioni individuali all’interno di piccoli gruppi supervisionati.
PERSONALITÀ E DIFFERENZE INDIVIDUALI (3 CFU/36 ore di attività pratica guidata)
Conoscenze/competenze da acquisire: tecniche sperimentali. Addestramento alla registrazione elettroencefalografica (EEG), dell’attività cardiaca e elettrodermica; addestramento alla somministrazione delle scale di suscettibilità ipnotica, suggestionabilità e tecniche di induzione del rilassamento mediante ipnosi.
Visto che, accanto ai laboratori di alta specializzazione associati ai vari insegnamenti, il Corso di Laurea organizza nell’ambito delle altre attività formative professionalizzanti (AAP) ulteriori attività fruibili in piccoli gruppi, anche nella forma di esperienze in strutture esterne al Dipartimento a cui afferisce il Corso di Laurea. In tali attività ciascuno studente viene guidato, monitorato e supervisionato individualmente da un singolo docente di riferimento, che sollecita un atteggiamento attivo da parte dello studente;
Considerato che le seguenti attività individualizzate richiedono posti studio personalizzati, finalizzate ad attività didattiche che implicano interattività studente-docente, feedback personalizzati, raccolte di osservazioni e somministrazioni di test e questionari, anche in enti esterni convenzionati con il Dipartimento a cui il corso di laurea afferisce, in modo da enfatizzare la possibilità di apprendere attraverso attività pratiche.
In sintesi,
Viste le attività formative sopra descritte, che forniscono competenze acquisibili solo attraverso laboratori di alta specializzazione, che richiedono l’uso dei sistemi informatici e tecnologici descritti in questo documento, che prevedono un numero definito di posti studio e attività individualizzate:
Considerati i posti studio disponibili per tali attività, le strutture informatiche e tecnologiche, i posti studio presso l’aula multimediale e ulteriormente considerate le possibili turnazioni nel loro utilizzo che portano a confermare il numero programmato dell’a.a. precedente
Si richiede la programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di Laurea magistrale Neuroscienze Cognitive e Riabilitazione Psicologica (LM-51), ai sensi della Legge 2 agosto 1999 n. 264, per un numero di studenti non superiori a 120 unità, di cui 115 studenti comunitari e n. 5 studenti extra-comunitari, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
- l’uso di laboratori ad alta specializzazione cosi come sopra descritti, che richiedono posti studio personalizzati, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 120, alla luce dei posti studio utili e delle necessarie turnazioni;
- l’uso di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero di studenti pari a 120.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n. 121/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in Neuroscienze Cognitive e Riabilitazione Psicologica, classe LM-51, della Facoltà di Medicina e Psicologia.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia (Allegato 43)

DELIBERAZIONE N. 171/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 121 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo del corso di laurea magistrale in Neuroscienze Cognitive e Riabilitazione Psicologica, classe LM-51, della Facoltà di Medicina e Psicologia, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 120 studenti di cui 115 italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 5 extracomunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN PSICOLOGIA CLINICA AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“Vista la LEGGE 2 agosto 1999, n. 264
Visti i requisiti EuroPsy, ossia i criteri che permettono al laureato in Psicologia di accreditarsi professionalmente nei paesi dell’UE e che indicano le competenze metodologiche che debbono essere acquisite. Tra tali criteri vi sono quelli della pratica sperimentale, di quella metodologica e statistica, quella relativa alla acquisizione e alla analisi statistica dei dati. Inoltre tra le abilitàà da acquisire, vi sono quelle legate alla valutazione e all’assessment, all’intervista, alla costruzione e all'utilizzo di test e questionari, agli standard etici e professionali.
Visto il documento congiunto approvato in data 24 e 25 Novembre 2017 dai principali organi di rappresentanza professionale, accademica e scientifica della psicologia italiana, Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), Conferenza della Psicologia Accademica (CPA), Associazione Italiana di Psicologia (AIP) nel quale si afferma che “la qualità̀ delle attività̀ formative è fondamentale per assicurare la preparazione di psicologi capaci di agire sugli aspetti comportamentali, relazionali, cognitivi e affettivi della tutela e della promozione della salute e richiede competenze pratiche di alta specializzazione da svolgersi durante l’intero percorso formativo, triennale e magistrale. Le attività̀ formative professionalizzanti e di alta specializzazione non possono essere demandate al tirocinio post laurea, che ha funzioni diverse, legate a una pratica supervisionata e mirata all’acquisizione non delle competenze, bensì̀ dell’autonomia professionale.
Il percorso triennale L-24 deve sia sviluppare nei discenti conoscenze in tutti i settori della psicologia sia fornire una solida base tecnica e metodologica; le successive lauree magistrali LM/51 devono assicurare attività̀ formative volte allo sviluppo di competenze professionali da applicare in ambiti molto delicati, da declinare in funzione della specificità̀ dell’offerta formativa proposta dai singoli atenei.
In ogni caso, tanto nei percorsi triennali quanto in quelli magistrali, le competenze complesse che sostanziano la formazione di un laureato in psicologia sono il risultato di pratiche di insegnamento-apprendimento basate su analisi degli errori e su feedback individuali. Esse, per risultare efficaci, vanno necessariamente svolte in ambiti laboratoriali di alta specializzazione, a bassa e sostenibile numerosità̀ ed alta intensità̀ di scambio informativo e formativo assicurato da docenti qualificati”.
Considerato che l’acquisizione di tali competenze avviene necessariamente attraverso esperienze laboratoriali di alta specializzazione e attraverso attivitàà individualizzate che prevedono lavori in piccoli gruppi e posti studio personalizzati, in particolare se si considera che esse rappresentano la base formativa per la preparazione a una professione vigilata, regolamentata ai sensi della Legge n° 56 del 18 febbraio 1989 e della legge n° 170 dell'11 luglio 2003 in quanto funzionale alla tutela del diritto costituzionale alla salute e riconosciuta a pieno titolo, all’interno delle professioni sanitarie riordinate a seguito dell’approvazione del cosiddetto “Decreto Lorenzin”.
Visto che, congruentemente con quanto sopra considerato, il Corso di Laurea magistrale in Psicologia Clinica della Sapienza prevede la presenza di attività laboratoriale di alta specializzazione nell’offerta formativa e che tale attività laboratoriale di alta specializzazione si realizza attraverso la proposizione di 8 corsi/insegnamenti in cui 3 dei CFU complessivi vengono specificamente dedicati allo svolgimento di tali attività, per un totale di 24 CFU complessivi di attività di laboratorio ad alta specializzazione nel triennio del Corso di Laurea;
Considerato che le ore dedicate alle attività di laboratorio non vengono utilizzate per l’esposizione di contenuti meramente teorici attinenti alla materia oggetto dell’insegnamento ma rappresentano una sorgente di apprendimento indipendente e completamente differenziata da quella rappresentata dalla modalità standard della lezione frontale, consistendo infatti nell’acquisizione di tecniche, nello svolgimento di procedure e nell’esercizio di pratiche che caratterizzano in modo peculiare l’ambito dell’insegnamento impartito, anche attraverso l’uso di strumenti informatici e tecnologici specifici delle Scienze Psicologiche e che non rientrano in una media dotazione universitaria;
Considerato in particolare che i laboratori di alta specializzazione – a differenza della didattica frontale - rappresentano l’occasione in cui gli studenti vengono posti a confronto, in modalità didattiche necessariamente supervisionate, con strumenti, tecniche, casistiche, test e con quegli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività̀ di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità̀ che definiscono la formazione di un laureato in psicologia e che costituiscono gli atti tipici e riservati alla figura dello psicologo;
Considerato che l’alta specializzazione dei laboratori previsti dai singoli insegnamenti, peculiari del Corso di Laurea magistrale in Psicologia Clinica si declina nei termini che seguono:
Valutazione intervento nello sviluppo del linguaggio
L’attività laboratoriale si caratterizza per lavori in piccoli gruppi e consente agli studenti di approfondire, sotto supervisione del docente, temi rilevanti nell’ambito della psicolinguistica mediante ricerca empirica di laboratorio che verrà condotta sui temi dello sviluppo bilingue, e dell’insegnamento e apprendimento di una lingua straniera. Temi ulteriori di approfondimento riguardano Abilità pragmatiche nello sviluppo atipico, Sviluppo del linguaggio nel bilinguismo, Educazione bilingue, Metodi di educazione linguistica, Linguaggio e comunicazione nello sviluppo atipico. Al termine del laboratorio il lavoro svolto da ogni singolo gruppo sarà condiviso attraverso una presentazione in aula con tutti gli altri partecipanti.
Colloquio e narrazione in psicologia clinica
Nel laboratorio vengono apprese sotto supervisione le tecniche del colloquio psicologico.
Verrà proposto inizialmente un inquadramento teorico metodologico sulle principali tecniche del colloquio clinico. Verranno discussi protocolli clinici in riferimento agli obiettivi del colloquio nei vari contesti in cui esso si svolge. Ed infine verranno effettuate delle simulate di colloquio sia con soggetti in età evolutiva che in età adulta.
Psicologia clinica corso avanzato
Nelle attività di Laboratorio viene proposta l’analisi e la codifica di diverse situazioni cliniche simulate, alcune proposte dal docente e tratte da diversi contesti organizzativi altre costruite e simulate in aula dagli stessi studenti. Vengono usati strumenti clinici e metodi multimediali per la proposizione dei casi. La supervisione delle attività è individualizzata.
In alternativa tra loro:
Psicofisiologia della salute
Il laboratorio è rivolto all’acquisizione di competenze professionalizzanti attraverso: 1) somministrazione di test, conduzione di interviste, colloqui psicologici, registrazione di parametri fisiologici (pressione arteriosa, frequenza cardiaca, ecg, emg, eeg); 2) conduzione di interventi sulla promozione della salute; 3) progettazione e realizzazione di ricerche di base e ricerche-intervento nell'ambito della psicofisiologia della salute e della promozione della salute (con un ruolo attivo degli studenti nella ricerca stessa); 4) discussione e stesura di un profilo/referto psicofisiologico. Gli studenti, divisi in piccoli gruppi, potranno scegliere quali attività seguire, tra quelle proposte dal docente. Il docente potrà anche valutare di seguire gli studenti su attività professionalizzanti da loro stessi proposte.
Storia della psicologia clinica
Il laboratorio di 3 CFU prevede che gli studenti del corso suddivisi in piccoli gruppi, svolgano nel Laboratorio di Storia della Psicologia un’esperienza pratica di uso degli strumenti informatizzati per la ricerca su fonti bibliografiche nazionali e internazionali relative a documenti e testi riguardanti la storia della Psicologia clinica. Dopo questa fase pratica iniziale gli studenti in piccoli gruppi saranno addestrati all’analisi critica delle fonti primarie e secondarie raccolte.
Cognizione corpo e cultura
Il laboratorio si propone l’obiettivo di rendere gli studenti in grado di progettare ed eseguire un esperimento e di interpretarne criticamente i risultati. Durante il laboratorio agli studenti sarà richiesto di progettare esperimenti su un tema a scelta del corso e di realizzare un esperimento pilota, usando tecniche specifiche e gli opportuni strumenti tecnologici e informatici. Alla fine del laboratorio si “simulerà” una conferenza di psicologia in cui ogni gruppo di studenti in gruppo presenterà agli altri il proprio lavoro e discuterà criticamente i risultati preliminari.
In alternativa tra loro:
Uso e interpretazione di test psicologici
Il laboratorio si svolgerà con l’obiettivo di approfondire la definizione e l’uso dei test psicologici come strumento di misura. Lo studio delle teorie psicometriche verrà appaiate ad un approfondimento pratico. L’approfondimento sarà possibile anche mediante esercitazioni su tali argomenti attraverso l’uso di software statistici ad alta specializzazione.
Successivamente l’obiettivo sarà quello di presentare alcuni test cognitivi e di personalità maggiormente utilizzati, con la presentazione di casi clinici che prevedevano la somministrazione di test anche attraverso presentazioni informatizzate.
Metodologia della ricerca clinica
Nel laboratorio gli studenti utilizzeranno sia le conoscenze generali sulla Metodologia della Ricerca, orientate alla costruzione di un loro personale progetto di ricerca, sia strumenti specifici quali la ricerca bibliografica, la raccolta e la classificazione dei dati, la organizzazione e pianificazione di una ricerca, lo sviluppo e il disegno delle ipotesi da verificare, l’impianto comunicativo per la trasmissione di risultati anche con tecniche multimediali.
Strumenti di misura della salute e della qualità della vita
Nel laboratorio saranno svolte: a) esercitazioni in piccoli gruppi sulla somministrazione, lo scoring e l'interpretazione dei risultati dei principali test di autovalutazione della salute e della qualità della vita (patient-reported-outcomes); b) esercitazioni in piccoli gruppi sulla conduzione di interviste strutturate per la valutazione della salute mediante strumenti centrati sul paziente (patient-centered); c) esercitazioni pratiche guidate sulla verifica delle proprietà metriche degli strumenti di misura della salute mediante la Teoria Classica dei Test e la Teoria della Risposta all'Item. Tali esercitazioni pratiche prevedono l'addestramento all'uso di strumenti elettronici per le applicazioni psicometriche.
In alternativa tra loro:
Psicologia e psicopatologia dello sviluppo sessuale nell'arco di vita
Il laboratorio prevede che gli studenti divisi in piccoli gruppi svolgano un’esperienza pratica di progettazione di un intervento di educazione sessuale relativa a differenti realtà e obiettivi, quali la disabilità, la discriminazione di genere, l’abuso sessuale e l’assunzione di rischi. I progetti possono coinvolgere contesti e gruppi di età diversi sia nelle scuole che in comunità specifiche. L’efficacia dell’intervento clinico proposto dal singolo studente sarà discussa evidenziando i punti di forza e di debolezza del singolo progetto parallelamente alla metodologia scelta.
Psicologia della disabilità e promozione del benessere
Il laboratorio fornisce competenze professionalizzanti nell'ambito della valutazione in età evolutiva, in particolare in relazione ai disturbi di apprendimento. Attraverso una modalità interattiva e di lavoro in piccolo gruppo verranno approfondite le prassi relative a: colloquio psicologico anamnestico e di restituzione, somministrazione di test, stesura di un profilo globale di sviluppo relativo al bambino, redazione della relazione di restituzione alla famiglia, progettazione di interventi per la scuola e la famiglia. Il laboratorio si avvarrà di presentazioni di casi, esercitazioni e simulazioni che potranno svolgersi anche presso il Laboratorio di Valutazione del Linguaggio e dell'Apprendimento del Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica.
In alternativa tra loro:
Intervento psicologico clinico nelle strutture sanitarie e nel terzo settore
Il laboratorio sarà rivolto all’acquisizione di competenze professionalizzanti inerenti la valutazione e l’intervento in contesti di gruppo, organizzativi e comunitari
Il laboratorio ha carattere pratico e si articola in una fase iniziale di inquadramento teorico e metodologico cui seguiranno esercitazioni e simulazioni in aula, sperimentazioni in contesti reali e supervisioni di gruppo in aula.
In aula verranno sperimentate strategie di intervento sviluppate nell’ambito della psicologia clinica di comunità. Saranno, infine, presentati resoconti di interventi attuati mediante i modelli di intervento presentati.
Teorie dell'interpretazione in psicologia clinica
Nel laboratorio saranno presentati e analizzati casi clinici concernenti interventi di psicoterapia e psicologico clinici. Gli studenti prepareranno dei resoconti clinici utilizzabili per una analisi dei singoli casi, a cui faranno seguito esercitazioni in piccoli gruppi in aula finalizzate alla progettazione di un intervento.
In alternativa tra loro:
Intervento psicologico clinico per la promozione della salute
Il laboratorio sarà rivolto all’acquisizione di competenze professionalizzanti sul ruolo della psicologia nei contesti sanitari. In particolare, gli studenti parteciperanno, in piccoli gruppi, alle attività di: - somministrazione di test self-report e conduzione di interviste; - progettazione di interventi sulla promozione della salute in ambito sanitario; - progettazione di ricerche di base e ricerche-intervento nell'ambito della promozione della salute in ambito sanitario.
Il docente potrà anche valutare di seguire gli studenti su attività professionalizzanti da loro stessi proposte.
Psicopatologia e intervento psicologico clinico
Il laboratorio avrà l’obiettivo di sviluppare alcune competenze professionalizzanti per gli studenti. È prevista l’analisi e la discussione di casi clinici e di situazioni cliniche proposte dal docente, Verranno proposte simulate tra gli studenti; si proporrà la visione di materiali multimediali in modo da stimolare il dibattito tra gli studenti in merito alle dinamiche psicologiche rappresentate, lo studente verrà guidato nella progettazione e nell’analisi degli studi sperimentali, presso specifici laboratori attrezzati (laboratorio di psicologia clinica) relativi ai temi trattati nel corso.
Visto che, accanto ai laboratori di alta specializzazione associati ai vari insegnamenti, il Corso di Laurea organizza nell’ambito delle altre attività formative professionalizzanti (AAP) ulteriori attività fruibili in piccoli gruppi, anche nella forma di esperienze in strutture esterne al Dipartimento presso cui afferisce il Corso di Laurea. In tali attività ciascuno studente viene guidato, monitorato e supervisionato individualmente da un singolo docente di riferimento, che sollecita un atteggiamento attivo da parte dello studente;
Considerato che le predette attività individualizzate richiedono posti studio personalizzati, finalizzate ad attività didattiche che implicano interattività studente-docente, feedback personalizzati, raccolte di osservazioni e somministrazioni di test e questionari, anche in enti esterni al il Dipartimento a cui il corso di laurea afferisce, in modo da enfatizzare la possibilità di apprendere attraverso attività pratiche.
In sintesi,
Viste le attività formative sopra descritte, che forniscono competenze acquisibili solo attraverso laboratori di alta specializzazione, che richiedono l’uso dei sistemi informatici e tecnologici descritti in questo documento, che prevedono un numero definito di posti studio e attività individualizzate:

Considerati i posti studio disponibili per tali attività, le strutture informatiche e tecnologiche, i posti studio presso l’aula multimediale e ulteriormente considerate le possibili turnazioni nel loro utilizzo che portano a confermare il numero programmato dell’a.a. precedente
Si richiede
la programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di Laurea magistrale in Psicologia Clinica (LM-51), ai sensi della Legge 2 agosto 1999 n. 264, per un numero di studenti non superiori a 145 unità, di cui 140 studenti comunitari e n. 5 studenti extra-comunitari, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
- l’uso di laboratori ad alta specializzazione cosi come sopra descritti, che richiedono posti studio personalizzati, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 145;
- l’uso di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero di studenti pari a 145.”
-
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n. 122/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in Psicologia clinica, classe LM-51, della Facoltà di Medicina e Psicologia.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia (Allegato 44)

DELIBERAZIONE N. 172/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 122 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo del corso di laurea magistrale in Psicologia clinica, classe LM-51, della Facoltà di Medicina e Psicologia, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 145 studenti di cui 140 italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 5 extracomunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN PSICOPATOLOGIA DINAMICA DELLO SVILUPPO AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“Vista la LEGGE 2 agosto 1999, n. 264
Visti i requisiti EuroPsy, ossia i criteri che permettono al laureato in Psicologia di accreditarsi professionalmente nei paesi dell’UE e che indicano le competenze metodologiche che debbono essere acquisite. Tra tali criteri vi sono quelli della pratica sperimentale, di quella metodologica e statistica, quella relativa alla acquisizione e alla analisi statistica dei dati. Inoltre tra le abilitàà da acquisire, vi sono quelle legate alla valutazione e all’assessment, all’intervista, alla costruzione e all'utilizzo di test e questionari, agli standard etici e professionali.
Visto il documento congiunto approvato in data 24 e 25 Novembre 2017 dai principali organi di rappresentanza professionale, accademica e scientifica della psicologia italiana, Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), Conferenza della Psicologia Accademica (CPA), Associazione Italiana di Psicologia (AIP) nel quale si afferma che “la qualità̀ delle attività̀ formative è fondamentale per assicurare la preparazione di psicologi capaci di agire sugli aspetti comportamentali, relazionali, cognitivi e affettivi della tutela e della promozione della salute e richiede competenze pratiche di alta specializzazione da svolgersi durante l’intero percorso formativo, triennale e magistrale. Le attività̀ formative professionalizzanti e di alta specializzazione non possono essere demandate al tirocinio post laurea, che ha funzioni diverse, legate a una pratica supervisionata e mirata all’acquisizione non delle competenze, bensì̀ dell’autonomia professionale.
Il percorso triennale L-24 deve sia sviluppare nei discenti conoscenze in tutti i settori della psicologia sia fornire una solida base tecnica e metodologica; le successive lauree magistrali LM/51 devono assicurare attività̀ formative volte allo sviluppo di competenze professionali da applicare in ambiti molto delicati, da declinare in funzione della specificità̀ dell’offerta formativa proposta dai singoli atenei.
In ogni caso, tanto nei percorsi triennali quanto in quelli magistrali, le competenze complesse che sostanziano la formazione di un laureato in psicologia sono il risultato di pratiche di insegnamento-apprendimento basate su analisi degli errori e su feedback individuali. Esse, per risultare efficaci, vanno necessariamente svolte in ambiti laboratoriali di alta specializzazione, a bassa e sostenibile numerosità̀ ed alta intensità̀ di scambio informativo e formativo assicurato da docenti qualificati”.
Considerato che l’acquisizione di tali competenze avviene necessariamente attraverso esperienze laboratoriali di alta specializzazione e attraverso attivitàà individualizzate che prevedono lavori in piccoli gruppi e posti studio personalizzati, in particolare se si considera che esse rappresentano la base formativa per la preparazione a una professione vigilata, regolamentata ai sensi della Legge n° 56 del 18 febbraio 1989 e della legge n° 170 dell'11 luglio 2003 in quanto funzionale alla tutela del diritto costituzionale alla salute e riconosciuta a pieno titolo, all’interno delle professioni sanitarie riordinate a seguito dell’approvazione del cosiddetto “Decreto Lorenzin”.
Visto che, congruentemente con quanto sopra considerato, il Corso di Laurea magistrale in Psicopatologia dinamica dello sviluppo della Sapienza prevede la presenza di attività laboratoriale di alta specializzazione nell’offerta formativa e che tale attività laboratoriale di alta specializzazione si realizza attraverso la proposizione di 10 corsi/insegnamenti in cui 3 dei CFU complessivi saranno specificamente dedicati allo svolgimento di tali attività, per un totale di 30 CFU complessivi di attività di laboratorio ad alta specializzazione nel biennio del Corso di Laurea;
Considerato che le ore dedicate alle attività di laboratorio non vengono utilizzate per l’esposizione di contenuti meramente teorici attinenti alla materia oggetto dell’insegnamento ma rappresentano una sorgente di apprendimento indipendente e completamente differenziata da quella rappresentata dalla modalità standard della lezione frontale, consistendo infatti nell’acquisizione di tecniche, nello svolgimento di procedure e nell’esercizio di pratiche che caratterizzano in modo peculiare l’ambito dell’insegnamento impartito, anche attraverso l’uso di strumenti informatici e tecnologici specifici delle Scienze Psicologiche e che non rientrano in una media dotazione universitaria;
Considerato in particolare che i laboratori di alta specializzazione – a differenza della didattica frontale - rappresentano l’occasione in cui gli studenti vengono posti a confronto, in modalità didattiche necessariamente supervisionate, con strumenti, tecniche, casistiche, test e con quegli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività̀ di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità̀ che definiscono la formazione di un laureato in psicologia e che costituiscono gli atti tipici e riservati alla figura dello psicologo;
Considerato che l’alta specializzazione dei laboratori previsti dai singoli insegnamenti, peculiari del Corso di Laurea Magistrale in Psicopatologia Dinamica dello Sviluppo (LM-51) si declina nei termini che seguono:
Tecniche di osservazione e valutazione clinica nella famiglia: Facendo riferimento ai paradigmi teorici appresi nel corso teorico (ad es. Lausanne Trilogue Play o Coparenting and Family Rating Scale), lo studente potrà osservare le tecniche adottate nella valutazione delle relazioni familiari - attraverso l’analisi di videoregistrazioni realizzate nel contesto dei servizi su situazioni reali - collaborando, sotto supervisione, alla codifica e alla redazione del report clinico. Per i casi analizzati nella fase di assessment, lo studente potrà partecipare alla discussione di casi nella fase di progettazione dell’intervento. Con riferimento agli interventi psicologici con le famiglie, lo studente potrà fare pratica di strumenti (SOFTA) per la valutazione dell’alleanza terapeutica in terapia di coppia e familiare.
Psicologia dinamica corso avanzato: teorie e modelli di intervento: Il laboratorio attraverso supervisione diretta e presentazione di materiale clinico permette allo studente di acquisire la capacità di comprendere il significato clinico dei diversi approcci teorici psicodinamici e i relativi percorsi di efficacia del cambiamento clinico. In particolare, tramite la presentazione del materiale clinico discusso in piccoli gruppi e con la supervisione del docente viene chiesto allo studente di formulare delle ipotesi valutative sugli aspetti del funzionamento psichico del paziente in riferimento ai manuali diagnostici DSM-5 e ai costrutti psicodinamici analizzati nel corso e di esaminare le componenti di transfert, controtransfert e alleanza terapeutica così come emergono dal materiale clinico.
Psicopatologia dell'infanzia: All’interno del laboratorio lo studente potrà fare esperienza di metodiche osservative nel campo della psicopatologia infantile, utilizzate in fase valutativa e di intervento clinico. Lo studente potrà fare esperienza diretta nella somministrazione di strumenti osservativi e self-report in campioni non-referred, discutendo in gruppo sulle modalità di somministrazione e di codifica.
Psicopatologia delle relazioni di coppia e genitoriali: Il Laboratorio ha come scopo quello di fornire una rappresentazione pratica dell’Adult Attachment Interview (A.A.I.), strumento principe di valutazione dell’attaccamento adulto e base di tutte le altre scale di misurazione dell’attaccamento di coppia e genitoriale.
Psicopatologia dell'adolescenza: L’attività laboratoriale mira a sviluppare capacità osservative degli studenti (modello della osservazione partecipante orientata psicodinamicamente) delle dinamiche adolescenziali, in particolare: 1) l’osservazione diretta degli adolescenti (ad es. contesti di vita quali la scuola) e indiretta (ad es. tramite filmati, registrazioni, materiali clinici); 2) la stesura di report che descrivano quanto osservato; 3) l’analisi, i commenti e le ipotesi cliniche relative alle dinamiche osservate e descritte; 4) la discussione in gruppo e la supervisione dei report.
Psicopatologia: valutazione clinica e diagnosi: Durante il laboratorio verranno condotte attività di discussione, supervisione e applicazione pratica degli strumenti studiati, in modo che lo studente possa acquisire competenze professionalizzanti nel campo della valutazione psicodiagnostica. Verranno approfonditi i principali sistemi di classificazione dei disturbi mentali (DSM-5, ICD-10, PDM-2) e le più recenti procedure di assessment della personalità e del funzionamento psicologico e relazionale (SWAP-200, SWAP-A) per una diagnosi al servizio del trattamento.
Metodi psicometrici nella ricerca clinica: Il laboratorio offre agli studenti la possibilità di pianificare, eseguire e interpretare le analisi statistiche trattate nel corso, e di toccare con mano le conseguenze pratiche dei problemi di validità e attendibilità. Il laboratorio garantisce quindi l’acquisizione di competenze pratiche e tecniche nel campo della pianificazione e conduzione delle ricerche, e dell’analisi dei dati.
Condizioni di rischio nello sviluppo della comunicazione: L’attività laboratoriale consentirà agli studenti di utilizzare diverse tipologie di strumenti che prevedono una metodica di valutazione diretta (osservazioni, videoregistrazioni) e indiretta (questionari, check-list, QSCL, PVB, ASCB, LUI) che consentono di delineare diversi profili dello sviluppo comunicativo-linguistico allo scopo di rilevare eventuali condizioni di rischio o ritardo (late talkers).
Psichiatria psicodinamica e salute mentale: Il laboratorio mira a permettere allo studente di acquisire la capacità di orientarsi nel campo della psicopatologia fenomenologica e psicodinamica. Sulla base dei dati clinici sarà in grado di argomentare circa gli elementi che permettono di formulare la diagnosi, diagnosi differenziale e i principi di trattamento dei principali quadri clinici di interesse psichiatrico nell’arco della vita. Durante il laboratorio verranno condotte attività di discussione e supervisione dei casi clinici presentati anche tramite videoregistrazioni in modo che lo studente possa acquisire competenze professionalizzanti nella gestione dei casi presentati.
In alternativa uno dei tre:
Psicosomatica in età evolutiva: valutazione e intervento: L’attività laboratoriale consentirà un approfondimento dell’analisi dei dati provenienti dall'osservazione clinica che evidenziano come molti disturbi fisici e lamentele somatiche in età evolutiva tendano a presentarsi a età specifiche e debbano essere messi in stretta relazione con la maturazione degli organi e con le caratteristiche dello sviluppo psicologico. Durante il laboratorio verranno svolte attività pratiche inerenti la presentazione di materiale clinico; pratica diretta nella somministrazione di multiple informants’ reports in popolazioni non-cliniche e cliniche di soggetti in età evolutiva inerenti le tematiche affrontate; discussione di gruppo sulle modalità di somministrazione e di scoring supervisionato di strumenti di misura.
Tecniche del colloquio clinico in adolescenza: Nell’ambito del laboratorio verrà dato spazio all’esperienza della consultazione diagnostica in adolescenza attraverso la presentazione e discussione di casi esemplificativi. Saranno illustrate le tecniche di conduzione e di esplorazione del materiale clinico e le aree di valutazione fondamentali con l’approfondimento di alcuni strumenti clinici e di ricerca. Nello specifico, gli studenti potranno acquisire tecniche per lo svolgimento dell’assessment in ambito clinico attraverso l’analisi di casi e simulazione di procedure di valutazione dei dati clinici. Durante le esercitazioni pratiche si organizzeranno scenari clinici inerenti l’applicazione di tecniche di conduzione del colloquio e attività pratiche di somministrazione di interviste semi-strutturate e test psicodiagnostici.
Tecniche del colloquio clinico nell'infanzia e nella genitorialità: Il laboratorio offrirà allo studente la possibilità di acquisire conoscenze ed esperienze nell’area della genitorialità e delle condizioni di rischio in età evolutiva. Lo studente sarà formato e supervisionato nella somministrazione di questionari sui fattori di rischio della genitorialità, nella conduzione di interviste semi-strutturate relative alla maternità e alla paternità che hanno come focus la qualità delle rappresentazioni mentali di sé come genitore, del bambino e della relazione genitore-bambino, nelle tecniche osservative che riguardano la clinica infantile. Saranno inoltre approfonditi i protocolli clinici più frequentemente usati nell’area della psicopatologia infantile.
Visto che, accanto ai laboratori di alta specializzazione associati ai vari insegnamenti, il Corso di Laurea organizza nell’ambito delle altre attività formative professionalizzanti (AAP) ulteriori attività fruibili in piccoli gruppi e in caso, esperienze pratiche in relazione ai servizi clinici attivati presso il Dipartimento cui afferisce il Corso di Laurea. In tali attività ciascun studente viene guidato, monitorato e supervisionato individualmente da un singolo docente di riferimento, che sollecita un atteggiamento attivo da parte dello studente.
Considerato che le attività individualizzate richiedono posti studio personalizzati, finalizzate ad attività didattiche che implicano una più diretta interazione studente-docente, feedback personalizzati, stesura di report, raccolte di dati osservativi, somministrazioni di test e questionari, anche in enti esterni convenzionati con il Dipartimento a cui il corso di laurea afferisce.
In sintesi,
Viste le attività formative sopra descritte, che forniscono competenze acquisibili solo attraverso laboratori di alta specializzazione, che richiedono l’uso dei sistemi informatici e tecnologici descritti in questo documento, che prevedono un numero definito di posti studio e attività individualizzate:
Considerati i posti studio disponibili per tali attività, le strutture informatiche e tecnologiche, i posti studio presso l’aula multimediale e ulteriormente considerate le possibili turnazioni nel loro utilizzo che portano a confermare il numero programmato dell’a.a. precedente
Si richiede
la programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di Laurea in Psicopatologia Dinamica dello Sviluppo (LM-51), ai sensi della Legge 2 agosto 1999 n. 264, per un numero di studenti non superiori a 120 unità, di cui 115 studenti comunitari e n. 5 studenti extra-comunitari, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
- l’uso di laboratori ad alta specializzazione cosi come sopra descritti, che richiedono posti studio personalizzati, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 120, alla luce dei posti studio utili e delle necessarie turnazioni;
- l’uso di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero di studenti pari a 120.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n. 123/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in Psicopatologia dinamica dello sviluppo, classe LM-51, della Facoltà di Medicina e Psicologia.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia (Allegato 45)

DELIBERAZIONE N. 173/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 123 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo del corso di laurea magistrale in Psicopatologia dinamica dello sviluppo, classe LM-51, della Facoltà di Medicina e Psicologia, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 120 studenti di cui 115 italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 5 extracomunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE E DEL MARKETING AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“Vista la LEGGE 2 agosto 1999, n. 264
Visti i requisiti EuroPsy, ossia i criteri che permettono al laureato in Psicologia di accreditarsi professionalmente nei paesi dell’UE e che indicano le competenze metodologiche che debbono essere acquisite. Tra tali criteri vi sono quelli della pratica sperimentale, di quella metodologica e statistica, quella relativa alla acquisizione e alla analisi statistica dei dati. Inoltre tra le abilitàà da acquisire, vi sono quelle legate alla valutazione e all’assessment, all’intervista, alla costruzione e all'utilizzo di test e questionari, agli standard etici e professionali.
Visto il documento congiunto approvato in data 24 e 25 Novembre 2017 dai principali organi di rappresentanza professionale, accademica e scientifica della psicologia italiana, Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), Conferenza della Psicologia Accademica (CPA), Associazione Italiana di Psicologia (AIP) nel quale si afferma che “la qualità̀ delle attività̀ formative è fondamentale per assicurare la preparazione di psicologi capaci di agire sugli aspetti comportamentali, relazionali, cognitivi e affettivi della tutela e della promozione della salute e richiede competenze pratiche di alta specializzazione da svolgersi durante l’intero percorso formativo, triennale e magistrale. Le attività̀ formative professionalizzanti e di alta specializzazione non possono essere demandate al tirocinio post laurea, che ha funzioni diverse, legate a una pratica supervisionata e mirata all’acquisizione non delle competenze, bensì̀ dell’autonomia professionale.
Il percorso triennale L-24 deve sia sviluppare nei discenti conoscenze in tutti i settori della psicologia sia fornire una solida base tecnica e metodologica; le successive lauree magistrali LM/51 devono assicurare attività̀ formative volte allo sviluppo di competenze professionali da applicare in ambiti molto delicati, da declinare in funzione della specificità̀ dell’offerta formativa proposta dai singoli atenei.
In ogni caso, tanto nei percorsi triennali quanto in quelli magistrali, le competenze complesse che sostanziano la formazione di un laureato in psicologia sono il risultato di pratiche di insegnamento-apprendimento basate su analisi degli errori e su feedback individuali. Esse, per risultare efficaci, vanno necessariamente svolte in ambiti laboratoriali di alta specializzazione, a bassa e sostenibile numerosità̀ ed alta intensità̀ di scambio informativo e formativo assicurato da docenti qualificati”.
Considerato che l’acquisizione di tali competenze avviene necessariamente attraverso esperienze laboratoriali di alta specializzazione e attraverso attivitàà individualizzate che prevedono lavori in piccoli gruppi e posti studio personalizzati, in particolare se si considera che esse rappresentano la base formativa per la preparazione a una professione vigilata, regolamentata ai sensi della Legge n° 56 del 18 febbraio 1989 e della legge n° 170 dell'11 luglio 2003 in quanto funzionale alla tutela del diritto costituzionale alla salute e riconosciuta a pieno titolo, all’interno delle professioni sanitarie riordinate a seguito dell’approvazione del cosiddetto “Decreto Lorenzin”.
Visto che, congruentemente con quanto sopra considerato, il Corso di Laurea Magistrale in Psicologia della Comunicazione e del Marketing della Sapienza prevede la presenza di attività laboratoriale di alta specializzazione nell’offerta formativa e che tale attività laboratoriale di alta specializzazione si realizza attraverso la proposizione di 8 corsi/insegnamenti in cui 3 (in un caso 6) dei CFU complessivi saranno specificamente dedicati allo svolgimento di tali attività, per un totale di 27 CFU complessivi di attività di laboratorio ad alta specializzazione nel biennio del Corso di Laurea;
Considerato che le ore dedicate alle attività di laboratorio non vengono utilizzate per l’esposizione di contenuti meramente teorici attinenti alla materia oggetto dell’insegnamento ma rappresentano una sorgente di apprendimento indipendente e completamente differenziata da quella rappresentata dalla modalità standard della lezione frontale, consistendo infatti nell’acquisizione di tecniche, nello svolgimento di procedure e nell’esercizio di pratiche che caratterizzano in modo peculiare l’ambito dell’insegnamento impartito, anche attraverso l’uso di strumenti informatici e tecnologici specifici delle Scienze Psicologiche e che non rientrano in una media dotazione universitaria;
Considerato in particolare che i laboratori di alta specializzazione – a differenza della didattica frontale - rappresentano l’occasione in cui gli studenti vengono posti a confronto, in modalità didattiche necessariamente supervisionate, con strumenti, tecniche, casistiche, test e con quegli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività̀ di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità̀ che definiscono la formazione di un laureato in psicologia e che costituiscono gli atti tipici e riservati alla figura dello psicologo;
Considerato che l’alta specializzazione dei laboratori previsti dai singoli insegnamenti, peculiari del Corso di Laurea in Psicologia della Comunicazione e del Marketing (LM-51), si declina nei termini che seguono:
Psicologia economica e dei consumi.
Le attività di laboratorio riguardano la progettazione e realizzazione di ricerche empiriche volte a fornire evidenza utile a diverse tipi di decisioni di marketing (brand image, estensione del brand, test di nuovi prodotti e packaging, comunicazione). A tale scopo gli studenti svolgono attività in gruppi molto ristretti (max 3 individui) che hanno la responsabilità di sviluppare un progetto autonomo dalla formulazione del problema (briefing) alla relazione finale (presentazione power point e Word file). Durante le ore di laboratorio (72) i gruppi sono costantemente supervisionati dal docente che provvede di volta in volta a trasmettere al singolo studente sia le tecniche di costruzione di questionari ad hoc, che l’uso di scale psicometriche già adattate. Particolare attenzione è posta alla fase di selezione delle tecniche di analisi dei dati e all’interpretazione psicologica dei risultati.
Tecniche di Analisi Multivariata.
Il laboratorio prevede che il singolo studente acquisisca una competenza specialistica nell'implementazione di modelli di analisi dei dati con lo specifico software SPSS. In particolare lo studente dovrà non solo stabilire in quali condizioni si possono applicare i diversi modelli di analisi dei dati discussi nelle lezioni frontali, ma dovrà anche sviluppare una specifica competenza nella lettura, nella valutazione e nella interpretazione di tali risultati rispetto alle ipotesi scientifiche avanzate di volta in volta. Ciascuno studente durante il laboratorio sarà stimolato a utilizzare tre diversi stili di comunicazione: quello più didattico relativo alla discussione degli aspetti legati ai principi dell'inferenza statistica; quello relativo alla descrizione in termini scientifici e utilizzando le convenzioni e gli standard vigenti a livello internazionale; e infine quello relativo alla discussione dei risultati rispetto alle ipotesi iniziali che hanno motivato il ricorso a determinati modelli di analisi dei dati. Infine il laboratorio mira a fare emergere quelle competenze analitiche necessarie a valutare se i risultati ottenuti siano sufficienti a supportare in toto o in parte o per nulla le ipotesi iniziali.
Corso di Rappresentazioni Sociali e Comunicazione con Laboratorio di Nuovi Media e Web Marketing.
Le ore dedicate alle attività di laboratorio rappresentano una sorgente di apprendimento differenziata rispetto alla lezione frontale, in quanto rientrano in esperienze pratiche guidate negli ambiti della comunicazione e del marketing (e in particolare del web-marketing) mediante percorsi di apprendimento individuali e in piccolissimi gruppi con impegno del docente a tutoring individualizzato e di vari gruppi di 3-5 studenti. Previa condivisione e ulteriore esplorazione di fonti bibliografiche atte alla ricostruzione della letteratura scientifica su determinati argomenti di rilevanza “sociale” (individuati come focus tematico del LAS) – mediante accesso a riviste specializzate tramite l'account Sapienza e ai “big data e meta-data” inclusi nei repositories specializzati della SoReCom ‘A.S. de Rosa’ @-library – nell’ambito del LAS vengono sviluppati percorsi differenziati di indagine, individuando sinergie tra le varie linee di indagine empirica proposte e gli interessi individuali degli studenti verso l’esplorazione dei multipli mondi digitali di internet a fini di ricerca su Rappresentazioni Sociali e Comunicazione in rapporto ai vari ambiti applicativi del Web-marketing. Per codificare e analizzare dati di natura multi-mediale raccolti nei diversi ambienti di Internet caratterizzati da contesti comunicativi a-sincroni e sincroni (dai siti web ai vari social media), ci si avvale di griglie create ad hoc per le specifiche linee di ricerca pianificate. Agli studenti – organizzati in piccoli sottogruppi di lavoro – si richiede di svolgere alcune analisi descrittive e di presentare in aula i risultati più salienti, elaborando anche tesine sia individuali che di gruppo, ai fini della valutazione finale.
Innovazione Tecnologica e Processi Organizzativi.
Nell'ambito del corso si svolge un laboratorio che si configura come un'esperienza di apprendimento applicata allo sviluppo di servizi tecnologici. Esso in particolare: a) utilizza metodologie didattiche specialistiche del Service Design Thinking e Service Design Doing; b) prevede attività in cui gli studenti devono operare sotto supervisione in piccoli gruppi e sotto supervisione individuale. Tale lavoro supervisionato è oggetto di specifica valutazione ai fini dell'esame.
Psicologia della comunicazione organizzativa.
Il laboratorio organizza piccoli sottogruppi per attività pratiche nelle quali applicare diverse conoscenze e competenze del programma del corso specifico, anche integrandole con quelle degli insegnamenti già svolti durante il primo anno magistrale. In funzione delle opportunità dello specifico a.a., viene proposta una o più richieste di committenza su temi di comunicazione organizzativa interna e/o esterna. Lo studente – singolarmente e/o in piccolo gruppo, con l’ausilio di software informatici e banche dati (verbali, numerici, iconici) – elabora, realizza e presenta una proposta comunicativa indirizzata allo stakeholder committente. Il docente fornisce supervisione nelle varie fasi a livello sia individuale sia di piccolo gruppo. In caso di committenza esterna, si attiva un processo di interazione sociale tra studenti e stakeholder che contempla visita/e dello stakeholder in aula e/o degli studenti presso la sede organizzativa della committenza.
Psicologia Dinamica.
1) Modulo per l'apprendimento delle tecniche di previsione del comportamento di consumo tramite la costruzione di questionari basati sul modello del comportamento pianificato e sul modello prospect con l'utilizzo del software Inquisit 5 e col software Esurv per l'implementazione on-line. 2) Modulo per l'apprendimento della costruzione di tecniche implicite di misurazione di associazioni automatiche e convinzioni implicite (utili alla previsione del comportamento di consumo) con l'utilizzo del software Inquisit 5.3) Modulo per il calcolo degli scoring delle misure self-report e delle misure implicite, e del loro utilizzo per modelli previsionali legati al comportamento di consumo tramite il software SPSS 24. La supervisione è condotta sul singolo studente
Sociologia dei media e della comunicazione Pubblicitaria.
Il laboratorio prevede specifiche attività di singoli studenti e di piccolissimi gruppi (max 3 persone) che consentano l’acquisizione di competenze specifiche nell’ambito della ricerca applicata alla comunicazione pubblicitaria e alla comunicazione sui media tradizionali e i social media. Si progettano specifiche campagne di comunicazione dei brand, con particolare attenzione alle componenti del communication mix e del marketing mix, con analisi di casi specifici di comunicazione nei diversi mezzi (affissioni, stampa, radio, tv e Internet), per i differenti target, in relazione ai vari settori merceologici e con diverse finalità (pubblicità commerciale e pubblicità sociale), al fine di individuare le più efficaci strategie di posizionamento o ri-posizionamento di un brand. Le esercitazioni pratiche prevedono il monitoraggio costante in tutte le fasi del laboratorio, in modo da consentire ad ogni singolo studente di poter acquisire e padroneggiare le principali tecniche di indagine e analisi dei dati nell’ambito dello specifico campo dei media e della comunicazione pubblicitaria.
Tecniche psicosociali per la ricerca organizzativa.
Integrazione e approfondimento dei riferimenti teorici trattati nel modulo teorico, attraverso l’apprendimento e l’utilizzo in modalità guidata di metodologie di analisi di contesti organizzativi e sociali, e di rilevazione di domande e bisogni potenziali per la progettazione di interventi di cambiamento e sviluppo. In particolare – mediante la visione di filmati, esercitazioni in sottogruppo, analisi di casi, role-playing in aula ed esercitazioni sul campo, curando sempre la supervisione individuale – è proposto l’utilizzo di diverse metodologie (osservazione, brain-storming, focus group), prevalentemente di carattere qualitativo, proprie della ricerca-intervento in ambito psicologico-sociale.
Visto che, nell’arco dei due anni del Corso di Studio magistrale sono previste 75 ore, pari a 3 CFU, da svolgere come Altre Attività Professionalizzanti (AAP). A ogni singolo studente è richiesto di partecipare attivamente a un’ampia gamma di possibili incontri offerti internamente o esternamente al Corso di Studio magistrale, rispettando uno specifico regolamento. Tutte le ore prevedono la presenza individuale e il carattere professionale delle attività relativamente a possibili ambiti lavorativi, avvalendosi anche di materiali cartacei specialistici e/o di nuove tecnologie, nonché di una stretta supervisione interpersonale. Tipicamente le ore di AAP prevedono la (co-)conduzione da parte di rappresentanti di Enti o Aziende.
In sintesi,
Viste le attività formative sopra descritte, che forniscono competenze acquisibili solo attraverso laboratori di alta specializzazione, che richiedono l’uso dei sistemi informatici e tecnologici descritti in questo documento, che prevedono un numero definito di posti studio e attività individualizzate:

Considerati i posti studio disponibili per tali attività, le strutture informatiche e tecnologiche, i posti studio presso l’aula multimediale e ulteriormente considerate le possibili turnazioni nel loro utilizzo che portano a confermare il numero programmato dell’a.a. precedente
Si richiede
la programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di Laurea Magistrale in Psicologia della Comunicazione e del Marketing (LM-51), ai sensi della Legge 2 agosto 1999 n. 264, per un numero di studenti non superiori a 80 unità, di cui 75 studenti comunitari e n. 5 studenti extra-comunitari, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
- l’uso di laboratori ad alta specializzazione cosi come sopra descritti, che richiedono posti studio personalizzati, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 80, alla luce dei posti studio utili e delle necessarie turnazioni;
- l’uso di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero di studenti pari a 80.

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n. 124/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in Psicologia della Comunicazione e del Marketing, classe LM-51, della Facoltà di Medicina e Psicologia.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia (Allegato 46)

DELIBERAZIONE N. 174/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 124 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo del corso di laurea magistrale in Psicologia della Comunicazione e del Marketing, classe LM-51, della Facoltà di Medicina e Psicologia, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 80 studenti di cui 75 italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 5 extracomunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN PSICOLOGIA APPLICATA AI CONTESTI DELLA SALUTE, DEL LAVORO E GIURIDICO-FORENSE AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“Vista la LEGGE 2 agosto 1999, n. 264
Visti i requisiti EuroPsy, ossia i criteri che permettono al laureato in Psicologia di accreditarsi professionalmente nei paesi dell’UE e che indicano le competenze metodologiche che debbono essere acquisite. Tra tali criteri vi sono quelli della pratica sperimentale, di quella metodologica e statistica, quella relativa alla acquisizione e alla analisi statistica dei dati. Inoltre tra le abilità da acquisire, vi sono quelle legate alla valutazione e all’assessment, all’intervista, alla costruzione e all'utilizzo di test e questionari, agli standard etici e professionali.
Visto il documento congiunto approvato in data 24 e 25 Novembre 2017 dai principali organi di rappresentanza professionale, accademica e scientifica della psicologia italiana, Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), Conferenza della Psicologia Accademica (CPA), Associazione Italiana di Psicologia (AIP) nel quale si afferma che “la qualità̀ delle attività̀ formative è fondamentale per assicurare la preparazione di psicologi capaci di agire sugli aspetti comportamentali, relazionali, cognitivi e affettivi della tutela e della promozione della salute e richiede competenze pratiche di alta specializzazione da svolgersi durante l’intero percorso formativo, triennale e magistrale. Le attività̀ formative professionalizzanti e di alta specializzazione non possono essere demandate al tirocinio post laurea, che ha funzioni diverse, legate a una pratica supervisionata e mirata all’acquisizione non delle competenze, bensì̀ dell’autonomia professionale.
Il percorso triennale L-24 deve sia sviluppare nei discenti conoscenze in tutti i settori della psicologia sia fornire una solida base tecnica e metodologica; le successive lauree magistrali LM/51 devono assicurare attività̀ formative volte allo sviluppo di competenze professionali da applicare in ambiti molto delicati, da declinare in funzione della specificità̀ dell’offerta formativa proposta dai singoli atenei.
In ogni caso, tanto nei percorsi triennali quanto in quelli magistrali, le competenze complesse che sostanziano la formazione di un laureato in psicologia sono il risultato di pratiche di insegnamento-apprendimento basate su analisi degli errori e su feedback individuali. Esse, per risultare efficaci, vanno necessariamente svolte in ambiti laboratoriali di alta specializzazione, a bassa e sostenibile numerosità̀ ed alta intensità̀ di scambio informativo e formativo assicurato da docenti qualificati”.
Considerato che l’acquisizione di tali competenze avviene necessariamente attraverso esperienze laboratoriali di alta specializzazione e attraverso attivitàà individualizzate che prevedono lavori in piccoli gruppi e posti studio personalizzati, in particolare se si considera che esse rappresentano la base formativa per la preparazione a una professione vigilata, regolamentata ai sensi della Legge n° 56 del 18 febbraio 1989 e della legge n° 170 dell'11 luglio 2003 in quanto funzionale alla tutela del diritto costituzionale alla salute e riconosciuta a pieno titolo, all’interno delle professioni sanitarie riordinate a seguito dell’approvazione del cosiddetto “Decreto Lorenzin”.
Visto che, congruentemente con quanto sopra considerato, il Corso di Laurea magistrale in Psicologia Applicata ai Contesti della Salute, del Lavoro e Giuridico-forense della Sapienza prevede la presenza di attività laboratoriale di alta specializzazione nell’offerta formativa e che tale attività laboratoriale di alta specializzazione si realizza attraverso la proposizione di 7 corsi/insegnamenti in cui 3 dei CFU complessivi saranno specificamente dedicati allo svolgimento di tali attività, per un totale di 21 CFU complessivi di attività di laboratorio ad alta specializzazione nel biennio del Corso di Laurea;
Considerato che le ore dedicate alle attività di laboratorio non vengono utilizzate per l’esposizione di contenuti meramente teorici attinenti alla materia oggetto dell’insegnamento ma rappresentano una sorgente di apprendimento indipendente e completamente differenziata da quella rappresentata dalla modalità standard della lezione frontale, consistendo infatti nell’acquisizione di tecniche, nello svolgimento di procedure e nell’esercizio di pratiche che caratterizzano in modo peculiare l’ambito dell’insegnamento impartito, anche attraverso l’uso di strumenti informatici e tecnologici specifici delle Scienze Psicologiche e che non rientrano in una media dotazione universitaria;
Considerato in particolare che i laboratori di alta specializzazione – a differenza della didattica frontale - rappresentano l’occasione in cui gli studenti vengono posti a confronto, in modalità didattiche necessariamente supervisionate, con strumenti, tecniche, casistiche, test e con quegli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività̀ di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità̀ che definiscono la formazione di un laureato in psicologia e che costituiscono gli atti tipici e riservati alla figura dello psicologo;
Considerato che l’alta specializzazione dei laboratori previsti dai singoli insegnamenti, peculiari del Corso di Laurea in Psicologia Applicata ai contesti della Salute, del Lavoro e Giuridico-Forense (LM-51), si declina nei termini che seguono:
Comuni a tutti i curricola:
Analisi dei dati
Esercitazioni pratiche con addestramento individuale ed in piccolo gruppo all’uso dei principali metodi di analisi di dati. Il Laboratorio è condotto con metodologie avanzate, uso di pacchetti statistici rispetto ai quali lo studente deve seguito individualmente durante l’apprendimento. Il Laboratorio prevede verifiche individuali sull’apprendimento delle metodologie e la capacità di condurre correttamente le analisi dei dati.
Valutazione della personalità
Il Laboratorio prevede l’apprendimento di metodologie di valutazione della personalità; vengono proposti test il cui apprendimento richiede supervisione individuale e analisi di protocolli. Le metodologie di somministrazione, di siglatura e di interpretazione sono proposte attraverso lavoro individuale di piccolo gruppo.
Tecniche del Colloquio e del Counseling
Il Laboratorio è strutturato in modo da coinvolgere gli Studenti individualmente in esperienze di conduzione di colloquio e di sedute di counseling in simulazione ed in situazioni reali in qualità di osservatori partecipanti. In piccoli gruppi sono coinvolti in esperienze di counseling con esperti che effettuano un attento monitoraggio individuale delle abilità di conduzione.
Curriculum Salute:
Psicologia della Salute
Il Laboratorio è dedicato alla valutazione di casi, alle procedute di diagnosi, alla stesura di progetti di trattamento. Lo Studente è individualmente coinvolto nella valutazione di situazioni di rischio, nella progettazione di interventi a vari livelli e nelle metodologie di verifica di procedure evidence based.
Psicologia clinica corso avanzato
Il Laboratorio è focalizzato sull’insegnamento delle tecniche della psicologia clinica (diagnosi e intervento). Si svolge con una metodologia di focalizzazione sui casi e implica osservazioni dirette e guidate preso l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea dove il Docente conduce esercitazioni pratiche con partecipazione diretta degli Studenti, con opportuno tutoraggio, ai procedimenti diagnostici. Ciascuno studente prepara report e partecipa attivamente alla discussione del casi.
Metodologia della ricerca clinica e tecniche di intervento
Il Laboratorio è focalizzato sulla presentazione di aspetti metodologici legati a casi concreti sui quali lo Studente individualmente deve compiere osservazioni, valutazioni, diagnosi e progetti di intervento. Lo Studente è coinvolto individualmente ed in piccolo gruppo in analisi di casi clinici, progetti di trattamento ed esame delle metodologie.
Psicologia della coscienza
Il Laboratorio impegna gli Studenti a livello individuale e di piccolo gruppo sulle più avanzate tecniche evidence based di analisi degli stili di coscienza e di intervento con tecniche di mindfullnes che devono essere sperimentate a livello individuale con attento monitoraggio.
Curriculum Lavoro:
Teorie e Tecniche di selezione e assessment
Il Laboratorio si costituisce come applicazione pratica dell’insegnamento delle tecniche di selezione e di assessment, comporta che gli Studenti usino materiali e test e apprendano attraverso il coinvolgimento in prima persona le complesse metodologie della selezione del personale nei luoghi di lavoro. Gli Studenti lavorano individualmente e in piccolo gruppo.
Valutazione e talent Managment
Si tratta di un Laboratorio che prevede l’apprendimento individuale e in piccolo gruppo delle tecniche di valutazione e del talent management. Nel Laboratorio vengono coinvolti Esperti dal mondo del lavoro che dialogano con gli Studenti e li coinvolgono in simulazioni pratiche di aspetti professionali individualmente ed in piccolo gruppo.
Formazione e sviluppo organizzativo
Il laboratorio impegna gli Studenti a livello individuale e di piccolo gruppo in compiti di analisi organizzativa ai vari livelli. Particolare attenzione viene data a fornire competenze di analisi della domanda e dei principali modelli impiegati nella formazione: in entrambi i casi lo studente opera individualmente con supervisione e monitoraggio, compie analisi di casi e si cimenta in proposte di piani formativi.
Psicologia della decisione
Il Laboratorio è dedicato a fornire competenze in tema di project management. Gli Studenti sono impegnati a preparare individualmente progetti ad analizzare la fattibilità e costruire i piani operativi con un attento confronto individuale con il docente. Gli Studenti vengono inoltre messi nella possibilità di conseguire un alto livello di capacità progettuale verificato secondo gli standard internazionali e i criteri di valutazione in uso presso i principali Enti nazionali ed internazionali.
Curriculum Giuridico-forense:
Psicologia Applicata ai contesti giuridico Forensi
Laboratorio di Psicologia della Decisione. Il Laboratorio, a frequenza obbligatoria, mira a fornire specifiche competenze relative alla presa di decisione nel contesto giuridico-forense. In particolare saranno presi in considerazione i principali bias decisionali e come questi si riverberano nelle decisioni legali. Il focus sarà sull’addestramento, attraverso pratica diretta, studi di casi, e simulazioni, alla analisi di casi legali e a alla redazione di report peritali dal punto di vista dei modelli teorici correnti sul giudizio e la decisione. Il lavoro all’interno del laboratorio sarà svolto individualmente sotto la supervisione diretta del docente responsabile.
Processi cognitivi e trauma
Il laboratorio si pone ad elevato livello esperienziale coinvolgendo gli studenti singolarmente ed in piccolo gruppo nell’esame di protocolli di valutazione, diagnosi e trattamento di casi di disturbo post traumatico. Particolare attenzione viene data all’esame dell’impatto del trauma sui processi cognitivi attraverso esame di casistica e valutazione di procedure diagnostiche.
Conflitto e Mediazione
Il Laboratorio è dedicato al coinvolgimento individuale degli Studenti in situazione di mediazione e di gestione di alti livelli di conflitto in ambito familiare. Gli Studenti accedono individualmente al Centro di Mediazione presso il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica e osservano, con le opportune modalità, gli incontri di mediazione. Sono coinvolti attivamente nella stesura dei protocolli, nell’esame dei casi, nei progetti di intervento e preparano le relazioni con la supervisione.
Memoria e testimonianza
Il laboratorio è centrato su esperienze pratiche con presentazione e istruzione all’uso e all’interpretazione di strumenti specifici per la valutazione dei processi mnestici. Particolare rilevanza viene data alla memoria nelle situazioni di testimonianza con coinvolgimento individuale degli studenti in esperienze pratiche di raccolte testimoniali in simulazione.
Visto che, accanto ai laboratori di alta specializzazione associati ai vari insegnamenti, il Corso di Laurea organizza nell’ambito delle altre attività formative professionalizzanti (AAP) ulteriori attività fruibili in piccoli gruppi, anche nella forma di esperienze in strutture esterne al Dipartimento a cui afferisce il Corso di Laurea. In tali attività ciascuno studente viene guidato, monitorato e supervisionato individualmente da un singolo docente di riferimento, che sollecita un atteggiamento attivo da parte dello studente;
Considerato che le predette attività individualizzate richiedono posti studio personalizzati, finalizzate ad attività didattiche che implicano interattività studente-docente, feedback personalizzati, raccolte di osservazioni e somministrazioni di test e questionari, anche in enti esterni convenzionati con il Dipartimento a cui il corso di laurea afferisce, in modo da enfatizzare la possibilità di apprendere attraverso attività pratiche
In sintesi,
Viste le attività formative sopra descritte, che forniscono competenze acquisibili solo attraverso laboratori di alta specializzazione, che richiedono l’uso dei sistemi informatici e tecnologici descritti in questo documento, che prevedono un numero definito di posti studio e attività individualizzate:
Considerati i posti studio disponibili per tali attività, le strutture informatiche e tecnologiche, i posti studio presso l’aula multimediale e ulteriormente considerate le possibili turnazioni nel loro utilizzo che portano a confermare il numero programmato dell’a.a. precedente
Si richiede la programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di Laurea in Psicologia Applicata ai contesti della Salute, del Lavoro e Giuridico-Forense (LM-51), ai sensi della Legge 2 agosto 1999 n. 264, per un numero di studenti non superiori a 120 unità, di cui 115 studenti comunitari e n. 5 studenti extra-comunitari, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
- l’uso di laboratori ad alta specializzazione cosi come sopra descritti, che richiedono posti studio personalizzati, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 120, alla luce dei posti studio utili e delle necessarie turnazioni;
- l’uso di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero di studenti pari a 120.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n. 125/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in Psicologia applicata ai contesti della salute, del lavoro e giuridico-forense, classe LM-51, della Facoltà di Medicina e Psicologia.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia (Allegato 47)

DELIBERAZIONE N. 175/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 125 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo del corso di laurea magistrale in Psicologia applicata ai contesti della salute, del lavoro e giuridico-forense, classe LM-51, della Facoltà di Medicina e Psicologia, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 120 studenti di cui 115 italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 5 extracomunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO TIPICO E ATIPICO, AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“Vista la LEGGE 2 agosto 1999, n. 264
Visti i requisiti EuroPsy, ossia i criteri che permettono al laureato in Psicologia di accreditarsi professionalmente nei paesi dell’UE e che indicano le competenze metodologiche che debbono essere acquisite. Tra tali criteri vi sono quelli della pratica sperimentale, di quella metodologica e statistica, quella relativa alla acquisizione e alla analisi statistica dei dati. Inoltre tra le abilitàà da acquisire, vi sono quelle legate alla valutazione e all’assessment, all’intervista, alla costruzione e all'utilizzo di test e questionari, agli standard etici e professionali.
Visto il documento congiunto approvato in data 24 e 25 Novembre 2017 dai principali organi di rappresentanza professionale, accademica e scientifica della psicologia italiana, Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), Conferenza della Psicologia Accademica (CPA), Associazione Italiana di Psicologia (AIP) nel quale si afferma che “la qualità̀ delle attività̀ formative è fondamentale per assicurare la preparazione di psicologi capaci di agire sugli aspetti comportamentali, relazionali, cognitivi e affettivi della tutela e della promozione della salute e richiede competenze pratiche di alta specializzazione da svolgersi durante l’intero percorso formativo, triennale e magistrale. Le attività̀ formative professionalizzanti e di alta specializzazione non possono essere demandate al tirocinio post laurea, che ha funzioni diverse, legate a una pratica supervisionata e mirata all’acquisizione non delle competenze, bensì̀ dell’autonomia professionale.
Il percorso triennale L-24 deve sia sviluppare nei discenti conoscenze in tutti i settori della psicologia sia fornire una solida base tecnica e metodologica; le successive lauree magistrali LM/51 devono assicurare attività̀ formative volte allo sviluppo di competenze professionali da applicare in ambiti molto delicati, da declinare in funzione della specificità̀ dell’offerta formativa proposta dai singoli atenei.
In ogni caso, tanto nei percorsi triennali quanto in quelli magistrali, le competenze complesse che sostanziano la formazione di un laureato in psicologia sono il risultato di pratiche di insegnamento-apprendimento basate su analisi degli errori e su feedback individuali. Esse, per risultare efficaci, vanno necessariamente svolte in ambiti laboratoriali di alta specializzazione, a bassa e sostenibile numerosità̀ ed alta intensità̀ di scambio informativo e formativo assicurato da docenti qualificati”.
Considerato che l’acquisizione di tali competenze avviene necessariamente attraverso esperienze laboratoriali di alta specializzazione e attraverso attivitàà individualizzate che prevedono lavori in piccoli gruppi e posti studio personalizzati, in particolare se si considera che esse rappresentano la base formativa per la preparazione a una professione vigilata, regolamentata ai sensi della Legge n° 56 del 18 febbraio 1989 e della legge n° 170 dell'11 luglio 2003 in quanto funzionale alla tutela del diritto costituzionale alla salute e riconosciuta a pieno titolo, all’interno delle professioni sanitarie riordinate a seguito dell’approvazione del cosiddetto “Decreto Lorenzin”.
Visto che, congruentemente con quanto sopra considerato, il Corso di Laurea in Corso di Laurea magistrale Psicologia dello sviluppo tipico e atipico della Sapienza prevede la presenza di attività laboratoriale di alta specializzazione nell’offerta formativa e che tale attività laboratoriale di alta specializzazione si realizza attraverso la proposizione di 7 corsi/insegnamenti in cui 3 dei CFU complessivi saranno specificamente dedicati allo svolgimento di tali attività, per un totale di 21 CFU complessivi di attività di laboratorio ad alta specializzazione nel biennio del Corso di Laurea;
Considerato che le ore dedicate alle attività di laboratorio non vengono utilizzate per l’esposizione di contenuti meramente teorici attinenti alla materia oggetto dell’insegnamento ma rappresentano una sorgente di apprendimento indipendente e completamente differenziata da quella rappresentata dalla modalità standard della lezione frontale, consistendo infatti nell’acquisizione di tecniche, nello svolgimento di procedure e nell’esercizio di pratiche che caratterizzano in modo peculiare l’ambito dell’insegnamento impartito, anche attraverso l’uso di strumenti informatici e tecnologici specifici delle Scienze Psicologiche e che non rientrano in una media dotazione universitaria;
Considerato in particolare che i laboratori di alta specializzazione – a differenza della didattica frontale - rappresentano l’occasione in cui gli studenti vengono posti a confronto, in modalità didattiche necessariamente supervisionate, con strumenti, tecniche, casistiche, test e con quegli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività̀ di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità̀ che definiscono la formazione di un laureato in psicologia e che costituiscono gli atti tipici e riservati alla figura dello psicologo;
Considerato che l’alta specializzazione dei laboratori previsti dai singoli insegnamenti, peculiari del Corso di Laurea magistrale Psicologia dello sviluppo tipico e atipico si declina nei termini che seguono:
Neuropsicologia: approfondimento delle tecniche di osservazione e valutazione del comportamento di pazienti con disturbi cognitivi derivanti da lesioni cerebrali; inquadramento diagnostico per progettare le linee guida di un intervento; stesura di resoconti della valutazione neuropsicologica. Lo studente dovrà inoltre essere in grado di comprendere ed analizzare criticamente articoli scientifici su argomenti di neuropsicologia e neuroscienze cognitive.
Tecniche psicometriche: approfondimento dei metodi e delle tecniche psicometriche, con specifico riferimento alla comprensione e valutazione di risultati di ricerche in cui siano utilizzate tecniche statistiche multivariate; alla progettazione e realizzazione di piani sperimentali per la verifica di ipotesi; alla verifica dell’efficacia di interventi in contesti riabilitativi o educativi. Gli studenti saranno in grado di sviluppare un progetto di ricerca o di intervento, di somministrare i vari strumenti di raccolta dati ed effettuare analisi statistiche con successive interpretazioni dei risultati.
Psicologia dello sviluppo tipico e atipico del linguaggio: approfondimento di tecniche di trascrizione e analisi di linguaggio infantile; test standardizzati con supervisione; analisi e discussione di casi; osservazione di sedute di valutazione di bambini da effettuare presso i servizi presenti nel Dipartimento a cui il corso di laurea afferisce.
Psicologia dei gruppi e delle organizzazioni educative: approfondimento di tecniche e di metodologie da utilizzare in organizzazioni educative; svolgimento di un project work in organizzazioni educative esterne svolgendo le seguenti attività: realizzazione di osservazioni etnografiche di sfondo; conduzione e analisi di interviste; osservazioni e analisi di attività interattive di gruppi e comunità di pratiche; stesura di un resoconto scritto.
Tecniche di valutazione dello sviluppo: approfondimento di strumenti e tecniche di valutazione nelle diverse fasi dello sviluppo; analisi di videoregistrazioni e protocolli che consentono di praticare tecniche di osservazione clinica; somministrazione e codifica di test standardizzati e questionari; elaborazione di report di sintesi dei dati acquisiti.
In alternativa tra loro:
Psicologia e Scuola: approfondimento dei metodi e delle tecniche da utilizzare in ambito scolastico, con particolare riferimento all’uso di interviste e focus group come strumenti professionali. Gli studenti saranno in grado di padroneggiare tali tecniche con la produzione di un portfolio professionale digitale allo scopo di rendere visibili le loro acquisizioni.
Psicologia della genitorialità e delle relazioni familiari: approfondimento dei sistemi di codifica e test standardizzati per la valutazione delle competenze genitoriali; interpretazione di dati derivanti dall’osservazione sistematica, dai sistemi di codifica e test standardizzati per la valutazione del funzionamento familiare e il benessere dei bambini; analisi e discussioni di casi clinici, osservazione della valutazione del funzionamento familiare presso il servizio clinico universitario “6 come sei” presente nel Dipartimento a cui il corso di laurea afferisce.
In alternativa tra loro:
Disturbi dell’apprendimento e dello sviluppo cognitivo: valutazione e intervento: approfondimento delle tecniche di osservazione e valutazione dei disturbi dell’apprendimento e dello sviluppo cognitive; somministrazione, scoring e stesura di profili di test sulla lettura, comprensione del testo, attenzione e memoria di lavoro; stesura di report e resoconti osservativi su single-case; progettazione di interventi di potenziamento/consolidamento delle abilità cognitive, comunicative e sociali.
Adolescenti a rischio: valutazione e intervento: approfondimento di strumenti, tecniche di indagine per la rilevazione di fattori di rischio e di protezione di diversi comportamenti a rischio in adolescenza (uso e abuso di internet, abuso di sostanze, disturbi alimentari, depressione, suicidio, condotte autolesive non suicidarie); programmazione di interventi di potenziamento/consolidamento delle abilità socio-affettive e relazionali di adolescenti a rischio; stesura di programmi finalizzati all’inclusione scolastica di adolescenti con disturbi del neuro-sviluppo.
Visto che, accanto ai laboratori di alta specializzazione associati ai vari insegnamenti, il Corso di Laurea organizza nell’ambito delle altre attività formative professionalizzanti (AAP) ulteriori attività fruibili in piccoli gruppi, anche nella forma di esperienze in strutture esterne al Dipartimento a cui afferisce il Corso di Laurea. In tali attività ciascuno studente viene guidato, monitorato e supervisionato individualmente da un singolo docente di riferimento, che sollecita un atteggiamento attivo da parte dello studente;
Considerato che le seguenti attività individualizzate richiedono posti studio personalizzati, finalizzate ad attività didattiche che implicano interattività studente-docente, feedback personalizzati, raccolte di osservazioni e somministrazioni di test e questionari, anche in enti esterni convenzionati con il Dipartimento a cui il corso di laurea afferisce, in modo da enfatizzare la possibilità di apprendere attraverso attività pratiche.
In sintesi,
Viste le attività formative sopra descritte, che forniscono competenze acquisibili solo attraverso laboratori di alta specializzazione, che richiedono l’uso dei sistemi informatici e tecnologici descritti in questo documento, che prevedono un numero definito di posti studio e attività individualizzate:
Considerati i posti studio disponibili per tali attività, le strutture informatiche e tecnologiche, i posti studio presso l’aula multimediale e ulteriormente considerate le possibili turnazioni nel loro utilizzo che portano a confermare il numero programmato dell’a.a. precedente
Si richiede
la programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di Laurea magistrale Psicologia dello sviluppo tipico e atipico (LM-51), ai sensi della Legge 2 agosto 1999 n. 264, per un numero di studenti non superiori a 120 unità, di cui 115 studenti comunitari e n. 5 studenti extra-comunitari, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
- l’uso di laboratori ad alta specializzazione cosi come sopra descritti, che richiedono posti studio personalizzati, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 120, alla luce dei posti studio utili e delle necessarie turnazioni;
- l’uso di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero di studenti pari a 120.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n. 126/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in Psicologia dello sviluppo tipico e atipico, classe LM-51, della Facoltà di Medicina e Psicologia.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia (Allegato 48)

DELIBERAZIONE N. 176/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 126 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo del corso di laurea magistrale in Psicologia dello sviluppo tipico e atipico, classe LM-51, della Facoltà di Medicina e Psicologia, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 120 studenti di cui 115 italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 5 extracomunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo 

FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN PEDAGOGIA E SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“La Facoltà di Medicina e Psicologia chiede la programmazione degli accessi a livello locale per il corso di laurea magistrale in Pedagogia e scienze dell’educazione e della formazione ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), della legge n. 264/99, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n 55 di cui n. 45 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e n. 10 extra-comunitari non residenti, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
a) l’utilizzo di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero di studenti pari a 55;
b) l’obbligo di tirocinio didattico come parte integrante del percorso formativo svolto presso strutture esterne all’Università, disponibile per un numero di studenti pari a 55.
In proposito, si fa presente quanto segue:
L'obbligo di tirocinio come parte integrante del percorso formativo, e la conseguente disponibilità di Organizzazioni adeguate in cui svolgere l’attività, può essere garantito solo per il numero massimo di studenti indicato.

Nel corso di laurea inoltre sono presenti, oltre al tirocinio, 12 cfu di altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, cioè attività formative volte ad acquisire ulteriori conoscenze informatiche e telematiche, ulteriori conoscenze linguistiche, conoscenze e competenze metodologiche, operative, relazionali, comunicative utili per l'inserimento nel mondo del lavoro e volte ad agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui il titolo di studio può dare accesso e che non sono fruibili se non in piccoli gruppi.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n.127/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Senato a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in Pedagogia e scienze dell’educazione e della formazione, classe LM-85, della Facoltà di Medicina e Psicologia.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia (Allegato 49)

DELIBERAZIONE N. 177/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 127 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo del corso di laurea magistrale in Pedagogia e scienze dell’educazione e della formazione, classe LM-85, della Facoltà di Medicina e Psicologia, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 55 studenti di cui 45 italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 10 extracomunitari non residenti.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE AGRO-INDUSTRIALI AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, con delibera del 19 marzo 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“Il CdD del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin”, che detiene la responsabilità amministrativa del CdS in Biotecnologie Agro-Industriali, chiede la programmazione degli accessi a livello locale per il corso di laurea in Biotecnologie Agro-Industriali ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere a), della legge n. 264/99, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n 260 di cui n. 255 studenti comunitari ed extra-comunitari residenti in Italia e n. 5 extra-comunitari residenti all’estero (di cui 2 “Marco Polo”), in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari a massimo 50 studenti per turno.

In proposito, si fa presente quanto segue. Il corso di Studio prevede attività di laboratorio chimico e biologico in laboratori debitamente attrezzati. In particolare, il numero dei posti è limitato dal numero di postazioni dotate di cappe chimiche e altri dispositivi di sicurezza, oltre che da strumentazione specifica: microscopi, strumenti di misura, apparecchiature specifiche per applicazioni biotecnologiche (ad esempio termostati, apparecchiature per PCR ed elettroforesi).
Tale situazione prevede una ripetizione delle esperienze didattiche in gruppi di studenti di varia numerosità a seconda del tipo di esperimenti e dimensione del laboratorio specifico (da 20 a 50 postazioni a seconda del tipo di laboratorio).
A titolo di esempio si riportano le esigenze specifiche di laboratori previsti per alcuni insegnamenti del primo e del secondo anno di corso:
Insegnamento di Biologia Cellulare (primo anno)
L’insegnamento di Biologia Cellulare prevede esercitazioni di laboratorio per un totale di 12 ore per studente divise in quattro esercitazioni di 3 ore.
Queste 12 ore di lavoro di natura pratica si svolgono in laboratori specializzati, attrezzati con un massimo di 20 postazioni, per un massimo di 40 studenti, dotate di microscopio ottico a luce bianca, essenziale per lo studio della struttura microscopica di cellule eucariotiche animali isolate e all’interno di tessuti.
Insegnamento di Botanica (primo anno)
Vengono organizzate 6 esercitazioni, di 2 ore ciascuna, di cui 5 esercitazioni in laboratori didattici dotati di stereo-microscopi per l’osservazione di organismi vegetali e microscopi ottici a luce bianca per l’osservazione di cellule e tessuti vegetali. I laboratori sono dotati di 20 postazioni di lavoro.
La sesta esercitazione prevede un’escursione guidata presso l’Orto Botanico di Roma. Le attività sperimentali sono parte integrante del programma dell’insegnamento di Botanica e permettono agli studenti di acquisire competenze nel riconoscimento di cellule, organi, tessuti e interi organismi vegetali.
Insegnamento di Genetica (secondo anno)
Le attività svolte nei laboratori del corso di Genetica al secondo anno sono svolte individualmente dagli studenti sotto la supervisione del docente e dei suoi collaboratori.
Esse consistono nell’approfondimento di alcune metodologie significative nell’ambito della Genetica e vengono svolte utilizzando l’organismo modello Drosophila melanogaster.

Le principali attività svolte sono le seguenti:
• Analisi di fenotipi normali e aberranti causati da mutazioni geniche dominanti e recessive
• Preparazione e analisi di incroci genetici
• Allestimento e l’analisi di preparati cromosomici.
• Visualizzazione della distribuzione tissutale di proteine di fusione

Le suddette attività sono svolte utilizzando le seguenti funzionalità:
• Stereo-microscopi adatti per l’indagine dei fenotipi
• Microscopi ottici e a fluorescenza per l’analisi cromosomica.
• Stereo-microscopi con telecamera digitale collegata ad uno schermo per proiezioni. In questo modo le attività dimostrative del docente sono facilmente visualizzate e fruibili da tutti gli studenti.
Le suddette attività non possono essere svolte durante le normali ore di didattica frontale in aula e sono indispensabili affinché gli studenti si impadroniscano di principali aspetti tecnico-pratici intimamente connessi ai concetti sviscerati durante il corso.
Le funzionalità e le attività sopra descritte non sono normalmente fruibili in una tradizionale aula di esercitazione e quindi fanno del laboratorio di Genetica un laboratorio ad alta specializzazione.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n.128/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea in Biotecnologie agro-industriali, classe L-2, della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (Allegato 50)

DELIBERAZIONE N. 178/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali del 19 marzo 2018;
• Vista la deliberazione n.128 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea in Biotecnologie agro-industriali, classe L-2, della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in 260 studenti di cui 255 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 5 extra-comunitari non residenti (di cui 2 destinati al Progetto Marco Polo).

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, con delibera del 19 marzo 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“Il CdD del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin”, che detiene la responsabilità amministrativa del CdS in Scienze Biologiche, chiede la programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di laurea in Scienze Biologiche ai sensi dell’art. 2, comma 1, lettere a) della Legge 264/99, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n. 387 di studenti italiani, comunitari ed extracomunitari residenti in Italia. Inoltre, saranno iscrivibili n. 3 extra comunitari non residenti, dei quali n. 1 destinato al Progetto Marco Polo. L’ordinamento del corso di studio prevede l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione. I laboratori sono dotati di un numero di postazioni di lavoro individuali variabile da un minimo di 26 ad un massimo di 45, ai quali gli studenti accedono in gruppi di numerosità pari alla capienza dei laboratori, allo scopo di favorire il lavoro individuale. La capienza dei laboratori è quindi circa 10 volte inferiore al numero degli accessi programmati dal CdS.
Il corso di laurea in Scienze Biologiche comprende 16 insegnamenti fondamentali, per ciascuno dei quali è previsto almeno 1 CFU di attività di laboratorio (pari a 12 ore) per un totale di 21 CFU nel triennio. Ognuna di tali attività si svolge in laboratori ad alta specializzazione, dotati di strumentazioni specifiche idonee per la realizzazione degli obiettivi formativi e il conseguimento delle abilità pratiche minime previste per ciascuno degli insegnamenti. Come già sottolineato I laboratori sono dotati di un numero di postazioni di lavoro individuali variabile da un minimo di 26 ad un massimo di 45, ai quali gli studenti accedono in gruppi di numerosità pari alla capienza dei laboratori. Vista la limitata capienza delle strutture a disposizione, le singole attività proposte (generalmente 4-5 temi per ogni insegnamento) vengono ripetute da un massimo di 15 (studenti del 1° anno) per un minimo di 3 volte alla settimana, nei periodi di utilizzo delle strutture, in concomitanza con lo svolgimento delle lezioni in aula. Tali attività sono pienamente inserite nella didattica frontale, di cui costituiscono un’integrazione essenziale, e avvengono sotto la guida diretta del docente titolare. La frequenza dei laboratori permette allo studente di entrare in contatto sia con tecnologie di base sia con quelle più avanzate, dalle osservazioni microscopiche alle analisi molecolari e cellulari, grazie alle quali acquisire una formazione teorico-pratica nelle discipline comprese nei diversi ambiti della biologia.
Nel dettaglio, i laboratori comprendono:
• 2 laboratori di microscopia per l’osservazione di preparati istologici di origine animale e vegetale;
• 1 laboratorio per l’apprendimento di tecniche molecolari, con strumentazioni idonee alla purificazione di macromolecole, alla loro analisi quantitativa e qualitativa e alla visualizzazione mediante tecniche di elettroforesi e di cromatografia;
• 1 laboratorio di biologia cellulare e microbiologia, per l’apprendimento di tecniche di coltura di cellule animali e microrganismi;
• 1 laboratorio di embriologia, per la preparazione e l’osservazione al microscopio ottico di embrioni di invertebrati;
• 1 laboratorio informatico, per l’apprendimento dei principali software utilizzati per il calcolo e la biostatistica
• 1 laboratorio di zoologia, per l’osservazione di campioni animali a fresco e conservati
• 1 aula informatizzata, con strumentazione idonea per l’analisi di modelli molecolari, simulazioni della purificazione di proteine e analisi di reazioni enzimatiche.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n.129/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Senato a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea in Scienze Biologiche, classe L-13, della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (Allegato 51)

DELIBERAZIONE N. 179/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali del 19 marzo 2018;
• Vista la deliberazione n. 129 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea in Scienze Biologiche, classe L-13, della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in 390 studenti di cui 387 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 3 extra-comunitari non residenti (di cui 1 destinato al Progetto Marco Polo).

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ECOBIOLOGIA AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, con delibera del 19 marzo 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“Il CdD del Dipartimento di Biologia Ambientale, che detiene la responsabilità amministrativa del CdS in Ecobiologia, chiede la programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di laurea magistrale in Ecobiologia ai sensi dell’art. 2, comma 1, lettere a) della Legge 264/99, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n. 65 di cui n. 63 studenti comunitari ed extracomunitari residenti in Italia. Inoltre, saranno iscrivibili n. 2 extra comunitari non residenti, dei quali n. 1 destinato al Progetto Marco Polo, in considerazione del fatto che il corso di Laurea Magistrale in Ecobiologia (LM-6) prevede intense attività all’interno di laboratori ad alta specializzazione, essenziali per la piena realizzazione del percorso formativo e portate avanti individualmente dagli studenti, suddivisi in piccoli gruppi per turno, sotto la supervisione diretta dei docenti. Le attività svolte nei laboratori ad alta specializzazione sono indispensabili per lo sviluppo formativo e fanno parte integrante della didattica formativa del corso di Laurea Magistrale in Ecobiologia. Tali attività formative, per le loro caratteristiche non possono essere svolte nell’ambito della didattica frontale e nemmeno mediante una dotazione di strumenti di base per la didattica, bensì richiedono strumentazioni avanzate di alta specializzazione per:
1- analisi dei tessuti a livello isotopico per la determinazione delle diete assimilate da animali e l’acquisizione di sali minerali e CO2 da parte delle piante;
2-analisi dei processi fondamentali alla base della peculiarità genetica degli organismi ai fini della moderna tassononomia;
3- analisi dei processi fondamentali per analisi microbiche fondate su fluorescenza.
Le infrastrutture dei laboratori ad alta specializzazione che vengono utilizzati nell’ambito delle attività dei corsi di area ecologica prevedono la dotazione di strumentazioni avanzate che permettono allo studente di apprendere e utilizzare i metodi propri della ricerca in ambito ecologico, particolarmente nel periodo dedicato allo svolgimento della tesi sperimentale, che comporta l’acquisizione di 39 CFU, per un totale di non meno di 850 ore dedicate alle attività sperimentali.
Per l’acquisizione delle conoscenze prevista nell’ambito dei laboratori ad alta specializzazione degli insegnamenti curricolari è richiesta la suddivisione degli studenti in piccoli gruppi in modo da favorire l’apprendimento e applicazione individuale delle tecniche proposte, oltre che il lavoro di gruppo.

Per la funzionalità dell’attività predette si prevede l’utilizzo di:
laboratori molecolari con strumentazioni idonee al trattamento del DNA per l’analisi genetica indispensabile alla moderna tassonomia;
laboratori cellulari con strumentazioni idonee alla coltura in condizioni di sterilità di microrganismi e alla visualizzazione di cellule procariotiche ed eucariotiche vitali con marcatori fluorescenti;
laboratori predisposti per allevamenti di micro e macro-organismi in ambiente acquatico, comprensivi di camere termostatiche idonee per la loro crescita e proliferazione.
Camere climatizzate e strumentazioni come analizzatore elementare accoppiato spettrometro di massa per la preparazione e analisi degli isotopi stabili finalizzata alla più moderna determinazione delle diete assimilate e ricostruzione di reti trofiche.
Inoltre, le attività formative comprendono lezioni-escursione sul campo, in aree boschive isolate, che vengono svolte per piccoli gruppi di studenti, sotto la guida di più docenti, per apprendere la raccolta numerica di dati su selvatici (lupo, orso, ecc.).”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n.130/18, valutato il numero di studenti immatricolati ed iscritti al primo anno negli anni accademici 2016-2017 e 2017-2018, ha ridefinito il potenziale formativo già deliberato dalla Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali per il corso di studio in argomento, fissando il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in 70 studenti di cui 67 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 3 extra-comunitari non residenti (di cui 1 destinato al Progetto Marco Polo).

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in Ecobiologia, classe LM-6, della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (Allegato 52)

DELIBERAZIONE N. 180/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali del 19 marzo 2018;
• Vista la deliberazione n. 130 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in Ecobiologia, classe LM-6, della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 70 studenti di cui 67 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 3 extra-comunitari non residenti (di cui 1 destinato al Progetto Marco Polo).

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GENETICA E BIOLOGIA MOLECOLARE AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, con delibera del 19 marzo 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“Il CdD del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin”, che detiene la responsabilità amministrativa del CdS in Genetica e Biologia Molecolare, chiede la programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di laurea magistrale in Genetica e Biologia Molecolare ai sensi dell’art. 2, comma 1, lettere a) della Legge 264/99, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n. 110 di studenti italiani, comunitari ed extracomunitari residenti in Italia. Inoltre, saranno iscrivibili n. 10 extra comunitari non residenti, di cui n. 1 destinato al Progetto Marco Polo. Quanto richiesto è in considerazione del fatto che il corso di Laurea Magistrale in Genetica e Biologia Molecolare prevede l’utilizzazione dei laboratori ad alta specializzazione con una disponibilità di posti pari a 120 totali, considerando che i posti utili sono (15) per ogni turnazione e richiede l’utilizzo di sistemi informatici e tecnologici disponibili per un numero di studenti pari a 120.
Per ciascuno dei due anni di Corso si svolgano intense attività all’interno di laboratori ad alta specializzazione, essenziali per la piena realizzazione del percorso formativo e portate avanti individualmente dagli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, sotto la supervisione diretta dei docenti.
Le attività svolte nei laboratori ad alta specializzazione sono indispensabili per lo sviluppo formativo e fanno parte integrante della didattica formativa del corso di Laurea Magistrale in Genetica e Biologia Molecolare. Tali attività, per le loro caratteristiche non possono essere svolte nell’ambito della didattica frontale e nemmeno mediante una dotazione di strumenti di base, bensì richiedono strumentazioni avanzate per permettere l’acquisizione di competenze avanzate per l’analisi dei processi biologici in organismi complessi sia dal punto di vista biochimico che genetico e molecolare.
In particolare essi riguardano per il primo anno l’apprendimento di tecniche di purificazione e manipolazione degli acidi nucleici con riferimento a tecniche di ingegneria genetica e di gene editing, a metodi di purificazione e analisi cromatografica e spettroscopica di proteine e di metodiche di analisi genetiche avanzate per la diagnosi e lo studio di patologie umane. Al secondo anno si prevede l’apprendimento di fondamenti di tecniche di programmazione e di metodiche di gestione e analisi di banche dati di acidi nucleici e proteine. Inoltre si avvieranno gli studenti alla manipolazione di sistemi cellulari complessi, del loro differenziamento in vitro e della loro analisi in condizioni patologiche.
Le infrastrutture dei laboratori ad alta specializzazione che vengono utilizzati nell’ambito delle attività dei corsi di area biologica prevedono una strumentazione avanzata che permetta da una parte di garantire la gestione e il controllo delle postazioni di lavoro con particolare riguardo alle condizioni di sterilità biochimica e biologica, dall’altra una accurata organizzazione delle stesse per permettere un corretto uso della strumentazione e un efficiente avvicendamento degli studenti.
Per l’acquisizione delle conoscenze prevista nell’ambito dei laboratori ad alta specializzazione che contengono strumentazioni avanzate è richiesta la suddivisione degli studenti in piccoli gruppi in modo che gli studenti possano effettuare preparazioni molecolari e cellulari e le relative osservazioni strumentali in modo individuale, prendendo conoscenza dell’uso appropriato delle principali strumentazioni.
Per la funzionalità dell’attività predette si prevede:
- Utilizzo di postazioni in ambienti biochimicamente “puliti” che garantiscano lo svolgimento di analisi biochimico-molecolari secondo prassi di buona pratica di laboratorio. Per l’analisi degli acidi nucleici vengono utilizzati sistemi di purificazione tramite gel elettroforesi e di amplificazione per PCR grazie all’uso di alimentatori elettrici e di termocyclers. Per le proteine è previsto l’uso di sistemi di purificazione per immunoprecipitazione con anticorpi o con HPLC (high pressure liquid chromatography) e di elettroforesi e Western blot per l’analisi indiretta.
- Utilizzo di postazioni con cappe e incubatori per la manipolazione e crescita controllata di colture cellulari e di citofluorimetria per la loro analisi e purificazione. Uso di marcatori fluorescenti per l’analisi di macromolecole biologiche in vivo.
- Disegno mediante uso di appropriati tool bioinformatici di reagenti per l’editing genomico in sistemi cellulari complessi.
- Particolare attenzione alla gestione di ciascuna postazione di lavoro per la sua utilizzazione seriale, compreso la reintegrazione del materiale, delle attrezzature e del ripristino di un ambiente pulito della stazione lavorativa.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n. 131/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in Genetica e Biologia Molecolare, classe LM-6, della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (Allegato 53)

DELIBERAZIONE N. 181/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali del 19 marzo 2018;
• Vista la deliberazione n. 131 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in Genetica e Biologia Molecolare, classe LM-6, della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 120 studenti, di cui 110 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 10 extra-comunitari non residenti (di cui 1 destinato al Progetto Marco Polo).

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

FACOLTÀ SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN NEUROBIOLOGIA AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministraziojne la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.

Si comunica che la Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, con delibera del 19 marzo 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.

Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e correttamente motivata.

“Il CdD del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin”, che detiene la responsabilità amministrativa del CdS in Neurobiologia ai sensi dell’art. 2, comma 1, lettere a) della Legge 264/99, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n. 60 di cui 58 studenti comunitari ed extracomunitari residenti in Italia. Inoltre, saranno iscrivibili n. 2 extra comunitari residenti all’estero, di cui n. 1 destinato al Progetto Marco Polo, in considerazione del fatto che il corso di Laurea Magistrale in Neurobiologia (LM-6) prevede che si svolgano intense attività all’interno di laboratori ad alta specializzazione, essenziali per la piena realizzazione del percorso formative e portate avanti individualmente dagli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, sotto la supervisione diretta dei docenti. Queste attività sono svolte sia nell’ambito degli insegnamenti curriculari sia per la preparazione della tesi sperimentale che comporta l’acquisizione di 39 CFU in aggiunta a 3 CFU di tirocinio.
Le attività svolte nei laboratori ad alta specializzazione sono indispensabili per lo sviluppo formativo e fanno parte integrante della didattica formativa del corso di Laurea. Tali attività formative, per le loro caratteristiche, non possono essere svolte durante le lezioni frontali in aula e comportano l’utilizzo di laboratori provvisti non solo di strumentazioni di base, ma anche di strumentazioni avanzate per analisi a livello cellulare, molecolare, di organi e sistemi, e comportamentale di processi fondamentali che riguardano il sistema nervoso. L’impiego di tali strumentazioni permette agli studenti di apprendere e applicare il metodo scientifico alla raccolta dei dati sperimentali, e di entrare in contatto con le tecnologie più avanzate in uso nel campo delle neuroscienze.
La frequenza di questi laboratori ha costi elevati e richiede un lungo addestramento specifico e spesso specifiche autorizzazioni ministeriali. Per le loro caratteristiche, i laboratori ad alta specializzazione impiegati dagli studenti del CdS in Neurobiologia sono di capienza limitata, permettendo l’accesso di pochi studenti alla volta, particolarmente nei laboratori in cui avviene lo svolgimento della tesi. Nei corsi curricolari, ciò richiede la suddivisione degli studenti in piccoli gruppi e la ripetizione delle attività per favorire il lavoro individuale. Al fine di programmare l’utenza sostenibile il CdS in NB ogni anno censisce in tutta l’area romana, presso diverse istituzioni, anche esterne a Sapienza, i laboratori disponibili ad accettare studenti per la tesi sperimentale. Il censimento quando possibile è allargato anche a istituzioni straniere. Il risultato di questo lavoro porta alla pubblicazione sui siti del CdS di un catalogo dei laboratori questo da un lato rende più facile l’orientamento degli studenti, ma ci è sembrato un meccanismo molto efficiente per poter programmare gli accessi. Il numero dei laboratori censiti nel corso degli anni è di circa 40 con una media di 60 posti.
Per la funzionalità dell’attività predette, il CdS prevede l’utilizzo dei seguenti laboratori:
laboratori molecolari con strumentazioni idonee alla purificazione di macromolecole, alla loro analisi quantitativa e qualitativa e alla visualizzazione mediante tecniche di elettroforesi;
laboratori cellulari con strumentazioni idonee alla coltura in condizioni di sterilità di microrganismi e linee cellulare e alla visualizzazione di cellule procariotiche ed eucariotiche con marcatori fluorescenti;
laboratori predisposti per analisi genetica, fisiologica, e comportamentale di sistema modello, quali tra gli altri drosophila, e roditori comprensivi di camere per cui sono necessari training specifici e autorizzazioni ministeriali.
Il catalogo dei laboratori è pubblico:
http://neurobiologia.uniroma1.it/labs/
https://corsidilaurea.uniroma1.it/it/corso/2017/neurobiologia/laurearsi

L’utilizzazione di laboratori ad alta specializzazione cosi come sopra descritti, ha una disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 60, considerati i posti utili e le necessarie turnazioni.”

Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n.132/18, ha approvato il potenziale formativo per il corso di studio in argomento.

Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in Neurobiologia, classe LM-6, della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (Allegato 54)

DELIBERAZIONE N. 182/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali del 19 marzo 2018;
• Vista la deliberazione n. 132 adottata dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale in Neurobiologia, classe LM-6, della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 60 studenti di cui 58 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 2 extra-comunitari non residenti (di cui 1 destinato al Progetto Marco Polo).

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

CONVENZIONE TRA SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA E AERONAUTICA MILITARE

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si fa presente che annualmente lo Stato Maggiore della Difesa comunica al MIUR le esigenze organiche delle Forze armate per le immatricolazioni degli Allievi Marescialli ai corsi di studio delle professioni sanitarie sulla base di specifiche convenzioni stipulate tra Università e Forze armate.
In proposito, si informa che è pervenuta all’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio una proposta di Convenzione con l’Aeronautica Militare, avente ad oggetto la riserva di posti per gli Allievi Marescialli nei corsi di Laurea in Infermieristica (Facoltà di Medicina e Odontoiatria) e Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia (Facoltà di Medicina e Psicologia) entrambe presso la sede di Viterbo.
La convenzione in argomento aggiorna e amplia le previsioni contenute nella Convenzione tra l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”, l’ASL di Viterbo e l’Aeronautica Militare, stipulata in data 21 giugno 2004 nella prospettiva di “intensificare, sviluppare e perfezionare il rapporto di collaborazione in atto nel campo della didattica, della ricerca e dell’assistenza, finalizzato alla formazione degli Allievi Marescialli e Marescialli Allievi della Categoria Sanità.”
Rispetto alle peculiari modalità di accesso ai corsi di studio in parola, la convenzione dà inoltre attuazione a quanto previsto nel Codice dell’Ordinamento Militare, emanato con D.Lgs. del 15 marzo 2010, numero 66, ed, in particolare, all’articolo 682, come modificato ed integrato dall’articolo 7 del D.Lgs. 26 aprile 2016, numero 91, che prevede che, per “…il reclutamento delle professioni sanitarie, i concorrenti devono sostenere una specifica prova di selezione su argomenti attinenti a materie indicate dal Ministero della Istruzione, della Università e della Ricerca, superata la quale, ove risultino vincitori di concorso, acquisiscono titolo alla ammissione ai corsi di laurea nei limiti numerici programmati a livello nazionale, che tengono conto delle esigenze numeriche della Difesa...”.
Sulla legittimità di tale peculiare modalità di accesso, utilizzata già nell’a.a. 2017-2018, si è espressa favorevolmente anche la Direzione generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore del MIUR con nota prot. n. 87536 del 09/11/2017.
La Convenzione propone, inoltre, l’applicazione di una tassazione pari ad euro 600,00 annui, in analogia a quanto già si applica dall’a.a. 2016-2017 ai Volontari in Ferma Prefissata dell’Esercito Italiano in base al Protocollo di intesa stipulato tra Sapienza Università di Roma e il Comando per la Formazione Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 27 settembre 2016, con deliberazione n. 324/16, e dal Senato Accademico nella seduta dell’11 ottobre 2016, con deliberazione n. 257/16.
In proposito, si ricorda che la determinazione del suddetto contributo forfettario era stata effettuata in considerazione della capacità contributiva dei Volontari in Ferma Prefissata dell’Esercito italiano.
Anche con riferimento agli Allievi Marescialli dell’aeronautica Militare la proposta di tassazione tiene conto delle capacità contributive degli stessi al fine di non creare disparità di trattamento con gli studenti di Sapienza.
Si precisa, infatti, che il Decreto Legislativo 29 maggio 2017, n. 94, recante “Disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere del personale delle Forze Armate ai sensi dell’articolo 1, comma 5, secondo periodo, della Legge 31 dicembre 2012, n. 244”, in particolare, agli articoli 10 e 11, aggiorna il sistema retributivo del personale militare e prevede uno stipendio annuo lordo parametrale per i marescialli pari ad euro 21.544,33 che, al netto di altri redditi e patrimoni e con scala di equivalenza pari a 1, corrisponde a un ISEE di pari importo. Con tale ISEE l’attuale tassazione di Sapienza prevede il pagamento di un importo pari a euro 581,00.
L’applicazione del contributo di euro 600,00 dunque, oltre a rappresentare un importo sostanzialmente analogo a quanto mediamente questa particolare categoria di studenti pagherebbe in regime di tassazione ordinaria, pone la stessa in una condizione di parità di trattamento con i Militari dell’Esercito e consente, dal punto di vista gestionale-informatico, l’utilizzo della comune esenzione “Militari” sul gestionale carriere.
Si informa, inoltre, che lo Stato Maggiore della Difesa ha autorizzato l’Aeronautica Militare alla stipula della convenzione in argomento, come da nota del 26 marzo 2018 dello Stato Maggiore dell’Aeronautica.
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con deliberazione n.134/18, ha approvato la Convenzione in argomento, chiedendo, altresì, che all’art. 3, comma 3, sia precisato che il numero di Allievi Marescialli che potranno essere immatricolati è “comunque conforme al contingente specifico indicato dal Ministero”.
L’AROF provvederà a trasmettere la suddetta precisazione all’Aeronautica Militare, affinchè venga recepita nel testo convenzionale.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare.

Allegato quale parte integrante:
Nota dello Stato Maggiore dell’Aereonautica; (Allegato 55)
Testo convenzionale.(Allegato 56)

Sul punto relativo a “Convenzione tra Sapienza Università di Roma e l’Aeronautica militare” (offerta formativa 9.7), il direttore generale riferisce che il Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018 ha approvato la convenzione chiedendo, che all’art. 3, comma 3, sia precisato “il numero di Allievi Marescialli che potranno essere immatricolati sia conforme al contingente specifico indicato dal Ministero”;

Il rettore ringrazia il Direttore Generale e, non essendovi altre osservazioni pone in votazione la proposta di delibera con la precisazione chiesta dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018. La delibera è approvata all’unanimità.

DELIBERAZIONE N. 183/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Visto il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, modifiche al regolamento recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei e la struttura dell’ordinamento universitario;
• Visto il D.I. 19 febbraio 2009, relativo alla determinazione delle classi di laurea delle professioni sanitarie;
• Vista la Legge 30 dicembre 2010, n. 240, recante norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Visto il D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66, recante “Codice dell’Ordinamento Militare” e successive modifiche ed integrazioni, in materia di reclutamento e formazione degli allievi Marescialli;
• Visto il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 90, recante “Testo Unico delle disposizioni regolamentari in materia di Ordinamento Militare” e successive modifiche ed integrazioni, in materia di reclutamento e formazione degli allievi Marescialli;
• Vista la Convenzione tra l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, l’ASL di Viterbo e l’Aeronautica Militare, stipulata in data 21 giugno 2004;
• Vista la proposta di Convenzione tra Sapienza Università di Roma e l’Aeronautica Militare;
• Vista la deliberazione n. 134 con la quale il Senato Accademico, nella seduta del 17 aprile 2018, ha approvato la Convenzione in argomento, chiedendo, altresì, che all’art. 3, comma 3, sia precisato che il numero di Allievi Marescialli che potranno essere immatricolati è “comunque conforme al contingente specifico indicato dal Ministero”;
• Considerato che la suddetta precisazione sarà trasmessa dall’AROF all’Aeronautica Militare, affinchè venga recepita nel testo convenzionale;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di approvare la Convenzione, invitando l’Aeronautica Militare a recepire all’art 3, comma 3, del testo convenzionale la precisazione richiesta dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile u.s. e riportata in premessa.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

CONVENZIONE SAPIENZA – ICRANET

Il Presidente presenta, per la discussione, la seguente relazione predisposta dal Settore Convenzioni e Centri Interuniversitari dell’Ufficio Fund Raising e Progetti dell’Area Supporto alla Ricerca e Trasferimento Tecnologico.
In data 27 novembre 2012, a seguito di definitiva delibera del CdA Sapienza n. 255/12 e previa approvazione del Consiglio del Dipartimento di Fisica, è stata sottoscritta una convenzione tra il Network di ricerca ICRANet e Sapienza.
ICRANet è un Network di ricerca avente personalità giuridica di diritto pubblico internazionale, con sede a Pescara, istituito con Legge di ratifica n. 31/2005, con un contributo annuale, a carico dello Stato, pari a 1.550.330,00 euro annui.
Fanno parte di ICRANet, oltre al Consorzio ICRA (partecipato da Sapienza), la Repubblica di Armenia, lo Stato della Città del Vaticano, le Università dell’Arizona e di Stanford negli USA, la Repubblica Italiana e la Repubblica Federale del Brasile.
L’ICRANet si propone di favorire la promozione e lo sviluppo delle attività didattiche nell’ambito dell’astrofisica relativistica, con particolare riguardo ai dottorati di ricerca presso il Dipartimento di Fisica, e di contribuire alla preparazione di figure professionali altamente qualificate attraverso il sostegno ai corsi di laurea, ai corsi di perfezionamento, alle scuole dì specializzazione e ai master. Tale azione avviene sia con l'utilizzo dì proprie risorse e laboratori sia con l'acquisizione di risorse su programmi nazionali, internazionali e comunitari.
Sulla base della Convenzione sopracitata, Sapienza si obbliga a mettere a disposizione di ICRANet l’uso di spazi, ubicati presso l’Edificio “G. Marconi” del Dipartimento di Fisica per un totale complessivo di mq. 104, mentre ICRANet si impegna a corrispondere all’Università i costi di gestione dei locali, quantificati annualmente e comunicati da Sapienza a ICRANet, nonché a corrispondere un contributo annuo di € 5.000,00 alla Biblioteca del Dipartimento di Fisica per l’acquisto di libri e riviste di interesse di ICRANet.
Con l’approssimarsi della scadenza della citata convenzione, il Consiglio del Dipartimento di Fisica, riunitosi il 25 ottobre 2017, dopo accurata disamina della relazione predisposta da una Commissione nominata ad hoc, ha rilevato, tra l’altro, la scarsa interazione tra ICRANet e Dipartimento e la mancanza di interesse scientifico comune anche per quelle aree che sono più vicine al campo di ricerca di ICRANet. Inoltre, è risultata essere venuta meno la corresponsione del citato contributo annuo di € 5.000,00 a causa, secondo quanto riferito dal Presidente di ICRANet, di un taglio da parte del MIUR di € 150.000,00 nei finanziamenti. Detto contributo risulta non versato per gli anni a partire dal 2014 fino a conclusione della convenzione. È, invece, proseguito regolarmente, fino a scadenza, il rimborso dei costi di gestione degli spazi, pari ad € 153,00 a mq., come risulta anche agli atti dell’Area Patrimonio e Servizi Economali.
Conseguentemente, il Consiglio del Dipartimento di Fisica ha espresso il proprio disinteresse al rinnovo in argomento.
Con nota del 30 marzo 2018, i Proff.ri Fulvio Ricci e Paolo De Bernardis del Dipartimento di Fisica insieme al Prof. Ruffini Direttore di ICRANet, hanno inviato una nota al Magnifico Rettore nella quale viene proposta la proroga dell’utilizzo fino alla fine del mese di Luglio 2018, da parte di ICRANet, degli spazi previsti nella convenzione de quo, allo scopo di consentire il completamento della fase organizzativa e lo svolgimento della fase operativa del XVI Marcel Grossman meeting, convegno di risonanza internazionale, nelle forme e modi che sono consoni dal punto di vista amministrativo.
Per medesima nota, inoltre, viene sottoposta alla attenzione del Rettore la richiesta di mantenere all’interno del Dipartimento di Fisica un locale di appoggio per gli studenti in corso del dottorato internazionale di ricerca in astrofisica relativistica che siano operativi nel Dipartimento onde consentire il completamento dei loro studi ed attività.
In ultimo, si richiede – per il futuro - una verifica che la succitata ultima richiesta possa riguardare anche i futuri Dottorandi di ricerca, non ancora vincitori di concorso, ma che ufficialmente collaboreranno con i docenti in servizio presso il Dipartimento di Fisica, alla luce della presenza di Sapienza nel dottorato internazionale.
Il Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018, con deliberazione n. 172/18, si è espresso favorevolmente nel merito invitando, altresì, il Dipartimento di Fisica ad assumere le delibere del caso per mantenere, ove possibile, l’ospitalità per il completamento delle attività degli studenti in corso e già operativi nel Dipartimento nell’ambito del Dottorato internazionale in Astrofisica Relativistica, verificando se tale misura possa essere mantenuta anche per i futuri Dottorandi di ricerca, che ufficialmente collaborino con i docenti in servizio presso il medesimo Dipartimento.

Allegati parte integrante: Convenzione scaduta il 27 novembre 2017; (Allegato 58)
Verbale del Consiglio del Dipartimento di Fisica del 25 ottobre.2017 (Allegato 59)
Allegato in visione: Nota Proff.ri Ruffini, Ricci e De Bernardis del 30 marzo 2018;
Deliberazione n. 172/18 del Senato Accademico, seduta del 17 aprile 2018

Sul punto relativo a: “Convenzione Sapienza – ICRANET” (convenzioni 10.1), il rettore illustra la relazione e, non essendovi osservazioni, pone in votazione la proposta di delibera che è approvata all’unanimità.

DELIBERAZIONE N. 184/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la richiesta, avanzata con nota del 30 marzo 2018, dal Presidente di ICRANet, Prof. Ruffini, e dai Proff.ri Ricci e De Bernardis, del Dipartimento di Fisica;
• Vista la deliberazione n. 172 del Senato Accademico, seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di autorizzare la proroga, fino alla fine del mese di luglio 2018, dell’utilizzo da parte di ICRANet, degli spazi previsti nella convenzione di cui in narrativa al fine di consentire il completamento della fase organizzativa e lo svolgimento della fase operativa del XVI Marcel Grossman meeting
E

INVITA
il Dipartimento di Fisica ad assumere le delibere del caso per mantenere, ove possibile, l’ospitalità per il completamento delle attività degli studenti in corso e già operativi nel Dipartimento nell’ambito del Dottorato internazionale in Astrofisica Relativistica, verificando se tale misura possa essere mantenuta anche per i futuri Dottorandi di ricerca, che ufficialmente collaborino con i docenti in servizio presso il medesimo Dipartimento.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

CONSORZIO NITEL (CONSORZIO NAZIONALE INTERUNIVERSITARIO PER I TRASPORTI E LA LOGISTICA) – RINNOVO E NOMINA RAPPRESENTANTE.

Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione, la seguente relazione predisposta dal Settore Partnership Strategiche, Spin Off e Start Up dell’Ufficio Valorizzazione e Trasferimento Tecnologico dell’ASURTT.
Con delibere, rispettivamente, del Senato Accademico del 18.11.04 e del Consiglio di Amministrazione del 29.11.04, Sapienza ha aderito al Consorzio Nazionale Interuniversitario per i trasporti e la logistica (NITEL).
Il Consorzio, avente sede legale a Roma, è stato costituito nel 2003, su iniziativa di 8 Atenei italiani (Politecnico di Bari, Univ. di Cassino, Univ. di Catania, Univ. di Genova, Univ. dell’Aquila, Univ. di Palermo, Univ. di Pisa e Politecnico di Torino), allo scopo di portare avanti in modo integrato e sinergico attività di ricerca e promozione scientifica nei settori della Logistica e dei Trasporti.
Ad oggi il NITEL, che ha ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica mediante D.M. del M.I.U.R. del 13.07.05, aggrega, oltre Sapienza, 20 Atenei, tra cui Roma Tor Vergata, Roma Tre, Roma Campus Bio-Medico, Univ. del Sannio, Univ. di Trieste, Politecnico di Milano, Univ. di Bologna.
In questi anni di attività, il NITEL ha autofinanziato la propria attività attraverso l’acquisizione di risorse finanziarie sia da bandi competitivi sia mediante erogazione di servizi, garantendo la gestione ordinaria del Consorzio senza richiedere contributi di funzionamento agli Enti consorziati.
Con nota del 10.04 u.s., il Presidente del NITEL, Prof. Giuseppe Sciutto, ha rappresentato, considerata la scadenza del Consorzio prevista per il 15.07.18, la necessità di manifestare la volontà, da parte delle Università consorziate, di procedere al rinnovo dello stesso, comunicando, al contempo, l’intenzione di convocare l’Assemblea dei Soci entro la metà del mese di Maggio p.v..
L’art 17 dello Statuto consortile prevede una durata iniziale di quindici anni che, alla scadenza, potrà essere prorogata di ulteriori quindici anni, previa delibera dell’Assemblea assunta con il voto favorevole dei 2/3 dei Consorziati
Si rappresenta, infine che, il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (DICEA), con verbale del Consiglio di Dipartimento del 01.03.18, nel manifestare il proprio interesse a partecipare alle attività del NITEL ha proposto di nominare il Prof. Mattia Crespi quale rappresentante Sapienza in seno all’assemblea dei soci del Consorzio sopracitato, ai sensi dell’art.7 dello Statuto.
Il DICEA, inoltre, nella medesima delibera di cui sopra, si è reso altresì disponibile a concedere l’utilizzo di spazi dipartimentali per ospitare le attività del Consorzio.
A tal proposito si rileva che ogni decisione relativa alla concessione di spazi dell’Ateneo, rappresentando una procedura a sé stante, debba essere rinviata a successive valutazioni, a seguito degli opportuni approfondimenti e in conformità alla normativa interna in materia.

Ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione ad approvare il rinnovo della durata del Consorzio NITEL e la nomina del Prof. Mattia Crespi quale rappresentante Sapienza in seno all’Assemblea dei Soci del Consorzio medesimo.
Analoga relazione sarà sottoposta al Senato Accademico nella prima seduta utile.

Allegati parte integrante:
● Nota del Prof. Sciutto del 10.04.2018; (Allegato 59)
● Verbale del DICEA del 01.03.18. (Allegato 60)

Allegati in visione:
● Statuto del Consorzio NITEL;
● Documento di sintesi dell’attività consortile.

Sul punto relativo a: “Consorzio NITEL (Consorzio Nazionale Interuniversitario per i Trasporti e la Logistica) – Rinnovo e nomina rappresentante” (centri e consorzi 11.1), il rettore illustra la relazione e, non essendovi osservazioni, pone in votazione la proposta di delibera che è approvata all’unanimità.

DELIBERAZIONE N. 185/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Visto l’art. 17 dello Statuto consortile che prevede una durata iniziale di quindici anni, prorogabile alla scadenza;
• Considerata la necessità di procedere al rinnovo della durata del Consorzio NITEL, la cui scadenza è prevista per il 15 luglio 2018, di ulteriori quindici anni (2018-2033);
• Vista la proposta avanzata dal Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale (DICEA) di nominare il Prof. Mattia Crespi quale rappresentante Sapienza in seno all’assemblea dei soci del Consorzio sopracitato, ai sensi dell’art. 7 dello Statuto;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

- di approvare il rinnovo della durata del Consorzio NITEL per gli anni 2018-2033;
- di approvare la nomina del Prof. Mattia Crespi quale rappresentante Sapienza in seno all’assemblea dei soci del Consorzio in argomento;
- di rinviare ad una successiva valutazione del Consiglio ogni decisione in merito all’eventuale concessione di spazi proposta dal Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale, a seguito di opportuna istruttoria da parte dell’Area competente e, comunque, in conformità alla normativa interna in materia.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

SPIN OFF DITS SRL: RINUNCIA AL DIRITTO DI PRELAZIONE

Il Presidente sottopone all'attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Partnership Strategiche, Spin Off e Start Up dell’Ufficio Valorizzazione e Trasferimento Tecnologico dell’ASURTT.
Si rammenta che, con delibera n. 338/11 del 20.12.11, questo Consesso ha approvato la proposta di costituzione dello Spin Off universitario denominato “Development & Innovation in Transport Systems”, brevemente “DITS”, nella configurazione giuridica di S.r.l., presentata dal Prof. Stefano Ricci.
L’obiettivo principale dello Spin Off è la vendita di prodotti e l’erogazione di servizi di ingegneria ferroviaria e lo sviluppo di progetti, piani e ricerche, a livello locale, nazionale, comunitario e internazionale, nel settore dei trasporti.
Tale Spin Off si è costituito in data 23.02.12 (con capitale sociale di € 40.000,00) e, attualmente, presenta la seguente compagine sociale:

Università “La Sapienza”  

10,00%

  4.000,00 €

Stefano Ricci (prof. associato)

   5,00%

  2.000,00 €

Riccardo Licciardello (assegnista di ricerca)

   4,70%

  1.880,00 €

Marco Antognoli (assegnista di ricerca)

   4,70%

  1.880,00 €

Luca Rizzetto (assegnista di ricerca)

   4,70%

  1.880,00 €

Maria Rosaria Saporito (assegnista di ricerca)

   3,50%

  1.400,00 €

Franco Accattatis (persona fisica esterna)

   4,70%

  1.880,00 €

Cristiano Marinacci (persona fisica esterna)

   4,70%

  1.880,00 €

Antonio Tieri (persona fisica esterna)

   4,70%

  1.880,00 €

Alessandro Baldassarra (persona fisica esterna)

   4,70%

  1.880,00 €

Piero Vitali (persona fisica esterna)

   3,50%

  1.400,00 €

Francesco Sorace (persona fisica esterna)

   3,50%

  1.400,00 €

Emilio Cosciotti (persona fisica esterna)

   4,70%

  1.880,00 €

Massimiliano Bruner (persona fisica esterna)

   4,70%

  1.880,00 €

Stefano Impastato (persona fisica esterna)

   4,70%

  1.880,00 €

Alessio Dicembre (persona fisica esterna)

   3,50%

  1.400,00 €

Ansaldo STS S.p.A. (partner industriale)

 12,00%

  4.800,00 €

Ansaldo Breda S.p.A. (partner industriale

 12,00%

  4.800,00 €

Totale

100,00%

40.000,00 €



Riguardo alla sopra indicata compagine sociale si precisa che i soci Marinacci, Tieri, Baldassarra e Accattatis hanno in passato collaborato con Sapienza, i primi in qualità di assegnisti di ricerca e, il socio Accattatis, in veste di ricercatore attualmente in quiescenza.
Si rappresenta che, in data 13.04.18, prot. 32802, è pervenuta a Sapienza comunicazione, da parte dell’amministratore delegato di “DITS S.r.l.”, Luca Rizzetto, con la quale si rende noto che il socio Emilio Cosciotti ha manifestato l’intenzione di cedere la propria quota di partecipazione nello Spin Off, pari al 4,70% del capitale sociale (valore nominale di € 1.880,00), all’Ing. Andrea Quattrini, il quale si è reso disponibile ad acquistarla al prezzo di vendita di € 3.223,07.
In riferimento al prezzo di vendita individuato, superiore al valore nominale, si fa presente che esso è stato calcolato sulla base del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio disponibile (4,7% di € 68.576,00).
Con riferimento al socio entrante, si rappresenta che l’Ing. Andrea Quattrini ha conseguito il Dottorato di Ricerca presso Sapienza ed ha collaborato con il gruppo di ricerca proponente dello Spin Off, e inoltre, ha delle collaborazioni in essere con lo Spin Off medesimo (si allega, al riguardo, il relativo curriculum vitae alla presente relazione).
In merito a tale aspetto, nella medesima comunicazione del 13.04.18, l’amministratore delegato di “DITS S.r.l.”, Luca Rizzetto, ha, inoltre, evidenziato che l’ingresso del predetto nuovo socio fornirebbe un ulteriore apporto di competenze nell’ambito dell’attività imprenditoriale portata avanti dallo Spin Off.
Fermo restando quanto sopra emerso e considerato, questa Università è in ogni caso chiamata, in virtù di quanto espressamente previsto dall’art. 9.4 dello Statuto sociale di “DITS S.r.l.”, ad esercitare o meno, il diritto di prelazione spettantele pro-quota sull’acquisto di quella offerta in cessione.
In considerazione del fatto che il Regolamento Spin Off e Start Up prevede come regola generale una partecipazione di Sapienza pari al 10% del capitale sociale, che il ruolo dell’Università generalmente condiviso è quello di sostenere e promuovere in posizione minoritaria tali iniziative, che comunque l’eventuale sottoscrizione di tali quote implicherebbe - oltre al sostenimento degli oneri conseguenti - un proporzionale accrescimento del rischio imprenditoriale che Sapienza si assumerebbe, e che infine, da prassi consolidata, questo Consesso ha sempre ritenuto opportuno agevolare tali operazione societarie riducendo al minimo l’intervento dell’Ateneo nell’ambito di tali dinamiche prettamente imprenditoriali, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione ad approvare la rinuncia, da parte di Sapienza, al diritto di prelazione spettantele pro-quota su quella offerta in cessione dal socio sopra nominato.

ALLEGATI PARTE INTEGRANTE:
Comunicazione cessione quote del 13.04.18, protocollata il 16.04.18 con n. 32802; (Allegato 61)
Curriculum Vitae dell’Ing. Andrea Quattrini. (Allegato 62)

ALLEGATI IN VISIONE:
Bilancio 2016 dello Spin Off “DITS S.r.l.”;
Statuto societario dello Spin Off “DITS S.r.l.”.

Alle ore 20.26 entra nella sala della riunione la Dottoressa Antonella Cammisa, Direttore dell’Area Supporto alla Ricerca e Trasferimento Tecnologico.

Sul punto relativo a: “Spin off DITS srl: rinuncia al diritto di prelazione” (spin off, star up e cluster 12.1), il rettore invita la dottoressa Cammisa ad illustrare la relazione.

La dottoressa Cammisa riferisce che trattasi di uno Spin off approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 20 dicembre 2011, in cui uno dei soci ha chiesto di cedere le proprie quote ad altro soggetto che si è dichiarato disponibile ad acquisirle, con una rivalutazione del valore in proporzione percentuale rispetto al nuovo patrimonio netto dello Spin off.
Poiché il Regolamento Spin Off e Start Up prevede che, nel caso di cessione di quote, Sapienza si debba esprimere, si sottopone all’approvazione del Consiglio di Amministrazione la proposta di rinuncia di Sapienza ad esercitare il diritto di prelazione sulla quota pari al 4,7% del capitale sociale dello spin off in esame.

Alle ore 20.27 esce dalla sala della riunione la Dottoressa Antonella Cammisa.

Il rettore ringrazia la dottoressa Cammisa e, non essendovi osservazioni, pone in votazione la proposta di delibera che è approvata all’unanimità.

DELIBERAZIONE N. 186/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Visto il Regolamento Spin Off e Start Up, emanato con D.R. n. 2314 del 30 luglio 2015;
• Vista la delibera n. 338 del Consiglio di Amministrazione del 20 dicembre 2011, con la quale è stata approvata la proposta di costituzione dello Spin Off universitario denominato “DITS S.r.l.”;
• Vista la comunicazione del 13 aprile 2018, prot. n. 32802, con la quale è stato reso noto alla Sapienza che l’Ing. Andrea Quattrini ha manifestato l’intenzione di acquistare dal socio Emilio Cosciotti la quota da quest’ultimo offerta in cessione nel suddetto Spin Off universitario, pari al 4,7% del capitale sociale (valore nominale pari a € 1.880,00), ad un prezzo di € 3.223,07, calcolato sulla base del valore del patrimonio netto (pari a € 68.576,00) risultante dall’ultimo bilancio societario disponibile;
• Considerato, inoltre, che l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, in conseguenza della predetta comunicazione di cessione quote del 13 aprile 2018, prot. n. 32802, ai sensi dell’art. 9.4 dello Statuto sociale di “DITS S.r.l.”, è quindi comunque chiamata ad esprimersi in merito all’esercizio o meno del diritto di prelazione spettante le pro-quota su quella di partecipazione al capitale sociale della Società di Spin Off “DITS S.r.l.” offerta in cessione dal predetto socio;
• Considerato, infine, che Sapienza, a fronte di quanto comunicatole, non ravvisa la necessità e/o l’utilità di esercitare il diritto di prelazione sulla quota di capitale sociale offerta in cessione dal sopra nominato socio, ritenendo opportuno agevolare la rimodulazione della compagine societaria così come descritto in narrativa;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

di rinunciare ad esercitare il diritto di prelazione sulla quota pari al 4,7% (valore nominale € 1.880,00) del capitale sociale (€ 40.000,00) dello spin off “DITS S.r.l” offerta in cessione dal socio Emilio Cosciotti ad un prezzo di vendita di € 3.223,07, valore pari al 4,7% del patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio societario.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Prospetto riepilogativo

START UP SOILMIXING SRL: APPROVAZIONE CONVENZIONE CON SAPIENZA

Il Presidente sottopone all'attenzione del Consiglio di Amministrazione la seguente relazione predisposta dal Settore Partnership Strategiche, Spin Off e Start Up dell’Ufficio Valorizzazione e Trasferimento Tecnologico dell’ASURTT, sentita APSE.
Si rammenta che questo Consesso, con delibera n. 323/17 del 18.07.17, ha approvato la proposta di accreditamento della Start Up denominata “SOILMIXING S.r.l.”, presentata dal Prof. Claudio Alimonti, afferente al Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali e Ambiente.
Tale Start Up, costituitasi in data 16.06.16, attualmente presenta la seguente compagine sociale:

 Claudio Alimonti (prof. associato Sapienza)

    3,00%

     300,00

Ignazio Paolo Marzano (assegnista di ricerca Sapienza)

  13,00%

  1.300,00

Giuseppe Panetta (persona fisica esterna)

  13,00%

  1.300,00

Massimo Grisolia (persona fisica esterna)

  13,00%

  1.300,00 €

Giuseppe Iorio (dottorando Sapienza)

  13,00%

  1.300,00

Pigi S.r.l. (partner industriale)

  45,00%

  4.500,00

Totale

100,00%

10.000,00 €

 

Riguardo alla su indicata compagine sociale si precisa che, i soci Panetta e Grisolia hanno in passato collaborato con Sapienza, il primo avendo conseguito il titolo di dottore di ricerca, e il secondo in veste di professore ordinario attualmente in quiescenza.
“SOLIMIXING S.r.l.” ha come oggetto principale lo sviluppo e la diffusione, nel campo dell’ingegneria, del miglioramento e condizionamento dei terreni e dei servizi tecnici ed esecutivi correlati, mediante il consolidamento geotecnico di opere esistenti, il rinforzo dei terreni per la difesa del territorio e la realizzazione in sicurezza di nuove opere interagenti con il sottosuolo, nonché il trattamento dei terreni a fini ambientali, antisismici e di efficientamento energetico.
Ai sensi del Regolamento Spin Off e Start Up, emanato con D.R. n. 2314 del 30.07.15, il Prof. Alimonti ha successivamente inoltrato al Centro di Ricerca e Servizi per l’Innovazione Tecnologica Sostenibile della Sapienza (brevemente CeRSITeS) una richiesta volta alla concessione di appositi spazi per le attività della Start Up da svolgersi presso la sede di Latina, la cui gestione è curata dal predetto Centro.
Il CeRSITeS, nella seduta del proprio Comitato Direttivo del 01.12.17, ha espresso parere favorevole in merito alla concessione di appositi spazi ubicati presso la Struttura sita a Borgo Isonzo, Latina.
Si precisa che anche per la sede di Latina trovano applicazione, per analogia, i principi consolidati in tema di utilizzo di spazi dell’Ateneo da parte di soggetti terzi (cfr. la Circolare 56425 del 02.10.13 relativa alle attività di partenariato) che prevedono, anche per Spin Off e Start Up universitarie, il rimborso degli oneri di gestione in proporzione agli spazi concessi.
Si procederà pertanto alla quantificazione dei relativi costi a carico della Start Up da corrispondere direttamente al CeRSITeS, deputato alla gestione della sede, sulla base del parametro specifico per il Polo di Latina, pari ad € 136,79/mq.
Ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione, in conformità al format di Convenzione già approvato da questo Consesso con delibera n. 83/13 del 16.04.13, ad approvare l’atto convenzionale in parola così come adattato ed integrato secondo quanto sopra esplicitato.


Allegati parte integrante:
Bozza Convenzione tra Sapienza e “SOILMIXING S.r.l.”; (Allegato 63)
Estratto del verbale del Comitato Direttivo del CeRSITeS della Sapienza del 01.12.17; (Allegato 64)
Nota del Prof. Alimonti di richiesta spazi e del Direttore del CeRSITeS, rispettivamente del 13.10.17 e del 20.10.17. (Allegato 65)

Allegati in visione:
Estratto della delibera del C.d.A. del 18.07.17, n. 323/17;
Circolare n.56425 del 02.10.13.

Alle ore 20.28 entra nella sala della riunione la Dottoressa Antonella Cammisa, Direttore dell’Area Supporto alla Ricerca e Trasferimento Tecnologico.

Sul punto relativo a: “Start up SOILMIXING srl: approvazione convenzione con Sapienza” (spin off, start up e cluster 12.2), il rettore invita la dottoressa Cammisa ad illustrare la relazione.

La dottoressa Cammisa in particolare riferisce che la proposta di accreditamento della start up SOILMIXING srl è stata già approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 18 luglio 2017 e l’attuale responsabile, prof. Claudio Alimonti, ha chiesto di poter utilizzare gli spazi per le attività della start up da svolgersi presso la sede di Latina tramite la stipula di apposita convenzione.
Sottolinea che il Comitato direttivo del Centro di Ricerca e Servizi per l’Innovazione Tecnologica Sostenibile della Sapienza (CeRSITeS) nella seduta del 1° dicembre 2017 ha espresso parere favorevole in merito.

Alle ore 20.29 esce dalla sala della riunione la Dottoressa Antonella Cammisa.

Il rettore ringrazia la dottoressa Cammisa e, non essendovi richieste d’interventi, pone in votazione la proposta di delibera che è approvata all’unanimità.

DELIBERAZIONE N. 187/18

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

• Letta la relazione istruttoria;
• Visto il “Regolamento Spin Off e Start Up” di Ateneo, emanato con D.R. n. 2314 del 30 luglio 2015;
• Vista la delibera n. 323 del Consiglio di Amministrazione del 18 luglio 2017 con la quale è stata definitivamente accreditata come Start Up di Sapienza la Start Up denominata “SOILMIXING S.r.l.”;
• Visto l’estratto del verbale del Comitato Direttivo del Centro di Ricerca e Servizi per l'Innovazione Tecnologica Sostenibile (CeRSITeS) della Sapienza del 1° dicembre 2017;
• Esaminata la bozza di Convenzione destinata a regolamentare i rapporti tra Sapienza e detta Start Up;
• Considerato che la suddetta Convenzione risulta conforme al format approvato dal Consiglio di Amministrazione con delibera n. 83 del 16 aprile 2013;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras, Chiaranza, Benincasa e Lodise

DELIBERA

- di approvare il testo della Convenzione tra Sapienza e la Start Up universitaria “SOILMIXING S.r.l.” di cui in narrativa;
- di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione di tale atto, dando mandato allo stesso, ove necessario, di apportarvi modifiche tecniche ma non sostanziali.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


Essendo esaurito l’ordine del giorno, il Presidente nel ringraziare i convenuti, dichiara tolta la seduta alle ore 20.30.
Della seduta odierna è redatto il presente verbale che consta di n. 397 pagine progressivamente numerate e di n. 65 allegati per complessive n. 925 pagine.
Il presente verbale è stato approvato nella seduta del 15 maggio 2018

Letto, approvato e sottoscritto.

IL SEGRETARIO
Simonetta Ranalli                                                                  
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio


  Pagina a cura del Settore Consiglio di Amministrazione, pubblicato il  21 maggio 2018