Verbali Consiglio di amministrazione
Verbale del 24 aprile 2018
INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI |
prospetto |
relazione |
discussione |
delibera |
allegati |
1. APPROVAZIONE DEI VERBALI
1.1. Approvazione verbale seduta del 5 aprile 2018
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approvaz. |
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2. COMUNICAZIONI
2.1. Erogazione prima tranche di finanziamento dipartimenti di
eccellenza |
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2. COMUNICAZIONI
2.2. Avvio validazione prodotti sul catalogo IRIS |
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2. COMUNICAZIONI
2.3. Commissione Tributaria Provinciale di RM – Sentenza n. 6111/18 di
annullamento dell'imposta di donazione a carico di Sapienza |
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2. COMUNICAZIONI
2.4. Risultati della raccolta dei versamenti 5 per mille per l’anno 2016 |
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2. COMUNICAZIONI
2.5. Ricorsi C.U.S.I. e C.U.S. Roma in materia di gestione dell'attività
sportiva universitaria. Ordinanze del Consiglio di Stato nn. 1791 e 1788
pubblicate il 20 aprile 2018 |
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2. COMUNICAZIONI
2.6. Eventi non autorizzati svoltisi in città universitaria 19 e 20
aprile 2018 |
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3. AFFARI CONTABILI
3.1. Bilancio unico di Ateneo di esercizio 2017 |
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delibera 138 |
all.2,all.3
all.4,all.5
all.6,all.7
all.8,all.9
all.10,all.11
all.12,all.13
all.14,all.15 |
3. AFFARI CONTABILI
3.2. Riassegnazione fondi nell’esercizio 2018 derivanti da economie di
budget al 31/12/2017 |
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delibera 139 |
all. 16
all. 17 |
3. AFFARI CONTABILI
3.3. Variazioni di bilancio aprile 2018 – Secondo periodo |
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delibera 140 |
all. 18 |
4. PROGRAMMAZIONE, INDIRIZZO E VALUTAZIONE |
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4. PROGRAMMAZIONE, INDIRIZZO E VALUTAZIONE
4.1. Commissioni del Consiglio di Amministrazione – Sostituzione
componente studentesca |
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delibera 141 |
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4. PROGRAMMAZIONE, INDIRIZZO E VALUTAZIONE
4.2. Commissione di gestione del Centro Stampa dell’Università –
Designazione componente studentesca |
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delibera 142 |
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4. PROGRAMMAZIONE, INDIRIZZO E VALUTAZIONE
4.3. Cabina di Regia dell’Orientamento e Placement – Designazione
rappresentante degli studenti |
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delibera 143 |
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5. FACOLTA’ E DIPARTIMENTI
5.1. Cambio di denominazione del Dipartimento di Pediatria e
Neuropsichiatria Infantile in “Dipartimento di Pediatria” |
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delibera 144 |
all. 19
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6. RELAZIONI
6.1. Relazione piano biblioteche Sapienza |
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delibera 145 |
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7. AFFARI PATRIMONIALI ED EDILIZIA
7.1. Proposta di revisione del Regolamento per l'utilizzo del Centro
Congressi d’Ateneo di via Salaria, 113 |
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delibera 146 |
all. 20 |
7. AFFARI PATRIMONIALI ED EDILIZIA
7.2. Accordo di programma Università-MIUR del 3.5.2001 e ss.mm.ii.:
modifica delle modalità di erogazione dei contributi pluriennali |
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delibera 147 |
all. 21 |
7. AFFARI PATRIMONIALI ED EDILIZIA
7.3. Area sita in Roma tra viale del Policlinico, viale dell’Università,
piazza Confienza e via Osoppo: attribuzione degli impianti sportivi al
Centro di Servizi "Sapienza Sport" |
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delibera 148 |
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7. AFFARI PATRIMONIALI ED EDILIZIA
7.4. Rivista di proprietà dell’Ateneo: “Rivista di Studi Ungheresi” –
Nomina del nuovo Direttore e trasferimento dal Dipartimento di Studi
Europei, Americani e Interculturali al Centro Interdipartimentale di
Ricerca “Cooperazione con l’Eurasia, il Mediterraneo e l’Africa Sub
Sahariana – CEMAS” |
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delibera 149 |
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7. AFFARI PATRIMONIALI ED EDILIZIA
7.5. Rivista di proprietà dell’Ateneo: “Medicina nei Secoli” – Stipula del
contratto tra “Sapienza” Università di Roma e “Ebsco Publishing, Inc” |
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delibera 150 |
all.
22 |
8. PERSONALE
8.1. Assegnazione risorse reclutamento personale docente: criteri e
conseguenti adempimenti |
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delibera 151 |
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8. PERSONALE
8.2. Approvazione della proposta di chiamata a professore di ruolo di II
fascia ai sensi dell'art. 24, comma 5, della Legge n. 240/2010 |
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delibera 152 |
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8. PERSONALE
8.3. Chiamata di ricercatori a tempo determinato tipologia B – Procedura
selettiva Legge 30 dicembre 2010 n. 240 art. 24 |
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delibera 153 |
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8. PERSONALE
8.4. Chiamata ricercatori a tempo determinato tipologia “A” procedure
selettive (art. 24 Legge 30 dicembre 2010 n. 240) |
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delibera 154 |
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8. PERSONALE
8.5. Reclutamento di un tecnologo a tempo determinato per le esigenze
del Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente |
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delibera 155 |
all. 23
all. 24
all. 25
all. 26
all. 27 |
9. OFFERTA FORMATIVA
9.1. Anno accademico 2018-2019 – Modifiche agli ordinamenti dei corsi di
studio già attivati nel precedente anno accademico – Parere CUN |
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presa atto |
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9. OFFERTA FORMATIVA 9.2.1 - 9.6.5 |
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9.2. Facoltà di Architettura
9.2.1. Potenziale formativo del Corso di laurea in Design ad accesso
programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99 |
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delibera 156 |
all. 28 |
9.2.2. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in
Architettura (Restauro) ad accesso programmato a livello locale ai sensi
dell’art. 2 della Legge n. 264/99 |
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delibera 157 |
all. 29 |
9.2.3. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale interfacoltà
in Product Design – Design del prodotto (Architettura – Ingegneria
dell’informazione, Informatica e Statistica) ad accesso programmato a
livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99 |
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delibera 158 |
all. 30 |
9.2.4. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale interfacoltà
in Design, Comunicazione visiva e multimediale (Architettura – Scienze
politiche, Sociologia, Comunicazione) ad accesso programmato a livello
locale ai sensi dell’art. 2 della LEGGE n. 264/99 |
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delibera 159 |
all. 31 |
9.3. Facoltà di Farmacia e Medicina
9.3.1. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale a ciclo unico
in Chimica e Tecnologia farmaceutiche ad accesso programmato a livello
locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99 |
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delibera 160 |
all. 32 |
9.3.2. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale a ciclo unico
in Farmacia ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2
della Legge n. 264/99 |
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delibera 161 |
all. 33 |
9.3.3. Potenziale formativo del Corso di laurea interfacoltà in
Bioinformatics-Bioinformatica (Farmacia e Medicina – Ingegneria
dell’informazione, Informatica e Statistica – Medicina e Odontoiatria –
Scienze matematiche fisiche e naturali) ad accesso programmato a livello
locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99 |
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delibera 162 |
all. 34 |
9.3.4. Potenziale formativo del Corso di laurea interfacoltà in
Biotecnologie (Farmacia e Medicina – Medicina e Psicologia – Scienze
matematiche fisiche e naturali) ad accesso programmato a livello locale
ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99 |
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delibera 163 |
all. 35 |
9.4. Facoltà di Lettere e Filosofia
9.4.1. Potenziale formativo del Corso di laurea in Lingue e Civiltà
Orientali ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2
della Legge n. 264/99 |
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delibera 164 |
all 36 |
9.4.2. Potenziale formativo del Corso di laurea in Mediazione
linguistica e interculturale ad accesso programmato a livello locale ai
sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99 |
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delibera 165 |
all. 37 |
9.5. Facoltà di Medicina e Psicologia
9.5.1. Potenziale formativo del Corso di laurea in Scienze
dell’Educazione e della Formazione ad accesso programmato a livello
locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99 |
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delibera 166 |
all. 38 |
9.5.2. Potenziale formativo del Corso di laurea in Psicologia e Salute
ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge
n. 264/99 |
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delibera 167 |
all. 39 |
9.5.3. Potenziale formativo del Corso di laurea in Psicologia e Processi
sociali ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2
della Legge n. 264/99 |
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delibera 168 |
all. 40 |
9.5.4. Potenziale formativo del Corso di laurea in Scienze e Tecniche
Psicologiche – L-24 – Erogato in modalità prevalentemente a distanza –
Interateneo con l'Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza,
Università Telematica – ad accesso programmato a livello locale ai sensi
dell’art. 2 della Legge n. 264/99 |
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delibera 169 |
all. 41 |
9.5.5. Potenziale formativo del Corso di laurea interfacoltà in Servizio
Sociale (Class) (Medicina e Psicologia – Farmacia e Medicina – Scienze
politiche, Sociologia, Comunicazione – Giurisprudenza) ad accesso
programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99 |
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delibera 170 |
all. 42 |
9.5.6. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in
Neuroscienze Cognitive e Riabilitazione Psicologica ad accesso
programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99 |
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delibera 171 |
all. 43 |
9.5.7. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Psicologia
Clinica ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2
della Legge n. 264/99 |
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delibera 172 |
all. 44 |
9.5.8. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in
Psicopatologia dinamica dello sviluppo ad accesso programmato a livello
locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99 |
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delibera 173 |
all. 45 |
9.5.9. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Psicologia
della comunicazione e del marketing ad accesso programmato a livello
locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99 |
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delibera 174 |
all. 46 |
9.5.10. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in
Psicologia applicata ai contesti della salute, del lavoro e
giuridico-forense ad accesso programmato a livello locale ai sensi
dell’art. 2 della Legge n. 264/99 |
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delibera 175 |
all. 47 |
9.5.11. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in
Psicologia dello sviluppo tipico e atipico, ad accesso programmato a
livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99 |
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delibera 176 |
all. 48 |
9.5.12. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Pedagogia
e Scienze dell’educazione e della formazione ad accesso programmato a
livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99 |
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delibera 177 |
all. 49 |
9.6. Facoltà Scienze matematiche, fisiche e naturali
9.6.1. Potenziale formativo del Corso di laurea in Biotecnologie
agro-industriali ad accesso programmato a livello locale ai sensi
dell’art. 2 della Legge n. 264/99 |
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delibera 178 |
all. 50 |
9.6.2. Potenziale formativo del Corso di laurea in Scienze biologiche ad
accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n.
264/99 |
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delibera 179 |
all. 51 |
9.6.3. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in
Ecobiologia ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2
della Legge n. 264/99 |
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delibera 180 |
all. 52 |
9.6.4. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Genetica e
Biologia molecolare ad accesso programmato a livello locale ai sensi
dell’art. 2 della Legge n. 264/99 |
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delibera 181 |
all. 53 |
9.6.5. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in
Neurobiologia ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art.
2 della Legge n. 264/99 |
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delibera 182 |
all. 54 |
9.7. Convenzione tra Sapienza Università di Roma e l'Aeronautica
militare |
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delibera 183 |
all. 55
all. 56 |
10. CONVENZIONI
10.1. Convenzione Sapienza – ICRANET |
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delibera 184 |
all. 57
all. 58 |
11. CENTRI E CONSORZI
11.1. Consorzio NITEL (Consorzio Nazionale Interuniversitario per i
Trasporti e la Logistica) – Rinnovo e nomina rappresentante |
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delibera 185 |
all. 59
all. 60 |
12. SPIN OFF, START UP E CLUSTER
12.1. Spin off DITS srl: rinuncia al diritto di prelazione |
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delibera 186 |
all. 61
all. 62 |
12. SPIN OFF, START UP E CLUSTER
12.2. Start up SOILMIXING srl: approvazione convenzione con Sapienza |
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delibera 187 |
all. 63
all. 64
all. 65 |
VARIE ED EVENTUALI |
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Nell’anno duemiladiciotto,
addì 24 aprile alle ore 16.08,
presso il
Salone di rappresentanza sito al primo piano
del Rettorato, si è riunito il Consiglio di Amministrazione, convocato
con nota rettorale prot. n. 0034309 del 19.04.2018, integrato con nota
rettorale prot. n. 0035237 del 24.04.2018 e con email del 24.04.2018
(Allegato 1), per l’esame e la discussione degli argomenti iscritti
al seguente ordine del giorno:
1. APPROVAZIONE VERBALI
1.1. Approvazione verbale seduta del 5 aprile 2018
2. COMUNICAZIONI
2.1. Erogazione prima tranche di finanziamento dipartimenti di
eccellenza
2.2. Avvio validazione prodotti sul catalogo IRIS
2.3. Commissione Tributaria Provinciale di RM – Sentenza n. 6111/18 di
annullamento dell'imposta di donazione a carico di Sapienza
2.4. Risultati della raccolta dei versamenti 5 per mille per l’anno 2016
2.5. Ricorsi C.U.S.I. e C.U.S. Roma in materia di gestione dell'attività
sportiva universitaria. Ordinanze del Consiglio di Stato nn. 1791 e 1788
pubblicate il 20 aprile 2018
2.6. Eventi non autorizzati svoltisi in città universitaria 19 e 20
aprile 2018
3. AFFARI CONTABILI
3.1. Bilancio unico di Ateneo di esercizio 2017
3.2. Riassegnazione fondi nell’esercizio 2018 derivanti da economie di
budget al 31/12/2017
3.3. Variazioni di bilancio aprile 2018 – Secondo periodo
4. PROGRAMMAZIONE, INDIRIZZO E VALUTAZIONE
4.1. Commissioni del Consiglio di Amministrazione – Sostituzione
componente studentesca
4.2. Commissione di gestione del Centro Stampa dell’Università –
Designazione componente studentesca
4.3. Cabina di Regia dell’Orientamento e Placement – Designazione
rappresentante degli studenti
5. FACOLTA’ E DIPARTIMENTI
5.1. Cambio di denominazione del Dipartimento di Pediatria e
Neuropsichiatria Infantile in “Dipartimento di Pediatria”
6. RELAZIONI
6.1. Relazione piano biblioteche Sapienza
7. AFFARI PATRIMONIALI ED EDILIZIA
7.1. Proposta di revisione del Regolamento per l'utilizzo del Centro
Congressi d’Ateneo di via Salaria, 113
7.2. Accordo di programma Università-MIUR del 3.5.2001 e ss.mm.ii.:
modifica delle modalità di erogazione dei contributi pluriennali
7.3. Area sita in Roma tra viale del Policlinico, viale dell’Università,
piazza Confienza e via Osoppo: attribuzione degli impianti sportivi al
Centro di Servizi "Sapienza Sport"
7.4. Rivista di proprietà dell’Ateneo: “Rivista di Studi Ungheresi” –
Nomina del nuovo Direttore e trasferimento dal Dipartimento di Studi
Europei, Americani e Interculturali al Centro Interdipartimentale di
Ricerca “Cooperazione con l’Eurasia, il Mediterraneo e l’Africa Sub
Sahariana – CEMAS”
7.5. Rivista di proprietà dell’Ateneo: “Medicina nei Secoli” – Stipula
del contratto tra “Sapienza” Università di Roma e “Ebsco Publishing,
Inc”
8. PERSONALE
8.1. Assegnazione risorse reclutamento personale docente: criteri e
conseguenti adempimenti
8.2. Approvazione della proposta di chiamata a professore di ruolo di II
fascia ai sensi dell'art. 24, comma 5, della Legge n. 240/2010
8.3. Chiamata di ricercatori a tempo determinato tipologia B – Procedura
selettiva Legge 30 dicembre 2010 n. 240 art. 24
8.4. Chiamata ricercatori a tempo determinato tipologia “A” procedure
selettive (art. 24 Legge 30 dicembre 2010 n. 240)
8.5. Reclutamento di un tecnologo a tempo determinato per le esigenze
del Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente
9. OFFERTA FORMATIVA
9.1. Anno accademico 2018-2019 – Modifiche agli ordinamenti dei corsi di
studio già attivati nel precedente anno accademico – Parere CUN
9.2. Facoltà di Architettura
9.2.1. Potenziale formativo del Corso di laurea in Design ad accesso
programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.2.2. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in
Architettura (Restauro) ad accesso programmato a livello locale ai sensi
dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.2.3. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale interfacoltà
in Product Design – Design del prodotto (Architettura – Ingegneria
dell’informazione, Informatica e Statistica) ad accesso programmato a
livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.2.4. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale interfacoltà
in Design, Comunicazione visiva e multimediale (Architettura – Scienze
politiche, Sociologia, Comunicazione) ad accesso programmato a livello
locale ai sensi dell’art. 2 della LEGGE n. 264/99
9.3. Facoltà di Farmacia e Medicina
9.3.1. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale a ciclo unico
in Chimica e Tecnologia farmaceutiche ad accesso programmato a livello
locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.3.2. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale a ciclo unico
in Farmacia ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2
della Legge n. 264/99
9.3.3. Potenziale formativo del Corso di laurea interfacoltà in
Bioinformatics-Bioinformatica (Farmacia e Medicina – Ingegneria
dell’informazione, Informatica e Statistica – Medicina e Odontoiatria –
Scienze matematiche fisiche e naturali) ad accesso programmato a livello
locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.3.4. Potenziale formativo del Corso di laurea interfacoltà in
Biotecnologie (Farmacia e Medicina – Medicina e Psicologia – Scienze
matematiche fisiche e naturali) ad accesso programmato a livello locale
ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.4. Facoltà di Lettere e Filosofia
9.4.1. Potenziale formativo del Corso di laurea in Lingue e Civiltà
Orientali ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2
della Legge n. 264/99
9.4.2. Potenziale formativo del Corso di laurea in Mediazione
linguistica e interculturale ad accesso programmato a livello locale ai
sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5. Facoltà di Medicina e Psicologia
9.5.1. Potenziale formativo del Corso di laurea in Scienze
dell’Educazione e della Formazione ad accesso programmato a livello
locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5.2. Potenziale formativo del Corso di laurea in Psicologia e Salute
ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge
n. 264/99
9.5.3. Potenziale formativo del Corso di laurea in Psicologia e Processi
sociali ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2
della Legge n. 264/99
9.5.4. Potenziale formativo del Corso di laurea in Scienze e Tecniche
Psicologiche – L-24 – Erogato in modalità prevalentemente a distanza –
Interateneo con l'Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza,
Università Telematica – ad accesso programmato a livello locale ai sensi
dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5.5. Potenziale formativo del Corso di laurea interfacoltà in Servizio
Sociale (Class) (Medicina e Psicologia – Farmacia e Medicina – Scienze
politiche, Sociologia, Comunicazione – Giurisprudenza) ad accesso
programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5.6. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in
Neuroscienze Cognitive e Riabilitazione Psicologica ad accesso
programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5.7. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Psicologia
Clinica ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2
della Legge n. 264/99
9.5.8. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in
Psicopatologia dinamica dello sviluppo ad accesso programmato a livello
locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5.9. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Psicologia
della comunicazione e del marketing ad accesso programmato a livello
locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5.10. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in
Psicologia applicata ai contesti della salute, del lavoro e
giuridico-forense ad accesso programmato a livello locale ai sensi
dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5.11. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in
Psicologia dello sviluppo tipico e atipico, ad accesso programmato a
livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.5.12. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Pedagogia
e Scienze dell’educazione e della formazione ad accesso programmato a
livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.6. Facoltà Scienze matematiche, fisiche e naturali
9.6.1. Potenziale formativo del Corso di laurea in Biotecnologie
agro-industriali ad accesso programmato a livello locale ai sensi
dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.6.2. Potenziale formativo del Corso di laurea in Scienze biologiche ad
accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2 della Legge n.
264/99
9.6.3. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in
Ecobiologia ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art. 2
della Legge n. 264/99
9.6.4. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in Genetica e
Biologia molecolare ad accesso programmato a livello locale ai sensi
dell’art. 2 della Legge n. 264/99
9.6.5. Potenziale formativo del Corso di laurea magistrale in
Neurobiologia ad accesso programmato a livello locale ai sensi dell’art.
2 della Legge n. 264/99
9.7. Convenzione tra Sapienza Università di Roma e l'Aeronautica
militare
10. CONVENZIONI
10.1. Convenzione Sapienza – ICRANET
11. CENTRI E CONSORZI
11.1. Consorzio NITEL (Consorzio Nazionale Interuniversitario per i
Trasporti e la Logistica) – Rinnovo e nomina rappresentante
12. SPIN OFF, START UP E CLUSTER
12.1. Spin off DITS srl: rinuncia al diritto di prelazione
12.2. Start up SOILMIXING srl: approvazione convenzione con Sapienza
S
ono presenti: il
rettore prof.
Eugenio Gaudio, Presidente; il
prorettore vicario prof.
Renato Masiani; i
consiglieri: prof.ssa Antonella
Polimeni, prof. Vincenzo Francesco Nocifora, prof. Bartolomeo Azzaro,
dott. Francesco Colotta, prof. Michel Gras, sig. Beniamino Altezza,
dott.ssa Angelina Chiaranza, sig. Giuseppe Benincasa, sig. Antonio
Lodise e il direttore generale dott.ssa Simonetta Ranalli, che assume le
funzioni di segretario.
Assistono per il Collegio dei Revisori dei Conti:
dott.ssa Alessandra De Marco, dott. Michele Scalisi (entra alle ore
16.25).
Il
Presidente, constatata l’esistenza del numero
legale, dichiara l’adunanza validamente costituita e apre la seduta.
1. APPROVAZIONE VERBALI
1.1 Approvazione verbale seduta del 5 aprile 2018
Il
rettore chiede se sono pervenute richieste di
modifiche al verbale della seduta del
5 aprile 2018.
Il
direttore generale riferisce che è pervenuta una
richiesta di modifica da parte del consigliere Gras.
In particolare, il consigliere Gras ha chiesto che al suo intervento
relativo al Punto 5.8 “Rivista di proprietà dell’Ateneo: “Ricerche
slavistiche. Nuova serie” – Richiesta di iscrizione presso il Registro
della stampa e informazione del Tribunale Civile di Roma – Stipula del
contratto tra “Sapienza” Università di Roma e Casa Editrice “Il calamo
di Fausto Liberati snc””, riportato a pagina 120 del verbale, sia
apportata la seguente modifica:
- cassare la frase “Pertanto, chi vuol pubblicare da un editore, anche
esterno, non può scegliere la copertina.”
Pertanto, l’intervento risulta così riformulato:
“Per il consigliere
Gras l’aspetto primario è
analizzare in modo dettagliato il catalogo del Centro Stampa che deve
avere un certo standard.
Ritiene, infatti, che tale analisi consentirebbe di far emergere tutte
le problematiche da affrontare globalmente e di sapere cosa Sapienza
vuol far della propria Casa editrice.”
Il Consiglio di Amministrazione unanimemente approva il verbale
della seduta del 5 aprile 2018 con la modifica chiesta dal consigliere
Gras.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
EROGAZIONE PRIMA TRANCHE DI FINANZIAMENTO DIPARTIMENTI DI
ECCELLENZA
Il Presidente comunica che in data 9 aprile u.s. il MIUR ha erogato la
prima tranche di finanziamento per i Dipartimenti di Eccellenza, pari ad
euro 11.734.885,00, corrispondenti ad un quinto dell’importo complessivo
che sarà destinato, con cadenza annuale, ai Dipartimenti ammessi a
finanziamento.
In particolare, l’importo della prima erogazione è così suddiviso tra
gli otto Dipartimenti di Eccellenza Sapienza:
Dipartimento
|
Finanziamento annuale
|
Informatica
|
€ 1.327.160,00
|
Fisica
|
€ 1.866.006,00
|
Chimica e tecnologie del farmaco
|
€ 1.461.871,00
|
Scienze della terra
|
€ 1.327.160,00
|
Medicina molecolare
|
€ 1.596.583,00
|
Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale "Antonio
Ruberti"
|
€ 1.731.295,00
|
Psicologia
|
€ 1.212.405,00
|
Psicologia dei processi di sviluppo e socializzazione
|
€ 1.212.405,00
|
Totale
|
€ 11.734.885,00
|
Si rammenta che, ai sensi delle Linee Guida MIUR per la presentazione
dei progetti dipartimentali, le macro-voci di costo ammissibili per il
finanziamento ministeriale sono: reclutamento, didattica di alta
qualificazione, infrastrutture e premialità.
Le modalità di gestione dei finanziamenti sono state approvate con
delibere n. 90/18 del Senato Accademico del 27.03.18 e n. 135/18 del
Consiglio di Amministrazione del 05.04.2018.
AVVIO VALIDAZIONE PRODOTTI SUL CATALOGO IRIS
Il Presidente comunica, che dal prossimo mese di maggio, sarà avviata
l’attività di validazione dei prodotti del catalogo IRIS.
La validazione consiste in una verifica formale dei metadati relativi al
prodotto e nel controllo del file Pdf allegato (full text), e sarà
avviata per tutti i prodotti delle tipologie ammissibili per
l’Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN), anche ai fini
dell’esposizione sul portale pubblico di IRIS.
Contestualmente all’avvio della validazione, saranno disponibili sul
Catalogo IRIS le nuove maschere di inserimento (input form), modificate
per alcune tipologie di prodotti, con l’obiettivo di renderne la
compilazione più semplice e maggiormente rispondente a quanto richiesto
per gli esercizi di valutazione.
Più specificamente, sono stati revisionati i suggerimenti relativi ad
ogni campo, sono stati eliminati campi inutili o poco chiari, sono stati
aggiunti campi mancanti e sono state riviste le obbligatorietà/non
obbligatorietà, rendendo obbligatorio l’inserimento del Pdf allegato
(full text) per le tipologie di prodotti ammissibili per l’ASN.
Inoltre, è stato modificato l’albero delle tipologie per tre diversi
motivi: allinearlo alla classificazione presente in LoginMIUR,
uniformarlo alle tipologie previste per gli esercizi di valutazione, e
rispondere a specifiche esigenze espresse dai docenti Sapienza.
Per le dimensioni di Sapienza, si è valutato che l’attività di
validazione non potesse che essere organizzata a livello dipartimentale,
identificando nel personale bibliotecario la figura professionale più
idonea a svolgere tale attività, con un coordinamento
dell’Amministrazione Centrale. A tal fine, a luglio 2017, è stato
costituito un Gruppo di lavoro formato da bibliotecari, personale
dell’ufficio Osservatorio della Ricerca e del Sistema Bibliotecario
Sapienza (SBS) con la finalità di avviare le necessarie attività per la
validazione dei prodotti. Contestualmente, è stata inviata una circolare
in cui è stato chiesto a tutti i Direttori di Biblioteca di individuare
almeno un validatore-bibliotecario da formare. I validatori, così
individuati, sono stati quindi invitati a partecipare a diverse sessioni
di formazione tenute dal Gruppo di Lavoro e organizzate dal Sistema
Bibliotecario.
A supporto di tutti coloro che hanno un profilo IRIS sono state redatte
nuove Linee Guida per l’inserimento dei prodotti in Catalogo, che
saranno disponibili sul desktop prodotti IRIS di ogni utente, sul sito
Sapienza, e inviate a tutta la comunità al momento dell’avvio in
produzione delle nuove input form. Inoltre, a partire dal mese di
maggio, l’ufficio Osservatorio della Ricerca proporrà incontri formativi
per gli utenti IRIS, per illustrare il funzionamento del catalogo. I
dettagli per la partecipazione saranno pubblicati sul sito web di
Ateneo, sulla
pagina dedicata al Catalogo della ricerca
(https://www.uniroma1.it/it/pagina/catalogo-della-ricerca).
I Direttori di Dipartimento sono già stati informati in merito all’avvio
della validazione e alle modifiche apportate all’albero delle tipologie
dei prodotti nella seduta del Collegio dei Direttori del 19 marzo
scorso.
Infine, si ricorda che l’Ufficio Osservatorio delle Ricerca nell’ambito
delle attività per il potenziamento del catalogo, finalizzate a rendere
i dati puliti e completi per le esigenze di valutazione interna ed
esterna e per aumentare il numero di prodotti ad accesso aperto, ha
avviato dal mese di febbraio una intensa attività di de-duplicazione dei
prodotti della ricerca.
Allegati in visione:
Albero delle tipologie Sapienza
Disposizioni n. 2784 del 07.07.2017 e n. 2948 del 20.07.2017 per la
costituzione del Gruppo di Lavoro
Circolare n. 54092 del 06.07.2017
COMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE DI RM - SENTENZA N. 6111/18
DI ANNULLAMENTO DELL'IMPOSTA DI DONAZIONE A CARICO DI SAPIENZA.
Il Presidente comunica che con sentenza di primo grado della Commissione
Tributaria Provinciale di Roma n. 6111/18 depositata il 19.03.2018 non
passata in giudicato è stato accolto il ricorso presentato da Sapienza -
tramite il difensore esterno Avv. Pietro Selicato - avverso un avviso di
liquidazione di imposta sulle successioni (anno 2014) che aveva
quantificato in € 299.800,00 l’imposta dovuta dall’Ateneo su una
donazione di € 3.750.000,00 effettuata da Unicredit a vantaggio
dell’Università.
La Commissione Tributaria Provinciale adita ha stabilito, in
applicazione dell’art. 3/1 D.lgs n. 346/1990, che:
1) “Non sono soggetti all’imposta i trasferimenti a favore dello Stato,
delle regioni, delle province e dei comuni, né quelli a favore di enti
pubblici e di fondazioni o associazioni legalmente riconosciute, che
hanno come scopo esclusivo l’assistenza, lo studio, la ricerca
scientifica, l’educazione, l’istruzione o altre finalità di pubblica
utilità”;
2) “Non è dubbio che l’istante - Sapienza, n.d.s. - appartenga alla
categoria degli “enti pubblici … che hanno come scopo esclusivo …, lo
studio, la ricerca scientifica, l’educazione, l’istruzione”.
Per completezza, si segnala, altresì, che Agenzia delle Entrate è stata
condannata anche al pagamento delle spese di lite liquidate in €
5.000,00 oltre accessori di legge.
ALLEGATI IN VISIONE:
Sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Roma n. 6111/18
depositata il 19.03.2018.
COMUNICAZIONI: RISULTATI DELLA RACCOLTA DEI VERSAMENTI 5 PER
MILLE PER L’ANNO 2016
Il Presidente informa che l’Agenzia delle Entrate ha comunicato i
risultati della raccolta dei contributi 5 per mille relativi all’anno
finanziario 2016.
La Sapienza ha ottenuto complessivamente donazioni per 297.700,27 euro,
di cui 254.148,58 euro per scelte espresse dai contribuenti e 43.551,69
euro come risultato della ripartizione proporzionale delle scelte
generiche. I contribuenti che hanno donato alla Sapienza sono stati
4.019.
Si tratta di un risultato positivo che segna un aumento di oltre 25.000
euro rispetto alla raccolta 2015, che era stata pari a 272.176,15 euro
(già in aumento rispetto ai 263.997,60 euro del 2014). Soprattutto
appare significativo il numero dei contribuenti che ha scelto la
Sapienza, salito di quasi 500 unità rispetto ai 3.574 donanti dell’anno
finanziario 2015.
Il Presidente ringrazia tutti coloro che vorranno impegnarsi per
sostenere la campagna 2018 sul 5 per mille alla Sapienza, attualmente in
corso, al fine di consolidare e migliorare questi risultati.
Sul punto relativo a: “Risultati della raccolta dei versamenti 5 per
mille per l’anno 2016”
(comunicazioni 2.4) il rettore,
dopo aver sottolineato che le donazioni sono aumentate di oltre €
25.000,00 rispetto alla raccolta 2015, auspica che il trend positivo
continui e ringrazia tutti coloro che si sono impegnati per sostenere la
campagna 2018 sul 5 per mille alla Sapienza. Ricorda, inoltre, che i
fondi sono utilizzati per assegni di ricerca, borse di studio ecc..
RICORSI C.U.S.I. E C.U.S. ROMA IN MATERIA DI GESTIONE
DELL'ATTIVITA' SPORTIVA UNIVERSITARIA. ORDINANZE DEL CONSIGLIO DI STATO
NN. 1791 E 1788 PUBBLICATE IL 20 APRILE 2018.
Il Presidente comunica che il Consiglio di Stato con le favorevoli
ordinanze nn. 1791 e 1788 pubblicate in data 20 aprile 2018 ha sospeso
gli effetti delle sfavorevoli misure cautelari, in precedenza emesse dal
T.A.R. Lazio relativamente alla gestione dell’attività sportiva
dell’Ateneo.
L’ emissione delle suddette ordinanze di secondo grado:
1) è fondata sul difetto di motivazione delle misure cautelari in
precedenza adottate dal T.A.R., nonché tenuto conto dell’intervenuta
scadenza in data 31.12.2017 della relativa convenzione;
2) comporta la conseguente reviviscenza dell’efficacia degli atti
impugnati in primo grado dal C.U.S.I. e dal C.U.S. Roma.
Per effetto dei due favorevoli provvedimenti del Consiglio di Stato,
l’Ateneo dovrà procedere:
a) a diffidare il C.U.S.I ed il C.U.S. Roma al fine ottenere in
contraddittorio la restituzione degli impianti sportivi;
b) alla stipula di atti e convenzioni, nelle more sospesi, compresi
quelli riguardanti il Foro Italico.
Per completezza, si segnala che la causa davanti al Consiglio di Stato è
stata rinviata all’udienza del 24.05 p.v. al solo fine di consentire al
difensore incaricato Avv. Prof. Giuseppe Bernardi di dimostrare la
regolarità dell’adozione da parte del Consiglio di Amministrazione
dell’Ateneo del provvedimento di nomina del citato legale esterno.
ALLEGATI IN VISIONE:
Ordinanze nn. 1791 e 1788 del Consiglio di Stato pubblicate in data 20
aprile 2018.
Sul punto relativo a: “Ricorsi C.U.S.I. e C.U.S. Roma in materia di
gestione dell'attività sportiva universitaria. Ordinanze del Consiglio
di Stato nn. 1791 e 1788 pubblicate il 20 aprile 2018” (
comunicazioni
2.5), il rettore comunica con soddisfazione l'esito favorevole
delle ordinanze nn. 1788 e 1791 del 20 aprile u.s. con le quali il
Consiglio di Stato ha sospeso gli effetti delle misure cautelari che il
TAR del Lazio aveva disposto a favore del CUSI/CUSRoma, restituendo
piena legittimità all’operato dell’Ateneo.
Chiedono di intervenire i consiglieri
Altezza, Lodise, Chiaranza
e il Prorettore.
In particolare:
- il consigliere
Altezza chiede se tale pronunciamento
del Consiglio di Stato consente la piena operatività del Centro Servizi
SapienzaSport e la conseguente attribuzione di risorse. Ritiene,
infatti, che l'inizio delle attività da parte del Centro possa apportare
giovamento all'intera comunità;
- il consigliere
Lodise ringrazia l'ex Direttore
Generale, Carlo Musto D’Amore, che alle proprie perplessità sul percorso
intrapreso ha sempre garantito la piena legittimità delle azioni poste
in essere dall’Amministrazione con consapevolezza, ponderazione e
determinazione. Ricorda, infatti, che per la concessione della proroga
il Rettore e l'allora Direttore Generale, Carlo Musto D’Amore, con
assoluta responsabilità, hanno sostenuto l'opportunità di tale atto che
si è rivelato importante. Evidenzia, inoltre, che l'ordinanza ha
riconosciuto che gli impianti sportivi universitari possano essere
gestiti non solo da CUSI e CUSRoma ma anche da altri Enti. Auspica,
infine, che il pronunciamento del Consiglio di Stato possa rappresentare
per CUSRoma un input a migliorare i servizi e ottemperare alla loro
mission;
- la consigliera
Chiaranza aggiunge che Sapienza ha
operato una scelta coraggiosa quando ha istituito il Centro di Servizi
SapienzaSport mettendo a disposizione anche le risorse;
- il
prorettore vicario riferisce che sul trasferimento
dei fondi al Centro di Servizi SapienzaSport, il Collegio dei Revisori
dei Conti esprimerà il proprio parere il 4 maggio p.v..
Il
direttore generale comunica che il CUSRoma è stato
formalmente convocato il 3 maggio p.v. per la riconsegna degli impianti.
Il
rettore aggiunge che è prevista una riunione del
Centro Servizi per il 14 maggio 2018 per la programmazione delle
attività da porre in essere per riprendere in consegna le strutture e la
stipula della convenzione con il Foro Italico.
Ritiene, inoltre, che il rapporto scientifico culturale con l’unica
Università statale dello sport, che utilizzerà l’impianto, sia una
scelta di qualità per Sapienza.
Aggiunge, infine, che il percorso intrapreso dall'Ateneo, che ha avuto
un epilogo favorevole, è stato non poco difficoltoso ed è stato portato
avanti con ponderazione e determinazione affinché fosse definitivo e
inoppugnabile.
COMUNICAZIONE: Eventi non autorizzati svoltisi in città
universitaria il 19 e 20 aprile 2018.
Il Presidente comunica che questo Ateneo già in data 13/4/2018, essendo
venuto a conoscenza dell’organizzazione di eventi ludici non autorizzati
ad opera di un gruppo di studenti denominati “Teppa”, per i giorni 19 e
20 aprile, ha inoltrato, via pec, specifica comunicazione alle FF.OO.
(Questura, Gruppo Carabinieri, Guardia di Finanza) e ad altre autorità
competenti (ASL Roma1, Siae) in merito all’intenzione di alcuni studenti
di realizzare eventi ludici, non autorizzati dall’Ateneo, specificandone
la tipologia con la previsione, altresì, di somministrare alimenti e
bevande alcoliche, nonché la diffusione sonora di materiale tutelato dal
diritto d’autore.
Il Commissariato sezionale della Città Universitaria è stato, in tutte
le circostanze, regolarmente avvisato.
In particolare, l’Amministrazione, con nota del il 19 aprile prot.
0034202, ha comunicato, via Pec, alle suddette FF.OO. ed autorità
competenti che dalle ore 13.45 diverse persone stavano introducendo,
senza alcuna autorizzazione, dal varco pedonale del parcheggio interrato
“Divina Sapienza”, presso la città universitaria, materiale utile al
montaggio di un ring per incontri di pugilato.
In merito all’evento non autorizzato del 20 aprile presso la città
universitaria, che ha avuto ampia risonanza sugli organi di stampa e che
si è protratto fino alle ore 4.30, vedendo la partecipazione di circa
500 persone, l’Amministrazione ha provveduto a dare tempestiva e
reiterata comunicazione nel corso dello svolgimento dei fatti al
Commissariato Sezionale CU, che è stato sempre presente per il
monitoraggio delle attività.
Si evidenzia, infine, che ogni situazione avvenuta nel corso degli
eventi è documentabile dalle immagini degli impianti di
videosorveglianza di questo Ateneo.
Sul punto relativo a: “Eventi non autorizzati svoltisi in città
universitaria 19 e 20 aprile 2018”
(comunicazione 2.6), il
rettore comunica che, in occasione degli Eventi non autorizzati
svoltisi nella città universitaria il 19 e 20 aprile u.s,
l'Amministrazione ha provveduto tempestivamente a tutte le comunicazioni
di competenza, come indicato in relazione e sono state puntualmente
smentite le notizie riportate da alcune testate nazionali con un
comunicato concordato con l'Ufficio Stampa. Ricorda che l'Ateneo ha
emanato il Regolamento eventi ludici in base al quale sono autorizzati
gli eventi che rispondono ai requisiti in esso previsti e, pertanto,
allo stesso ci si deve attenere per la loro realizzazione. In caso
contrario l'Amministrazione non può far altro che verificare e
intervenire denunciando i fatti alle autorità competenti.
Chiedono di intervenire i consiglieri
Altezza, Lodise e
Polimeni.
In particolare:
- il consigliere
Altezza ritiene che tale avvenimento,
chiaramente strumentalizzato dalla stampa rispetto alla portata reale
del fenomeno, costituisca un problema poiché ha notizia che, a breve, se
ne terrà un altro presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione, a
via Salaria.
Evidenzia, inoltre, che tali eventi coinvolgono anche il personale TAB e
riferisce che recentemente ha dovuto assistere due custodi in
Commissione Disciplina ai quali è stata attribuita la responsabilità di
aver consentito l'ingresso ad un evento non autorizzato.
Ritiene, quindi, importante tutelare sia gli studenti che realizzano
eventi nel rispetto della normativa di settore, sia il personale TAB a
vario titolo coinvolti.
Rileva, infine, che è un'immagine negativa per Sapienza apparire come un
luogo dove si vendono bevande alcoliche e si fa pagare il biglietto
d’ingresso per feste, non autorizzate;
- il consigliere
Lodise si dissocia da tali
comportamenti.
Rileva, tuttavia, come già evidenziato in precedenza, che il Regolamento
eventi ludici, pur inattaccabile dal punto di vista formale e
sostanziale, non favorisce l’aggregazione degli studenti, poiché
adempiere a tutte le prescrizioni in esso previste è impossibile per gli
studenti, che non dispongono di un budget che consenta di acquisire
tutti i permessi richiesti, notoriamente costosi.
Sottolinea, inoltre, che nei casi di eventi non autorizzati è
difficoltoso addebitare responsabilità contrariamente a quanto accade
per quelli autorizzati;
- la consigliera
Polimeni invita i rappresentanti degli
studenti a non sentirsi frenati nell’organizzazione di eventi che
consentono di vivere gli spazi di Sapienza, realizzando manifestazioni
ludico-culturali che, fra l’altro, consentono l'attribuzione di un
budget come previsto dai Regolamenti interni di Sapienza. Sottolinea,
infine, che la legalità è fondamentale; occorre, pertanto, censurare chi
non rispetta le regole e incoraggiare gli studenti a vivere gli spazi
dell’Ateneo nel rispetto delle norme.
Alle ore 16.25 entra il dottor Michele Scalisi, Componente del
Collegio dei Revisori dei Conti.
Per il
rettore la posizione dell'Ateneo è chiara: gli
eventi sono autorizzati se hanno le caratteristiche che nei consessi
accademici sono riconosciute tali per poter ricevere l’autorizzazione e
svolgersi in piena libertà e con pieno godimento da parte degli
studenti.
Prospetto riepilogativo
BILANCIO UNICO DI ATENEO DI ESERCIZIO 2017
Relazione
Allegati parte integrante:
• Stato Patrimoniale 2017;
(Allegato 2)
• Conto Economico 2017;
(Allegato 3)
• Rendiconto finanziario 2017;
(Allegato 4)
• Nota Integrativa al bilancio di esercizio 2017;
(Allegato 5)
• Relazione del Rettore al bilancio unico di Ateneo - Esercizio
2017
(Allegato 6)
• Verbale del Collegio dei Revisori dei Conti n. 5 del 16 aprile 2018,
con allegata la Relazione al Bilancio unico d’esercizio 2017;
(Allegato 7)
• Prospetto dati SIOPE riferito agli incassi 2017;
(Allegato 8)
• Prospetto dai SIOPE riferito ai pagamenti 2017;
(Allegato 9)
• Prospetto contenente la classificazione della spesa in missioni e
programmi;
(Allegato 10)
• Attestazione dei tempi medi di pagamento;
(Allegato 11)
• Aggiornamento piano triennale 2017-2019 delle autovetture di servizio
e dei beni immobili;
(Allegato 12)
• Aggiornamento piano triennale 2017-2019 delle dotazioni informatiche;
(Allegato 13)
• Rendiconto unico di Ateneo in contabilità finanziaria per l’esercizio
2017;
(Allegato 14)
• Relazione delle Aree Dirigenziali sulle attività realizzate
nell’esercizio 2017.
(Allegato 15)
Alle ore 16.53 entra nella sala della riunione il dottor
Maurizio Cecchini, Capo dell’Ufficio Bilanci, programmazione e gestione
economico-patrimoniale e finanziaria.
Sul punto relativo a: “Bilancio unico di Ateneo di esercizio 2017”
(affari contabili 3.1), il direttore generale,
riferisce che il Senato Accademico, nella seduta del 17 aprile 2018, ha
espresso il prescritto parere per l’approvazione del Bilancio di
esercizio 2017 e, in data 16 aprile, è stato acquisito il parere
favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti.
Sottolinea che il bilancio di esercizio 2017 è stato presentato in
anticipo rispetto al termine previsto del 30 aprile e ciò consente di
poter destinare tempestivamente l’utile conseguito pari ad €
30.327.451,93.
Specifica che tale soddisfacente risultato è stato determinato dai
seguenti macro-fattori:
- programmazione improntata a criteri cautelativi;
- contenimento dei costi per consumi intermedi;
- incremento dei proventi propri;
- diminuzione dei costi del personale.
Evidenzia che nell'anno 2017 si riscontra, rispetto al 2016, una
crescita dei costi, pari ad euro 47,9 milioni (+6,24%) e dei ricavi,
pari ad euro 42,3 milioni (+5,27%).
Passa quindi, ad illustrare l’andamento delle più significative voci di
bilancio riferite alla gestione operativa e caratteristica, puntualmente
descritte nella “Nota integrativa al bilancio di esercizio 2017”:
- i proventi per la didattica sono diminuiti rispetto al 2016 di euro
8.353.479,65 per effetto delle misure introdotte con la Legge di
Bilancio 2017, delle ulteriori agevolazioni per le entrate contributive
introdotte dal Consiglio di Amministrazione per gli anni accademici
2016/2017 e 2017/2018 e per effetto dell’incremento delle domande di
esonero tasse presentate nell’anno accademico 2017/2018. In particolare,
l’Area Supporto Strategico e Comunicazione ha elaborato un’analisi da
cui è risultata una diminuzione degli introiti provenienti da studenti
che hanno un ISEE compreso tra 0 e 14 mila euro e da studenti che hanno
un ISEE compreso tra 14 e 30 mila euro. Spiega che le agevolazioni
introdotte dal Consiglio di Amministrazione per gli anni accademici
2016-2017 e 2017-2018, con le quali è stata estesa la riduzione del 20%
della contribuzione agli studenti con ISEE fino a 40.000,00 euro, hanno
determinato un decremento di circa 500.000,00 euro. E’ stato, inoltre,
rilevato un incremento delle domande di esonero che ha portato a un
minore introito quantificato in circa 840.000,00 euro. Evidenzia,
inoltre, la circostanza, in controtendenza a quanto avvenuto negli
ultimi anni, di un incremento pari all’1,09% degli studenti iscritti ai
corsi di laurea triennale magistrale e specialistica a ciclo unico e ai
corsi di laurea ante DM 509/1999 rispetto all’anno accademico 2015/2016;
- per il Fondo di Finanziamento Ordinario la quota base è diminuita di
quasi 13 milioni di euro rispetto all’anno 2016, mentre la quota
premiale ha registrato un incremento importante, pari a euro
9.805.317,00, a seguito dei miglioramenti conseguiti da Sapienza sugli
indicatori relativi all’obiettivo di Autonomia Responsabile.
Complessivamente il Fondo registra un decremento dell’assegnazione di
euro 6.793.215,00 rispetto all’anno 2016, anche per effetto della
diminuzione (per l’intero sistema universitario) dell’intervento
perequativo;
- i costi per il personale registrano una diminuzione di circa 3,2
milioni di euro rispetto all’anno 2016, in particolare, per quanto
riguarda i professori di I e II fascia si è registrato un risparmio di
4.147.000,00 euro rispetto all’anno precedente, mentre fanno registrare
una crescita significativa i costi relativi al personale ricercatore di
tipo “B” (+ 4 milioni), e rimane sostanzialmente stabile il costo del
personale ricercatore di tipo “A”. Infine, si registra la fisiologica
diminuzione dei costi relativi al personale ricercatore a tempo
indeterminato, pari a circa 3,1 milioni;
- i costi per il personale tecnico-amministrativo sono diminuiti
rispetto all’anno 2016 di circa 2 milioni di euro, per effetto di un
numero di assunzioni contenuto rispetto a quello delle cessazioni
intervenute nell’anno;
- il costo complessivo per consumi intermedi diminuisce, sia rispetto al
dato consuntivo rilevato nell’anno 2016, sia rispetto al dato
previsionale 2017, confermando un trend già registrato negli esercizi
precedenti dovuto all’efficacia delle politiche finalizzate
all’ottimizzazione di tali tipologie di spesa.
Ringrazia, infine, il Collegio dei Revisori dei Conti per l’esame
approfondito del documento e per aver consentito in tempi brevi di poter
sottoporre il bilancio di esercizio all’approvazione del Consiglio di
Amministrazione. Dà, infine, lettura di alcuni passaggi della relazione
del Collegio dei Revisori dei Conti: “A seguito dell’esame del contenuto
della nota integrativa, il Collegio rileva che la stessa contiene le
informazioni di natura tecnico-contabile riguardanti l’andamento della
gestione dell’Ateneo in tutti i suoi settori, nonché schemi di dettaglio
utili ad una migliore comprensione della situazione patrimoniale e
finanziaria e del risultato economico dell’esercizio. Essa illustra i
principi di valutazione, fornisce dettagli delle voci di bilancio e
costituisce un valido elemento informativo di supporto all’unitaria
comprensione del bilancio di esercizio. Fornisce altresì esaurienti
dettagli in merito all’attuazione delle disposizioni normative in
materia di contenimento della spesa pubblica. A seguito dell’esame dello
stato patrimoniale, del conto economico e dalla nota integrativa e alla
verifica della documentazione a disposizione, il Collegio attesta la
corrispondenza del bilancio di esercizio 2017 alle risultanze contabili
e ritiene che la vicenda amministrativa contabile sia regolare.
Tanto premesso e considerato il Collegio dei Revisori dei Conti esprime
parere favorevole all'approvazione del bilancio.”
Chiede di intervenire la dottoressa
De Marco per
segnalare due aspetti particolarmente apprezzati dal Collegio dei
Revisori dei Conti e precisamente:
- il principio di prudenza, utilizzato nell’operare delle svalutazioni
di crediti di difficile esigibilità, che hanno rappresentato delle poste
di significativa rilevanza sul bilancio di esercizio 2017;
- la leggibilità del bilancio, anche per i non esperti. Il fatto che
nella sezione iniziale siano riportate le spiegazioni di alcuni valori
economici e che l’illustrazione delle poste economiche non segua
semplicemente gli schemi obbligatori per legge - che pure sono riportati
in maniera completa e arricchiti di dettagli utili alla comprensione -
ma riporti i collegamenti tra i valori contabili e le strategie poste in
atto dall’Ateneo, rappresenta un aspetto non comune a tutti i bilanci e
ne incrementa particolarmente la chiarezza.
Il
rettore ringrazia la dottoressa De Marco e invita il
dottor Cecchini a fornire al Consiglio di Amministrazione ulteriori
elementi di valutazione.
Il dottor
Cecchini in particolare evidenzia che i
prospetti che compongono il bilancio unico di Ateneo 2017 sono:
- lo stato patrimoniale, che sintetizza le dimensioni quantitative e
qualitative del capitale impiegato e le fonti di finanziamento;
- il conto economico, che espone i ricavi e i costi di competenza
dell'esercizio 2017, quantificando la variazione del capitale
intervenuta per effetto della gestione dell'esercizio;
- il rendiconto finanziario, che riassume nell'esercizio i flussi di
cassa intervenuti nell’esercizio;
- la nota integrativa, che contiene tutti i criteri utilizzati nella
valutazione delle singole poste di bilancio e la composizione di queste
ultime.
Passa, quindi, ad illustrare nel dettaglio, con l’ausilio di slides, i
suddetti prospetti.
Evidenzia, inoltre, i seguenti indici di bilancio che attestano i
risultati raggiunti e sottolinea che, in alcuni casi, sono ottimali:
- “Disponibilità” Attivo circolante/Debiti a breve termine, pari a
11,03, che rappresenta la capacità di far fronte ai debiti a breve
scadenza, esclusivamente con risorse disponibili (cassa) o realizzabili
nel breve periodo;
- “Liquidità primaria” - Disponibilità liquide/Debiti a breve termine,
pari a 9,24, che rappresenta la capacità di far fronte ai debiti a breve
scadenza con la sola cassa;
- “Autonomia finanziaria” - Risorse proprie/Totale passivo, pari a 0,53,
che indica la capacità di coprire gli investimenti con
l’autofinanziamento.
Illustra brevemente le percentuali dei seguenti indicatori ufficiali:
- indicatore delle spese di personale, che attestandosi al 69,83%
ottiene un leggero miglioramento dello 0,27% rispetto al valore del 2016
ed è, comunque, inferiore al massimo consentito dell’80%;
- indebitamento pari allo 0,07%, molto contenuto e non variato rispetto
all’anno 2016;
- l’ISEF che migliora di un punto decimale e passa da 1,16 a 1,17,
evidenziando che tale dato è positivo se è maggiore di 1;
- indicatore di tempestività dei pagamenti che registra un notevole
miglioramento e passa a meno 13,87 giorni, ciò significa che mediamente
le transazioni commerciali vengono pagate 14 giorni prima, rispetto alla
scadenza ed è un miglioramento notevole rispetto all’anno 2016.
Il
rettore dopo aver ringraziato il Direttore Generale
e il dottor Cecchini per il contenuto e i risultati esposti in maniera
esaustiva e documentata, il personale che ha lavorato in modo puntuale e
significativo alla predisposizione del bilancio e il Collegio dei
Revisori dei Conti per le valutazioni espresse, chiede se vi sono
osservazioni.
Chiedono di intervenire i consiglieri
Polimeni, Chiaranza,
Azzaro, Colotta, Gras, Nocifora, Benincasa e il protettore vicario
per esprimere apprezzamento per la chiara e puntuale illustrazione del
bilancio.
In particolare:
- la consigliera
Polimeni chiede quanto pesa, in
termini percentuali nella diminuzione dei costi medi per i docenti, la
mancata ricostruzione di carriera nel passaggio di ruolo e dove è
collocato nel bilancio il finanziamento BEI;
- la consigliera
Chiaranza trova particolarmente
significativo l'indicatore della tempestività dei pagamenti, che
risultano effettuati 14 giorni prima della scadenza;
- il consigliere
Azzaro rileva che ogni anno, oltre ai
risultati positivi, si affina anche il metodo di rappresentazione del
documento contabile, che consente alcune valutazioni anche a chi non ha
molta dimestichezza con il bilancio.
Dalla lettura traspare come la gestione corrente sia assolutamente sotto
controllo anche attraverso valutazioni prudenziali, che consentono sia
lo sviluppo di una pianificazione pluriennale chiara e virtuosa nel
tempo, sia di cogliere obiettivi importanti per la vita futura
dell’Ateneo, grazie alle politiche di investimento attuate da Sapienza
nell’ambito della ricerca, della didattica e dell’edilizia.
Rileva che, nonostante la diminuzione dell’FFO, Sapienza ha mantenuto
inalterati gli investimenti. Concorda con quanto riportato nella parte
conclusiva della relazione del Rettore riguardo alle azioni strategiche,
che hanno consentito a Sapienza, per la prima volta dopo tanto tempo, di
raggiungere traguardi nella ricerca a livello internazionale. Ricorda
l'importanza del potenziamento dell’attività di orientamento, tutorato e
placement, anche ai fini della visita di accreditamento da parte
dell’ANVUR, prevista per il 2019.
Infine, invita il Consiglio di Amministrazione a prestare particolare
attenzione agli investimenti per l’edilizia, al fine di pervenire ad
un’azione, anche pilota, dentro la Città universitaria, in cui si possa
mettere a tema una capacità di risparmio della gestione degli edifici
sotto l’aspetto funzionale ed energetico, rappresentando l’edilizia un
costo fisso che grava in maniera seria sulla vita universitaria e che,
con azioni mirate, potrebbe essere assorbito e diminuito;
- il consigliere
Colotta in linea generale chiede se un
utile di esercizio, di oltre 30 milioni di euro, è considerato un fatto
positivo o neutro e quali sono le azioni per consolidare l'inversione di
tendenza dell'aumento del numero degli iscritti, pari all’1% nel 2017,
rispetto a una perdita cumulativa dei tre anni precedenti di quasi il
10%;
- Il consigliere
Nocifora sottolinea l’importanza di
ridurre i tempi dell’espletamento delle procedure di chiamata che hanno
comportato uno slittamento al 2018 dell’utilizzo delle risorse assegnate
nel 2017. Osserva che tale aspetto rappresenta per il bilancio un
indicatore positivo in termini finanziari, ma negativo in termini di
costi umani.
Vi è ormai un numero molto elevato di abilitati che cominciano ad aver
chiaro che rischiano di non poter utilizzare la loro abilitazione e
questo produce nei Dipartimenti situazioni pesanti, difficili da
gestire. Il bilancio naturalmente si occupa della finanza di Ateneo, ma
non si può non tenere conto di tali conseguenze indirette.
Rileva, altresì, che se si riuscisse ad accelerare le procedure delle
chiamate il risultato sarebbe positivo sia sul piano contabile che su
quello sostanziale.
Condivide il Piano presentato che è sicuramente il massimo che la
normativa vigente consente di realizzare.
- il consigliere
Gras chiede di valutare l’opportunità
di fare un comunicato stampa sul risultato conseguito nell’esercizio
2017. Domanda se l’utile, di oltre 30 milioni di euro tiene conto dei
rimborsi dovuti dall’Azienda Policlinico per il personale “ex
prefettato”, a seguito della sentenza emessa dal Tribunale di Roma.
Infine, ritiene opportuno effettuare una riflessione sugli indicatori
per comprendere fino a che punto la diminuzione del personale docente
sia positiva per il funzionamento dell’Università, effettuando un
confronto statistico con gli ultimi cinque anni, per capire la strada
percorsa;
- Il
prorettore vicario evidenzia, in particolare, la
voce che riguarda la contribuzione studentesca che copre circa il 15%
del totale delle entrate e sulla quale Sapienza ha operato negli ultimi
anni diversi interventi di razionalizzazione e di riduzione della
tassazione. Ritiene opportuno effettuare un’analisi statistica
approfondita dell’ultimo triennio per valutare dettagliatamente le
dinamiche della contribuzione studentesca, incrociando i dati sugli
iscritti, sulle contribuzioni ISEE, sulle fasce e sulle agevolazioni
concesse.
Rileva che la tabella riportata a pagina 25 della relazione è di grande
interesse e andrebbe analizzata per eventuali valutazioni e ulteriori
interventi. Infatti, la Commissione tasse si è già attivata per
intervenire su una razionalizzazione della tassazione studentesca ed ha
ribadito l’importanza di procedere all’analisi dei dati.
Concorda sull’utilità di dotare l’Ateneo di uno strumento di gestione
dei dati sulle carriere, la didattica, e la situazione amministrativa
degli studenti, che consenta di ricavare in modo semplice, efficace e
rapido tutte le informazioni essenziali per la gestione di un’Università
che ha come prima missione la didattica.
Il d
irettore generale, a fronte delle osservazioni
formulate, chiarisce quanto segue:
- sulla diminuzione dei costi medi, sicuramente incide la mancata
ricostruzione di carriera, anche se al momento non è quantificabile il
dato in modo puntuale;
- il finanziamento BEI è collocato tra i debiti di medio e lungo periodo
e rispetto all’indicatore di indebitamento non ha un grosso impatto
(solo 17 milioni e 500 mila euro);
- sull'utile di esercizio, specifica che, rispetto alla previsione che
deve essere in pareggio, il risultato gestionale di consuntivazione non
può essere pari a 0. Peraltro i 30 milioni di euro saranno
immediatamente reinvestiti in azioni strategiche. Informa che la
proposta di utilizzazione di tali fondi sarà sottoposta al Consiglio di
Amministrazione non appena definita;
- le cessazioni, seguendo il principio della prudenza, in fase
previsionale sono calcolate sulla base delle cessazioni certe per limiti
di età e non volontarie e, quindi, a consuntivo se ne registra un
maggior numero;
- i fondi derivanti dalle sentenze favorevoli nei confronti dell’Azienda
Policlinico e del Comune di Mentana, sono stati cautelativamente
accantonati nel fondo rischi e oneri futuri e, pertanto, il dato
dell’utile di esercizio 2017 è al netto di tali voci.
La dottoressa
De Marco tiene a precisare che la parola
“utile”, forse infelicemente adottata dalla normativa contabile per le
Amministrazioni pubbliche in quanto non rispecchia quello che per
l’Impresa è un successo, rappresenta per Sapienza la capacità di una
gestione sana, in grado di garantire la sostenibilità dell’Ateneo nel
tempo, e testimonia una prudenza intesa non in senso di mancato
coraggio, ma di rispetto del principio contabile della prudenza, che ha
un valore positivo in sede di bilancio di previsione.
Ricorda che l’utile si è avuto perché rispetto ai costi, quantificati in
base ai ricavi attesi sulla scorta delle informazioni disponibili al
momento in cui l’Ateneo ha approvato il bilancio di previsione, nel
corso dell’anno sono intervenuti dei fattori che hanno portato a una
disponibilità di risorse maggiore, di cui uno non virtuoso, quali il
ritardo nelle procedure concorsuali, unico elemento su cui tuttavia si
intravede un’area di miglioramento.
Evidenzia, infine, che in passato l’attribuzione dell’utile è avvenuta
tempestivamente con assoluto riguardo al Piano Strategico. Al riguardo
coglie l’occasione per raccomandare di prestare attenzione all’orizzonte
temporale delle finalità strategiche individuate ai fini della
ripartizione dell’utile che per sua natura è una tantum, ed
eventualmente riproporle l'anno successivo se i dati lo consentono.
Alle ore 18.21 escono dalla sala della riunione la dottoressa
Alessandra De Marco e il dottor Maurizio Cecchini.
Il
rettore specifica che operare in base al principio
della prudenza non è paralizzante in quanto ha consentito e consente di
ottenere una serie di risultati e di investimenti impegnativi su tutte
le aree strategiche, nonostante la diminuzione costante dell’FFO.
Sottolinea che tutto trova non solo copertura sicura e prospettica, ma
lascia anche lo spazio per ulteriori investimenti.
Riferisce che, come per l'anno precedente, saranno proposti investimenti
per razionalizzare ulteriormente le tasse e la qualità di alcune
strutture, per le iniziative degli studenti e per
l’internazionalizzazione.
Inoltre, precisa che:
- le cessazioni sono pari a 141 unità per il personale docente e a 126
unità per il personale TAB, e l’obiettivo dell'Ateneo è reclutare uguali
posizioni;
- il rapporto docenti/studenti è basso e Sapienza nella graduatoria
nazionale si trova al secondo posto, quindi è uno migliori all’interno
di un sistema universitario basato sul rapporto di 1/30, mentre
l’obiettivo internazionale di qualità è 1/10;
- sugli studenti, evidenzia che negli ultimi tre anni sono aumentati gli
studenti immatricolati e iscritti e sono diminuiti i fuori corso che
pesano negativamente sulla performance dell’Ateneo. Ricorda che Sapienza
si era posta l’obiettivo di mantenere la numerosità degli studenti tra i
110/120 mila e dai dati ne risultano iscritti 113 mila. Ritiene, infine,
utile effettuare un’analisi puntuale della tassazione nell’ultimo
triennio per mettere in atto azioni mirate e aumentare ulteriormente il
numero degli studenti nazionali e internazionali iscritti;
- sul ritardo delle procedure concorsuali per il reclutamento di
personale docente, sottolinea che le responsabilità sono diffuse e
ricorda di aver invitato i professori Nocifora e Valente a semplificare
al massimo le procedure e sono in corso di svolgimento i concorsi per
implementare l’Area risorse Umane affinché si possa procedere più
rapidamente.
Tutto ciò premesso, non essendovi altre richieste di interventi, pone in
votazione l’approvazione del bilancio unico di Ateneo di esercizio 2017.
La delibera è approvata all’unanimità.
DELIBERAZIONE N. 138/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge n. 240 del 30 dicembre 2010;
• Visto il Decreto Legislativo n. 18 del 27 gennaio 2012;
• Visto il Decreto MIUR-MEF n. 19 del 14 gennaio 2014 e ss.mm. e ii.;
• Visto il Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità;
• Visti gli elaborati relativi al Bilancio Unico di Ateneo di esercizio
2017 ed i relativi allegati;
• Visto il parere favorevole del Collegio dei Revisori dei Conti,
espresso con verbale n. 5 del 16 aprile 2018;
• Visto il parere favorevole del Senato Accademico, espresso con
delibera n. 98 del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 12, votanti n. 10: con voto unanime espresso nelle forme
di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro,
Colotta, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il Bilancio Unico di Ateneo di esercizio al 31 dicembre
2017 e i relativi allegati.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
RIASSEGNAZIONE FONDI NELL’ESERCIZIO 2018 DERIVANTI DA ECONOMIE
DI BUDGET AL 31/12/2017
Il Presidente sottopone all’approvazione del Consiglio di
Amministrazione la seguente relazione predisposta dall’Ufficio Bilanci,
Programmazione e Gestione Economico-Patrimoniale e Finanziaria dell’Area
Contabilità, Finanza e Controllo di Gestione relativa all’elenco delle
economie di budget al 31/12/2017 da riassegnare nell’esercizio 2018
ammontanti a complessivi €429.240.253,42, di cui € 265.385.654,03
riferite all’Amministrazione centrale e € 163.854.599,39 relative ai
Centri di Spesa, come da tabella allegata quale parte integrante.
Per quanto riguarda le economie di spesa dell’Amministrazione centrale,
si precisa che l’importo di € 265.385.654,03 scaturisce dalla differenza
tra le previsioni definitive e le somme impegnate al 31 dicembre 2017,
per le quali sussiste il vincolo di destinazione (spese correlate a
finanziamenti ministeriali, accordi di programma, finanziamenti da
unione europea, altri finanziamenti finalizzati), ovvero la necessità di
garantire la copertura di spese obbligatorie (compensi al personale,
spese per contratti giuridicamente perfezionati, accantonamenti per
fondi obbligatori).
Si precisa, inoltre, che le economie di bilancio dei Centri di spesa
sono state certificate da apposite attestazioni sottoscritte dai
Responsabili Amministrativi Delegati, dalle quali si evince che le
economie riportate nell’esercizio 2017 sono correlate a finanziamenti
introitati o da introitare, riferiti a contratti, accordi o convenzioni
giuridicamente perfezionati, adeguatamente supportati da registrazioni
iscritte nel sistema informativo contabile.
Il Collegio dei Revisori dei Conti, con il verbale n. 5 del 16 aprile
2018, ha espresso parere non ostativo alle riassegnazioni delle economie
di budget al 31/12/2017.
Allegati parte integrante:
tabella contenente l’elenco delle economie di budget al 31/12/2017 da
riassegnare nell’esercizio 2018; (
Allegato 16)
verbale del Collegio dei Revisori dei Conti n. 5 del 16 aprile 2018. (
Allegato
17)
Alle ore 18.25 esce dalla sala della riunione il Rettore e
assume la Presidenza il Prorettore Vicario.
Sul punto relativo a: “Riassegnazione fondi nell’esercizio 2018
derivanti da economie di budget al 31/12/2017”
(affari contabili
3.2), il direttore generale illustra la riassegnazione fondi
nell’esercizio 2018 derivanti da economie di budget al 31/12/2017, come
puntualmente riportato nella relazione istruttoria, ed evidenzia che il
Collegio dei Revisori dei Conti, con verbale n. 5 del 16 aprile 2018, ha
espresso parere non ostativo.
Il
prorettore vicario ringrazia il Direttore Generale
e, non essendovi richieste di interventi, pone in votazione la proposta
di delibera che è approvata all’unanimità.
DELIBERAZIONE N. 139/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto il verbale del Collegio dei Revisori dei Conti n. 5 del 16
aprile 2018;
• Vista l’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del
bilancio di esercizio 2017;
• Presenti n. 11, votanti n. 10: con voto unanime espresso nelle forme
di legge dal prorettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro,
Colotta, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare la riassegnazione nell’esercizio 2018 delle economie di
budget al 31 dicembre 2017 di cui
all’allegata tabella, per un totale complessivo di € 429.240.253,42,
di cui € 265.385.654,03 riferite all’Amministrazione centrale e €
163.854.599,39 relative ai Centri di Spesa.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Renato Masiani |
Prospetto riepilogativo
VARIAZIONI DI BILANCIO APRILE 2018 - SECONDO PERIODO
Il Presidente sottopone all’approvazione del Consiglio di
Amministrazione la seguente relazione predisposta dall’Ufficio Bilanci,
Programmazione e Gestione Economico-Patrimoniale e Finanziaria dell’Area
Contabilità, Finanza e Controllo di Gestione, relativa alla
riassegnazione nell’esercizio 2018 dell’importo di € 1.700.000,00,
accantonato nell’anno 2017 per l’acquisizione di grandi attrezzature –
sul conto A.C.13.050.070.010 “Contributi di Ateneo per la ricerca
scientifica (costi) – Rapporti con le strutture” – UA.S.001.
DRD.ASURTT.PFR. A tal proposito il Presidente fa presente che il Senato
Accademico con la deliberazione n. 92/18 del 27 marzo 2018, in merito
alla proposta di finanziamento di Grandi Attrezzature 2017, ha
deliberato di non approvare la proposta di finanziamento per
l’acquisizione di medie e grandi attrezzature di interesse comune per
l’ateneo – anno 2017 presentata dalla Commissione Medie e Grandi
Attrezzature Scientifiche, dando mandato all’Amministrazione di
procedere alla riassegnazione nell’esercizio 2018 del suddetto importo
di € 1.700.000,00 accantonato nell’anno 2017.
Si riporta di seguito la variazioni in argomento:
Conto
A.C.13.050.070.010
Uscita
|
|
“Contributi di Ateneo per la ricerca scientifica
(costi) –
Rapporti con le strutture”
UA.S.001.DRD.ASURTT.PFR
|
|
Esercizio 2017
|
|
Scrittura 72757/2017 (n.
scrittura esercizio successivo 456/2018)
|
-1.700.000,00
|
Esercizio 2018
|
+1.700.000,00
|
Inoltre il Presidente sottopone all’approvazione del Consiglio di
Amministrazione le proposte di variazioni di bilancio di seguito
descritte, adottate ai sensi degli artt. 50 e 51 del Regolamento per
l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, non modificative
dell’equilibrio di bilancio per le quali il Collegio dei Revisori dei
Conti, con il verbale n. 5 del 16 aprile 2018, ha espresso parere non
ostativo.
Si riportano di seguito le variazioni in argomento con la specificazione
delle motivazioni e dei conti di bilancio interessati.
Area Contabilità, Finanza e Controllo di Gestione
|
|
Conto A.F.01.01.010.010 Uscita
|
|
“Fondo Avanzo di Amministrazione”
|
-27.603,50
|
Conto A.C.17.01.080.001 Uscita
|
|
“Perdite su crediti”
|
+27.603,50
|
Il riaccertamento dell’importo complessivo di € 27.603,50 si riferisce a
crediti vantati nei confronti degli studenti a seguito di misure
sanzionatorie per autocertificazioni ISEE non veritiere, per i quali
l’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio ha effettuato una
revisione da cui è emersa l’insussistenza del credito per:
- rideterminazione dell’importo dovuto con annullamento totale o
parziale del credito;
- richiesta di annullamento del credito residuo a seguito di rinuncia
agli studi presentata dallo studente.
Area Supporto Strategico e Comunicazione
|
|
Conto
A.C.13.05.080.070 Uscita
|
|
“Altri contributi correnti di Ateneo (costi) -
Rapporti con le strutture”
UA.S.001.ASSCO.COM
|
-50.000,00
|
Conto
A.C.11.01.040.070
Uscita
|
|
“Altre prestazioni di lavoro autonomo professionale”
UA.S.001.ASSCO.COM
|
+50.000,00
|
Variazione richiesta dall’ Area Supporto Strategico e Comunicazione con
nota prot. n. 0026588 del 26 marzo 2018 al fine di poter bandire n. 2
avvisi di selezione per contratti di prestazione di lavoro autonomo
professionale di durata annuale, di importo pari a € 25.000,00 ciascuno.
In vista del rinnovo del sito istituzionale della Sapienza, da tradurre
completamente in lingua inglese, in sede di predisposizione del bilancio
2018 si era ritenuto opportuno individuare nel costituendo Centro
Linguistico di Ateneo – CLA la struttura dotata delle competenze
linguistiche necessarie per svolgere tale compito e di conseguenza era
stato stanziato l’importo di €50.000,00 sul conto A.C.13.05.080.070
“Altri contributi correnti di ateneo” sul budget dell’Ufficio
Comunicazione, funzionale al successivo trasferimento al CLA.
Il suddetto Ufficio, dopo l’attivazione del Centro linguistico di
Ateneo, ha preso contatto con il Centro stesso per portare avanti il
progetto in tempo utile, valutandone tutte le implicazioni con il
Direttore e il Responsabile Amministrativo Delegato del CLA. In questo
contesto sono emerse implicazioni riguardanti l’inquadramento dei
collaboratori esperti linguistici. Il loro contratto attuale prevede
infatti esclusivamente attività didattiche o connesse alla didattica, ma
non servizi di traduzione. L’eventuale supporto di traduzione prestato
sarebbe aggiuntivo alla prevalente attività didattica dei collaboratori
linguistici e quindi non potrebbe garantire un servizio dedicato,
continuo e tempestivo necessario per la traduzione dell’intero sito
uniroma1.it in inglese e per l’aggiornamento quotidiano dello stesso.
L’Area Supporto Strategico e Comunicazione ha quindi, con l’ausilio
dell’Area Risorse Umane, individuato nel ricorso al lavoro autonomo
professionale, la misura adeguata a garantire l’espletamento delle
attività di traduzione in lingua inglese del sito istituzionale della
Sapienza. La quantificazione dell’importo da inserire nel bando è stata
effettuata a mero titolo equiparativo al costo complessivo € 35.726,17
per una figura di categoria D1 a fronte di una prestazione di 37 ore di
lavoro settimanale in presenza, mentre la prestazione di lavoro autonomo
si configura senza vincolo di orario e presenza. Le procedure di
selezione saranno curate dall’Ufficio Comunicazione con la
collaborazione dell’Area Risorse Umane.
Conto
A.C.13.03.030.020
Uscita
|
|
“Accordo di Programma per interventi di ristrutturazione
immobili”
Progetto 282164_14_SDO_PIETRALATA
UA.S.001.DUF.AGE.ROP
|
-35.475,94
|
|
|
Conto
A.C.13.03.030.020
Uscita
|
|
“Accordo di Programma per interventi di ristrutturazione
immobili”
Progetto 282164_14_SDO_PIETRALATA
UA.S.001.DUF.AGE.ROP
(ordine n. 545 del 2015 collegato
alla scrittura anticipata 119681 del 2015)
|
-60,64
|
Totale
|
-35.536,58
|
Conto
A.C.11.01.030.040
Uscita
|
|
“Servizi
Tecnici per l’ingegneria e l’architettura”
Progetto 282164_14_SDO_PIETRALATA
UA.S.001.DUF.AGE.ROP
|
+35.475,94
|
|
|
Conto
A.C.11.01.030.040
Uscita
|
|
“Servizi
Tecnici per l’ingegneria e l’architettura”
Progetto 282164_14_SDO_PIETRALATA
UA.S.001.DUF.AGE.ROP
|
+60,64
|
Totale
|
+35.536,58
|
L’Area Gestione Edilizia, con nota prot. n. 0029238 del 04/04/2018, ha
richiesto lo storno dell’importo di € 35.475,94 dal conto di bilancio
A.C.13.03.030.020 “Accordo di Programma per interventi di
ristrutturazione immobili” a favore del conto di bilancio
A.C.11.01.030.040 “Servizi Tecnici per l’ingegneria e l’architettura”
identificante la corretta natura della spesa, al fine di procedere
all’espletamento di una procedura aperta per l’affidamento del servizio
di progettazione esecutiva e coordinamento sicurezza in fase di
progettazione per la realizzazione dell’edificio per l’Alta Formazione
in Tecnologie Innovative di Pietralata – Roma. Contestualmente, per la
medesima finalità, la suddetta Area ha richiesto il riaccertamento per
l’importo di € 60,64, dell’impegno assunto nell’anno 2015 con D.D.A.
n.3283 del 29/09/2015.
Conto
A.C.13.03.010.020
Uscita
|
|
“Manutenzione straordinaria su impianti e attrezzature” UA.S.001.DUF.AGE.MIM
(Ordine n.703 del 2017 scrittura n.166009/17)
|
-35.431,30
|
|
|
Conto
A.A.02.02.010.040
Uscita
|
|
“Altri impianti e macchinari”
UA.S.001.DUF.AGE.AMS
|
+2.563,10
|
Conto
A.A.02.02.020.020
Uscita
|
|
“Attrezzature didattiche”
UA.S.001.DUF.AGE.AMS
|
+1.037,42
|
Conto
A.C.13.03.010.020
Uscita
|
|
“Manutenzione straordinaria su impianti e attrezzature” UA.S.001.DUF.AGE.MIM
|
+31.830,78
|
Totale
|
+35.431,30
|
L’Area Gestione Edilizia con nota prot. n. 0029243 del 04/04/2018, ha
richiesto il riaccertamento ed il conseguente storno di bilancio
dell’importo di €35.431,30, importo precedentemente impegnato sul conto
A.C.13.03.010.020 “Manutenzione straordinaria su impianti e macchinari”
UA.S.001.DUF.AGE.MIM e finalizzato alla realizzazione dell’impianto
audio-video con relativi cablaggi e protezioni presso l’aula oculistica
PL01.
Considerato che la suddetta realizzazione dell’impianto prevede anche la
fornitura di attrezzature e macchinari soggetti ad inventariazione,
l’Area in argomento, in considerazione della diversa natura della spesa,
ha richiesto il riaccertamento e la contestuale riassegnazione
dell’importo di € 35.431,30 come sopra specificato.
Ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione ad
approvare le variazioni di bilancio sopra descritte.
ALLEGATI PARTE INTEGRANTE:
Verbale del Collegio dei Revisori dei Conti n. 5 del 16 aprile 2018.
(Allegato 18)
ALLEGATI IN VISIONE:
Documentazione relativa alla variazione di bilancio
Sul punto relativo a: “Variazioni di bilancio aprile 2018 – Secondo
periodo”
(affari contabili 3.3), il direttore generale
illustra le variazioni di bilancio aprile 2018 – Secondo periodo, come
puntualmente riportate nella relazione istruttoria, ed evidenzia che il
Collegio dei Revisori dei Conti, con verbale n. 5 del 16 aprile 2018, ha
espresso parere non ostativo.
Il
prorettore vicario ringrazia il Direttore Generale
e, non essendovi richieste di interventi, pone in votazione la proposta
di delibera che è approvata all’unanimità.
DELIBERAZIONE N. 140/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto di Sapienza Università di Roma emanato con D.R. n.
3689 del 29 ottobre 2012;
• Visti gli artt. 50 e 51 del Regolamento per l’Amministrazione, la
Finanza e la Contabilità;
• Vista la deliberazione del Senato Accademico n. 92 del 27 marzo 2018;
• Visto il parere espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti con il
verbale n. 5 del 16 aprile 2018;
• Presenti n. 11, votanti n. 10: con voto unanime espresso nelle forme
di legge dal prorettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro,
Colotta, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare le seguenti variazioni di bilancio:
Area Supporto alla Ricerca e
Trasferimento Tecnologico
|
Conto
A.C.13.050.070.010
Uscita
|
|
“Contributi di Ateneo per la ricerca scientifica
(costi) –
Rapporti con le strutture”
UA.S.001.DRD.ASURTT.PFR
|
|
Esercizio 2017
|
|
Scrittura 72757/2017 (n.
scrittura esercizio successivo 456/2018)
|
-1.700.000,00
|
Esercizio 2018
|
+1.700.000,00
|
-
Area Contabilità, Finanza e Controllo di
Gestione
|
|
Conto A.F.01.01.010.010 Uscita
|
|
“Fondo Avanzo di Amministrazione”
|
-27.603,50
|
Conto A.C.17.01.080.001 Uscita
|
|
“Perdite su crediti”
|
+27.603,50
|
Area Supporto Strategico e Comunicazione
|
|
Conto
A.C.13.05.080.070 Uscita
|
|
“Altri contributi correnti di Ateneo (costi) -
Rapporti con le strutture”
UA.S.001.ASSCO.COM
|
-50.000,00
|
Conto
A.C.11.01.040.070
Uscita
|
|
“Altre prestazioni di lavoro autonomo professionale”
UA.S.001.ASSCO.COM
|
+50.000,00
|
Conto
A.C.13.03.030.020
Uscita
|
|
“Accordo di Programma per interventi di ristrutturazione
immobili”
Progetto 282164_14_SDO_PIETRALATA
UA.S.001.DUF.AGE.ROP
|
-35.475,94
|
|
|
Conto
A.C.13.03.030.020
Uscita
|
|
“Accordo di Programma per interventi di ristrutturazione
immobili”
Progetto 282164_14_SDO_PIETRALATA
UA.S.001.DUF.AGE.ROP
(ordine n. 545 del 2015 collegato
alla scrittura anticipata 119681 del 2015)
|
-60,64
|
Totale
|
-35.536,58
|
Conto
A.C.11.01.030.040
Uscita
|
|
“Servizi
Tecnici per l’ingegneria e l’architettura”
Progetto 282164_14_SDO_PIETRALATA
UA.S.001.DUF.AGE.ROP
|
+35.475,94
|
|
|
Conto
A.C.11.01.030.040
Uscita
|
|
“Servizi
Tecnici per l’ingegneria e l’architettura”
Progetto 282164_14_SDO_PIETRALATA
UA.S.001.DUF.AGE.ROP
|
+60,64
|
Totale
|
+35.536,58
|
Conto
A.C.13.03.010.020
Uscita
|
|
“Manutenzione straordinaria su impianti e attrezzature”
UA.S.001.DUF.AGE.MIM
(Ordine n.703 del 2017 scrittura n.166009/17)
|
-35.431,30
|
|
|
Conto
A.A.02.02.010.040
Uscita
|
|
“Altri impianti e macchinari”
UA.S.001.DUF.AGE.AMS
|
+2.563,10
|
Conto
A.A.02.02.020.020
Uscita
|
|
“Attrezzature didattiche”
UA.S.001.DUF.AGE.AMS
|
+1.037,42
|
Conto
A.C.13.03.010.020
Uscita
|
|
“Manutenzione straordinaria su impianti e attrezzature” UA.S.001.DUF.AGE.MIM
|
+31.830,78
|
Totale
|
+35.431,30
|
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Renato Masiani |
Alle ore 18.29 entra nella sala della riunione il Dottor Andrea
Putignani, Direttore dell’Area Affari Istituzionali.
Sui punti: 4.1, 4.2, 4.3 (
Programmazione, indirizzo e
valutazione), il prorettore vicario, dopo aver evidenziato che
occorre completare la composizione di alcune delle Commissioni del
Consiglio di Amministrazione a seguito della rielezione della componente
studentesca, invita il dottor Putignani ad illustrare gli argomenti.
Il dottor
Putignani riferisce che l’Ufficio ha colto
l’occasione per procedere ad un riordino di tutte le Commissioni
istruttorie consiliari permanenti, ad hoc e miste Senato/Consiglio come
da elenco riportato in relazione istruttoria. A seguito di ciò è emerso
che 8 Commissioni hanno terminato i lavori e, pertanto, si propone di
confermare solo le 12 Commissioni risultate attive.
Riguardo alla sostituzione della componente studentesca, riferisce che
nelle Commissioni in cui è prevista la partecipazione paritaria di
entrambi i rappresentanti degli studenti in Consiglio di Amministrazione
si propone di sostituirne i vecchi componenti con i neo rappresentanti
eletti, mentre restano da designare i componenti titolari e supplenti,
nelle seguenti Commissioni:
- Commissione Bilancio (nella composizione uscente era titolare il
signor Angelo Marzano e supplente il signor Lodise);
- Commissione per il Regolamento di contabilità e i Regolamenti interni,
(in cui era presente come titolare il signor Marzano e supplente il
signor Lodise);
- Commissione Edilizia (in cui era titolare il signor Lodise e supplente
signor Marzano);
- Commissione Policlinico e Aziende ospedaliere (in cui era titolare
Marzano e supplente Lodise).
I
l prorettore vicario chiede ai rappresentanti degli
studenti se hanno concordato le rispettive designazioni.
Il consigliere
Benincasa, in accordo con il consigliere
Lodise, chiede se è possibile poter comunicare, in tempi brevi,
direttamente al Rettore i nominativi dei membri effettivi e supplenti da
designare nelle suddette Commissioni.
Coglie l’occasione per formulare analoga richiesta anche per la
designazione del rappresentante degli studenti in seno alla Commissione
di Gestione del Centro Stampa e alla Cabina di Regia dell’Orientamento e
Placement.
Infine, sollecita l’avvio dei lavori della “Commissione Tasse” e in
particolare della “Commissione per le Iniziative culturali e sociali
degli studenti.
Alle ore 18.38 rientra nella sala della riunione il Rettore e
riassume la Presidenza
Il consigliere
Lodise riguardo ai lavori della
Commissione per le Iniziative culturali e sociali degli studenti,
ritiene opportuno che la medesima proceda al più presto ad una revisione
del Regolamento in materia, in particolare sui tempi di emissione del
bando, che allo stato non facilitano la partecipazione degli studenti e
conseguentemente sui tempi di rendicontazione delle attività. Segnala
che il nuovo bando per le iniziative culturali e sociali degli studenti
2016/2017 è stato pubblicato solo recentemente e con molta probabilità
dovrà essere prorogato.
Il
rettore invita i componenti del Consiglio di
Amministrazione a sollecitare il Presidente della Commissione a
programmare una riunione e a sottoporre all’approvazione del Consiglio
stesso eventuali modifiche condivise al Regolamento de quo.
Il consigliere
Altezza segnala l’opportunità che nelle
prossime riunioni sia sottoposta all’attenzione del Consiglio una
relazione sulla gestione del Centro Stampa.
Alle ore 18.42 esce dalla sala della riunione il Dottor Andrea
Putignani.
Il
rettore concorda sulla necessità che il nuovo
Comitato di gestione del Centro Stampa si riunisca e sottoponga al
Consiglio apposita relazione in merito.
Non essendovi altre osservazioni, pone singolarmente in votazione i
punti da 4.1 a 4.3 dando mandato al Rettore di designare i
Rappresentanti degli studenti in seno alle predette Commissioni, i cui
nominativi saranno comunicati congiuntamente e formalmente dai
Rappresentanti stessi.
Le delibere sono approvate all’unanimità.
Prospetto riepilogativo
COMMISSIONI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE – SOSTITUZIONE
COMPONENTE STUDENTESCA
Il Presidente sottopone al Consiglio di Amministrazione la seguente
relazione predisposta dal Settore Strutture Decentrate e Commissioni,
Ufficio Affari Sociali e Strutture Decentrate dell’Area Affari
Istituzionali.
Si rammenta che con i DD.RR. n. 2896/2016 e n. 2897/2016 del 23.11.2016
è stata ridefinita la composizione delle seguenti Commissioni permanenti
e ad hoc del Consiglio di Amministrazione e delle Commissioni Miste del
Senato/Consiglio, come da prospetti riepilogativi, allegati in visione
alla presente relazione. Si evidenzia che tra le Commissioni elencate,
risultano di fatto non più attive: la Commissione rapporti economici tra
Azienda Policlinico e Sapienza; la Commissione per l’istituzione di un
albo delle associazioni studentesche riconosciute da Sapienza; la
Commissione Centro Linguistico; la Commissione per la gestione degli
impianti sportivi; la Commissione nuova Biblioteca unificata di Lettere;
la Commissione mista per i vincoli di compatibilità normativa, di
bilancio e di programmazione delle risorse in materia di personale
docente e personale tecnico amministrativo; la Commissione per la
cerimonia delle lauree.
-
COMMISSIONI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
PERMANENTI
COMMISSIONE TASSE PER GLI STUDENTI
Con il compito di effettuare la rimodulazione delle tasse universitarie.
COMMISSIONE BILANCIO
Con il compito di effettuare l’esame istruttorio del bilancio di
previsione, dell’assestamento e del conto consuntivo predisposti
dall’Amministrazione.
COMMISSIONE PER IL REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ E I REGOLAMENTI
INTERNI
Con il compito di istruire i regolamenti di competenza del Consiglio, il
cui esame ne sia deferito espressamente dal Rettore, in funzione
acceleratoria dei lavori del Consiglio.
COMMISSIONE EDILIZIA
Con il compito di effettuare l’esame istruttorio relativo
all’acquisizione, all’alienazione, all’utilizzazione del patrimonio
edilizio e agli interventi edilizi di competenza del Consiglio di
Amministrazione.
COMMISSIONE POLICLINICO E AZIENDE OSPEDALIERE
Con il compito di definire i rapporti tra l’Università La Sapienza e
l’Azienda Policlinico Umberto I e le Aziende ospedaliere.
COMMISSIONE PER LE INIZIATIVE CULTURALI E SOCIALI DEGLI STUDENTI
Con il compito di provvedere alle iniziative culturali e sociali degli
studenti .
AD HOC
COMMISSIONE RAPPORTI ECONOMICI TRA AZIENDA POLICLINICO E
SAPIENZA
Con il compito di approfondire la situazione in merito ai rapporti
economici tra l’Azienda Policlinico Umberto I e la Sapienza Università
di Roma.
(Sussunta nella corrispondente commissione permanente).
COMMISSIONE PER L’ISTITUZIONE DI UN ALBO DELLE ASSOCIAZIONI
STUDENTESCHE RICONOSCIUTE DA SAPIENZA
Con il compito di predisporre un Regolamento che disciplini le modalità
di iscrizione ad un Albo delle Associazioni Studentesche riconosciute da
Sapienza, nonché le condizioni per l’eventuale concessione di spazi alle
Associazioni iscritte. (LAVORI CONCLUSI).
C
OMMISSIONE PER OTTIMIZZARE LE MODALITÀ DI REGISTRAZIONE DELLE
CERTIFICAZIONI SUI CFU MATURATI DAGLI STUDENTI
Con il compito di ottimizzare le modalità di registrazione delle
certificazioni sui CFU maturati dagli studenti con particolare
riferimento alle valutazioni intermedie e alle idoneità conseguite.
(LAVORI CONCLUSI).
COMMISSIONE PER L’ESAME DELLE PROBLEMATICHE RELATIVE AL
POTENZIAMENTO CENTRO STAMPA ATENEO E DELLA CASA EDITRICE SAPIENZA
Con il compito di verificare le capacità funzionali e produttive del
Centro Stampa e della Casa Editrice Sapienza.
COMMISSIONE CENTRO LINGUISTICO
Con il compito di esaminare le problematiche relative all’istituzione
del Centro Linguistico e di formulare specifiche proposte in
merito.(LAVORI CONCLUSI).
COMMISSIONE PER LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI
Con il compito di analizzare le ipotesi di gestione degli impianti
sportivi alternativa a quella del CUS Roma. (LAVORI CONCLUSI).
COMMISSIONE NUOVA BIBLIOTECA UNIFICATA DI LETTERE
Con il compito di analizzare, sotto l’aspetto procedurale, tecnico e dei
relativi costi e benefici, anche alla luce della nuova normativa in
materia di appalti pubblici, quanto finora svolto dall’Area Gestione
Edilizia relativamente alla realizzazione della Nuova Biblioteca
Unificata di Lettere. (LAVORI CONCLUSI).
COMMISSIONE PER L'ESAME DELLE PROBLEMATICHE RELATIVE ALLE FIGURE
DEI RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO DI TIPO A E B
Con il compito di esaminare le problematiche relative alle figure dei
ricercatori a tempo determinato di tipo A e B.
COMMISSIONE PER LA RAZIONALIZZAZIONE DEGLI SPAZI ASSEGNATI ALLE
STRUTTURE DELLA SAPIENZA
Con il compito di individuare criteri idonei a consentire una migliore
omogeneizzazione e aggregazione degli spazi assegnati alle singole
strutture che ne favoriscano funzionalità e identità di luogo.
COMMISSIONE QUOTA DELL'UTILE ESERCIZIO 2016
Con il compito di valutare il miglior utilizzo della rimanente quota
dell'utile di esercizio 2016 destinata per interventi a favore degli
studenti.
-
COMMISSIONI MISTE SENATO ACCADEMICO/CONSIGLIO DI
AMMINISTRAZIONE
PERMANENTI
COMMISSIONE MISTA PER I VINCOLI DI COMPATIBILITÀ NORMATIVA, DI
BILANCIO E DI PROGRAMMAZIONE DELLE RISORSE IN MATERIA DI PERSONALE
DOCENTE E PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO
Con il compito di esaminare i vincoli di compatibilità normativa e di
bilancio e il personale tecnico-amministrativo .
(LAVORI CONCLUSI)
COMMISSIONE MISTA CENTRI E CONSORZI
Con il compito di esaminare le proposte per la costituzione, la
partecipazione, il recesso e le attività di monitoraggio sui Centri e
Consorzi.
COMMISSIONE MISTA PER LE RIVISTE DI PROPRIETA’ DELL’ATENEO
Con il compito di esaminare le problematiche concernenti le modalità di
pubblicazione delle Riviste di Ateneo; conferma, revisiona o modifica i
criteri di ripartizione dei relativi contributi; esamina le richieste di
acquisizione di nuove riviste da parte dell’Ateneo.
AD HOC
COMMISSIONE PER LA CERIMONIA DELLE LAUREE
Con il compito di formulare proposte per regolamentare, in modo solenne,
la prova finale dell’esame di laurea e la consegna delle relative
pergamene.
(LAVORI CONCLUSI).
Si rammenta, altresì, che a seguito delle elezioni per il rinnovo delle
rappresentanze studentesche, che si sono svolte dal 20 al 23.03.2018,
sono stati nominati con D.R. n. 965/2018 del 29.03.2018 i nuovi
rappresentanti degli studenti e delle studentesse in Consiglio di
Amministrazione: Antonio Lodise e Giuseppe Benincasa.
Al riguardo, essendo parzialmente cambiata la composizione del Consiglio
di Amministrazione, risulta necessario procedere alla sostituzione dei
membri cessati nelle Commissioni permanenti e ad hoc del Consiglio di
Amministrazione in cui sia presente la rappresentanza studentesca.
Ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a
deliberare in merito alla designazione dei rappresentanti degli studenti
e delle studentesse in seno alle seguenti Commissioni: Commissione Tasse
per gli studenti (2 componenti); Commissione Bilancio (due componenti di
cui uno supplente); Commissione per il Regolamento di contabilità e i
Regolamenti interni (due componenti di cui uno supplente); Commissione
Edilizia (due componenti di cui uno supplente); Commissione Policlinico
e Aziende Ospedaliere (due componenti di cui uno supplente); Commissione
per le iniziative culturali e sociali degli studenti (2 componenti);
Commissione per ottimizzare le modalità di registrazione delle
certificazioni sui CFU maturati dagli studenti (2 componenti);
Commissione quota dell’utile esercizio 2016 (2 componenti).
Allegati in visione:
- D.R. n. 2896/2016 del 23.11.2016;
- D.R. n. 2897/2016 del 23.11.2016;
- D.R. n. 965/2018 del 29.03.2018;
- Tabella Commissioni del Consiglio di Amministrazione;
- Tabella Commissioni Miste Senato Accademico/Consiglio di
Amministrazione.
DELIBERAZIONE N. 141/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto il vigente Statuto d’Ateneo, emanato con D.R. n. 3689 del 29
ottobre 2012;
• Visti i DD.RR. n. 2896 e n. 2897 del 23 novembre 2016 con i quali è
stata ridefinita la composizione delle Commissioni permanenti e ad hoc
del Consiglio di Amministrazione e delle Commissioni Miste del
Senato/Consiglio;
• Visto il D.R. n. 965 del 29 marzo 2018 con il quale sono stati
nominati i nuovi rappresentanti degli studenti e delle studentesse in
Consiglio di Amministrazione;
• Considerata la necessità di procedere alla sostituzione della
componente studentesca prevista nelle Commissioni permanenti e nelle
Commissioni ad hoc del Consiglio di Amministrazione;
• Considerato, altresì, che i Rappresentanti degli studenti in Consiglio
di Amministrazione hanno chiesto di poter indicare direttamente al
Rettore i nominativi del Rappresentante degli studenti da designare
quale membro effettivo e supplente in seno ad alcune delle predette
Commissioni;
• Presenti n. 12, votanti n. 10: con voto unanime espresso nelle forme
di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro,
Colotta, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
• di confermare le seguenti Commissioni:
COMMISSIONE TASSE PER GLI STUDENTI
Con il compito di effettuare la rimodulazione delle tasse universitarie.
COMMISSIONE BILANCIO
Con il compito di effettuare l’esame istruttorio del bilancio di
previsione, dell’assestamento e del conto consuntivo predisposti
dall’Amministrazione.
COMMISSIONE PER IL REGOLAMENTO DI CONTABILITÀ E I REGOLAMENTI INTERNI
Con il compito di istruire i regolamenti di competenza del Consiglio, il
cui esame ne sia deferito espressamente dal Rettore, in funzione
acceleratoria dei lavori del Consiglio.
COMMISSIONE EDILIZIA
Con il compito di effettuare l’esame istruttorio relativo
all’acquisizione, all’alienazione, all’utilizzazione del patrimonio
edilizio e agli interventi edilizi di competenza del Consiglio di
Amministrazione.
COMMISSIONE POLICLINICO E AZIENDE OSPEDALIERE
Con il compito di definire i rapporti tra l’Università La Sapienza e
l’Azienda Policlinico Umberto I e le Aziende ospedaliere.
COMMISSIONE PER LE INIZIATIVE CULTURALI E SOCIALI DEGLI STUDENTI
Con il compito di provvedere alle iniziative culturali e sociali degli
studenti.
COMMISSIONE PER L’ESAME DELLE PROBLEMATICHE RELATIVE AL POTENZIAMENTO
CENTRO STAMPA ATENEO E DELLA CASA EDITRICE SAPIENZA
Con il compito di verificare le capacità funzionali e produttive del
Centro Stampa e della Casa Editrice Sapienza.
COMMISSIONE PER L'ESAME DELLE PROBLEMATICHE RELATIVE ALLE FIGURE DEI
RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO DI TIPO A E B
Con il compito di esaminare le problematiche relative alle figure dei
ricercatori a tempo determinato di tipo A e B.
COMMISSIONE PER LA RAZIONALIZZAZIONE DEGLI SPAZI ASSEGNATI ALLE
STRUTTURE DELLA SAPIENZA
Con il compito di individuare criteri idonei a consentire una migliore
omogeneizzazione e aggregazione degli spazi assegnati alle singole
strutture che ne favoriscano funzionalità e identità di luogo.
COMMISSIONE QUOTA DELL'UTILE ESERCIZIO 2016
Con il compito di valutare il miglior utilizzo della rimanente quota
dell'utile di esercizio 2016 destinata per interventi a favore degli
studenti.
COMMISSIONE MISTA CENTRI E CONSORZI
Con il compito di esaminare le proposte per la costituzione, la
partecipazione, il recesso e le attività di monitoraggio sui Centri e
Consorzi.
COMMISSIONE MISTA PER LE RIVISTE DI PROPRIETÀ DELL’ATENEO
Con il compito di esaminare le problematiche concernenti le modalità di
pubblicazione delle Riviste di Ateneo; conferma, revisiona o modifica i
criteri di ripartizione dei relativi contributi; esamina le richieste di
acquisizione di nuove riviste da parte dell’Ateneo.
•
di non confermare le seguenti Commissioni:
COMMISSIONE RAPPORTI ECONOMICI TRA AZIENDA POLICLINICO E SAPIENZA
Con il compito di approfondire la situazione in merito ai rapporti
economici tra l’Azienda Policlinico Umberto I e la Sapienza Università
di Roma.
(Sussunta nella corrispondente commissione permanente).
COMMISSIONE PER L’ISTITUZIONE DI UN ALBO DELLE ASSOCIAZIONI STUDENTESCHE
RICONOSCIUTE DA SAPIENZA
Con il compito di predisporre un Regolamento che disciplini le modalità
di iscrizione ad un Albo delle Associazioni Studentesche riconosciute da
Sapienza, nonché le condizioni per l’eventuale concessione di spazi alle
Associazioni iscritte.
(LAVORI CONCLUSI).
COMMISSIONE PER OTTIMIZZARE LE MODALITÀ DI REGISTRAZIONE DELLE
CERTIFICAZIONI SUI CFU MATURATI DAGLI STUDENTI
Con il compito di ottimizzare le modalità di registrazione delle
certificazioni sui CFU maturati dagli studenti con particolare
riferimento alle valutazioni intermedie e alle idoneità conseguite.
(LAVORI CONCLUSI).
COMMISSIONE CENTRO LINGUISTICO
Con il compito di esaminare le problematiche relative all’istituzione
del Centro Linguistico e di formulare specifiche proposte in merito.
(LAVORI CONCLUSI).
COMMISSIONE PER LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI
Con il compito di analizzare le ipotesi di gestione degli impianti
sportivi alternativa a quella del CUS Roma. (LAVORI CONCLUSI).
COMMISSIONE NUOVA BIBLIOTECA UNIFICATA DI LETTERE
Con il compito di analizzare, sotto l’aspetto procedurale, tecnico e dei
relativi costi e benefici, anche alla luce della nuova normativa in
materia di appalti pubblici, quanto finora svolto dall’Area Gestione
Edilizia relativamente alla realizzazione della Nuova Biblioteca
Unificata di Lettere. (LAVORI CONCLUSI).
COMMISSIONE MISTA PER I VINCOLI DI COMPATIBILITÀ NORMATIVA, DI BILANCIO
E DI PROGRAMMAZIONE DELLE RISORSE IN MATERIA DI PERSONALE DOCENTE E
PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO
Con il compito di esaminare i vincoli di compatibilità normativa e di
bilancio e il personale tecnico-amministrativo. (LAVORI CONCLUSI).
COMMISSIONE PER LA CERIMONIA DELLE LAUREE
Con il compito di formulare proposte per regolamentare, in modo solenne,
la prova finale dell’esame di laurea e la consegna delle relative
pergamene. (LAVORI CONCLUSI);
• di designare gli studenti Antonio Lodise e Giuseppe Benincasa
quali rappresentanti degli studenti e delle studentesse in seno alle
Commissioni permanenti e ad hoc del Consiglio di Amministrazione di
seguito riportate:
- Commissione Tasse per gli Studenti (due componenti);
- Commissione per le Iniziative Culturali e Sociali degli Studenti (due
componenti);
- Commissione quota dell’utile esercizio 2016 (due componenti);
• di dare mandato al Rettore di designare il Rappresentante
degli studenti effettivo e supplente in seno alle Commissioni di seguito
indicate i cui nominativi saranno comunicati congiuntamente e
formalmente dai Rappresentanti degli studenti medesimi nel Consiglio di
Amministrazione:
- Commissione Bilancio (due componenti di cui uno supplente);
- Commissione per il Regolamento di Contabilità e i Regolamenti Interni
(due componenti di cui uno supplente);
- Commissione Edilizia (due componenti di cui uno supplente);
- Commissione Policlinico e Aziende Ospedaliere (due componenti di cui
uno supplente).
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
COMMISSIONE DI GESTIONE DEL CENTRO STAMPA UNIVERSITA’ -
DESIGNAZIONE COMPONENTE STUDENTESCA
Il Presidente sottopone al Consiglio di Amministrazione la seguente
relazione predisposta dal Settore Strutture Decentrate e Commissioni,
Ufficio Affari Sociali e Strutture Decentrate dell’Area Affari
Istituzionali.
Si ricorda che gli Organi del Centro Stampa dell’Università, come
disposto dall’art. 3 del Regolamento del Centro medesimo, sono il
Direttore, la Commissione di Gestione e il Presidente della Commissione
di Gestione.
La Commissione di Gestione, il cui mandato è triennale, è composta, ai
sensi dell’art. 5 di detto Regolamento, come di seguito specificato:
a) due professori ordinari, nominati dal Rettore, sentito il Senato
Accademico;
b) due professori associati, nominati dal Rettore, sentito il Senato
Accademico;
c) due ricercatori, nominati dal Rettore, sentito il Senato Accademico;
d) uno studente, nominato dal Rettore su designazione dei rappresentanti
degli studenti nel Consiglio di Amministrazione;
e) il Direttore del Centro;
f) il Segretario Amministrativo del Centro (oggi Responsabile
Amministrativo Delegato - RAD).
Con D.R. n. 1319/2015 del 27.04.2015 sono stati nominati i componenti
della Commissione di Gestione del Centro Stampa e con D.R. n. 462/2016
dell’11.02.2016, a seguito del rinnovo delle rappresentanze studentesche
degli OO.CC. (disposto con D.R. n. 4096/2015 del 10.12.2015), è stato
nominato lo studente, Angelo Marzano.
Si rammenta, inoltre, che con D.R. n. 844/2016 del 16.03.2016, in
sostituzione del Prof. Fabio Giglioni è stato nominato il Prof.
Alessandro Guerra, quale rappresentante dei ricercatori in seno alla
Commissione in parola.
Considerato che il mandato della Commissione di Gestione del Centro
Stampa dell’Università risultava prossimo alla scadenza, il Senato
Accademico, nella seduta del 17.04.2018 con delibera n. 101/2018, ha
provveduto a designare i seguenti componenti di propria pertinenza:
- Prof. Giuseppe Ciccarone ordinario (Presidente)
- Prof. Andrea Del Lungo ordinario
- Prof. Fabio Massimo Gatta associato
- Prof. Fabio Giglioni associato
- Prof.ssa Silvia Mezi ricercatore
- Prof. Alessandro Guerra ricercatore
Si specifica, inoltre, che, a seguito delle elezioni per il rinnovo
delle rappresentanze studentesche, che si sono svolte dal 20 al
23.03.2018, sono stati nominati, con D.R. n. 965/2018 del 29.03.2018,
quali rappresentanti degli studenti e delle studentesse in Consiglio di
Amministrazione i Sigg. Antonio Lodise e Giuseppe Benincasa.
Dunque, essendo prossima la scadenza della predetta Commissione ed
essendo, altresì, mutata la componente studentesca nel Consiglio di
Amministrazione, si rende necessario procedere alla designazione dello
studente, quale componente della Commissione di Gestione del Centro
Stampa dell’Università.
Il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in
merito.
Allegati in visione:
- Regolamento del Centro Stampa dell’Università;
- D.R. n. 1319/2015 del 27.04.2015: nomina dei componenti della
Commissione di Gestione del Centro Stampa;
- D.R. n. 4096/2015 del 10.12.2015: nomina dei rappresentanti degli
studenti e delle studentesse in Consiglio di Amministrazione;
- D.R. n. 462/2016 dell’11.02.2016: nomina dello studente, Sig. Angelo
Marzano;
- D.R. n. 844/2016 del 16.03.2016: nomina del Prof. Alessandro Guerra;
- D.R. n. 965/2018 del 29.03.2018: nomina dei rappresentanti degli
studenti e delle studentesse nel Consiglio di Amministrazione;
- Delibera n. 101/2018 del 17.04.2018 del Senato Accademico.
DELIBERAZIONE N. 142/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto di Ateneo, emanato con D.R. n. 3689 del 29 ottobre
2012;
• Visto il Regolamento del Centro Stampa dell’Università, in particolare
l’art. 5 relativo alla composizione della Commissione di Gestione, ai
sensi del quale la citata Commissione del Centro dura in carica un
triennio;
• Visto il D.R. n. 1319 del 27 aprile 2015, con il quale sono stati
nominati i componenti della Commissione di Gestione del Centro Stampa;
• Visto il D.R. n. 4096 del 10 dicembre 2015 con il quale sono stati
nominati i seguenti rappresentanti degli studenti e delle studentesse
nel Consiglio di Amministrazione: Sigg. Angelo Marzano e Antonio Lodise;
• Visto il D.R. n. 462 dell’11 febbraio 2016, con il quale è stata
disposta, in seno alla Commissione di Gestione del Centro, la nomina
dello studente Sig. Angelo Marzano;
• Visto il D.R. n. 844 del 16 marzo 2016, con il quale è stato nominato
il Prof. Alessandro Guerra, quale rappresentante dei ricercatori in seno
alla Commissione di Gestione;
• Visto il D.R. n. 965 del 29 marzo 2018, con il quale sono stati
nominati i seguenti rappresentanti degli studenti e delle studentesse in
Consiglio di Amministrazione: Sigg. Antonio Lodise e Giuseppe Benincasa;
• Vista la delibera n. 101 del 17 aprile 2018, con la quale il Senato
Accademico, considerata la scadenza prossima del mandato della succitata
Commissione, ha provveduto a designare i componenti di propria
competenza;
• Considerata la necessità di procedere alla sostituzione del
rappresentante degli studenti in seno alla Commissione di Gestione del
Centro Stampa dell’Università;
• Considerato, altresì, che i Rappresentanti degli studenti in Consiglio
di Amministrazione hanno chiesto di poter indicare direttamente al
Rettore il nominativo del Rappresentante degli studenti da designare in
seno alla predetta Commissione;
• Presenti n. 12, votanti n. 10: con voto unanime espresso nelle forme
di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro,
Colotta, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di dare mandato al Rettore di designare il Rappresentante degli studenti
in seno alla Commissione di Gestione del Centro Stampa il cui nominativo
sarà comunicato congiuntamente e formalmente dai Rappresentanti degli
studenti medesimi nel Consiglio di Amministrazione.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
CABINA DI REGIA DELL’ORIENTAMENTO E DEL PLACEMENT - DESIGNAZIONE
RAPPRESENTANTE DEGLI STUDENTI
Il Presidente sottopone al Consiglio di Amministrazione la seguente
relazione predisposta dal Settore Placement, Ufficio Orientamento,
Tutorato e Placement dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Il Presidente ricorda che il Consiglio di Amministrazione, nella seduta
del 03.12.2015 con delibera n. 388 ha stabilito la costituzione di un
nuovo Ufficio dedicato all’intera filiera dell’Orientamento e del
Placement e ha delegato il Rettore a porre in essere le attività
necessarie alla costituzione di una Cabina di Regia dell’Orientamento e
del Placement.
La Cabina di Regia dell’Orientamento e del Placement è stata istituita
con D.R. 607 del 22/02/2016 per la durata di anni due, con il compito di
definire obiettivi, piani e programmi funzionali ad un’efficace ed
efficiente organizzazione e gestione da parte dell’Amministrazione dei
servizi dell’Ufficio dedicato all’Orientamento e al Placement, nella
seguente composizione:
- Prof.ssa Tiziana Pascucci, Prorettrice per il diritto allo studio e la
qualità della didattica;
- Prof. Bartolomeo Azzaro, membro del Consiglio di Amministrazione;
- Prof. Pietro Lucisano, Presidente della Commissione Orientamento;
- Prof. Fabrizio D’Ascenzo, delegato del Rettore per i Rapporti con le
imprese;
- Dott.ssa Rosalba Natale, Direttore dell’Area Offerta Formativa e
Diritto allo Studio;
- Dott.ssa Caterina Costa, Capo Settore Gestione Progetti Convenzioni e
controlli;
- Sig. Giuseppe Pacchiarotti, Capo Settore Orientamento universitario;
- Sig. Angelo Marzano, Rappresentante degli Studenti nel Consiglio di
Amministrazione.
Considerato che il mandato della Cabina di Regia dell’Orientamento e
Placement è giunto a scadenza in data 22/02/2018, si è ritenuto
necessario prorogarla affinché continuasse ad operare nell’anno in corso
con il compito di fornire pareri, consulenze e proposte di possibili
strategie settoriali e di linee di indirizzo al Rettore per la
definizione di obiettivi, priorità, piani, programmi e direttive
generali per l’azione amministrativa dedicata all’orientamento e al
placement.
Pertanto, la Cabina di Regia dell’Orientamento e del Placement è stata
rinnovata con D.R. 30124 del 06/04/2018 e la nomina dei suoi componenti
è stata prorogata fino al 31.12.2018.
Nel medesimo D.R. si è ritenuto necessario sostituire la Dott.ssa
Rosalba Natale con la Dott.ssa Giulietta Capacchione, a lei subentrata
nella Direzione dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio, ed il
rappresentante degli studenti con membro da designarsi da parte del
Consiglio di Amministrazione.
E’ dunque ora richiesto a questo consesso di designare il Rappresentante
degli Studenti, quale componente della Cabina di Regia dell’Orientamento
e del Placement.
Il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a deliberare in
merito.
Allegati in visione:
D.R. n. 607 del 22.02.2016: istituzione della Cabina di Regia
dell’Orientamento e del Placement;
D.R. n. 1037 del 06.04.2018: proroga della Cabina di Regia
dell’Orientamento e del Placement;
DELIBERAZIONE N. 143/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto di Ateneo, emanato con D.R. n. 3689 del 29 ottobre
2012;
• Visto il Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca del 24 ottobre 2014;
• Visto il D.R. n. 3589 del 31 dicembre 2014 con il quale è stata
istituita la Governance, struttura in diretta collaborazione
all’attività del Rettore;
• Vista la delibera n. 388 del 3 dicembre 2015 del Consiglio di
Amministrazione, con la quale è stata stabilita la costituzione di un
nuovo Ufficio dedicato all’intera filiera dell’Orientamento e del
Placement;
• Visto il D.R. n. 607 del 22 febbraio 2016, con il quale è stata
istituita la Cabina di regia dell’Orientamento e del Placement;
• Visto il D.R. n. 1037 del 6 aprile 2018 con il quale è stata prorogata
la Cabina di Regia dell’Orientamento e del Placement e la nomina dei
suoi membri fino al 31 dicembre 2018 e con il quale è disposto, inoltre,
che il Rappresentate degli studenti in seno alla medesima sia designato
dal Consiglio di Amministrazione;
• Considerata la necessità di procedere alla nomina del Rappresentante
degli studenti in seno alla Cabina di Regia dell’Orientamento e del
Placement dell’Università;
• Considerato, altresì, che i Rappresentanti degli studenti in Consiglio
di Amministrazione hanno chiesto di poter indicare direttamente al
Rettore il nominativo del Rappresentante degli studenti da designare in
seno alla suddetta Cabina di Regia;
• Presenti n. 12, votanti n. 10: con voto unanime espresso nelle forme
di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro,
Colotta, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di dare mandato al Rettore di designare il Rappresentante degli studenti
quale componente della Cabina di Regia dell’Orientamento e del Placement
il cui nominativo sarà comunicato congiuntamente e formalmente dai
Rappresentanti degli studenti medesimi nel Consiglio di Amministrazione.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
CAMBIO DI DENOMINAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA E
NEUROPSICHIATRIA INFANTILE IN “DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA”
Il Presidente sottopone al Consiglio di Amministrazione la seguente
relazione predisposta dal Settore Strutture Decentrate e Commissioni,
Ufficio Affari Sociali e Strutture Decentrate dell’Area Affari
Istituzionali.
Si rammenta che, per aggregazione del Dipartimento di Pediatria con il
Dipartimento di Scienze neurologiche, psichiatriche e riabilitative
dell’età evolutiva, con D.R. n. 335/2010 del 30.04.2010 è stato
istituito il nuovo Dipartimento di Pediatria e neuropsichiatria
infantile.
A seguito dell’istanza del 14.02.2017 relativa alla mobilità
interdipartimentale di un gruppo di docenti dal Dipartimento di
Pediatria e neuropsichiatria infantile verso il Dipartimento di
Neurologia e Psichiatria, nell’ambito della Facoltà di Medicina e
Odontoiatria, il Senato Accademico, nella seduta del 9.05.2017, con
deliberazione n. 143/17 ha espresso parere favorevole alla richiesta di
mobilità interdipartimentale presentata dal suddetto gruppo di docenti.
Con nota prot. n. 48001 del 16.06.2017, l’Area Risorse Umane ha
rappresentato, tra l’altro, ai Dipartimenti interessati l’opportunità di
riconsiderare le attuali denominazioni delle due strutture, attesa
l’afferenza, dal 1° novembre 2017, dell’intero gruppo dei docenti di
Neuropsichiatria infantile al Dipartimento di Neurologia e Psichiatria.
Successivamente, anche il Consiglio di Amministrazione nella seduta del
26.09.2017, con deliberazione n. 348/17, ha espresso parere favorevole
alla suddetta richiesta di mobilità.
Con nota prot. n. 92785 del 24.11.2017, è pervenuta all’Ufficio, da
parte del Dipartimento di Pediatria e neuropsichiatria infantile, la
richiesta del cambio di denominazione in “Dipartimento di Pediatria”,
approvata dal Consiglio di Dipartimento nella seduta del 15.11.2017.
Il Collegio dei Direttori di Dipartimento, nella riunione del 19.03.2018
(verbale n. 2/18), ha espresso parere positivo in merito al cambio di
denominazione del Dipartimento di Pediatria e neuropsichiatria infantile
in “Dipartimento di Pediatria”.
Il Senato Accademico nella seduta del 17.04.2018 (n. 102/18), ha
approvato il cambio della denominazione dell’attuale Struttura in:
“Dipartimento di Pediatria”.
Il Presidente, per quanto sopra, invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare.
Allegato parte integrante:
nota prot. n. 92785 del 24.11.2017, corredata del verbale del Consiglio
di Dipartimento di Pediatria e neuropsichiatria infantile del
15.11.2017.
(Allegato 19)
Allegati in visione:
Delibera n. 143/17 del Senato Accademico seduta del 09.05.2017;
Nota prot. n. 48001 del 16.06.2017, dell’Area Risorse Umane;
Delibera n. 348/17 del Consiglio di Amministrazione del 26.09.2017;
Verbale n. 2/18 del Collegio dei Direttori di Dipartimento del
19.03.2018;
Delibera n. 102/18 del Senato Accademico del 17.04.2018.
Sul punto relativo a: “Cambio di denominazione del Dipartimento di
Pediatria e Neuropsichiatria Infantile in Dipartimento di Pediatria”
(facoltà e dipartimenti 5.1), il rettore illustra la relazione
e non essendovi richieste di interventi, pone in votazione la proposta
di delibera che è approvata all’unanimità.
DELIBERAZIONE N. 144/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto il D.P.R. n. 382 dell’11 luglio 1980;
• Visto il vigente Statuto della Sapienza, emanato con D.R. n. 3689 del
29 ottobre 2012;
• Visto il Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità;
• Visto il D.R. n. 335 del 30 aprile 2010 con cui è stato istituito il
Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile;
• Vista la delibera n. 143 con la quale il Senato Accademico, nella
seduta del 9 maggio 2017, ha espresso parere favorevole alla richiesta
di mobilità interdipartimentale presentata da un gruppo di docenti dal
Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile verso il
Dipartimento di Neurologia e Psichiatria, nell’ambito della Facoltà di
Medicina e Odontoiatria;
• Vista la nota prot. n. 48001 del 16 giugno 2017, con la quale l’Area
Risorse Umane ha rappresentato, tra l’altro, ai Dipartimenti interessati
l’opportunità di riconsiderare le attuali denominazioni delle due
strutture;
• Vista la delibera n. 348 con la quale anche il Consiglio di
Amministrazione nella seduta del 26 settembre 2017 ha espresso parere
favorevole alla suddetta richiesta di mobilità;
• Vista la nota prot. n. 92785 del 24 novembre 2017 con cui è stato
trasmesso dal Dipartimento di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile il
verbale del Consiglio di Dipartimento del 15 novembre 2017;
• Visto il verbale del Collegio dei Direttori di Dipartimento del 19
marzo 2018, con il quale è stato espresso parere positivo in merito alla
richiesta di cambio di denominazione del Dipartimento di Pediatria e
Neuropsichiatria Infantile in “Dipartimento di Pediatria”;
• Vista la delibera n. 102 del Senato Accademico del 17 aprile 2018, con
cui è stata approvata la modifica della denominazione del Dipartimento
di Pediatria e Neuropsichiatria Infantile in “Dipartimento di
Pediatria”;
• Presenti n. 12, votanti n. 10: con voto unanime espresso nelle forme
di legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro,
Colotta, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare la modifica della denominazione del Dipartimento di
Pediatria e Neuropsichiatria Infantile in “Dipartimento di Pediatria”.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
RELAZIONE PIANO BIBLIOTECHE SAPIENZA
Il Presidente sottopone al Consiglio di Amministrazione la seguente
relazione predisposta Sistema Bibliotecario Sapienza.
Le biblioteche della Sapienza, come noto, sono 55, presenti in tutte le
Facoltà ed edifici della città universitaria e sedi esterne. Le
strutture bibliotecarie sono incardinate nei Dipartimenti e nelle
Facoltà da cui dipendono per l’assegnazione degli spazi e delle risorse.
L’accorpamento delle biblioteche è principalmente conseguente al
riordino e aggregazione dei dipartimenti in cui le biblioteche sono
incardinate, inoltre, dove possibile, sono state razionalizzate anche le
sedi, concentrando il personale per i servizi qualificati nella sede
principale. Nel 2011 le biblioteche censite erano 156, mentre oggi a
valle della riorganizzazione risultano 55 strutture eroganti servizi.
L’elenco comprende quaranta Biblioteche di dipartimento e sei
interdipartimentali, a cui si aggiungono sette Biblioteche che dipendono
dalle Facoltà, di Architettura, Economia, Ingegneria Civile e
Industriale, Medicina e Psicologia e Lettere e Filosofia (con tre
biblioteche di Filosofia, di Lingue, “A. Monteverdi” per gli Studi
linguistici, filologici e letterari). E’ presente, inoltre, una
Biblioteca nella sede esterna di Latina e un punto di servizi presso il
Polo di Rieti.
Nel 2017 sono state unificate nell’edificio “Marco Polo” le sedi delle
biblioteche del Dipartimento ISO di Studi Orientali e la Biblioteca di
Lingue; per queste ultime è auspicabile la riorganizzazione della
gestione riconducendole sotto un’unica responsabilità.
Anche alcuni dipartimenti hanno riorganizzato gli spazi dedicati alle
biblioteche, riunificando in parte le sedi, mantenendo i posti, o
concentrando l’erogazione dei servizi nelle sedi principali, senza
rinunciare ai posti lettura delle altre sale per la lettura e lo studio.
Il Sistema Bibliotecario Sapienza collabora ai due importanti progetti
dedicati alla riorganizzazione delle biblioteche, uno per la nuova
Biblioteca Unificata di Lettere e un secondo per l’unificazione delle 11
biblioteche che compongono la Biblioteca interdipartimentale di Scienze
giuridiche.
Attualmente, le biblioteche di Sapienza sono dislocate in 102 sedi di
servizio e 20 sale lettura per complessivi 6.062 posti lettura come
meglio riportato nella tabella che segue:
ORGANIZZAZIONE DELLE SEDI
|
Biblioteche monosede
|
14
|
Biblioteche con più sedi
|
41
|
Totale sedi
|
102
|
Sale lettura
|
20
|
Sale gruppi di studio
|
9
|
Posti lettura
|
6.062
|
Nelle biblioteche più capienti si stanno inoltre ricavando piccole sale
studio per le attività di gruppo, su prenotazione, che trovano
gradimento da parte degli studenti.
Per quanto riguarda gli orari, grazie alle assegnazioni di personale e
alla capacità di organizzazione delle strutture, si registra un netto
miglioramento nel prolungamento di apertura serale, almeno fino alle
19,00 e anche fino alle 20,00. Si è scelto, infatti, di assegnare nuovo
personale alle biblioteche che hanno una maggiore disponibilità di posti
lettura, al fine di consentire di mantenere e ampliare orari e servizi.
Attualmente 39 sale sono aperte fino e oltre le 19,00, per un totale di
3.139 posti lettura, la metà dei posti lettura disponibili; 29 sale
chiudono alle 18,00 (1.255 posti lettura) e 10 chiudono alle 17,00 (475
posti lettura); 3 sale lettura sono aperte H24 con sistema di
automazione (215 posti lettura)
Rimangono ancora 38 sale con orari disomogenei, per un totale di 933
posti lettura. Si tratta per la maggior parte di sale lettura di
dimensioni ridotte, trattandosi di 23 sale che offrono in tutto 353
posti e che potrebbero essere aperte ad orario prolungato, assicurandone
la sorveglianza con telecamere o personale di guardiania.
Nel corso dell’ultimo triennio (2015-2017) è stato attuato un incremento
del personale, in sostituzione del personale che ha cessato le attività
e per potenziare gli orari di apertura. Nel 2015 risultavano in servizio
206 persone, nel 2017 si contano 220 unità (di cui 176 dell’area
biblioteche, 24 nuovi assunti tra il 2015 e il 2017). Grazie a questo
incremento è stato possibile potenziare l’orario di apertura e
migliorare la qualità dei servizi.
Inoltre, annualmente viene riservato alle biblioteche un numero cospicuo
di studenti vincitori di borse di collaborazione (ca. 900 ogni anno) a
cui si aggiungono i progetti di Servizio Civile per le biblioteche che
permettono, negli ultimi anni con regolarità, di avere ca. 30 volontari
assegnati nelle varie biblioteche e dedicati ai servizi per gli
studenti.
Sale H24
Sono state predisposte sale di studio H24 per gli studenti, accessibili,
quindi, in orario notturno e nelle giornate di sabato, domenica e
festivi. Le prime due sale, aperte ad aprile 2015, sono all’interno
della città Universitaria, presso le sedi di Scienze Giuridiche –
Diritto Privato e Scienze della Terra. A maggio 2017 è stata aperta una
terza sala (sala Ghizzetti a Via Scarpa presso il Dipartimento di
Scienze di Base e applicate per l’Ingegneria), per un totale di 215
posti disponibili
Le statistiche di accesso rivelano che l'utilizzo maggiore del servizio
da parte degli studenti si registra nella fascia oraria dalle 21,00 alle
24,00 e negli orari diurni, relativi ai giorni festivi.
RILEVAZIONE INGRESSI: Periodo maggio 2017
- marzo 2018
|
Biblioteca Giurisprudenza
|
Biblioteca di Scienze della Terra
|
Biblioteca di Scienze di Base e Applicate
per l'Ingegneria
|
Totale
|
|
341
|
1557
|
468
|
2366
|
|
96
|
428
|
130
|
654
|
|
160
|
648
|
133
|
941
|
|
1670
|
3828
|
2358
|
7856
|
|
1921
|
3452
|
3181
|
8554
|
|
2208
|
3538
|
4469
|
10215
|
|
1174
|
4217
|
2633
|
8024
|
|
1760
|
6444
|
3960
|
12164
|
|
9330
|
24112
|
17332
|
50774
|
|
La nuova Biblioteca di Studi Orientali, presso l’edificio Marco Polo, è
stata predisposta per essere aperta ad orario prolungato e presto sarà
attivata H24. Gli Uffici dell’Area Gestione Edilizia stanno, inoltre,
completando le verifiche per individuare la sede più adatta per la
prossima sala automatizzata per il prolungamento di orario fino H24 che
sarà realizzata nel 2019.
Il Sistema Bibliotecario è impegnato nell’aggiornamento della qualità
dei servizi per fornire in rete gli strumenti di studio più innovativi e
consentire una maggiore interattività tra studenti e biblioteche
attraverso il portale, il catalogo in linea e altri strumenti di
ricerca. Nel 2017 è stata potenziata l’offerta degli e-book, acquisendo
collezioni interdisciplinari sia in lingua straniera sia in italiano
(ca.80.000); è stata acquisita la collezione di libri specifica per la
medicina (AccessMedicine) e mantenute le banche dati e le riviste
indispensabili in tutte le aree, non solo per la ricerca ma anche per la
didattica. Prosegue inoltre l’attività di digitalizzazione delle
collezioni, nel rispetto delle leggi sul diritto di autore. Il Sistema
opera in collaborazione con il Comitato Direttivo coordinando queste
attività e in particolare l’attività di informazione e formazione degli
studenti che spesso non riescono ad usufruire al meglio di tutte le
risorse disponibili. Ha inoltre incoraggiato l’attivazione delle
Commissioni delle biblioteche nelle Facoltà, per discutere con gli
studenti sulle loro necessità.
A tale proposito si segnala che il Consiglio del Comitato Direttivo è
scaduto il 31 dicembre scorso e la designazione dei nuovi rappresentanti
delle macroaree è all’ordine del giorno del seduta del Collegio dei
Direttori di Dipartimento del 23 aprile 2018. Il rinnovo del Direttivo
consentirà di riprendere le attività entro il mese di maggio.
Il Comitato Direttivo potrà proporre un aggiornamento del piano di
riorganizzazione complessiva, che dovrà tenere conto delle proposte
delle strutture stesse, secondo quanto previsto all’art. 9.3 del vigente
Regolamento del Sistema Bibliotecario Sapienza; tale piano potrà essere
sottoposto al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione entro
il mese di giugno.
Alle ore 18.43 entrano nella sala della riunione il professor
Giovanni Solimine, Presidente del Comitato Direttivo del Sistema
Bibliotecario Sapienza e la dottoressa Adriana Magarotto, Direttore del
Sistema Bibliotecario Sapienza.
Sul punto relativo a: “Relazione piano biblioteche Sapienza”
(relazioni 6.1), il rettore ricorda che, a seguito di
sollecitazione della componente studentesca, è stato chiesto al
professor Giovanni Solimine e alla dottoressa Adriana Magarotto di
effettuare una disamina sulla situazione delle Biblioteche di Sapienza
con l’obiettivo sostanziale di razionalizzare le sedi e il personale
bibliotecario in modo da garantire, oltre l’apertura delle biblioteche
h24, anche l’apertura h12 nel maggior numero di sedi possibili con
un’opportuna dislocazione del personale in servizio.
Invita, quindi, il professor Solimine ad illustrare la relazione.
Il professor
Solimine riferisce che attualmente
l'Ateneo ha 55 biblioteche, in gran parte incardinate nei Dipartimenti e
nelle Facoltà, dalle quali dipendono per gli spazi e le risorse, e in
molti casi sono dislocate su più sedi perché, nonostante la
riorganizzazione e l’unificazione dei Dipartimenti nel 2010, di fatto
hanno mantenuto le medesime sedi.
Evidenzia che tale aspetto è stato oggetto di particolare riflessione e
il sistema bibliotecario collabora a due importanti progetti di
unificazione, il primo riguardante la Biblioteca Unificata di Lettere e
il secondo l’unificazione delle 11 biblioteche che compongono la
Biblioteca interdipartimentale di Scienze Giuridiche.
Altri interventi di razionalizzazione riguardano le biblioteche
dell’Area del Policlinico e del plesso Marco Polo, dove attualmente è
collocata la biblioteca interdipartimentale del Dipartimento di Studi
orientali e un altro nucleo librario che fa capo al Dipartimento di
Studi Europei, che andrebbero ricondotte ad un’unica responsabilità.
Ritiene strategicamente efficace aumentare l’orario di apertura, almeno
fino alle ore 20.00, di un gruppo di biblioteche che attualmente hanno
orari diversi di apertura.
Specifica che nell’ultimo triennio il personale bibliotecario è stato
incrementato attraverso l’espletamento di alcuni concorsi per sostituire
il personale collocato in quiescenza e per potenziare gli orari di
apertura. Ricorda che il personale bibliotecario attualmente in servizio
nelle 55 biblioteche dell’Ateneo è di 220 unità. Inoltre, vengono
riservati alle biblioteche circa 900 borsisti e circa 30 volontari del
servizio civile.
Considera importante incrementare l’orario di apertura h24, poiché dai
dati statistici sull’affluenza nelle tre sale h24 emerge che l’utilizzo
maggiore da parte degli studenti è tra le ore 21.00 e le ore 24.00 e nei
giorni festivi. Informa che è in fase di realizzazione una quarta
biblioteca aperta h24 presso l’edificio Marco Polo.
Altro aspetto su cui il sistema bibliotecario è impegnato riguarda
l’innovazione di alcuni servizi anche a seguito delle risorse assegnate
dall'Amministrazione centrale e di questo ringrazia il Consiglio di
Amministrazione.
Evidenzia che nella gestione del sistema bibliotecario un notevole
impulso proviene dalle Commissioni Biblioteche istituite presso le
Facoltà su richiesta degli studenti. Inoltre, il Collegio dei Direttori
di Dipartimento ha indicato i rappresentanti delle Macroaree nel
Comitato Direttivo del Sistema, scaduto il 31 dicembre 2017 e, quindi,
si è in condizione di operare a pieno regime.
Specifica che lo sviluppo del sistema bibliotecario avviene anche sulla
base di un meccanismo di monitoraggio delle performance delle
Biblioteche, messo a punto gradualmente negli anni precedenti, per
consentire di equilibrare l’attenzione sulle dimensioni e la complessità
delle biblioteche con una valutazione positiva delle prestazioni di
servizio che le stesse erogano. Tale meccanismo divide le biblioteche in
quattro gruppi secondo la loro complessità, e la valutazione avviene
all’interno di ognuno di essi e ogni biblioteca è confrontata con quelle
che operano nelle stesse condizioni.
Evidenzia, infine, che il predetto sistema di valutazione rappresenta un
incentivo per le biblioteche a migliorare e potenziare i propri servizi.
Il
rettore ringrazia il professor Solimine e chiede se
vi sono osservazioni.
Chiedono di intervenire i consiglieri:
Lodise, Altezza, Gras,
Polimeni, Azzaro e il Prorettore vicario.
In particolare:
• il consigliere
Lodise ringrazia il professor Solimine
per la puntuale relazione e chiede se è possibile acquisire un elenco
dell’allocazione di tutte le biblioteche con i relativi orari di
apertura, anche in formato Excel o PDF, al fine di poterlo condividere
facilmente con gli studenti domanda se è già possibile consultare online
l’analisi delle valutazioni delle singole Biblioteche.
Pur concordando con la razionalizzazione degli spazi, ritiene necessario
distinguere le sale lettura dalle biblioteche vere e proprie, al fine di
razionalizzare ed ottimizzare gli orari di apertura di quest’ultime e
poter usufruire anche nei weekend delle sale lettura, in modo che lo
studente possa studiare e nel contempo percepire la dimensione
universitaria.
Ritiene, inoltre, che le informazioni relative alle sale lettura debbano
essere fornite anche tramite il sito istituzionale di più facile
consultazione rispetto ai siti dei Dipartimenti.
Sottolinea che l’utilizzo ottimale delle sale h24 da parte degli
studenti è la migliore rappresentazione della serietà degli studenti di
Sapienza, che in spazi privi di vigilanza e di personale mostrano grande
senso di responsabilità e attenzione nell’utilizzo degli stessi;”
• anche il consigliere
Altezza ringrazia il professor
Solimine per la puntuale relazione, che offre spunto a due
considerazioni: una di carattere quantitativo relativa ai servizi
offerti e un’altra di ordine qualitativo sui sistemi di valutazione.
Riguardo al primo aspetto, evidenzia che gli orari di apertura delle
biblioteche non sono omogenei essendo le stesse dislocate in più sedi e
il personale insufficiente. Inoltre, l’età media del personale è
alquanto elevata e ciò complica la possibilità dell’apertura prolungata.
A suo parere la questione del personale deve essere affrontata in sede
di contrattazione integrativa.
Sull’aspetto qualitativo rileva che il sistema valutativo non considera
alcuni elementi importanti quali, ad esempio, la volontà dei
Dipartimenti o delle Facoltà ad investire sulle biblioteche e la
percentuale di aggiornamento del patrimonio librario. Ritiene, infatti,
che una biblioteca debba essere un organismo vivo in continuo
aggiornamento;
• il consigliere
Gras si complimenta per il progetto di
razionalizzazione delle biblioteche e concorda sulla estensione
dell’orario di apertura delle stesse fino alle ore 20.00. Per quanto
riguarda i servizi non è in grado di valutare la strategia di estendere
l’apertura delle biblioteche h24 perché dipende dalla localizzazione
delle sedi, tuttavia ritiene necessario consentire la scansione dei
documenti che, a suo parere, rappresenta un’attuale esigenza degli
studenti;
• la consigliera
Polimeni ringrazia il professor
Solimine per la puntuale relazione e ritiene che atro punto cruciale sia
l’apertura anche di sabato, servizio molto richiesto dagli studenti;
• il consigliere
Azzaro, dopo aver ringraziato il
professor Solimine e la dottoressa Magarotto per i risultati
presentanti, concorda con la strategia del Rettore di concentrare le
biblioteche sul territorio affinché diventino un punto di riferimento
per gli studenti. Osserva che alcune biblioteche vivono,
sostanzialmente, con la presenza degli studenti della Macroarea di
riferimento poiché gli stessi cercano anche un ambiente scientificamente
più affine. Pertanto, in fase di razionalizzazione, oltre al tema
fondamentale della localizzazione, sarebbe opportuno tenere conto di un
ambito disciplinare può ampio;
• il
prorettore vicario fa presente quanto segue:
- sul rapporto delle due biblioteche situate nell’edificio Marco Polo
con la nuova costruenda biblioteca unificata di Lettere, ricorda che la
“Commissione biblioteche della Facoltà di Lettere e Filosofia sul
progetto della nuova biblioteca di area umanistica”, appositamente
nominata dalla Facoltà, ha ipotizzato la possibilità che le biblioteche
dell’edificio Marco Polo potessero caratterizzarsi come una biblioteca
didattica, riservando al nuovo edificio da costruire una connotazione di
tipo scientifico e di ricerca. Informa che nella Biblioteca centrale di
Architettura è in funzione, da pochissimi giorni, un servizio
automatizzato per il deposito libri, tramite l’utilizzo di un robot.
Specifica che è un prodotto installato con i fondi della Fondazione
Roma. Ritiene sia una innovazione notevole e potrebbe essere il futuro
della gestione delle biblioteche;
- sulla unificazione delle biblioteche crede sia opportuno pensare per
il futuro a poche grandi biblioteche di Area, perché offrono numerosi
vantaggi di gestione, di efficienza e di apertura prolungata. In
particolare la possibilità di superare le difficoltà connesse alla
gestione del personale che potrebbe essere utilizzato concentrandolo in
poche grandi sedi. Ricorda di aver avviato tale operazione nell’ambito
dell’Area di Architettura e dal confronto con i Dipartimenti emerse
l’opportunità di rivedere la regolamentazione e prevedere degli
incentivi o delle facilitazioni anche nei confronti dei Dipartimenti che
con l’unificazione si priverebbero di una parte delle loro risorse.
Il
direttore generale sottolinea che il Regolamento del
sistema bibliotecario Sapienza è stato predisposto su impulso del
Direttore Generale pro tempore, Carlo Musto D’Amore, che ha mostrato
grande attenzione per il sistema bibliotecario, infatti non solo è stato
sostituito il personale andato in quiescenza, ma sono state incrementate
le unità di personale in prospettiva di una razionalizzazione che
consenta di aumentare i servizi in favore dell’utenza.
Il professor
Solimine concorda in merito alla strategia
di garantire una struttura aperta h24 in ciascuna Area e di potenziare
l’apertura fino alle ore 20.00 nel maggior numero possibile di sedi,
rivedendo l’orario di apertura delle altre biblioteche al fine di
garantire l’apertura anche di sabato mattina per gli studenti
lavoratori, prevedendo che quest’ultime possano effettuare il servizio
di prestito del materiale librario posseduto anche da altre biblioteche.
Evidenzia che le biblioteche site presso l’edificio Marco Polo,
considerando anche l’orientamento in tal senso della Facoltà di Lettere
e Filosofia, continueranno ad esistere come biblioteca di servizio
didattico anche dopo la realizzazione della Biblioteca Unificata di
Lettere che avrà invece carattere di studio e ricerca e per la quale si
prevede un’apertura h24.
Sottolinea, inoltre, che per la biblioteca di Lettere è previsto un
deposito robotizzato che rappresenta sicuramente un miglioramento per la
razionalizzazione del personale.
Riguardo alla performance delle Biblioteche, fa presente che anche se vi
è stata una riduzione del patrimonio librario, dovuto all’utilizzo dei
fondi da parte dei Dipartimenti per incrementare collezioni e
abbonamenti di periodici in formato elettronico, non si è verificato
alcun depauperamento qualitativo dei servizi.
Alle ore 19.27 escono dalla sala della riunione il professor
Giovanni Solimine e la dottoressa Adriana Magarotto
Il
rettore sottolinea che le biblioteche h24 hanno
l’enorme vantaggio di una gestione automatizzata, ed esprime
apprezzamento per l’ottimale utilizzo da parte di oltre 15 mila
studenti. Ricorda che è in fase di realizzazione la quarta struttura
h24, presso l’edificio Marco Polo, dove gravitano 6-7 mila studenti.
Non essendovi altre richieste di interventi, invita il Consiglio a
prendere atto delle informazioni contenute nella relazione sullo stato
delle Biblioteche di Sapienza e sui risultati finora raggiunti e propone
che il Sistema Bibliotecario Sapienza presenti entro il mese di giugno
2018 al Consiglio di Amministrazione un Piano di razionalizzazione
complessiva delle biblioteche che tenga conto delle osservazioni emerse
nel corso del dibattito, in particolare sulla necessità di:
- garantire l’apertura delle biblioteche fino a h12 nel maggior numero
di sedi possibili con distribuzione topografica omogenea, nonché
un’opportuna dislocazione del personale in servizio;
- garantire l’apertura di nuove sale lettura h24, con l’implementazione
della automazione nelle sedi di San Lorenzo/Marco Polo e Architettura
(Via Gramsci), e organizzare la fornitura dei servizi di base anche
nelle giornate di sabato.
La delibera è approvata all’unanimità.
DELIBERAZIONE N. 145/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Visto lo Statuto della Sapienza Università di Roma emanato con D.R. n.
3689 del 29 ottobre 2012;
• Visto il Regolamento organizzativo del Sistema Bibliotecario della
Sapienza emanato con D.R. n. 4461 del 15 dicembre 2011;
• Letta la relazione sullo stato delle biblioteche di Sapienza
presentata dal Sistema Bibliotecario Sapienza e sui risultati finora
conseguiti;
• Ritenuto opportuno che il Sistema Bibliotecario Sapienza presenti
entro il mese di giugno 2018 al Consiglio di Amministrazione un Piano di
razionalizzazione complessiva delle biblioteche che tenga conto delle
osservazioni emerse nel corso del dibattito, in particolare sulla
necessità di:
- garantire l’apertura delle biblioteche fino a h12 nel maggior numero
di sedi possibili con distribuzione topografica omogenea, nonché
un’opportuna dislocazione del personale in servizio;
- garantire l’apertura di nuove sale lettura h24, con l’implementazione
della automazione nelle sedi di San Lorenzo/Marco Polo e Architettura
(Via Gramsci), e organizzare la fornitura dei servizi di base anche
nelle giornate di sabato
PRENDE ATTO
delle informazioni contenute nella relazione sullo stato delle
Biblioteche di Sapienza e sui risultati finora raggiunti
E
Presenti n. 12, votanti n. 10: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro,
Colotta, Gras, Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
che il Sistema Bibliotecario Sapienza presenti entro il mese di giugno
2018 al Consiglio di Amministrazione un piano di razionalizzazione
complessiva che tenga conto in particolare della necessità di:
- garantire l’apertura delle biblioteche h12 nel maggior numero di sedi
possibili con distribuzione topografica omogenea, nonché un’opportuna
dislocazione del personale in servizio;
- garantire l’apertura di nuove sale lettura h24, con l’implementazione
della automazione nelle sedi di San Lorenzo/Marco Polo e Architettura
(Via Gramsci), e organizzare la fornitura dei servizi di base anche
nelle giornate di sabato.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
Proposta di revisione del Regolamento per l’utilizzo del Centro
Congressi d’Ateneo di via Salaria, 113.
ll Presidente sottopone all'attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dall’Area Patrimonio e servizi
economali – Ufficio Patrimonio immobiliare.
Il Presidente ricorda che con delibera n. 139/17 del 27 aprile 2017 il
Consiglio di Amministrazione ha approvato la proposta di gestione
centralizzata del Centro Congressi d’Ateneo da parte del Rettorato per
le esigenze istituzionali dell’Università, con il coinvolgimento della
Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione attraverso il
meccanismo della delega, e la bozza del relativo Regolamento di utilizzo
del Centro, successivamente emanato con D.D. 1944/2017 del 17.5.2017.
Il citato Regolamento è stato modulato facendo riferimento all’allora
vigente Regolamento per l’uso temporaneo e/o occasionale dei locali e
degli spazi interni ed esterni di proprietà dell’Università degli Studi
di Roma “La Sapienza” cui si fa espresso rinvio sia per l’individuazione
della tariffa applicabile (art.5) sia per quanto non espressamente
previsto dal Regolamento specifico del Centro Congressi (Art.11),
ponendosi quest’ultimo in rapporto di specialità rispetto al primo.
Il Presidente ricorda che recentemente (Delibera n. 454/17 del
5.12.2017) il Consiglio di Amministrazione ha approvato un nuovo testo
del Regolamento per l’uso temporaneo e/o occasionale dei locali e degli
spazi interni ed esterni di proprietà dell’Università degli Studi di
Roma “La Sapienza”, modificato in base all’esperienza maturata nel tempo
che ha evidenziato la necessità di apportare alcuni correttivi. In
particolare, il nuovo testo ha ridefinito i casi di gratuità ed
onerosità dell’utilizzo di cui all’Art. 3, con l’intento di
circoscrivere le ipotesi di uso gratuito degli spazi dell’Ateneo anche
in funzione di una sostenibilità economica della loro gestione, e ha
introdotto nel tariffario una voce specifica dedicata al centro
Congressi di Via Salaria (da aggiornare per effetto della redazione di
apposita stima da parte dell’Area Gestione Edilizia, pervenuta il
23.3.2018), che risulta quindi ad oggi disciplinato sia dal Regolamento
“generale” che da quello “speciale”.
La Facoltà di Scienze Politiche in data 19 marzo ha trasmesso una
proposta di modifica del Regolamento per l’utilizzo del Centro Congressi
d’Ateneo di via Salaria, 113 che nasce dall’esperienza maturata nel
corso nel primo anno di gestione e dall’esigenza di armonizzare i due
testi regolamentari.
In particolare, l’attuale formulazione prevede un differente trattamento
economico per attività analoghe, il cui discrimen è rappresentato dal
luogo di svolgimento delle stesse, ovvero tra spazi congressuali
dell’Ateneo (tra i quali è inclusa, ad esempio, l’Aula Magna o altri
spazi di particolare rilievo) e Centro Congressi di via Salaria.
Di seguito, in sintesi, le difformità che si propone di superare
uniformandole al Regolamento utilizzo spazi generale, tenendo altresì
conto che il Centro di spesa della Facoltà di Scienze Politiche
Sociologia e Comunicazione, ai sensi del Regolamento specifico, sostiene
tutti gli oneri di manutenzione sia ordinaria che straordinaria del
Centro Congressi e deve quindi assicurare una gestione che sia
economicamente sostenibile:
A. Iniziative istituzionali di tipo convegnistico, congressuale,
concertistico o simili promosse da soggetti appartenenti alla Comunità
Accademica
Luogo di svolgimento
|
Trattamento economico
|
Riferimento normativo
|
spazi congressuali dell’Ateneo
|
rimborso spese
|
Art.3, lett. b) Regolamento utilizzo spazi
(generale)
|
Centro Congressi di via Salaria
|
totale gratuità
|
Art. 5, c.1, lett. a) Regolamento Centro
Congressi
|
B. Iniziative istituzionali promosse da soggetti appartenenti alla
Comunità Accademica in partenariato con terzi
Luogo di svolgimento
|
Trattamento economico
|
Riferimento normativo
|
spazi congressuali dell’Ateneo
|
Tariffa commerciale agevolata (50%)
|
Art.3, lett. c) Regolamento utilizzo spazi
(generale)
|
Centro Congressi di via Salaria
|
mero rimborso spese
|
Art. 5, c.1, lett. b1) Regolamento Centro
Congressi
|
In base all’esperienza maturata nei primi mesi di gestione, la Facoltà
ha ritenuto di proporre le seguenti ulteriori modifiche, volte ad
evitare dubbi interpretativi nell’applicazione del Regolamento:
Art.2, c.1: precisazione testuale circa le attività di alta rilevanza,
allo svolgimento delle quali è destinato prioritariamente il Centro: non
possono essere considerate tali i Consigli di Facoltà o di Dipartimento
e le sedute di Laurea;
Art.2, c.3: eliminazione della possibilità di specifica riserva,
definita d’intesa con il Rettore, per una giornata settimanale in favore
dei Dipartimenti aventi sede nell’edificio: tale riserva specifica non è
ritenuta coerente con lo spirito della gestione centralizzata del Centro
nell’interesse superiore dell’Ateneo, poiché non consente
l’ottimizzazione dello spazio congressuale; i Dipartimenti aventi sede
nell’edificio potranno comunque utilizzare il Centro nell’ambito della
normale programmazione delle attività che dovrà essere tesa a garantire
la sostenibilità economica del Centro medesimo, equilibrando tra
finalità istituzionali di alta rilevanza e massimizzazione delle entrate
commerciali.
Con riferimento all’Art.5 relativo agli oneri per l’utilizzo del Centro
Congressi, la previsione di gratuità di concessione del Centro Congressi
è stata armonizzata al Regolamento utilizzo spazi generale. La Facoltà
ha inoltre prodotto un tariffario specifico, che tiene conto delle spese
di funzionamento da porre a carico delle strutture richiedenti, ove si
ricada in tale previsione, in un’ottica di trasparenza e recepisce come
tariffa giornaliera di utilizzo la stima di € 2.000,00 redatta dall’Area
Gestione Edilizia (cfr. prot. 25927 del 23.3.2018) in maggiore aderenza
ai valori di mercato.
Il nuovo testo proposto dalla Facoltà, allegato in raffronto a quello
attualmente in vigore, è stato redatto sulle indicazioni fornite
dall’Area Patrimonio e dell’Area Affari Istituzionali, per quanto di
competenza.
Infine, con riferimento alla previsione del versamento all’Ateneo del
50% delle entrate, da intendersi al netto dei costi gestione, la Facoltà
chiede una deroga per i primi due anni di attività del Centro (dal 1
settembre 2017 al 31 agosto 2019) con conseguente mantenimento in capo
al Centro di Spesa della Facoltà dell’intero importo. La proposta,
valutata congrua dall’Area Patrimonio, può trovare accoglimento in
quanto il Centro di Spesa della Facoltà, al fine di assicurare la piena
funzionalità del Centro Congressi, ha già sostenuto a proprio carico
spese di avvio, manutenzione e abbellimento e ha programmato l’acquisto
delle apparecchiature per il servizio di traduzione simultanea e per il
sistema video di ripresa e registrazione (stimati in ca. € 17.000,00)
non inclusi nell’allestimento fornito con l’intervento di
ristrutturazione originario; tale deroga, inoltre, permetterebbe, in
questa prima fase di esercizio, di assicurare l’equilibrio finanziario
della gestione come prescritto dall’art.6, comma 3 del Regolamento per
l’utilizzo del Centro Congressi d’Ateneo di via Salaria, 113.
Il Presidente invita il Consiglio ad esprimersi in merito alla proposta
di modifica del Regolamento per l’utilizzo del Centro Congressi d’Ateneo
di via Salaria, 113, come sopra illustrata.
Allegati parte integrante:
- Regolamento per l’utilizzo del Centro Congressi di Ateneo di Via
Salaria 113 (testo vigente e proposta di modifica) (Allegato 20)
Allegati in visione:
- delibera C.d.A.139/17 del 27.4.2017
- D.D. 1944/2017 del 17.5.2017
- delibera C.d.A. 454/17 del 5.12.2017
- Prot. 25442 - proposta della Facoltà del 19.3.2018 di modifica del
Regolamento
- Stima AGE canone di utilizzo temporaneo della Sala Congressi,
prot.25927 del 22.3.2018
- Tariffario del Centro Congressi (allegato alla bozza di Regolamento
modificato)
Alle ore 19.29 esce dalla sala della riunione il consigliere
Francesco Colotta ed entra l’Architetto Paola Di Bisceglie, Direttore
dell’Area Patrimonio e Servizi Economali.
Sul punto relativo a: “Proposta di revisione del Regolamento per
l'utilizzo del Centro Congressi d’Ateneo di via Salaria, 113”
(affari
patrimoniali ed edilizia 7.1), il rettore, dopo aver illustrato
le principali modifiche apportate al Regolamento in oggetto, come
puntualmente riportate in relazione istruttoria, chiede se vi sono
osservazioni.
La consigliera
Chiaranza rileva che l’art. 4, comma 2,
prevede che il Centro in argomento si faccia carico anche della
manutenzione straordinaria, contrariamente a quanto previsto per tutti i
Centri di Spesa chiamati a garantire la solo manutenzione ordinaria.
Alle ore 19.33 esce dalla sala della riunione l’Architetto Paola
Di Bisceglie.
Il
rettore concorda e non essendovi altre richieste di
intervento, pone in votazione la proposta di delibera con l'eliminazione
all’art. 4, comma 2, delle parole “e straordinaria”. La delibera è
approvata all'unanimità.
DELIBERAZIONE N. 146/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto dell’Università La Sapienza;
• Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 139 del 27
aprile 2017 concernente la gestione centralizzata del Centro Congressi
d’Ateneo di via Salaria n. 113 per le esigenze istituzionali
dell’Università da parte del Rettorato, con delega al Preside della
Facoltà di Scienze Politiche;
• Vista la D.D. n. 1944 del 17 maggio 2017 di emanazione del Regolamento
per l’utilizzo del Centro Congressi di Ateneo di Via Salaria n. 113;
• Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 454 del 5
dicembre 2017 che ha modificato il Regolamento per l’uso temporaneo e/o
occasionale dei locali e degli spazi interni ed esterni di proprietà
dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”;
• Vista la proposta di modifica presentata dalla Facoltà di Scienze
Politiche, Sociologia e Comunicazione con nota prot. n. 25442 del 19
marzo 2018;
• Valutata l’opportunità di procedere all’armonizzazione dei due testi
vigenti;
• Vista la bozza di Regolamento di utilizzo del Centro Congressi
d’Ateneo di via Salaria n. 113 predisposta dalla Facoltà di Scienze
Politiche, Sociologia e Comunicazione tenendo conto delle indicazioni
fornite dall’Area Patrimonio e dell’Area Affari Istituzionali, per
quanto di competenza;
• Vista la stima redatta dall’Area Gestione Edilizia che fissa il valore
del canone di utilizzo temporaneo del Centro Congressi in € 2.000,00;
• Considerato quanto emerso nel corso del dibattito in particolare sulla
opportunità che in merito agli oneri di manutenzione a carico del Centro
di Spesa all’art. 4, comma 2, siano eliminate le parole “e
straordinaria”;
• Presenti n. 11, votanti n. 9: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
• di approvare la proposta di modifica del Regolamento di utilizzo del
Centro Congressi d’Ateneo di via Salaria n. 113, con l’ulteriore
seguente modifica:
- all’art. 4, comma 2, eliminare le parole “e straordinaria”;
• di dare mandato alle Aree competenti di apportare al testo del
Regolamento de quo le eventuali modifiche di carattere meramente formale
e non sostanziale che si rendessero necessarie prima dell’emanazione;
• di autorizzare in via transitoria la deroga del versamento all’Ateneo
del 50% delle entrate derivanti dalla gestione del Centro Congressi da
parte della Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione, al
netto delle spese, per i primi due anni di attività del Centro (dal 1°
settembre 2017 al 31 agosto 2019) con conseguente mantenimento in capo
al Centro di Spesa dell’intero importo in considerazione delle spese di
avvio, manutenzione e abbellimento sostenute dal medesimo Centro di
Spesa.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
Accordo di programma Università-MIUR del 3.5.2001 e ss.mm.ii.:
modifica delle modalità di erogazione dei contributi pluriennali
ll Presidente sottopone all'attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dall’Area Patrimonio e servizi
economali – Ufficio Patrimonio immobiliare.
Il Presidente ricorda che, nell’ambito dell’Accordo di Programma
stipulato il 3.5.2001 con il Ministero per l’Istruzione, l’Università e
la Ricerca - MIUR per la realizzazione, in cofinanziamento, di
interventi di edilizia universitaria, l’Università ha definito
l’allocazione dei relativi finanziamenti ministeriali sugli interventi
inclusi nel programma edilizio assentito dal Ministero.
In accordo con il MIUR, al variare del programma edilizio della Sapienza
l’allocazione dei finanziamenti ministeriali ha subìto di volta in volta
aggiornamenti, opportunamente riportati nel prospetto riassuntivo
(modello P) contenente l’utilizzazione dei contributi ministeriali e
trasmessi al MIUR per l’assenso alla variazione.
Da ultimo, in considerazione dell’urgenza di attivare la procedura di
richiesta di diverso utilizzo di fondi per includere nel piano
l’acquisizione del Comparto C10 e dell’Area Scalo San Lorenzo, il
Consiglio, nella seduta del 30 settembre 2014, con delibera n.234/14 ha
ratificato il Decreto Rettorale n. 2330 del 24.9.2014 di modifica
dell’allocazione dei contributi pluriennali di cui all’Accordo citato
nonché il relativo Modello P.
Il modello P, in particolare, evidenzia anche le diverse modalità di
finanziamento delle opere con i contributi pluriennali di cui
all’Accordo, distinguendo fra mutui erogati dalla Cassa Depositi e
Prestiti – CDP con oneri di ammortamento a carico del MIUR e contributi
ad erogazione diretta.
Il Presidente ricorda, inoltre, che al finanziamento del progetto per
l’insediamento nell’area SDO Pietralata era stato destinato il Mutuo
stipulato con la CDP per l’importo di € 39.386.500,00, il cui termine
ultimo di utilizzo era fissato improrogabilmente al 31.12.2017.
Informa che è stata avviata in tempo utile (cfr. nota prot. n. 21600 del
24.3.2017) la procedura per la variazione del piano di utilizzo dei
contributi pluriennali, in esito alla quale il MIUR, acquisito il parere
di tutti gli Enti coinvolti, con nota acquisita con prot. n. 62165 del
1.8.2017, ha comunicato il passaggio alla modalità di esclusiva
erogazione diretta dei contributi pluriennali di cui al precedente mutuo
CDP.
Si rende necessario, pertanto, modificare, per il successivo inoltro al
MIUR, il Modello P nella sola parte riguardante la modalità di
finanziamento dell’intervento SDO – Pietralata per l’importo di €
39.386.500,00, che passa da mutuo CDP (colonna c del modello) a
erogazione diretta dei contributi (colonna d). Restano invariati
l’elenco degli interventi e i relativi stanziamenti già definiti.
Il Presidente invita il Consiglio a prendere atto del passaggio alla
modalità di esclusiva erogazione diretta dei contributi pluriennali di
cui al precedente mutuo CDP per € 39.386.500,00, destinati
all’intervento SDO – Pietralata, e ad autorizzare la relativa modifica
del modello P, come risultante nell’allegato quale parte integrante alla
presente relazione, per il successivo inoltro al MIUR.
Allegato parte integrante:
nuova formulazione Modello P
(Allegato 21)
Allegati in visione:
Delibera C.d.A. 234/14 del 30.9.2014
nota Università prot. n. 21600 del 24.3.2017
nota MIUR acquisita con prot. n. 62165 del 1.8.2017
Sul punto relativo a: “Accordo di programma Università-MIUR del 3.5.2001
e ss.mm.ii.: modifica delle modalità di erogazione dei contributi
pluriennali”
(affari patrimoniali ed edilizia 7.2), il rettore
illustra la relazione e, non essendovi osservazioni, invita il Consiglio
di Amministrazione a prendere atto del passaggio alla modalità di
esclusiva erogazione diretta dei contributi pluriennali di cui al mutuo
CDP per € 39.386.500,00, destinati all’intervento SDO – Pietralata, e ad
autorizzare la relativa modifica del modello P per il successivo inoltro
al MIUR.
La delibera è approvata all’unanimità.
DELIBERAZIONE N. 147/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto di Sapienza Università di Roma emanato con D.R. n.
3689 del 29 ottobre 2012;
• Visto l’Accordo di Programma stipulato il 3 maggio 2001 con il
Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca – MIUR per la
realizzazione, in cofinanziamento, di interventi di edilizia
universitaria, e le ss. mm. e ii.;
• Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 13 del 24
gennaio 2017 con la quale è stato approvato il D.R. n. 2330 del 24
settembre 2014 di modifica dell’allocazione dei contributi pluriennali
di cui all’Accordo sul nuovo programma di interventi edilizi e del
relativo Modello P;
• Vista la nota prot. n. 21600 del 24 marzo 2017 con la quale
l’Università ha avviato la procedura per la variazione del piano di
utilizzo dei contributi pluriennali con riferimento al Mutuo stipulato
con la CDP per l’importo di € 39.386.500,00 destinato al progetto per
l’insediamento nell’area SDO Pietralata;
• Vista la nota acquisita con prot. n. 62165 del 1° agosto 2017 con la
quale il MIUR ha comunicato il passaggio alla modalità di esclusiva
erogazione diretta dei contributi pluriennali di cui al citato mutuo
CDP;
• Considerata la necessità di modificare, per il successivo inoltro al
MIUR, il Modello P nella sola parte riguardante la modalità di
finanziamento dell’intervento SDO – Pietralata per l’importo di €
39.386.500,00, restando invariati l’elenco degli interventi e i relativi
stanziamenti già definiti;
• Vista la nuova formulazione del Modello P allegata quale parte
integrante
PRENDE ATTO
del passaggio alla modalità di esclusiva erogazione diretta dei
contributi pluriennali di cui al precedente mutuo CDP per €
39.386.500,00, destinati all’intervento SDO – Pietralata
E
Presenti n. 11, votanti n. 9: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di autorizzare la relativa modifica del modello P, come risultante
nell’allegato quale parte integrante, per il successivo inoltro al
MIUR.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
Area sita in Roma tra viale del Policlinico, viale
dell’Università, piazza Confienza e via Osoppo: attribuzione degli
impianti sportivi al Centro di Servizi “Sapienza Sport”
Il Presidente sottopone all'attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dall’Area Patrimonio e servizi
economali – Ufficio Patrimonio immobiliare.
Il Presidente ricorda che il Consiglio di Amministrazione nella seduta
del 23 gennaio 2018 ha preso atto dell’avvenuto rilascio da parte della
Cassa Nazionale Assistenza e Previdenza C.A.N.A.P. della porzione
dell’area demaniale compresa tra viale del Policlinico, viale
dell’Università, piazza Confienza e via Osoppo sulla quale insistono gli
impianti sportivi, e delle verifiche in corso presso l’Agenzia del
Demanio, a cura dell’Area Patrimonio, circa la possibilità di mantenere
in esercizio gli impianti attraverso la gestione diretta, nelle more
della conclusione dell’iter per la realizzazione, nell’area in
argomento, di un progetto per Residenze universitarie ed annessi servizi
sportivi ex L. 338/2000 (IV° bando MIUR del 2017).
Informa che con nota prot. n. 23851 del 16 marzo 2018 è stato
formalmente rappresentato all’Agenzia del Demanio l’intendimento di
mantenere in esercizio gli impianti mediante gestione diretta degli
stessi al fine di destinarli alle attività sportive a favore degli
studenti. Ciò anche per ridurre il rischio di occupazioni abusive
dell’area.
A tale proposito il Presidente ricorda che con D.R. 2406/2017 è stato
istituito il Centro di servizi sportivi della Sapienza (Sapienza Sport)
tra le cui competenze vi è la promozione delle attività sportive degli
studenti, attraverso la gestione degli impianti sportivi “a qualsiasi
titolo rientranti nelle disponibilità della Sapienza, come individuati
dal Consiglio di Amministrazione” (cfr. art. 3 c. 9 Regolamento del
Centro “SapienzaSport”).
Pertanto si pone all’attenzione del Consiglio la proposta di temporanea
attribuzione al Centro Sapienza Sport degli impianti sportivi di via
Osoppo, consistenti in 3 campi di calcetto ed annessi locali ad uso
spogliatoi/uffici, per la gestione diretta da parte del Centro. Ciò
consentirebbe di dare una risposta alle richieste degli studenti, nonché
frenare il degrado dell’area dovuto all’inutilizzo e scongiurare i
rischi di occupazione abusiva fino alla futura installazione del
cantiere.
Il Centro avrà cura di compiere tutti gli atti propedeutici al
rispristino della funzionalità degli impianti (acquisizione di eventuali
autorizzazioni o permessi, verifica stato manutentivo, interventi
necessari per la sicurezza) d’intesa con gli Uffici competenti
dell’Amministrazione, nonché di provvedere alla quantificazione dei
costi per il reperimento della relativa copertura finanziaria, al
momento non prevista specificamente nell’ambito del budget dell’Area
Gestione Edilizia.
Tali verifiche potranno consentire di valutare, in alternativa e sulla
base di un’analisi costi benefici e delle tempistiche, anche la
possibilità di anticipare la realizzazione dei lavori già previsti nel
più ampio progetto di realizzazione di Residenze Universitarie con
servizi annessi, posto che il Progetto – in fase esecutiva – prevede il
mantenimento dell’area dei campi ed annesso edificio.
Il Presidente invita il Consiglio a deliberare in merito alla proposta,
come sopra illustrata, di attribuzione al Centro Sapienza Sport degli
impianti sportivi di via Osoppo per la gestione diretta da parte del
Centro stesso.
Allegati in visione:
- Nota prot. 23851 del 16.3.2018 all’Agenzia del Demanio
- D.R. 2406/2017 – Istituzione e regolamento del Centro “Sapienza Sport”
- C.d.A. 23.1.2018 - Presa d’Atto del rilascio e consegna impianti
sportivi Via Osoppo
Sul punto relativo a: “Area sita in Roma tra viale del Policlinico,
viale dell’Università, piazza Confienza e via Osoppo: attribuzione degli
impianti sportivi al Centro di Servizi Sapienza Sport” (
affari
patrimoniali ed edilizia 7.3), il rettore illustra la relazione
e, non essendovi osservazioni, pone in votazione la proposta di delibera
che è approvata all'unanimità.
DELIBERAZIONE N. 148/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto dell’Università La Sapienza;
• Considerata la disponibilità degli impianti sportivi siti in via
Osoppo, della quale il Consiglio di Amministrazione ha preso atto nel
corso della seduta del 23 gennaio 2018;
• Considerato il progetto di realizzazione di Residenze universitarie ed
annessi servizi sportivi ex L. 338/2000 (IV° bando MIUR del 2017)
nell’area compresa tra viale del Policlinico, viale dell’Università,
piazza Confienza e via Osoppo;
• Vista l’istituzione con D.R. n. 2406/2017 del Centro di Servizi
Sportivi della Sapienza (Sapienza Sport);
• Visto in particolare l’art. 3, c. 9 Regolamento del Centro
“SapienzaSport” che prevede da parte del Centro la gestione degli
impianti sportivi “a qualsiasi titolo rientranti nelle disponibilità
della Sapienza, come individuati dal Consiglio di Amministrazione”;
• Valutata l’opportunità di mantenere in esercizio gli impianti mediante
gestione diretta, nelle more della conclusione dell’iter relativo al
progetto richiamato, ex L. 338/2000;
• Presenti n. 11, votanti n. 9: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare la proposta di attribuzione temporanea al Centro Sapienza
Sport gli impianti sportivi di via Osoppo, consistenti in 3 campi di
calcetto ed annessi locali ad uso spogliatoi/uffici, per la gestione
diretta da parte del Centro, nelle more della conclusione dell’iter
relativo al progetto richiamato, ex L. 338/2000 e fino alla futura
installazione del cantiere.
Il Centro avrà cura di compiere tutti gli atti propedeutici al
rispristino della funzionalità degli impianti (acquisizione di eventuali
autorizzazioni o permessi, verifica stato manutentivo, interventi
necessari per la sicurezza) d’intesa con gli Uffici competenti
dell’Amministrazione, nonché di provvedere alla quantificazione dei
costi per il reperimento della relativa copertura finanziaria, al
momento non prevista specificamente nell’ambito del budget dell’Area
Gestione Edilizia.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
RIVISTA DI PROPRIETA’ DELL’ATENEO: “RIVISTA DI STUDI UNGHERESI”
– NOMINA DEL NUOVO DIRETTORE E TRASFERIMENTO DAL DIPARTIMENTO DI STUDI
EUROPEI, AMERICANI E INTERCULTURALI AL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI
RICERCA “COOPERAZIONE CON L’EURASIA, IL MEDITERRANEO E L’AFRICA SUB
SAHARIANA – CEMAS”.
Il Presidente sottopone all’esame del Consiglio di Amministrazione la
seguente relazione predisposta dall’Area Affari Istituzionali.
Il Dipartimento di Studi Europei, Americani, e Interculturali con nota
prot. n. 31714 del 12/04/2018, ha trasmesso all’Area Affari
Istituzionali l’estratto del verbale del Consiglio di Dipartimento del
giorno 21 marzo 2018, relativo al trasferimento della “Rivista Studi
Ungheresi” presso il Centro Interdipartimentale di Ricerca “Cooperazione
con l’Eurasia, il Mediterraneo e l’Africa Sub Sahariana – CEMAS”. La
rivista è registrata presso il Tribunale Civile di Roma sezione stampa e
informazione al n. 205/2002.
Nella seduta del 17 gennaio 2018 il Consiglio di Dipartimento aveva
nominato quale Direttore Responsabile della rivista il prof. Andrea
Carteny, direttore del CEMAS. Poiché il contributo per le riviste segue
il direttore responsabile, il Consiglio di Dipartimento ha deliberato
altresì la rinuncia al finanziamento di Ateneo per le pubblicazioni del
2018.
Il CEMAS con nota prot. n. 31698 del 12/4/2018, ha trasmesso all’Area
Affari Istituzionali l’estratto del verbale del Comitato Direttivo del
giorno 22 marzo 2018, relativo alla ratifica della nomina del prof.
Carteny quale direttore responsabile della rivista e all’approvazione
del trasferimento della rivista presso il CEMAS.
Le spese relative all’acquisto di contributi unificati utili per il
deposito delle istanze di aggiornamento per i mutamenti intervenuti
ammontano ad euro 200,00 (duecento) e graveranno sul conto AC
17.01.010.010, COFOG 01.4 - UA.S.001.DUF.ARAI.AGP “imposte sul registro”
Bilancio Universitario 2018.
Tutto ciò premesso si invita il Consiglio a voler deliberare al
riguardo.
ALLEGATI IN VISIONE:
Estratto del verbale del Consiglio di Dipartimento di Studi Europei,
Americani, e Interculturali del 21 marzo 2018;
Estratto del verbale del Comitato Direttivo del CEMAS del giorno 22
marzo 2018.
Sul punto relativo a: “Rivista di proprietà dell’Ateneo: “Rivista di
Studi Ungheresi” – Nomina del nuovo Direttore e trasferimento dal
Dipartimento di Studi Europei, Americani e Interculturali al Centro
Interdipartimentale di Ricerca “Cooperazione con l’Eurasia, il
Mediterraneo e l’Africa Sub Sahariana – CEMAS””
(affari
patrimoniali ed edilizia 7.4), il rettore illustra la relazione
e, non essendovi richieste di interventi, pone in votazione la proposta
di delibera che è approvata all’unanimità.
DELIBERAZIONE N. 149/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto di Sapienza Università di Roma emanato con D.R. n.
3689 del 29 ottobre 2012;
• Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 474 del 19
dicembre 2017 di approvazione del bilancio di previsione annuale
autorizzatorio dell’anno 2018;
• Visto l’estratto del verbale del Consiglio di Dipartimento di Studi
Europei, Americani e Interculturali del 21 marzo 2018;
• Visto l’estratto del verbale del Comitato Direttivo del Centro
Interdipartimentale “Cooperazione con l’Eurasia, il Mediterraneo e
l’Africa Sub Sahariana” – CEMAS, del giorno 22 marzo 2018;
• Presenti n. 11, votanti n. 9: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
- di approvare la nomina del prof. Andrea Carteny quale Direttore
Responsabile della “Rivista Studi Ungheresi”;
- di approvare il trasferimento della “Rivista Studi Ungheresi” dal
Dipartimento di Studi Europei, Americani, e Interculturali al Centro
Interdipartimentale “Cooperazione con l’Eurasia, il Mediterraneo e
l’Africa Sub Sahariana” – CEMAS.
Le spese relative all’acquisto di contributi unificati utili per il
deposito delle istanze di aggiornamento per i mutamenti intervenuti
ammontano ad € 200,00 (duecento) e graveranno sul conto AC
17.01.010.010, COFOG 01.4 - UA.S.001.DUF.ARAI.AGP “Imposte sul registro”
Bilancio Universitario 2018.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
RIVISTA DI PROPRIETA’ DELL’ATENEO: “MEDICINA NEI SECOLI” -
STIPULA DEL CONTRATTO TRA “SAPIENZA” UNIVERSITÀ DI ROMA E “EBSCO
PUBLISHING, INC”.
Il Presidente sottopone all’esame del Consiglio di Amministrazione la
seguente relazione predisposta dall’Area Affari Istituzionali.
Il Dipartimento di Medicina Molecolare, con nota prot.n. 25301 del
21/03/2018, ha trasmesso all’Area Affari Istituzionali l’estratto del
verbale del Consiglio di Dipartimento del giorno 8 settembre 2017,
relativo alla stipula di un contratto di licenza con EBSCO Publishing
Inc., al fine di consentire alla stessa società l’estrazione di dati a
scopo di indicizzazione e la possibilità di utilizzare contributi
integrali che compaiono sulla rivista “Medicina nei Secoli” sulla
piattaforma di EBSCO Discovery.
Tale contratto non comporta costi ma solo l’acquisizione di un maggior
livello di distribuzione e quindi di visibilità e citazione; EBSCO si
impegna, nel caso di profitti, a versare i diritti spettanti al
Dipartimento sulla base di quanto previsto nell’art. 4 del contratto di
licenza.
Tutto ciò premesso si invita il Consiglio a voler deliberare al
riguardo.
ALLEGATI PARTE INTEGRANTE
Contratto tra Sapienza Università di Roma e “EBSCO Publishing Inc.”.
(Allegato 22)
ALLEGATI IN VISIONE:
Estratto del verbale del Consiglio di Dipartimento di Medicina
Molecolare dell’8 settembre 2017.
Sul punto relativo a: “Rivista di proprietà dell’Ateneo: “Medicina nei
Secoli” – Stipula del contratto tra “Sapienza” Università di Roma e
“Ebsco Publishing, Inc””
(affari patrimoniali ed edilizia 7.5),
il rettore illustra la relazione e, non essendovi richieste di
interventi, pone in votazione la proposta di delibera che è approvata
all’unanimità.
DELIBERAZIONE N. 150/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto di Sapienza Università di Roma emanato con D.R. n.
3689 del 29 ottobre 2012;
• Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 474 del 19
dicembre 2017 di approvazione del bilancio di previsione annuale
autorizzatorio dell’anno 2018;
• Visto l’estratto del verbale del Consiglio di Dipartimento di Medicina
Molecolare dell’8 settembre 2017;
• Visto il contratto di licenza con “EBSCO Publishing Inc.”, allegato
quale parte integrante della relazione istruttoria;
• Presenti n. 11, votanti n. 9: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
- di approvare la stipula del contratto di licenza con la “EBSCO
Publishing Inc.” per la rivista “Medicina nei Secoli”;
- di delegare la prof.ssa Angela Santoni a sottoscrivere il suddetto
contratto, in qualità di Direttore del Dipartimento presso cui afferisce
la Rivista “Medicina nei Secoli”.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
Assegnazione risorse reclutamento personale docente: criteri e
conseguenti adempimenti
Il Presidente comunica che, in attuazione della delibera n. 88/18 del
13/03/2018 del Consiglio di Amministrazione, è stata inviata la
richiesta alle Facoltà e ai Dipartimenti di verifica/integrazione della
programmazione 2017/2019 presentata lo scorso anno con la precisazione
che, in caso di mancata comunicazione, si intendevano confermate le
programmazioni già inviate nel 2017.
La procedura di acquisizione della Programmazione 2018 si è regolarmente
conclusa entro il termine di scadenza fissato al 16 aprile 2018,
risultando confermate le richieste precedenti per 1 Facoltà e 7
Dipartimenti che non hanno comunicato modifiche o integrazioni.
Il Presidente comunica, inoltre, che per l’assegnazione delle risorse
destinate al reclutamento di personale docente per l’anno 2018, il
Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018 ha deliberato
(delibera n. 104/18) di confermare i criteri già approvati dal medesimo
nella seduta del 07/03/2017, (delibera n. 44/17) relativi
all’assegnazione per l’anno 2017, con la sola eccezione per i parametri
didattici del Dipartimento di Scienze della Terra assoggettati a norme
specifiche.
Il Senato ha, inoltre, raccomandato al Consiglio di Amministrazione di
utilizzare il massimo possibile delle risorse disponibili per procedure
di upgrade di ricercatori a tempo indeterminato a professore di II
fascia, fermo restando il rispetto dei vincoli normativi vigenti e della
sostenibilità complessiva. Ha raccomandato poi all’Amministrazione di
pubblicare, come ogni anno, sul sito web istituzionale di Sapienza le
tabelle analitiche sull’utilizzo delle risorse, di inviare una nota ai
Direttori di Dipartimento per conoscere il numero di docenti in possesso
dell’ASN afferenti alle rispettive strutture e di procedere al
monitoraggio della sostenibilità dell’offerta formativa con cadenza
almeno biennale.
Da ultimo, il Presidente informa che, al fine della definizione delle
assegnazioni delle risorse alle strutture, si sta procedendo alle
elaborazioni dei dati secondo i criteri confermati dal Senato Accademico
nella succitata seduta.
Tanto premesso il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a
prendere atto.
Alle ore 19.41 entra nella sala della riunione il dottore Carlo
D’Addio, Capo del Settore Programmazione.
Sul punto relativo a: “Assegnazione risorse reclutamento personale
docente: criteri e conseguenti adempimenti”
(personale 8.1), il
rettore ricorda che nella riunione del 13 marzo 2018 il
Consiglio di Amministrazione ha deliberato di anticipare la
programmazione delle risorse destinate al reclutamento di personale
docente per l’anno 2018, al fine di poter utilizzare entro il termine
fissato dal MIUR (31.12.2018) non solo le risorse attribuite a Sapienza
con il D.M. n. 168/2018, ma anche quelle stanziate in bilancio.
Ricorda, inoltre, che è stato dato mandato agli Uffici di predisporre
un’ipotesi di utilizzazione delle suddette risorse sulla base dei
criteri approvati dal Senato Accademico.
Al riguardo riferisce che il Senato Accademico nella seduta del 17
aprile 2018, ha confermato i criteri già approvati nella seduta del
07/03/2017 per la assegnazione delle risorse destinate al reclutamento
del personale docente per l’anno 2017, ad eccezione del Dipartimento di
Scienze della Terra per il quale, relativamente ai parametri didattici,
la normativa vigente è particolarmente stringente e codificata. Inoltre,
ha raccomandato “di destinare il massimo possibile delle risorse
disponibili per procedure di upgrade dei Ricercatori a tempo
indeterminato a professori di II fascia, fermo restando il rispetto dei
vincoli normativi vigenti e della sostenibilità complessiva.”
Precisa, altresì, che le risorse stanziate nel bilancio di previsione
2018 sono cospicue e corrispondono a 91,45 p.o., dai quali vanno
sottratti 5,20 p.o. per le tenure track che maturano nel periodo -
corrispondenti a 0,2 p.o. per ogni ricercatore di tipo B che consegue la
tenure track a professore di seconda fascia - ai quali devono
aggiungersi i 34 p.o. assegnati a Sapienza e derivanti dal Piano
straordinario per gli RTDB di cui al D.M. n. 168/2018, per un totale
complessivo di 120,25 punti organico.
Passa, quindi, ad illustrare la proposta di destinazione delle risorse
per il reclutamento di personale docente 2018 alle diverse posizioni,
che tiene conto del rispetto del vincolo normativo relativo alle risorse
da destinare alla chiamata di docenti esterni a Sapienza (aumentato
prudenzialmente dal 20% al 25%) e di quanto raccomandato dal Senato
Accademico nella seduta del 17 aprile 2018:
- 5 posizioni di prima fascia “aperte”;
- 45 posizioni di upgrade a prima fascia.
- 15 posizioni di seconda fascia “aperte”;
- 158 posizioni di upgrade a professore di II fascia;
- 68 posizioni di RTDB;
- 65 posizioni di RTDA;
per un totale complessivo di oltre 150 posizioni per docenti esterni a
Sapienza, che andrebbero a compensare i circa 141 pensionamenti
previsti, e oltre 200 posizioni di upgrade.
Invita il dottor Carlo D’Addio ad illustrare nel dettaglio la
programmazione di fabbisogno di personale docente per l’anno 2018
secondo il prospetto distribuito ai componenti del Consiglio
direttamente in seduta, che chiede sia messo a verbale.
Il dottor
D'Addio riferisce che si è tenuto conto dei
vincoli normativi già noti ed in particolare: della quota del 20% da
destinare al reclutamento di personale docente esterno ai ruoli
Sapienza, innalzata per motivi prudenziali al 25%; del rapporto tra
docenti di I fascia e totale dei docenti di II fascia, che deve tendere
alla percentuale massima del 30%; di quanto previsto dall'art. 24, comma
6, della legge n. 240/2010 di destinare fino al 50% delle risorse alle
chiamate di professori di I e II fascia e di ricercatori a tempo
indeterminato già in servizio nell’Ateneo e che hanno conseguito
l’abilitazione scientifica nazionale.
Riguardo alla raccomandazione espressa dal Senato Accademico, riferisce
che dalle ricognizioni effettuate dal Ministero sull’utilizzo delle
risorse per il reclutamento degli upgrade interni nel periodo 2013-2017,
l'Ateneo risulta avere una percentuale pari al 54,55%, valore lievemente
superiore rispetto al limite del 50% previsto, fermo restando la
possibilità per Sapienza di pianificarne il rientro nel limite di legge
entro il 31 dicembre 2019, salvo proroghe. Tutto ciò consente di
utilizzare risorse oltre il massimo del 50% previsto.
Il
rettore evidenzia che nel Piano triennale del
Ministero risulta che sono state attribuite a Sapienza circa 250
posizioni di upgrading. Ritiene, quindi, che l’attribuzione di 158
posizioni in un anno sia un elemento rilevante da portare a conoscenza
di tutta la comunità universitaria.
A completamento culturale della proposta sopra riportata, riferisce che
come comunicato in precedenti sedute e concordato anche con i Prorettori
alla ricerca e all’internazionalizzazione, è sua intenzione individuare
tre o quattro scienziati top-ranked, che si trovano nell’ultimo
percentile, il più alto della qualità della ricerca, e nei ranking
internazionali sono valutati per l’eccellenza dell’Università. Ritiene,
infatti, che un grande Ateneo come Sapienza debba avere forte attenzione
non solo per gli interni e per i giovani, ma anche per l’eccellenza
internazionalmente riconosciuta.
Per questo ultimo punto chiede al Consiglio di raccomandare la
possibilità di reclutare fino a quattro scienziati top-ranked ai quali
attribuire fino a 1 milione di euro, da reperire all’interno della
ripartizione dell’utile di bilancio 2017, come fondo per attrezzare i
laboratori e avviare la ricerca. Specifica, infine, che tale
reclutamento può rientrare nelle chiamata dirette o per chiara fama,
cofinanziate dal Ministero.
Chiede se vi sono osservazioni.
Chiedono di intervenire i consiglieri:
Azzaro, Polimeni,
Nocifora e Gras.
In particolare:
- il consigliere
Azzaro ritiene appropriata la proposta
di attribuzione delle posizioni formulata per l’anno 2018 dal Rettore,
particolarmente difficoltosa considerato che oltre il 31 dicembre 2019,
salvo proroga, non è consentito bandire concorsi riservati, così come la
legge attualmente prevede.
Ritiene, inoltre, che la problematica nell’interesse collettivo della
Sapienza debba riguardare i professori senza distinzione di fascia.
Concorda, inoltre, con i colleghi del Senato Accademico sull'avvio di un
controllo sull’attribuzione delle risorse al fine di verificare se
effettivamente le posizioni che il Consiglio d’Amministrazione
attribuisce secondo criteri premiali oppure di moderazione di sofferenze
didattiche, siano effettivamente utilizzate per tali finalità. Infine,
domanda su quale voce di conto saranno imputate le risorse per la
chiamata dei top-ranked;
- la consigliera Polimeni esprime particolare
apprezzamento per la proposta del Rettore di attribuzione delle risorse,
che recepisce in toto le richieste provenienti dai colleghi arrivando
alla numerosità più alta che l’Ateneo nell’ultimo quinquennio ha
posizionato;
- anche il consigliere Nocifora si complimenta per la
proposta presentata e considera esemplare la logica seguita, improntata
a cercare la soglia massima di impegno raggiungibile alla luce
dell’attuale normativa. Ritiene, tuttavia, necessario far conoscere i
meccanismi specifici che determinano la promozione del piano in corso di
approvazione. Si tratta di un impegno elevato, ed è un peccato che la
lentezza con cui si espletano le procedure di chiamata offuschi tale
importante risultato. Evidenzia che concorrono al forte ritardo una
serie di fattori che sono di difficile controllo e monitoraggio. Crede
sia necessario attivarsi per verificare che quanto pianificato sia
realizzato concretamente dai differenti soggetti che sono attori nelle
procedure di chiamata.
In ogni caso il giudizio è molto positivo e bisogna attivarsi per farlo
conoscere ai colleghi;
- il consigliere Gras concorda con la proposta del
Rettore sui top scientist, che andrebbe applicata anche alle scienze
umane, tenendo tuttavia presente che la bibliometria delle scienze umane
non funziona come nelle scienze esatte e non è l’unico criterio quando
si parla di top a livello nazionale. Pertanto, il discorso è un po’ più
complesso, però andrebbe fatto.
Alle ore 20.17 esce dalla sala della riunione il dottor Carlo
D’Addio.
Il
rettore specifica che in Senato Accademico si è
ritenuto opportuno procedere al monitoraggio sulla sostenibilità
dell’offerta formativa di Sapienza con cadenza almeno biennale.
Chiarisce che le chiamate dirette o per chiara fama dei top scientist
saranno a carico dell’Ateneo perché sono investimenti per la ricerca,
per i giovani e per l’immagine complessiva dell’Ateneo e non saranno
conteggiate nello storico dei Dipartimenti che dovranno provvedere alla
chiamata.
Non essendovi altre richieste di interventi, invita il Consiglio di
Amministrazione a prendere atto di quanto deliberato e raccomandato dal
Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018. Pone, quindi in
votazione l’approvazione delle tabelle, di cui al prospetto distribuito
in seduta, relative alla destinazione delle risorse riservate al
reclutamento di personale docente per l’anno 2018 con l’indicazione
delle posizioni destinate a ciascun ruolo, con la raccomandazione che in
sede di chiamate dirette e per chiara fama, al fine di migliorare la
posizione di Sapienza nei ranking internazionali, sia valutata la
possibilità di destinare risorse, da non computare nello storico dei
Dipartimenti, per il reclutamento di top scientist, fino ad un massimo
di 4 unità, che rientrino nell’1% dei più citati a livello mondiale e
che quota parte dell’utile di esercizio 2017, per un importo non
superiore a 1 milione di euro, sia destinata ai suddetti scienziati
quale fondo di avvio per le attività di ricerca.
La delibera è approvata all’unanimità.
DELIBERAZIONE N. 151/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge n. 240/2010;
• Visto l’art. 1, comma 633 della Legge n. 205/2017 (Legge di Bilancio
2018);
• Vista la delibera del Senato Accademico n. 44 del 7 marzo 2017
relativa ai criteri di ripartizione delle risorse destinate al personale
docente;
• Vista la delibera del n. 88 del Consiglio di Amministrazione del 13
marzo 2018 relativa alla richiesta a Facoltà e Dipartimenti di
verifica/integrazione della programmazione 2017/2019;
• Vista la delibera n. 104 del 17 aprile 2018 con la quale il Senato
Accademico ha confermato l’utilizzo dei criteri di ripartizione delle
risorse 2017, già approvati il 7 marzo 2017, anche per le risorse
destinate al personale docente per l’anno 2018 con la sola eccezione per
i parametri didattici del Dipartimento di Scienze della Terra
assoggettati a norme specifiche;
• Viste le raccomandazioni espresse dal Senato Accademico nella seduta
del 17 aprile 2018, relative alle procedure di upgrade a professore di
II fascia;
• Valutata positivamente la proposta di destinazione delle risorse per
il reclutamento di personale docente 2018 alle diverse posizioni come
illustrata dal Rettore direttamente in seduta;
• Considerato quanto emerso nel corso del dibattito, in particolare che
in sede di chiamate dirette e per chiara fama, al fine di migliorare la
posizione di Sapienza nei ranking internazionali, sia valutata la
possibilità di destinare risorse, da non computare nello storico dei
Dipartimenti, per il reclutamento di top scientist, fino ad un massimo
di 4 unità, che rientrino nell’1% dei più citati a livello mondiale;
• Considerata, altresì, l’opportunità di raccomandare che quota parte
dell’utile di esercizio 2017, per un importo non superiore a 1 milione
di euro, sia destinata ai suddetti scienziati quale fondo di avvio per
le attività di ricerca
PRENDE ATTO
• della delibera n. 104 del 17 aprile 2018 con la quale il Senato
Accademico ha confermato l’utilizzo dei criteri di ripartizione delle
risorse 2017, già approvati il 7 marzo 2017, anche per le risorse
destinate al personale docente per l’anno 2018, con la sola eccezione
per i parametri didattici del Dipartimento di Scienze della Terra
assoggettati a norme specifiche;
• della raccomandazione espressa dal Senato Accademico nella seduta del
17 aprile 2018 di utilizzare il massimo possibile delle risorse
disponibili per procedure di upgrade dei ricercatori a tempo
indeterminato a professore di II fascia, fermo restando il rispetto dei
vincoli normativi vigenti e della sostenibilità complessiva
E
Presenti n. 11, votanti n. 9: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Altezza, Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
• di approvare le tabelle di seguito riportate relative alla
destinazione delle risorse riservate al reclutamento di personale
docente per l’anno 2018 con l’indicazione delle posizioni destinate a
ciascun ruolo:
Consiglio di Amministrazione delibera n. 474/18 del 19/12/2017
|
P.o.
|
|
risorse personale docente anno 2018
|
91,45
|
a
|
tenure-track
|
5,20
|
b
|
risorse disponibili
|
86,25
|
c = a - b
|
|
P.o.
|
|
RTD A
|
26,00
|
d
|
risorse I e II fascia
|
60,25
|
e = c - d
|
quota esterni 25%
|
15,06
|
f = 25% e
|
quota upgrade
|
45,19
|
g = e - f
|
Ripartizione I e II fascia
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
esterni
|
P.o.
|
|
Posizioni*
|
|
I fascia 30%
|
4,52
|
i = 30% f
|
5
|
m = i / 1
|
II fascia 70%
|
10,54
|
l = 70% f
|
15
|
n = l / 0,7
|
|
|
|
|
|
upgrade
|
P.o.
|
|
Posizioni*
|
|
I fascia 30%
|
13,56
|
p = 30% g
|
45
|
r = p / 0,3
|
II fascia 70%
|
31,63
|
q = 70% g
|
158
|
s = q / 0,2
|
*valori arrotondati
|
Riepilogo posizioni
|
|
|
|
|
ruolo
|
esterni
|
upgrade
|
totale
|
|
I fascia
|
5
|
45
|
50
|
|
II fascia
|
15
|
158
|
173
|
|
RTD B°
|
68
|
|
68
|
t
|
RTD A
|
65
|
|
65
|
|
° Piano Straordinario 2018 (68 di cui 10 già attribuiti) pari a
34,00 P.o.
|
Senato Accademico delibera n. 104/18 del 17/04/2018
|
|
P.o.
|
|
risorse disponibili
|
120,25
|
u = d + e + t
|
quota storico 20%
|
24,050
|
|
quota didattica 30%
|
36,075
|
|
quota ricerca 30%
|
36,075
|
|
quota strategico 20%
|
24,050
|
|
E
RACCOMANDA
• che in sede di chiamate dirette e per chiara fama, al fine di
migliorare la posizione di Sapienza nei ranking internazionali, sia
valutata la possibilità di destinare risorse, da non computare nello
storico dei Dipartimenti, per il reclutamento di top scientist, fino ad
un massimo di 4 unità, che rientrino nell’1% dei più citati a livello
mondiale;
• che quota parte dell’utile di esercizio 2017, per un importo non
superiore a 1 milione di euro, sia destinata ai suddetti scienziati
quale fondo di avvio per le attività di ricerca.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
APPROVAZIONE DELLA PROPOSTA DI CHIAMATA A PROFESSORE DI RUOLO DI
II FASCIA AI SENSI DELL'ART. 24, COMMA 5, DELLA LEGGE N. 240/2010
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dall’Ufficio Personale Docente
Collaborazioni Esterne dell’Area Risorse Umane.
L’art. 24, comma 5 della L. 240/2010 stabilisce che “nell’ambito delle
risorse disponibili per la programmazione, nel terzo anno di contratto
di cui al comma 3 lettera b), l’università valuta il titolare del
contratto stesso, che abbia conseguito l’abilitazione scientifica di cui
all’articolo 16, ai fini della chiamata nel ruolo di professore
associato, ai sensi dell’articolo 18, comma 1, lettera e). In caso di
esito positivo della valutazione, il titolare del contratto, alla
scadenza dello stesso, è inquadrato nel ruolo dei professori associati.
La valutazione si svolge in conformità agli standard qualitativi
riconosciuti a livello internazionale individuati con apposito
regolamento di ateneo nell’ambito dei criteri fissati con decreto del
Ministro. La programmazione di cui all’articolo 18, comma 2, assicura la
disponibilità delle risorse necessarie in caso di esito positivo della
procedura di valutazione. Alla procedura è data pubblicità sul sito di
Ateneo”.
Il Dott. Alessio Molfino, nato a Roma il 14.09.1978, è risultato
vincitore della procedura selettiva di chiamata per n. 1 posto di
ricercatore a tempo determinato di tipologia B per il Settore
concorsuale 06/B1, Settore scientifico disciplinare MED/09 presso il
Dipartimento di Medicina Clinica – Facoltà di Medicina e Odontoiatria,
indetta con DR n. 2897 dell’11.11.2014.
Il Dott. Molfino ha sottoscritto in data 23.07.2015 un contratto di
lavoro subordinato a tempo determinato in qualità di RTDB con decorrenza
dal 01.08.2015 e termine in data 31.07.2018.
Nella tornata 2016, primo quadrimestre, il ricercatore ha conseguito
l’Abilitazione Scientifica Nazionale a professore di II fascia per il
Settore concorsuale 06/B1, con validità dal 06/04/2017 al 06/04/2023.
Con disposizione del Direttore del Dipartimento di Medicina Clinica del
16.02.2018, prot. n. 49/2018, è stata nominata la Commissione di
valutazione dell’attività didattica e di ricerca svolta dal dott.
Alessio Molfino nell’ambito del suindicato contratto.
Nella seduta del 10.04.2018 il Consiglio di Dipartimento di Medicina
Clinica, a seguito del giudizio positivo espresso dalla Commissione di
valutazione sull’attività didattica e di ricerca svolta dal ricercatore
nell’ambito del contratto, ha approvato la proposta di chiamata, ai
sensi dell’art. 24, comma 5, della Legge n. 240/2010, del Dott. Alessio
Molfino, in qualità di professore di II fascia per il Settore
concorsuale 06/B1, Settore scientifico disciplinare MED/09.
Nella seduta del 16.04.2018 la Giunta della Facoltà di Medicina e
Odontoiatria ha espresso parere favorevole alla proposta di chiamata in
qualità di professore di II fascia del Dott. Alessio Molfino, presso il
Dipartimento di Medicina Clinica SC 06/B1 - SSD MED/09.
Dal momento che il contratto del Dott. Molfino in qualità di ricercatore
a tempo determinato di tipologia B scadrà in data 31.07.2018, la presa
di servizio del medesimo nel ruolo di professore di II fascia dovrà
avvenire in data 01.08.2018.
Il costo della chiamata del Dott. Alessio Molfino grava sulle risorse
stanziate con la delibera di questo Consiglio n. 31/18 del 23.02.2018,
con la quale sono stati assegnati al Dipartimento di Medicina Clinica
0,2 p.o. necessari per la chiamata nel ruolo di professore associato del
Dott. Alessio Molfino.
Ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione ad
approvare la proposta di chiamata del dott. Alessio Molfino nel ruolo di
professore di ruolo di II fascia ai sensi dell’art. 24, comma 5, della
legge n. 240/2010.
ALLEGATI IN VISIONE:
- Relazione della Commissione di valutazione sull’attività didattica e
di ricerca svolta dal ricercatore nell’ambito del contratto di
ricercatore a tempo determinato di tipologia B.
- Verbale del Consiglio di Dipartimento di Medicina Clinica del
10.04.2018 di approvazione della proposta di chiamata del Dott. Alessio
Molfino a Professore di ruolo di II fascia per il SC 06/B1 SSD MED/09.
- Verbale della Giunta della Facoltà di Medicina e Odontoiatria del
16.04.2018 di approvazione della proposta di chiamata del Dott. Alessio
Molfino a Professore di ruolo di II fascia per il SC 06/B1 SSD MED/09.
Alle ore 20.18 esce dalla sala della riunione il consigliere
Beniamino Altezza.
Sul punto relativo a: “Approvazione della proposta di chiamata a
professore di ruolo di II fascia ai sensi dell'art. 24, comma 5, della
Legge n. 240/2010”
(personale 8.2), il rettore dopo
aver dato lettura della proposta di chiamata del vincitore della
procedura valutativa per professore di ruolo di II fascia, bandita ai
sensi dell’art. 24, comma 5, della Legge n. 240/2010, non essendovi
osservazioni, pone in votazione la proposta di delibera che è approvata
all’unanimità.
DELIBERAZIONE N. 152/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”,
emanato con D.R. n. 3689 del 29 ottobre 2012, in particolare l’art. 18,
comma 2, lett. m);
• Visto il D.R. n. 2577 dell’11 ottobre 2017 con cui è stato emanato il
Regolamento per il reclutamento dei Ricercatori a tempo determinato
tipologia “B” presso Sapienza – Università di Roma;
• Visto il contratto individuale di lavoro subordinato in qualità di
ricercatore a tempo determinato di tipologia B, per il Settore
concorsuale 06/B1, Settore scientifico disciplinare MED/09, stipulato
dal Dott. Alessio Molfino, con decorrenza dal 1° agosto 2015 e termine
in data 31 luglio 2018;
• Vista l’Abilitazione Scientifica Nazionale conseguita dal Dott.
Alessio Molfino a professore di II fascia per il Settore concorsuale
06/B1 nella tornata 2016, con validità dal 6 aprile 2017 al 6 aprile
2023;
• Vista la delibera del Consiglio di Amministrazione n. 31 del 23
febbraio 2018 con la quale sono stati assegnati 0,2 p.o. al Dipartimento
di Medicina Clinica per la chiamata nel ruolo di professore associato
del Dott. Alessio Molfino;
• Vista la delibera del Consiglio di Dipartimento di Medicina Clinica
del 10 aprile 2018 con la quale, a seguito del giudizio positivo
espresso dalla Commissione di valutazione sull’attività didattica e di
ricerca svolta dal ricercatore nell’ambito del contratto, è stata
approvata la proposta di chiamata, ai sensi dell’art. 24, comma 5, della
Legge n. 240/2010, del Dott. Alessio Molfino, in qualità di professore
di II fascia per il Settore concorsuale 06/B1, Settore scientifico
disciplinare MED/09;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e
Odontoiatria del 16 aprile 2018 con la quale è stata approvata la
proposta di chiamata del Dott. Alessio Molfino a Professore di ruolo di
II fascia per il SC 06/B1 SSD MED/09;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare la proposta di chiamata, ai sensi dell’art. 24, comma 5,
della Legge n. 240/2010, del Dott. Alessio Molfino, nato a Roma il 14
settembre 1978, in qualità di professore di II fascia per il Settore
concorsuale 06/B1, Settore scientifico disciplinare MED/09, presso il
Dipartimento di Medicina Clinica – Facoltà di Medicina e Odontoiatria.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
CHIAMATA DI RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO TIPOLOGIA B -
PROCEDURA SELETTIVA LEGGE 30 DICEMBRE 2010 N. 240 ART. 24.
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dall’Ufficio Personale Docente
Collaborazioni Esterne dell’Area Risorse Umane.
Ai sensi dell’art. 2 della Legge 30 Dicembre 2010, n. 240, e dell’art.
10 del Regolamento per il reclutamento di ricercatori a tempo
determinato tipologia “B”, si sottopone all’approvazione del Consiglio
di Amministrazione la proposta di chiamata del vincitore della
sottoindicata procedura selettiva per il reclutamento di RTDB, come
risulta dalle delibere del Consiglio del Dipartimento di Medicina
Molecolare del 10.04.2018 e della Giunta della Facoltà di Farmacia e
Medicina del 12.04.2018:
Dipartimento di Medicina Molecolare:
SSD MED/50 – Carlo CAPALBO, nato a Rogliano (CS) il 04.11.1977.
Ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione ad
approvare la proposta di chiamata del Dr. Capalbo in qualità di
Ricercatore a tempo determinato di tipologia B.
Allegati in visione:
- Delibera di chiamata del Consiglio di Dipartimento di Medicina
Molecolare del 10.04.2018;
- Delibera di chiamata della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina
del 12.04.2018.
Sul punto relativo a: “Chiamata di ricercatori a tempo determinato
tipologia B – Procedura selettiva Legge 30 dicembre 2010 n. 240 art. 24”
(personale 8.3), il rettore, dopo aver dato lettura
della proposta di chiamata deI vincitore della procedura selettiva per
il reclutamento di ricercatori a tempo determinato di tipologia b),
bandita ai sensi dell’art. 24 della Legge 240/2010, non essendovi
osservazioni, pone in votazione la proposta di delibera che è approvata
all’unanimità.
DELIBERAZIONE N. 153/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”,
emanato con D.R. n. 3689 del 29 ottobre 2012, in particolare l’art. 18,
comma 2, lett. m);
• Visto il D.R. n. 2577 dell’11 ottobre 2017 con cui è stato emanato il
Regolamento per il reclutamento dei Ricercatori a tempo determinato
tipologia “B” presso Sapienza – Università di Roma, in particolare
l’art.10;
• Visto il comma 1, lettera h), dell’articolo 2 della Legge 30 dicembre
2010 n. 240 sulle competenze del Consiglio di Amministrazione;
• Vista la delibera del Consiglio di Dipartimento di Medicina Molecolare
del 10 aprile 2018, con la quale è stata approvata la proposta di
chiamata del Dott. Carlo Capalbo;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina
del 12 aprile 2018, con la quale è stato espresso parere favorevole alla
chiamata del Dott. Carlo Capalbo;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare la sotto indicata proposta di chiamata:
Dipartimento di Medicina Molecolare:
SSD MED/50 – Carlo CAPALBO, nato a Rogliano (CS) il 4 novembre 1977.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
CHIAMATA RICERCATORI A TEMPO DETERMINATO TIPOLOGIA “A” PROCEDURE
SELETTIVE (ART. 24 LEGGE 30 DICEMBRE 2010 N. 240)
Il Presidente, ai sensi dell’art. 24, comma 2, lett. d), della Legge 30
dicembre 2010, n. 240, e dell’art. 9 del Regolamento per il reclutamento
di Ricercatori con contratto a tempo determinato di tipologia “A”,
sottopone all’approvazione del Consiglio di Amministrazione le proposte
di chiamata dei vincitori delle sottoindicate procedure selettive di
ricercatori a tempo determinato di tipologia “A” come risultano da:
- Delibera del Consiglio di Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche
e Maxillo Facciali del 29.03.2018 e Delibera della Giunta di Facoltà di
Medicina e Odontoiatria del 16.04.2018:
SC 06/FI SSD MED/28 Dott.ssa Francesca DE ANGELIS, nata a Roma (RM) il
03.05.1983;
- Delibera del Consiglio di Dipartimento di Chirurgia Generale e
Specialistica “Paride Stefanini” del 13.03.2018 e Delibera della Giunta
di Facoltà di Farmacia e Medicina del 12.04.2018:
SC 06/C1 SSD MED/18 Dott.ssa Francesca CECI, nata a Cori (LT) il
16.08.1977;
- Delibera del Consiglio di Dipartimento di Scienze e Biotecnologie
Medico-Chirurgiche del 21.03.2018 e Delibera della Giunta di Facoltà di
Farmacia e Medicina del 12.04.2018:
SC 05/H2 SSD BIO/17 Dott.ssa Elisabetta DE MARINIS, nata a Roma (RM) il
18.01.1983.
Il Presidente invita, quindi, il Consiglio di Amministrazione ad
approvare le proposte di chiamata dei ricercatori a tempo determinato
tipologia A come sopra riportate.
ALLEGATI IN VISIONE:
- Delibera del Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo
Facciali del 29.03.2018;
- Delibera della Giunta di Facoltà di Medicina e Odontoiatria del
16.04.2018;
- Delibera del Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistica
“Paride Stefanini” del 13.03.2018;
- Delibera della Giunta di Facoltà di Farmacia e Medicina del
12.04.2018;
- Delibera del Dipartimento di Scienze e Biotecnologie
Medico-Chirurgiche del 21.03.2018;
- Delibera della Giunta di Facoltà di Farmacia e Medicina del
12.04.2018.
Sul punto relativo a: “Chiamata ricercatori a tempo determinato
tipologia “A” procedure selettive (art. 24 Legge 30 dicembre 2010 n.
240)”
(personale 8.4), il rettore, dopo aver dato
lettura delle proposte di chiamata dei vincitori delle procedure
selettive per il reclutamento di ricercatori a tempo determinato di
tipologia a), bandite ai sensi dell’art. 24 della Legge 240/2010, non
essendovi osservazioni, pone in votazione la proposta di delibera che è
approvata all’unanimità.
DELIBERAZIONE N. 154/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto l’art. 2, comma 1, lett. h), della Legge 30 dicembre 2010, n.
240 sulle competenze del Consiglio di Amministrazione;
• Visto il Regolamento per il reclutamento di ricercatori con contratto
a tempo determinato di tipologia A, emanato con D.R. n. 2578 dell’11
ottobre 2017, in particolare l’art. 9 che prevede l’approvazione della
proposta di chiamata dei Ricercatori a tempo determinato di tipologia A
da parte del Consiglio di Amministrazione;
• Vista la delibera del Consiglio di Dipartimento di Scienze
Odontostomatologiche e Maxillo Facciali del 29 marzo 2018 con la quale è
stata approvata la proposta di chiamata della Dott.ssa Francesca DE
ANGELIS;
• Vista la delibera della Giunta di Facoltà di Medicina e Odontoiatria
del 16 aprile 2018 con la quale è stato espresso parere favorevole alla
proposta di chiamata della Dott.ssa Francesca DE ANGELIS;
• Vista la Delibera del Consiglio di Dipartimento di Chirurgia Generale
e Specialistica “Paride Stefanini” del 13 marzo 2018 con la quale è
stata approvata la proposta di chiamata della Dott.ssa Francesca CECI;
• Vista la delibera della Giunta di Facoltà di Farmacia e Medicina del
12 aprile 218 con la quale è stato espresso parere favorevole alla
proposta di chiamata della Dott.ssa Francesca CECI;
• Vista la delibera del Consiglio di Dipartimento di Scienze e
Biotecnologie Medico Chirurgiche del 21 marzo 2018 con la quale è stata
approvata la proposta di chiamata della Dott.ssa Elisabetta DE MARINIS;
• Vista la delibera della Giunta di Facoltà di Farmacia e Medicina con
la quale è stato espresso parere favorevole alla proposta di chiamata
della Dott.ssa Elisabetta DE MARINIS;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare le sotto indicate proposte di chiamata di Ricercatori a
tempo determinato di tipologia A:
- Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali del 29
marzo 2018;
SC 06/FI SSD MED/28 Dott.ssa Francesca DE ANGELIS, nata a Roma (RM) il 3
maggio 1983;
- Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistica “Paride Stefanini”
del 13 marzo 2018;
SC 06/C1 SSD MED/18 Dott.ssa Francesca CECI, nata a Cori (LT) il 16
agosto 1977;
- Dipartimento di Scienze e Biotecnologie Medico-Chirurgiche del 21
marzo 2018;
SC 05/H2 SSD BIO/17 Dott.ssa Elisabetta DE MARINIS, nata a Roma (RM) il
18 gennaio 1983.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
RECLUTAMENTO DI UN TECNOLOGO A TEMPO DETERMINATO PER LE ESIGENZE
DEL DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CHIMICA MATERIALI AMBIENTE
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dall’Area Organizzazione e Sviluppo,
in merito al reclutamento di n. 1 tecnologo con contratto di lavoro
subordinato a tempo determinato per le esigenze del Dipartimento di
Ingegneria Chimica Materiali Ambiente.
Con delibera approvata nella seduta del Consiglio di Dipartimento del
28.11.2017, successivamente integrata con delibera approvata nella
seduta del Consiglio di Dipartimento del 23.02.2018, pervenute all’Area
Organizzazione e Sviluppo rispettivamente con nota prot. 11854 del
12.02.2018 e con nota prot. 26816 del 27.03.2018, il Dipartimento di
Ingegneria Chimica Materiali Ambiente ha chiesto l’inserimento nella
programmazione del fabbisogno di personale di n. 1 posizione di
tecnologo con contratto a tempo determinato, di durata triennale e in
regime di impegno part-time al 70%.
In particolare, il tecnologo sarà chiamato a svolgere attività di
supporto nell’ambito del progetto di ricerca H2020 “FIT4RRI - Grant
Agreement n. 741477”, cui il suddetto Dipartimento partecipa in
collaborazione con l’Area Supporto alla Ricerca e Trasferimento
Tecnologico.
Il progetto è coordinato dal Direttore dell’Area Supporto alla Ricerca e
Trasferimento Tecnologico, dott.ssa Antonella Cammisa.
Con riferimento al profilo professionale, il tecnologo dovrà possedere -
come evidenziato nelle summenzionate delibere del Consiglio di
Dipartimento - ottime capacità di gestione dei progetti comunitari e di
organizzazione di eventi di disseminazione, nonchè un’ottima conoscenza
nell’ambito delle procedure di rendicontazione e di audit di progetti
scientifici e in materia di legislazione universitaria; dovrà, inoltre,
possedere un’ottima conoscenza della lingua inglese ed una buona
conoscenza teorica e pratica dei pacchetti software Microsoft Word e
Excel, oltre a competenze generali relative alla gestione di materiali
sul web, quali siti web e forms.
La suddetta posizione di tecnologo, come riportato nelle summenzionate
delibere del Consiglio di Dipartimento, corrisponde alla Categoria D,
posizione economica D3, di cui al vigente C.C.N.L. Comparto Università.
Le risorse destinate a garantire la copertura della spesa, comprensiva
anche del trattamento economico accessorio, graveranno integralmente sui
fondi del progetto “FIT4RRI”, come evidenziato nel Grant Agreement n.
741477, alla voce “A. Direct Personnel Costs” della tabella “Estimated
Budget For The Action”.
Nello specifico, il Responsabile Amministrativo Delegato del
Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente ha provveduto ad
accantonare i fondi necessari – secondo la quantificazione analitica
elaborata dall’Ufficio Stipendi di Ateneo – all’attivazione della
posizione di tecnologo a tempo determinato, per l’importo complessivo
per l’intero triennio di € 94.312,95 (comprensivo di competenze fisse e
accessorie ed oneri a carico ente) sul progetto di ricerca FIT4RRI e ha
trasferito, in data 19.03.2018, le suddette somme all’Amministrazione
Centrale per il seguito di competenza, con l'ordinativo di pagamento n.
17520/2018 per un importo totale di € 94.312,95.
Tanto premesso, ai sensi dell’art. 2 del Regolamento per il reclutamento
di tecnologi con contratto a tempo determinato, approvato dal Consiglio
di Amministrazione con delibera n. 86 del 07.05.2013, l’Area
Organizzazione e Sviluppo – nel quadro della programmazione del
fabbisogno complessivo di personale tecnico-amministrativo delle
strutture di Ateneo – sottopone al Consiglio di Amministrazione
l’autorizzazione all’avvio della procedura di reclutamento per la
suindicata posizione di tecnologo a tempo determinato per le esigenze
del Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente.
Ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione a
deliberare in merito.
Allegati parte integrante:
Nota prot. 11854 del 12.02.2018 a firma del Responsabile Amministrativo
Delegato del Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente (
Allegato
23)
Estratto della delibera approvata nella seduta del Consiglio di
Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente del 23.02.2018 (
Allegato
24)
Nota prot. 26816 del 27.03.2018 a firma del Responsabile Amministrativo
Delegato del Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente (
Allegato
25)
Estratto della delibera approvata nella seduta del Consiglio di
Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente del 28.11.2017 (
Allegato
26)
Regolamento per il reclutamento di tecnologi con contratto a tempo
determinato, approvato dal Consiglio di Amministrazione con delibera n.
86 del 07.05.2013 (
Allegato 27)
Allegati in visione:
Estratto del Grant Agreement n. 741477 relativo al progetto di ricerca
“FIT4RRI”
Ordinativo di pagamento n. 17520 del 19.03.2018 dell'importo di €
94.312,95
Alle ore 20.19 entra nella sala della riunione il Dottor
Fabrizio De Angelis, Direttore dell’Area Organizzazione e Sviluppo.
Sul punto relativo a: “Reclutamento di un tecnologo a tempo determinato
per le esigenze del Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali
Ambiente”
(personale 8.5), il rettore invita il dottor
De Angelis ad illustrare la relazione.
Il dottor
De Angelis, in particolare, riferisce che si
rende necessario integrare l’importo da riconoscere al tecnologo,
originariamente quantificato dal Dipartimento di Ingegneria Chimica,
Materiali e Ambiente in € 94.312,95, in quanto tale importo non tiene
conto delle competenze accessorie, aventi natura fissa e ricorrente,
spettanti al medesimo e quantificate dall’Ufficio Stipendi in €
2.678,25.
Precisa che il Dipartimento di Ingegneria Chimica, Materiali e Ambiente
ha già provveduto a versare all’Amministrazione centrale la differenza
di € 2.678,25 con ordinativo n. 26742 del 20 aprile 2018 e, pertanto,
l’importo da riconoscere al tecnologo è pari ad € 96.991,20 anziché €
94.312,95
Alle ore 20.20 esce dalla sala della riunione il Dottor Fabrizio
De Angelis.
Il
rettore, ringrazia il dottor De Angelis e non
essendovi richieste di interventi, pone in votazione la proposta di
delibera con l'integrazione sopra riportata che è approvata
all'unanimità.
DELIBERAZIONE N. 155/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto lo Statuto vigente di Ateneo, emanato con D.R. n. 3689 del 29
ottobre 2012 pubblicato sulla G.U. n. 261 in data 8 novembre 2012;
• Visto il Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la
Contabilità di Sapienza, emanato con D.R. n. 65 del 13 gennaio 2016;
• Visto il Regolamento per il reclutamento di tecnologi con contratto a
tempo determinato, approvato dal Consiglio di Amministrazione con
delibera n. 86 del 7 maggio 2013;
• Viste le delibere del Consiglio di Dipartimento di Ingegneria Chimica
Materiali Ambiente del 28 novembre 2017 e del 23 febbraio 2018;
• Considerato che l’importo da riconoscere al tecnologo è pari ad €
96.991,20 anziché € 94.312,95, come riportato nella relazione
istruttoria, in quanto quest’ultimo non tiene conto delle competenze
accessorie, aventi natura fissa e ricorrente, spettanti al medesimo e
quantificate dall’Ufficio Stipendi in € 2.678,25;
• Considerato, altresì, che il Dipartimento di Ingegneria Chimica,
Materiali e Ambiente ha già provveduto a versare all’Amministrazione
centrale la differenza di € 2.678,25 con ordinativo n. 26742 del 20
aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
- di approvare, nel quadro della programmazione del fabbisogno di
personale di Sapienza, il reclutamento di n. 1 posizione di tecnologo
con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato di durata
triennale e in regime di impegno part-time al 70% per le esigenze del
Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente, autorizzando
l’avvio delle procedure di selezione di competenza dell’Area Risorse
Umane;
- che le risorse destinate a garantire la copertura della spesa,
quantificata in € 96.991,20 graveranno integralmente sui fondi del
progetto di ricerca H2020 “FIT4RRI”, cui il Dipartimento di Ingegneria
Chimica Materiali Ambiente partecipa in collaborazione con l’Area
Supporto alla Ricerca e Trasferimento Tecnologico.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
ANNO ACCADEMICO 2018-2019 – MODIFICHE AGLI ORDINAMENTI DEI CORSI
DI STUDIO GIÀ ATTIVATI NEL PRECEDENTE ANNO ACCADEMICO – PARERE CUN
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si informa che il Consiglio Universitario Nazionale (CUN), nell’adunanza
del 4 aprile 2018, ha esaminato le modifiche agli ordinamenti dei corsi
di studio già attivati nel precedente anno accademico e presentate da
Sapienza per l’anno accademico 2018-2019, esprimendo il seguente parere:
“… omissis … IL CUN RELATIVAMENTE AI SEGUENTI ORDINAMENTI ESPRIME PARERE
FAVOREVOLE
L-5-Filosofia
Filosofia
NESSUNA OSSERVAZIONE
L-8-Ingegneria dell'informazione
Ingegneria delle Comunicazioni
Nessuna osservazione.
L-10-Lettere
Letteratura Musica Spettacolo
nessuna osservazione
L-11-Lingue e culture moderne
Lingue e civiltà orientali
nessuna osservazione
L-20-Scienze della comunicazione
Comunicazione, tecnologie e culture digitali
Nessuna osservazione.
L-23-Scienze e tecniche dell'edilizia
Gestione del Processo Edilizio - Project Management
Nessuna osservazione.
Sustainable Building Engineering
Nessuna osservazione.
L-37-Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace
Cooperazione internazionale e sviluppo
Nessuna osservazione.
L/SNT1-Professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria
ostetrica
Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere)
Nessuna osservazione.
Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere)
Nessuna osservazione.
Infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di Infermiere)
Nessuna osservazione.
Infermieristica pediatrica (abilitante alla professione sanitaria di
Infermiere Pediatrico)
Nessuna osservazione.
L/SNT2-Professioni sanitarie della riabilitazione
Logopedia (abilitante alla professione sanitaria di Logopedista)
Nessuna osservazione.
Ortottica ed assistenza oftalmologica (abilitante alla professione
sanitaria di Ortottista ed assistente di oftalmologia)
Nessuna osservazione.
Podologia (abilitante alla professione sanitaria di Podologo)
Nessuna osservazione.
Tecnica della riabilitazione psichiatrica (abilitante alla professione
sanitaria di Tecnico della riabilitazione psichiatrica)
Nessuna osservazione.
Tecnica della riabilitazione psichiatrica (abilitante alla professione
sanitaria di Tecnico della riabilitazione psichiatrica)
Nessuna osservazione.
Terapia della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva (abilitante alla
professione sanitaria di Terapista della neuro e psicomotricità dell'età
evolutiva)
Nessuna osservazione.
Terapia della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva (abilitante alla
professione sanitaria di Terapista della neuro e psicomotricità dell'età
evolutiva)
Nessuna osservazione.
Terapia occupazionale (abilitante alla professione sanitaria di
Terapista occupazionale)
Nessuna osservazione.
Terapia occupazionale (abilitante alla professione sanitaria di
Terapista occupazionale)
Nessuna osservazione.
L/SNT3-Professioni sanitarie tecniche
Dietistica (abilitante alla professione sanitaria di Dietista)
Nessuna osservazione.
Igiene dentale (abilitante alla professione sanitaria di Igienista
dentale)
Nessuna osservazione.
Igiene dentale (abilitante alla professione sanitaria di Igienista
dentale)
Nessuna osservazione.
Tecniche audiometriche (abilitante alla professione sanitaria di
Audiometrista)
Nessuna osservazione.
Tecniche audioprotesiche (abilitante alla professione sanitaria di
Audioprotesista)
Nessuna osservazione.
Tecniche di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione
cardiovascolare (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico di
fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare)
Nessuna osservazione.
Tecniche di laboratorio biomedico (abilitante alla professione sanitaria
di Tecnico di laboratorio biomedico)
Nessuna osservazione.
Tecniche di laboratorio biomedico (abilitante alla professione sanitaria
di Tecnico di laboratorio biomedico)
Nessuna osservazione.
Tecniche di laboratorio biomedico (abilitante alla professione sanitaria
di Tecnico di laboratorio biomedico)
Nessuna osservazione.
Tecniche di neurofisiopatologia (abilitante alla professione sanitaria
di Tecnico di neurofisiopatologia)
Nessuna osservazione.
Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia (abilitante
alla professione sanitaria di Tecnico di radiologia medica)
Nessuna osservazione.
Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia (abilitante
alla professione sanitaria di Tecnico di radiologia medica)
Nessuna osservazione.
Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia (abilitante
alla professione sanitaria di Tecnico di radiologia medica)
Nessuna osservazione.
Tecniche ortopediche (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico
ortopedico)
Nessuna osservazione.
Tecniche ortopediche (abilitante alla professione sanitaria di Tecnico
ortopedico)
Nessuna osservazione.
L/SNT4-Professioni sanitarie della prevenzione
Assistenza sanitaria (abilitante alla professione sanitaria di
Assistente sanitario)
Nessuna osservazione.
Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro
(abilitante alla professione sanitaria di Tecnico della prevenzione
nell'ambiente e nei luoghi di lavoro)
Nessuna osservazione.
Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro
(abilitante alla professione sanitaria di Tecnico della prevenzione
nell'ambiente e nei luoghi di lavoro)
Nessuna osservazione.
Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro
(abilitante alla professione sanitaria di Tecnico della prevenzione
nell'ambiente e nei luoghi di lavoro)
Nessuna osservazione.
LM-24-Ingegneria dei sistemi edilizi
Ingegneria per l'Ambiente e l'Edilizia Sostenibile
Nessuna osservazione.
LM-32-Ingegneria informatica
Artificial Intelligence and Robotics
Nessuna osservazione.
LM-36-Lingue e letterature dell'Africa e dell'Asia
Lingue e Civiltà Orientali
nessuna osservazione
LM-37-Lingue e letterature moderne europee e americane
English and Anglo-American Studies
nessuna osservazione
LM-39-Linguistica
Linguistica
nessuna osservazione
LM-45-Musicologia e beni musicali
Musicologia
nessuna osservazione
LM-65-Scienze dello spettacolo e produzione multimediale
Fashion studies
nessuna osservazione
RELATIVAMENTE AI SEGUENTI ORDINAMENTI ESPRIME PARERE FAVOREVOLE A
CONDIZIONE CHE SIANO ADEGUATI ALLE OSSERVAZIONI INDICATE
L-1-Beni culturali
Scienze Archeologiche
DESCRITTORI DI DUBLINO: - CAPACITÀ DI APPLICARE CONOSCENZA E
COMPRENSIONE
Gli obiettivi formativi, formulati in termini di risultati di
apprendimento attesi, appaiono per alcuni aspetti troppo generici e
devono essere meglio descritti.
CODICI ISTAT
Dagli sbocchi occupazionali e i codici ISTAT deve essere cancellato
"Guide turistiche - (3.4.1.5.2)", poiché per l'accesso a questa
professione sono previsti specifici percorsi formativi.
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività
affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre
un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. È necessario
procedere ad una consistente riduzione.
Per rendere più leggibile l'ordinamento si raccomanda anche di
utilizzare la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in
banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di
settori ai quali possono essere attributi i CFU, facendo in modo che
alle attività formative indicate negli obiettivi specifici (letteratura
italiana; discipline storiche, fino al Medioevo; lingue e letterature
antiche; discipline etno-antropologiche; legislazione applicata ai Beni
Culturali; diversi settori archeologici e storico-artistici, fino al
Medioevo; discipline naturalistiche applicate all'archeologia) siano
effettivamente dedicati numeri congrui e obbligatori di CFU
PER LA CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA STRANIERA
Il numero di CFU (2) indicato per la conoscenza delle lingue straniere
appare inadeguato rispetto agli obiettivi formativi dichiarati. Si
chiede di intervenire in tal senso aumentando i CFU per la lingua
straniera ad almeno 3.
MOTIVAZIONI DELL'INSERIMENTO NELLE ATTIVITÀ AFFINI DI SETTORI PREVISTI
DALLA CLASSE O NOTE ATTIVITÀ AFFINI
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori
scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività
di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si
chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per
settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con
particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio
ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti.
L-2-Biotecnologie
Biotecnologie
Il descrittore "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" deve
contenere una descrizione sintetica delle principali conoscenze che il
corso vuole impartire; il descrittore "Capacità di applicare conoscenza
e comprensione - Sintesi" deve contenere una descrizione sintetica delle
principali competenze (il "saper fare") che il corso vuole impartire. Il
testo inserito in questi due quadri mescola i due piani; per esempio
"possedere le metodiche disciplinari ed essere in grado di applicarle in
situazioni concrete" è più una competenza, mentre "sufficienti
conoscenze di base di matematica con elementi di statistica, fisica,
chimica e biologia cellulare e molecolare" è una conoscenza. Inoltre in
entrambi i casi occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici
con cui i risultati attesi vengono conseguiti. Si chiede di rivedere
questi due quadri alla luce di queste osservazioni.
Biotecnologie Agro-Industriali
-Nella sezione "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati" prima della "funzione in un contesto di lavoro" deve essere
inserito il nome della figura professione che il corso di studio intende
formare.
Sempre Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti
per i laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono
essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo
"competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso
di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo
"sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste
osservazioni.
- Occorre motivare l'inserimento del SSD di base MAT/04 nelle attività
affini.
L-4-Disegno industriale
Design
Si chiede di espungere dal descrittore "Abilità comunicative" il
paragrafo riportato di seguito che è ripetuto due volte:
"Gli studenti devono essere inoltre in grado di esporre le proprie
soluzioni tecnico/progettuali in almeno una lingua dell'Unione Europea,
oltre l'Italiano, e saper utilizzare le tecniche comunicative di ultima
generazione.
La verifica dell'acquisizione della capacità comunicative è finalizzata
ad abituare gli studenti ad interloquire con soggetti altri ed è
propedeutica all'affrontare le dinamiche dei processi partecipativi,
fondamentali nella professione del tecnico progettista.
È previsto che tali capacità siano raggiunte attraverso la frequenza
all'intero percorso formativo previsto dal Corso di Laurea, e in
particolare nei vari laboratori progettuali e attraverso lo svolgimento
del lavoro finale di tesi.
Delle abilità comunicative viene tenuto conto nel giudizio finale di
tesi di laurea".
Nel quadro delle "conoscenze richieste per l'accesso" occorre definire,
eventualmente rimandando al Regolamento Didattico del corso di studio,
gli obblighi formativi aggiuntivi previsti nel caso in cui la verifica
delle conoscenze richieste per l'accesso non sia positiva.
Nelle "Caratteristiche della prova finale" si scrive che "Alla prova
finale vengono attributi 10 CFU", nelle "Comunicazioni dell'ateneo al
CUN" si scrive che "Alla prova finale vengono attribuiti 8 CFU" mentre
nella tabella delle attività formative si attribuiscono alla prova 10-12
CFU.
Si chiede di verificare sanare tale incongruenza indicando 10 CFU se è
corretto quanto indicato nel quadro descrittivo delle "Caratteristiche
della prova finale" o 8 CFU se è corretto quanto indicato nelle
comunicazioni al CUN. In ogni caso se nei campi testuali sono indicati
dei valori di CFU fissi e non degli intervalli nella tabella non possono
essere indicati intervalli.
Si chiede di espungere i codici "Tecnici del marketing - (3.3.3.5.0)" e
"Tecnici della pubblicità - (3.3.3.6.1)" in quanto gli obiettivi
formativi specifici e il percorso formativo non sono coerenti con tali
unità professionali.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
L-7-Ingegneria civile e ambientale
Ingegneria Civile
I CFU per la prova finale appaiono non coerenti con il ruolo formativo
dichiarato per la prova stessa. È necessario modificare l'ordinamento
per renderli coerenti.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività
affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre
un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. È necessario
procedere ad una riduzione oppure, anche in alternativa, rendere più
leggibile l'ordinamento utilizzando la possibilità, offerta dalla
maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione
delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i
CFU.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori
scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività
caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto
di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore, o per
gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con particolare
attenzione per i settori già inseriti nel proprio ordinamento tra quelli
caratterizzanti.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
L-8-Ingegneria dell'informazione
Ingegneria Elettronica
Per il descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione" occorre
indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati
attesi vengono conseguiti.
Si chiede di espungere dalle conoscenze richieste per l'accesso il
periodo "È prevista la convalida di crediti a seguito del riconoscimento
di conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai
sensi della normativa vigente in materia, nonché di altre conoscenze e
abilità maturate in attività formative di livello post-secondario alla
cui progettazione e realizzazione l'università abbia concorso."
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
Ingegneria Gestionale
Si chiede di espungere i seguenti codici ISTAT dagli sbocchi
occupazionali e professionali previsti per i laureati:
- Tecnici della gestione finanziaria - (3.3.2.1.0)
- Tecnici della vendita e della distribuzione - (3.3.3.4.0)
- Tecnici del marketing - (3.3.3.5.0)
in quanto gli obiettivi formativi specifici e il percorso formativo non
sono coerenti con tali unità professionali.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
Ingegneria Informatica e Automatica
In relazione ai codici ISTAT utilizzati per descrivere gli sbocchi
occupazionali e professionali previsti per i laureati si chiede di
utilizzare codici del terzo grande gruppo della classificazione ISTAT
(aventi struttura (3.X.X.X.X)) espungendo, quindi, il codice "Ingegneri
elettrotecnici e dell'automazione industriale - (2.2.1.3.0)".
L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti disciplinari "Ingegneria
dell'automazione", "Ingegneria gestionale" e "Ingegneria informatica"
appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile
l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso
formativo e della figura professionale che ne deriva.
La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni
casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. Tali
circostanze devono tuttavia essere adeguatamente motivate.
È necessario pertanto:
- ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti
attribuiti agli ambiti, palesemente troppo ampi;
- e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di
crediti indicati.
Si segnala inoltre che le motivazioni contenute nelle "Note relative
alle attività caratterizzanti" non paiono condivisibili poiché si
descrivo obiettivi differenziati in funzione del curriculum mentre gli
obiettivi devono essere formulati per il corso di studi nella sua
interezza mentre i curricola rappresentano differenti percorsi per il
raggiungimento dei medesimi obiettivi.
Si chiede, in vista delle suddette osservazioni, di adeguare anche gli
"obiettivi formativi specifici del corso".
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
Ingegneria dell'Informazione
Si chiede di espungere dal quadro delle "conoscenze richieste per
l'accesso" il periodo "È prevista la convalida di crediti a seguito del
riconoscimento di conoscenze e abilità professionali certificate
individualmente ai sensi della normativa vigente in materia, nonché di
altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello
post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università
abbia concorso. Il numero massimo totale di crediti formativi
universitari riconoscibili è fissato in 12."
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività
affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre
un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. È necessario
procedere ad una consistente riduzione oppure, in alternativa, rendere
più leggibile l'ordinamento utilizzando la possibilità, offerta dalla
maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione
delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i
CFU.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
L-9-Ingegneria industriale
Ingegneria Chimica
Nel quadro "Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del
percorso formativo" si dice di attività funzionali all'acquisizione di
conoscenze di chimica organica. Tuttavia nella tabella delle attività
formative non compaiono SSD coerenti. Si chiede di sanare tale
incongruenza.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
Ingegneria Elettrotecnica
Si chiede di riformulare in maniera chiara il descrittore "Conoscenza e
capacità di comprensione - Sintesi" espungendo dal campo i primi due
periodi ed il riferimento (includo nel terzo periodo) alla prosecuzione
degli studi in corsi di laurea magistrale. Il descrittore deve essere
utilizzato per indicare quanto uno studente medio, in possesso di
adeguata formazione iniziale, dovrebbe conoscere, comprendere al termine
del percorso di studi.
Si chiede di espungere dal quadro delle conoscenze richieste per
l'accesso i seguenti periodi:
"È prevista la convalida di crediti a seguito del riconoscimento di
conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai sensi
della normativa vigente in materia, nonché di altre conoscenze e abilità
maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui
progettazione e realizzazione l'università abbia concorso. Il numero
massimo totale di crediti formativi universitari riconoscibili è fissato
in 12."
Le conoscenze richieste per l'accesso sono indicate, ma occorre
prevedere la loro verifica, che è obbligatoria in base al DM 270/04. La
specificazione delle modalità di verifica può essere rimandata al
regolamento didattico del corso di studio, dove saranno altresì indicati
gli obblighi formativi aggiuntivi previsti nel caso in cui la verifica
non sia positiva.
Nella descrizione degli Sbocchi occupazionali e professionali previsti
per i laureati si chiede di utilizzare unità professionali del terzo
grande gruppo della classificazione ISTAT (codici aventi struttura
(3.X.X.X.X)); Le unità professionali del secondo grande gruppo (codici
aventi struttura (2.X.X.X.X)) vanno utilizzate esclusivamente se non
sono individuabili unità professionali del terzo.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
Ingegneria Energetica
Si chiede di formulare il descrittore "Conoscenza e capacità di
comprensione" utilizzando il campo per indicare le conoscenze e
capacità, disciplinari, che lo studente medio dovrà conoscere e
comprendere al termine del percorso formativo.
Dal campo devono inoltre essere espunti i primi due periodi ("Per
assicurare a tutti...delle Altre Attività Formative (AAF)").
Si chiede di espungere dal quadro delle "conoscenze richieste per
l'accesso" il seguente periodo "È prevista la convalida di crediti
(massimo 12) a seguito del riconoscimento di conoscenze e abilità
professionali certificate individualmente ai sensi della normativa
vigente in materia, nonché di altre conoscenze e abilità maturate in
attività formative di livello post-secondario alla cui progettazione e
realizzazione l'università abbia concorso."
Occorre prevedere la verifica delle conoscenze richieste per l'accesso,
la quale è obbligatoria in base al DM 270/04. La precisazione di tali
conoscenze e la specificazione delle modalità di verifica può essere
rimandata al Regolamento Didattico del corso di studio, dove saranno
altresì indicati gli obblighi formativi aggiuntivi previsti nel caso in
cui la verifica non sia positiva.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
Ingegneria Meccanica
Gli obiettivi formativi specifici del corso devono essere più
precisamente formulati elaborando un testo mirato allo specifico
progetto formativo. Si chiede inoltre di espungere dal campo il
riferimento al "corrispondente titolo di Laurea magistrale".
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
L-10-Lettere
Lettere classiche
CODICI ISTAT
Dagli sbocchi occupazionali e i codici ISTAT deve essere cancellato
"Guide turistiche - (3.4.1.5.2)", poiché per l'accesso a questa
professione sono previsti specifici percorsi formativi.
Si chiede altresì di espungere il codice ° Tecnici dei musei -
(3.4.4.2.1) in quanto questa professione non è coerente con il percorso
formativo.
Lettere moderne
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività
affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre
un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. È necessario
procedere ad una consistente riduzione.
Per rendere più leggibile l'ordinamento si raccomanda anche di
utilizzare la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in
banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di
settori ai quali possono essere attributi i CFU.
MOTIVAZIONI DELL'INSERIMENTO NELLE ATTIVITÀ AFFINI DI SETTORI PREVISTI
DALLA CLASSE O NOTE ATTIVITÀ AFFINI
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori
scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività
di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata in
particolare l'assenza di motivazioni per i SSD L-FIL-LET/15, M-FIL/03,
04, 06. Si chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico,
settore per settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale
inserimento, con particolare attenzione per i settori già inseriti nel
proprio ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti.
L-11-Lingue e culture moderne
Lingue, Culture, Letterature, Traduzione
CODICI ISTAT
Dagli sbocchi occupazionali e i codici ISTAT deve essere cancellato
"Guide turistiche - (3.4.1.5.2)", poiché per l'accesso a questa
professione sono previsti specifici percorsi formativi.
L-12-Mediazione linguistica
Mediazione linguistica e interculturale
SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI.
Nel campo destinato al nome della figura professionale che si intende
formare dev'essere inserito solo il nome di tale figura e non ulteriori
informazioni. Inoltre, nel campo "funzione in un contesto di lavoro"
devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel
campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel
corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel
campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste
osservazioni.
L-13-Scienze biologiche
Scienze Biologiche
-Per i descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione" e "Capacità
di applicare conoscenza e comprensione" occorre indicare le modalità e
gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti.
-Dalla sezione "Il corso prepara alla professione di" deve essere
espunto il codice "Tecnici sanitari di laboratorio biomedico -
(3.2.1.3.2)", in quanto il percorso formativo non è specificamente
orientato a preparare tale unità professionale, per la cui formazione
esistono, invece, altri corsi di studio.
-Il numero di CFU indicato per la conoscenza delle lingue straniere
appare inadeguato rispetto agli obiettivi formativi dichiarati. È
necessario, pertanto, prevedere nella tabella delle attività formative,
fra le altre attività, nell'ambito "Per la conoscenza di almeno una
lingua straniera", un congruo numero di CFU per garantire l'acquisizione
di tali competenze linguistiche nel corso di laurea di livello B1
(almeno 3 CFU).
-L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito caratterizzante
"Discipline biomolecolari" appare eccessivamente ampio, ed è tale da
rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato
culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne
deriva. La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in
taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide
motivazioni. È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti
attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di
crediti indicati.
L-14-Scienze dei servizi giuridici
Diritto e amministrazione pubblica
Per i descrittori "Capacità di applicare conoscenza e comprensione -
Sintesi" e "Autonomia di giudizio" occorre indicare le modalità e gli
strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti.
Conoscenze richieste per l'accesso: occorre inserire le parole "Nel
Regolamento Didattico del corso di studio" prima di "Saranno altresì".
Note alle attività affini: occorre motivare l'inserimento nelle attività
affini dei settori di base o caratterizzanti INF/01, IUS/13, IUS/15,
IUS/17.
L-15-Scienze del turismo
Scienze del turismo
DESCRITTORI DI DUBLINO
Per il descrittore "Abilità comunicative" occorre indicare le modalità e
gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati.
L-16-Scienze dell'amministrazione e dell'organizzazione
Scienze dell'amministrazione e dell'organizzazione
Gli obiettivi formativi specifici del corso devono essere più
precisamente formulati.
Dalle professioni ISTAT dev'essere espunto il codice (3.3.1.2.1),
Contabili, in quanto gli obiettivi formativi specifici e il percorso
formativo non sono coerenti con tale unità professionale.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere
indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo
"competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso
di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo
"sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste
osservazioni.
L-17-Scienze dell'architettura
Scienze dell'architettura
Si chiede di espungere dal quadro "Obiettivi formativi specifici del
corso e descrizione del percorso formativo" il seguente paragrafo:
"Articolazione del percorso formativo
La Laurea in Scienze dell'architettura permette l'uscita in classe L-17,
con un numero sufficiente di CFU in tutti gli ambiti disciplinari tale
da consentire il proseguimento del percorso formativo in tutti i corsi
di laurea magistrali in classe LM-4, che mirano, alla fine del
quinquennio, alla formazione dell'Architetto ai sensi delle direttive
europee."
Nel campo degli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati" destinato al nome della figura professionale che si intende
formare deve essere inserito solo il nome di tale figura, e non
ulteriori informazioni.
Il numero di CFU indicato "per la conoscenza di almeno una lingua
straniera" appare inadeguato rispetto agli obiettivi formativi
dichiarati; si chiede di portare a 3 il minimo dei CFU.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
L-18-Scienze dell'economia e della gestione aziendale
Management e diritto d'impresa
Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi: occorre espungere i
paragrafi "Sono previste altresì attività di orientamento, tutorato e di
placement a favore degli studenti del Corso di Studio, mediante il "Kit
della matricola" per facilitare l'ingresso dello studente nelle
attività, tutorato mediante attività di didattica frontale e/o
attraverso la piattaforma di elearning2 de la Sapienza e di placement
attraverso periodiche manifestazioni di incontri tra laureati e imprese
organizzati dal Corso di Studio." in quanto non pertinenti.
Scienze aziendali
Per i descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi",
"Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi" "Autonomia
di giudizio" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con
cui i risultati attesi vengono conseguiti.
L-19-Scienze dell'educazione e della formazione
Scienze dell'educazione e della formazione
NOME DEL CORSO IN LINGUA INGLESE.
Il nome del corso in lingua inglese (Science of education) non
corrisponde al nome italiano e va pertanto corretto.
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'AMMISSIONE AI CORSI DI LAUREA
Nell'ordinamento occorre indicare i diplomi di scuola secondaria e i
titoli esteri riconosciuti idonei per l'accesso al corso; è sufficiente
un'indicazione generica tipo "Per essere ammessi al Corso di Laurea
occorre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo
grado o di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto
idoneo."
CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA DELL'UNIONE EUROPEA OLTRE L'ITALIANO.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che i laureati
devono possedere "il possesso fluente, in forma scritta e orale, di
almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre
l'italiano" è necessario prevedere un numero obbligatorio di CFU
sufficiente per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di
laurea o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste
tra i requisiti d'accesso (a livello almeno B1).
L-20-Scienze della comunicazione
Comunicazione pubblica e d'impresa
Il nome del corso in lingua inglese non corrisponde al nome italiano; si
chiede di modificare il nome inglese in
«Corporate and Public Administration Communication».
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori
scientifico-disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività
di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si
chiede pertanto di motivare in modo più analitico e specifico, settore
per settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento,
con particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio
ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti.
L-24-Scienze e tecniche psicologiche
Psicologia e Salute
CAPACITA' DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
Si chiede di spostare quanto sotto indicato, dal campo "Capacità di
applicare conoscenza e comprensione" al campo di pertinenza ("Abilità
comunicative"):
"I laureati devono essere in grado di comunicare efficacemente con
interlocutori diversi, e quindi non solo utilizzare un lessico
psicologico appropriato ad interagire con colleghi e altri
professionisti, ma anche trasmettere in modo semplice, e nel contempo
corretto, concetti psicologici a non specialisti.
I laureati devono inoltre padroneggiare i principali strumenti della
comunicazione telematica, e perciò essere in grado di produrre messaggi
scritti sintetici e chiari".
Psicologia e processi sociali
CAPACITA' DI APPLICARE CONOSCENZA E COMPRENSIONE
Si chiede di spostare quanto sotto indicato, dal campo "Capacità di
applicare conoscenza e comprensione" al campo di pertinenza ("Abilità
comunicative"):
"I laureati devono essere in grado di comunicare efficacemente con
interlocutori diversi, e quindi non solo utilizzare un lessico
psicologico appropriato ad interagire con colleghi e altri
professionisti, ma anche trasmettere in modo semplice, e nel contempo
corretto, concetti psicologici a non specialisti.
I laureati devono inoltre padroneggiare i principali strumenti della
comunicazione telematica, e perciò essere in grado di produrre messaggi
scritti sintetici e chiari".
L-27-Scienze e tecnologie chimiche
Chimica
Per il descrittore "Autonomia di giudizio" occorre indicare le modalità
e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati, nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze
acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali
funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
A seguito della classificazione ISTAT delle professioni (2011), dalle
professioni devono essere espunti i codici aventi struttura (2.X.X.X.X),
in quanto, come richiamato dal documento CUN del 31 gennaio 2012, per le
lauree è necessario indicare unità professionali del terzo grande gruppo
della classificazione Istat.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori
scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività
di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si
chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per
settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con
particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio
ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti.
Chimica Industriale
Gli obiettivi formativi specifici del corso sono adeguatamente
formulati, ma occorre fornire una sintetica descrizione del percorso
formativo.
I descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" e
"Capacità di applicare conoscenza e comprensione
- Sintesi" sono troppo generici e devono essere meglio formulati.
Inoltre occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i
risultati attesi vengono conseguiti e verificati.
A seguito della classificazione ISTAT delle professioni (2011), dalle
professioni devono essere espunti i codici aventi struttura (2.X.X.X.X),
in quanto, come richiamato dal documento CUN del 31 gennaio 2012, per le
lauree è necessario indicare unità professionali del terzo grande gruppo
della classificazione Istat.
Note alle attività affini: contrariamente a quanto dichiarato, il
settore CHIM/06 non è inserito fra le attività di base, ma fra le
attività caratterizzanti. Di conseguenza se, come dichiarato, il
contenuto degli insegnamenti previsti per questo settore forniscono
conoscenze "specifiche per una formazione adeguata di un chimico
industriale" tali insegnamenti devono essere spostati fra le attività
caratterizzanti. Occorre ripensare alla distribuzione degli insegnamenti
di CHIM/06, e alle relative motivazioni, alla luce di queste
osservazioni.
L-30-Scienze e tecnologie fisiche
Fisica
Conoscenze richieste per l'accesso: occorre esplicitare che le tipologie
di obblighi formativi aggiuntivi e le modalità per il loro
soddisfacimento sono indicate nel regolamento didattico del corso di
studi (e nel quadro A3.b) e non nel bando, dove invece possono essere
indicati i criteri per l'assegnazione degli OFA.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere
indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo
"competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso
di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo
"sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste
osservazioni.
A seguito della classificazione ISTAT delle professioni (2011), dalle
professioni devono essere espunti i codici aventi struttura (2.X.X.X.X),
in quanto, come richiamato dal documento CUN del 31 gennaio 2012, per le
lauree è necessario indicare unità professionali del terzo grande gruppo
della classificazione Istat.
Si chiede di motivare, nelle note alle attività caratterizzanti,
l'ampiezza degli intervalli di crediti attribuiti agli ambiti
caratterizzanti, e in particolare all'ambito "Astrofisico, geofisico e
spaziale".
L-31-Scienze e tecnologie informatiche
Informatica
Conoscenze richieste per l'accesso: le modalità di assolvimento degli
OFA devono essere inserite nel Regolamento didattico del corso di studio
(e nel quadro A3.b) e non nel bando. Occorre correggere.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati: si chiede
di chiarire cosa sia "l'alternativa di completamento" citata nella
descrizione degli sbocchi professionali del "Tecnologo
dell'informatica". Inoltre le attività professionali ivi citate sono
funzioni e non sbocchi professionali, e quindi devono essere trasferite
nel quadro "funzione in un contesto di lavoro", mantenendo in questo
quadro solo l'indicazione di dove saranno svolte tali funzioni.
L-32-Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura
Scienze Ambientali
Gli obiettivi formativi specifici del corso devono essere più
precisamente formulati e occorre inoltre fornire una sintetica
descrizione del percorso formativo.
Per il descrittore "Capacità di applicare conoscenza e comprensione -
Sintesi" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui
i risultati attesi vengono conseguiti e verificati.
Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe: le motivazioni
addotte non sono accettabili, in quanto non fanno alcun riferimento alle
differenze culturali, di obiettivi e di figure che si intendono formare
(e invece si fa riferimento a una "coerenza" che porterebbe a dedurre
che i due corsi possano essere fusi in uno solo). Occorre riformulare
completamente il campo.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere
indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo
"competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso
di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo
"sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni.
Inoltre dev'essere espunta la frase "La formazione del laureato in
Scienze ambientali potrà essere completata attraverso corsi di laurea di
secondo livello, che consentiranno l'accesso alla classe professionale:
Biologi, botanici, zoologi e professioni assimilate (2.3.1.1)." i quanto
in questo campo occorre indicare gli sbocchi di questo corso di studio,
non di altri. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
Dalle professioni ISTAT devono essere espunti i codici Tecnici agronomi
- (3.2.2.1.1) e
Tecnici forestali - (3.2.2.1.2) in quanto gli obiettivi formativi
specifici e il percorso formativo non sono coerenti con tali unità
professionali.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori
scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività
di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si
chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per
settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento.
Scienze Naturali
Gli obiettivi formativi specifici del corso devono essere più
precisamente formulati e occorre inoltre fornire una sintetica
descrizione del percorso formativo.
Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe: le motivazioni
addotte non sono accettabili, in quanto non fanno alcun riferimento alle
differenze culturali, di obiettivi e di figure che si intendono formare
(e invece si fa riferimento a una "coerenza" che porterebbe a dedurre
che i due corsi possano essere fusi in uno solo). Occorre riformulare
completamente il campo.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere
indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo
"competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso
di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo
"sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni.
Inoltre dev'essere espunta la frase "La formazione potrà essere
completata attraverso corsi di laurea di secondo livello, consentendo
l'accesso alle professioni di Botanici - (2.3.1.1.5), Zoologi -
(2.3.1.1.6), Ecologi - (2.3.1.1.7), Antropologi (2.5.3.2.2) Curatori e
conservatori di musei - (2.5.4.5.3) e Geologi - (2.1.1.6.1)." in quanto
in questo campo occorre indicare gli sbocchi di questo corso di studio,
non di altri. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
Dalle professioni ISTAT devono essere espunti i codici Tecnici agronomi
- (3.2.2.1.1) e
Tecnici forestali - (3.2.2.1.2) in quanto gli obiettivi formativi
specifici e il percorso formativo non sono coerenti con tali unità
professionali.
Note alle attività affini: occorre espungere la frase "La presenza nel
CAD di un corpo docente particolarmente qualificato e motivato, che
nelle proprie attività di ricerca include numerose linee di ricerca in
progetti nazionali e internazionali su temi affrontati nelle suddette
discipline, ne sostiene ulteriormente la scelta." in quanto le
motivazioni devono essere esclusivamente culturali e professionali e del
tutto indipendenti dal corpo docente a disposizione.
L-34-Scienze geologiche
Scienze geologiche
Per il descrittore "Capacità di applicare conoscenza e comprensione -
Sintesi" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui
i risultati attesi vengono verificati.
Nel descrittore "Capacità di apprendimento" occorre sostituire le parole
"gli strumenti didattici con cui si verifica" con le parole "gli
strumenti didattici con cui si acquisisce".
Sbocchi occupazionali previsti per i laureati: si chiede di sostituire
le parole "Il laureato in Scienze geologiche può essere inserito nel
mondo del lavoro con il ruolo di geologo, anche in qualità di iscritto
all'Ordine dei Geologi sezione b (geologo junior)" con le parole
"Geologo junior". Inoltre, lavoro" devono essere indicate le funzioni
che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla
funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli
permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi
occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali
funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni.
L-35-Scienze matematiche
Matematica
Attività affini e integrative: le motivazioni addotte per la ripetizione
dei settori MAT/08 e MAT/09 nelle attività affini sarebbero accettabili
per una laurea magistrale, ma non lo sono per una laurea triennale,
soprattutto in presenza di intervalli molto ampi per le attività
caratterizzanti. Si chiede quindi di espungerli dalle attività affini.
L-36-Scienze politiche e delle relazioni internazionali
Scienze politiche e relazioni internazionali
Gli obiettivi formativi specifici del corso devono essere più
precisamente formulati e occorre inoltre fornire una sintetica
descrizione del percorso formativo.
Per il descrittore "Capacità di applicare conoscenza e di comprensione -
Sintesi" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui
i risultati attesi vengono conseguiti e verificati.
Con riferimento al descrittore "Conoscenza e capacità di comprensione"
si chiede di correggere la frase seguente:
«saranno verificate principalmente attraverso le prove di esame, i quali
utilizzeranno libri di testo caratterizzati da un livello avanzato di
conoscenze.» in quanto le prove di esame non utilizzano libri di testo.
Dalle professioni ISTAT dev'essere espunto il codice (3.3.3.6.2) Tecnici
delle pubbliche relazioni in quanto gli obiettivi formativi specifici e
il percorso formativo non sono coerenti con tale unità professionale.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori
scientifico-disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività
di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. In
particolare, se insegnamenti in SSD caratterizzanti forniscono contenuti
"la cui conoscenza appare indispensabile" tali insegnamenti devono
essere inseriti fra le attività caratterizzanti e non fra quelle affini.
Si chiede pertanto di motivare in modo più convincente, settore per
settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con
particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio
ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti.
I SSD IUS/07 - Diritto del lavoro, IUS/12 - Diritto tributario, inseriti
tra le attività affini non appaiono coerenti con gli obiettivi formativi
e con il percorso formativo del corso: occorre chiarire la relazione tra
tali settori e gli obiettivi formativi del corso di studi.
L-39-Servizio sociale
Servizio Sociale (CLaSS)
SI chiede di togliere "(CLaSS)" dal nome ufficiale del corso sia in
italiano sia in inglese (dove in particolare l'acronimo risulta del
tutto incomprensibile). È concesso comunque usare l'acronimo in altre
parti dell'ordinamento.
I descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" e
"Capacità di applicare conoscenza e comprensione
- Sintesi" sono troppo generici e devono essere meglio formulati,
continuando a indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i
risultati attesi vengono conseguiti e verificati.
L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito di base "Discipline
giuridiche" appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco
leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del
percorso formativo e della figura professionale che ne deriva. La
presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni
casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. Tali
circostanze devono tuttavia essere adeguatamente motivate. È necessario
pertanto:
°& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti
attribuiti agli ambiti, palesemente troppo ampi;
°& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di
crediti indicati.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori
scientifico-disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività
di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si
chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per
settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con
particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio
ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti.
I SSD IUS/21 - Diritto pubblico comparato, SECS-P/08 - Economia e
gestione delle imprese, MED/43 - Medicina legale, inseriti tra le
attività affini, non appaiono coerenti con gli obiettivi formativi e con
il percorso formativo del corso: occorre chiarire la relazione tra i
settori e gli obiettivi formativi del corso di studi.
L-41-Statistica
Statistica gestionale
La frase "La maggioranza dei laureati in Statistica Gestionale prosegue
gli studi in corsi di laurea magistrale in discipline statistiche",
presente negli sbocchi professionali di tutti i profili, è ridondante;
si chiede di espungerla.
Dalle professioni ISTAT deve essere espunto il codice Tecnici esperti in
applicazioni - (3.1.2.2.0) in quanto gli obiettivi formativi specifici e
il percorso formativo non sono coerenti con tale unità professionale.
Dato l'elevato numero di CFU riservati dall'ateneo alle attività art.
10, comma 5 lett. d è necessario indicare a quali fra le quattro voci
essi sono attribuiti.
Statistica, economia e società
Nel profilo professionale, la frase "La maggioranza dei laureati in
Statistica, Economia e Società prosegue gli studi in corsi di Laurea
Magistrale delle Classi LM82 e LM83" è ridondante; si chiede di
espungerla.
Dalle professioni ISTAT deve essere espunto il codice Tecnici esperti in
applicazioni - (3.1.2.2.0) in quanto gli obiettivi formativi specifici e
il percorso formativo non sono coerenti con tale unità professionale.
Statistica, economia, finanza e assicurazioni
In entrambi i profili professionali, si chiede di espungere le frasi "La
maggioranza dei laureati del Corso di studio, prosegue gli studi in
Corsi di Laurea magistrale nell'ambito (...)" in quanto in
contraddizione fra loro (e comunque ridondante).
L-43-Diagnostica per la conservazione dei beni culturali
Tecnologie per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere
indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo
"competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso
di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo
"sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste
osservazioni.
L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito caratterizzante
"Formazione multidisciplinare" appare eccessivamente ampio, ed è tale da
rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato
culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne
deriva. La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in
taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide
motivazioni. È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti
attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di
crediti indicati.
Note alle attività affini: occorre motivare la ripetizione nelle
attività affini dei settori di base o caratterizzanti BIO/02, M-STO/05,
M-STO/08, eventualmente anche espungendoli dalle attività di base o
caratterizzanti.
L/SNT1-Professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria
ostetrica
Ostetricia (abilitante alla professione sanitaria di Ostetrica/o)
Per i descrittori "Capacità di applicare conoscenza e comprensione",
"autonomia di giudizio" ed "abilità comunicative" occorre indicare le
modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono
conseguiti e verificati.
Nella sezione Modalità richieste per l'accesso va espunta tutto il
paragrafo seguente, le indicazioni saranno include nel regolamento
didattico del corso:
"Il riconoscimento degli studi compiuti presso i Corsi di
Laurea di altre Università italiane, nonché i crediti in queste
conseguiti, possono essere riconosciuti previo esame del curriculum e
dei Programmi dei Corsi trasmessi dalla Università di origine; la
documentazione necessaria per la richiesta viene presentata dallo
studente presso la Segreteria amministrativa, la quale dopo la verifica
controllo amministrativo (tasse, trasferimenti, etc.), provvederà ad
inoltrare tale documentazione al Presidente del Corso di Laurea in
Ostetricia.
Il riconoscimento di crediti acquisiti dallo studente in altro corso di
studio de La Sapienza Università di Roma o di altra Università, anche
nel caso di trasferimenti o passaggi di corso di Laurea o di Facoltà,
compete al Presidente del Corso di Laurea al quale lo studente richiede
di iscriversi ed avviene secondo regole prestabilite ed adeguatamente
pubblicizzate. Dopo avere valutato la domanda ed individuato il numero
di crediti riconosciuti, sentito il Consiglio di Corso di Laurea, il
Presidente del Corso di Laurea autorizza l'iscrizione regolare dello
studente al corso. L'iscrizione ad un determinato anno di corso è,
comunque, condizionata dalla disponibilità di posti, nell'ambito del
numero programmato. Le attività già riconosciute ai fini della
attribuzione di crediti formativi universitari, nell'ambito di corsi di
studio di primo livello delle professioni sanitarie, non possono essere
nuovamente riconosciute come crediti formativi nell'ambito di corsi di
studio magistrale delle professioni sanitarie."
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
Ostetricia (abilitante alla professione sanitaria di Ostetrica/o)
Si chiede di ampliare la la descrizione del percorso formativo va
ampliata e specificate meglio le diverse fasi del percorso.
Per ciascuno dei Descrittori europei del titolo di studio occorre
indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati
attesi vengono conseguiti e verificati.
Dal quadro "Conoscenze richieste per l'accesso" deve espunto il
paragrafo seguente in quanto queste informazioni devono essere riportate
nel regolamento didattico del corso ma non fanno parte dell'ordinamento:
Il riconoscimento degli studi compiuti presso i Corsi di
Laurea di altre Università italiane, nonché i crediti in queste
conseguiti, possono essere riconosciuti previo esame del curriculum e
dei Programmi dei Corsi trasmessi dalla Università di origine; la
documentazione necessaria per la richiesta viene presentata dallo
studente presso la Segreteria amministrativa, la quale dopo la verifica
controllo amministrativo (tasse, trasferimenti, etc.), provvederà ad
inoltrare tale documentazione al Presidente del Corso di Laurea in
Ostetricia.
Il riconoscimento di crediti acquisiti dallo studente in altro corso di
studio de La Sapienza Università di Roma o di altra Università, anche
nel caso di trasferimenti o passaggi di corso di Laurea o di Facoltà,
compete al Presidente del Corso di Laurea al quale lo studente richiede
di iscriversi ed avviene secondo regole prestabilite ed adeguatamente
pubblicizzate. Dopo avere valutato la domanda ed individuato il numero
di crediti riconosciuti, sentito il Consiglio di Corso di Laurea, il
Presidente del Corso di Laurea autorizza l'iscrizione regolare dello
studente al corso. L'iscrizione ad un determinato anno di corso è,
comunque, condizionata dalla disponibilità di posti, nell'ambito del
numero programmato. Le attività già riconosciute ai fini della
attribuzione di crediti formativi universitari, nell'ambito di corsi di
studio di primo livello delle professioni sanitarie, non possono essere
nuovamente riconosciute come crediti formativi nell'ambito di corsi di
studio magistrale delle professioni sanitarie."
L/SNT2-Professioni sanitarie della riabilitazione
Fisioterapia (abilitante alla professione sanitaria di Fisioterapista)
Nella sezione Abilità comunicative (communication skills) vanno inserite
le modalità di verifica degli obiettivi raggiunti.
Fisioterapia (abilitante alla professione sanitaria di Fisioterapista)
Nella sezione Abilità comunicative (communication skills) vanno inserite
le modalità di verifica degli obiettivi raggiunti.
Fisioterapia (abilitante alla professione sanitaria di Fisioterapista)
Nella sezione Abilità comunicative (communication skills) vanno inserite
le modalità di verifica degli obiettivi raggiunti.
LMG/01-Classe delle lauree magistrali in giurisprudenza
GIURISPRUDENZA
Per quanto concerne gli sbocchi occupazionali e professionali, si chiede
di eliminare lo sbocco professionale "Docente di scuola secondaria", e
il codice ISTAT Professori di scienze giuridiche, economiche e sociali
nella scuola secondaria superiore - (2.6.3.2.6) in quanto questo corso
non ha fra i propri obiettivi quello di formare docenti della scuola, e
non fornisce tutti i crediti necessari (a normativa vigente) per
l'accesso al percorso FIT. Se desiderato, negli obiettivi formativi
specifici si può invece inserire la seguente frase: "I laureati in
possesso dei crediti previsti dalla normativa vigente potranno
partecipare alle prove d'accesso ai percorsi di formazione del personale
docente per le scuole secondarie di primo e secondo grado".
LM-1-Antropologia culturale ed etnologia
Discipline Etno-Antropologiche
CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA DELL'UNIONE EUROPEA OLTRE L'ITALIANO.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU (almeno 6)
per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea
magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono
richieste tra i requisiti d'accesso (a livello almeno B2). È possibile
richiedere in ingresso competenze inferiori a quelle del livello B2
(i.e., B1), purché la tabella delle attività formative preveda un numero
obbligatorio di crediti linguistici, adeguato a raggiungere il livello
richiesto.
LM-2-Archeologia
Archeologia
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti caratterizzanti (Storia
antica e medievale; Lingue e letterature antiche e medievali;
Archeologia e antichità orientali) appare eccessivamente ampio, ed è
tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il
significato culturale del percorso formativo e della figura
professionale che ne deriva.
La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni
casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. Tali
circostanze devono tuttavia essere adeguatamente motivate.
È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti
attribuiti agli ambiti, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di
crediti indicati.
CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA DELL'UNIONE EUROPEA OLTRE L'ITALIANO.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU (almeno 6)
per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea
magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono
richieste tra i requisiti d'accesso (a livello almeno B2). ATTIVITÀ
FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività
affini o integrative appare eccessivamente estesa, così
da introdurre un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. È
necessario procedere ad una consistente riduzione.
Per rendere più leggibile l'ordinamento si raccomanda anche di
utilizzare la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in
banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di
settori ai quali possono essere attributi i CFU.
MOTIVAZIONI DELL'INSERIMENTO NELLE ATTIVITÀ AFFINI DI SETTORI PREVISTI
DALLA CLASSE O NOTE ATTIVITÀ AFFINI
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori
scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività
di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si
chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per
settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con
particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio
ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti.
LM-4-Architettura e ingegneria edile-architettura
Architettura (Restauro)
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari", e non sono previsti CFU per acquisire tali competenze
linguistiche nel corso di laurea magistrale, occorre specificare che
tali competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso. Il livello
richiesto dovrò essere non inferiore al B2 del quadro comune europeo di
riferimento per le lingue.
LM-6-Biologia
Biologia e Tecnologie Cellulari
-Il nome del corso in lingua inglese non corrisponde al nome italiano;
si chiede di risolvere l'incongruenza.
-I descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" e
"Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi" sono troppo
generici e devono essere meglio formulati, mantenendo l'indicazione
delle modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi
vengono conseguiti e verificati.
-Capacità di apprendimento: correggere il refuso "sono valutata", e
cambiare l'ultima frase (non si effettua una "sommatoria" delle
capacità, e in ogni caso una sommatoria non "viene espresso").
-Occorre indicare i requisiti curricolari che devono essere posseduti
per l'ammissione; almeno una tipologia di requisiti curriculari che da
accesso al corso dev'essere indicata nell'ordinamento, mentre altre
tipologie possono essere indicate nel regolamento didattico del corso di
studi. I requisiti curricolari devono riferirsi al possesso di una
laurea in una certa classe e/o a numeri di CFU conseguiti in insiemi di
settori scientifico disciplinari e devono essere applicabili a laureati
di qualsiasi sede. Inoltre, poiché gli obiettivi formativi della classe
stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe
devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e
orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con
riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un
congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel
corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali
competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti
d'accesso.
-Dalle professioni ISTAT devono essere espunti i codici Biotecnologi -
(2.3.1.1.4) e Microbiologi - (2.3.1.2.2) in quanto il percorso formativo
non è specificamente orientato a formare tali figure professionali.
-L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti caratterizzanti
"Discipline del settore biodiversità e ambiente", "Discipline del
settore biomolecolare" e "Discipline del settore nutrizionistico e delle
altre applicazioni" appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere
poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale
del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva.
La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni
casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. È
necessario pertanto:
-ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti
attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di
crediti indicati.
- L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori
scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività
di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si
chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per
settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con
particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio
ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti.
Ecobiologia
-Per il descrittore "Capacità di applicare conoscenza e comprensione -
Sintesi" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui
i risultati attesi vengono conseguiti.
--Conoscenze richieste per l'accesso: Occorre elencare esplicitamente
quali sono i SSD in cui è richiesta l'acquisizione di 90 CFU. Inoltre,
poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o,
in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2)
sono richieste tra i requisiti d'accesso.
-Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati:
sostituire la frase "una volta completato il processo di abilitazione e
superato il concorso previsto dalla normativa vigente." con la frase "se
in possesso dei crediti e avendo completato i percorsi di formazione del
personale docente per le scuole secondarie di primo e secondo grado
previsti dalla normativa vigente".
-L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti caratterizzanti
"Discipline del settore biomolecolare" e "Discipline del settore
biomedico" appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco
leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del
percorso formativo e della figura professionale che ne deriva. La
presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni
casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. È
necessario pertanto:
-ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti
attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di
crediti indicati.
LM-8-Biotecnologie industriali
Biotecnologie Genomiche, Industriali ed Ambientali
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o,
in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2)
sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Caratteristiche della prova finale: occorre esplicitare che la tesi
dev'essere elaborata sotto la guida di un relatore.
L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti caratterizzanti
"Discipline chimiche" e "Discipline biologiche" appare eccessivamente
ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco
valutabile il significato culturale del percorso formativo e della
figura professionale che ne deriva. Stessa osservazione per le attività
affini o integrative. La presenza di ampi intervalli di crediti può
essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide
e valide motivazioni. È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti
attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di
crediti indicati.
Occorre motivare l'inserimento fra le attività affini dei settori
caratterizzanti CHIM/02 e CHIM/06, e togliere la motivazione
dell'inserimento del settore CHIM/10 che non compare fra le attività
affini.
Dato l'elevato numero di CFU riservati dall'ateneo alle attività art.
10, comma 5 lett. d è necessario indicare a quali fra le quattro voci
essi sono attribuiti.
LM-9-Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche
Biotecnologie Farmaceutiche
Nel quadro delle "Conoscenze richieste per l'accesso" viene fatto
riferimento a un "test attitudinale". Poiché la normativa parla
esclusivamente di conoscenze per l'accesso, e non di motivazioni,
abilità o attitudini, si chiede di espungere qualsiasi riferimento alla
verifica preventiva di motivazioni, abilità o attitudini.
Sempre nel quadro delle "Conoscenze richieste per l'accesso", viene
fatto riferimento a "OFA". Si ricorda che la norma non consente di
attribuire "debiti formativi" agli studenti che si iscrivono alle lauree
magistrali, dato che "eventuali integrazioni curricolari in termini di
CFU devono essere acquisite prima della verifica della preparazione
individuale. Si richiede, pertanto di rimuovere tale incongruenza.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o,
in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2)
sono richieste tra i requisiti d'accesso. È possibile richiedere in
ingresso competenze inferiori a quelle del livello B2 (i.e., B1), purché
la tabella delle attività formative preveda un numero di crediti
linguistici adeguato a raggiungere il livello richiesto.
Biotecnologie mediche
Per i descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione" e "Autonomia
di giudizio" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con
cui i risultati attesi vengono conseguiti.
Nel descrittore "Conoscenza e capacità di comprensione" si fa
riferimento alla presenza di curricula. Tale aspetto dovrebbe essere
inserito anche quadro "Obiettivi formativi specifici del corso e
descrizione del percorso formativo" nel quale si chiede di includere una
descrizione più articolata, seppure sintetica, del percorso formativo.
Nel quadro "Conoscenze richieste per l'accesso", viene fatto riferimento
a "OFA". Si ricorda che la norma non consente di attribuire "debiti
formativi" agli studenti che si iscrivono alle lauree magistrali, dato
che "eventuali integrazioni curricolari in termini di CFU devono essere
acquisite prima della verifica della preparazione individuale. Si
richiede, pertanto di rimuovere tale incongruenza.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o,
in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2)
sono richieste tra i requisiti d'accesso. È possibile richiedere in
ingresso competenze inferiori a quelle del livello B2 (i.e., B1), purché
la tabella delle attività formative preveda un numero di crediti
linguistici adeguato a raggiungere il livello richiesto.
Si chiede di riformulare il sotto-quadro "Caratteristiche della prova
finale" indicando la struttura e la finalità della prova finale ed
espungendo, invece, i dettagli relativi alla modalità di attribuzione
dei punteggi che andranno inclusi nel sotto-quadro denominato "Modalità
di svolgimento della prova finale".
Gli intervalli di crediti attribuiti agli ambiti "Discipline di base
applicate alle biotecnologie", "Medicina di laboratorio e diagnostica",
"Discipline medico-chirurgiche e riproduzione umana" e "Discipline
veterinarie e riproduzione animale" appaiono eccessivamente ampi, e sono
tali da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il
significato culturale del percorso formativo e della figura
professionale che ne deriva. La presenza di ampi intervalli di crediti
può essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da
solide e valide motivazioni. È necessario pertanto:
-ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti
attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di
crediti indicati.
LM-12-Design
Product design
L'insieme delle classi di laurea che consentono l'accesso al corso
appare eccessivamente ampio e variegato e non garantisce i possesso
delle conoscenze minime necessarie per il raggiungimento degli obiettivi
del corso. Si chiede quindi di riformulare i requisiti curricolari
esprimendoli in termini o di possesso della laurea in specifiche classi
o di possesso di CFU in specifici settori o insiemi di settori
scientifico di disciplinari. In ogni è necessario che i requisiti
curricolari garantiscano il possesso di un'adeguata padronanza di metodi
e contenuti scientifici generali nelle discipline scientifiche di base e
nelle discipline propedeutiche a quelle caratterizzanti degli ambiti
disciplinari "Design e comunicazioni multimediali" e "Discipline
tecnologiche e ingegneristiche" previste nell'ordinamento del presente
corso laurea magistrale.
In relazione alle modalità di verifica delle preparazione iniziale si
chiede di espungere le parole "valutazione comparativa" e si suggerisce
di rimandare per i dettagli al regolamento didattico del corso di
studio.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o,
in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i
requisiti d'accesso.
Si chiede di espungere il codice ISTAT "2.5.1.2.0 Specialisti della
gestione e del controllo nelle imprese private" in quanto gli obiettivi
formativi specifici e il percorso formativo non sono coerenti con tale
unità professionale.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
LM-13-Farmacia e farmacia industriale
Chimica e tecnologia farmaceutiche
-Autonomia di giudizio: sostituire le parole "di un'autonoma
organizzazione dell'apprendimento" con le parole "dello sviluppo
dell'autonomia di giudizio".
-Le conoscenze richieste per l'accesso sono indicate, ma occorre
prevedere la loro verifica, che è obbligatoria in base al DM 270/04. La
specificazione delle modalità di verifica può essere rimandata al
regolamento didattico del corso di studio, dove saranno altresì indicati
gli obblighi formativi aggiuntivi previsti nel caso in cui la verifica
non sia positiva.
-Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati: il punto
4 alla fine dev'essere sostituito dal seguente "4. Accesso al FIT
(Formazione iniziale e tirocinio per i docenti della scuola secondaria),
avendo preventivamente conseguito i crediti richiesti dalla normativa
vigente".
LM-14-Filologia moderna
Filologia moderna
CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA DELL'UNIONE EUROPEA OLTRE L'ITALIANO.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU (almeno 6)
per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea
magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono
richieste tra i requisiti d'accesso (a livello almeno B2).
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività
affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre
un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. È necessario
procedere ad una consistente riduzione.
Per rendere più leggibile l'ordinamento si raccomanda anche di
utilizzare la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in
banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di
settori ai quali possono essere attributi i CFU.
LM-15-Filologia, letterature e storia dell'antichità
Filologia, letterature e storia del mondo antico
NOME DEL CORSO IN LINGUA INGLESE.
Il nome del corso in lingua inglese (Classics and Ancient History) non
corrisponde al nome italiano e va pertanto corretto.
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI
Non è possibile indicare come sbocco occupazionale l'insegnamento nelle
scuole secondarie, in quanto per tale professione è previsto un apposito
percorso formativo; è possibile però inserire la frase "I laureati che
avranno crediti in numero sufficiente in opportuni gruppi di settori
potranno come previsto dalla legislazione vigente partecipare alle prove
di ammissione
per i percorsi di formazione per l'insegnamento secondario". Si chiede
di modificare in tal senso il riferimento all'accesso ai percorsi
formativi per l'insegnamento nella scuola secondaria.
DESCRITTORI DI DUBLINO
Per il descrittore " Capacità di applicare conoscenza e comprensione"
occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i
risultati attesi vengono verificati.
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività
affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre
indeterminatezza nel percorso formativo. Per rendere più leggibile
l'ordinamento si raccomanda di utilizzare la possibilità, offerta dalla
maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione
delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i
CFU, oppure di procedere ad una riduzione dei settori scientifico
disciplinari indicati nelle attività affini o integrative.
LM-16-Finanza
Finanza e assicurazioni
Conoscenze richieste per l'accesso: elencare esplicitamente tutti gli
SSD in cui possono essere acquisiti i 72 CFU richiesti. Poiché gli
obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi
di laurea magistrale della classe devono essere in grado di utilizzare
fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione
Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari"
è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali
competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in
alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2) sono
richieste tra i requisiti d'accesso.
Per la figura di "Attuario e specialista della Funzione Attuariale"
occorre precisare che l'esercizio della libera professione di attuario è
subordinata al superamento dell'esame di Stato o, in alternativa,
denominare la figura solo come "Specialista della Funzione Attuariale".
LM-17-Fisica
Fisica
In tutto l'ordinamento si chiede quando ci si riferisce a questo corso
di usare i termini "laurea magistrale" e "laureati magistrali" al posto
rispettivamente di "laurea" e "laureati".
Per il descrittore "Abilità comunicative" occorre indicare le modalità e
gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari e tecnici" è necessario prevedere un congruo numero di CFU
per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea
magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello
almeno B2 anche per i curricula in lingua italiana) sono richieste tra i
requisiti d'accesso.
Inoltre non è possibile differenziare le conoscenze richieste in
ingresso in base al curriculum, in quanto ci si iscrive al corso di
laurea magistrale e non a uno specifico curriculum.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere
indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo
"competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso
di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo
"sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste
osservazioni.
Dalle professioni ISTAT dev'esser espunto il codice Professori di
scienze matematiche, fisiche e chimiche nella scuola secondaria
superiore - (2.6.3.2.1) in quanto sono necessari percorsi formativi
successivi per poter accedere a tale professione.
LM-18-Informatica
Computer Science - Informatica
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso
formativo: togliere il trattino e l'a capo nella frase "applicando il -
metodo scientifico".
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere
indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo
"competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso
di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo
"sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste
osservazioni.
LM-19-Informazione e sistemi editoriali
Editoria e scrittura
Si chiede di reintegrare nelle conoscenze per l'accesso quanto segue:
"Si richiede, inoltre, la conoscenza della lingua inglese ad un minimo
B2 secondo gli standard di competenza linguistica del Quadro comune
europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue"
Media, comunicazione digitale e giornalismo
DESCRITTORI DI DUBLINO
Per il descrittore " Autonomia di giudizio" occorre indicare le modalità
e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati.
SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI
Non essendovi in tabella SSD funzionali alla acquisizione delle
competenze legate alla figura di "Manager", si chiede di modificare il
nome dello sbocco formativo "Manager in" in "Esperto di.."
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti caratterizzanti
(Discipline metodologiche, informatiche e dei linguaggi; Discipline
storico-sociali, giuridico-economiche, politologiche e delle relazioni
internazionali) appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco
leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del
percorso formativo e della figura professionale che ne deriva.
La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni
casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. Tali
circostanze devono tuttavia essere adeguatamente motivate.
È necessario pertanto:
- ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti
attribuiti agli ambiti, palesemente troppo ampi;
- e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di
crediti indicati
LM-21-Ingegneria biomedica
Ingegneria Biomedica
Gli obiettivi formativi del corso devono essere riformulati e deve
conseguentemente essere riformulata la descrizione del percorso
formativo. Si segnala che gli obiettivi formativi devono essere
formulati per il corso di studio (nella sua interezza) e che i curricola
costituiscono percorsi differenti che devono consentire il
raggiungimento dei medesimi obiettivi.
Per i descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi", e
"Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi" occorre
indicare con quali attività formative i risultati indicati sono
conseguiti, facendo riferimento agli ambiti disciplinari o a specifici
settori scientifico-disciplinari presenti nella tabella della attività
formative.
Si chiede di riformulare i requisiti curricolari richiesti per l'accesso
secondo le indicazioni seguenti:
- aggiungere al primo ambito disciplinare (matematica) i SSD MAT/05,
MAT/06, MAT/07, MAT/08, MAT/09 e SECS-S/02;
- aggiungere al secondo ambito disciplinate (fisica e chimica) i SSD
FIS/03 e CHIM/03;
- aggiungere al terzo ambito disciplinate (denominato "Ingegneria
Clinica") i SSD ING-IND/09, ING-IND/32 e ING-IND/34;
- espungere la parte "Nel curriculum dello studente devono essere
comunque presenti conoscenze riconducibili ai seguenti ambiti
disciplinari: - Automatica - Campi Elettromagnetici - Elettrotecnica -
Elettronica - Fisica Tecnica - Meccanica dei fluidi - Scienza delle
Costruzioni - Teoria dei Segnali";
- espungere la frase "anche se il titolo triennale conseguito non è di
Ingegneria Clinica o Biomedica". Occorre inoltre specificare che è
prevista la verifica della personale preparazione, rinviando al
Regolamento didattico del Corso per le modalità.
Poiché alla prova di verifica della preparazione iniziale possono
partecipare solo coloro i quali sono in possesso dei requisiti
curricolari si chiede di riformulare l'ultimo periodo del campo ("E'
possibile colmare le eventuali carenze con l'acquisizione di corsi
singoli nelle materie dei settori indicati sopra e non presenti nei
curricula triennali degli studenti in ingresso") specificando che
eventuali carenze curricolari dovranno essere colmate prima della
verifica delle preparazione.
Coerentemente con quanto segnalato per gli obiettivi formativi specifici
del corso, occorre riformulare la descrizione "Sbocchi occupazionali e
professionali previsti per i laureati" evidenziano funzioni, competenze
e sbocchi comuni al corso.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o,
in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i
requisiti d'accesso.
La struttura proposta per la tabella delle attività formative nella
parte inerente le "attività affini" è eccessivamente indeterminata ed è
tale da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il
significato culturale del percorso formativo e della figura
professionale che ne deriva.
Si chiede di riformulare completamente la tabella rendendo chiaro il
percorso formativo proposto che deve essere correlato agli obiettivi del
corso:
- ridurre l'ampiezza dell'intervallo di crediti da assegnarsi
complessivamente all'attività;
- ridurre la lista dei settori scientifico disciplinari indicati in
tutti i gruppi;
- limitare la presenza degli stessi SSD in più gruppi (ad esempio, in
tal senso appare utile lo spostamento di ING-IND/34 nel gruppo A11 e la
sua contemporanea eliminazione dai gruppi A12, A13, A14 e A15).
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
LM-22-Ingegneria chimica
Ingegneria Chimica
I requisiti curriculari di accesso appaiono troppo restrittivi.
Sebbene la legge riservi agli Atenei tale competenza i criteri vanno
tuttavia adottati, in accordo con la norma, "in modo da evitare che
l'ammissione sia di fatto riservata solo a chi proviene da una specifica
classe di laurea o, addirittura, da un particolare corso di laurea,
definendo con chiarezza le conoscenze e le competenze richieste, ed
escludendo adozioni di fatto del numero chiuso" (DM 26 luglio 2007).
Si chiede di riconsiderare i criteri alla luce di tale norma. Si chiede,
in ogni caso, di:
- aggiungere al gruppo degli SSD "caratterizzanti dell'ingegneria
chimica" anche ING-IND/23;
- ampliare l'elenco degli SSD "caratterizzanti l'ingegneria industriale"
includendo almeno i settori degli ambiti disciplinari caratterizzanti
"ingegneria meccanica", "ingegneria energetica" ed "Ingegneria della
sicurezza e protezione industriale" della classe delle lauree L-9 .
Si suggerisce inoltre di:
- ridurre a 36 i CFU minimi richiesti per le attività formative "di
base";
- ridurre a 36 i CFU minimi richiesti per le attività dell'ambito
"ingegneria chimica";
- conseguentemente ridurre a 24 i CFU minimi richiesti nei settori
ING-IND/24-27.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività
affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre
un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. È necessario
procedere ad una riduzione oppure, in alternativa, rendere più leggibile
l'ordinamento utilizzando la possibilità, offerta dalla maschera di
inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività
in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o,
in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i
requisiti d'accesso.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
LM-23-Ingegneria civile
Ingegneria Civile
I requisiti curriculari di accesso appaiono troppo restrittivi.
Sebbene la legge riservi agli Atenei tale competenza i criteri vanno
tuttavia adottati, in accordo con la norma, "in modo da evitare che
l'ammissione sia di fatto riservata solo a chi proviene da una specifica
classe di laurea o, addirittura, da un particolare corso di laurea,
definendo con chiarezza le conoscenze e le competenze richieste, ed
escludendo adozioni di fatto del numero chiuso" (DM 26 luglio 2007).
Si chiede di riconsiderare i criteri alla luce di tale norma.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o,
in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i
requisiti d'accesso.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
LM-25-Ingegneria dell'automazione
Control Engineering
Si chiede di espungere dal quadro degli "Obiettivi formativi specifici
del corso e descrizione del percorso formativo" i riferimenti ad altri
corsi di studio (la laurea di primo livello ed il dottorato di ricerca)
erogati dall'ateneo.
Poichè gli obiettivi formativi qualificanti della classe stabiliscono
che "L'ammissione ai corsi di laurea magistrale della classe richiede il
possesso di requisiti curriculari che prevedano, comunque, un'adeguata
padronanza di metodi e contenuti scientifici generali nelle discipline
scientifiche di base e nelle discipline dell'ingegneria, propedeutiche a
quelle caratterizzanti previste nell'ordinamento della presente classe
di laurea magistrale" si chiede di vincolare, nei requisiti curricolari
d'accesso, un congruo numero di CFU ai settori ING-IND/13, ING-IND/32 e
ING-INF/04.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività
affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre
un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. Si suggerisce di
procedere ad una riduzione oppure, in alternativa, rendere più leggibile
l'ordinamento utilizzando la possibilità, offerta dalla maschera di
inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività
in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
LM-26-Ingegneria della sicurezza
Ingegneria della Sicurezza e Protezione Civile
La norma non consente di attribuire "debiti formativi" agli studenti che
si iscrivono alle lauree magistrali, dato che "eventuali integrazioni
curricolari in termini di CFU devono essere acquisite prima della
verifica della preparazione individuale." Si chiede quindi di espungere
la dicitura "debiti formativi" dal quadro delle conoscenze richieste per
l'accesso.
Si chiede di espungere dal quadro delle "conoscenze richieste per
l'accesso" il periodo: "È prevista la convalida di crediti a seguito del
riconoscimento di conoscenze e abilità professionali certificate
individualmente ai sensi della normativa vigente in materia, nonché di
altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello
post-secondario alla cui progettazione e realizzazione l'università
abbia concorso".
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o,
in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i
requisiti d'accesso.
Si chiede di espungere il codice ISTAT "Direttori e dirigenti generali
di aziende nelle costruzioni - (1.2.2.3.0)" in quanto le professioni del
"grande gruppo" 1 richiedono esperienze e particolari capacità
decisionali ed organizzative che non sono generalmente coerenti con gli
obiettivi formativi specifici e il percorso formativo di un corso di
studio e che possono spesso essere acquisite anche in ambito extra
universitario.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori
scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività
di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si
chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per
settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con
particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio
ordinamento tra quelli caratterizzanti.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
LM-27-Ingegneria delle telecomunicazioni
Ingegneria delle Comunicazioni
Si chiede di espungere dal descrittore "Capacità di applicare conoscenza
e comprensione - sintesi" l'elenco degli insegnamenti che concorrono al
conseguimento degli obiettivi indicati. In questo campo è sufficiente
indicare con quale tipologia di attività formative si ottengono i
risultati mentre l'elenco degli insegnamenti andrà inserito nel quadro
di dettaglio.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero minimo di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale.
In alternativa è necessario specificare, nel quadro delle "conoscenze
richieste per l'accesso", che nel caso in cui tali competenze non siano
già possedute al momento della verifica della preparazione iniziale gli
studenti dovranno obbligatoriamente includere nel proprio piano di studi
un numero di CFU (non inferiore a 3) sufficiente al raggiungimento del
livello di competenze linguistiche richiesto dalla classe.
L'intervallo di crediti attribuito alle attività formative affini o
integrative nel loro complesso e l'estesa lista di settori includi
nell'ambito rendono poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il
significato culturale del percorso formativo e della figura
professionale che ne deriva.
Si suggerisce pertanto di:
- ridurre l'intervallo di crediti attribuiti alle attività formative
affini o integrative nel loro complesso;
- ridurre il numero di SSD inclusi nell'ambito delle attività formative
affini o integrative nel loro complesso;
- o, in alternativa, ridurre l'indeterminatezza dell'ambito utilizzando
l'opzione predisposta appositamente a tale scopo in banca dati CINECA
che consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai
quali possono essere attributi i CFU;
- e/o motivare con solidi argomenti la struttura proposta per la tabella
delle attività formative.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
LM-28-Ingegneria elettrica
Ingegneria Elettrotecnica
Si chiede di modificare il quadro delle "conoscenze richieste per
l'accesso" indicando esplicitamente i SSD in cui sono richiesti i CFU.
In particolare, per il gruppo di settori riconducibili alle attività di
base previste per le classi L-7,8 e 9, si chiede di indicare i settori
scientifico-disciplinari MAT/01, 02, 03, 05, 06, 07, 08, 09, INF/01,
ING-INF/05, CHIM/03 e CHIM/07, SECS-S/02, FIS/01 e FIS/03.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività
affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre
un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. Si suggerisce di
procedere ad una riduzione oppure, in alternativa, rendere più leggibile
l'ordinamento utilizzando la possibilità, offerta dalla maschera di
inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività
in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
Sustainable Transportation and Electrical Power Systems
Si chiede di modificare il quadro delle "conoscenze richieste per
l'accesso" indicando esplicitamente i SSD in cui sono richiesti i CFU.
In particolare, per il gruppo di settori riconducibili alle attività di
base previste per le classi L-7,8 e 9, si chiede di indicare i settori
scientifico-disciplinari MAT/01, 02, 03, 05, 06, 07, 08, 09, INF/01,
ING-INF/05, CHIM/03 e CHIM/07, SECS-S/02, FIS/01 e FIS/03.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività
affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre
un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. Si suggerisce di
procedere ad una riduzione oppure, in alternativa, rendere più leggibile
l'ordinamento utilizzando la possibilità, offerta dalla maschera di
inserimento in banca dati, che consente la suddivisione delle attività
in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i CFU.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
LM-29-Ingegneria elettronica
Ingegneria Elettronica
Si chiede di riformulare i requisiti curricolari necessari per l'accesso
al corso esprimendoli o in termini di possesso di una laurea in una
certa classe e/o a numeri di CFU conseguiti in insiemi di settori
scientifico disciplinari. I requisiti devono essere applicabili a
laureati di qualsiasi sede.
Si chiede, inoltre, di:
- espungere dal sotto-quadro A3.a della SUA-CdS i due periodi seguenti:
"La preparazione personale viene in primo luogo valutata con riferimento
alla media conseguita negli esami di profitto della Laurea di primo
livello. È ritenuta adeguata se la media è non inferiore a 21/30, ovvero
se ha conseguito il titolo di primo livello in corso; in tal caso lo
studente può accedere direttamente alla Laurea Magistrale in Ingegneria
Elettronica. Per gli studenti la cui media degli esami di profitto nella
laurea di primo livello sia inferiore a 21/30, può essere richiesto un
colloquio individuale di valutazione della preparazione personale".
- ed indicare solamente che la verifica della personale preparazione è
effettuata secondo le modalità indicate nel regolamento didattico del
corso di studio (che corrisponde al al sotto-quadro A3.b della SUA-CdS
denominato "modalità di ammissione").
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
LM-30-Ingegneria energetica e nucleare
Ingegneria Energetica
Si chiede di modificare i requisti curricolari includendo nel primo
gruppo di SSD anche MAT/02, nel secondo gruppo anche FIS/03, e nel sesto
gruppo anche CHIM/03.
Si suggerisce di espungere dal sotto-quadro A3.a della SUA-CdS le parole
seguenti "gli studenti saranno ammessi direttamente se la loro votazione
di Laurea risulti uguale o maggiore di 92/110. In caso di laurea con
votazione inferiore, lo studente sarà soggetto ad un colloquio con una
apposita commissione del Corso di Studio, volto alla verifica della
personale preparazione" ed indicare nel campo che la verifica,
obbligatoria, è effettuate secondo le modalità indicate nel quadro nel
regolamento didattico del CdS corrispondente al sotto-quadro A3.b
"modalità di ammissione" della SUA-CdS.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
LM-31-Ingegneria gestionale
Ingegneria Gestionale
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" ed inoltre è previsto che alcuni insegnamenti possano
essere erogati in ingua inglese è necessario specificare
nell'ordinamento il livello di conoscenza della lingua inglese richiesto
in ingresso, livello che non può essere inferiore al livello B2 del
quadro comune europeo di riferimento per le lingue.
Si chiede di espungere dal quadro delle "conoscenze richieste per
l'accesso" il periodo:
"Ferma restando la necessità che siano riconosciuti complessivamente
almeno 120 CFU nei SSD sopra citati, potranno essere ammessi anche
studenti il cui curriculum non rispetti i requisiti relativi alla
articolazione dei crediti negli ambiti da a) ad f) purché sia possibile
accertare l'adeguatezza dei requisiti curriculari, in base a valutazioni
di equipollenza dei contenuti formativi riconosciuti ed eventualmente a
verifiche delle effettive conoscenze possedute."
Si chiede di indicare nell'ordinamento in maniera chiara i requisiti
curricolari d'accesso esprimendoli o in termini di possesso della laurea
in determinate classi oppure in termini di possesso CFU conseguiti in
specifici SSD, o in insiemi di SSD, oppure con una combinazione di
queste due modalità.
Nella riformulazione si suggerisce di vincolare congrui numeri di CFU
solo ai SSD compresi tra le attività formative "di base" (indicando
tutti i SSD inclusi negli ambiti disciplinari "matematica, informatica e
statistica" e "fisica e chimica") e tra le attività caratterizzanti
dell'ambito dell'"ingegneria gestionale" delle classi L-8 ed L-9 e di
evitare formulazioni eccessivamente stringenti al fine di consentire
l'accesso anche di studenti che abbiamo conseguito la laurea in altri
atenei.
Nel quadro delle "conoscenze richieste per l'accesso" occorre anche
specificare che per accedere alla verifica della personale preparazione
occorre essere già in possesso dei requisiti curricolari.
Si chiede di espungere i seguenti codici ISTAT poiché non coerenti con
il percorso e gli obiettivi formativi del corso:
- Specialisti della gestione nella Pubblica Amministrazione -
(2.5.1.1.1);
- Specialisti del controllo nella Pubblica Amministrazione -
(2.5.1.1.2);
- Specialisti della gestione e del controllo nelle imprese private -
(2.5.1.2.0)
- Specialisti dell'organizzazione del lavoro - (2.5.1.3.2);
- Specialisti in attività finanziarie - (2.5.1.4.3);
- Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze ingegneristiche
industriali e dell'informazione - (2.6.2.3.2).
LM-32-Ingegneria informatica
Engineering in Computer Science
Si chiede di espungere il codice ISTAT "Specialisti in reti e
comunicazioni informatiche - (2.1.1.5.1)" poiché non coerente con gli
obiettivi formativi del corso.
LM-35-Ingegneria per l'ambiente e il territorio
Ingegneria dell'Ambiente per lo Sviluppo Sostenibile
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o,
in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i
requisiti d'accesso.
I requisiti curriculari di accesso appaiono troppo restrittivi.
Sebbene la legge riservi agli Atenei tale competenza i criteri vanno
tuttavia adottati, in accordo con la norma, "in modo da evitare che
l'ammissione sia di fatto riservata solo a chi proviene da una specifica
classe di laurea o, addirittura, da un particolare corso di laurea,
definendo con chiarezza le conoscenze e le competenze richieste, ed
escludendo adozioni di fatto del numero chiuso" (DM 26 luglio 2007).
Si chiede di riconsiderare i criteri alla luce di tale norma.
Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio
I requisiti curriculari di accesso appaiono troppo restrittivi.
Sebbene la legge riservi agli Atenei tale competenza i criteri vanno
tuttavia adottati, in accordo con la norma, "in modo da evitare che
l'ammissione sia di fatto riservata solo a chi proviene da una specifica
classe di laurea o, addirittura, da un particolare corso di laurea,
definendo con chiarezza le conoscenze e le competenze richieste, ed
escludendo adozioni di fatto del numero chiuso" (DM 26 luglio 2007).
Si chiede di riconsiderare i criteri alla luce di tale norma.
Dal quadro delle conoscenze richieste per l'accesso occorre espungere
quanto segue:
"È prevista l'assegnazione di CFU a seguito del riconoscimento di
conoscenze e abilità professionali certificate individualmente ai sensi
della normativa vigente in materia, nonché di altre conoscenze e abilità
maturate in attività formative di livello post-secondario alla cui
progettazione e realizzazione l'università abbia concorso, purché non
già riconosciute ai fini della attribuzione di CFU nell'ambito del corso
di laurea di provenienza.
È altresì prevista l'assegnazione di CFU per conoscenze maturate a
seguito del superamento di verifiche di profitto sostenute in corsi di
laurea universitari, qualora non abbiano dato luogo all'acquisizione di
crediti utilizzati per il conseguimento della laurea di primo livello.
Il numero massimo totale di CFU riconoscibili è fissato in 40."
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o,
in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i
requisiti d'accesso.
Si chiede di espungere il codice ISTAT "2.2.2.1.2 Pianificatori,
paesaggisti e specialisti del recupero e della conservazione del
territorio".
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
LM-37-Lingue e letterature moderne europee e americane
Scienze linguistiche, letterarie e della traduzione
NOME DEL CORSO IN LINGUA INGLESE.
Il nome del corso in lingua inglese (Modern languages, literatures and
translation studies) non corrisponde al nome italiano e va pertanto
corretto.
DESCRITTORI DI DUBLINO
Per il descrittore " Autonomia di giudizio" occorre indicare le modalità
e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati.
ATTIVITÀ FORMATIVE AFFINI O INTEGRATIVE.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività
affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre
indeterminatezza nel percorso formativo. Per rendere più leggibile
l'ordinamento si raccomanda di utilizzare la possibilità, offerta dalla
maschera di inserimento in banca dati, che consente la suddivisione
delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere attributi i
CFU oppure di procedere ad una riduzione della lista dei settori
scientifico disciplinari indicati in tali attività.
LM-40-Matematica
Matematica
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o,
in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2)
sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati: si chiede
di separare in due quadri diversi le due figure professionali che si
dichiara di voler formare. Inoltre si chiede di fare riferimento alla
"normativa vigente" senza citare esplicitamente leggi o decreti per
evitare di dover cambiare l'ordinamento a causa di modifiche normative
in altri settori. Infine, ogni volta che si parla dell'insegnamento come
sbocco occorre chiarire che la laurea magistrale non dà accesso a tale
professione ma può dare accesso alle prove di ammissione per il percorso
di formazione insegnanti purché si sia in possesso dei crediti previsti
dalla normativa vigente.
Matematica per le applicazioni
Il nome del corso in lingua inglese non corrisponde al nome italiano; si
chiede di risolvere l'incongruenza.
Negli obiettivi formativi specifici si dichiara che il percorso "prevede
attività esterne come tirocini formativi presso enti, aziende e
laboratori, strutture della pubblica
amministrazione" mentre nella tabella delle attività formative non sono
indicati crediti obbligatoriamente riservati ai tirocini; si chiede di
risolvere questa discrasia.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o,
in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2)
sono richieste tra i requisiti d'accesso.
LM-41-Medicina e chirurgia
Medicina e chirurgia
Si chiede di indicare nella descrizione del percorso formativo e nelle
"Note relative alle attività caratterizzanti" il numero minimo di CFU
attribuiti alle attività formative nel settore L-LIN/12 (Lingua e
traduzione - lingua inglese) oppure di strutturare la tabella in modo
tale da attribuire univocamente i CFU a tali attività. In ogni caso il
numero minimo di CFU attribuiti a tali attività dovrà essere coerente
con gli obiettivi qualificanti della classe che prevedono che i laureati
"dovranno avere acquisito la padronanza scritta e orale di almeno una
lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano."
Medicina e chirurgia 'A'
Si chiede di indicare nella descrizione del percorso formativo e nelle
"Note relative alle attività caratterizzanti" il numero minimo di CFU
attribuiti alle attività formative nel settore L-LIN/12 (Lingua e
traduzione - lingua inglese) oppure di strutturare la tabella in modo
tale da attribuire univocamente i CFU a tali attività. In ogni caso il
numero minimo di CFU attribuiti a tali attività dovrà essere coerente
con gli obiettivi qualificanti della classe che prevedono che i laureati
"dovranno avere acquisito la padronanza scritta e orale di almeno una
lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano."
Medicina e chirurgia 'B'
Si suggerisce, come raccomandato dalla Conferenza Permanente dei
presidenti di Corso Di Laurea in Medicina e Chirurgia, di prevedere in
modo "trasversale" l'insegnamento della medicina di genere. In tale
senso si suggerisce integrare il descritore "Capacità di applicare
conoscenza e comprensione" specificando che "L'acquisizione della
metodologia scientifica, medica, clinica e professionale rivolta ai
problemi di salute del singolo e della comunità, con la doverosa
attenzione alle differenze di popolazione e di sesso/genere."
Si chiede di indicare nella descrizione del percorso formativo e nelle
"Note relative alle attività caratterizzanti" il numero minimo di CFU
attribuiti alle attività formative nel settore L-LIN/12 (Lingua e
traduzione - lingua inglese) oppure di strutturare la tabella in modo
tale da attribuire univocamente i CFU a tali attività. In ogni caso il
numero minimo di CFU attribuiti a tali attività dovrà essere coerente
con gli obiettivi qualificanti della classe che prevedono che i laureati
"dovranno avere acquisito la padronanza scritta e orale di almeno una
lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano."
Medicina e chirurgia 'C'
Si chiede di indicare nella descrizione del percorso formativo e nelle
"Note relative alle attività caratterizzanti" il numero minimo di CFU
attribuiti alle attività formative nel settore L-LIN/12 (Lingua e
traduzione - lingua inglese) oppure di strutturare la tabella in modo
tale da attribuire univocamente i CFU a tali attività. In ogni caso il
numero minimo di CFU attribuiti a tali attività dovrà essere coerente
con gli obiettivi qualificanti della classe che prevedono che i laureati
"dovranno avere acquisito la padronanza scritta e orale di almeno una
lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano."
Medicina e chirurgia 'D'
Si chiedi di indicare nella descrizione del percorso formativo e nelle
"Note relative alle attività caratterizzanti" il numero minimo di CFU
attribuiti alle attività formative nel settore L-LIN/12 (Lingua e
traduzione - lingua inglese) oppure di strutturare la tabella in modo
tale da attribuire univocamente i CFU a tali attività. In ogni caso il
numero minimo di CFU attribuiti a tali attività dovrà essere coerente
con gli obiettivi qualificanti della classe che prevedono che i laureati
"dovranno avere acquisito la padronanza scritta e orale di almeno una
lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano."
Medicina e chirurgia 'E'
Si chiede di indicare nella descrizione del percorso formativo e nelle
"Note relative alle attività caratterizzanti" il numero minimo di CFU
attribuiti alle attività formative nel settore L-LIN/12 (Lingua e
traduzione - lingua inglese) oppure di strutturare la tabella in modo
tale da attribuire univocamente i CFU a tali attività. In ogni caso il
numero minimo di CFU attribuiti a tali attività dovrà essere coerente
con gli obiettivi qualificanti della classe che prevedono che i laureati
"dovranno avere acquisito la padronanza scritta e orale di almeno una
lingua dell'Unione Europea, oltre all'italiano."
Medicine and Surgery
Poichè il corso è erogato in lingua inglese occorre prevedere la
conoscenza di tale lingua almeno di livello B2 tra le conoscenze
richieste per l'accesso.
LM-46-Odontoiatria e protesi dentaria
Odontoiatria e protesi dentaria
Dal quadro delle "conoscenze richieste per l'accesso" occorre espungere
la parola "quinquennale" tra le parole "diploma" e "di scuola media
secondaria superiore".
LM-51-Psicologia
Neuroscienze Cognitive e Riabilitazione Psicologica
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'ACCESSO
Il titolo di studio che consente l'accesso deve essere la laurea o un
diploma universitario di durata triennale, o altro titolo acquisito
all'estero e riconosciuto idoneo. I requisiti curriculari devono essere
espressi in termini di possesso di laurea in determinate classi, oppure
in termini di possesso di specifici numeri di CFU conseguiti in insiemi
di settori scientifico-disciplinari, oppure con una combinazione di
queste due modalità. SI chiede di intervenire in tal senso specificando
che si può accedere alla LM avendo conseguito un titolo di studio e,
successivamente, indicando i requisiti curriculari richiesti.
CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA DELL'UNIONE EUROPEA OLTRE L'ITALIANO.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "una
conoscenza avanzata, in forma scritta e orale, di almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU (almeno 3)
per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea
magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono
richieste tra i requisiti d'accesso (a livello almeno B1)
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito caratterizzante
(Psicologia dinamica e clinica) appare eccessivamente ampio, ed è tale
da rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato
culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne
deriva.
La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni
casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. Tali
circostanze devono tuttavia essere adeguatamente motivate.
È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti
attribuiti agli ambiti, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di
crediti indicati
Psicologia applicata ai contesti della salute, del lavoro e
giuridico-forense
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'ACCESSO
Il titolo di studio che consente l'accesso deve essere la laurea o un
diploma universitario di durata triennale, o altro titolo acquisito
all'estero e riconosciuto idoneo. I requisiti curriculari devono essere
espressi in termini di possesso di laurea in determinate classi, oppure
in termini di possesso di specifici numeri di CFU conseguiti in insiemi
di settori scientifico-disciplinari, oppure con una combinazione di
queste due modalità. SI chiede di intervenire in tal senso specificando
che si può accedere alla LM avendo conseguito un titolo di studio e,
successivamente, indicando i requisiti curriculari richiesti.
CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA DELL'UNIONE EUROPEA OLTRE L'ITALIANO.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "una
conoscenza avanzata, in forma scritta e orale, di almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU (almeno 3)
per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea
magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono
richieste tra i requisiti d'accesso (a livello almeno B1)
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti caratterizzanti
(Psicologia sociale e del lavoro; Psicologia dinamica e clinica) appare
eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento
e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e
della figura professionale che ne deriva.
La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni
casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. Tali
circostanze devono tuttavia essere adeguatamente motivate.
È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti
attribuiti agli ambiti, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di
crediti indicati
Psicologia clinica
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI DEL CORSO E DESCRIZIONE DEL PERCORSO
FORMATIVO
Gli obiettivi formativi specifici del corso devono essere più
chiaramente formulati (con particolare attenzione al punto b) )e occorre
inoltre fornire una descrizione del percorso formativo.
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'ACCESSO
Il titolo di studio che consente l'accesso deve essere la laurea o un
diploma universitario di durata triennale, o altro titolo acquisito
all'estero e riconosciuto idoneo. I requisiti curriculari devono essere
espressi in termini di possesso di laurea in determinate classi, oppure
in termini di possesso di specifici numeri di CFU conseguiti in insiemi
di settori scientifico-disciplinari, oppure con una combinazione di
queste due modalità. SI chiede di intervenire in tal senso specificando
che si può accedere alla LM avendo conseguito un titolo di studio e,
successivamente, indicando i requisiti curriculari richiesti.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "una
conoscenza avanzata, in forma scritta e orale, di almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU (almeno 3)
per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea
magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono
richieste tra i requisiti d'accesso (a livello almeno B1)
SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI.
Nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le
funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze
associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che
gli permetteranno di svolgere tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo
presenti queste osservazioni e differenziando le funzioni dalle
competenze.
Psicologia della Comunicazione e del Marketing
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'ACCESSO
Il titolo di studio che consente l'accesso deve essere la laurea o un
diploma universitario di durata triennale, o altro titolo acquisito
all'estero e riconosciuto idoneo. I requisiti curriculari devono essere
espressi in termini di possesso di laurea in determinate classi, oppure
in termini di possesso di specifici numeri di CFU conseguiti in insiemi
di settori scientifico-disciplinari, oppure con una combinazione di
queste due modalità. SI chiede di intervenire in tal senso specificando
che si può accedere alla LM avendo conseguito un titolo di studio e,
successivamente, indicando i requisiti curriculari richiesti.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "una
conoscenza avanzata, in forma scritta e orale, di almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU (almeno 3)
per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea
magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono
richieste tra i requisiti d'accesso (a livello almeno B1)
DESCRITTORI DI DUBLINO
CONOSCENZA E CAPACITA' DI COMPRENSIONE: Non è chiaro il significato di
questa frase: "Al termine del percorso formativo i laureati saranno in
grado di comprendere e valutare gli impatti (positivi e negativi)
reciproci tra i processi psicologico-sociali e i diversi succitati
contesti di rilevanza sociale".
CAPACITA' DI APPRENDIMENTO (learning skills).
Si chiede di espungere il seguente periodo, in quanto non pertinente nel
campo specifico: "Tra queste, frequentare con profitto dottorati di
ricerca, scuole di specializzazione e master di secondo livello. Il
conseguimento di tale risultato si configura come esito complessivo del
percorso formativo dei laureati, che dovranno essere in grado di
aggiornarsi con processi di studio autonomo nel corso della propria
carriera lavorativa o di proseguire con successo gli studi ai successivi
livelli. "
PROVA FINALE
Si chiede di espungere quanto segue in quanto non pertinente nel campo
specifico: "(12 dei quali realizzabili all'estero)".
SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI.
Nel campo destinato al nome della figura professionale che si intende
formare dev'essere inserito solo il nome di tale figura e non ulteriori
informazioni. Inoltre, nel campo "funzione in un contesto di lavoro"
devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel
campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel
corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel
campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste
osservazioni con particolare attenzione alla distinzione tra funzioni e
competenze ed alla loro coerenza rispetto agli obiettivi formativi.
Psicologia dello sviluppo tipico e atipico
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'ACCESSO
Il titolo di studio che consente l'accesso deve essere la laurea o un
diploma universitario di durata triennale, o altro titolo acquisito
all'estero e riconosciuto idoneo. I requisiti curriculari devono essere
espressi in termini di possesso di laurea in determinate classi, oppure
in termini di possesso di specifici numeri di CFU conseguiti in insiemi
di settori scientifico-disciplinari, oppure con una combinazione di
queste due modalità. SI chiede di intervenire in tal senso specificando
che si può accedere alla LM avendo conseguito un titolo di studio e,
successivamente, indicando i requisiti curriculari richiesti.
SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI.
Nel campo "competenze associate alla funzione" devono essere indicate le
competenze acquisite nel corso di studi che permetteranno ai laureati di
svolgere le funzioni ivi indicate; e nel campo "sbocchi occupazionali"
in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni.
Rivedere il quadro tenendo presenti queste osservazioni, specificando le
competenze necessarie a svolgere le funzioni e chiarendo quali sono gli
sbocchi.
Si chiede infine di correggere il seguente refuso: "L'autonomia di
giudizio e la capacità di operare scelte, giustificandole criticamente e
indicandone le implicazioni operative, sarà acquisita (....)"
Psicopatologia dinamica dello sviluppo
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'ACCESSO
Il titolo di studio che consente l'accesso deve essere la laurea o un
diploma universitario di durata triennale, o altro titolo acquisito
all'estero e riconosciuto idoneo. I requisiti curriculari devono essere
espressi in termini di possesso di laurea in determinate classi, oppure
in termini di possesso di specifici numeri di CFU conseguiti in insiemi
di settori scientifico-disciplinari, oppure con una combinazione di
queste due modalità. SI chiede di intervenire in tal senso specificando
che si può accedere alla LM avendo conseguito un titolo di studio e,
successivamente, indicando i requisiti curriculari richiesti.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "una
conoscenza avanzata, in forma scritta e orale, di almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU (almeno 3)
per acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea
magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze sono
richieste tra i requisiti d'accesso (a livello almeno B1)
SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI.
Nel campo destinato al nome della figura professionale che si intende
formare dev'essere inserito solo il nome di tale figura e non ulteriori
informazioni. Inoltre, nel campo "funzione in un contesto di lavoro"
devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel
campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel
corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel
campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste
osservazioni, specificando le competenze necessarie a svolgere le
funzioni e chiarendo quali sono gli sbocchi.
LM-52-Relazioni internazionali
Relazioni Internazionali
Per il descrittore "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi"
occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i
risultati attesi vengono conseguiti.
Per il descrittore "Abilità comunicative" occorre indicare le modalità e
gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati (e
occorre correggere il refuso "capicità").
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, oltre all'Italiano,
due lingue straniere, di cui almeno una dell'Unione Europea, con
riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un
congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche (di
livello B2) nel corso di laurea magistrale (con 6 CFU si raggiunge tale
livello per una sola lingua) o, in alternativa, dichiarare che tali
competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso (in questo momento
sono in alternativa con altri settori, per cui in teoria potrebbero non
essere possedute).
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere
indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo
"competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso
di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo
"sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste
osservazioni.
Occorre espungere il codice ISTATi Giornalista - (2.5.4.2.0) perché
richiede un percorso successivo per l'accesso.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori
scientifico-disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività
di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si
chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per
settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con
particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio
ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti. Inoltre
la frase "Si fa presente, inoltre, che gli insegnamenti che fanno
riferimento a detti settori sono tenuti da professori di ruolo già
incardinati nella nostra Area e sono contraddistinti da una adeguata
partecipazione degli studenti." dev'essere espunta, perché la scelta dei
settori deve dipendere solo da motivazioni culturali e professionali (e
non dalla presenza o meno di specifici docenti), e gli stessi
insegnamenti potrebbero essere anche più seguiti se inseriti fra le
attività caratterizzanti. Infine, i SSD IUS/03 - Diritto agrario, IUS/04
- Diritto commerciale, IUS/07 - Diritto del lavoro, IUS/12 - Diritto
tributario, inseriti tra le attività affini, non appaiono coerenti con
gli obiettivi formativi e con il percorso formativo del corso: occorre
chiarire la relazione tra questi settori e gli obiettivi formativi del
corso di studi.
LM-54-Scienze chimiche
Chimica
Per i descrittori "Abilità comunicative" e "Capacità di apprendimento"
occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i
risultati attesi vengono conseguiti.
Conoscenze richieste per l'accesso: eliminare le parole "180 CFU
conseguiti con un" (serve il titolo, non i crediti). Occorre poi
eliminare la frase "12 CFU complessivi per attività relative alla prova
finale, ivi compreso il tirocinio.", in quanto i requisiti curricolari
possono essere espressi solo in termini di classe di laurea e/o di CFU
acquisiti in SSD specifici. Inoltre, poiché gli obiettivi formativi
della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale
della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma
scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano,
con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un
congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel
corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali
competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti
d'accesso.
Chimica Analitica
Per il descrittore "Capacità di apprendimento" occorre indicare le
modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono
conseguiti.
Conoscenze richieste per l'accesso: eliminare le parole "180 CFU
conseguiti con un" (serve il titolo, non i crediti). Occorre poi
eliminare la frase "12 CFU complessivi per attività relative alla prova
finale, ivi compreso il tirocinio.", in quanto i requisiti curricolari
possono essere espressi solo in termini di classe di laurea e/o di CFU
acquisiti in SSD specifici. Inoltre, poiché gli obiettivi formativi
della classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale
della classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma
scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano,
con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un
congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel
corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali
competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti
d'accesso.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati: la frase
"insegnante (può richiedere una specifica abilitazione)" dev'essere
sostituita dalla frase "se in possesso dei crediti previsti dalla
normativa vigente potranno partecipare alle prove d'accesso ai percorsi
di formazione del personale docente per le scuole secondarie di primo e
secondo grado".
Note alle attività affini: occorre motivare l'inserimento negli affini
del settore caratterizzante BIO/10, e togliere i riferimenti al settore
CHIM/12 che non e' presente negli affini.
LM-58-Scienze dell'universo
Astronomia e Astrofisica
Obiettivi formativi specifici: si chiede di espungere le parole "Gli
obiettivi formativi della Laurea magistrale in Astronomia e Astrofisica
sono coerenti con quelli qualificanti della Classe LM-58 (Scienze
dell'Universo). Più precisamente," in quanto pleonastiche.
Per il descrittore "Abilità comunicative" occorre indicare le modalità e
gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o,
in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2)
sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere
indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo
"competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso
di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo
"sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste
osservazioni.
Dalle professioni ISTAT dev'esser espunto il codice Professori di
scienze matematiche, fisiche e chimiche nella scuola secondaria
superiore - (2.6.3.2.1) in quanto sono necessari percorsi formativi
successivi per poter accedere a tale professione.
LM-59-Scienze della comunicazione pubblica, d'impresa e pubblicità
Organizzazione e marketing per la comunicazione d'impresa
Si chiede di modificare il nome inglese in «Organization and Marketing
for Corporate Communication».
Per i descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" e
"Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi" occorre
indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati
attesi vengono conseguiti.
Nei descrittori di Dublino si consiglia di togliere i riferimenti a
specifici insegnamenti (per evitare che il cambio di nome di un
insegnamento costringa a effettuare un cambio di ordinamento)
sostituendoli con riferimenti alla tipologia (ed eventualmente al
settore o all'ambito) dell'attività formativa utilizzata per conseguire
gli obiettivi dichiarati.
Conoscenze richieste per l'accesso: la frase "In mancanza del possesso
dei crediti indicati, l'ammissione al Corso di laurea magistrale è
su-bordinata a una valutazione preliminare dei requisiti curriculari
posseduti, disciplinata dal rego-lamento didattico del corso di laurea."
dev'essere espunta, in quanto i requisiti curricolari richiesti devono
essere esplicitati nell'ordinamento e non ammettono eccezioni.
Caratteristiche della prova finale: occorre specificare che la tesi è
elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un
relatore.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati: nel campo
"funzione in un contesto di lavoro" devono essere indicate le funzioni
che il laureato andrà a svolgere; nel campo "competenze associate alla
funzione" le competenze acquisite nel corso di studi che gli
permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo "sbocchi
occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno svolte tali
funzioni. Inoltre,
Il corso, pur fornendo solide basi in campo economico-aziendale, non
appartiene ad una classe che giustifichi il profilo professionale di
"Specialisti in marketing e management d'impresa"; occorre modificare il
profilo in modo da diminuire l'enfasi sugli aspetti di management,
privilegiando gli aspetti di marketing. Rivedere il quadro tenendo
presenti queste osservazioni.
Dalle professioni ISTAT devono essere espunti i codici Specialisti in
risorse umane - (2.5.1.3.1) e Analisti di mercato - (2.5.1.5.4) in
quanto gli obiettivi formativi specifici e il percorso formativo non
sono coerenti con tali unità professionali.
La normativa permette l'indicazione nelle attività affini o integrative
di settori scientifico-disciplinari indicati nella classe del corso di
studio fra le attività caratterizzanti ma le attività affini o
integrative non possono ridursi a una mera estensione delle
caratterizzanti, disattendendo il significato a loro dato dal
legislatore. E' pertanto necessario che nelle attività affini o
integrative compaiano anche settori che non siano compresi fra i
caratterizzanti della classe e che nelle note alle attività affini sia
inserita la frase "Il regolamento didattico del corso di studio
garantisce agli studenti che lo vogliano di seguire percorsi formativi
nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in settori affini
e integrativi che non siano già caratterizzanti."
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori
scientifico-disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività
caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto
di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore (incluso
il SSD SECS-S/05), o per gruppi di settori, la ragione di tale
inserimento, con particolare attenzione per i settori già inseriti nel
proprio ordinamento tra quelli caratterizzanti.
LM-60-Scienze della natura
Scienze della natura
I descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" e
"Capacità di applicare conoscenza e comprensione
- Sintesi" sono troppo generici e devono essere meglio formulati,
mantenendo l'indicazione delle modalità e degli strumenti didattici con
cui i risultati attesi vengono conseguiti e verificati.
Conoscenze richieste per l'accesso: si chiede di spostare nel quadro
A3.b la frase "Per coloro che non sono nella situazione di rispettare i
suddetti criteri, si procederà ad una valutazione individuale, in modo
da definire gli insegnamenti che il laureato dovrà sostenere prima
dell'iscrizione alle lauree magistrali, tenendo sempre presente il
criterio precedente." Inoltre, poiché gli obiettivi formativi della
classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della
classe devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma
scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano,
con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un
congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel
corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali
competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti
d'accesso.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere
indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo
"competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso
di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo
"sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste
osservazioni.
Dalle professioni ISTAT deve essere espunto il codice Agronomi e
forestali - (2.3.1.3.0) in quanto gli obiettivi formativi specifici e il
percorso formativo non sono coerenti con tale unità professionale.
Occorre motivare l'inserimento fra le attività affini del settore
caratterizzante INF/01. Occorre poi espungere la frase "La presenza nel
CAD di un corpo docente particolarmente qualificato e motivato, che
nelle proprie attività di ricerca include numerose linee di ricerca in
progetti nazionali e internazionali su temi affrontati nelle suddette
discipline, ne sostiene ulteriormente la scelta." in quanto la scelta di
quali settori inserire nelle attività affini deve dipendere
esclusivamente da motivazioni culturali e professionali.
LM-62-Scienze della politica
Scienze della Politica
Si chiede di modificare il nome inglese in «Political Science».
Per i descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" e
"Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi" occorre
indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i risultati
attesi vengono conseguiti (e correggere l'ultimo periodo del secondo
descrittore, troppo involuto e contenente refusi).
Per il descrittore "Abilità comunicative" occorre indicare le modalità e
gli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono verificati.
Il descrittore "Capacità di apprendimento" è troppo generico e deve
essere meglio formulato. Inoltre occorre indicare le modalità e gli
strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono conseguiti e
verificati.
Poiché l'ordinamento, nel quadro "Abilità comunicative", dichiara che I
laureati magistrali nel corso devono essere "in grado di utilizzare
correntemente due lingue straniere dell'Unione Europea con piena
padronanza dei principali lessici specialistici" è necessario prevedere
un congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche (di
livello B2) nel corso di laurea magistrale (con 6 CFU si raggiunge tale
livello per una sola lingua) o, in alternativa, dichiarare che tali
competenze sono richieste tra i requisiti d'accesso (in questo momento
sono in alternativa con altri settori, per cui in teoria potrebbero non
essere possedute).
Occorre espungere dagli sbocchi la professione di Giornalista -
(2.5.4.2.0) perché richiede un percorso successivo per l'accesso.
L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito caratterizzante
"giuridico" appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco
leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del
percorso formativo e della figura professionale che ne deriva. La
presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni
casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. È
necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti
attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di
crediti indicati.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori
scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività
di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si
chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per
settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con
particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio
ordinamento tra quelli caratterizzanti. Inoltre la frase "Si fa
presente, inoltre, che gli insegnamenti che fanno riferimento a detti
settori sono tenuti da professori di ruolo già incardinati nella nostra
Area e sono contraddistinti da una adeguata partecipazione degli
studenti." dev'essere espunta, perché la scelta dei settori deve
dipendere solo da motivazioni culturali e professionali (e non dalla
presenza o meno di specifici docenti), e gli stessi insegnamenti
potrebbero essere anche più seguiti se inseriti fra le attività
caratterizzanti. Infine, I SSD M-DEA/01 - Discipline
demoetnoantropologiche e SECS-P/11 - Economia degli intermediari
finanziari, inseriti tra le attività affini, non appaiono coerenti con
gli obiettivi formativi e con il percorso formativo del corso: occorre
chiarire la relazione tra tali settori e gli obiettivi formativi del
corso di studi.
LM-63-Scienze delle pubbliche amministrazioni
Scienze delle amministrazioni e delle politiche pubbliche
Conoscenze richieste per l'accesso: Per motivi di trasparenza, e'
necessario elencare esplicitamente i settori in cui devono essere
acquisiti i 90 crediti, e i numeri minimi richiesti per ciascun gruppo
di settori. Inoltre, poiché gli obiettivi formativi della classe
stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe
devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e
orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con
riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un
congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel
corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali
competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti
d'accesso. Se i crediti di lingua sono nelle attività affini, occorre
utilizzare la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in
banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di
settori ai quali possono essere attributi i CFU, in modo da evidenziarne
l'obbligatorietà.
Note alle attività caratterizzanti: perché la motivazione data per
l'ampiezza degli intervalli degli ambiti caratterizzanti sia accettabile
occorre che nella sintetica descrizione del percorso formativo si faccia
riferimento alla presenza di curricula, presumibilmente qualcuno più
rivolto agli aspetti economici e qualcuno più rivolto agli aspetti
giuridici.
LM-64-Scienze delle religioni
Scienze storico-religiose
SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI.
Nel campo destinato al nome della figura professionale che si intende
formare dev'essere inserito solo il nome di tale figura e non ulteriori
informazioni. Inoltre, nel campo "funzione in un contesto di lavoro"
devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel
campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel
corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel
campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste
osservazioni con particolare attenzione al campo "funzione"
relativamente allo sbocco " Responsabili nello studio, nella gestione e
nel controllo dei fenomeni religiosi"
CODICI ISTAT
Si chiede di espungere il seguente codice in quando non coerente con il
percorso formativo: Scrittori e poeti - (2.5.4.1.1)
LM-71-Scienze e tecnologie della chimica industriale
Chimica Industriale
Gli obiettivi formativi specifici del corso sono adeguatamente
formulati, ma occorre fornire una sintetica descrizione del percorso
formativo.
I descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi" e
"Capacità di applicare conoscenza e comprensione
- Sintesi" sono troppo generici e devono essere meglio formulati.
Inoltre occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i
risultati attesi vengono conseguiti e verificati.
Autonomia di giudizio: correggere il refuso "Dovrà inoltre" dev'essere
"Dovranno inoltre".
Conoscenze richieste per l'accesso: eliminare la frase "12 CFU
complessivi per attività relative alla prova finale, ivi compreso il
tirocinio.", in quanto i requisiti curricolari possono essere espressi
solo in termini di classe di laurea e/o di CFU acquisiti in SSD
specifici. Inoltre, poiché gli obiettivi formativi della classe
stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della classe
devono essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e
orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con
riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un
congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel
corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali
competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti
d'accesso.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati: occorre
eliminare la frase "accesso al Tirocinio Formativo Attivo, per ottenere
l'abilitazione all' insegnamento nelle scuole secondarie di I e II
grado", in quanto il Tirocinio Formativo Attivo non esiste più, e
sostituirla con la seguente: "I laureati in possesso dei crediti
previsti dalla normativa vigente potranno partecipare alle prove
d'accesso ai percorsi di formazione del personale docente per le scuole
secondarie di primo e secondo grado".
Note alle attività affini: L'indicazione tra le attività affini o
integrative di settori scientifico disciplinari previsti dal DM sulle
classi anche per attività di base o caratterizzanti non appare
sufficientemente motivata. Si chiede pertanto di motivare in modo
analitico e specifico, settore per settore, o per gruppi di settori, la
ragione di tale inserimento (evitando di fare riferimento a
"insegnamenti di base" che non esistono nelle lauree magistrali) con
particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio
ordinamento tra quelli caratterizzanti.
LM-74-Scienze e tecnologie geologiche
Geologia Applicata all'Ingegneria, al Territorio e ai Rischi
Il nome del corso in lingua inglese non corrisponde al nome italiano; si
chiede di risolvere l'incongruenza.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati, nel campo destinato al nome della figura professionale che si
intende formare dev'essere inserito solo il nome di tale figura e non
ulteriori informazioni. Inoltre, nel campo "funzione in un contesto di
lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a
svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze
acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali
funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di
aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro
tenendo presenti queste osservazioni.
Geologia di esplorazione
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati, nel campo destinato al nome della figura professionale che si
intende formare dev'essere inserito solo il nome di tale figura e non
ulteriori informazioni. Inoltre, nel campo "funzione in un contesto di
lavoro" devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a
svolgere; nel campo "competenze associate alla funzione" le competenze
acquisite nel corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali
funzioni; e nel campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di
aziende/enti/ecc. saranno svolte tali funzioni. Rivedere il quadro
tenendo presenti queste osservazioni.
L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito caratterizzante
"Discipline mineralogiche, petrografiche e geochimiche" appare
eccessivamente ampio, ed è tale da rendere poco leggibile l'ordinamento
e poco valutabile il significato culturale del percorso formativo e
della figura professionale che ne deriva, anche considerando
l'inserimento del settore GEO/07 fra le attività affini. La presenza di
ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi
particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. È
necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti
attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di
crediti indicati.
LM-75-Scienze e tecnologie per l'ambiente e il territorio
Monitoraggio e Riqualificazione Ambientale
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono possedere la
padronanza scritta e orale di almeno una lingua dell'Unione Europea
oltre all'italiano" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o,
in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B1)
sono richieste tra i requisiti d'accesso.
L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti caratterizzanti
"Discipline biologiche", "Discipline di Scienze della Terra" e
"Discipline ecologiche" appare eccessivamente ampio, ed è tale da
rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato
culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne
deriva. La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in
taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide
motivazioni. È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti
attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di
crediti indicati.
Note alle attività affini: espungere la frase "La presenza nel CAD di un
corpo docente particolarmente qualificato e motivato, che nelle proprie
attività di ricerca include numerose linee di ricerca in progetti
nazionali e internazionali su temi delle suddette discipline, ne ha
motivato ulteriormente la scelta." in quanto la scelta di quali settori
inserire deve dipendere esclusivamente da motivazioni culturali o
professionali. Inoltre occorre motivare l'inserimento negli affini dei
SSD caratterizzanti AGR/16 e IUS/10.
LM-77-Scienze economico-aziendali
Economics and communication for management and innovation
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere
indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo
"competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso
di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo
"sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste
osservazioni.
Intermediari, finanza internazionale e risk management
Conoscenze richieste per l'accesso: Poiché gli obiettivi formativi della
classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della
classe devono essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma
scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano,
con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un
congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel
corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali
competenze (di livello almeno B1) sono richieste tra i requisiti
d'accesso. Se i crediti di lingua sono nelle attività affini, occorre
utilizzare la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in
banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di
settori ai quali possono essere attributi i CFU, in modo da evidenziarne
l'obbligatorietà.
Caratteristiche della prova finale: occorre specificare che la tesi
dev'essere elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di
un relatore.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere
indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo
"competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso
di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo
"sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste
osservazioni.
Note alle attività affini: Deve essere motivata la replicazione del SSD
IUS/05 tra gli affini. Inoltre occorre correggere i refusi (SEC-P e
SEC-S invece di SECS-P e SECS-S).
Management delle imprese
Conoscenze richieste per l'accesso: Poiché gli obiettivi formativi della
classe stabiliscono che "I laureati nei corsi di laurea magistrale della
classe devono essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma
scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano,
con riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un
congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel
corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali
competenze (di livello almeno B1) sono richieste tra i requisiti
d'accesso per tutti gli studenti, non solo quelli che seguiranno il
curriculum in inglese (per i quali invece serve un livello di conoscenza
almeno B2). Se i crediti di lingua sono nelle attività affini, occorre
utilizzare la possibilità, offerta dalla maschera di inserimento in
banca dati, che consente la suddivisione delle attività in gruppi di
settori ai quali possono essere attributi i CFU, in modo da evidenziarne
l'obbligatorietà.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere
indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo
"competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso
di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo
"sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste
osservazioni.
Ulteriori attività formative: avendo l'ateneo destinato almeno 3 CFU a
queste attività, il minimo di crediti attribuito alle "Altre conoscenze
utili per l'inserimento nel mondo del lavoro" (unica voce a cui possono
essere attribuiti crediti) dev'essere 3.
Tecnologie e gestione dell'innovazione
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o,
in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B1)
sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere
indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo
"competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso
di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo
"sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste
osservazioni.
Il codice ISTAT Specialisti in risorse umane - (2.5.1.3.1) non trova
riscontro nella tabella delle attività formative e pertanto deve essere
espunto.
LM-78-Scienze filosofiche
Filosofia
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'ACCESSO
Il campo presenta una ripetizione delle consocenze per l'accesos che si
chiede di risolvere espungendo tutta la prima parte del campo da " Si
può accedere al Corso di Laurea Magistrale in Filosofia" a "Le modalità
di verifica della personale preparazione dello studente verranno
definite nel regolamento didattico del corso di studio."
MOTIVAZIONI DELL'INSERIMENTO NELLE ATTIVITÀ AFFINI DI SETTORI PREVISTI
DALLA CLASSE O NOTE ATTIVITÀ AFFINI
Si chiede di inserire la motivazione per l'inserimento nelle attività
affini del settore IUS/20
LM-80-Scienze geografiche
Gestione e valorizzazione del territorio
DESCRITTORI DI DUBLINO
Per i descrittori ""Abilità comunicative" e "Capacità di apprendimento"
occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i
risultati attesi vengono conseguiti.
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'ACCESSO
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o,
in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B2)
sono richieste tra i requisiti d'accesso. Occorre riformulare il campo
alla luce di queste osservazioni.
SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI
Occorre espungere la figura "Specialisti in scienze sociali" in quanto
non coerente con gli obiettivi e il percorso formativo e le
professioni/codici ISTAT
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti caratterizzanti
(Discipline storiche; Discipline ambientali ed economico-giuridiche)
appare eccessivamente ampio ed è tale da rendere poco leggibile
l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale del percorso
formativo e della figura professionale che ne deriva. Si chiede di
motivare l'ampiezza degli intervalli di crediti indicati.
NOTE RELATIVE ALLE ALTRE ATTIVITÀ
Si chiede di rivedere il campo aggiornandolo alla tabella delle attività
formative (in particolare si fa cenno a CFU acquisiti nelle ulteriori
conoscenze linguistiche assenti in Tabella)
LM-81-Scienze per la cooperazione allo sviluppo
Scienze dello sviluppo e della cooperazione internazionale
Per i descrittori "Capacità di applicare conoscenza e comprensione -
Sintesi", "Autonomia di giudizio", "Abilità comunicative" e "Capacità di
apprendimento" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici
con cui i risultati attesi vengono verificati.
Conoscenze richieste per l'accesso: la conoscenza dell'inglese a livello
B2 dev'essere richiesta anche ai laureati nelle classi L-36 e L-37 (e
dev'essere corretto il refuso "L-L-12"). La frase "in modoo tale che lo
studente copra almeno tutti gli ambiti disciplinari a cui i suddetti
settori si richiamano." dev'essere sostituita dall'indicazione esplicita
di quali sono questi ambiti e quali settori appartengono a quali ambiti.
Relativamente agli sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati, nel campo "funzione in un contesto di lavoro" devono essere
indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel campo
"competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel corso
di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel campo
"sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni. Rivedere il quadro tenendo presenti queste
osservazioni.
Dalle professioni ISTAT devono essere espunti i codici Specialisti della
gestione e del controllo nelle imprese private
- (2.5.1.2.0), Specialisti in attività finanziarie - (2.5.1.4.3),
Specialisti dei sistemi economici - (2.5.3.1.1) in quanto gli obiettivi
formativi specifici e il percorso formativo non sono coerenti con tali
unità professionali.
L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito caratterizzante
"discipline economiche" appare eccessivamente ampio, ed è tale da
rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato
culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne
deriva. La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in
taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide
motivazioni. È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti
attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di
crediti indicati.
La lista dei settori scientifico disciplinari indicati nelle attività
affini o integrative appare eccessivamente estesa, così da introdurre
un'eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo. È necessario
procedere ad una consistente riduzione. Per rendere più leggibile
l'ordinamento si raccomanda anche di utilizzare la possibilità, offerta
dalla maschera di inserimento in banca dati, che consente la
suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali possono essere
attributi i CFU.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori
scientifico-disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività
di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si
chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per
settore (incluso SPS/13), o per gruppi di settori, la ragione di tale
inserimento, con particolare attenzione per i settori già inseriti nel
proprio ordinamento tra quelli caratterizzanti. Inoltre la frase "Si fa
presente, inoltre, che gli insegnamenti che fanno riferimento a detti
settori sono tenuti da professori di ruolo già incardinati nella nostra
Area e sono contraddistinti da una adeguata partecipazione degli
studenti." dev'essere espunta, perché la scelta dei settori deve
dipendere solo da motivazioni culturali e professionali (e non dalla
presenza o meno di specifici docenti), e gli stessi insegnamenti
potrebbero essere anche più seguiti se inseriti fra le attività
caratterizzanti.
LM-82-Scienze statistiche
Scienze statistiche
Obiettivi formativi specifici: si chiede di modificare la frase
"delineati nelle sezioni precendenti del documento" (correggendo il
refuso) in quanto a seconda del contesto di visualizzazione cambia
l'ordine in cui sono presentate le varie sezioni.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o,
in alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B1)
sono richieste tra i requisiti d'accesso.
Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe: le motivazioni
addotte sono troppo generiche e devono essere più precisamente
formulate.
L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito caratterizzante
"Statistico applicato" appare eccessivamente ampio, ed è tale da rendere
poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato culturale
del percorso formativo e della figura professionale che ne deriva. La
presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni
casi particolari, purché supportata da solide e valide motivazioni. È
necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti
attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di
crediti indicati.
Statistical Methods and Applications
Caratteristiche della prova finale: la prova finale di una laurea
magistrale deve necessariamente prevedere "la presentazione di una tesi
elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un
relatore". (DM 270/2004 art.11, comma 5). Occorre modificare il campo
alla luce di questa osservazione.
Motivi dell'istituzione di più corsi nella classe: le motivazioni
addotte sono troppo generiche e devono essere più precisamente
formulate.
L'intervallo di crediti attribuito alle attività formative affini o
integrative nel loro complesso appare eccessivamente ampio, ed è tale da
rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato
culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne
deriva. È necessario pertanto:
°& ridurre l'intervallo di crediti attribuiti alle attività formative
affini o integrative nel loro complesso, utilizzando eventualmente anche
l'opzione offerta dalla maschera di inserimento in banca dati, che
consente la suddivisione delle attività in gruppi di settori ai quali
possono essere attributi i CFU;
°& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza dell'intervallo di
crediti.
LM-83-Scienze statistiche attuariali e finanziarie
Scienze attuariali e finanziarie
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono possedere una buona
conoscenza, in forma scritta e orale, di almeno una lingua dell'Unione
Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari"
è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali
competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in
alternativa, dichiarare che tali competenze (di livello almeno B1) sono
richieste tra i requisiti d'accesso.
Note alle attività affini: espungere qualsiasi riferimento alle attività
di base, che nelle lauree magistrali non esistono.
LM-84-Scienze storiche
Scienze storiche. Medioevo, età moderna, età contemporanea
CONOSCENZE RICHIESTE PER L'ACCESSO
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un numero obbligatorio di CFU,
adeguato per poter acquisire tali competenze linguistiche nel corso di
laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali competenze (di
livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti d'accesso. Occorre
riformulare il campo alla luce di queste osservazioni.
ATTIVITÀ FORMATIVE CARATTERIZZANTI
L'intervallo di crediti attribuiti agli ambiti caratterizzanti (Storia
dei paesi extraeuropei; Fonti, metodologie, tecniche e strumenti della
ricerca storica) appare eccessivamente ampio. La presenza di ampi
intervalli di crediti può essere ammessa, in taluni casi particolari,
purché supportata da solide e valide motivazioni. Si chiede di ridurre
gli intervalli dei crediti attribuiti agli ambiti, palesemente troppo
ampi e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di
crediti indicati.
MOTIVAZIONI DELL'INSERIMENTO NELLE ATTIVITÀ AFFINI DI SETTORI PREVISTI
DALLA CLASSE O NOTE ATTIVITÀ AFFINI
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori
scientifico disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività
di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si
chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per
settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con
particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio
ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti.
LM-85-Scienze pedagogiche
Pedagogia e scienze dell'educazione e della formazione
OBIETTIVI FORMATIVI
Si chiede di invertire l'ordine dei paragrafi, inserendo la formulazione
degli obiettivi formativi prima della descrizione del percorso
formativo.
CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA DELL'UNIONE EUROPEA OLTRE L'ITALIANO.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che, per i
laureati nella classe, "il possesso fluente, in forma scritta e orale,
di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, con
riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un
congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel
corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali
competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti
d'accesso.
IL CORSO PREPARA ALLA PROFESSIONE DI
Fra gli sbocchi occupazionali deve essere cancellato "Ispettori
scolastici e professioni assimilate", in quanto per l'accesso ai
concorsi occorre in genere aver maturato prefissate esperienze in altri
ruoli.
ATTIVITA' CARATTERIZZANTI
L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito caratterizzante
(Discipline psicologiche, sociologiche e antropologiche) appare
eccessivamente ampio. La presenza di ampi intervalli di crediti può
essere ammessa, in taluni casi particolari, purché supportata da solide
e valide motivazioni. Si chiede di ridurre gli intervalli dei crediti
attribuiti agli ambiti, palesemente troppo ampi e/o motivare con solidi
argomenti l'ampiezza degli intervalli di crediti
LM-87-Servizio sociale e politiche sociali
Progettazione gestione e valutazione dei servizi sociali
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare almeno una lingua dell'Unione Europea oltre l'italiano, con
riferimento anche a lessici disciplinari" è necessario prevedere un
congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel
corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali
competenze (di livello almeno B1) sono richieste tra i requisiti
d'accesso.
Non si obietta sulla ripetizione dei settori caratterizzanti per le
attività affini e integrative, che è motivata. Si chiede però che nelle
attività affini siano aggiunti dei settori non già indicati nella classe
come caratterizzanti e nelle note alle attività affini sia aggiunta la
frase: "Il regolamento didattico del corso di studio e l'offerta
formativa saranno tali da consentire agli studenti che lo vogliono di
seguire percorsi formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità
di crediti in settori affini o integrativi che non sono già
caratterizzanti".
LM-88-Sociologia e ricerca sociale
Scienze Sociali Applicate
Per il descrittore "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi"
occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con cui i
risultati attesi vengono conseguiti.
Conoscenze richieste per l'accesso: occorre specificare che il livello
di conoscenza linguistica richiesto è almeno pari al livello B2.
Caratteristiche della prova finale: occorre specificare che la tesi è
elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un
relatore.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati: il
sottocampo "competenze associate alla funzione" dev'essere meglio
precisato.
Dalle professioni ISTAT deve essere espunto il codice Analisti di
mercato - (2.5.1.5.4) in quanto gli obiettivi formativi specifici e il
percorso formativo non sono coerenti con tale unità professionale.
Note alle attività caratterizzanti: si chiede di aggiornare il testo
all'attuale situazione normativa (in cui la classe 36/A è diventata A-18
e ha cambiato nome).
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori
scientifico-disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività
caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si chiede pertanto
di motivare in modo analitico e specifico, settore per settore, o per
gruppi di settori, la ragione di tale inserimento (evitando ogni
riferimento alle attività di base che nelle lauree magistrali non
esistono), con particolare attenzione per i settori già inseriti nel
proprio ordinamento tra quelli di base e/o caratterizzanti. Inoltre
occorre ampliare l'insieme dei SSD per le attività affini e integrative,
aggiungendo settori non già indicati nella classe per le attività
caratterizzanti, e si chiede di aggiungere la frase "la frase: "Il
regolamento didattico del corso di studio e l'offerta formativa saranno
tali da consentire agli studenti che lo vogliono di seguire percorsi
formativi nei quali sia presente un'adeguata quantità di crediti in
settori affini e integrativi che non sono già caratterizzanti".
LM-89-Storia dell'arte
Storia dell'arte
OBIETTIVI FORMATIVI SPECIFICI
Gli obiettivi formativi specifici di un corso di studio indicano quale
progetto formativo si intende proporre e qual è il profilo culturale e
professionale del laureato che si vuole formare. In nessun momento della
descrizione può essere fatto riferimento a versioni precedenti
dell'ordinamento. Si chiede di rivedere il campo alla luce di queste
osservazioni.
DESCRITTORI DI DUBLINO
Per i descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione" e "Capacità di
applicare conoscenza e comprensione" occorre indicare le modalità e gli
strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono acquisiti.
CONOSCENZA DI ALMENO UNA LINGUA DELL'UNIONE EUROPEA OLTRE L'ITALIANO.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che, per i
laureati nella classe, "il possesso fluente, in forma scritta e orale,
di almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano, con
riferimento anche ai lessici disciplinari" è necessario prevedere un
congruo numero di CFU per acquisire tali competenze linguistiche nel
corso di laurea magistrale o, in alternativa, dichiarare che tali
competenze (di livello almeno B2) sono richieste tra i requisiti
d'accesso.
SBOCCHI OCCUPAZIONALI E PROFESSIONALI PREVISTI PER I LAUREATI.
Nel campo destinato al nome della figura professionale che si intende
formare dev'essere inserito solo il nome di tale figura e non ulteriori
informazioni. Inoltre, nel campo "funzione in un contesto di lavoro"
devono essere indicate le funzioni che il laureato andrà a svolgere; nel
campo "competenze associate alla funzione" le competenze acquisite nel
corso di studi che gli permetteranno di svolgere tali funzioni; e nel
campo "sbocchi occupazionali" in quale tipo di aziende/enti/ecc. saranno
svolte tali funzioni. Rivedere il quadro alla luce di queste
osservazioni, con particolare attenzione ai campi "funzione" (che non
deve contenere anche indicazioni relative al campo "sbocchi") e
"competenze" (da distinguere dalle funzioni).
LM-90-Studi europei
European studies
Negli obiettivi formativi specifici del corso occorre correggere il
refuso "escomoimcs"
I testi dei descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione -
Sintesi" e "Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi"
sono in gran parte identici. Occorre riscriverli differenziando in
maniera evidente le conoscenze che il corso vuole impartire (da inserire
nel primo descrittore) dalle competenze che il corso vuole fornire (da
inserire nel secondo descrittore), mantenendo l'indicazione delle
modalità e degli strumenti didattici con cui i risultati attesi vengono
conseguiti e verificati (e correggendo il refuso "ecomnomico").
Si chiede di espungere il testo delle comunicazioni al CUN, non più
attuale.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati: nel
sottocampo "competenze associate alla funzione" della figura
professionale "Specialisti in studi europei" devono essere indicate solo
le competenze acquisite nel corso di studi che permettono di svolgere le
funzioni sopra indicate, espungendo ogni altra informazione non
pertinente.
Dalle professioni ISTAT devono essere espunti i codici Esperti legali in
imprese - (2.5.2.2.1) e Esperti legali in enti pubblici - (2.5.2.2.2) in
quanto gli obiettivi formativi specifici e il percorso formativo non
sono coerenti con tali unità professionali.
L'indicazione tra le attività affini o integrative di settori
scientifico-disciplinari previsti dal DM sulle classi anche per attività
di base o caratterizzanti non appare sufficientemente motivata. Si
chiede pertanto di motivare in modo analitico e specifico, settore per
settore, o per gruppi di settori, la ragione di tale inserimento, con
particolare attenzione per i settori già inseriti nel proprio
ordinamento tra quelli caratterizzanti.
LM-91-Tecniche e metodi per la società dell'informazione
Data Science
Conoscenze richieste per l'accesso: la descrizione confonde i requisiti
curriculari, che devono essere posseduti in ogni caso, con la personale
preparazione. I requisiti curriculari corrispondono all'insieme di tutte
le condizioni indicate nei punti (a), (b), (A) e (B), espungendo però
l'inciso "(o valutando eventuali affinità tra settori
scientifico-disciplinari)" in quanto eventuali affinità devono essere
dichiarate nell'ordinamento e non stabilite caso per caso. Le condizioni
(c) e (d) pertengono invece alla personale preparazione e il loro
soddisfacimento dev'essere verificato, con modalità indicate nel
regolamento didattico del corso di studi (e nel quadro A3.b), per tutti
e soli gli studenti in possesso dei requisiti curriculari, inclusi
quelli provenienti dalle classi di laurea elencate all'inizio.
Occorre riscrivere il quadro tenendo ben distinti i due momenti.
L'intervallo di crediti attribuiti all'ambito caratterizzante
"Aziendale-organizzativo" appare eccessivamente ampio, ed è tale da
rendere poco leggibile l'ordinamento e poco valutabile il significato
culturale del percorso formativo e della figura professionale che ne
deriva. La presenza di ampi intervalli di crediti può essere ammessa, in
taluni casi particolari, purché supportata da solide e valide
motivazioni. È necessario pertanto:
-& ridurre, in maniera significativa, gli intervalli dei crediti
attribuiti agli ambiti indicati, palesemente troppo ampi;
-& e/o motivare con solidi argomenti l'ampiezza degli intervalli di
crediti indicati.
LM/SNT1-Scienze infermieristiche e ostetriche
Scienze infermieristiche e ostetriche
Nel campo degli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati" destinato al nome della figura professionale che si intende
formare deve essere indicato un nome coerente con gli la classe, gli
obiettivi formativi specific, il percorso formativo del corso. Si chiede
quindi di espungere o modificare "Specialisti della gestione nella
Pubblica Amministrazione".
Scienze infermieristiche e ostetriche
Nel campo degli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati" destinato al nome della figura professionale che si intende
formare deve essere indicato un nome coerente con gli la classe, gli
obiettivi formativi specific, il percorso formativo del corso. Si chiede
quindi di espungere o modificare "Specialisti della gestione nella
Pubblica Amministrazione".
LM/SNT2-Scienze riabilitative delle professioni sanitarie
Scienze riabilitative delle professioni sanitarie
Dagli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati"
occorre espungere il codice ISTAT "Ricercatori e tecnici laureati nelle
scienze mediche - (2.6.2.2.3)" ed indicare invece il codice "2.6.2.2.3 -
Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze mediche".
Scienze riabilitative delle professioni sanitarie
Dagli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati"
occorre espungere "Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze mediche
- (2.6.2.2.3)" ed indicare invece:
- "2.6.2.2.3& Ricercatori e tecnici laureati nelle scienze mediche".
LM/SNT3-Scienze delle professioni sanitarie tecniche
Scienze delle professioni sanitarie tecniche assistenziali
Nel campo degli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati" destinato al nome della figura professionale che si intende
formare deve essere indicato un nome coerente con gli la classe, gli
obiettivi formativi specific, il percorso formativo del corso. Si chiede
quindi di espungere o modificare "Specialisti della gestione nella
Pubblica Amministrazione".
Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche
Nel campo degli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati" destinato al nome della figura professionale che si intende
formare deve essere indicato un nome coerente con gli la classe, gli
obiettivi formativi specific, il percorso formativo del corso. Si chiede
quindi di espungere o modificare "Specialisti della gestione nella
Pubblica Amministrazione".
Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche
Nel campo degli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati" destinato al nome della figura professionale che si intende
formare deve essere indicato un nome coerente con gli la classe, gli
obiettivi formativi specific, il percorso formativo del corso. Si chiede
quindi di espungere o modificare "Specialisti della gestione nella
Pubblica Amministrazione".
LM/SNT4-Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione
Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione
Nel campo degli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i
laureati" destinato al nome della figura professionale che si intende
formare deve essere indicato un nome coerente con gli la classe, gli
obiettivi formativi specific, il percorso formativo del corso. Si chiede
quindi di espungere o modificare "Specialisti della gestione nella
Pubblica Amministrazione".
Si chiede di motivare la presenza dei settori "ICAR/03 - Ingegneria
sanitaria - ambientale" e "ICAR/07 - Geotecnica" inclusi nell'ambito
delle attività formative affini o integrative o di espungere i suddetti
settori.
LM-4 c.u.-Architettura e ingegneria edile-architettura (quinquennale)
Ingegneria edile-architettura
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi della classe devono essere in grado di utilizzare
fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell'Unione
Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari"
è necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali
competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in
alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i
requisiti d'accesso. Si chiede quindi di portare a 6 i numero minimo di
CFU attribuiti "Per la conoscenza di almeno una lingua straniera" oppure
richiedere un livello non inferiore al B1 del quadro comune europeo di
riferimento per le lingue tra i requisiti d'accesso.
L-7-Ingegneria civile e ambientale & L-9-Ingegneria industriale
Ingegneria civile e industriale
In merito al "raggruppamento di settori" si segnala che il "gruppo 7"
include un insieme di settori assai eterogeneo ed e prevede una notevole
ampiezza dell'intervallo CFU ad esso attribuiti. Ne consegue una
eccessiva indeterminatezza nel percorso formativo, con la possibilità di
attivare percorsi con grosse differenziazioni e che, quindi, non è
chiaro come possano portare al conseguimento degli stessi obiettivi
formativi.
Occorre quindi riformulare la tabella della attività formative separando
il gruppo 6 in almeno due gruppi (uno con i settori ING-IND ed uno con i
settori GEO ed ICAR), attribuendo a ciascuno di essi un minimo i CFU
diverso da zero ed un intervallo di CFU non eccessivamente ampio.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.
LM-9-Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche & LM-59-Scienze
della comunicazione pubblica, d'impresa e pubblicità
Comunicazione Scientifica Biomedica
I requisti curricolari d'accesso devono essere completamente riformulati
in modo tale che sia garantito il possesso di un'adeguata padronanza di
metodi e contenuti scientifici
generali nelle discipline scientifiche di base e nelle discipline
propedeutiche a quelle caratterizzanti di ambito biotecnologico e
medico-chirurgico previste nell'ordinamento del presente corso.
Si ritiene che per il conseguimento degli obiettivi del corso sia
necessario che i requisiti curricolari prevedano:
- non meno di 30 CFU sei settori BIO e MED;
- non meno di 6 CFU nei settori CHIM.
Nel quadro "Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del
percorso formativo" va espunto l'ultimo periodo ("Il corso prevede
insegnamenti in Teorie e tecniche della Comunicazione applicate alla
scienza biomedica, Sociologia della salute, Istologia, Fisiologia,
Eziologia e patogenesi delle malattie, Genetica, Biotecnologia,
Bioetica, Statistica in ambito medico-scientifico e Psicologia dei
consumi") che potrebbe essere sostituito da "Il corso prevede
insegnamenti sia di ambito biomedico sia di discipline della
comunicazione necessari per la formazione della figura professionale
proposta".
E' necessario inoltre includere nel quadro una descrizione, sintetica,
del percorso formativo articolata per progressione cronologica o per
aree di apprendimento.
Nella descrizione del profilo professionale dei laureati, ed in
particolare nei due campi "funzione in un contesto di lavoro" e
"competenze associate alla funzione", occorre includere funzioni,
conoscenze, abilità e competenze competenze coerenti con la classe delle
lauree LM-9 in cui è incardinato il corso e con il nome proposto per la
figura professionale.
Per quanto riguarda gli "Sbocchi occupazionali e professionali previsti
per i laureati" si chiede di espungere i seguenti codici ISTAT in quanto
le unità indicante non sono coerenti con gli obiettivi formativi del
corso:
- Professori di scienze matematiche, fisiche e chimiche nella scuola
secondaria superiore - (2.6.3.2.1);
- Professori di scienze della vita e della salute nella scuola
secondaria superiore - (2.6.3.2.2);
- Professori di discipline tecnico-ingegneristiche nella scuola
secondaria superiore - (2.6.3.2.3);
- Professori di scienze dell'informazione nella scuola secondaria
superiore -(2.6.3.2.4);
- Professori di scienze letterarie, artistiche, storiche, filosofiche,
pedagogiche e psicologiche nella scuola secondaria superiore -
(2.6.3.2.5);
- Professori di scienze giuridiche, economiche e sociali nella scuola
secondaria superiore - (2.6.3.2.6);
- Professori di discipline umanistiche nella scuola secondaria inferiore
- (2.6.3.3.1);
- Professori di discipline tecniche e scientifiche nella scuola
secondaria inferiore - (2.6.3.3.2).
Si suggerisce, invece, di reintrodurre il codice "Biologi e professioni
assimilate - (2.3.1.1.1)" che invece è coerente con la laurea nella
classe LM-9 poiché questa consente la partecipazione all'esame di stato
per l'iscrizione all'albo dei biologi.
Nell'ambito "discipline medico chirurgiche e della riproduzione umana"
devono essere inseriti i settori MED/09, MED/06 e MED/18. In coerenza
con gli obietti formativi del corso occorre prevedere un congruo numero
di CFU in Farmacologia BIO/14. In particolare si chiede di includere
nell'ambito disciplinare "Discipline Farmaceutiche" il solo settore
BIO/14 assegnandogli un numero coerente di CFU.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici
disciplinari" è necessario prevedere un congruo numero di CFU per
acquisire tali competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o,
in alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i
requisiti d'accesso.
LM-59-Scienze della comunicazione pubblica, d'impresa e pubblicità &
LM-88-Sociologia e ricerca social
e
Comunicazione, Valutazione e Ricerca Sociale per le Organizzazioni
Obiettivi formativi specifici del corso: pur trattandosi di un corso
interclasse, il progetto formativo del corso dev'essere presentato in
maniera unitaria. E' possibile declinare questo progetto tramite
curricula, ma senza identificarli come appartenenti a classi diverse in
quanto qualsiasi percorso deve soddisfare i requisiti di entrambe le
classi. Rivedere gli obiettivi formativi alla luce di questa
osservazione.
Analogamente, nel campo "Sbocchi occupazionali e professionali previsti
per i laureati" occorre togliere i riferimenti alle due classi.
Per i descrittori "Conoscenza e capacità di comprensione - Sintesi",
"Capacità di applicare conoscenza e comprensione - Sintesi" "Autonomia
di giudizio" occorre indicare le modalità e gli strumenti didattici con
cui i risultati attesi vengono conseguiti.
Conoscenze richieste per l'accesso: si chiede di utilizzare il nome
corretto del corso di studio. Inoltre la frase "In mancanza del possesso
dei crediti indicati, l'ammissione al Corso di laurea magistrale è
subordinata a una valutazione preliminare dei requisiti curriculari
posseduti, disciplinata dal regolamento didattico del corso di laurea."
dev'essere espunta, in quanto solo gli studenti in possesso dei
requisiti curriculari possono accedere alla verifica della personale
preparazione, e superata questa iscriversi al corso.
Occorre specificare che la prova finale deve comprendere la
presentazione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente
sotto la guida di un relatore.
Attività affini: la motivazione indicata per l'inserimento nelle
attività affini del settore SPS/07 non è accettabile, in quanto tale
settore è caratterizzante per entrambe le classi. Si chiede di
espungerlo dalle attività affini, o in alternativa di fornire una
motivazione convincente per il suo inserimento.
Ai sensi dell'allegato A del DM 987/2016, a ciascun insegnamento o
modulo delle attività formative affini e integrative, è possibile
prevedere un numero di crediti inferiore a 5 solo previa delibera
motivata delle strutture didattiche competenti, usualmente il Senato
Accademico. Occorre quindi portare ad almeno 5 il numero massimo di
crediti destinato al gruppo 11 o, in alternativa, citare nelle note alle
attività affini gli estremi della delibera che autorizza insegnamenti o
moduli affini di meno di 5 crediti.
RELATIVAMENTE AI SEGUENTI ORDINAMENTI ESPRIME PARERE NON FAVOREVOLE; SI
RENDE NECESSARIA UNA SOSTANZIALE RIFORMULAZIONE
LM-12-Design
Design, Comunicazione Visiva e Multimediale
Gli obiettivi formativi specifici del corso devono essere più
precisamente formulati.
Si chiede di rielaborare anche i descrittori relativi a "Conoscenza e
comprensione" e a "Capacità di applicare conoscenza e comprensione" che
devono essere usati per indicare le conoscenze e competenze disciplinari
specifiche del corso di studi che ogni studente del corso deve possedere
nel momento in cui consegue il titolo.
Dal descrittore "Conoscenza e capacità di comprensione" devono essere
espungere le parole "essendo un progetto interfacoltà".
Nel quadro delle "Conoscenze richieste per l'accesso" si indica il corso
come "interclasse". Occorre espungere tale parola.
Poiché gli obiettivi formativi della classe stabiliscono che "I laureati
nei corsi di laurea magistrale della classe devono essere in grado di
utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua
dell'Unione Europea
oltre l'italiano, con riferimento anche ai lessici disciplinari" è
necessario prevedere un congruo numero di CFU per acquisire tali
competenze linguistiche nel corso di laurea magistrale o, in
alternativa, dichiarare che tali competenze sono richieste tra i
requisiti d'accesso (in questo caso occorre richiedere un livello non
inferiore al B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue).
Dal quadro "Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT)"
devono essere espunti i codici aventi struttura (3.X.X.X.X), in quanto i
codici del terzo grande gruppo della classificazione ISTAT (professioni
tecniche) non sono coerenti con il livello del corso di studio.
Si chiede, inoltre, di espungere il codice 2.5.4.1.3 "Redattori di testi
per la pubblicità" perchè l'unità non è coerente con gli obiettivi
formativi specifici e il percorso formativo.
Per questi motivi si invita l'ateneo a implementare le modifiche
richieste in modo da rendere l'ordinamento adeguato ad affrontare le
procedure di accreditamento.”
In proposito, il Presidente fa presente che l’Area Offerta Formativa e
Diritto allo Studio ha inviato il suddetto parere alle competenti
strutture didattiche, che stanno provvedendo ad effettuare le necessarie
modifiche agli ordinamenti.
Informa, inoltre, che gli ordinamenti adeguati al parere del CUN saranno
esaminati dalla Commissione Didattica di Ateneo, che ne verificherà la
conformità con le prescrizioni del CUN stesso.
Fa, infine, presente che, ai sensi della nota del MIUR, prot. n. 34280
del 4 dicembre 2017, gli ordinamenti modificati devono essere trasmessi
al MIUR entro 3 settimane dalla data del parere del CUN e che, pertanto,
non essendo possibile, entro detta data, acquisire la preventiva
approvazione del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione,
sarà necessario procedere con l’emanazione di un Decreto Rettorale di
approvazione degli ordinamenti modificati.
Tutto ciò premesso, nel far presente che analoga relazione è stata
sottoposta all’esame del Senato Accademico, che, nella seduta del 17
aprile u.s., ha preso atto, invita il Consiglio di Amministrazione a
prendere atto.
Sul punto relativo a: “Anno accademico 2018-2019 – Modifiche agli
ordinamenti dei corsi di studio già attivati nel precedente anno
accademico – Parere CUN” (
offerta formativa 9.1), il rettore illustra la
relazione e, non essendovi osservazioni, invita il Consiglio di
Amministrazione a prendere atto del parere espresso dal CUN
nell’adunanza del 4 aprile 2018.
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Vista la Legge 30 dicembre 2010, n. 240;
• Visto il D.M. 12 dicembre 2016, n. 987;
• Visto il D.M. 8 febbraio 2017, n. 60;
• Visto il D.M. 29 novembre 2017, n. 935;
• Visto il parere espresso dal CUN nell’adunanza del 4 aprile 2018;
• Vista la presa d’atto del Senato Accademico nella seduta del 17 aprile
2018
PRENDE ATTO
del parere espresso dal CUN nell’adunanza del 4 aprile 2018.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Il
rettore, dopo una breve illustrazione delle relazioni iscritte ai
punti da 9.2.1 a 9.6.5 (
offerta formativa) dell’ordine del giorno,
chiede se vi sono osservazioni. Non essendovi richieste di interventi,
pone singolarmente in votazione i punti da 9.2.1 a 9.6.5.
Le delibere sono approvate all’unanimità
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI ARCHITETTURA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA IN
DESIGN AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2
DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Architettura, con delibera
del 26 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso
di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“La Preside introduce il punto all’O.d.G. avente a oggetto
l’approvazione della Programmazione degli accessi per l’A.A. 2018-2019
relativa al CdL in Design, Classe L-4, ai sensi dell’articolo 2, comma
1, lettere a) e b), della legge n. 264/99 e fa presente quanto segue:
- che il CdL prevede, nella programmazione didattica, l’erogazione di n°
7 Laboratori Progettuali per un totale di 69CFU (su 180 CFU totali) che
necessitano di posti di studio personalizzati (per un parametro non
inferiore a 2mq a studente) da allestire in aule per la didattica atte a
questo scopo, a cui si aggiungono il Laboratorio Didattico di
Progettazione Strutturale per il Design (ICAR 08, 9 CFU) e il
laboratorio Didattico di Disegno e Modello (ICAR 17, 9CFU), che
necessitano di postazioni attrezzate con tecnologie ad alta
specializzazione. Si tratta di attività non svolgibili con la dotazione
media ordinaria universitaria, in quanto gli studenti utilizzano
software altamente specifici per la modellazione e postazioni
individuali con tavoli idonei sia per disegnare e misurare, che per le
elaborazioni digitali e le modellazioni;
- che il CdL prevede, nella programmazione didattica, l’erogazione di 8
CFU in Attività Integrative (ovvero Altre conoscenze utili per il mondo
del lavoro) da svolgersi presso strutture esterne all’Ateneo (Aziende,
Studi Professionali, altri Centri di Ricerche) nazionali e
internazionali con le quali dovranno essere sottoscritti appositi
Accordi e che implicano servizi di assistenza e tutorato specifici per
ogni singolo studente;
- che il CdL prevede, nella programmazione didattica, attività
pratico/sperimentali finalizzate alla realizzazione del lavoro finale di
Tesi (pari a 10CFU) da svolgersi all’interno di laboratori ad alta
specializzazione che accolgono un numero contingentato di studenti (ci
si riferisce in particolare ai Laboratori presenti in Ateneo con
attrezzature finalizzate al Rapid Manufacturing).
Il particolare le attività dei Laboratori Progettuali sono, ad alta
specializzazione, obbligatorie per tutti, che devono essere portate
avanti individualmente dagli studenti, sotto la guida dei docenti, con
apposite attrezzature. Si tratta di attività non svolgibili con la
dotazione media ordinaria universitaria, in quanto gli studenti
utilizzano software specifici per la progettazione e modellazione e
postazioni individuali con tavoli idonei per il disegno tecnico e per la
realizzazione di modelli e prototipi, nonché per le elaborazioni
digitali e le modellazioni parametriche.
Al fine di permettere lo svolgimento delle attività, l’infrastruttura
del laboratorio deve possedere alcune caratteristiche distintive molto
avanzate per consentire, da un lato, la gestione e il controllo
centralizzati delle varie postazioni di lavoro, dall’altro una rapida
riconfigurazione delle stesse, poiché è necessario garantire la
possibilità di condividere l’attività progettuale all’interno della
classe. Le postazioni di lavoro devono poter consentire la compresenza
degli elaborati grafici stampati per la continua verifica da parte dei
docenti e di dotazioni hardware e software per l’aggiornamento e la
condivisione dei contenuti.
L’alta specializzazione dei laboratori del CDL in Design viene declinata
all’interno dei seguenti insegnamenti:
Al 1° anno:
Insegnamento integrato (composto 2 moduli) di Fondamenti di Disegno
(ICAR 17, 12CFU)
Per le attività di apprendimento relative ai fondamenti geometrici,
morfologici e descrittivi di base utili alla configurazione dei prodotti
materiali e immateriali, si prevede una didattica fortemente
caratterizzata dall’impiego degli strumenti informatici e dei software
di disegno vettoriale e raster, così da educare alla visione spaziale
delle forme ed al controllo delle relazioni geometriche, metriche e
proporzionali integrando il disegno analogico con l’uso del disegno
digitale. Per queste motivazioni è necessario l’impiego di sistemi
tecnologici avanzati propri di un’alta specializzazione di software
informatici per il disegno e la modellazione (sistemi CAD/CAM). Tali
sistemi tecnologici richiedono una organizzazione e gestione
centralizzata all’interno dell’aula-laboratorio per la modellazione
digitale e la creazione di archivi di dati informazioni da condividere
all’interno di una rete di postazioni personalizzate, dotate di elevata
capacità di memoria e di elevata specializzazione.
Insegnamento integrato (composto da 2 moduli) di Laboratorio di Basic
Design (SSD ICAR/13, ICAR/17, 12CFU)
Per le attività di apprendimento relative alle caratteristiche dei
materiali, del colore, delle forme naturali e geometriche anche in
relazione alle leggi della percezione visiva, si prevede l’elaborazione
delle esercitazioni mediante sistemi sperimentali non assimilabili a
modalità didattiche frontali di tipo tradizionale, oltre all’utilizzo in
turnazione delle strutture dei Laboratori CE.S.MA per le relative
applicazioni e modellazioni. Tali sistemi richiedono una organizzazione
e gestione centralizzata all’interno dell’aula-laboratorio per la
modellazione fisica e per quella digitale in cui sarà necessaria la
creazione di archivi di dati informazioni da condividere all’interno di
una rete di postazioni personalizzate, dotate di elevata capacità di
memoria e di elevata specializzazione.
Al 2° anno:
Insegnamento integrato di Materiali e Tecnologie Innovative (ICAR 13, 9
CFU)
Per le attività di apprendimento relative alle caratteristiche dei
materiali innovativi ed avanzati, lo studente è chiamato a sviluppare
una proposta progettuale attraverso la sperimentazione e l’utilizzo di
tecnologie per la validazione di nuovi materiali con prestazioni
avanzate. Tale attività richiede spazi adeguati (minimo 2 mq/studente),
in cui sia possibile sperimentare fisicamente i materiali attraverso
caratterizzazioni superficiali, addizione e sottrazione di materia, ecc.
Insegnamento integrato di Disegno e Modello (ICAR 13, 9 CFU)
Per le attività di apprendimento relative alle dinamiche iterazioni tra
i modelli sia digitali che grafici, in cui la modellazione digitale, di
tipo numerico, matematico e/o parametrico viene utilizzata come vero e
proprio laboratorio virtuale di stimolo del pensiero progettuale e di
controllo della forma dalla fase di ideazione del prodotto fino alla
fase di produzione. Tale tipo di didattica è fortemente caratterizzata
dall’impiego degli strumenti informatici e dei software di disegno
vettoriale e raster più complessi e sistemi tecnologici avanzati propri
di un’alta specializzazione di software informatici per il disegno e la
modellazione. Tali sistemi tecnologici richiedono una organizzazione e
gestione centralizzata e sono svolti all’interno di un’aula-laboratorio
attrezzata con postazioni singole limitate.
Insegnamento integrato di Laboratorio di design per la Comunicazione
Visiva (ICAR 13, 9CFU), Laboratorio di design per il Prodotto (ICAR 13,
9CFU), Laboratorio di design per lo Spazio Pubblico (ICAR 13, 9CFU).
L’acquisizione delle competenze previste dal percorso formativo per lo
sviluppo delle attività progettuali nel campo del prodotto, dell’exhibit
e della comunicazione visiva, richiedono strumentazioni e sistemi
tecnologici di elevata specializzazione. Le attività di laboratorio sono
organizzate attraverso l’acquisizione di specifiche competenze per
l’impiego di software di modellazione, richiedono una organizzazione
dinamica che consenta tanto di gestire il progetto mediante la
modellazione digitale, quanto mediante la modellazione fisica.
Al 3° anno
Curriculum in design per il Prodotto con 2 insegnamenti da 2 moduli
ciascuno (ICAR 13, ing-inf-05, 24 CFU) o Curriculum in design per la
Comunicazione Visiva, per l'Exhibit e per lo Spazio Pubblico (ICAR 13,
ICRA 16, ICAR 17, 24 CFU)
La peculiarità delle modalità didattiche nell’ambito del progetto,
richiede una frequente supervisione del docente sulle attività
applicative svolte dagli studenti, sia per la parte di sviluppo
informatico, sia per lo sviluppo prototipale (rapid manufactoring).
Per tutti questi Laboratori Progettuali sono dunque richiesti posti di
studio personalizzati all’interno delle aule dedicate, che permettono
una didattica fortemente caratterizzata dall’impiego di piattaforme
specifiche per l’elaborazione delle esercitazioni attraverso sistemi
tecnologici avanzate non assimilabili a modalità didattiche frontali
tradizionali. Inoltre è richiesto l’utilizzo in turnazione delle
strutture dei Laboratori Sapienza Design Factory e CESMA per
l’utilizzazione di macchinari di Fabbricazione Digitale.
Infine, si sottolinea come le Attività Integrative obbligatorie, da
svolgersi parallelamente all’attività di Tesi, possono essere svolte
anche presso strutture diverse dall’Ateneo attraverso apposite
Convenzioni. L’attestazione di queste Attività richiede una specifica
verifica individuale dei percorsi da parte dei docenti.
Ne consegue il rapporto numerico docente/studenti non possa superare i
65 posti.
Ciò specificato, in coerenza a quanto riportato nell’articolo 3, comma
2, lettere della legge n.264/99, e tenendo altresì anche conto del
fabbisogno di professionalità del sistema sociale e produttivo, si
richiede la programmazione degli accessi a livello locale per il corso
di Laurea Triennale in Design, Classe L-4 per un numero di studenti
iscrivibili al primo anno non superiore a n. 180 di cui n. 171 studenti
comunitari ed extra-comunitari residenti in Italia e n.9 studenti
extra-comunitari residenti all’estero in considerazione del fatto che
l’ordinamento del corso di studio prevede:
l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione caratterizzati
dall’impiego di sistemi tecnologici, così come sopra descritti, con una
disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 180 e l’utilizzo
di postazioni di studio personalizzate limitate a 65.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n. 106/18, valutato il numero di studenti immatricolati ed
iscritti al primo anno negli anni accademici 2016-2017 e 2017-2018, ha
ridefinito il potenziale formativo già deliberato dalla Facoltà di
Architettura per il corso di studio in argomento, fissando il numero di
studenti iscrivibili al primo anno di corso in 185 studenti, di cui 175
italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 10 extra-comunitari
non residenti.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea in Design, classe L-4, afferente alla Facoltà di
Architettura.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Architettura (
Allegato
28)
DELIBERAZIONE N. 156/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Architettura del 26
febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 106 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea in Design,
classe L-4, afferente alla Facoltà di Architettura, per l’anno
accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti
iscrivibili al primo anno di corso in n. 185 studenti, di cui 175
italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 10 extra-comunitari
non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI ARCHITETTURA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA
MAGISTRALE IN ARCHITETTURA (RESTAURO) AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO
LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Architettura, con delibera
del 26 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso
di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge
n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“La Preside introduce il punto all’OdG avente per oggetto l’approvazione
della Programmazione degli accessi per l’A.A. 2018-2019 relativa al CdLM
in Architettura (Restauro) della classe LM-4 Architettura e Ingegneria
Edile-Architettura, illustrando le premesse di seguito riportate:
- che gli articoli 1, comma 1, lettera a) e 2, comma 1, lettere a) e b)
della legge 264/99 “Norme in materia di accessi ai corsi universitari”
individuano tra le tipologie di corsi ad accesso programmato nazionale
i:
- “Corsi di laurea in medicina e chirurgia, in medicina veterinaria, in
odontoiatria e protesi dentaria, in Architettura”;
- “Corsi di laurea per i quali l'ordinamento didattico preveda
l'utilizzazione di laboratori ad alta specializzazione, di sistemi
informatici e tecnologici o comunque di posti-studio personalizzati”;
- che il DM 155/2007 “Determinazione delle Classi di laurea magistrale”,
relativamente alla Classe LM-4, prevede che: “I curricula previsti dalla
classe si conformano alla direttiva 85/384/CEE e relative
raccomandazioni, prevedendo anche, fra le attività formative, attività
applicative e di laboratorio per non meno di quaranta crediti
complessivi”;
- che il DM 155/2007 “Determinazione delle Classi di laurea magistrale”,
relativamente alla Classe LM-4, prevede quali principali sbocchi
occupazionali:
- attività nelle quali i laureati magistrali della classe sono in grado
di progettare, attraverso gli strumenti propri dell'architettura e
dell'ingegneria edile-architettura, dell'urbanistica e del restauro
architettonico e avendo padronanza degli strumenti relativi alla
fattibilità costruttiva ed economica dell'opera ideata, le operazioni di
costruzione, trasformazione e modificazione dell'ambiente fisico e del
paesaggio, con piena conoscenza degli aspetti estetici, distributivi,
funzionali, strutturali, tecnico–costruttivi, gestionali, economici e
ambientali e con attenzione critica ai mutamenti culturali e ai bisogni
espressi dalla società contemporanea;
- attività nelle quali i laureati magistrali della classe predispongono
progetti di opere e ne dirigono la realizzazione nei campi
dell'architettura e dell'ingegneria edile-architettura,
dell'urbanistica, del restauro architettonico, ed in generale
dell'ambiente urbano e paesaggistico coordinando a tali fini, ove
necessario, altri magistrali e operatori;
Tenuto conto:
- che la maturazione di tali competenze e abilità progettuali si
persegue all’interno dei Laboratori, strutture didattiche di alta
specializzazione, a carattere applicativo e progettuale, che prevedono
lavori in piccoli gruppi e posti studio personalizzati e che
rappresentano la base formativa per la preparazione alle professioni
relative all'architettura e all'ingegneria edile-architettura, così come
definite dalla direttiva 85/384/CEE;
Considerato:
- che il CdLM in Architettura (Restauro) è collocato nella Classe delle
Lauree magistrali LM-4 Architettura e Ingegneria Edile- Architettura; il
CdLM fa parte di un percorso formativo unico (3 e 2) che vede il
percorso magistrale in classe LM-4 “Architettura (Restauro)” quale
compimento del CdL Triennale nella classe L-17 “Scienze
dell'Architettura”. Tale percorso formativo (3 e 2) ha ottenuto nel
2004/2005 il riconoscimento della qualifica professionale, ai sensi
della Direttiva 2005/36/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 7
settembre 2005;
- che, in coerenza con quanto sopra richiamato, al fine di adempiere
agli obiettivi formativi qualificanti della Classe di Laurea magistrale
LM-4 e in continuità con il ciclo di studio della Laurea Triennale nella
classe L-17 “Scienze dell'Architettura”, il percorso formativo del CdLM
in Architettura (Restauro) si struttura intorno all’esperienza centrale
del progetto, inteso come dimensione sperimentale nei suoi aspetti
teorici e operativi e declinato nelle attività laboratoriali di alta
specializzazione dei Laboratori Integrati e dei Laboratori
Monodisciplinari, che, complessivamente, costituiscono 8 dei 12
insegnamenti erogati nel biennio, per un monte di CFU pari a 48 sui
complessivi 120;
- che, in particolare, l’alta specializzazione dei Laboratori del CdLM
in Architettura (Restauro) si declina all’interno dei seguenti
insegnamenti:
Al I anno, sono previsti, per un totale di 10 CFU, 1 Laboratorio:
- LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA 1 (Icar 14);
Il corso si pone come obiettivo quello di realizzare un'esperienza
conoscitiva articolata e complessiva nella quale convergano tutte le
componenti del processo disciplinare che si armonizzano nel fare
architettonico. Oltre ai necessari approfondimenti di tipi morfologico,
tecnologico, costruttivo e tipologico, il corso si propone di tenere
conto dei dati provenienti dai contesti urbani e, con essi,
dall'edilizia storica dei centri storici.
Gli obiettivi di apprendimento presuppongono che da parte dei docenti ci
sia una frequente supervisione sulle attività applicative svolte dagli
studenti e un’adeguata dotazione di spazio individuale. Inoltre, risulta
indispensabile l’impiego di specifici sistemi tecnologici avanzati di
alta specializzazione e l’adozione di software informatici che non
rientrano in una media dotazione universitaria.
Nel II anno sono previsti, per un totale di 38 CFU, 5 Laboratori:
- LABORATORIO DI RESTAURO DEI MONUMENTI (Icar 19)
Il corso vuole trasmettere agli studenti le conoscenze teoriche e
strumentali necessarie a gestire, con piena consapevolezza,
l’elaborazione di un progetto architettonico esecutivo di un organismo
spaziale di dimensioni limitate, che verifichi la compatibilità delle
intenzioni formali con il complesso dei vincoli economici e delle
soluzioni funzionali, strutturali, tecnologiche ed impiantistiche. In
questo contesto, viene indagata sistematicamente la rispondenza edilizia
del progetto, identificandone le diverse componenti e verificando la
praticabilità delle soluzioni progettuali.
Gli obiettivi di apprendimento presuppongono che da parte dei docenti ci
sia una frequente supervisione sulle attività applicative svolte dagli
studenti e un’adeguata dotazione di spazio individuale. Inoltre, risulta
indispensabile l’impiego di specifici sistemi tecnologici avanzati di
alta specializzazione e l’adozione di software informatici che non
rientrano in una media dotazione universitaria.
- LABORATORIO DI RECUPERO E RIQUALIFICAZIONE URBANA (Icar 21)
Il corso vuole fornire gli strumenti teorico-metodologici e operativi
per la costruzione di un processo di pianificazione finalizzato alla
riqualificazione della città esistente, con particolare riferimento a
contesti periferici degradati e potenzialmente sottoposti a consistenti
trasformazioni. Ciò, sia attraverso una verifica della fattibilità
ambientale, morfologica, economico-finanziaria e amministrativa, sia
mediante la scelta di quegli strumenti innovativi la cui flessibilità
garantisce l’innescarsi di processi virtuosi di recupero e
riqualificazione attraverso il coinvolgimento di soggetti e operatori
privati negli interventi di interesse pubblico.
Gli obiettivi di apprendimento presuppongono che da parte dei docenti ci
sia una frequente supervisione sulle attività applicative svolte dagli
studenti e un’adeguata dotazione di spazio individuale. Inoltre, risulta
indispensabile l’impiego di specifici sistemi tecnologici avanzati di
alta specializzazione e l’adozione di software informatici che non
rientrano in una media dotazione universitaria.
- LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA II (Icar 14);
Il corso ha l’obiettivo di trasmettere agli studenti le conoscenze
teoriche e strumentali necessarie a gestire, con piena consapevolezza,
l’elaborazione di un progetto architettonico esecutivo di un organismo
spaziale di dimensioni limitate, che verifichi la compatibilità delle
intenzioni formali con il complesso dei vincoli economici e delle
soluzioni funzionali, strutturali, tecnologiche ed impiantistiche. In
questo contesto, viene indagata sistematicamente la rispondenza edilizia
del progetto, identificandone le diverse componenti e verificando la
praticabilità delle soluzioni progettuali.
Il corso prevede approfondimenti e applicazioni dirette sui temi
trattati nell'esame opzionale corrispondente.
Il corso prevede approfondimenti e applicazioni dirette sui temi
trattati nell'esame opzionale corrispondente. Gli obiettivi di
apprendimento presuppongono che da parte dei docenti ci sia una
frequente supervisione sulle attività applicative svolte dagli studenti
e un’adeguata dotazione di spazio individuale. Inoltre, risulta
indispensabile l’impiego di specifici sistemi tecnologici avanzati di
alta specializzazione e l’adozione di software informatici che non
rientrano in una media dotazione universitaria.
- LABORATORIO DI APPROFONDIMENTO DI RESTAURO (Icar 19)
Il corso prevede approfondimenti e applicazioni dirette sui temi
trattati nell'esame opzionale corrispondente. Il corso prevede
approfondimenti e applicazioni dirette sui temi trattati nell'esame
opzionale corrispondente. Gli obiettivi di apprendimento presuppongono
che da parte dei docenti ci sia una frequente supervisione sulle
attività applicative svolte dagli studenti e un’adeguata dotazione di
spazio individuale. Inoltre, risulta indispensabile l’impiego di
specifici sistemi tecnologici avanzati di alta specializzazione e
l’adozione di software informatici che non rientrano in una media
dotazione universitaria.
- LABORATORIO DI APPROFONDIMENTO DI SCIENZA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI,
(Icar 08, ICAR 09)
Il corso prevede approfondimenti e applicazioni dirette sui temi
trattati nell'esame opzionale corrispondente. Gli obiettivi di
apprendimento presuppongono che da parte dei docenti ci sia una
frequente supervisione sulle attività applicative svolte dagli studenti
e un’adeguata dotazione di spazio individuale. Inoltre, risulta
indispensabile l’impiego di specifici sistemi tecnologici avanzati di
alta specializzazione e l’adozione di software informatici che non
rientrano in una media dotazione universitaria.
Considerato, infine:
- che le ore dedicate alle attività di laboratorio rappresentano una
modalità didattica di apprendimento differente rispetto alla modalità
standard della lezione frontale, che consente l’acquisizione di una
conoscenza specifica e integrata delle procedure, degli strumenti e
delle tecniche per operare nel campo degli interventi sul patrimonio
architettonico e ambientale esistente e alla progettazione di nuova
architettura, anche attraverso l’uso di strumenti informatici e
tecnologici specifici delle singole discipline e che non rientrano in
una media dotazione universitaria (vedi software per l’elaborazione
grafica e la gestione dei dati, per la modellazione in 2D e 3D, per la
progettazione strutturale, per la valutazione economica del progetto e
via dicendo);
- che, in particolare, i Laboratori di alta specializzazione consentono
agli studenti di formarsi nell’ottica del lavoro interdisciplinare,
attraverso modalità didattiche che richiedono una frequente
supervisione, da parte dei docenti, sulle attività applicative svolte
dagli studenti, rendendo indispensabile una adeguata dotazione di spazio
individuale e un congruo rapporto numerico docente/studenti, tenuto
conto anche delle turnazioni d'uso possibili;
- che, all’interno del percorso formativo del CdlM, sono previsti 2 CFU
dedicati a “Tirocini formativi e di orientamento” che mirano ad
agevolare l’inserimento dello studente nel mercato del lavoro attraverso
un’esperienza professionale da svolgere presso un’azienda o un ente
pubblico del mondo della produzione, dei servizi e delle professioni.
Tutto quanto sopra Premesso e Considerato
La Facoltà di Architettura richiede la programmazione degli accessi a
livello locale per il Corso di Laurea magistrale in al CdLM in
Architettura (Restauro), Classe LM-4 Architettura e Ingegneria Edile-
Architettura, ai sensi della Legge n. 264/99, per un numero di studenti
iscrivibili al primo anno non superiore a n. 150 posti; di cui 120
studenti comunitari ed extra-comunitari residenti in Italia e n. 30
extra-comunitari residenti all’estero, in considerazione del fatto che
l’Ordinamento del corso di studio prevede:
- l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione così come sopra
descritti, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari
a 150 posti; di cui 120 studenti comunitari ed extra-comunitari
residenti in Italia e n. 30 extra-comunitari residenti all’estero;
- l’uso di sistemi informatici e tecnologici e di software
specialistici, disponibili per un numero di studenti pari a 150, di cui
120 studenti comunitari ed extra-comunitari residenti in Italia e n. 30
extra-comunitari residenti all’estero.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n. 107/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea magistrale in Architettura (Restauro), classe LM-4,
afferente alla Facoltà di Architettura.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Architettura (
Allegato
29)
DELIBERAZIONE N. 157/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Architettura del 26
febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 107 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale
in Architettura (Restauro), classe LM-4, afferente alla Facoltà di
Architettura, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il
numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 150
studenti, di cui 120 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti
e 30 extra-comunitari non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI ARCHITETTURA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA
MAGISTRALE INTERFACOLTÀ IN PRODUCT DESIGN – DESIGN DEL PRODOTTO
(ARCHITETTURA – INGEGNERIA DELL’INFORMAZIONE, INFORMATICA E STATISTICA)
AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE
N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Architettura, con delibera
del 26 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso
di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge
n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“La Preside introduce il punto all’O.d.G. avente a oggetto
l’approvazione della Programmazione degli accessi per l’A.A. 2018-2019
relativa al CdLM in Product Design (LM12) erogato in lingua inglese,
interfacoltà con Facoltà di Ingegneria dell'Informazione, Informatica e
Statistica, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), della
legge n. 264/99 e fa presente quanto segue:
Il CdLM in Product Design:
- è erogato completamente in lingua inglese e prevede l’iscrizione di
studenti provenienti da paesi UE ed Extra-UE;
- prevede, nella programmazione didattica, l’erogazione di n° 5
Laboratori Progettuali per un totale di 60CFU (su 10CFU totali) che
necessitano di posti di studio personalizzati (per un parametro non
inferiore a 2mq a studente) da allestire in aule per la didattica atte a
questo scopo;
- prevede, nella programmazione didattica, l’erogazione di 12CFU in
Attività Integrative (Further Learning) da svolgersi presso strutture
esterne all’Ateneo (Aziende, Studi Professionali, altri Centri di
Ricerche) nazionali e internazionali con le quali dovranno essere
sottoscritti appositi Accordi e che implicano servizi di assistenza e
tutorato specifici per ogni singolo studente;
- prevede, nella programmazione didattica, attività pratico/sperimentali
finalizzate alla realizzazione del lavoro finale di Tesi (pari a 18CFU)
da svolgersi all’interno di laboratori ad alta specializzazione che
accolgono un numero contingentato di studenti (ci si riferisce in
particolare ai Laboratori presenti in Ateneo con attrezzature
finalizzate al Rapid Manufacturing).
Il particolare le attività dei Laboratori Progettuali sono, ad alta
specializzazione, obbligatorie per tutti, che devono essere portate
avanti individualmente dagli studenti, sotto la guida dei docenti, con
apposite attrezzature. Si tratta di attività non svolgibili con la
dotazione media ordinaria universitaria, in quanto gli studenti
utilizzano software specifici per la progettazione e modellazione e
postazioni individuali con tavoli idonei per il disegno tecnico e per la
realizzazione di modelli e prototipi, nonché per le elaborazioni
digitali e le modellazioni parametriche.
Al fine di permettere lo svolgimento delle attività, l’infrastruttura
del laboratorio deve possedere alcune caratteristiche distintive
avanzate per consentire, da un lato, la gestione e il controllo
centralizzati delle varie postazioni di lavoro, dall’altro una rapida
riconfigurazione delle stesse, poiché è necessario garantire la
possibilità di condividere l’attività progettuale all’interno della
classe. Le postazioni di lavoro devono poter consentire la compresenza
degli elaborati grafici stampati per la continua verifica da parte dei
docenti e di dotazioni hardware e software per l’aggiornamento e la
condivisione dei contenuti.
L’alta specializzazione dei Laboratori progettuali del CDLM CdLM in
Product Design viene declinata all’interno dei seguenti insegnamenti:
al 1° anno:
- Product Design Studio 1 (SSD ICAR/13, ICAR/17) dove lo studente è
chiamato a sviluppare una proposta progettuale attraverso la
sperimentazione e l’utilizzo di software per la progettazione
parametrica;
- Product Design Studio 2 (SSD ICAR/13, ICAR/08) dove lo studente è
chiamato a sviluppare una proposta progettuale attraverso la
sperimentazione e l’utilizzo di software per la valutazione del
comportamento meccanico dei materiali e delle forme;
- Product Design Studio 3 (SSD ICAR/13, ING-INF/05) dove lo studente è
chiamato a sviluppare una proposta progettuale attraverso la
sperimentazione e l’utilizzo di tecnologie informatiche per la
realizzazione di prototipi interattivi;
al 2° anno:
- Product Design Studio 5 (SSD ICAR/13, ICAR/12) dove lo studente è
chiamato a sviluppare una proposta progettuale attraverso la
sperimentazione e l’utilizzo di tecnologie per la validazione di nuovi
materiali con prestazioni avanzate.
Per tutti questi Laboratori Progettuali sono dunque richiesti posti di
studio personalizzati all’interno delle aule dedicate, che permettono
una didattica fortemente caratterizzata dall’impiego di piattaforme
specifiche per l’elaborazione delle esercitazioni attraverso sistemi
tecnologici avanzati non assimilabili a modalità didattiche frontali
tradizionali. Inoltre è richiesto l’utilizzo in turnazione delle
strutture dei Laboratori Sapienza Design Factory e CESMA per
l’utilizzazione di macchinari di Fabbricazione Digitale.
Infine, si sottolinea come le Attività Integrative obbligatorie, da
svolgersi parallelamente all’attività di Tesi, possono essere svolte
anche presso strutture diverse dall’Ateneo attraverso apposite
Convenzioni. L’attestazione di queste Attività richiede una specifica
verifica individuale dei percorsi da parte dei docenti.
Ne consegue il rapporto numerico docente/studenti non possa superare 60
posti
Si richiede, pertanto, la programmazione degli accessi a livello locale
per il Corso di Laurea Magistrale in Product Design, Classe LM12, per un
numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n. 60 di
cui n. 30 studenti comunitari ed extra-comunitari residenti in Italia e
n.30 studenti extra-comunitari residenti all’estero in considerazione
del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione caratterizzati
dall’impiego di sistemi tecnologici, così come sopra descritti, con una
disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 60 e l’utilizzo
di postazioni di studio personalizzate limitate a 60.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n. 108/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea magistrale in Product design, classe LM-12, afferente
alla Facoltà di Architettura.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Architettura (
Allegato
30)
DELIBERAZIONE N. 158/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Architettura del 26
febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 108 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale
in Product design, classe LM-12, afferente alla Facoltà di Architettura,
per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti
iscrivibili al primo anno di corso in n. 60 studenti, di cui 30
italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 30 extra-comunitari
non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI ARCHITETTURA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI LAUREA
MAGISTRALE INTERFACOLTÀ IN DESIGN, COMUNICAZIONE VISIVA E MULTIMEDIALE
(ARCHITETTURA – SCIENZE POLITICHE, SOCIOLOGIA, COMUNICAZIONE) AD ACCESSO
PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Architettura, con delibera
del 26 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per il corso
di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge
n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“La Preside introduce il punto all’O.d.G. avente a oggetto
l’approvazione della Programmazione degli accessi per l’A.A. 2018-2019
relativa al CdLM in Design Comunicazione Visiva e Multimediale Classe
LM12, interfacoltà con la Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e
Scienze della Comunicazione, ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere
a) e b), della legge n. 264/99 e fa presente quanto segue:
Il corso di Laurea Magistrale in Design Comunicazione Visiva e
Multimediale prevede che nei due anni di corso si svolgano attività di
laboratorio, ad alta specializzazione, obbligatorie per tutti, che
devono essere portate avanti individualmente dagli studenti, sotto la
guida dei docenti, in appositi laboratori attrezzati. Si tratta di
attività non svolgibili con la dotazione media ordinaria universitaria,
in quanto gli studenti utilizzano software altamente specifici per la
computer grafica e per il montaggio video e postazioni individuali con
tavoli idonei sia per la progettazione fisica, che per le elaborazioni
digitali.
Al fine di permettere lo svolgimento delle attività, l’infrastruttura
del laboratorio deve possedere alcune caratteristiche distintive molto
avanzate per consentire, da un lato, la gestione e il controllo
centralizzati delle varie postazioni di lavoro, dall’altro una rapida
riconfigurazione delle stesse, poiché è necessario garantire la
possibilità di condividere l’attività progettuale all’interno della
classe. Le postazioni di lavoro devono poter consentire la compresenza
degli elaborati grafici stampati per la continua verifica da parte dei
docenti e di dotazioni hardware e software per l’aggiornamento e la
condivisione dei contenuti.
L’alta specializzazione dei laboratori del CDLM in Design Comunicazione
Visiva e Multimediale viene declinata all’interno dei seguenti
insegnamenti:
Al I anno:
Laboratorio di Visual e Graphic Design 1 e 2 (SSD ICAR/13, SPS/08,
9CFU). Per le attività di apprendimento relative alla progettazione
tipografica, alla grafica editoriale avanzata è previsto l’uso di
software informatici per il disegno tipografico e per la composizione
editoriale.
Laboratorio di Multimedia Design 1 e 2 (SSD ICAR/13, ING-INF/05, 9 CFU)
Per le attività di apprendimento relative alla progettazione
multimediale, che va dalla progettazione dell’interazione al montaggio
di effetti dinamici, è previsto l’uso di software e hardware (Arduino,
Rusberry, ecc.) informatici per la definizione di stringhe di
programmazione e la prototipizzazione digitale.
Modelli e Tecniche delle riprese video (SSD L-ART/06, 6CFU). Per tali
attività è previsto l’uso di attrezzature specifiche di ripresa e
montaggio che richiedono spazi precisi e limitati.
Al II anno:
Laboratorio di Visual e Graphic Design 3 (SSD ICAR/17, 9CFU). Per le
attività di apprendimento relative alla progettazione Infografica
animata, al wayfinding e alla grafica generativa è previsto l’uso di
software informatici specifici.
Laboratorio di Multimedia Design 3 (SSD ICAR/13, SPS/08, 9 CFU) Per le
attività di apprendimento relative alla progettazione multimediale, che
va dalla progettazione dell’interazione al montaggio di effetti
dinamici, è previsto l’uso di software e hardware (Arduino, Rusberry,
ecc.) all’interno dell’aula-laboratorio per la modellazione digitale.
Laboratorio di Exhibit Design (SSD ICAR/13, 9CFU). Per le attività di
apprendimento relative alla progettazione di progetti di allestimento, è
previsto l’uso di software informatici specifici ma soprattutto di
laboratori di prototipazione.
Laboratorio di Sintesi Finale (SSD ICAR/13, SPS/08, 9CFU). Per le
attività di apprendimento relative alla progettazione finale sia in
ambito Visual che Multimediale è previsto l’uso di software informatici
specifici.
L’acquisizione di competenze per l’impiego di sistemi tecnologici e
informatici parametrici (quali ADOBE Photoshop, In Design, Processing,
Premier, ecc) richiede posti di studio personalizzati all’interno del
laboratorio, ed è parte integrante e caratterizzante del percorso
formativo previsto dal corso di studi.
Tali attività di laboratorio sono indispensabili per il percorso
formativo e ad esse è dedicato un numero di ore di laboratorio pari al
70% del numero totale di ore di lezione previsto per il primo anno di
corso e pari al 80% per il secondo anno di corso.
Inoltre, la peculiarità delle modalità didattiche nell’ambito del
progetto di Design della Comunicazione Visiva e Multimediale, richiede
una frequente supervisione del docente sulle attività applicative svolte
dagli studenti, sia per la parte di sviluppo informatico, sia per le
elaborazioni alle differenti soluzioni analogiche e digitali. Per cui i
laboratori richiedono dotazioni strumentali di alta specializzazione.
Nell’ambito dell’attività formativa sono previste “altre conoscenze
utili per l’inserimento nel mondo del lavoro” e di orientamento
obbligatori da svolgersi parallelamente all’attività di tesi. Tali
attività possono essere svolte anche presso strutture diverse
dall’ateneo attraverso apposite convenzioni in atto o da attivare.
L’attestazione delle altre attività richiede una specifica verifica
individuale dei percorsi da parte dei docenti.
Ne consegue il rapporto numerico docente/studenti non possa superare 60
posti.
Si richiede, pertanto, la programmazione degli accessi a livello locale
per il corso di Laurea Magistrale in Design Comunicazione Visiva e
Multimediale, Classe LM12 per un numero di studenti iscrivibili al primo
anno non superiore a n. 60 di cui n. 51 studenti comunitari ed
extra-comunitari residenti in Italia e n.9 studenti extra-comunitari
residenti all’estero in considerazione del fatto che l’ordinamento del
corso di studio prevede:
l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione caratterizzati
dall’impiego di sistemi tecnologici, così come sopra descritti, con una
disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 60 e l’utilizzo
di postazioni di studio personalizzate limitate a 60.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n. 109/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea magistrale in Design, Comunicazione Visiva e
Multimediale, classe LM-12, afferente alla Facoltà di Architettura.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Architettura
(Allegato
31)
DELIBERAZIONE N. 159/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Architettura del 26
febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 109 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale
in Design, Comunicazione Visiva e Multimediale, classe LM-12, afferente
alla Facoltà di Architettura, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di
fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n.
60 studenti, di cui 51 italiani, comunitari ed extra-comunitari
residenti e 9 extra-comunitari non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI FARMACIA E MEDICINA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI
LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN CHIMICA E TECNOLOGIA FARMACEUTICHE AD
ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N.
264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina, con
delibera del 15 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per
il corso di laurea magistrale a ciclo unico in epigrafe, ai sensi
dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“La Facoltà di Farmacia e Medicina chiede la programmazione degli
accessi a livello locale per il corso di laurea magistrale in Chimica e
Tecnologia Farmaceutiche
ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), della legge n.
264/99, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non
superiore a n 200 di cui n. 190 studenti comunitari ed extra-comunitari
residenti in Italia e n. 10 extra-comunitari residenti all’estero (di
cui 1 posto destinato ai cinesi), in considerazione del fatto che
l’ordinamento del corso di studio prevede:
a) l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione, con una
disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 200
b) l’obbligo di tirocinio didattico come parte integrante del percorso
formativo svolto presso strutture esterne all’Università, disponibile
per un numero di studenti pari a 200
In proposito, si fa presente quanto segue:
Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia prevede che nel
2°, 3° e 4° anno del corso si svolgano intense attività all’interno di
laboratori chimici ad alta specializzazione, obbligatorie nel percorso
formativo e portate avanti individualmente dagli studenti, sotto la
supervisione diretta dei docenti.
Le attività svolte nei laboratori ad alta specializzazione sono
indispensabili per lo sviluppo del percorso formativo e ad esse è
dedicato un numero consistente di ore di laboratorio pari a circa 70 per
ogni ciclo di esercitazioni. Tali attività sono inoltre fondamentali per
il superamento dell’esame di abilitazione professionale per la
professione di Farmacista.
Le attività riguardano:
- il riconoscimento mediante saggi chimici di sostanze inorganiche
presenti nelle monografie della Farmacopea Ufficiale (2° anno);
- il dosaggio di sostanze presenti nelle monografie della Farmacopea
Ufficiale mediante metodiche chimiche e strumentali (3° anno);
- il riconoscimento mediante saggi chimici di sostanze organiche
presenti nelle monografie della Farmacopea Ufficiale (4° anno);
- preparazione di forme farmaceutiche secondo la Farmacopea Ufficiale,
anche attraverso l’impiego di macchine incapsulatrici, comprimitrici,
suppositori (4° anno):
Tali attività formative, per le loro caratteristiche, devono essere
svolte in laboratori chimici didattici, modernamente equipaggiati e
rispondenti ai requisiti di sicurezza definiti nelle normative tecniche,
che permettono lo svolgimento di esercitazioni pratiche individuali in
ambito chimico-analitico e tecnologico farmaceutico. I laboratori a
disposizione sono dotati di armadi di sicurezza per lo stoccaggio di
prodotti liquidi e solidi infiammabili in conformità alle norme vigenti,
cappe chimiche conformi alle norme vigenti, apparecchi per punti di
fusione, spettrofotometri, centrifughe, comprimitrici. La capienza di
tali laboratori non permette l’accesso a più di 100 studenti peraltro
già suddivisi in turni di frequenza successivi di massimo 50 persone.
Per quanto riguarda il tirocinio, essendo obbligatorio e di durata
minima di sei mesi, il numero degli studenti prefissato risulta
compatibile con la disponibilità delle farmacie che possono ospitarli.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n.110/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea magistrale a ciclo unico in Chimica e tecnologia
farmaceutiche, classe LM-13, della Facoltà di Farmacia e Medicina.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina (
Allegato
32)
DELIBERAZIONE N. 160/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina
del 15 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 110 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale a
ciclo unico in Chimica e tecnologia farmaceutiche, classe LM-13, della
Facoltà di Farmacia e Medicina, per l’anno accademico 2018-2019, nonché
di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in
n. 200 studenti di cui 190 italiani, comunitari ed extra-comunitari
residenti e 10 extra-comunitari non residenti (di cui 1 riservato agli
studenti di nazionalità cinese).
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI FARMACIA E MEDICINA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI
LAUREA MAGISTRALE A CICLO UNICO IN FARMACIA AD ACCESSO PROGRAMMATO A
LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina, con
delibera del 15 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per
il corso di laurea magistrale a ciclo unico in epigrafe, ai sensi
dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“La Facoltà di Farmacia e Medicina chiede la programmazione degli
accessi a livello locale per il corso di laurea magistrale in Farmacia
ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), della legge n.
264/99, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non
superiore a n 300 di cui n. 290 studenti comunitari ed extra-comunitari
residenti in Italia e n. 10 extra-comunitari residenti all’estero (di
cui 1 posto destinato ai cinesi), in considerazione del fatto che
l’ordinamento del corso di studio prevede:
a) l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione, con una
disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 300
b) l’obbligo di tirocinio didattico come parte integrante del percorso
formativo svolto presso strutture esterne all’Università, disponibile
per un numero di studenti pari a 300.
In proposito, si fa presente quanto segue:
Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia prevede che nel
2°, 3° e 4° anno del corso si svolgano intense attività all’interno di
laboratori chimici ad alta specializzazione, obbligatorie nel percorso
formativo e portate avanti individualmente dagli studenti, sotto la
supervisione diretta dei docenti.
Le attività svolte nei laboratori ad alta specializzazione sono
indispensabili per lo sviluppo del percorso formativo e ad esse è
dedicato un numero consistente di ore di laboratorio pari a circa 70 per
ogni ciclo di esercitazioni. Tali attività sono inoltre fondamentali per
il superamento dell’esame di abilitazione professionale per la
professione di Farmacista.
Le attività riguardano:
- il riconoscimento mediante saggi chimici di sostanze inorganiche
presenti nelle monografie della Farmacopea Ufficiale (2° anno);
- il riconoscimento mediante saggi chimici di sostanze organiche
presenti nelle monografie della Farmacopea Ufficiale (3° anno);
- il dosaggio di sostanze presenti nelle monografie della Farmacopea
Ufficiale mediante metodiche chimiche e strumentali (4° anno);
- preparazione di forme farmaceutiche secondo la Farmacopea Ufficiale,
anche attraverso l’impiego di macchine incapsulatrici, comprimitrici,
suppositori (4° anno):
Tali attività formative, per le loro caratteristiche, devono essere
svolte in laboratori chimici didattici, modernamente equipaggiati e
rispondenti ai requisiti di sicurezza definiti nelle normative tecniche,
che permettono lo svolgimento di esercitazioni pratiche individuali in
ambito chimico-analitico e tecnologico farmaceutico. I laboratori a
disposizione sono dotati di armadi di sicurezza per lo stoccaggio di
prodotti liquidi e solidi infiammabili in conformità alle norme vigenti,
cappe chimiche conformi alle norme vigenti, apparecchi per punti di
fusione, spettrofotometri, centrifughe, comprimitrici. La capienza di
tali laboratori non permette l’accesso a più di 150 studenti peraltro
già suddivisi in turni di frequenza successivi di 50.
Per quanto riguarda il tirocinio, essendo obbligatorio e di durata
minima di sei mesi, il numero degli studenti prefissato risulta
compatibile con la disponibilità delle farmacie che possono ospitarli.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n.111/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Senato Accademico a
deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia, classe LM-13,
della Facoltà di Farmacia e Medicina.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina (
Allegato
33)
DELIBERAZIONE N. 161/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina
del 15 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 111 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale a
ciclo unico in Farmacia, classe LM-13, della Facoltà di Farmacia e
Medicina, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero
di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 300 studenti di cui
290 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 10
extra-comunitari non residenti (di cui 1 riservato agli studenti di
nazionalità cinese).
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI FARMACIA E MEDICINA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI
LAUREA INTERFACOLTÀ IN BIOINFORMATICS-BIOINFORMATICA (FARMACIA E
MEDICINA – INGEGNERIA DELL’INFORMAZIONE, INFORMATICA E STATISTICA –
MEDICINA E ODONTOIATRIA – SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI) AD
ACCESO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N.
264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina, con
delibera del 15 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per
il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.°
264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“Questa Facoltà di Farmacia e Medicina chiede la programmazione degli
accessi a livello locale per il corso di laurea in Bioinformatica in
inglese ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera a), della legge n.
264/99, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non
superiore a n. 50 di cui n. 43 studenti comunitari ed extra-comunitari
residenti in Italia e n. 7 extra-comunitari residenti all’estero, in
considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
a) l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione con una
disponibilità di posti pari a 50
b) l'obbligo di attività complementari, come tirocini formativi presso
aziende, strutture della pubblica amministrazione e laboratori, oltre a
soggiorni di studio presso altre università italiane e estere, anche nel
quadro di accordi internazionali, difficilmente gestibile con numerosità
superiore a 50 studenti
In proposito, si fa presente quanto segue:
L'obiettivo del Corso di Laurea in Bioinformatica è quello di preparare
una figura professionale che possieda solide competenze di base sia in
biologia che in informatica e ingegneria dell'informazione e che sia
immediatamente impiegabile per fornire un supporto tecnico di alto
livello in istituzioni sanitarie e imprese biotecnologiche o in
alternativa inserito in percorsi di ulteriore specializzazione per un
futuro arruolamento in istituzioni scientifiche impegnate in ricerca
scientifica. I laureati del corso di laurea in bioinformatica devono
quindi:
• possedere una buona formazione matematica e le conoscenze fondamentali
nei vari settori delle scienze e tecnologie informatiche; possedere una
conoscenza di base dei sistemi biologici complessi sui quali opereranno
grazie a strumenti di chimica, biologia cellulare e molecolare e
genetica;
• avere capacità di affrontare e analizzare sistemi biologici complessi
e di sviluppare o adattare sistemi informatici per collezionare,
analizzare, filtrare i dati e coglierne il senso biologico;
• acquisire le metodologie di indagine più utilizzate ed essere in grado
di applicarle in situazioni concrete ed eventualmente adattarle e
variarle per risolvere problemi specifici con particolare riguardo alle
attività bioinformatiche di laboratori bio-medici;
• essere capaci di lavorare in gruppi e reti di interazione operanti sul
territorio nazionale o su scala internazionale.
A tale scopo i laureati dovranno dimostrare:
• competenze sui metodi, le tecniche e le applicazioni nei settori di
base dell'ingegneria dell'informazione e della biologia molecolare e
cellulare;
• conoscenza delle tecnologie e delle metodologie per il progetto di
esperimenti biomolecolari e dell'implementazione di piattaforme
informatiche per l'analisi dei dati “omici” su larga scala per
applicazioni bio-mediche;
• conoscenza dei sistemi di memorizzazione, elaborazione e gestione dei
dati biomolecolari su larga scala;
• conoscenza dei principali pacchetti software del settore e per lo
sviluppo di programmi nel settore bioinformatico;
• conoscenza delle più importanti basi di dati bio-molecolari pubbliche
e dei relativi formati e strutture dei dati;
• conoscenza dei principali tecnologie e algoritmi per l'analisi delle
sequenze e strutture biologiche;
• capacità di sviluppo, realizzazione ed integrazione di librerie
software per l'analisi di dati genomici e di sistemi basati su web per
la presentazione e gestione dei dati bio-molecolari e
clinico-diagnostico;
• conoscenza delle principali metodologie di “data mining” e capacità di
interpretare i dati alla luce delle problematiche tipiche della biologia
cellulare e molecolare in ambito bio-medico;
• conoscenza di strumenti e modelli statistici di interesse bio-medico;
• capacità di approccio integrato bio-informatico ai problemi di
genomica e proteomica;
• capacità di selezionare gli strumenti più adatti alla soluzione dei
problemi tipici della bioinformatica con un approccio integrativo e
multi-disciplinare;
• capacità di dialogare direttamente sia con biologi e medici sia con
informatici per facilitare la comunicazione fra i sue ambiti e la
progettazioni di sistemi che risponda alle reali esigenze biologiche
oltre che diagnostiche e terapeutiche.
• prevedere, in relazione a specifici obiettivi formativi, l'obbligo di
attività complementari, come tirocini formativi presso aziende,
strutture della pubblica amministrazione e laboratori, oltre a soggiorni
di studio presso altre università italiane e estere, anche nel quadro di
accordi internazionali.
Il raggiungimento di tali obbiettivi è possibile attraverso la frequenza
in ciascuno degli anni di corso di intense attività formative
obbligatorie all’interno di laboratori ad alta specializzazione durante
le quali gli studenti agiscono individualmente sotto la supervisione
diretta di docenti e tutor e partecipano direttamente all’elaborazione e
all’analisi dei risultati di progetti di ricerca reali e simulati che
hanno necessità di elaborazione bio-informatica. Sono inoltre previste,
in relazione a specifici obiettivi formativi, l'obbligo di attività
complementari, come tirocini formativi presso aziende, strutture della
pubblica amministrazione e laboratori, oltre a soggiorni di studio
presso altre università italiane e estere, anche nel quadro di accordi
internazionali.
Tali attività, indispensabili per lo sviluppo del percorso formativo
rappresentano circa il 30 % della totalità delle lezioni frontali e
presuppongono l’applicazione di una metodologia didattica a piccoli
gruppi e/o mediante l’utilizzo di piattaforme informatiche fruibili in
reti chiuse dedicate e disponibili su supporti informatici e
multimediali con i quali è stata appositamente attrezzata una aula con
50 posti.
In particolare la piattaforma informatica consente:
Il lancio di moduli di esercitazione sotto il diretto controllo del
docente
La gestione dell’attività informatica e di elaborazione da parte del
singolo discente
La verifica in tempo reale dell’attività svolta.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n. 112/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea in Bioinformatics – Bioinformatica, classe L-2, della
Facoltà di Farmacia e Medicina, interfacoltà con Ingegneria
dell’informazione, Informatica e Statistica, Medicina e Odontoiatria,
Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina
(Allegato 34)
DELIBERAZIONE N. 162/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina
del 15 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 112 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea in
Bioinformatics – Bioinformatica, classe L-2, della Facoltà di Farmacia e
Medicina, interfacoltà con Ingegneria dell’informazione, Informatica e
Statistica, Medicina e Odontoiatria, Scienze Matematiche, Fisiche e
Naturali, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero
di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 50 studenti di cui
43 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 7
extra-comunitari non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI FARMACIA E MEDICINA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI
LAUREA INTERFACOLTÀ IN BIOTECNOLOGIE (FARMACIA E MEDICINA – MEDICINA E
PSICOLOGIA – SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI) AD ACCESSO
PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina, con
delibera del 15 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per
il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.°
264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“Questa Facoltà di Farmacia e Medicina chiede la programmazione degli
accessi a livello locale per il corso di laurea in Biotecnologie ai
sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), della legge n. 264/99,
per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n.
130 di cui n. 127 studenti comunitari ed extra-comunitari residenti in
Italia e n. 3 extra-comunitari residenti all’estero, in considerazione
del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
a) l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione, con una
disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 130
In proposito, si fa presente quanto segue:
Il Corso di Laurea ha l'obiettivo di formare una figura di biotecnologo
che ricopra ruoli intermedi di responsabilità nell'esecuzione e nella
stesura di progetti di ricerca di base e applicata, nei processi
produttivi, nella gestione di strumentazione complessa. In particolare,
il Corso fornisce un'adeguata preparazione nelle discipline di base con
conoscenze approfondite dei sistemi biologici, la capacità di
elaborazione statistica dei dati sperimentali, la conoscenza di
procedure tecnico-analitiche in ambito chimico-fisico, biochimico,
microbiologico, tossicologico e genetico. Il Corso fornisce inoltre
un'appropriata conoscenza delle normative legate alla brevettazione
delle invenzioni biotecnologiche e sviluppa anche un'ampia riflessione
sulle problematiche bioetiche legate all'impiego delle biotecnologie, in
particolare in ambito bio-medico e farmaceutico.
A tali fine, oltre l’attività frontale è prevista la frequenza
obbligatoria per circa il 30% del tempo totale delle lezioni di:
- un laboratorio informatico che permette allo studente di venire in
contatto con gli strumenti informatici ed essere guidato al loro
utilizzo come mezzi di analisi statistica dei dati e in genere come
strumento di ricerca.
- laboratori didattici modernamente equipaggiati che permettono lo
svolgimento di esercitazioni pratiche indispensabili per un moderno
corso in ambito biomedico gramire l’utilizzo di PCR, PCR-realtime,
spettrofotometri, cappe per colture cellulari, etc
Il Corso di laurea prevede, in ogni caso, per lo studente, in
particolare al fine della preparazione della tesi di laurea, lo
svolgimento di stage e tirocini formativi da realizzare, oltre che
all'interno delle strutture universitarie, anche presso altri laboratori
di ricerca, sviluppo e controllo, sia pubblici sia privati, impegnati
nel settore delle biotecnologie o in ambiti strettamente affini.
La capienza dei citati laboratori non permette l’accesso a più di 130
studenti peraltro già suddivisi in turni di frequenza.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n. 113/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea in Biotecnologie, classe L-2, della Facoltà di Farmacia
e Medicina, interfacoltà con Medicina e Psicologia e con Scienze
Matematiche, Fisiche e Naturali.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina (
Allegato
35)
DELIBERAZIONE N. 163/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Farmacia e Medicina
del 15 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 113 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea in
Biotecnologie, classe L-2, della Facoltà di Farmacia e Medicina,
interfacoltà con Medicina e Psicologia e con Scienze Matematiche,
Fisiche e Naturali, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare
il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 130
studenti di cui 127 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e
3 extra-comunitari non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI
LAUREA IN LINGUE E CIVILTA’ ORIENTALI AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO
LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Lettere e Filosofia, con
delibera del 19 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per
il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.°
264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“Il Preside comunica la richiesta di programmazione degli accessi a
livello locale per il corso di laurea in Lingue e Civiltà orientali
(L-11) ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), della legge
n. 264/1999, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non
superiore a n. 460, di cui n. 450 studenti comunitari ed
extra-comunitari residenti in Italia e n. 10 extra-comunitari residenti
all’estero, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di
studio prevede:
- l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione, con una
disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 70, per cui si
prevede un sistema di turnazione;
- l’utilizzo di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un
numero di studenti pari a 70, per cui si prevede un sistema di
turnazione;
- l’utilizzo di posti studio personalizzati, disponibili per un numero
di studenti pari a 70, per cui si prevede un sistema di turnazione;
- l’obbligo di tirocinio didattico come parte integrante del percorso
formativo svolto presso strutture esterne all’Università, disponibile
per un numero di studenti pari a 460.
In proposito, si fa presente quanto segue.
In base a quanto stabilito dal Quadro Europeo Comune in relazione alla
conoscenza delle lingue, il Corso di Laurea in Lingue e Civiltà
orientali prevede attività di esercitazioni per l’apprendimento delle
lingue, da svolgersi in parte in laboratori ad alta specializzazione
(considerati i posti studio utili e le necessarie turnazioni), dotati di
software specifici per l’apprendimento delle lingue.
Tali attività costituiscono una parte fondamentale del percorso
formativo, con un numero di ore pari al 40% circa del numero di ore
totale previsto da ciascun insegnamento di lingua.”
.
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n. 114/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea in Lingue e civiltà orientali, classe L-11, della
Facoltà Lettere e Filosofia.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Lettere e Filosofia
(Allegato 36)
DELIBERAZIONE N. 164/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Lettere e Filosofia
del 19 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 114 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo del corso di laurea in Lingue e
civiltà orientali, classe L-11, della Facoltà di Lettere e Filosofia,
per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti
iscrivibili al primo anno di corso in n. 460 studenti di cui 450
italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 10 extracomunitari
non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI
LAUREA IN MEDIAZIONE LINGUISTICA E INTERCULTURALE AD ACCESSO PROGRAMMATO
A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Lettere e Filosofia, con
delibera del 19 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per
il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.°
264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“Il Preside comunica la richiesta di programmazione degli accessi a
livello locale per il corso di laurea in Mediazione linguistica e
interculturale ai sensi dell’articolo 2, comma 1, lettera a) della legge
n. 264/1999 per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non
superiore a n. 280, di cui 270 studenti comunitari ed extra-comunitari
residenti in Italia e n. 10 studenti extra-comunitari residenti
all’estero, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di
studio prevede:
- l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione, con una
disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 280, considerati
i posti utili (50) e le necessarie turnazioni;
- l’obbligo di tirocinio didattico come parte integrante del percorso
formativo svolto presso strutture esterne all’Università, disponibile
per un numero di studenti pari a 280.
A tal proposito si fa presente quanto segue.
Il corso di laurea in Mediazione linguistica e interculturale prevede
che in ciascuno dei tre anni di corso si svolgano intense attività di
esercitazioni linguistiche nell’ambito dell’apprendimento delle Lingue
straniere, che si devono svolgere in parte in laboratori ad alta
specializzazione (considerati i posti studio utili e le necessarie
turnazioni), dotati di software specifici per l’apprendimento delle
lingue.
Le attività svolte per le esercitazioni linguistiche sono indispensabili
per lo sviluppo del percorso formativo e ad esse è dedicato un numero di
ore che è circa il 40% del numero di ore di lezione totale previsto
degli insegnamenti stessi.
Esse riguardano lo sviluppo dell’apprendimento linguistico nell’ambito
del Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle Lingue
(QCER), che prevede il raggiungimento dei vari livelli nelle abilità
fondamentali stabilite per tali insegnamenti (Listening, Reading,
Writing, Speaking) per le quali sono previste anche prove di verifica da
svolgere in laboratorio.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n. 115/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Senato a deliberare in
merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea
in Mediazione linguistica e interculturale, classe L-12, della Facoltà
di Lettere e Filosofia.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Lettere e Filosofia (
Allegato
37)
DELIBERAZIONE N. 165/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Lettere e Filosofia
del 19 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 115 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo del corso di laurea in Mediazione
linguistica e interculturale L-12, della Facoltà di Lettere e Filosofia,
per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti
iscrivibili al primo anno di corso in n. 280 studenti di cui 270
italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 10 extracomunitari
non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI
LAUREA IN SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE AD ACCESSO
PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con
delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per
il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.°
264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“La Facoltà di Medicina e Psicologia chiede la programmazione degli
accessi a livello locale per il corso di laurea in Scienze
dell’educazione e della formazione ai sensi dell’articolo 2, comma 1,
lettere a) e b), della legge n. 264/99, per un numero di studenti
iscrivibili al primo anno non superiore a n 150, di cui n. 140 italiani,
comunitari ed extra-comunitari residenti e n. 10 extra-comunitari non
residenti, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di
studio prevede:
a) l’utilizzo di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un
numero di studenti pari a 150;
b) l’obbligo di tirocinio didattico come parte integrante del percorso
formativo svolto presso strutture esterne all’Università, disponibile
per un numero di studenti pari a 150.
In proposito, si fa presente quanto segue:
L'obbligo di tirocinio come parte integrante del percorso formativo, e
la conseguente disponibilità di Organizzazioni adeguate in cui svolgere
l’attività, può essere garantito solo per il numero massimo di studenti
indicato.
Nel corso di laurea inoltre sono presenti, oltre al tirocinio, 12 cfu di
altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, cioè
attività formative volte ad acquisire ulteriori conoscenze informatiche
e telematiche, ulteriori conoscenze linguistiche, conoscenze e
competenze metodologiche, operative, relazionali, comunicative utili per
l'inserimento nel mondo del lavoro e volte ad agevolare le scelte
professionali mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui
il titolo di studio può dare accesso e che non sono fruibili se non in
piccoli gruppi.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n. 116/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea in Scienze dell’educazione e della formazione, classe
L-19, della Facoltà di Medicina e Psicologia.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia (
Allegato
38)
DELIBERAZIONE N. 166/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia
del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 116 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo del corso di laurea in Scienze
dell’educazione e della formazione, classe L-19, della Facoltà di
Medicina e Psicologia, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di
fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n.
150 studenti di cui 140 italiani, comunitari ed extracomunitari
residenti e 10 extracomunitari non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI
LAUREA IN PSICOLOGIA E SALUTE AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI
SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con
delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per
il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.°
264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“Vista la LEGGE 2 agosto 1999, n. 264
Visti i requisiti EuroPsy, ossia i criteri che permettono al laureato in
Psicologia di accreditarsi professionalmente nei paesi dell’UE e che
indicano le competenze metodologiche che debbono essere acquisite. Tra
tali criteri vi sono quelli della pratica sperimentale, di quella
metodologica e statistica, quella relativa alla acquisizione e alla
analisi statistica dei dati. Inoltre tra le abilitàà da acquisire, vi
sono quelle legate alla valutazione e all’assessment, all’intervista,
alla costruzione e all'utilizzo di test e questionari, agli standard
etici e professionali.
Visto il documento congiunto approvato in data 24 e 25 Novembre 2017 dai
principali organi di rappresentanza professionale, accademica e
scientifica della psicologia italiana, Consiglio Nazionale dell’Ordine
degli Psicologi (CNOP), Conferenza della Psicologia Accademica (CPA),
Associazione Italiana di Psicologia (AIP) nel quale si afferma che “la
qualità̀ delle attività̀ formative è fondamentale per assicurare la
preparazione di psicologi capaci di agire sugli aspetti comportamentali,
relazionali, cognitivi e affettivi della tutela e della promozione della
salute e richiede competenze pratiche di alta specializzazione da
svolgersi durante l’intero percorso formativo, triennale e magistrale.
Le attività̀ formative professionalizzanti e di alta specializzazione
non possono essere demandate al tirocinio post laurea, che ha funzioni
diverse, legate a una pratica supervisionata e mirata all’acquisizione
non delle competenze, bensì̀ dell’autonomia professionale.
Il percorso triennale L-24 deve sia sviluppare nei discenti conoscenze
in tutti i settori della psicologia sia fornire una solida base tecnica
e metodologica; le successive lauree magistrali LM/51 devono assicurare
attività̀ formative volte allo sviluppo di competenze professionali da
applicare in ambiti molto delicati, da declinare in funzione della
specificità̀ dell’offerta formativa proposta dai singoli atenei.
In ogni caso, tanto nei percorsi triennali quanto in quelli magistrali,
le competenze complesse che sostanziano la formazione di un laureato in
psicologia sono il risultato di pratiche di insegnamento-apprendimento
basate su analisi degli errori e su feedback individuali. Esse, per
risultare efficaci, vanno necessariamente svolte in ambiti laboratoriali
di alta specializzazione, a bassa e sostenibile numerosità̀ ed alta
intensità̀ di scambio informativo e formativo assicurato da docenti
qualificati”.
Considerato che l’acquisizione di tali competenze avviene
necessariamente attraverso esperienze laboratoriali di alta
specializzazione e attraverso attivitàà individualizzate che prevedono
lavori in piccoli gruppi e posti studio personalizzati, in particolare
se si considera che esse rappresentano la base formativa per la
preparazione a una professione vigilata, regolamentata ai sensi della
Legge n° 56 del 18 febbraio 1989 e della legge n° 170 dell'11 luglio
2003 in quanto funzionale alla tutela del diritto costituzionale alla
salute e riconosciuta a pieno titolo, all’interno delle professioni
sanitarie riordinate a seguito dell’approvazione del cosiddetto “Decreto
Lorenzin”.
Visto che, congruentemente con quanto sopra considerato, il Corso di
Laurea in Psicologia e Salute della Sapienza prevede la presenza di
attività laboratoriale di alta specializzazione nell’offerta formativa e
che tale attività laboratoriale di alta specializzazione si realizza
attraverso la proposizione di 12 corsi/insegnamenti in cui 3 dei 9 CFU
complessivi saranno specificamente dedicati allo svolgimento di tali
attività, per un totale di 36 CFU complessivi di attività di laboratorio
ad alta specializzazione nel triennio del Corso di Laurea;
Considerato che le ore dedicate alle attività di laboratorio non vengono
utilizzate per l’esposizione di contenuti meramente teorici attinenti
alla materia oggetto dell’insegnamento ma rappresentano una sorgente di
apprendimento indipendente e completamente differenziata da quella
rappresentata dalla modalità standard della lezione frontale,
consistendo infatti nell’acquisizione di tecniche, nello svolgimento di
procedure e nell’esercizio di pratiche che caratterizzano in modo
peculiare l’ambito dell’insegnamento impartito, anche attraverso l’uso
di strumenti informatici e tecnologici specifici delle Scienze
Psicologiche e che non rientrano in una media dotazione universitaria;
Considerato in particolare che i laboratori di alta specializzazione – a
differenza della didattica frontale - rappresentano l’occasione in cui
gli studenti vengono posti a confronto, in modalità didattiche
necessariamente supervisionate, con strumenti, tecniche, casistiche,
test e con quegli strumenti conoscitivi e di intervento per la
prevenzione, la diagnosi, le attività̀ di abilitazione-riabilitazione e
di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli
organismi sociali e alle comunità̀ che definiscono la formazione di un
laureato in psicologia e che costituiscono gli atti tipici e riservati
alla figura dello psicologo;
Considerato che l’alta specializzazione dei laboratori previsti dai
singoli insegnamenti, peculiari del Corso di Laurea in Psicologia e
Salute (L-24), si declina nei termini che seguono:
- Psicologia dei Processi Cognitivi: Teoria e Metodi: Descrizione
analitica delle varie fasi che caratterizzano l’organizzazione e lo
svolgimento di una ricerca empirica in psicologia cognitiva: definizione
dell’ipotesi da verificare; definizione delle variabili e delle
procedure che permettono la verifica dell’ipotesi; tecniche di analisi
dei dati e principi di statistica inferenziale; rappresentazione dei
dati in forma grafica ed esercitazioni di creazione ed interpretazione
di grafici; discussione dei risultati: come si passa dalla verifica di
una singola ipotesi alla generazione di una teoria
- Psicobiologia e Psicologia Fisiologica: Teorie e Metodi:
Approfondimento delle tematiche relative ai Metodi e Tecniche delle
ricerca psicobiologica, con specifico riferimento a (A) Ragionamento
scientifico; (B) Metodo sperimentale applicato alla Psicobiologia; (C)
Commento, revisione e lettura critica di articoli scientifici relativi
ad argomenti in programma (pubblicazioni selezionate dal docente). (D)
possibilitàà di presentazione in power point su argomenti concordati con
il docente
- Psicologia dello Sviluppo: Teorie e Metodi: Laboratorio volto ad
approfondire aspetti specifici dello sviluppo infantile, attraverso
osservazione sistematica di bambini in diverse fasce di età e utilizzo
di griglie osservative, interviste e questionari per i genitori
- Psicologia Sociale: Teorie e Metodi: Il laboratorio si concentreràà
sul tema della metodologia della ricerca psicosociale. Sono previste
diverse attivitàà da svolgere in piccoli gruppi tra cui la presentazione
da parte degli studenti e la discussione dei metodi utilizzati in
articoli recentemente pubblicati su riviste scientifiche internazionali.
Verranno inoltre condotte vere e proprie attivitàà di ricerca in cui gli
studenti dovranno approfondire uno specifico tema di studio per
progettare, sotto la supervisione del docente, degli esperimenti che
dovranno poi essere effettivamente implementati. Agli studenti verràà
richiesto inoltre di creare le misure da usare nell'esperimento
utilizzando test di associazione implicita, tempi di reazione e
questionari self-report. I risultati verranno poi presentati e discussi
collegialmente
Gli studenti avranno l'opportunitàà di conoscere e di fare le
esercitazioni sul software dell'IAT (Implicit Association Test)
- Psicologia Dinamica: Esperienze di osservazione di scambi interattivi
tra genitore e bambino, unitamente alla somministrazione e codifica di
interviste semi-strutturate e/o questionari self-report sulla
genitorialitàà
- Psicologia delle Emozioni, delle Motivazioni e della Personalità:
Teorie e Metodi: Osservazione diretta della creativitàà tramite test del
comportamento creativo di ispirazione winnicottiana: costrutti personali
di auto-caratterizzazione e griglie di repertorio;
Attivitàà esperienziali-pratiche, la sandplay;
Focus group
- Psicologia Clinica: Analisi di situazioni cliniche, studiate
individualmente, in piccoli gruppi e in plenaria. Simulazione di
colloqui clinici di consulenza.
Introduzione all'Intervista strutturale di Kernberg.
Accenni all’utilizzo del software T-Lab come strumento per condurre
l’analisi del testo
- Psicometria: Introduzione all'utilizzo del software per l’analisi dei
dati SPSS (Statistical Package for Social Science). Saranno proposte
delle esercitazioni in cui è richiesto allo studente di interpretare
correttamente dei listati prodotti con SPSS, con specifico riferimento
ai modelli di analisi dei dati precedentemente illustrati nel corso
delle lezioni frontali, come ad esempio t test su due campioni
indipendenti, analisi della varianza, regressione bivariata
- Teorie e Tecniche dei Test: Nel laboratorio saranno svolte: a)
esercitazioni in piccoli gruppi sulla somministrazione di test
psicologici cognitivi e non cognitivi; b) esercitazioni individualizzate
sullo scoring e l'interpretazione dei risultati di diversi test
psicologici; c) esercitazioni pratiche guidate sulla costruzione dei
test e sulla verifica delle proprietàà degli strumenti di misura
psicometrici mediante la Teoria Classica dei Test e la Teoria della
Risposta all'Item. Tali esercitazioni pratiche prevedono l’apprendimento
di tecniche di analisi di dati mediante il pacchetto SPSS o STATISTICA
- Psicodinamica e Psicopatologia dello Sviluppo: Lavoro in piccoli
gruppi con approfondimento teorico-clinico dei fattori di rischio per la
psicopatologia dello sviluppo e osservazione delle dinamiche familiari
attraverso griglie osservative e somministrazione di questionari
- Pedagogia Sperimentale: Produzione di materiali che vengono sottoposti
a peer review e continuamente migliorati; alla fine del corso viene
progettano un itinerario didattico di uso delle tecnologie per
apprendimento collaborativo che viene commentato e revisionato da
docenti ed esperti del mondo della scuola
- Valutazione e Interventi in Psicologia Clinica: Raccolta di interviste
ed analisi dei testi. Le interviste sono a volte effettuate dagli
studenti, altre volte appartengono al materiale didattico e di ricerca
della cattedra. L'analisi dei testi avviene in due modalitàà: analisi
del contenuto dichiarativo e raccolta dei temi (tipo grounded theory, ma
semplificata), e analisi computer assistita del vocabolario (con il
software T-Lab)
Visto che, accanto ai laboratori di alta specializzazione associati ai
vari insegnamenti, esiste un ulteriore laboratorio ad alta
specializzazione, organizzato come un iter obbligatorio che si dipana
lungo l’intero triennio e che conduce all’esame di Prova Finale; in esso
ciascuno studente viene guidato, monitorato e supervisionato
individualmente da un singolo docente di riferimento, che sollecita un
atteggiamento attivo da parte dello studente;
Considerato che il predetto laboratorio ad alta specializzazione prevede
la partecipazione obbligatoria da parte di tutti gli studenti ad almeno
una tra le seguenti attività individualizzate e che richiedono posti
studio personalizzati (il tipo di attività svolta dipendendo dagli
specifici interessi scientifici dei singoli docenti supervisori):
- Partecipazione a progetti empirici
- Osservazione di colloqui clinici condotti da professionisti esperti;
- Interpretazione e siglatura di protocolli di indagine clinica;
- Raccolta e analisi di dati tramite tecniche di analisi statistica
apprese durante il corso di studi e condotta attraverso software
specifici e dedicati alle scienze del comportamento;
- Somministrazione di questionari e di test psicometrici sotto
supervisione individualizzata;
- Somministrazione di interviste strutturate e semi strutturate;
In sintesi,
Viste le attività formative sopra descritte, che forniscono competenze
acquisibili solo attraverso laboratori di alta specializzazione, che
richiedono l’uso dei sistemi informatici e tecnologici descritti in
questo documento, che prevedono un numero definito di posti studio e
attività individualizzate:
Considerati i posti studio disponibili per tali attività, l’aula
multimediale e le strutture informatiche e tecnologiche e ulteriormente
considerate le possibili turnazioni nel loro utilizzo che portano a
confermare il numero programmato dell’a.a. precedente
Si richiede
la programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di Laurea
in Psicologia e Salute (L-24) per un numero di studenti non superiori a
275 unità, di cui 265 studenti comunitari e n. 10 studenti
extra-comunitari, in considerazione del fatto che l’ordinamento del
corso di studio prevede:
- l’uso di laboratori ad alta specializzazione cosi come sopra
descritti, che richiedono posti studio personalizzati, con una
disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 275, di cui 265
studenti comunitari e n. 10 studenti extra-comunitari, alla luce dei
posti studio utili e delle necessarie turnazioni;
- l’uso di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero
di studenti pari a 275, di cui 265 studenti comunitari ed
extra-comunitari e n. 10 studenti extra-comunitari.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n. 117/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea in Psicologia e Salute, classe L-24, della Facoltà di
Medicina e Psicologia.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia
(Allegato 39)
DELIBERAZIONE N. 167/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia
del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 117 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo del corso di laurea in Psicologia e
Salute, classe L-24, della Facoltà di Medicina e Psicologia, per l’anno
accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti
iscrivibili al primo anno di corso in n. 275 studenti di cui 265
italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 10 extracomunitari
non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI
LAUREA IN PSICOLOGIA E PROCESSI SOCIALI AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO
LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con
delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per
il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.°
264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“Vista la LEGGE 2 agosto 1999, n. 264
Visti i requisiti EuroPsy, ossia i criteri che permettono al laureato in
Psicologia di accreditarsi professionalmente nei paesi dell’UE e che
indicano le competenze metodologiche che debbono essere acquisite. Tra
tali criteri vi sono quelli della pratica sperimentale, di quella
metodologica e statistica, quella relativa alla acquisizione e alla
analisi statistica dei dati. Inoltre tra le abilità da acquisire, vi
sono quelle legate alla valutazione e all’assessment, all’intervista,
alla costruzione e all'utilizzo di test e questionari, agli standard
etici e professionali.
Visto il documento congiunto approvato in data 24 e 25 Novembre 2017 dai
principali organi di rappresentanza professionale, accademica e
scientifica della psicologia italiana, Consiglio Nazionale dell’Ordine
degli Psicologi (CNOP), Conferenza della Psicologia Accademica (CPA),
Associazione Italiana di Psicologia (AIP) nel quale si afferma che “la
qualità̀ delle attività̀ formative è fondamentale per assicurare la
preparazione di psicologi capaci di agire sugli aspetti comportamentali,
relazionali, cognitivi e affettivi della tutela e della promozione della
salute e richiede competenze pratiche di alta specializzazione da
svolgersi durante l’intero percorso formativo, triennale e magistrale.
Le attività̀ formative professionalizzanti e di alta specializzazione
non possono essere demandate al tirocinio post laurea, che ha funzioni
diverse, legate a una pratica supervisionata e mirata all’acquisizione
non delle competenze, bensì̀ dell’autonomia professionale.
Il percorso triennale L-24 deve sia sviluppare nei discenti conoscenze
in tutti i settori della psicologia sia fornire una solida base tecnica
e metodologica; le successive lauree magistrali LM/51 devono assicurare
attività̀ formative volte allo sviluppo di competenze professionali da
applicare in ambiti molto delicati, da declinare in funzione della
specificità̀ dell’offerta formativa proposta dai singoli atenei.
In ogni caso, tanto nei percorsi triennali quanto in quelli magistrali,
le competenze complesse che sostanziano la formazione di un laureato in
psicologia sono il risultato di pratiche di insegnamento-apprendimento
basate su analisi degli errori e su feedback individuali. Esse, per
risultare efficaci, vanno necessariamente svolte in ambiti laboratoriali
di alta specializzazione, a bassa e sostenibile numerosità̀ ed alta
intensità̀ di scambio informativo e formativo assicurato da docenti
qualificati”.
Considerato che l’acquisizione di tali competenze avviene
necessariamente attraverso esperienze laboratoriali di alta
specializzazione e attraverso attività individualizzate che prevedono
lavori in piccoli gruppi e posti studio personalizzati, in particolare
se si considera che esse rappresentano la base formativa per la
preparazione a una professione vigilata, regolamentata ai sensi della
Legge n° 56 del 18 febbraio 1989 e della legge n° 170 dell'11 luglio
2003 in quanto funzionale alla tutela del diritto costituzionale alla
salute e riconosciuta a pieno titolo, all’interno delle professioni
sanitarie riordinate a seguito dell’approvazione del cosiddetto “Decreto
Lorenzin”.
Visto che, congruentemente con quanto sopra considerato, il Corso di
Laurea in Psicologia e Processi Sociali della Sapienza prevede la
presenza di attività laboratoriale di alta specializzazione nell’offerta
formativa e che tale attività laboratoriale di alta specializzazione si
realizza attraverso la proposizione di 12 corsi/insegnamenti in cui 3
dei 9 CFU complessivi saranno specificamente dedicati allo svolgimento
di tali attività, per un totale di 36 CFU complessivi di attività di
laboratorio ad alta specializzazione nel triennio del Corso di Laurea;
Considerato che le ore dedicate alle attività di laboratorio non vengono
utilizzate per l’esposizione di contenuti meramente teorici attinenti
alla materia oggetto dell’insegnamento ma rappresentano una sorgente di
apprendimento indipendente e completamente differenziata da quella
rappresentata dalla modalità standard della lezione frontale,
consistendo infatti nell’acquisizione di tecniche, nello svolgimento di
procedure e nell’esercizio di pratiche che caratterizzano in modo
peculiare l’ambito dell’insegnamento impartito, anche attraverso l’uso
di strumenti informatici e tecnologici specifici delle Scienze
Psicologiche e che non rientrano in una media dotazione universitaria;
Considerato in particolare che i laboratori di alta specializzazione – a
differenza della didattica frontale - rappresentano l’occasione in cui
gli studenti vengono posti a confronto, in modalità didattiche
necessariamente supervisionate, con strumenti, tecniche, casistiche,
test e con quegli strumenti conoscitivi e di intervento per la
prevenzione, la diagnosi, le attività̀ di abilitazione-riabilitazione e
di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli
organismi sociali e alle comunità̀ che definiscono la formazione di un
laureato in psicologia e che costituiscono gli atti tipici e riservati
alla figura dello psicologo;
Considerato che l’alta specializzazione dei laboratori previsti dai
singoli insegnamenti, peculiari del Corso di Laurea in Psicologia e
Processi Sociali (L-24), si declina nei termini che seguono:
- Psicologia dei Processi Cognitivi: Teoria e Metodi: Analisi diretta
dei processi conoscitivi e dei loro metodi di indagine, mediante visione
di filmati, compilazione di schede strutturate; casi di analisi portati
da esperti dal mondo del lavoro e gruppi di discussione con compilazione
di report e resoconti, analisi di casistica pertinente a temi di
deontologia
- Psicobiologia e Psicologia Fisiologica: Teorie e Metodi:
Approfondimento delle tematiche, dei Metodi e delle Tecniche delle
ricerca psicobiologica, con specifico riferimento a (A) Ragionamento
scientifico; (B) Metodo sperimentale applicato alla Psicobiologia; (C)
Esemplificazioni con commento di studi classici della disciplina; (D)
Utilizzo delle fonti bibliografiche, mediante piattaforme PsycoInfo e
Medline; (F) Riflessione guidata su aberrazioni della Ricerca
Scientifica psicobiologica; (G) revisione critica di pubblicazioni
selezionate dal docente
- Psicologia Sociale: Teorie e Metodi: analisi critica e relazioni di
ricerche precedenti, con valutazione e sperimentazione diretta di
strumenti metodologici e di tecniche quantitative e qualitative di
ricerca in psicologia sociale. Gli studenti saranno chiamati a
sviluppare un progetto di ricerca o di intervento, a somministrare i
vari strumenti di raccolta dati (questionari, scale di misura) e a fare
analisi statistiche con successive interpretazioni dei risultati. Nel
laboratorio verrà fatto uso del software dell'IAT (Implicit Association
Test).
- Sociologia: Metodologie e Tecniche per la ricerca sociologica:
Procedimenti teorici ed empirici per la costruzione di strumenti di
indagine.
- Psicologia Sociale dei Gruppi: Strumenti e Metodi di analisi di
valutazione e conduzione dei gruppi: nel laboratorio verranno presentati
strumenti di osservazione specifici dei gruppi (Systematic Multiple
level Observation of Group, Interaction Process Analysis), questionari
di valutazione di costrutti (Socializzazione nei gruppi, Entitatività e
Identificazione Sociale), tecniche di analisi (Social Relation Model,
Social Network Analysis, Actor Partner Interdependence Model) e tecniche
di conduzione del gruppi (ad esempio, Focus Group o Brainstorming)
- Psicologia delle Emozioni, delle Motivazioni e della Personalità:
Teorie e Metodi: Somministrazione, Scoring e Interpretazione di test
psicologici supervisionati riguardanti: differenze individuali di
personalitàà, regolazione delle emozioni, aspetti motivazionali.
- Psicologia del Lavoro: Attivitàà pratiche legate a Utilizzo della
tecnica della Job analysis e somministrazione e scoring supervisionato
di test.
- Psicologia Clinica: Il laboratorio prevede l'osservazione di colloqui
clinici videoregistrati; la simulazione di somministrazioni di
interviste, questionari e test; la partecipazione e/o la valutazione e
il commento critico di ricerche cliniche
- Psicologia Dinamica: Teorie e Metodi: Analisi clinica ed empirica di
trascritti di sedute, finalizzata alla comprensione del paziente e delle
sue difficoltàà e alla pianificazione del suo trattamento
- Psicometria: Introduzione all'utilizzo del software per l’analisi dei
dati SPSS (Statistical Package for Social Science). Saranno proposte
delle esercitazioni in cui è richiesto allo studente di interpretare
correttamente dei listati prodotti con SPSS, con specifico riferimento
ai modelli di analisi dei dati precedentemente illustrati nel corso
delle lezioni frontali, come ad esempio t test su due campioni
indipendenti, analisi della varianza, regressione bivariata
- Antropologia Culturale: Laboratorio di Etnografia riflessiva
- Teorie e Tecniche dei Test: Nel laboratorio saranno svolte: a)
esercitazioni in piccoli gruppi sulla somministrazione di test
psicologici cognitivi e non cognitivi; b) esercitazioni individualizzate
sullo scoring e l'interpretazione dei risultati di diversi test
psicologici; c) esercitazioni pratiche guidate sulla costruzione dei
test e sulla verifica delle proprietàà degli strumenti di misura
psicometrici mediante la Teoria Classica dei Test e la Teoria della
Risposta all'Item. Tali esercitazioni pratiche prevedono l’apprendimento
di tecniche di analisi di dati mediante il pacchetto SPSS ed il software
specialistico IRTPRO
Visto che, accanto ai laboratori di alta specializzazione associati ai
vari insegnamenti, esiste un ulteriore laboratorio ad alta
specializzazione, organizzato come un iter obbligatorio che si dipana
lungo l’intero triennio e che conduce all’esame di Prova Finale; in esso
ciascuno studente viene guidato, monitorato e supervisionato
individualmente da un singolo docente di riferimento, che sollecita un
atteggiamento attivo da parte dello studente;
Considerato che il predetto laboratorio ad alta specializzazione prevede
la partecipazione obbligatoria da parte di tutti gli studenti ad almeno
una tra le seguenti attività individualizzate e che richiedono posti
studio personalizzati (il tipo di attività svolta dipendendo dagli
specifici interessi scientifici dei singoli docenti supervisori):
- Partecipazione a progetti empirici
- Osservazione di colloqui clinici condotti da professionisti esperti;
- Interpretazione e siglatura di protocolli di indagine clinica;
- Raccolta e analisi di dati tramite tecniche di analisi statistica
apprese durante il corso di studi e condotta attraverso software
specifici e dedicati alle scienze del comportamento;
- Somministrazione di questionari e di test psicometrici sotto
supervisione individualizzata;
- Somministrazione di interviste strutturate e semi strutturate;
In sintesi,
Viste le attività formative sopra descritte, che forniscono competenze
acquisibili solo attraverso laboratori di alta specializzazione, che
richiedono l’uso dei sistemi informatici e tecnologici descritti in
questo documento, che prevedono un numero definito di posti studio e
attività individualizzate:
Considerati i posti studio disponibili per tali attività, l’aula
multimediale e le strutture informatiche e tecnologiche e ulteriormente
considerate le possibili turnazioni nel loro utilizzo che portano a
confermare il numero programmato dell’a.a. precedente
Si richiede
la programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di Laurea
in Psicologia e Processi Sociali (L-24) per un numero di studenti non
superiori a 275 unità, di cui 265 studenti comunitari e n. 10 studenti
extra-comunitari, in considerazione del fatto che l’ordinamento del
corso di studio prevede:
- l’uso di laboratori ad alta specializzazione cosi come sopra
descritti, con una disponibilità di posti per un numero di studenti pari
a 275, di cui 265 studenti comunitari e n. 10 studenti extra-comunitari,
considerati I posti studio utili e le necessarie turnazioni;
- l’uso di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero
di studenti pari a 275, di cui 265 studenti comunitari ed
extra-comunitari e n. 10 studenti extra-comunitari.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n.118/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea in Psicologia e processi sociali, classe L-24, della
Facoltà di Medicina e Psicologia.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia (
Allegato
40)
DELIBERAZIONE N. 168/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia
del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 118 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo del corso di laurea in Psicologia e
processi sociali, classe L-24, della Facoltà di Medicina e Psicologia,
per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti
iscrivibili al primo anno di corso in n. 275 studenti di cui 265
italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 10 extracomunitari
non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI
LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE – L-24 – EROGATO IN MODALITÀ
PREVALENTEMENTE A DISTANZA – INTERATENEO CON L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI
ROMA UNITELMA SAPIENZA, UNIVERSITÀ TELEMATICA – AD ACCESSO PROGRAMMATO A
LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con
delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per
il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.°
264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“Vista la LEGGE 2 agosto 1999, n. 264
Visti i requisiti EuroPsy, ossia i criteri che permettono al laureato in
Psicologia di accreditarsi professionalmente nei paesi dell’UE e che
indicano le competenze metodologiche che debbono essere acquisite. Tra
tali criteri vi sono quelli della pratica sperimentale, di quella
metodologica e statistica, quella relativa alla acquisizione e alla
analisi statistica dei dati. Inoltre tra le abilità da acquisire, vi
sono quelle legate alla valutazione e all’assessment, all’intervista,
alla costruzione e all'utilizzo di test e questionari, agli standard
etici e professionali.
Visto il documento congiunto approvato in data 24 e 25 Novembre 2017 dai
principali organi di rappresentanza professionale, accademica e
scientifica della psicologia italiana, Consiglio Nazionale dell’Ordine
degli Psicologi (CNOP), Conferenza della Psicologia Accademica (CPA),
Associazione Italiana di Psicologia (AIP) nel quale si afferma che “la
qualità delle attività formative è fondamentale per assicurare la
preparazione di psicologi capaci di agire sugli aspetti comportamentali,
relazionali, cognitivi e affettivi della tutela e della promozione della
salute e richiede competenze pratiche di alta specializzazione da
svolgersi durante l’intero percorso formativo, triennale e magistrale.
Le attività̀ formative professionalizzanti e di alta specializzazione
non possono essere demandate al tirocinio post laurea, che ha funzioni
diverse, legate a una pratica supervisionata e mirata all’acquisizione
non delle competenze, bensì̀ dell’autonomia professionale.
Il percorso triennale L-24 deve sia sviluppare nei discenti conoscenze
in tutti i settori della psicologia sia fornire una solida base tecnica
e metodologica; le successive lauree magistrali LM/51 devono assicurare
attività̀ formative volte allo sviluppo di competenze professionali da
applicare in ambiti molto delicati, da declinare in funzione della
specificità̀ dell’offerta formativa proposta dai singoli atenei.
In ogni caso, tanto nei percorsi triennali quanto in quelli magistrali,
le competenze complesse che sostanziano la formazione di un laureato in
psicologia sono il risultato di pratiche di insegnamento-apprendimento
basate su analisi degli errori e su feedback individuali. Esse, per
risultare efficaci, vanno necessariamente svolte in ambiti laboratoriali
di alta specializzazione, a bassa e sostenibile numerosità̀ ed alta
intensità̀ di scambio informativo e formativo assicurato da docenti
qualificati”.
Visto che, il corso di laurea prevede l'offerta di esperienze di
stages/tirocinio curricolare obbligatorio (6 CFU) presso enti esterni.
Si richiede
la programmazione degli accessi a livello locale per il corso di laurea
in Scienze e tecniche psicologiche ai sensi dell’articolo 2, comma 1,
lettere a) e b), della legge n. 264/99, per un numero di studenti
iscrivibili al primo anno non superiore a n 105, di cui n. 100 italiani,
comunitari ed extra-comunitari residenti e n. 5 extra-comunitari non
residenti, in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di
studio prevede l’obbligo di tirocinio didattico come parte integrante
del percorso formativo svolto presso strutture esterne all’Università,
disponibile per un numero di studenti pari a 105.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n.119/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche, classe L-24, della
Facoltà di Medicina e Psicologia, Interateneo con l’Università degli
Studi di Roma Unitelma Sapienza, università telematica.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia (
Allegato
41)
DELIBERAZIONE N. 169/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia
del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 119 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo del corso di laurea in Scienze e
tecniche psicologiche, classe L-24, della Facoltà di Medicina e
Psicologia, Interateneo con l’Università degli Studi di Roma Unitelma
Sapienza, università telematica, per l’anno accademico 2018-2019, nonché
di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in
n. 105 studenti di cui 100 italiani, comunitari ed extracomunitari
residenti e 5 extracomunitari non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI
LAUREA INTERFACOLTÀ IN SERVIZIO SOCIALE (CLASS) (MEDICINA E PSICOLOGIA –
FARMACIA E MEDICINA – SCIENZE POLITICHE, SOCIOLOGIA, COMUNICAZIONE –
GIURISPRUDENZA) AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI
DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con
delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per
il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2 della legge n.°
264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“La Facoltà di Medicina e Psicologia chiede la programmazione degli
accessi a livello locale per il corso di laurea in Servizio sociale ai
sensi dell’articolo 2, comma 1, lettere a) e b), della legge n. 264/99,
per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n
55, di cui 51 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e n. 4
extra-comunitari non residenti, in considerazione del fatto che
l’ordinamento del corso di studio prevede:
a) l’utilizzo di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un
numero di studenti pari a 55;
b) l’obbligo di tirocinio didattico come parte integrante del percorso
formativo svolto presso strutture esterne all’Università, disponibile
per un numero di studenti pari a 55.
In proposito, si fa presente quanto segue:
La frequenza obbligatoria degli iscritti, motivata dall’essere una
laurea di tipo professionalizzante, che prevede peraltro una didattica
improntata ad un coinvolgimento degli studenti in lavori di gruppo,
discussione di casi e role play, utilizzabili esclusivamente con piccoli
gruppi, non consente di gestire un numero più elevato di studenti.
Inoltre, la presenza del tirocinio come parte integrante del percorso
formativo e obbligatorio al fine di ottenere l’abilitazione
professionale, la conseguente limitata disponibilità di organizzazioni
adeguate in cui svolgere l’attività pratica, in modo che gli studenti
siano supervisionati in modo individuale da assistenti sociali
qualificati ed esperti, consente di garantire un’adeguata collocazione
solo per il numero massimo di studenti indicato.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n.120/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea in Servizio Sociale (CLaSS), classe L-39, della Facoltà
di Medicina e Psicologia, interfacoltà con Farmacia e Medicina, Scienze
politiche, Sociologia, Comunicazione, Giurisprudenza.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia
(Allegato 42)
DELIBERAZIONE N. 170/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia
del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 120 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo del corso di laurea interfacoltà in
Servizio Sociale (CLaSS), classe L-39, della Facoltà di Medicina e
Psicologia, interfacoltà con Farmacia e Medicina, Scienze politiche,
Sociologia, Comunicazione, Giurisprudenza, per l’anno accademico
2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo
anno di corso in n. 55 studenti di cui 51 italiani, comunitari ed
extracomunitari residenti e 4 extracomunitari non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI
LAUREA MAGISTRALE IN NEUROSCIENZE COGNITIVE E RIABILITAZIONE PSICOLOGICA
AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE
N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con
delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per
il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2
della legge n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“Vista la LEGGE 2 agosto 1999, n. 264
Visti i requisiti EuroPsy, ossia i criteri che permettono al laureato in
Psicologia di accreditarsi professionalmente nei paesi dell’UE e che
indicano le competenze metodologiche che debbono essere acquisite. Tra
tali criteri vi sono quelli della pratica sperimentale, di quella
metodologica e statistica, quella relativa alla acquisizione e alla
analisi statistica dei dati. Inoltre tra le abilità da acquisire, vi
sono quelle legate alla valutazione e all’assessment, all’intervista,
alla costruzione e all'utilizzo di test e questionari, agli standard
etici e professionali.
Visto il documento congiunto approvato in data 24 e 25 Novembre 2017 dai
principali organi di rappresentanza professionale, accademica e
scientifica della psicologia italiana, Consiglio Nazionale dell’Ordine
degli Psicologi (CNOP), Conferenza della Psicologia Accademica (CPA),
Associazione Italiana di Psicologia (AIP) nel quale si afferma che “la
qualità delle attività formative è fondamentale per assicurare la
preparazione di psicologi capaci di agire sugli aspetti comportamentali,
relazionali, cognitivi e affettivi della tutela e della promozione della
salute e richiede competenze pratiche di alta specializzazione da
svolgersi durante l’intero percorso formativo, triennale e magistrale.
Le attività̀ formative professionalizzanti e di alta specializzazione
non possono essere demandate al tirocinio post laurea, che ha funzioni
diverse, legate a una pratica supervisionata e mirata all’acquisizione
non delle competenze, bensì̀ dell’autonomia professionale.
Il percorso triennale L-24 deve sia sviluppare nei discenti conoscenze
in tutti i settori della psicologia sia fornire una solida base tecnica
e metodologica; le successive lauree magistrali LM/51 devono assicurare
attività̀ formative volte allo sviluppo di competenze professionali da
applicare in ambiti molto delicati, da declinare in funzione della
specificità̀ dell’offerta formativa proposta dai singoli atenei.
In ogni caso, tanto nei percorsi triennali quanto in quelli magistrali,
le competenze complesse che sostanziano la formazione di un laureato in
psicologia sono il risultato di pratiche di insegnamento-apprendimento
basate su analisi degli errori e su feedback individuali. Esse, per
risultare efficaci, vanno necessariamente svolte in ambiti laboratoriali
di alta specializzazione, a bassa e sostenibile numerosità̀ ed alta
intensità̀ di scambio informativo e formativo assicurato da docenti
qualificati”.
Considerato che l’acquisizione di tali competenze avviene
necessariamente attraverso esperienze laboratoriali di alta
specializzazione e attraverso attività individualizzate che prevedono
lavori in piccoli gruppi e posti studio personalizzati, in particolare
se si considera che esse rappresentano la base formativa per la
preparazione a una professione vigilata, regolamentata ai sensi della
Legge n° 56 del 18 febbraio 1989 e della legge n° 170 dell'11 luglio
2003 in quanto funzionale alla tutela del diritto costituzionale alla
salute e riconosciuta a pieno titolo, all’interno delle professioni
sanitarie riordinate a seguito dell’approvazione del cosiddetto “Decreto
Lorenzin”.
Visto che, congruentemente con quanto sopra considerato, il Corso di
Laurea magistrale in Neuroscienze Cognitive e Riabilitazione Psicologica
della Sapienza prevede la presenza di attività laboratoriale di alta
specializzazione nell’offerta formativa e che tale attività
laboratoriale di alta specializzazione si realizza attraverso la
proposizione di 5 corsi/insegnamenti in cui 3 o 4 dei CFU complessivi
saranno specificamente dedicati allo svolgimento di tali attività, per
un totale di 15/16 (a seconda del curriculum seguito) CFU complessivi di
attività di laboratorio ad alta specializzazione nel triennio del Corso
di Laurea;
Considerato che le ore dedicate alle attività di laboratorio non vengono
utilizzate per l’esposizione di contenuti meramente teorici attinenti
alla materia oggetto dell’insegnamento ma rappresentano una sorgente di
apprendimento indipendente e completamente differenziata da quella
rappresentata dalla modalità standard della lezione frontale,
consistendo infatti nell’acquisizione di tecniche, nello svolgimento di
procedure e nell’esercizio di pratiche che caratterizzano in modo
peculiare l’ambito dell’insegnamento impartito, anche attraverso l’uso
di strumenti informatici e tecnologici specifici delle Scienze
Psicologiche e che non rientrano in una media dotazione universitaria;
Considerato in particolare che i laboratori di alta specializzazione – a
differenza della didattica frontale - rappresentano l’occasione in cui
gli studenti vengono posti a confronto, in modalità didattiche
necessariamente supervisionate, con strumenti, tecniche, casistiche,
test e con quegli strumenti conoscitivi e di intervento per la
prevenzione, la diagnosi, le attività̀ di abilitazione-riabilitazione e
di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli
organismi sociali e alle comunità̀ che definiscono la formazione di un
laureato in psicologia e che costituiscono gli atti tipici e riservati
alla figura dello psicologo;
Considerato che l’alta specializzazione dei laboratori previsti dai
singoli insegnamenti, peculiari del Corso di Laurea magistrale in
Neuroscienze Cognitive e Riabilitazione Psicologica si declina nei
termini che seguono:
Curriculum A:
VALUTAZIONE E RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA (3 CFU/36 ore di attività
pratica guidata). Conoscenze/competenze da acquisire: competenze
cliniche. Addestramento, attraverso la pratica diretta, alla
somministrazione di batterie di test neuropsicologici e alla valutazione
dei risultati ottenuti.
PSICOFISIOLOGIA CORSO AVANZATO (3 CFU/36 ore di attività pratica
guidata) Conoscenze/competenze da acquisire: competenze cliniche.
Osservazione, supervisionata da professionisti specialisti in
neuropsicologia presso l’IRCCS Santa Lucia, della gestione dei deficit
cognitivi nei pazienti neurologici
METODI IN NEUROSCIENZE COGNITIVE (3 CFU/36 ore di attività pratica
guidata) Conoscenze/competenze da acquisire: tecniche sperimentali.
Addestramento alla somministrazione di test attenzionali (Cueing
spaziale, Flanker task, Stroop task, Wisconsing Card Sorting Test,
Attentional Network Test, Flicker Task, etc.), in simulazione
sperimentale e al trattamento statistico dei risultati ottenuti.
PSICOLOGIA DEI PROCESSI EMOZIONALI - CORSO AVANZATO (3 CFU/36 ore di
attività pratica guidata) Conoscenze/competenze da acquisire: competenze
trasversali. Addestramento alla raccolta e all’identificazione di
informazioni scientifiche; addestramento alla comunicazione di
conoscenze scientifiche ad un pubblico competente.
Curriculum B:
COLLOQUIO CLINICO E COUNSELING PSICOLOGICO (3 CFU/36 ore di attività
pratica guidata). Conoscenze/competenze da acquisire: competenze
cliniche, conduzione di un colloquio clinico finalizzato al counseling
psicologico. Esercitazioni individuali all’interno di piccoli gruppi
supervisionati.
PERSONALITÀ E DIFFERENZE INDIVIDUALI (3 CFU/36 ore di attività pratica
guidata)
Conoscenze/competenze da acquisire: tecniche sperimentali. Addestramento
alla registrazione elettroencefalografica (EEG), dell’attività cardiaca
e elettrodermica; addestramento alla somministrazione delle scale di
suscettibilità ipnotica, suggestionabilità e tecniche di induzione del
rilassamento mediante ipnosi.
Visto che, accanto ai laboratori di alta specializzazione associati ai
vari insegnamenti, il Corso di Laurea organizza nell’ambito delle altre
attività formative professionalizzanti (AAP) ulteriori attività fruibili
in piccoli gruppi, anche nella forma di esperienze in strutture esterne
al Dipartimento a cui afferisce il Corso di Laurea. In tali attività
ciascuno studente viene guidato, monitorato e supervisionato
individualmente da un singolo docente di riferimento, che sollecita un
atteggiamento attivo da parte dello studente;
Considerato che le seguenti attività individualizzate richiedono posti
studio personalizzati, finalizzate ad attività didattiche che implicano
interattività studente-docente, feedback personalizzati, raccolte di
osservazioni e somministrazioni di test e questionari, anche in enti
esterni convenzionati con il Dipartimento a cui il corso di laurea
afferisce, in modo da enfatizzare la possibilità di apprendere
attraverso attività pratiche.
In sintesi,
Viste le attività formative sopra descritte, che forniscono competenze
acquisibili solo attraverso laboratori di alta specializzazione, che
richiedono l’uso dei sistemi informatici e tecnologici descritti in
questo documento, che prevedono un numero definito di posti studio e
attività individualizzate:
Considerati i posti studio disponibili per tali attività, le strutture
informatiche e tecnologiche, i posti studio presso l’aula multimediale e
ulteriormente considerate le possibili turnazioni nel loro utilizzo che
portano a confermare il numero programmato dell’a.a. precedente
Si richiede la programmazione degli accessi a livello locale per il
Corso di Laurea magistrale Neuroscienze Cognitive e Riabilitazione
Psicologica (LM-51), ai sensi della Legge 2 agosto 1999 n. 264, per un
numero di studenti non superiori a 120 unità, di cui 115 studenti
comunitari e n. 5 studenti extra-comunitari, in considerazione del fatto
che l’ordinamento del corso di studio prevede:
- l’uso di laboratori ad alta specializzazione cosi come sopra
descritti, che richiedono posti studio personalizzati, con una
disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 120, alla luce
dei posti studio utili e delle necessarie turnazioni;
- l’uso di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero
di studenti pari a 120.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n. 121/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea magistrale in Neuroscienze Cognitive e Riabilitazione
Psicologica, classe LM-51, della Facoltà di Medicina e Psicologia.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia
(Allegato 43)
DELIBERAZIONE N. 171/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia
del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 121 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo del corso di laurea magistrale in
Neuroscienze Cognitive e Riabilitazione Psicologica, classe LM-51, della
Facoltà di Medicina e Psicologia, per l’anno accademico 2018-2019,
nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di
corso in n. 120 studenti di cui 115 italiani, comunitari ed
extracomunitari residenti e 5 extracomunitari non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI
LAUREA MAGISTRALE IN PSICOLOGIA CLINICA AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO
LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con
delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per
il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2
della legge n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“Vista la LEGGE 2 agosto 1999, n. 264
Visti i requisiti EuroPsy, ossia i criteri che permettono al laureato in
Psicologia di accreditarsi professionalmente nei paesi dell’UE e che
indicano le competenze metodologiche che debbono essere acquisite. Tra
tali criteri vi sono quelli della pratica sperimentale, di quella
metodologica e statistica, quella relativa alla acquisizione e alla
analisi statistica dei dati. Inoltre tra le abilitàà da acquisire, vi
sono quelle legate alla valutazione e all’assessment, all’intervista,
alla costruzione e all'utilizzo di test e questionari, agli standard
etici e professionali.
Visto il documento congiunto approvato in data 24 e 25 Novembre 2017 dai
principali organi di rappresentanza professionale, accademica e
scientifica della psicologia italiana, Consiglio Nazionale dell’Ordine
degli Psicologi (CNOP), Conferenza della Psicologia Accademica (CPA),
Associazione Italiana di Psicologia (AIP) nel quale si afferma che “la
qualità̀ delle attività̀ formative è fondamentale per assicurare la
preparazione di psicologi capaci di agire sugli aspetti comportamentali,
relazionali, cognitivi e affettivi della tutela e della promozione della
salute e richiede competenze pratiche di alta specializzazione da
svolgersi durante l’intero percorso formativo, triennale e magistrale.
Le attività̀ formative professionalizzanti e di alta specializzazione
non possono essere demandate al tirocinio post laurea, che ha funzioni
diverse, legate a una pratica supervisionata e mirata all’acquisizione
non delle competenze, bensì̀ dell’autonomia professionale.
Il percorso triennale L-24 deve sia sviluppare nei discenti conoscenze
in tutti i settori della psicologia sia fornire una solida base tecnica
e metodologica; le successive lauree magistrali LM/51 devono assicurare
attività̀ formative volte allo sviluppo di competenze professionali da
applicare in ambiti molto delicati, da declinare in funzione della
specificità̀ dell’offerta formativa proposta dai singoli atenei.
In ogni caso, tanto nei percorsi triennali quanto in quelli magistrali,
le competenze complesse che sostanziano la formazione di un laureato in
psicologia sono il risultato di pratiche di insegnamento-apprendimento
basate su analisi degli errori e su feedback individuali. Esse, per
risultare efficaci, vanno necessariamente svolte in ambiti laboratoriali
di alta specializzazione, a bassa e sostenibile numerosità̀ ed alta
intensità̀ di scambio informativo e formativo assicurato da docenti
qualificati”.
Considerato che l’acquisizione di tali competenze avviene
necessariamente attraverso esperienze laboratoriali di alta
specializzazione e attraverso attivitàà individualizzate che prevedono
lavori in piccoli gruppi e posti studio personalizzati, in particolare
se si considera che esse rappresentano la base formativa per la
preparazione a una professione vigilata, regolamentata ai sensi della
Legge n° 56 del 18 febbraio 1989 e della legge n° 170 dell'11 luglio
2003 in quanto funzionale alla tutela del diritto costituzionale alla
salute e riconosciuta a pieno titolo, all’interno delle professioni
sanitarie riordinate a seguito dell’approvazione del cosiddetto “Decreto
Lorenzin”.
Visto che, congruentemente con quanto sopra considerato, il Corso di
Laurea magistrale in Psicologia Clinica della Sapienza prevede la
presenza di attività laboratoriale di alta specializzazione nell’offerta
formativa e che tale attività laboratoriale di alta specializzazione si
realizza attraverso la proposizione di 8 corsi/insegnamenti in cui 3 dei
CFU complessivi vengono specificamente dedicati allo svolgimento di tali
attività, per un totale di 24 CFU complessivi di attività di laboratorio
ad alta specializzazione nel triennio del Corso di Laurea;
Considerato che le ore dedicate alle attività di laboratorio non vengono
utilizzate per l’esposizione di contenuti meramente teorici attinenti
alla materia oggetto dell’insegnamento ma rappresentano una sorgente di
apprendimento indipendente e completamente differenziata da quella
rappresentata dalla modalità standard della lezione frontale,
consistendo infatti nell’acquisizione di tecniche, nello svolgimento di
procedure e nell’esercizio di pratiche che caratterizzano in modo
peculiare l’ambito dell’insegnamento impartito, anche attraverso l’uso
di strumenti informatici e tecnologici specifici delle Scienze
Psicologiche e che non rientrano in una media dotazione universitaria;
Considerato in particolare che i laboratori di alta specializzazione – a
differenza della didattica frontale - rappresentano l’occasione in cui
gli studenti vengono posti a confronto, in modalità didattiche
necessariamente supervisionate, con strumenti, tecniche, casistiche,
test e con quegli strumenti conoscitivi e di intervento per la
prevenzione, la diagnosi, le attività̀ di abilitazione-riabilitazione e
di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli
organismi sociali e alle comunità̀ che definiscono la formazione di un
laureato in psicologia e che costituiscono gli atti tipici e riservati
alla figura dello psicologo;
Considerato che l’alta specializzazione dei laboratori previsti dai
singoli insegnamenti, peculiari del Corso di Laurea magistrale in
Psicologia Clinica si declina nei termini che seguono:
Valutazione intervento nello sviluppo del linguaggio
L’attività laboratoriale si caratterizza per lavori in piccoli gruppi e
consente agli studenti di approfondire, sotto supervisione del docente,
temi rilevanti nell’ambito della psicolinguistica mediante ricerca
empirica di laboratorio che verrà condotta sui temi dello sviluppo
bilingue, e dell’insegnamento e apprendimento di una lingua straniera.
Temi ulteriori di approfondimento riguardano Abilità pragmatiche nello
sviluppo atipico, Sviluppo del linguaggio nel bilinguismo, Educazione
bilingue, Metodi di educazione linguistica, Linguaggio e comunicazione
nello sviluppo atipico. Al termine del laboratorio il lavoro svolto da
ogni singolo gruppo sarà condiviso attraverso una presentazione in aula
con tutti gli altri partecipanti.
Colloquio e narrazione in psicologia clinica
Nel laboratorio vengono apprese sotto supervisione le tecniche del
colloquio psicologico.
Verrà proposto inizialmente un inquadramento teorico metodologico sulle
principali tecniche del colloquio clinico. Verranno discussi protocolli
clinici in riferimento agli obiettivi del colloquio nei vari contesti in
cui esso si svolge. Ed infine verranno effettuate delle simulate di
colloquio sia con soggetti in età evolutiva che in età adulta.
Psicologia clinica corso avanzato
Nelle attività di Laboratorio viene proposta l’analisi e la codifica di
diverse situazioni cliniche simulate, alcune proposte dal docente e
tratte da diversi contesti organizzativi altre costruite e simulate in
aula dagli stessi studenti. Vengono usati strumenti clinici e metodi
multimediali per la proposizione dei casi. La supervisione delle
attività è individualizzata.
In alternativa tra loro:
Psicofisiologia della salute
Il laboratorio è rivolto all’acquisizione di competenze
professionalizzanti attraverso: 1) somministrazione di test, conduzione
di interviste, colloqui psicologici, registrazione di parametri
fisiologici (pressione arteriosa, frequenza cardiaca, ecg, emg, eeg); 2)
conduzione di interventi sulla promozione della salute; 3) progettazione
e realizzazione di ricerche di base e ricerche-intervento nell'ambito
della psicofisiologia della salute e della promozione della salute (con
un ruolo attivo degli studenti nella ricerca stessa); 4) discussione e
stesura di un profilo/referto psicofisiologico. Gli studenti, divisi in
piccoli gruppi, potranno scegliere quali attività seguire, tra quelle
proposte dal docente. Il docente potrà anche valutare di seguire gli
studenti su attività professionalizzanti da loro stessi proposte.
Storia della psicologia clinica
Il laboratorio di 3 CFU prevede che gli studenti del corso suddivisi in
piccoli gruppi, svolgano nel Laboratorio di Storia della Psicologia
un’esperienza pratica di uso degli strumenti informatizzati per la
ricerca su fonti bibliografiche nazionali e internazionali relative a
documenti e testi riguardanti la storia della Psicologia clinica. Dopo
questa fase pratica iniziale gli studenti in piccoli gruppi saranno
addestrati all’analisi critica delle fonti primarie e secondarie
raccolte.
Cognizione corpo e cultura
Il laboratorio si propone l’obiettivo di rendere gli studenti in grado
di progettare ed eseguire un esperimento e di interpretarne criticamente
i risultati. Durante il laboratorio agli studenti sarà richiesto di
progettare esperimenti su un tema a scelta del corso e di realizzare un
esperimento pilota, usando tecniche specifiche e gli opportuni strumenti
tecnologici e informatici. Alla fine del laboratorio si “simulerà” una
conferenza di psicologia in cui ogni gruppo di studenti in gruppo
presenterà agli altri il proprio lavoro e discuterà criticamente i
risultati preliminari.
In alternativa tra loro:
Uso e interpretazione di test psicologici
Il laboratorio si svolgerà con l’obiettivo di approfondire la
definizione e l’uso dei test psicologici come strumento di misura. Lo
studio delle teorie psicometriche verrà appaiate ad un approfondimento
pratico. L’approfondimento sarà possibile anche mediante esercitazioni
su tali argomenti attraverso l’uso di software statistici ad alta
specializzazione.
Successivamente l’obiettivo sarà quello di presentare alcuni test
cognitivi e di personalità maggiormente utilizzati, con la presentazione
di casi clinici che prevedevano la somministrazione di test anche
attraverso presentazioni informatizzate.
Metodologia della ricerca clinica
Nel laboratorio gli studenti utilizzeranno sia le conoscenze generali
sulla Metodologia della Ricerca, orientate alla costruzione di un loro
personale progetto di ricerca, sia strumenti specifici quali la ricerca
bibliografica, la raccolta e la classificazione dei dati, la
organizzazione e pianificazione di una ricerca, lo sviluppo e il disegno
delle ipotesi da verificare, l’impianto comunicativo per la trasmissione
di risultati anche con tecniche multimediali.
Strumenti di misura della salute e della qualità della vita
Nel laboratorio saranno svolte: a) esercitazioni in piccoli gruppi sulla
somministrazione, lo scoring e l'interpretazione dei risultati dei
principali test di autovalutazione della salute e della qualità della
vita (patient-reported-outcomes); b) esercitazioni in piccoli gruppi
sulla conduzione di interviste strutturate per la valutazione della
salute mediante strumenti centrati sul paziente (patient-centered); c)
esercitazioni pratiche guidate sulla verifica delle proprietà metriche
degli strumenti di misura della salute mediante la Teoria Classica dei
Test e la Teoria della Risposta all'Item. Tali esercitazioni pratiche
prevedono l'addestramento all'uso di strumenti elettronici per le
applicazioni psicometriche.
In alternativa tra loro:
Psicologia e psicopatologia dello sviluppo sessuale nell'arco di vita
Il laboratorio prevede che gli studenti divisi in piccoli gruppi
svolgano un’esperienza pratica di progettazione di un intervento di
educazione sessuale relativa a differenti realtà e obiettivi, quali la
disabilità, la discriminazione di genere, l’abuso sessuale e
l’assunzione di rischi. I progetti possono coinvolgere contesti e gruppi
di età diversi sia nelle scuole che in comunità specifiche. L’efficacia
dell’intervento clinico proposto dal singolo studente sarà discussa
evidenziando i punti di forza e di debolezza del singolo progetto
parallelamente alla metodologia scelta.
Psicologia della disabilità e promozione del benessere
Il laboratorio fornisce competenze professionalizzanti nell'ambito della
valutazione in età evolutiva, in particolare in relazione ai disturbi di
apprendimento. Attraverso una modalità interattiva e di lavoro in
piccolo gruppo verranno approfondite le prassi relative a: colloquio
psicologico anamnestico e di restituzione, somministrazione di test,
stesura di un profilo globale di sviluppo relativo al bambino, redazione
della relazione di restituzione alla famiglia, progettazione di
interventi per la scuola e la famiglia. Il laboratorio si avvarrà di
presentazioni di casi, esercitazioni e simulazioni che potranno
svolgersi anche presso il Laboratorio di Valutazione del Linguaggio e
dell'Apprendimento del Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica.
In alternativa tra loro:
Intervento psicologico clinico nelle strutture sanitarie e nel terzo
settore
Il laboratorio sarà rivolto all’acquisizione di competenze
professionalizzanti inerenti la valutazione e l’intervento in contesti
di gruppo, organizzativi e comunitari
Il laboratorio ha carattere pratico e si articola in una fase iniziale
di inquadramento teorico e metodologico cui seguiranno esercitazioni e
simulazioni in aula, sperimentazioni in contesti reali e supervisioni di
gruppo in aula.
In aula verranno sperimentate strategie di intervento sviluppate
nell’ambito della psicologia clinica di comunità. Saranno, infine,
presentati resoconti di interventi attuati mediante i modelli di
intervento presentati.
Teorie dell'interpretazione in psicologia clinica
Nel laboratorio saranno presentati e analizzati casi clinici concernenti
interventi di psicoterapia e psicologico clinici. Gli studenti
prepareranno dei resoconti clinici utilizzabili per una analisi dei
singoli casi, a cui faranno seguito esercitazioni in piccoli gruppi in
aula finalizzate alla progettazione di un intervento.
In alternativa tra loro:
Intervento psicologico clinico per la promozione della salute
Il laboratorio sarà rivolto all’acquisizione di competenze
professionalizzanti sul ruolo della psicologia nei contesti sanitari. In
particolare, gli studenti parteciperanno, in piccoli gruppi, alle
attività di: - somministrazione di test self-report e conduzione di
interviste; - progettazione di interventi sulla promozione della salute
in ambito sanitario; - progettazione di ricerche di base e
ricerche-intervento nell'ambito della promozione della salute in ambito
sanitario.
Il docente potrà anche valutare di seguire gli studenti su attività
professionalizzanti da loro stessi proposte.
Psicopatologia e intervento psicologico clinico
Il laboratorio avrà l’obiettivo di sviluppare alcune competenze
professionalizzanti per gli studenti. È prevista l’analisi e la
discussione di casi clinici e di situazioni cliniche proposte dal
docente, Verranno proposte simulate tra gli studenti; si proporrà la
visione di materiali multimediali in modo da stimolare il dibattito tra
gli studenti in merito alle dinamiche psicologiche rappresentate, lo
studente verrà guidato nella progettazione e nell’analisi degli studi
sperimentali, presso specifici laboratori attrezzati (laboratorio di
psicologia clinica) relativi ai temi trattati nel corso.
Visto che, accanto ai laboratori di alta specializzazione associati ai
vari insegnamenti, il Corso di Laurea organizza nell’ambito delle altre
attività formative professionalizzanti (AAP) ulteriori attività fruibili
in piccoli gruppi, anche nella forma di esperienze in strutture esterne
al Dipartimento presso cui afferisce il Corso di Laurea. In tali
attività ciascuno studente viene guidato, monitorato e supervisionato
individualmente da un singolo docente di riferimento, che sollecita un
atteggiamento attivo da parte dello studente;
Considerato che le predette attività individualizzate richiedono posti
studio personalizzati, finalizzate ad attività didattiche che implicano
interattività studente-docente, feedback personalizzati, raccolte di
osservazioni e somministrazioni di test e questionari, anche in enti
esterni al il Dipartimento a cui il corso di laurea afferisce, in modo
da enfatizzare la possibilità di apprendere attraverso attività
pratiche.
In sintesi,
Viste le attività formative sopra descritte, che forniscono competenze
acquisibili solo attraverso laboratori di alta specializzazione, che
richiedono l’uso dei sistemi informatici e tecnologici descritti in
questo documento, che prevedono un numero definito di posti studio e
attività individualizzate:
Considerati i posti studio disponibili per tali attività, le strutture
informatiche e tecnologiche, i posti studio presso l’aula multimediale e
ulteriormente considerate le possibili turnazioni nel loro utilizzo che
portano a confermare il numero programmato dell’a.a. precedente
Si richiede
la programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di Laurea
magistrale in Psicologia Clinica (LM-51), ai sensi della Legge 2 agosto
1999 n. 264, per un numero di studenti non superiori a 145 unità, di cui
140 studenti comunitari e n. 5 studenti extra-comunitari, in
considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
- l’uso di laboratori ad alta specializzazione cosi come sopra
descritti, che richiedono posti studio personalizzati, con una
disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 145;
- l’uso di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero
di studenti pari a 145.”
-
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n. 122/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea magistrale in Psicologia clinica, classe LM-51, della
Facoltà di Medicina e Psicologia.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia (
Allegato
44)
DELIBERAZIONE N. 172/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia
del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 122 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo del corso di laurea magistrale in
Psicologia clinica, classe LM-51, della Facoltà di Medicina e
Psicologia, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero
di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 145 studenti di cui
140 italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 5
extracomunitari non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI
LAUREA MAGISTRALE IN PSICOPATOLOGIA DINAMICA DELLO SVILUPPO AD ACCESSO
PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con
delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per
il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2
della legge n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“Vista la LEGGE 2 agosto 1999, n. 264
Visti i requisiti EuroPsy, ossia i criteri che permettono al laureato in
Psicologia di accreditarsi professionalmente nei paesi dell’UE e che
indicano le competenze metodologiche che debbono essere acquisite. Tra
tali criteri vi sono quelli della pratica sperimentale, di quella
metodologica e statistica, quella relativa alla acquisizione e alla
analisi statistica dei dati. Inoltre tra le abilitàà da acquisire, vi
sono quelle legate alla valutazione e all’assessment, all’intervista,
alla costruzione e all'utilizzo di test e questionari, agli standard
etici e professionali.
Visto il documento congiunto approvato in data 24 e 25 Novembre 2017 dai
principali organi di rappresentanza professionale, accademica e
scientifica della psicologia italiana, Consiglio Nazionale dell’Ordine
degli Psicologi (CNOP), Conferenza della Psicologia Accademica (CPA),
Associazione Italiana di Psicologia (AIP) nel quale si afferma che “la
qualità̀ delle attività̀ formative è fondamentale per assicurare la
preparazione di psicologi capaci di agire sugli aspetti comportamentali,
relazionali, cognitivi e affettivi della tutela e della promozione della
salute e richiede competenze pratiche di alta specializzazione da
svolgersi durante l’intero percorso formativo, triennale e magistrale.
Le attività̀ formative professionalizzanti e di alta specializzazione
non possono essere demandate al tirocinio post laurea, che ha funzioni
diverse, legate a una pratica supervisionata e mirata all’acquisizione
non delle competenze, bensì̀ dell’autonomia professionale.
Il percorso triennale L-24 deve sia sviluppare nei discenti conoscenze
in tutti i settori della psicologia sia fornire una solida base tecnica
e metodologica; le successive lauree magistrali LM/51 devono assicurare
attività̀ formative volte allo sviluppo di competenze professionali da
applicare in ambiti molto delicati, da declinare in funzione della
specificità̀ dell’offerta formativa proposta dai singoli atenei.
In ogni caso, tanto nei percorsi triennali quanto in quelli magistrali,
le competenze complesse che sostanziano la formazione di un laureato in
psicologia sono il risultato di pratiche di insegnamento-apprendimento
basate su analisi degli errori e su feedback individuali. Esse, per
risultare efficaci, vanno necessariamente svolte in ambiti laboratoriali
di alta specializzazione, a bassa e sostenibile numerosità̀ ed alta
intensità̀ di scambio informativo e formativo assicurato da docenti
qualificati”.
Considerato che l’acquisizione di tali competenze avviene
necessariamente attraverso esperienze laboratoriali di alta
specializzazione e attraverso attivitàà individualizzate che prevedono
lavori in piccoli gruppi e posti studio personalizzati, in particolare
se si considera che esse rappresentano la base formativa per la
preparazione a una professione vigilata, regolamentata ai sensi della
Legge n° 56 del 18 febbraio 1989 e della legge n° 170 dell'11 luglio
2003 in quanto funzionale alla tutela del diritto costituzionale alla
salute e riconosciuta a pieno titolo, all’interno delle professioni
sanitarie riordinate a seguito dell’approvazione del cosiddetto “Decreto
Lorenzin”.
Visto che, congruentemente con quanto sopra considerato, il Corso di
Laurea magistrale in Psicopatologia dinamica dello sviluppo della
Sapienza prevede la presenza di attività laboratoriale di alta
specializzazione nell’offerta formativa e che tale attività
laboratoriale di alta specializzazione si realizza attraverso la
proposizione di 10 corsi/insegnamenti in cui 3 dei CFU complessivi
saranno specificamente dedicati allo svolgimento di tali attività, per
un totale di 30 CFU complessivi di attività di laboratorio ad alta
specializzazione nel biennio del Corso di Laurea;
Considerato che le ore dedicate alle attività di laboratorio non vengono
utilizzate per l’esposizione di contenuti meramente teorici attinenti
alla materia oggetto dell’insegnamento ma rappresentano una sorgente di
apprendimento indipendente e completamente differenziata da quella
rappresentata dalla modalità standard della lezione frontale,
consistendo infatti nell’acquisizione di tecniche, nello svolgimento di
procedure e nell’esercizio di pratiche che caratterizzano in modo
peculiare l’ambito dell’insegnamento impartito, anche attraverso l’uso
di strumenti informatici e tecnologici specifici delle Scienze
Psicologiche e che non rientrano in una media dotazione universitaria;
Considerato in particolare che i laboratori di alta specializzazione – a
differenza della didattica frontale - rappresentano l’occasione in cui
gli studenti vengono posti a confronto, in modalità didattiche
necessariamente supervisionate, con strumenti, tecniche, casistiche,
test e con quegli strumenti conoscitivi e di intervento per la
prevenzione, la diagnosi, le attività̀ di abilitazione-riabilitazione e
di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli
organismi sociali e alle comunità̀ che definiscono la formazione di un
laureato in psicologia e che costituiscono gli atti tipici e riservati
alla figura dello psicologo;
Considerato che l’alta specializzazione dei laboratori previsti dai
singoli insegnamenti, peculiari del Corso di Laurea Magistrale in
Psicopatologia Dinamica dello Sviluppo (LM-51) si declina nei termini
che seguono:
Tecniche di osservazione e valutazione clinica nella famiglia: Facendo
riferimento ai paradigmi teorici appresi nel corso teorico (ad es.
Lausanne Trilogue Play o Coparenting and Family Rating Scale), lo
studente potrà osservare le tecniche adottate nella valutazione delle
relazioni familiari - attraverso l’analisi di videoregistrazioni
realizzate nel contesto dei servizi su situazioni reali - collaborando,
sotto supervisione, alla codifica e alla redazione del report clinico.
Per i casi analizzati nella fase di assessment, lo studente potrà
partecipare alla discussione di casi nella fase di progettazione
dell’intervento. Con riferimento agli interventi psicologici con le
famiglie, lo studente potrà fare pratica di strumenti (SOFTA) per la
valutazione dell’alleanza terapeutica in terapia di coppia e familiare.
Psicologia dinamica corso avanzato: teorie e modelli di intervento: Il
laboratorio attraverso supervisione diretta e presentazione di materiale
clinico permette allo studente di acquisire la capacità di comprendere
il significato clinico dei diversi approcci teorici psicodinamici e i
relativi percorsi di efficacia del cambiamento clinico. In particolare,
tramite la presentazione del materiale clinico discusso in piccoli
gruppi e con la supervisione del docente viene chiesto allo studente di
formulare delle ipotesi valutative sugli aspetti del funzionamento
psichico del paziente in riferimento ai manuali diagnostici DSM-5 e ai
costrutti psicodinamici analizzati nel corso e di esaminare le
componenti di transfert, controtransfert e alleanza terapeutica così
come emergono dal materiale clinico.
Psicopatologia dell'infanzia: All’interno del laboratorio lo studente
potrà fare esperienza di metodiche osservative nel campo della
psicopatologia infantile, utilizzate in fase valutativa e di intervento
clinico. Lo studente potrà fare esperienza diretta nella
somministrazione di strumenti osservativi e self-report in campioni
non-referred, discutendo in gruppo sulle modalità di somministrazione e
di codifica.
Psicopatologia delle relazioni di coppia e genitoriali: Il Laboratorio
ha come scopo quello di fornire una rappresentazione pratica dell’Adult
Attachment Interview (A.A.I.), strumento principe di valutazione
dell’attaccamento adulto e base di tutte le altre scale di misurazione
dell’attaccamento di coppia e genitoriale.
Psicopatologia dell'adolescenza: L’attività laboratoriale mira a
sviluppare capacità osservative degli studenti (modello della
osservazione partecipante orientata psicodinamicamente) delle dinamiche
adolescenziali, in particolare: 1) l’osservazione diretta degli
adolescenti (ad es. contesti di vita quali la scuola) e indiretta (ad
es. tramite filmati, registrazioni, materiali clinici); 2) la stesura di
report che descrivano quanto osservato; 3) l’analisi, i commenti e le
ipotesi cliniche relative alle dinamiche osservate e descritte; 4) la
discussione in gruppo e la supervisione dei report.
Psicopatologia: valutazione clinica e diagnosi: Durante il laboratorio
verranno condotte attività di discussione, supervisione e applicazione
pratica degli strumenti studiati, in modo che lo studente possa
acquisire competenze professionalizzanti nel campo della valutazione
psicodiagnostica. Verranno approfonditi i principali sistemi di
classificazione dei disturbi mentali (DSM-5, ICD-10, PDM-2) e le più
recenti procedure di assessment della personalità e del funzionamento
psicologico e relazionale (SWAP-200, SWAP-A) per una diagnosi al
servizio del trattamento.
Metodi psicometrici nella ricerca clinica: Il laboratorio offre agli
studenti la possibilità di pianificare, eseguire e interpretare le
analisi statistiche trattate nel corso, e di toccare con mano le
conseguenze pratiche dei problemi di validità e attendibilità. Il
laboratorio garantisce quindi l’acquisizione di competenze pratiche e
tecniche nel campo della pianificazione e conduzione delle ricerche, e
dell’analisi dei dati.
Condizioni di rischio nello sviluppo della comunicazione: L’attività
laboratoriale consentirà agli studenti di utilizzare diverse tipologie
di strumenti che prevedono una metodica di valutazione diretta
(osservazioni, videoregistrazioni) e indiretta (questionari, check-list,
QSCL, PVB, ASCB, LUI) che consentono di delineare diversi profili dello
sviluppo comunicativo-linguistico allo scopo di rilevare eventuali
condizioni di rischio o ritardo (late talkers).
Psichiatria psicodinamica e salute mentale: Il laboratorio mira a
permettere allo studente di acquisire la capacità di orientarsi nel
campo della psicopatologia fenomenologica e psicodinamica. Sulla base
dei dati clinici sarà in grado di argomentare circa gli elementi che
permettono di formulare la diagnosi, diagnosi differenziale e i principi
di trattamento dei principali quadri clinici di interesse psichiatrico
nell’arco della vita. Durante il laboratorio verranno condotte attività
di discussione e supervisione dei casi clinici presentati anche tramite
videoregistrazioni in modo che lo studente possa acquisire competenze
professionalizzanti nella gestione dei casi presentati.
In alternativa uno dei tre:
Psicosomatica in età evolutiva: valutazione e intervento: L’attività
laboratoriale consentirà un approfondimento dell’analisi dei dati
provenienti dall'osservazione clinica che evidenziano come molti
disturbi fisici e lamentele somatiche in età evolutiva tendano a
presentarsi a età specifiche e debbano essere messi in stretta relazione
con la maturazione degli organi e con le caratteristiche dello sviluppo
psicologico. Durante il laboratorio verranno svolte attività pratiche
inerenti la presentazione di materiale clinico; pratica diretta nella
somministrazione di multiple informants’ reports in popolazioni
non-cliniche e cliniche di soggetti in età evolutiva inerenti le
tematiche affrontate; discussione di gruppo sulle modalità di
somministrazione e di scoring supervisionato di strumenti di misura.
Tecniche del colloquio clinico in adolescenza: Nell’ambito del
laboratorio verrà dato spazio all’esperienza della consultazione
diagnostica in adolescenza attraverso la presentazione e discussione di
casi esemplificativi. Saranno illustrate le tecniche di conduzione e di
esplorazione del materiale clinico e le aree di valutazione fondamentali
con l’approfondimento di alcuni strumenti clinici e di ricerca. Nello
specifico, gli studenti potranno acquisire tecniche per lo svolgimento
dell’assessment in ambito clinico attraverso l’analisi di casi e
simulazione di procedure di valutazione dei dati clinici. Durante le
esercitazioni pratiche si organizzeranno scenari clinici inerenti
l’applicazione di tecniche di conduzione del colloquio e attività
pratiche di somministrazione di interviste semi-strutturate e test
psicodiagnostici.
Tecniche del colloquio clinico nell'infanzia e nella genitorialità: Il
laboratorio offrirà allo studente la possibilità di acquisire conoscenze
ed esperienze nell’area della genitorialità e delle condizioni di
rischio in età evolutiva. Lo studente sarà formato e supervisionato
nella somministrazione di questionari sui fattori di rischio della
genitorialità, nella conduzione di interviste semi-strutturate relative
alla maternità e alla paternità che hanno come focus la qualità delle
rappresentazioni mentali di sé come genitore, del bambino e della
relazione genitore-bambino, nelle tecniche osservative che riguardano la
clinica infantile. Saranno inoltre approfonditi i protocolli clinici più
frequentemente usati nell’area della psicopatologia infantile.
Visto che, accanto ai laboratori di alta specializzazione associati ai
vari insegnamenti, il Corso di Laurea organizza nell’ambito delle altre
attività formative professionalizzanti (AAP) ulteriori attività fruibili
in piccoli gruppi e in caso, esperienze pratiche in relazione ai servizi
clinici attivati presso il Dipartimento cui afferisce il Corso di
Laurea. In tali attività ciascun studente viene guidato, monitorato e
supervisionato individualmente da un singolo docente di riferimento, che
sollecita un atteggiamento attivo da parte dello studente.
Considerato che le attività individualizzate richiedono posti studio
personalizzati, finalizzate ad attività didattiche che implicano una più
diretta interazione studente-docente, feedback personalizzati, stesura
di report, raccolte di dati osservativi, somministrazioni di test e
questionari, anche in enti esterni convenzionati con il Dipartimento a
cui il corso di laurea afferisce.
In sintesi,
Viste le attività formative sopra descritte, che forniscono competenze
acquisibili solo attraverso laboratori di alta specializzazione, che
richiedono l’uso dei sistemi informatici e tecnologici descritti in
questo documento, che prevedono un numero definito di posti studio e
attività individualizzate:
Considerati i posti studio disponibili per tali attività, le strutture
informatiche e tecnologiche, i posti studio presso l’aula multimediale e
ulteriormente considerate le possibili turnazioni nel loro utilizzo che
portano a confermare il numero programmato dell’a.a. precedente
Si richiede
la programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di Laurea
in Psicopatologia Dinamica dello Sviluppo (LM-51), ai sensi della Legge
2 agosto 1999 n. 264, per un numero di studenti non superiori a 120
unità, di cui 115 studenti comunitari e n. 5 studenti extra-comunitari,
in considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio
prevede:
- l’uso di laboratori ad alta specializzazione cosi come sopra
descritti, che richiedono posti studio personalizzati, con una
disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 120, alla luce
dei posti studio utili e delle necessarie turnazioni;
- l’uso di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero
di studenti pari a 120.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n. 123/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea magistrale in Psicopatologia dinamica dello sviluppo,
classe LM-51, della Facoltà di Medicina e Psicologia.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia (
Allegato
45)
DELIBERAZIONE N. 173/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia
del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 123 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo del corso di laurea magistrale in
Psicopatologia dinamica dello sviluppo, classe LM-51, della Facoltà di
Medicina e Psicologia, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di
fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n.
120 studenti di cui 115 italiani, comunitari ed extracomunitari
residenti e 5 extracomunitari non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI
LAUREA MAGISTRALE IN PSICOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE E DEL MARKETING AD
ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N.
264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con
delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per
il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2
della legge n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“Vista la LEGGE 2 agosto 1999, n. 264
Visti i requisiti EuroPsy, ossia i criteri che permettono al laureato in
Psicologia di accreditarsi professionalmente nei paesi dell’UE e che
indicano le competenze metodologiche che debbono essere acquisite. Tra
tali criteri vi sono quelli della pratica sperimentale, di quella
metodologica e statistica, quella relativa alla acquisizione e alla
analisi statistica dei dati. Inoltre tra le abilitàà da acquisire, vi
sono quelle legate alla valutazione e all’assessment, all’intervista,
alla costruzione e all'utilizzo di test e questionari, agli standard
etici e professionali.
Visto il documento congiunto approvato in data 24 e 25 Novembre 2017 dai
principali organi di rappresentanza professionale, accademica e
scientifica della psicologia italiana, Consiglio Nazionale dell’Ordine
degli Psicologi (CNOP), Conferenza della Psicologia Accademica (CPA),
Associazione Italiana di Psicologia (AIP) nel quale si afferma che “la
qualità̀ delle attività̀ formative è fondamentale per assicurare la
preparazione di psicologi capaci di agire sugli aspetti comportamentali,
relazionali, cognitivi e affettivi della tutela e della promozione della
salute e richiede competenze pratiche di alta specializzazione da
svolgersi durante l’intero percorso formativo, triennale e magistrale.
Le attività̀ formative professionalizzanti e di alta specializzazione
non possono essere demandate al tirocinio post laurea, che ha funzioni
diverse, legate a una pratica supervisionata e mirata all’acquisizione
non delle competenze, bensì̀ dell’autonomia professionale.
Il percorso triennale L-24 deve sia sviluppare nei discenti conoscenze
in tutti i settori della psicologia sia fornire una solida base tecnica
e metodologica; le successive lauree magistrali LM/51 devono assicurare
attività̀ formative volte allo sviluppo di competenze professionali da
applicare in ambiti molto delicati, da declinare in funzione della
specificità̀ dell’offerta formativa proposta dai singoli atenei.
In ogni caso, tanto nei percorsi triennali quanto in quelli magistrali,
le competenze complesse che sostanziano la formazione di un laureato in
psicologia sono il risultato di pratiche di insegnamento-apprendimento
basate su analisi degli errori e su feedback individuali. Esse, per
risultare efficaci, vanno necessariamente svolte in ambiti laboratoriali
di alta specializzazione, a bassa e sostenibile numerosità̀ ed alta
intensità̀ di scambio informativo e formativo assicurato da docenti
qualificati”.
Considerato che l’acquisizione di tali competenze avviene
necessariamente attraverso esperienze laboratoriali di alta
specializzazione e attraverso attivitàà individualizzate che prevedono
lavori in piccoli gruppi e posti studio personalizzati, in particolare
se si considera che esse rappresentano la base formativa per la
preparazione a una professione vigilata, regolamentata ai sensi della
Legge n° 56 del 18 febbraio 1989 e della legge n° 170 dell'11 luglio
2003 in quanto funzionale alla tutela del diritto costituzionale alla
salute e riconosciuta a pieno titolo, all’interno delle professioni
sanitarie riordinate a seguito dell’approvazione del cosiddetto “Decreto
Lorenzin”.
Visto che, congruentemente con quanto sopra considerato, il Corso di
Laurea Magistrale in Psicologia della Comunicazione e del Marketing
della Sapienza prevede la presenza di attività laboratoriale di alta
specializzazione nell’offerta formativa e che tale attività
laboratoriale di alta specializzazione si realizza attraverso la
proposizione di 8 corsi/insegnamenti in cui 3 (in un caso 6) dei CFU
complessivi saranno specificamente dedicati allo svolgimento di tali
attività, per un totale di 27 CFU complessivi di attività di laboratorio
ad alta specializzazione nel biennio del Corso di Laurea;
Considerato che le ore dedicate alle attività di laboratorio non vengono
utilizzate per l’esposizione di contenuti meramente teorici attinenti
alla materia oggetto dell’insegnamento ma rappresentano una sorgente di
apprendimento indipendente e completamente differenziata da quella
rappresentata dalla modalità standard della lezione frontale,
consistendo infatti nell’acquisizione di tecniche, nello svolgimento di
procedure e nell’esercizio di pratiche che caratterizzano in modo
peculiare l’ambito dell’insegnamento impartito, anche attraverso l’uso
di strumenti informatici e tecnologici specifici delle Scienze
Psicologiche e che non rientrano in una media dotazione universitaria;
Considerato in particolare che i laboratori di alta specializzazione – a
differenza della didattica frontale - rappresentano l’occasione in cui
gli studenti vengono posti a confronto, in modalità didattiche
necessariamente supervisionate, con strumenti, tecniche, casistiche,
test e con quegli strumenti conoscitivi e di intervento per la
prevenzione, la diagnosi, le attività̀ di abilitazione-riabilitazione e
di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli
organismi sociali e alle comunità̀ che definiscono la formazione di un
laureato in psicologia e che costituiscono gli atti tipici e riservati
alla figura dello psicologo;
Considerato che l’alta specializzazione dei laboratori previsti dai
singoli insegnamenti, peculiari del Corso di Laurea in Psicologia della
Comunicazione e del Marketing (LM-51), si declina nei termini che
seguono:
Psicologia economica e dei consumi.
Le attività di laboratorio riguardano la progettazione e realizzazione
di ricerche empiriche volte a fornire evidenza utile a diverse tipi di
decisioni di marketing (brand image, estensione del brand, test di nuovi
prodotti e packaging, comunicazione). A tale scopo gli studenti svolgono
attività in gruppi molto ristretti (max 3 individui) che hanno la
responsabilità di sviluppare un progetto autonomo dalla formulazione del
problema (briefing) alla relazione finale (presentazione power point e
Word file). Durante le ore di laboratorio (72) i gruppi sono
costantemente supervisionati dal docente che provvede di volta in volta
a trasmettere al singolo studente sia le tecniche di costruzione di
questionari ad hoc, che l’uso di scale psicometriche già adattate.
Particolare attenzione è posta alla fase di selezione delle tecniche di
analisi dei dati e all’interpretazione psicologica dei risultati.
Tecniche di Analisi Multivariata.
Il laboratorio prevede che il singolo studente acquisisca una competenza
specialistica nell'implementazione di modelli di analisi dei dati con lo
specifico software SPSS. In particolare lo studente dovrà non solo
stabilire in quali condizioni si possono applicare i diversi modelli di
analisi dei dati discussi nelle lezioni frontali, ma dovrà anche
sviluppare una specifica competenza nella lettura, nella valutazione e
nella interpretazione di tali risultati rispetto alle ipotesi
scientifiche avanzate di volta in volta. Ciascuno studente durante il
laboratorio sarà stimolato a utilizzare tre diversi stili di
comunicazione: quello più didattico relativo alla discussione degli
aspetti legati ai principi dell'inferenza statistica; quello relativo
alla descrizione in termini scientifici e utilizzando le convenzioni e
gli standard vigenti a livello internazionale; e infine quello relativo
alla discussione dei risultati rispetto alle ipotesi iniziali che hanno
motivato il ricorso a determinati modelli di analisi dei dati. Infine il
laboratorio mira a fare emergere quelle competenze analitiche necessarie
a valutare se i risultati ottenuti siano sufficienti a supportare in
toto o in parte o per nulla le ipotesi iniziali.
Corso di Rappresentazioni Sociali e Comunicazione con Laboratorio di
Nuovi Media e Web Marketing.
Le ore dedicate alle attività di laboratorio rappresentano una sorgente
di apprendimento differenziata rispetto alla lezione frontale, in quanto
rientrano in esperienze pratiche guidate negli ambiti della
comunicazione e del marketing (e in particolare del web-marketing)
mediante percorsi di apprendimento individuali e in piccolissimi gruppi
con impegno del docente a tutoring individualizzato e di vari gruppi di
3-5 studenti. Previa condivisione e ulteriore esplorazione di fonti
bibliografiche atte alla ricostruzione della letteratura scientifica su
determinati argomenti di rilevanza “sociale” (individuati come focus
tematico del LAS) – mediante accesso a riviste specializzate tramite
l'account Sapienza e ai “big data e meta-data” inclusi nei repositories
specializzati della SoReCom ‘A.S. de Rosa’ @-library – nell’ambito del
LAS vengono sviluppati percorsi differenziati di indagine, individuando
sinergie tra le varie linee di indagine empirica proposte e gli
interessi individuali degli studenti verso l’esplorazione dei multipli
mondi digitali di internet a fini di ricerca su Rappresentazioni Sociali
e Comunicazione in rapporto ai vari ambiti applicativi del
Web-marketing. Per codificare e analizzare dati di natura multi-mediale
raccolti nei diversi ambienti di Internet caratterizzati da contesti
comunicativi a-sincroni e sincroni (dai siti web ai vari social media),
ci si avvale di griglie create ad hoc per le specifiche linee di ricerca
pianificate. Agli studenti – organizzati in piccoli sottogruppi di
lavoro – si richiede di svolgere alcune analisi descrittive e di
presentare in aula i risultati più salienti, elaborando anche tesine sia
individuali che di gruppo, ai fini della valutazione finale.
Innovazione Tecnologica e Processi Organizzativi.
Nell'ambito del corso si svolge un laboratorio che si configura come
un'esperienza di apprendimento applicata allo sviluppo di servizi
tecnologici. Esso in particolare: a) utilizza metodologie didattiche
specialistiche del Service Design Thinking e Service Design Doing; b)
prevede attività in cui gli studenti devono operare sotto supervisione
in piccoli gruppi e sotto supervisione individuale. Tale lavoro
supervisionato è oggetto di specifica valutazione ai fini dell'esame.
Psicologia della comunicazione organizzativa.
Il laboratorio organizza piccoli sottogruppi per attività pratiche nelle
quali applicare diverse conoscenze e competenze del programma del corso
specifico, anche integrandole con quelle degli insegnamenti già svolti
durante il primo anno magistrale. In funzione delle opportunità dello
specifico a.a., viene proposta una o più richieste di committenza su
temi di comunicazione organizzativa interna e/o esterna. Lo studente –
singolarmente e/o in piccolo gruppo, con l’ausilio di software
informatici e banche dati (verbali, numerici, iconici) – elabora,
realizza e presenta una proposta comunicativa indirizzata allo
stakeholder committente. Il docente fornisce supervisione nelle varie
fasi a livello sia individuale sia di piccolo gruppo. In caso di
committenza esterna, si attiva un processo di interazione sociale tra
studenti e stakeholder che contempla visita/e dello stakeholder in aula
e/o degli studenti presso la sede organizzativa della committenza.
Psicologia Dinamica.
1) Modulo per l'apprendimento delle tecniche di previsione del
comportamento di consumo tramite la costruzione di questionari basati
sul modello del comportamento pianificato e sul modello prospect con
l'utilizzo del software Inquisit 5 e col software Esurv per
l'implementazione on-line. 2) Modulo per l'apprendimento della
costruzione di tecniche implicite di misurazione di associazioni
automatiche e convinzioni implicite (utili alla previsione del
comportamento di consumo) con l'utilizzo del software Inquisit 5.3)
Modulo per il calcolo degli scoring delle misure self-report e delle
misure implicite, e del loro utilizzo per modelli previsionali legati al
comportamento di consumo tramite il software SPSS 24. La supervisione è
condotta sul singolo studente
Sociologia dei media e della comunicazione Pubblicitaria.
Il laboratorio prevede specifiche attività di singoli studenti e di
piccolissimi gruppi (max 3 persone) che consentano l’acquisizione di
competenze specifiche nell’ambito della ricerca applicata alla
comunicazione pubblicitaria e alla comunicazione sui media tradizionali
e i social media. Si progettano specifiche campagne di comunicazione dei
brand, con particolare attenzione alle componenti del communication mix
e del marketing mix, con analisi di casi specifici di comunicazione nei
diversi mezzi (affissioni, stampa, radio, tv e Internet), per i
differenti target, in relazione ai vari settori merceologici e con
diverse finalità (pubblicità commerciale e pubblicità sociale), al fine
di individuare le più efficaci strategie di posizionamento o
ri-posizionamento di un brand. Le esercitazioni pratiche prevedono il
monitoraggio costante in tutte le fasi del laboratorio, in modo da
consentire ad ogni singolo studente di poter acquisire e padroneggiare
le principali tecniche di indagine e analisi dei dati nell’ambito dello
specifico campo dei media e della comunicazione pubblicitaria.
Tecniche psicosociali per la ricerca organizzativa.
Integrazione e approfondimento dei riferimenti teorici trattati nel
modulo teorico, attraverso l’apprendimento e l’utilizzo in modalità
guidata di metodologie di analisi di contesti organizzativi e sociali, e
di rilevazione di domande e bisogni potenziali per la progettazione di
interventi di cambiamento e sviluppo. In particolare – mediante la
visione di filmati, esercitazioni in sottogruppo, analisi di casi,
role-playing in aula ed esercitazioni sul campo, curando sempre la
supervisione individuale – è proposto l’utilizzo di diverse metodologie
(osservazione, brain-storming, focus group), prevalentemente di
carattere qualitativo, proprie della ricerca-intervento in ambito
psicologico-sociale.
Visto che, nell’arco dei due anni del Corso di Studio magistrale sono
previste 75 ore, pari a 3 CFU, da svolgere come Altre Attività
Professionalizzanti (AAP). A ogni singolo studente è richiesto di
partecipare attivamente a un’ampia gamma di possibili incontri offerti
internamente o esternamente al Corso di Studio magistrale, rispettando
uno specifico regolamento. Tutte le ore prevedono la presenza
individuale e il carattere professionale delle attività relativamente a
possibili ambiti lavorativi, avvalendosi anche di materiali cartacei
specialistici e/o di nuove tecnologie, nonché di una stretta
supervisione interpersonale. Tipicamente le ore di AAP prevedono la
(co-)conduzione da parte di rappresentanti di Enti o Aziende.
In sintesi,
Viste le attività formative sopra descritte, che forniscono competenze
acquisibili solo attraverso laboratori di alta specializzazione, che
richiedono l’uso dei sistemi informatici e tecnologici descritti in
questo documento, che prevedono un numero definito di posti studio e
attività individualizzate:
Considerati i posti studio disponibili per tali attività, le strutture
informatiche e tecnologiche, i posti studio presso l’aula multimediale e
ulteriormente considerate le possibili turnazioni nel loro utilizzo che
portano a confermare il numero programmato dell’a.a. precedente
Si richiede
la programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di Laurea
Magistrale in Psicologia della Comunicazione e del Marketing (LM-51), ai
sensi della Legge 2 agosto 1999 n. 264, per un numero di studenti non
superiori a 80 unità, di cui 75 studenti comunitari e n. 5 studenti
extra-comunitari, in considerazione del fatto che l’ordinamento del
corso di studio prevede:
- l’uso di laboratori ad alta specializzazione cosi come sopra
descritti, che richiedono posti studio personalizzati, con una
disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 80, alla luce
dei posti studio utili e delle necessarie turnazioni;
- l’uso di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero
di studenti pari a 80.
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n. 124/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea magistrale in Psicologia della Comunicazione e del
Marketing, classe LM-51, della Facoltà di Medicina e Psicologia.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia
(Allegato 46)
DELIBERAZIONE N. 174/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia
del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 124 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo del corso di laurea magistrale in
Psicologia della Comunicazione e del Marketing, classe LM-51, della
Facoltà di Medicina e Psicologia, per l’anno accademico 2018-2019,
nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di
corso in n. 80 studenti di cui 75 italiani, comunitari ed
extracomunitari residenti e 5 extracomunitari non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI
LAUREA MAGISTRALE IN PSICOLOGIA APPLICATA AI CONTESTI DELLA SALUTE, DEL
LAVORO E GIURIDICO-FORENSE AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI
SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con
delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per
il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2
della legge n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“Vista la LEGGE 2 agosto 1999, n. 264
Visti i requisiti EuroPsy, ossia i criteri che permettono al laureato in
Psicologia di accreditarsi professionalmente nei paesi dell’UE e che
indicano le competenze metodologiche che debbono essere acquisite. Tra
tali criteri vi sono quelli della pratica sperimentale, di quella
metodologica e statistica, quella relativa alla acquisizione e alla
analisi statistica dei dati. Inoltre tra le abilità da acquisire, vi
sono quelle legate alla valutazione e all’assessment, all’intervista,
alla costruzione e all'utilizzo di test e questionari, agli standard
etici e professionali.
Visto il documento congiunto approvato in data 24 e 25 Novembre 2017 dai
principali organi di rappresentanza professionale, accademica e
scientifica della psicologia italiana, Consiglio Nazionale dell’Ordine
degli Psicologi (CNOP), Conferenza della Psicologia Accademica (CPA),
Associazione Italiana di Psicologia (AIP) nel quale si afferma che “la
qualità̀ delle attività̀ formative è fondamentale per assicurare la
preparazione di psicologi capaci di agire sugli aspetti comportamentali,
relazionali, cognitivi e affettivi della tutela e della promozione della
salute e richiede competenze pratiche di alta specializzazione da
svolgersi durante l’intero percorso formativo, triennale e magistrale.
Le attività̀ formative professionalizzanti e di alta specializzazione
non possono essere demandate al tirocinio post laurea, che ha funzioni
diverse, legate a una pratica supervisionata e mirata all’acquisizione
non delle competenze, bensì̀ dell’autonomia professionale.
Il percorso triennale L-24 deve sia sviluppare nei discenti conoscenze
in tutti i settori della psicologia sia fornire una solida base tecnica
e metodologica; le successive lauree magistrali LM/51 devono assicurare
attività̀ formative volte allo sviluppo di competenze professionali da
applicare in ambiti molto delicati, da declinare in funzione della
specificità̀ dell’offerta formativa proposta dai singoli atenei.
In ogni caso, tanto nei percorsi triennali quanto in quelli magistrali,
le competenze complesse che sostanziano la formazione di un laureato in
psicologia sono il risultato di pratiche di insegnamento-apprendimento
basate su analisi degli errori e su feedback individuali. Esse, per
risultare efficaci, vanno necessariamente svolte in ambiti laboratoriali
di alta specializzazione, a bassa e sostenibile numerosità̀ ed alta
intensità̀ di scambio informativo e formativo assicurato da docenti
qualificati”.
Considerato che l’acquisizione di tali competenze avviene
necessariamente attraverso esperienze laboratoriali di alta
specializzazione e attraverso attivitàà individualizzate che prevedono
lavori in piccoli gruppi e posti studio personalizzati, in particolare
se si considera che esse rappresentano la base formativa per la
preparazione a una professione vigilata, regolamentata ai sensi della
Legge n° 56 del 18 febbraio 1989 e della legge n° 170 dell'11 luglio
2003 in quanto funzionale alla tutela del diritto costituzionale alla
salute e riconosciuta a pieno titolo, all’interno delle professioni
sanitarie riordinate a seguito dell’approvazione del cosiddetto “Decreto
Lorenzin”.
Visto che, congruentemente con quanto sopra considerato, il Corso di
Laurea magistrale in Psicologia Applicata ai Contesti della Salute, del
Lavoro e Giuridico-forense della Sapienza prevede la presenza di
attività laboratoriale di alta specializzazione nell’offerta formativa e
che tale attività laboratoriale di alta specializzazione si realizza
attraverso la proposizione di 7 corsi/insegnamenti in cui 3 dei CFU
complessivi saranno specificamente dedicati allo svolgimento di tali
attività, per un totale di 21 CFU complessivi di attività di laboratorio
ad alta specializzazione nel biennio del Corso di Laurea;
Considerato che le ore dedicate alle attività di laboratorio non vengono
utilizzate per l’esposizione di contenuti meramente teorici attinenti
alla materia oggetto dell’insegnamento ma rappresentano una sorgente di
apprendimento indipendente e completamente differenziata da quella
rappresentata dalla modalità standard della lezione frontale,
consistendo infatti nell’acquisizione di tecniche, nello svolgimento di
procedure e nell’esercizio di pratiche che caratterizzano in modo
peculiare l’ambito dell’insegnamento impartito, anche attraverso l’uso
di strumenti informatici e tecnologici specifici delle Scienze
Psicologiche e che non rientrano in una media dotazione universitaria;
Considerato in particolare che i laboratori di alta specializzazione – a
differenza della didattica frontale - rappresentano l’occasione in cui
gli studenti vengono posti a confronto, in modalità didattiche
necessariamente supervisionate, con strumenti, tecniche, casistiche,
test e con quegli strumenti conoscitivi e di intervento per la
prevenzione, la diagnosi, le attività̀ di abilitazione-riabilitazione e
di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli
organismi sociali e alle comunità̀ che definiscono la formazione di un
laureato in psicologia e che costituiscono gli atti tipici e riservati
alla figura dello psicologo;
Considerato che l’alta specializzazione dei laboratori previsti dai
singoli insegnamenti, peculiari del Corso di Laurea in Psicologia
Applicata ai contesti della Salute, del Lavoro e Giuridico-Forense
(LM-51), si declina nei termini che seguono:
Comuni a tutti i curricola:
Analisi dei dati
Esercitazioni pratiche con addestramento individuale ed in piccolo
gruppo all’uso dei principali metodi di analisi di dati. Il Laboratorio
è condotto con metodologie avanzate, uso di pacchetti statistici
rispetto ai quali lo studente deve seguito individualmente durante
l’apprendimento. Il Laboratorio prevede verifiche individuali
sull’apprendimento delle metodologie e la capacità di condurre
correttamente le analisi dei dati.
Valutazione della personalità
Il Laboratorio prevede l’apprendimento di metodologie di valutazione
della personalità; vengono proposti test il cui apprendimento richiede
supervisione individuale e analisi di protocolli. Le metodologie di
somministrazione, di siglatura e di interpretazione sono proposte
attraverso lavoro individuale di piccolo gruppo.
Tecniche del Colloquio e del Counseling
Il Laboratorio è strutturato in modo da coinvolgere gli Studenti
individualmente in esperienze di conduzione di colloquio e di sedute di
counseling in simulazione ed in situazioni reali in qualità di
osservatori partecipanti. In piccoli gruppi sono coinvolti in esperienze
di counseling con esperti che effettuano un attento monitoraggio
individuale delle abilità di conduzione.
Curriculum Salute:
Psicologia della Salute
Il Laboratorio è dedicato alla valutazione di casi, alle procedute di
diagnosi, alla stesura di progetti di trattamento. Lo Studente è
individualmente coinvolto nella valutazione di situazioni di rischio,
nella progettazione di interventi a vari livelli e nelle metodologie di
verifica di procedure evidence based.
Psicologia clinica corso avanzato
Il Laboratorio è focalizzato sull’insegnamento delle tecniche della
psicologia clinica (diagnosi e intervento). Si svolge con una
metodologia di focalizzazione sui casi e implica osservazioni dirette e
guidate preso l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea dove il Docente conduce
esercitazioni pratiche con partecipazione diretta degli Studenti, con
opportuno tutoraggio, ai procedimenti diagnostici. Ciascuno studente
prepara report e partecipa attivamente alla discussione del casi.
Metodologia della ricerca clinica e tecniche di intervento
Il Laboratorio è focalizzato sulla presentazione di aspetti metodologici
legati a casi concreti sui quali lo Studente individualmente deve
compiere osservazioni, valutazioni, diagnosi e progetti di intervento.
Lo Studente è coinvolto individualmente ed in piccolo gruppo in analisi
di casi clinici, progetti di trattamento ed esame delle metodologie.
Psicologia della coscienza
Il Laboratorio impegna gli Studenti a livello individuale e di piccolo
gruppo sulle più avanzate tecniche evidence based di analisi degli stili
di coscienza e di intervento con tecniche di mindfullnes che devono
essere sperimentate a livello individuale con attento monitoraggio.
Curriculum Lavoro:
Teorie e Tecniche di selezione e assessment
Il Laboratorio si costituisce come applicazione pratica
dell’insegnamento delle tecniche di selezione e di assessment, comporta
che gli Studenti usino materiali e test e apprendano attraverso il
coinvolgimento in prima persona le complesse metodologie della selezione
del personale nei luoghi di lavoro. Gli Studenti lavorano
individualmente e in piccolo gruppo.
Valutazione e talent Managment
Si tratta di un Laboratorio che prevede l’apprendimento individuale e in
piccolo gruppo delle tecniche di valutazione e del talent management.
Nel Laboratorio vengono coinvolti Esperti dal mondo del lavoro che
dialogano con gli Studenti e li coinvolgono in simulazioni pratiche di
aspetti professionali individualmente ed in piccolo gruppo.
Formazione e sviluppo organizzativo
Il laboratorio impegna gli Studenti a livello individuale e di piccolo
gruppo in compiti di analisi organizzativa ai vari livelli. Particolare
attenzione viene data a fornire competenze di analisi della domanda e
dei principali modelli impiegati nella formazione: in entrambi i casi lo
studente opera individualmente con supervisione e monitoraggio, compie
analisi di casi e si cimenta in proposte di piani formativi.
Psicologia della decisione
Il Laboratorio è dedicato a fornire competenze in tema di project
management. Gli Studenti sono impegnati a preparare individualmente
progetti ad analizzare la fattibilità e costruire i piani operativi con
un attento confronto individuale con il docente. Gli Studenti vengono
inoltre messi nella possibilità di conseguire un alto livello di
capacità progettuale verificato secondo gli standard internazionali e i
criteri di valutazione in uso presso i principali Enti nazionali ed
internazionali.
Curriculum Giuridico-forense:
Psicologia Applicata ai contesti giuridico Forensi
Laboratorio di Psicologia della Decisione. Il Laboratorio, a frequenza
obbligatoria, mira a fornire specifiche competenze relative alla presa
di decisione nel contesto giuridico-forense. In particolare saranno
presi in considerazione i principali bias decisionali e come questi si
riverberano nelle decisioni legali. Il focus sarà sull’addestramento,
attraverso pratica diretta, studi di casi, e simulazioni, alla analisi
di casi legali e a alla redazione di report peritali dal punto di vista
dei modelli teorici correnti sul giudizio e la decisione. Il lavoro
all’interno del laboratorio sarà svolto individualmente sotto la
supervisione diretta del docente responsabile.
Processi cognitivi e trauma
Il laboratorio si pone ad elevato livello esperienziale coinvolgendo gli
studenti singolarmente ed in piccolo gruppo nell’esame di protocolli di
valutazione, diagnosi e trattamento di casi di disturbo post traumatico.
Particolare attenzione viene data all’esame dell’impatto del trauma sui
processi cognitivi attraverso esame di casistica e valutazione di
procedure diagnostiche.
Conflitto e Mediazione
Il Laboratorio è dedicato al coinvolgimento individuale degli Studenti
in situazione di mediazione e di gestione di alti livelli di conflitto
in ambito familiare. Gli Studenti accedono individualmente al Centro di
Mediazione presso il Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica e
osservano, con le opportune modalità, gli incontri di mediazione. Sono
coinvolti attivamente nella stesura dei protocolli, nell’esame dei casi,
nei progetti di intervento e preparano le relazioni con la supervisione.
Memoria e testimonianza
Il laboratorio è centrato su esperienze pratiche con presentazione e
istruzione all’uso e all’interpretazione di strumenti specifici per la
valutazione dei processi mnestici. Particolare rilevanza viene data alla
memoria nelle situazioni di testimonianza con coinvolgimento individuale
degli studenti in esperienze pratiche di raccolte testimoniali in
simulazione.
Visto che, accanto ai laboratori di alta specializzazione associati ai
vari insegnamenti, il Corso di Laurea organizza nell’ambito delle altre
attività formative professionalizzanti (AAP) ulteriori attività fruibili
in piccoli gruppi, anche nella forma di esperienze in strutture esterne
al Dipartimento a cui afferisce il Corso di Laurea. In tali attività
ciascuno studente viene guidato, monitorato e supervisionato
individualmente da un singolo docente di riferimento, che sollecita un
atteggiamento attivo da parte dello studente;
Considerato che le predette attività individualizzate richiedono posti
studio personalizzati, finalizzate ad attività didattiche che implicano
interattività studente-docente, feedback personalizzati, raccolte di
osservazioni e somministrazioni di test e questionari, anche in enti
esterni convenzionati con il Dipartimento a cui il corso di laurea
afferisce, in modo da enfatizzare la possibilità di apprendere
attraverso attività pratiche
In sintesi,
Viste le attività formative sopra descritte, che forniscono competenze
acquisibili solo attraverso laboratori di alta specializzazione, che
richiedono l’uso dei sistemi informatici e tecnologici descritti in
questo documento, che prevedono un numero definito di posti studio e
attività individualizzate:
Considerati i posti studio disponibili per tali attività, le strutture
informatiche e tecnologiche, i posti studio presso l’aula multimediale e
ulteriormente considerate le possibili turnazioni nel loro utilizzo che
portano a confermare il numero programmato dell’a.a. precedente
Si richiede la programmazione degli accessi a livello locale per il
Corso di Laurea in Psicologia Applicata ai contesti della Salute, del
Lavoro e Giuridico-Forense (LM-51), ai sensi della Legge 2 agosto 1999
n. 264, per un numero di studenti non superiori a 120 unità, di cui 115
studenti comunitari e n. 5 studenti extra-comunitari, in considerazione
del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede:
- l’uso di laboratori ad alta specializzazione cosi come sopra
descritti, che richiedono posti studio personalizzati, con una
disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 120, alla luce
dei posti studio utili e delle necessarie turnazioni;
- l’uso di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero
di studenti pari a 120.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n. 125/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea magistrale in Psicologia applicata ai contesti della
salute, del lavoro e giuridico-forense, classe LM-51, della Facoltà di
Medicina e Psicologia.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia
(Allegato 47)
DELIBERAZIONE N. 175/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia
del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 125 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo del corso di laurea magistrale in
Psicologia applicata ai contesti della salute, del lavoro e
giuridico-forense, classe LM-51, della Facoltà di Medicina e Psicologia,
per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero di studenti
iscrivibili al primo anno di corso in n. 120 studenti di cui 115
italiani, comunitari ed extracomunitari residenti e 5 extracomunitari
non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI
LAUREA MAGISTRALE IN PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO TIPICO E ATIPICO, AD
ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N.
264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con
delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per
il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2
della legge n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“Vista la LEGGE 2 agosto 1999, n. 264
Visti i requisiti EuroPsy, ossia i criteri che permettono al laureato in
Psicologia di accreditarsi professionalmente nei paesi dell’UE e che
indicano le competenze metodologiche che debbono essere acquisite. Tra
tali criteri vi sono quelli della pratica sperimentale, di quella
metodologica e statistica, quella relativa alla acquisizione e alla
analisi statistica dei dati. Inoltre tra le abilitàà da acquisire, vi
sono quelle legate alla valutazione e all’assessment, all’intervista,
alla costruzione e all'utilizzo di test e questionari, agli standard
etici e professionali.
Visto il documento congiunto approvato in data 24 e 25 Novembre 2017 dai
principali organi di rappresentanza professionale, accademica e
scientifica della psicologia italiana, Consiglio Nazionale dell’Ordine
degli Psicologi (CNOP), Conferenza della Psicologia Accademica (CPA),
Associazione Italiana di Psicologia (AIP) nel quale si afferma che “la
qualità̀ delle attività̀ formative è fondamentale per assicurare la
preparazione di psicologi capaci di agire sugli aspetti comportamentali,
relazionali, cognitivi e affettivi della tutela e della promozione della
salute e richiede competenze pratiche di alta specializzazione da
svolgersi durante l’intero percorso formativo, triennale e magistrale.
Le attività̀ formative professionalizzanti e di alta specializzazione
non possono essere demandate al tirocinio post laurea, che ha funzioni
diverse, legate a una pratica supervisionata e mirata all’acquisizione
non delle competenze, bensì̀ dell’autonomia professionale.
Il percorso triennale L-24 deve sia sviluppare nei discenti conoscenze
in tutti i settori della psicologia sia fornire una solida base tecnica
e metodologica; le successive lauree magistrali LM/51 devono assicurare
attività̀ formative volte allo sviluppo di competenze professionali da
applicare in ambiti molto delicati, da declinare in funzione della
specificità̀ dell’offerta formativa proposta dai singoli atenei.
In ogni caso, tanto nei percorsi triennali quanto in quelli magistrali,
le competenze complesse che sostanziano la formazione di un laureato in
psicologia sono il risultato di pratiche di insegnamento-apprendimento
basate su analisi degli errori e su feedback individuali. Esse, per
risultare efficaci, vanno necessariamente svolte in ambiti laboratoriali
di alta specializzazione, a bassa e sostenibile numerosità̀ ed alta
intensità̀ di scambio informativo e formativo assicurato da docenti
qualificati”.
Considerato che l’acquisizione di tali competenze avviene
necessariamente attraverso esperienze laboratoriali di alta
specializzazione e attraverso attivitàà individualizzate che prevedono
lavori in piccoli gruppi e posti studio personalizzati, in particolare
se si considera che esse rappresentano la base formativa per la
preparazione a una professione vigilata, regolamentata ai sensi della
Legge n° 56 del 18 febbraio 1989 e della legge n° 170 dell'11 luglio
2003 in quanto funzionale alla tutela del diritto costituzionale alla
salute e riconosciuta a pieno titolo, all’interno delle professioni
sanitarie riordinate a seguito dell’approvazione del cosiddetto “Decreto
Lorenzin”.
Visto che, congruentemente con quanto sopra considerato, il Corso di
Laurea in Corso di Laurea magistrale Psicologia dello sviluppo tipico e
atipico della Sapienza prevede la presenza di attività laboratoriale di
alta specializzazione nell’offerta formativa e che tale attività
laboratoriale di alta specializzazione si realizza attraverso la
proposizione di 7 corsi/insegnamenti in cui 3 dei CFU complessivi
saranno specificamente dedicati allo svolgimento di tali attività, per
un totale di 21 CFU complessivi di attività di laboratorio ad alta
specializzazione nel biennio del Corso di Laurea;
Considerato che le ore dedicate alle attività di laboratorio non vengono
utilizzate per l’esposizione di contenuti meramente teorici attinenti
alla materia oggetto dell’insegnamento ma rappresentano una sorgente di
apprendimento indipendente e completamente differenziata da quella
rappresentata dalla modalità standard della lezione frontale,
consistendo infatti nell’acquisizione di tecniche, nello svolgimento di
procedure e nell’esercizio di pratiche che caratterizzano in modo
peculiare l’ambito dell’insegnamento impartito, anche attraverso l’uso
di strumenti informatici e tecnologici specifici delle Scienze
Psicologiche e che non rientrano in una media dotazione universitaria;
Considerato in particolare che i laboratori di alta specializzazione – a
differenza della didattica frontale - rappresentano l’occasione in cui
gli studenti vengono posti a confronto, in modalità didattiche
necessariamente supervisionate, con strumenti, tecniche, casistiche,
test e con quegli strumenti conoscitivi e di intervento per la
prevenzione, la diagnosi, le attività̀ di abilitazione-riabilitazione e
di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli
organismi sociali e alle comunità̀ che definiscono la formazione di un
laureato in psicologia e che costituiscono gli atti tipici e riservati
alla figura dello psicologo;
Considerato che l’alta specializzazione dei laboratori previsti dai
singoli insegnamenti, peculiari del Corso di Laurea magistrale
Psicologia dello sviluppo tipico e atipico si declina nei termini che
seguono:
Neuropsicologia: approfondimento delle tecniche di osservazione e
valutazione del comportamento di pazienti con disturbi cognitivi
derivanti da lesioni cerebrali; inquadramento diagnostico per progettare
le linee guida di un intervento; stesura di resoconti della valutazione
neuropsicologica. Lo studente dovrà inoltre essere in grado di
comprendere ed analizzare criticamente articoli scientifici su argomenti
di neuropsicologia e neuroscienze cognitive.
Tecniche psicometriche: approfondimento dei metodi e delle tecniche
psicometriche, con specifico riferimento alla comprensione e valutazione
di risultati di ricerche in cui siano utilizzate tecniche statistiche
multivariate; alla progettazione e realizzazione di piani sperimentali
per la verifica di ipotesi; alla verifica dell’efficacia di interventi
in contesti riabilitativi o educativi. Gli studenti saranno in grado di
sviluppare un progetto di ricerca o di intervento, di somministrare i
vari strumenti di raccolta dati ed effettuare analisi statistiche con
successive interpretazioni dei risultati.
Psicologia dello sviluppo tipico e atipico del linguaggio:
approfondimento di tecniche di trascrizione e analisi di linguaggio
infantile; test standardizzati con supervisione; analisi e discussione
di casi; osservazione di sedute di valutazione di bambini da effettuare
presso i servizi presenti nel Dipartimento a cui il corso di laurea
afferisce.
Psicologia dei gruppi e delle organizzazioni educative: approfondimento
di tecniche e di metodologie da utilizzare in organizzazioni educative;
svolgimento di un project work in organizzazioni educative esterne
svolgendo le seguenti attività: realizzazione di osservazioni
etnografiche di sfondo; conduzione e analisi di interviste; osservazioni
e analisi di attività interattive di gruppi e comunità di pratiche;
stesura di un resoconto scritto.
Tecniche di valutazione dello sviluppo: approfondimento di strumenti e
tecniche di valutazione nelle diverse fasi dello sviluppo; analisi di
videoregistrazioni e protocolli che consentono di praticare tecniche di
osservazione clinica; somministrazione e codifica di test standardizzati
e questionari; elaborazione di report di sintesi dei dati acquisiti.
In alternativa tra loro:
Psicologia e Scuola: approfondimento dei metodi e delle tecniche da
utilizzare in ambito scolastico, con particolare riferimento all’uso di
interviste e focus group come strumenti professionali. Gli studenti
saranno in grado di padroneggiare tali tecniche con la produzione di un
portfolio professionale digitale allo scopo di rendere visibili le loro
acquisizioni.
Psicologia della genitorialità e delle relazioni familiari:
approfondimento dei sistemi di codifica e test standardizzati per la
valutazione delle competenze genitoriali; interpretazione di dati
derivanti dall’osservazione sistematica, dai sistemi di codifica e test
standardizzati per la valutazione del funzionamento familiare e il
benessere dei bambini; analisi e discussioni di casi clinici,
osservazione della valutazione del funzionamento familiare presso il
servizio clinico universitario “6 come sei” presente nel Dipartimento a
cui il corso di laurea afferisce.
In alternativa tra loro:
Disturbi dell’apprendimento e dello sviluppo cognitivo: valutazione e
intervento: approfondimento delle tecniche di osservazione e valutazione
dei disturbi dell’apprendimento e dello sviluppo cognitive;
somministrazione, scoring e stesura di profili di test sulla lettura,
comprensione del testo, attenzione e memoria di lavoro; stesura di
report e resoconti osservativi su single-case; progettazione di
interventi di potenziamento/consolidamento delle abilità cognitive,
comunicative e sociali.
Adolescenti a rischio: valutazione e intervento: approfondimento di
strumenti, tecniche di indagine per la rilevazione di fattori di rischio
e di protezione di diversi comportamenti a rischio in adolescenza (uso e
abuso di internet, abuso di sostanze, disturbi alimentari, depressione,
suicidio, condotte autolesive non suicidarie); programmazione di
interventi di potenziamento/consolidamento delle abilità socio-affettive
e relazionali di adolescenti a rischio; stesura di programmi finalizzati
all’inclusione scolastica di adolescenti con disturbi del
neuro-sviluppo.
Visto che, accanto ai laboratori di alta specializzazione associati ai
vari insegnamenti, il Corso di Laurea organizza nell’ambito delle altre
attività formative professionalizzanti (AAP) ulteriori attività fruibili
in piccoli gruppi, anche nella forma di esperienze in strutture esterne
al Dipartimento a cui afferisce il Corso di Laurea. In tali attività
ciascuno studente viene guidato, monitorato e supervisionato
individualmente da un singolo docente di riferimento, che sollecita un
atteggiamento attivo da parte dello studente;
Considerato che le seguenti attività individualizzate richiedono posti
studio personalizzati, finalizzate ad attività didattiche che implicano
interattività studente-docente, feedback personalizzati, raccolte di
osservazioni e somministrazioni di test e questionari, anche in enti
esterni convenzionati con il Dipartimento a cui il corso di laurea
afferisce, in modo da enfatizzare la possibilità di apprendere
attraverso attività pratiche.
In sintesi,
Viste le attività formative sopra descritte, che forniscono competenze
acquisibili solo attraverso laboratori di alta specializzazione, che
richiedono l’uso dei sistemi informatici e tecnologici descritti in
questo documento, che prevedono un numero definito di posti studio e
attività individualizzate:
Considerati i posti studio disponibili per tali attività, le strutture
informatiche e tecnologiche, i posti studio presso l’aula multimediale e
ulteriormente considerate le possibili turnazioni nel loro utilizzo che
portano a confermare il numero programmato dell’a.a. precedente
Si richiede
la programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di Laurea
magistrale Psicologia dello sviluppo tipico e atipico (LM-51), ai sensi
della Legge 2 agosto 1999 n. 264, per un numero di studenti non
superiori a 120 unità, di cui 115 studenti comunitari e n. 5 studenti
extra-comunitari, in considerazione del fatto che l’ordinamento del
corso di studio prevede:
- l’uso di laboratori ad alta specializzazione cosi come sopra
descritti, che richiedono posti studio personalizzati, con una
disponibilità di posti per un numero di studenti pari a 120, alla luce
dei posti studio utili e delle necessarie turnazioni;
- l’uso di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un numero
di studenti pari a 120.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n. 126/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea magistrale in Psicologia dello sviluppo tipico e
atipico, classe LM-51, della Facoltà di Medicina e Psicologia.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia
(Allegato 48)
DELIBERAZIONE N. 176/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia
del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 126 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo del corso di laurea magistrale in
Psicologia dello sviluppo tipico e atipico, classe LM-51, della Facoltà
di Medicina e Psicologia, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di
fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n.
120 studenti di cui 115 italiani, comunitari ed extracomunitari
residenti e 5 extracomunitari non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ DI MEDICINA E PSICOLOGIA – POTENZIALE FORMATIVO DEL CORSO DI
LAUREA MAGISTRALE IN PEDAGOGIA E SCIENZE DELL’EDUCAZIONE E DELLA
FORMAZIONE AD ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2
DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia, con
delibera del 21 febbraio 2018, ha definito il potenziale formativo per
il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2
della legge n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“La Facoltà di Medicina e Psicologia chiede la programmazione degli
accessi a livello locale per il corso di laurea magistrale in Pedagogia
e scienze dell’educazione e della formazione ai sensi dell’articolo 2,
comma 1, lettere a) e b), della legge n. 264/99, per un numero di
studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n 55 di cui n. 45
italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e n. 10
extra-comunitari non residenti, in considerazione del fatto che
l’ordinamento del corso di studio prevede:
a) l’utilizzo di sistemi informatici e tecnologici, disponibili per un
numero di studenti pari a 55;
b) l’obbligo di tirocinio didattico come parte integrante del percorso
formativo svolto presso strutture esterne all’Università, disponibile
per un numero di studenti pari a 55.
In proposito, si fa presente quanto segue:
L'obbligo di tirocinio come parte integrante del percorso formativo, e
la conseguente disponibilità di Organizzazioni adeguate in cui svolgere
l’attività, può essere garantito solo per il numero massimo di studenti
indicato.
Nel corso di laurea inoltre sono presenti, oltre al tirocinio, 12 cfu di
altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro, cioè
attività formative volte ad acquisire ulteriori conoscenze informatiche
e telematiche, ulteriori conoscenze linguistiche, conoscenze e
competenze metodologiche, operative, relazionali, comunicative utili per
l'inserimento nel mondo del lavoro e volte ad agevolare le scelte
professionali mediante la conoscenza diretta del settore lavorativo cui
il titolo di studio può dare accesso e che non sono fruibili se non in
piccoli gruppi.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n.127/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Senato a deliberare in
merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea
magistrale in Pedagogia e scienze dell’educazione e della formazione,
classe LM-85, della Facoltà di Medicina e Psicologia.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia
(Allegato 49)
DELIBERAZIONE N. 177/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Medicina e Psicologia
del 21 febbraio 2018;
• Vista la deliberazione n. 127 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo del corso di laurea magistrale in
Pedagogia e scienze dell’educazione e della formazione, classe LM-85,
della Facoltà di Medicina e Psicologia, per l’anno accademico 2018-2019,
nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di
corso in n. 55 studenti di cui 45 italiani, comunitari ed
extracomunitari residenti e 10 extracomunitari non residenti.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI – POTENZIALE FORMATIVO
DEL CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE AGRO-INDUSTRIALI AD ACCESSO
PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche
e Naturali, con delibera del 19 marzo 2018, ha definito il potenziale
formativo per il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2
della legge n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“Il CdD del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin”,
che detiene la responsabilità amministrativa del CdS in Biotecnologie
Agro-Industriali, chiede la programmazione degli accessi a livello
locale per il corso di laurea in Biotecnologie Agro-Industriali ai sensi
dell’articolo 2, comma 1, lettere a), della legge n. 264/99, per un
numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n 260 di
cui n. 255 studenti comunitari ed extra-comunitari residenti in Italia e
n. 5 extra-comunitari residenti all’estero (di cui 2 “Marco Polo”), in
considerazione del fatto che l’ordinamento del corso di studio prevede
l’utilizzo di laboratori ad alta specializzazione, con una disponibilità
di posti per un numero di studenti pari a massimo 50 studenti per turno.
In proposito, si fa presente quanto segue. Il corso di Studio prevede
attività di laboratorio chimico e biologico in laboratori debitamente
attrezzati. In particolare, il numero dei posti è limitato dal numero di
postazioni dotate di cappe chimiche e altri dispositivi di sicurezza,
oltre che da strumentazione specifica: microscopi, strumenti di misura,
apparecchiature specifiche per applicazioni biotecnologiche (ad esempio
termostati, apparecchiature per PCR ed elettroforesi).
Tale situazione prevede una ripetizione delle esperienze didattiche in
gruppi di studenti di varia numerosità a seconda del tipo di esperimenti
e dimensione del laboratorio specifico (da 20 a 50 postazioni a seconda
del tipo di laboratorio).
A titolo di esempio si riportano le esigenze specifiche di laboratori
previsti per alcuni insegnamenti del primo e del secondo anno di corso:
Insegnamento di Biologia Cellulare (primo anno)
L’insegnamento di Biologia Cellulare prevede esercitazioni di
laboratorio per un totale di 12 ore per studente divise in quattro
esercitazioni di 3 ore.
Queste 12 ore di lavoro di natura pratica si svolgono in laboratori
specializzati, attrezzati con un massimo di 20 postazioni, per un
massimo di 40 studenti, dotate di microscopio ottico a luce bianca,
essenziale per lo studio della struttura microscopica di cellule
eucariotiche animali isolate e all’interno di tessuti.
Insegnamento di Botanica (primo anno)
Vengono organizzate 6 esercitazioni, di 2 ore ciascuna, di cui 5
esercitazioni in laboratori didattici dotati di stereo-microscopi per
l’osservazione di organismi vegetali e microscopi ottici a luce bianca
per l’osservazione di cellule e tessuti vegetali. I laboratori sono
dotati di 20 postazioni di lavoro.
La sesta esercitazione prevede un’escursione guidata presso l’Orto
Botanico di Roma. Le attività sperimentali sono parte integrante del
programma dell’insegnamento di Botanica e permettono agli studenti di
acquisire competenze nel riconoscimento di cellule, organi, tessuti e
interi organismi vegetali.
Insegnamento di Genetica (secondo anno)
Le attività svolte nei laboratori del corso di Genetica al secondo anno
sono svolte individualmente dagli studenti sotto la supervisione del
docente e dei suoi collaboratori.
Esse consistono nell’approfondimento di alcune metodologie significative
nell’ambito della Genetica e vengono svolte utilizzando l’organismo
modello Drosophila melanogaster.
Le principali attività svolte sono le seguenti:
• Analisi di fenotipi normali e aberranti causati da mutazioni geniche
dominanti e recessive
• Preparazione e analisi di incroci genetici
• Allestimento e l’analisi di preparati cromosomici.
• Visualizzazione della distribuzione tissutale di proteine di fusione
Le suddette attività sono svolte utilizzando le seguenti funzionalità:
• Stereo-microscopi adatti per l’indagine dei fenotipi
• Microscopi ottici e a fluorescenza per l’analisi cromosomica.
• Stereo-microscopi con telecamera digitale collegata ad uno schermo per
proiezioni. In questo modo le attività dimostrative del docente sono
facilmente visualizzate e fruibili da tutti gli studenti.
Le suddette attività non possono essere svolte durante le normali ore di
didattica frontale in aula e sono indispensabili affinché gli studenti
si impadroniscano di principali aspetti tecnico-pratici intimamente
connessi ai concetti sviscerati durante il corso.
Le funzionalità e le attività sopra descritte non sono normalmente
fruibili in una tradizionale aula di esercitazione e quindi fanno del
laboratorio di Genetica un laboratorio ad alta specializzazione.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n.128/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea in Biotecnologie agro-industriali, classe L-2, della
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e
Naturali (
Allegato 50)
DELIBERAZIONE N. 178/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche,
Fisiche e Naturali del 19 marzo 2018;
• Vista la deliberazione n.128 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea in
Biotecnologie agro-industriali, classe L-2, della Facoltà di Scienze
Matematiche, Fisiche e Naturali, per l’anno accademico 2018-2019, nonché
di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in
260 studenti di cui 255 italiani, comunitari ed extra-comunitari
residenti e 5 extra-comunitari non residenti (di cui 2 destinati al
Progetto Marco Polo).
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI – POTENZIALE FORMATIVO
DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE AD ACCESSO PROGRAMMATO A
LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche
e Naturali, con delibera del 19 marzo 2018, ha definito il potenziale
formativo per il corso di laurea in epigrafe, ai sensi dell’articolo 2
della legge n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“Il CdD del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin”,
che detiene la responsabilità amministrativa del CdS in Scienze
Biologiche, chiede la programmazione degli accessi a livello locale per
il Corso di laurea in Scienze Biologiche ai sensi dell’art. 2, comma 1,
lettere a) della Legge 264/99, per un numero di studenti iscrivibili al
primo anno non superiore a n. 387 di studenti italiani, comunitari ed
extracomunitari residenti in Italia. Inoltre, saranno iscrivibili n. 3
extra comunitari non residenti, dei quali n. 1 destinato al Progetto
Marco Polo. L’ordinamento del corso di studio prevede l’utilizzo di
laboratori ad alta specializzazione. I laboratori sono dotati di un
numero di postazioni di lavoro individuali variabile da un minimo di 26
ad un massimo di 45, ai quali gli studenti accedono in gruppi di
numerosità pari alla capienza dei laboratori, allo scopo di favorire il
lavoro individuale. La capienza dei laboratori è quindi circa 10 volte
inferiore al numero degli accessi programmati dal CdS.
Il corso di laurea in Scienze Biologiche comprende 16 insegnamenti
fondamentali, per ciascuno dei quali è previsto almeno 1 CFU di attività
di laboratorio (pari a 12 ore) per un totale di 21 CFU nel triennio.
Ognuna di tali attività si svolge in laboratori ad alta
specializzazione, dotati di strumentazioni specifiche idonee per la
realizzazione degli obiettivi formativi e il conseguimento delle abilità
pratiche minime previste per ciascuno degli insegnamenti. Come già
sottolineato I laboratori sono dotati di un numero di postazioni di
lavoro individuali variabile da un minimo di 26 ad un massimo di 45, ai
quali gli studenti accedono in gruppi di numerosità pari alla capienza
dei laboratori. Vista la limitata capienza delle strutture a
disposizione, le singole attività proposte (generalmente 4-5 temi per
ogni insegnamento) vengono ripetute da un massimo di 15 (studenti del 1°
anno) per un minimo di 3 volte alla settimana, nei periodi di utilizzo
delle strutture, in concomitanza con lo svolgimento delle lezioni in
aula. Tali attività sono pienamente inserite nella didattica frontale,
di cui costituiscono un’integrazione essenziale, e avvengono sotto la
guida diretta del docente titolare. La frequenza dei laboratori permette
allo studente di entrare in contatto sia con tecnologie di base sia con
quelle più avanzate, dalle osservazioni microscopiche alle analisi
molecolari e cellulari, grazie alle quali acquisire una formazione
teorico-pratica nelle discipline comprese nei diversi ambiti della
biologia.
Nel dettaglio, i laboratori comprendono:
• 2 laboratori di microscopia per l’osservazione di preparati istologici
di origine animale e vegetale;
• 1 laboratorio per l’apprendimento di tecniche molecolari, con
strumentazioni idonee alla purificazione di macromolecole, alla loro
analisi quantitativa e qualitativa e alla visualizzazione mediante
tecniche di elettroforesi e di cromatografia;
• 1 laboratorio di biologia cellulare e microbiologia, per
l’apprendimento di tecniche di coltura di cellule animali e
microrganismi;
• 1 laboratorio di embriologia, per la preparazione e l’osservazione al
microscopio ottico di embrioni di invertebrati;
• 1 laboratorio informatico, per l’apprendimento dei principali software
utilizzati per il calcolo e la biostatistica
• 1 laboratorio di zoologia, per l’osservazione di campioni animali a
fresco e conservati
• 1 aula informatizzata, con strumentazione idonea per l’analisi di
modelli molecolari, simulazioni della purificazione di proteine e
analisi di reazioni enzimatiche.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n.129/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Senato a deliberare in
merito alla definizione del potenziale formativo per il corso di laurea
in Scienze Biologiche, classe L-13, della Facoltà di Scienze
Matematiche, Fisiche e Naturali.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e
Naturali
(Allegato 51)
DELIBERAZIONE N. 179/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche,
Fisiche e Naturali del 19 marzo 2018;
• Vista la deliberazione n. 129 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea in Scienze
Biologiche, classe L-13, della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e
Naturali, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare il numero
di studenti iscrivibili al primo anno di corso in 390 studenti di cui
387 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e 3
extra-comunitari non residenti (di cui 1 destinato al Progetto Marco
Polo).
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI – POTENZIALE FORMATIVO
DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN ECOBIOLOGIA AD ACCESSO PROGRAMMATO A
LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche
e Naturali, con delibera del 19 marzo 2018, ha definito il potenziale
formativo per il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi
dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“Il CdD del Dipartimento di Biologia Ambientale, che detiene la
responsabilità amministrativa del CdS in Ecobiologia, chiede la
programmazione degli accessi a livello locale per il Corso di laurea
magistrale in Ecobiologia ai sensi dell’art. 2, comma 1, lettere a)
della Legge 264/99, per un numero di studenti iscrivibili al primo anno
non superiore a n. 65 di cui n. 63 studenti comunitari ed
extracomunitari residenti in Italia. Inoltre, saranno iscrivibili n. 2
extra comunitari non residenti, dei quali n. 1 destinato al Progetto
Marco Polo, in considerazione del fatto che il corso di Laurea
Magistrale in Ecobiologia (LM-6) prevede intense attività all’interno di
laboratori ad alta specializzazione, essenziali per la piena
realizzazione del percorso formativo e portate avanti individualmente
dagli studenti, suddivisi in piccoli gruppi per turno, sotto la
supervisione diretta dei docenti. Le attività svolte nei laboratori ad
alta specializzazione sono indispensabili per lo sviluppo formativo e
fanno parte integrante della didattica formativa del corso di Laurea
Magistrale in Ecobiologia. Tali attività formative, per le loro
caratteristiche non possono essere svolte nell’ambito della didattica
frontale e nemmeno mediante una dotazione di strumenti di base per la
didattica, bensì richiedono strumentazioni avanzate di alta
specializzazione per:
1- analisi dei tessuti a livello isotopico per la determinazione delle
diete assimilate da animali e l’acquisizione di sali minerali e CO2 da
parte delle piante;
2-analisi dei processi fondamentali alla base della peculiarità genetica
degli organismi ai fini della moderna tassononomia;
3- analisi dei processi fondamentali per analisi microbiche fondate su
fluorescenza.
Le infrastrutture dei laboratori ad alta specializzazione che vengono
utilizzati nell’ambito delle attività dei corsi di area ecologica
prevedono la dotazione di strumentazioni avanzate che permettono allo
studente di apprendere e utilizzare i metodi propri della ricerca in
ambito ecologico, particolarmente nel periodo dedicato allo svolgimento
della tesi sperimentale, che comporta l’acquisizione di 39 CFU, per un
totale di non meno di 850 ore dedicate alle attività sperimentali.
Per l’acquisizione delle conoscenze prevista nell’ambito dei laboratori
ad alta specializzazione degli insegnamenti curricolari è richiesta la
suddivisione degli studenti in piccoli gruppi in modo da favorire
l’apprendimento e applicazione individuale delle tecniche proposte,
oltre che il lavoro di gruppo.
Per la funzionalità dell’attività predette si prevede l’utilizzo di:
laboratori molecolari con strumentazioni idonee al trattamento del DNA
per l’analisi genetica indispensabile alla moderna tassonomia;
laboratori cellulari con strumentazioni idonee alla coltura in
condizioni di sterilità di microrganismi e alla visualizzazione di
cellule procariotiche ed eucariotiche vitali con marcatori fluorescenti;
laboratori predisposti per allevamenti di micro e macro-organismi in
ambiente acquatico, comprensivi di camere termostatiche idonee per la
loro crescita e proliferazione.
Camere climatizzate e strumentazioni come analizzatore elementare
accoppiato spettrometro di massa per la preparazione e analisi degli
isotopi stabili finalizzata alla più moderna determinazione delle diete
assimilate e ricostruzione di reti trofiche.
Inoltre, le attività formative comprendono lezioni-escursione sul campo,
in aree boschive isolate, che vengono svolte per piccoli gruppi di
studenti, sotto la guida di più docenti, per apprendere la raccolta
numerica di dati su selvatici (lupo, orso, ecc.).”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n.130/18, valutato il numero di studenti immatricolati ed
iscritti al primo anno negli anni accademici 2016-2017 e 2017-2018, ha
ridefinito il potenziale formativo già deliberato dalla Facoltà di
Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali per il corso di studio in
argomento, fissando il numero di studenti iscrivibili al primo anno di
corso in 70 studenti di cui 67 italiani, comunitari ed extra-comunitari
residenti e 3 extra-comunitari non residenti (di cui 1 destinato al
Progetto Marco Polo).
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea magistrale in Ecobiologia, classe LM-6, della Facoltà di
Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e
Naturali (
Allegato 52)
DELIBERAZIONE N. 180/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche,
Fisiche e Naturali del 19 marzo 2018;
• Vista la deliberazione n. 130 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale
in Ecobiologia, classe LM-6, della Facoltà di Scienze Matematiche,
Fisiche e Naturali, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare
il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 70
studenti di cui 67 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e
3 extra-comunitari non residenti (di cui 1 destinato al Progetto Marco
Polo).
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI – POTENZIALE FORMATIVO
DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GENETICA E BIOLOGIA MOLECOLARE AD
ACCESSO PROGRAMMATO A LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N.
264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche
e Naturali, con delibera del 19 marzo 2018, ha definito il potenziale
formativo per il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi
dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“Il CdD del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin”,
che detiene la responsabilità amministrativa del CdS in Genetica e
Biologia Molecolare, chiede la programmazione degli accessi a livello
locale per il Corso di laurea magistrale in Genetica e Biologia
Molecolare ai sensi dell’art. 2, comma 1, lettere a) della Legge 264/99,
per un numero di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n.
110 di studenti italiani, comunitari ed extracomunitari residenti in
Italia. Inoltre, saranno iscrivibili n. 10 extra comunitari non
residenti, di cui n. 1 destinato al Progetto Marco Polo. Quanto
richiesto è in considerazione del fatto che il corso di Laurea
Magistrale in Genetica e Biologia Molecolare prevede l’utilizzazione dei
laboratori ad alta specializzazione con una disponibilità di posti pari
a 120 totali, considerando che i posti utili sono (15) per ogni
turnazione e richiede l’utilizzo di sistemi informatici e tecnologici
disponibili per un numero di studenti pari a 120.
Per ciascuno dei due anni di Corso si svolgano intense attività
all’interno di laboratori ad alta specializzazione, essenziali per la
piena realizzazione del percorso formativo e portate avanti
individualmente dagli studenti, suddivisi in piccoli gruppi, sotto la
supervisione diretta dei docenti.
Le attività svolte nei laboratori ad alta specializzazione sono
indispensabili per lo sviluppo formativo e fanno parte integrante della
didattica formativa del corso di Laurea Magistrale in Genetica e
Biologia Molecolare. Tali attività, per le loro caratteristiche non
possono essere svolte nell’ambito della didattica frontale e nemmeno
mediante una dotazione di strumenti di base, bensì richiedono
strumentazioni avanzate per permettere l’acquisizione di competenze
avanzate per l’analisi dei processi biologici in organismi complessi sia
dal punto di vista biochimico che genetico e molecolare.
In particolare essi riguardano per il primo anno l’apprendimento di
tecniche di purificazione e manipolazione degli acidi nucleici con
riferimento a tecniche di ingegneria genetica e di gene editing, a
metodi di purificazione e analisi cromatografica e spettroscopica di
proteine e di metodiche di analisi genetiche avanzate per la diagnosi e
lo studio di patologie umane. Al secondo anno si prevede l’apprendimento
di fondamenti di tecniche di programmazione e di metodiche di gestione e
analisi di banche dati di acidi nucleici e proteine. Inoltre si
avvieranno gli studenti alla manipolazione di sistemi cellulari
complessi, del loro differenziamento in vitro e della loro analisi in
condizioni patologiche.
Le infrastrutture dei laboratori ad alta specializzazione che vengono
utilizzati nell’ambito delle attività dei corsi di area biologica
prevedono una strumentazione avanzata che permetta da una parte di
garantire la gestione e il controllo delle postazioni di lavoro con
particolare riguardo alle condizioni di sterilità biochimica e
biologica, dall’altra una accurata organizzazione delle stesse per
permettere un corretto uso della strumentazione e un efficiente
avvicendamento degli studenti.
Per l’acquisizione delle conoscenze prevista nell’ambito dei laboratori
ad alta specializzazione che contengono strumentazioni avanzate è
richiesta la suddivisione degli studenti in piccoli gruppi in modo che
gli studenti possano effettuare preparazioni molecolari e cellulari e le
relative osservazioni strumentali in modo individuale, prendendo
conoscenza dell’uso appropriato delle principali strumentazioni.
Per la funzionalità dell’attività predette si prevede:
- Utilizzo di postazioni in ambienti biochimicamente “puliti” che
garantiscano lo svolgimento di analisi biochimico-molecolari secondo
prassi di buona pratica di laboratorio. Per l’analisi degli acidi
nucleici vengono utilizzati sistemi di purificazione tramite gel
elettroforesi e di amplificazione per PCR grazie all’uso di alimentatori
elettrici e di termocyclers. Per le proteine è previsto l’uso di sistemi
di purificazione per immunoprecipitazione con anticorpi o con HPLC (high
pressure liquid chromatography) e di elettroforesi e Western blot per
l’analisi indiretta.
- Utilizzo di postazioni con cappe e incubatori per la manipolazione e
crescita controllata di colture cellulari e di citofluorimetria per la
loro analisi e purificazione. Uso di marcatori fluorescenti per
l’analisi di macromolecole biologiche in vivo.
- Disegno mediante uso di appropriati tool bioinformatici di reagenti
per l’editing genomico in sistemi cellulari complessi.
- Particolare attenzione alla gestione di ciascuna postazione di lavoro
per la sua utilizzazione seriale, compreso la reintegrazione del
materiale, delle attrezzature e del ripristino di un ambiente pulito
della stazione lavorativa.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n. 131/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea magistrale in Genetica e Biologia Molecolare, classe
LM-6, della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e
Naturali
(Allegato 53)
DELIBERAZIONE N. 181/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modificazioni e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche,
Fisiche e Naturali del 19 marzo 2018;
• Vista la deliberazione n. 131 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale
in Genetica e Biologia Molecolare, classe LM-6, della Facoltà di Scienze
Matematiche, Fisiche e Naturali, per l’anno accademico 2018-2019, nonché
di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in
n. 120 studenti, di cui 110 italiani, comunitari ed extra-comunitari
residenti e 10 extra-comunitari non residenti (di cui 1 destinato al
Progetto Marco Polo).
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
FACOLTÀ SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI – POTENZIALE FORMATIVO
DEL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN NEUROBIOLOGIA AD ACCESSO PROGRAMMATO A
LIVELLO LOCALE AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA LEGGE N. 264/99
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministraziojne
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si comunica che la Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche
e Naturali, con delibera del 19 marzo 2018, ha definito il potenziale
formativo per il corso di laurea magistrale in epigrafe, ai sensi
dell’articolo 2 della legge n.° 264/99.
Di seguito si riporta lo stralcio della suddetta delibera, che, a parere
dell’AROF, risulta conforme alle previsioni normative in materia e
correttamente motivata.
“Il CdD del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin”,
che detiene la responsabilità amministrativa del CdS in Neurobiologia ai
sensi dell’art. 2, comma 1, lettere a) della Legge 264/99, per un numero
di studenti iscrivibili al primo anno non superiore a n. 60 di cui 58
studenti comunitari ed extracomunitari residenti in Italia. Inoltre,
saranno iscrivibili n. 2 extra comunitari residenti all’estero, di cui
n. 1 destinato al Progetto Marco Polo, in considerazione del fatto che
il corso di Laurea Magistrale in Neurobiologia (LM-6) prevede che si
svolgano intense attività all’interno di laboratori ad alta
specializzazione, essenziali per la piena realizzazione del percorso
formative e portate avanti individualmente dagli studenti, suddivisi in
piccoli gruppi, sotto la supervisione diretta dei docenti. Queste
attività sono svolte sia nell’ambito degli insegnamenti curriculari sia
per la preparazione della tesi sperimentale che comporta l’acquisizione
di 39 CFU in aggiunta a 3 CFU di tirocinio.
Le attività svolte nei laboratori ad alta specializzazione sono
indispensabili per lo sviluppo formativo e fanno parte integrante della
didattica formativa del corso di Laurea. Tali attività formative, per le
loro caratteristiche, non possono essere svolte durante le lezioni
frontali in aula e comportano l’utilizzo di laboratori provvisti non
solo di strumentazioni di base, ma anche di strumentazioni avanzate per
analisi a livello cellulare, molecolare, di organi e sistemi, e
comportamentale di processi fondamentali che riguardano il sistema
nervoso. L’impiego di tali strumentazioni permette agli studenti di
apprendere e applicare il metodo scientifico alla raccolta dei dati
sperimentali, e di entrare in contatto con le tecnologie più avanzate in
uso nel campo delle neuroscienze.
La frequenza di questi laboratori ha costi elevati e richiede un lungo
addestramento specifico e spesso specifiche autorizzazioni ministeriali.
Per le loro caratteristiche, i laboratori ad alta specializzazione
impiegati dagli studenti del CdS in Neurobiologia sono di capienza
limitata, permettendo l’accesso di pochi studenti alla volta,
particolarmente nei laboratori in cui avviene lo svolgimento della tesi.
Nei corsi curricolari, ciò richiede la suddivisione degli studenti in
piccoli gruppi e la ripetizione delle attività per favorire il lavoro
individuale. Al fine di programmare l’utenza sostenibile il CdS in NB
ogni anno censisce in tutta l’area romana, presso diverse istituzioni,
anche esterne a Sapienza, i laboratori disponibili ad accettare studenti
per la tesi sperimentale. Il censimento quando possibile è allargato
anche a istituzioni straniere. Il risultato di questo lavoro porta alla
pubblicazione sui siti del CdS di un catalogo dei laboratori questo da
un lato rende più facile l’orientamento degli studenti, ma ci è sembrato
un meccanismo molto efficiente per poter programmare gli accessi. Il
numero dei laboratori censiti nel corso degli anni è di circa 40 con una
media di 60 posti.
Per la funzionalità dell’attività predette, il CdS prevede l’utilizzo
dei seguenti laboratori:
laboratori molecolari con strumentazioni idonee alla purificazione di
macromolecole, alla loro analisi quantitativa e qualitativa e alla
visualizzazione mediante tecniche di elettroforesi;
laboratori cellulari con strumentazioni idonee alla coltura in
condizioni di sterilità di microrganismi e linee cellulare e alla
visualizzazione di cellule procariotiche ed eucariotiche con marcatori
fluorescenti;
laboratori predisposti per analisi genetica, fisiologica, e
comportamentale di sistema modello, quali tra gli altri drosophila, e
roditori comprensivi di camere per cui sono necessari training specifici
e autorizzazioni ministeriali.
Il catalogo dei laboratori è pubblico:
http://neurobiologia.uniroma1.it/labs/
https://corsidilaurea.uniroma1.it/it/corso/2017/neurobiologia/laurearsi
L’utilizzazione di laboratori ad alta specializzazione cosi come sopra
descritti, ha una disponibilità di posti per un numero di studenti pari
a 60, considerati i posti utili e le necessarie turnazioni.”
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n.132/18, ha approvato il potenziale formativo per il
corso di studio in argomento.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare in merito alla definizione del potenziale formativo per il
corso di laurea magistrale in Neurobiologia, classe LM-6, della Facoltà
di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.
Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e
Naturali
(Allegato 54)
DELIBERAZIONE N. 182/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la Legge 2 agosto 1999, n. 264, in particolare l’art. 2;
• Visto il D.M. n. 270/2004;
• Visti i DD.MM. 16 marzo 2007;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Vista la delibera della Giunta della Facoltà di Scienze Matematiche,
Fisiche e Naturali del 19 marzo 2018;
• Vista la deliberazione n. 132 adottata dal Senato Accademico nella
seduta del 17 aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare il potenziale formativo per il corso di laurea magistrale
in Neurobiologia, classe LM-6, della Facoltà di Scienze Matematiche,
Fisiche e Naturali, per l’anno accademico 2018-2019, nonché di fissare
il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in n. 60
studenti di cui 58 italiani, comunitari ed extra-comunitari residenti e
2 extra-comunitari non residenti (di cui 1 destinato al Progetto Marco
Polo).
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
CONVENZIONE TRA SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA E AERONAUTICA MILITARE
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Progettazione Formativa
dell’Area Offerta Formativa e Diritto allo Studio.
Si fa presente che annualmente lo Stato Maggiore della Difesa comunica
al MIUR le esigenze organiche delle Forze armate per le immatricolazioni
degli Allievi Marescialli ai corsi di studio delle professioni sanitarie
sulla base di specifiche convenzioni stipulate tra Università e Forze
armate.
In proposito, si informa che è pervenuta all’Area Offerta Formativa e
Diritto allo Studio una proposta di Convenzione con l’Aeronautica
Militare, avente ad oggetto la riserva di posti per gli Allievi
Marescialli nei corsi di Laurea in Infermieristica (Facoltà di Medicina
e Odontoiatria) e Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e
Radioterapia (Facoltà di Medicina e Psicologia) entrambe presso la sede
di Viterbo.
La convenzione in argomento aggiorna e amplia le previsioni contenute
nella Convenzione tra l’Università degli studi di Roma “La Sapienza”,
l’ASL di Viterbo e l’Aeronautica Militare, stipulata in data 21 giugno
2004 nella prospettiva di “intensificare, sviluppare e perfezionare il
rapporto di collaborazione in atto nel campo della didattica, della
ricerca e dell’assistenza, finalizzato alla formazione degli Allievi
Marescialli e Marescialli Allievi della Categoria Sanità.”
Rispetto alle peculiari modalità di accesso ai corsi di studio in
parola, la convenzione dà inoltre attuazione a quanto previsto nel
Codice dell’Ordinamento Militare, emanato con D.Lgs. del 15 marzo 2010,
numero 66, ed, in particolare, all’articolo 682, come modificato ed
integrato dall’articolo 7 del D.Lgs. 26 aprile 2016, numero 91, che
prevede che, per “…il reclutamento delle professioni sanitarie, i
concorrenti devono sostenere una specifica prova di selezione su
argomenti attinenti a materie indicate dal Ministero della Istruzione,
della Università e della Ricerca, superata la quale, ove risultino
vincitori di concorso, acquisiscono titolo alla ammissione ai corsi di
laurea nei limiti numerici programmati a livello nazionale, che tengono
conto delle esigenze numeriche della Difesa...”.
Sulla legittimità di tale peculiare modalità di accesso, utilizzata già
nell’a.a. 2017-2018, si è espressa favorevolmente anche la Direzione
generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della
formazione superiore del MIUR con nota prot. n. 87536 del 09/11/2017.
La Convenzione propone, inoltre, l’applicazione di una tassazione pari
ad euro 600,00 annui, in analogia a quanto già si applica dall’a.a.
2016-2017 ai Volontari in Ferma Prefissata dell’Esercito Italiano in
base al Protocollo di intesa stipulato tra Sapienza Università di Roma e
il Comando per la Formazione Specializzazione e Dottrina dell’Esercito,
approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 27 settembre
2016, con deliberazione n. 324/16, e dal Senato Accademico nella seduta
dell’11 ottobre 2016, con deliberazione n. 257/16.
In proposito, si ricorda che la determinazione del suddetto contributo
forfettario era stata effettuata in considerazione della capacità
contributiva dei Volontari in Ferma Prefissata dell’Esercito italiano.
Anche con riferimento agli Allievi Marescialli dell’aeronautica Militare
la proposta di tassazione tiene conto delle capacità contributive degli
stessi al fine di non creare disparità di trattamento con gli studenti
di Sapienza.
Si precisa, infatti, che il Decreto Legislativo 29 maggio 2017, n. 94,
recante “Disposizioni in materia di riordino dei ruoli e delle carriere
del personale delle Forze Armate ai sensi dell’articolo 1, comma 5,
secondo periodo, della Legge 31 dicembre 2012, n. 244”, in particolare,
agli articoli 10 e 11, aggiorna il sistema retributivo del personale
militare e prevede uno stipendio annuo lordo parametrale per i
marescialli pari ad euro 21.544,33 che, al netto di altri redditi e
patrimoni e con scala di equivalenza pari a 1, corrisponde a un ISEE di
pari importo. Con tale ISEE l’attuale tassazione di Sapienza prevede il
pagamento di un importo pari a euro 581,00.
L’applicazione del contributo di euro 600,00 dunque, oltre a
rappresentare un importo sostanzialmente analogo a quanto mediamente
questa particolare categoria di studenti pagherebbe in regime di
tassazione ordinaria, pone la stessa in una condizione di parità di
trattamento con i Militari dell’Esercito e consente, dal punto di vista
gestionale-informatico, l’utilizzo della comune esenzione “Militari” sul
gestionale carriere.
Si informa, inoltre, che lo Stato Maggiore della Difesa ha autorizzato
l’Aeronautica Militare alla stipula della convenzione in argomento, come
da nota del 26 marzo 2018 dello Stato Maggiore dell’Aeronautica.
Si fa presente che analoga relazione è stata sottoposta, nella seduta
del 17 aprile u.s., all’esame del Senato Accademico, che, con
deliberazione n.134/18, ha approvato la Convenzione in argomento,
chiedendo, altresì, che all’art. 3, comma 3, sia precisato che il numero
di Allievi Marescialli che potranno essere immatricolati è “comunque
conforme al contingente specifico indicato dal Ministero”.
L’AROF provvederà a trasmettere la suddetta precisazione all’Aeronautica
Militare, affinchè venga recepita nel testo convenzionale.
Tutto ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione
a deliberare.
Allegato quale parte integrante:
Nota dello Stato Maggiore dell’Aereonautica; (
Allegato 55)
Testo convenzionale.
(Allegato 56)
Sul punto relativo a “Convenzione tra Sapienza Università di Roma e
l’Aeronautica militare”
(offerta formativa 9.7), il direttore generale
riferisce che il Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018 ha
approvato la convenzione chiedendo, che all’art. 3, comma 3, sia
precisato “il numero di Allievi Marescialli che potranno essere
immatricolati sia conforme al contingente specifico indicato dal
Ministero”;
Il rettore ringrazia il Direttore Generale e, non essendovi altre
osservazioni pone in votazione la proposta di delibera con la
precisazione chiesta dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile
2018. La delibera è approvata all’unanimità.
DELIBERAZIONE N. 183/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, modifiche al regolamento
recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei e la
struttura dell’ordinamento universitario;
• Visto il D.I. 19 febbraio 2009, relativo alla determinazione delle
classi di laurea delle professioni sanitarie;
• Vista la Legge 30 dicembre 2010, n. 240, recante norme in materia di
organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento,
nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del
sistema universitario;
• Visto il D.M. n. 987/2016 e successive modifiche e integrazioni;
• Visto il D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66, recante “Codice dell’Ordinamento
Militare” e successive modifiche ed integrazioni, in materia di
reclutamento e formazione degli allievi Marescialli;
• Visto il D.P.R. 15 marzo 2010, n. 90, recante “Testo Unico delle
disposizioni regolamentari in materia di Ordinamento Militare” e
successive modifiche ed integrazioni, in materia di reclutamento e
formazione degli allievi Marescialli;
• Vista la Convenzione tra l’Università degli Studi di Roma “La
Sapienza”, l’ASL di Viterbo e l’Aeronautica Militare, stipulata in data
21 giugno 2004;
• Vista la proposta di Convenzione tra Sapienza Università di Roma e
l’Aeronautica Militare;
• Vista la deliberazione n. 134 con la quale il Senato Accademico, nella
seduta del 17 aprile 2018, ha approvato la Convenzione in argomento,
chiedendo, altresì, che all’art. 3, comma 3, sia precisato che il numero
di Allievi Marescialli che potranno essere immatricolati è “comunque
conforme al contingente specifico indicato dal Ministero”;
• Considerato che la suddetta precisazione sarà trasmessa dall’AROF
all’Aeronautica Militare, affinchè venga recepita nel testo
convenzionale;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di approvare la Convenzione, invitando l’Aeronautica Militare a recepire
all’art 3, comma 3, del testo convenzionale la precisazione richiesta
dal Senato Accademico nella seduta del 17 aprile u.s. e riportata in
premessa.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
CONVENZIONE SAPIENZA – ICRANET
Il Presidente presenta, per la discussione, la seguente relazione
predisposta dal Settore Convenzioni e Centri Interuniversitari
dell’Ufficio Fund Raising e Progetti dell’Area Supporto alla Ricerca e
Trasferimento Tecnologico.
In data 27 novembre 2012, a seguito di definitiva delibera del CdA
Sapienza n. 255/12 e previa approvazione del Consiglio del Dipartimento
di Fisica, è stata sottoscritta una convenzione tra il Network di
ricerca ICRANet e Sapienza.
ICRANet è un Network di ricerca avente personalità giuridica di diritto
pubblico internazionale, con sede a Pescara, istituito con Legge di
ratifica n. 31/2005, con un contributo annuale, a carico dello Stato,
pari a 1.550.330,00 euro annui.
Fanno parte di ICRANet, oltre al Consorzio ICRA (partecipato da
Sapienza), la Repubblica di Armenia, lo Stato della Città del Vaticano,
le Università dell’Arizona e di Stanford negli USA, la Repubblica
Italiana e la Repubblica Federale del Brasile.
L’ICRANet si propone di favorire la promozione e lo sviluppo delle
attività didattiche nell’ambito dell’astrofisica relativistica, con
particolare riguardo ai dottorati di ricerca presso il Dipartimento di
Fisica, e di contribuire alla preparazione di figure professionali
altamente qualificate attraverso il sostegno ai corsi di laurea, ai
corsi di perfezionamento, alle scuole dì specializzazione e ai master.
Tale azione avviene sia con l'utilizzo dì proprie risorse e laboratori
sia con l'acquisizione di risorse su programmi nazionali, internazionali
e comunitari.
Sulla base della Convenzione sopracitata, Sapienza si obbliga a mettere
a disposizione di ICRANet l’uso di spazi, ubicati presso l’Edificio “G.
Marconi” del Dipartimento di Fisica per un totale complessivo di mq.
104, mentre ICRANet si impegna a corrispondere all’Università i costi di
gestione dei locali, quantificati annualmente e comunicati da Sapienza a
ICRANet, nonché a corrispondere un contributo annuo di € 5.000,00 alla
Biblioteca del Dipartimento di Fisica per l’acquisto di libri e riviste
di interesse di ICRANet.
Con l’approssimarsi della scadenza della citata convenzione, il
Consiglio del Dipartimento di Fisica, riunitosi il 25 ottobre 2017, dopo
accurata disamina della relazione predisposta da una Commissione
nominata ad hoc, ha rilevato, tra l’altro, la scarsa interazione tra
ICRANet e Dipartimento e la mancanza di interesse scientifico comune
anche per quelle aree che sono più vicine al campo di ricerca di
ICRANet. Inoltre, è risultata essere venuta meno la corresponsione del
citato contributo annuo di € 5.000,00 a causa, secondo quanto riferito
dal Presidente di ICRANet, di un taglio da parte del MIUR di €
150.000,00 nei finanziamenti. Detto contributo risulta non versato per
gli anni a partire dal 2014 fino a conclusione della convenzione. È,
invece, proseguito regolarmente, fino a scadenza, il rimborso dei costi
di gestione degli spazi, pari ad € 153,00 a mq., come risulta anche agli
atti dell’Area Patrimonio e Servizi Economali.
Conseguentemente, il Consiglio del Dipartimento di Fisica ha espresso il
proprio disinteresse al rinnovo in argomento.
Con nota del 30 marzo 2018, i Proff.ri Fulvio Ricci e Paolo De Bernardis
del Dipartimento di Fisica insieme al Prof. Ruffini Direttore di
ICRANet, hanno inviato una nota al Magnifico Rettore nella quale viene
proposta la proroga dell’utilizzo fino alla fine del mese di Luglio
2018, da parte di ICRANet, degli spazi previsti nella convenzione de
quo, allo scopo di consentire il completamento della fase organizzativa
e lo svolgimento della fase operativa del XVI Marcel Grossman meeting,
convegno di risonanza internazionale, nelle forme e modi che sono
consoni dal punto di vista amministrativo.
Per medesima nota, inoltre, viene sottoposta alla attenzione del Rettore
la richiesta di mantenere all’interno del Dipartimento di Fisica un
locale di appoggio per gli studenti in corso del dottorato
internazionale di ricerca in astrofisica relativistica che siano
operativi nel Dipartimento onde consentire il completamento dei loro
studi ed attività.
In ultimo, si richiede – per il futuro - una verifica che la succitata
ultima richiesta possa riguardare anche i futuri Dottorandi di ricerca,
non ancora vincitori di concorso, ma che ufficialmente collaboreranno
con i docenti in servizio presso il Dipartimento di Fisica, alla luce
della presenza di Sapienza nel dottorato internazionale.
Il Senato Accademico nella seduta del 17 aprile 2018, con deliberazione
n. 172/18, si è espresso favorevolmente nel merito invitando, altresì,
il Dipartimento di Fisica ad assumere le delibere del caso per
mantenere, ove possibile, l’ospitalità per il completamento delle
attività degli studenti in corso e già operativi nel Dipartimento
nell’ambito del Dottorato internazionale in Astrofisica Relativistica,
verificando se tale misura possa essere mantenuta anche per i futuri
Dottorandi di ricerca, che ufficialmente collaborino con i docenti in
servizio presso il medesimo Dipartimento.
Allegati parte integrante: Convenzione scaduta il 27 novembre 2017; (
Allegato
58)
Verbale del Consiglio del Dipartimento di Fisica del 25 ottobre.2017
(Allegato 59)
Allegato in visione: Nota Proff.ri Ruffini, Ricci e De Bernardis del 30
marzo 2018;
Deliberazione n. 172/18 del Senato Accademico, seduta del 17 aprile 2018
Sul punto relativo a: “Convenzione Sapienza – ICRANET”
(convenzioni
10.1), il rettore illustra la relazione e, non essendovi osservazioni,
pone in votazione la proposta di delibera che è approvata all’unanimità.
DELIBERAZIONE N. 184/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Vista la richiesta, avanzata con nota del 30 marzo 2018, dal
Presidente di ICRANet, Prof. Ruffini, e dai Proff.ri Ricci e De
Bernardis, del Dipartimento di Fisica;
• Vista la deliberazione n. 172 del Senato Accademico, seduta del 17
aprile 2018;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di autorizzare la proroga, fino alla fine del mese di luglio 2018,
dell’utilizzo da parte di ICRANet, degli spazi previsti nella
convenzione di cui in narrativa al fine di consentire il completamento
della fase organizzativa e lo svolgimento della fase operativa del XVI
Marcel Grossman meeting
E
INVITA
il Dipartimento di Fisica ad assumere le delibere del caso per
mantenere, ove possibile, l’ospitalità per il completamento delle
attività degli studenti in corso e già operativi nel Dipartimento
nell’ambito del Dottorato internazionale in Astrofisica Relativistica,
verificando se tale misura possa essere mantenuta anche per i futuri
Dottorandi di ricerca, che ufficialmente collaborino con i docenti in
servizio presso il medesimo Dipartimento.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
CONSORZIO NITEL (CONSORZIO NAZIONALE INTERUNIVERSITARIO PER I TRASPORTI
E LA LOGISTICA) – RINNOVO E NOMINA RAPPRESENTANTE.
Il Presidente sottopone all’attenzione del Consiglio di Amministrazione,
la seguente relazione predisposta dal Settore Partnership Strategiche,
Spin Off e Start Up dell’Ufficio Valorizzazione e Trasferimento
Tecnologico dell’ASURTT.
Con delibere, rispettivamente, del Senato Accademico del 18.11.04 e del
Consiglio di Amministrazione del 29.11.04, Sapienza ha aderito al
Consorzio Nazionale Interuniversitario per i trasporti e la logistica
(NITEL).
Il Consorzio, avente sede legale a Roma, è stato costituito nel 2003, su
iniziativa di 8 Atenei italiani (Politecnico di Bari, Univ. di Cassino,
Univ. di Catania, Univ. di Genova, Univ. dell’Aquila, Univ. di Palermo,
Univ. di Pisa e Politecnico di Torino), allo scopo di portare avanti in
modo integrato e sinergico attività di ricerca e promozione scientifica
nei settori della Logistica e dei Trasporti.
Ad oggi il NITEL, che ha ottenuto il riconoscimento della personalità
giuridica mediante D.M. del M.I.U.R. del 13.07.05, aggrega, oltre
Sapienza, 20 Atenei, tra cui Roma Tor Vergata, Roma Tre, Roma Campus
Bio-Medico, Univ. del Sannio, Univ. di Trieste, Politecnico di Milano,
Univ. di Bologna.
In questi anni di attività, il NITEL ha autofinanziato la propria
attività attraverso l’acquisizione di risorse finanziarie sia da bandi
competitivi sia mediante erogazione di servizi, garantendo la gestione
ordinaria del Consorzio senza richiedere contributi di funzionamento
agli Enti consorziati.
Con nota del 10.04 u.s., il Presidente del NITEL, Prof. Giuseppe
Sciutto, ha rappresentato, considerata la scadenza del Consorzio
prevista per il 15.07.18, la necessità di manifestare la volontà, da
parte delle Università consorziate, di procedere al rinnovo dello
stesso, comunicando, al contempo, l’intenzione di convocare l’Assemblea
dei Soci entro la metà del mese di Maggio p.v..
L’art 17 dello Statuto consortile prevede una durata iniziale di
quindici anni che, alla scadenza, potrà essere prorogata di ulteriori
quindici anni, previa delibera dell’Assemblea assunta con il voto
favorevole dei 2/3 dei Consorziati
Si rappresenta, infine che, il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e
Ambientale (DICEA), con verbale del Consiglio di Dipartimento del
01.03.18, nel manifestare il proprio interesse a partecipare alle
attività del NITEL ha proposto di nominare il Prof. Mattia Crespi quale
rappresentante Sapienza in seno all’assemblea dei soci del Consorzio
sopracitato, ai sensi dell’art.7 dello Statuto.
Il DICEA, inoltre, nella medesima delibera di cui sopra, si è reso
altresì disponibile a concedere l’utilizzo di spazi dipartimentali per
ospitare le attività del Consorzio.
A tal proposito si rileva che ogni decisione relativa alla concessione
di spazi dell’Ateneo, rappresentando una procedura a sé stante, debba
essere rinviata a successive valutazioni, a seguito degli opportuni
approfondimenti e in conformità alla normativa interna in materia.
Ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione ad
approvare il rinnovo della durata del Consorzio NITEL e la nomina del
Prof. Mattia Crespi quale rappresentante Sapienza in seno all’Assemblea
dei Soci del Consorzio medesimo.
Analoga relazione sarà sottoposta al Senato Accademico nella prima
seduta utile.
Allegati parte integrante:
● Nota del Prof. Sciutto del 10.04.2018;
(Allegato 59)
● Verbale del DICEA del 01.03.18.
(Allegato 60)
Allegati in visione:
● Statuto del Consorzio NITEL;
● Documento di sintesi dell’attività consortile.
Sul punto relativo a: “Consorzio NITEL (Consorzio Nazionale
Interuniversitario per i Trasporti e la Logistica) – Rinnovo e nomina
rappresentante”
(centri e consorzi 11.1), il rettore illustra la
relazione e, non essendovi osservazioni, pone in votazione la proposta
di delibera che è approvata all’unanimità.
DELIBERAZIONE N. 185/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto l’art. 17 dello Statuto consortile che prevede una durata
iniziale di quindici anni, prorogabile alla scadenza;
• Considerata la necessità di procedere al rinnovo della durata del
Consorzio NITEL, la cui scadenza è prevista per il 15 luglio 2018, di
ulteriori quindici anni (2018-2033);
• Vista la proposta avanzata dal Dipartimento di Ingegneria Civile Edile
e Ambientale (DICEA) di nominare il Prof. Mattia Crespi quale
rappresentante Sapienza in seno all’assemblea dei soci del Consorzio
sopracitato, ai sensi dell’art. 7 dello Statuto;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
- di approvare il rinnovo della durata del Consorzio NITEL per gli anni
2018-2033;
- di approvare la nomina del Prof. Mattia Crespi quale rappresentante
Sapienza in seno all’assemblea dei soci del Consorzio in argomento;
- di rinviare ad una successiva valutazione del Consiglio ogni decisione
in merito all’eventuale concessione di spazi proposta dal Dipartimento
di Ingegneria Civile Edile e Ambientale, a seguito di opportuna
istruttoria da parte dell’Area competente e, comunque, in conformità
alla normativa interna in materia.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
SPIN OFF DITS SRL: RINUNCIA AL DIRITTO DI PRELAZIONE
Il Presidente sottopone all'attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Partnership Strategiche,
Spin Off e Start Up dell’Ufficio Valorizzazione e Trasferimento
Tecnologico dell’ASURTT.
Si rammenta che, con delibera n. 338/11 del 20.12.11, questo Consesso ha
approvato la proposta di costituzione dello Spin Off universitario
denominato “Development & Innovation in Transport Systems”, brevemente
“DITS”, nella configurazione giuridica di S.r.l., presentata dal Prof.
Stefano Ricci.
L’obiettivo principale dello Spin Off è la vendita di prodotti e
l’erogazione di servizi di ingegneria ferroviaria e lo sviluppo di
progetti, piani e ricerche, a livello locale, nazionale, comunitario e
internazionale, nel settore dei trasporti.
Tale Spin Off si è costituito in data 23.02.12 (con capitale sociale di
€ 40.000,00) e, attualmente, presenta la seguente compagine sociale:
Università “La Sapienza”
|
10,00%
|
4.000,00 €
|
Stefano Ricci (prof. associato)
|
5,00%
|
2.000,00 €
|
Riccardo Licciardello (assegnista di ricerca)
|
4,70%
|
1.880,00 €
|
Marco Antognoli (assegnista di ricerca)
|
4,70%
|
1.880,00 €
|
Luca Rizzetto (assegnista di ricerca)
|
4,70%
|
1.880,00 €
|
Maria Rosaria Saporito (assegnista di ricerca)
|
3,50%
|
1.400,00 €
|
Franco Accattatis (persona fisica esterna)
|
4,70%
|
1.880,00 €
|
Cristiano Marinacci (persona fisica esterna)
|
4,70%
|
1.880,00 €
|
Antonio Tieri (persona fisica esterna)
|
4,70%
|
1.880,00 €
|
Alessandro Baldassarra (persona fisica esterna)
|
4,70%
|
1.880,00 €
|
Piero Vitali (persona fisica esterna)
|
3,50%
|
1.400,00 €
|
Francesco Sorace (persona fisica esterna)
|
3,50%
|
1.400,00 €
|
Emilio Cosciotti (persona fisica esterna)
|
4,70%
|
1.880,00 €
|
Massimiliano Bruner (persona fisica esterna)
|
4,70%
|
1.880,00 €
|
Stefano Impastato (persona fisica esterna)
|
4,70%
|
1.880,00 €
|
Alessio Dicembre (persona fisica esterna)
|
3,50%
|
1.400,00 €
|
Ansaldo STS S.p.A. (partner industriale)
|
12,00%
|
4.800,00 €
|
Ansaldo Breda S.p.A. (partner industriale
|
12,00%
|
4.800,00 €
|
Totale
|
100,00%
|
40.000,00 €
|
Riguardo alla sopra indicata compagine sociale si precisa che i soci
Marinacci, Tieri, Baldassarra e Accattatis hanno in passato collaborato
con Sapienza, i primi in qualità di assegnisti di ricerca e, il socio
Accattatis, in veste di ricercatore attualmente in quiescenza.
Si rappresenta che, in data 13.04.18, prot. 32802, è pervenuta a
Sapienza comunicazione, da parte dell’amministratore delegato di “DITS
S.r.l.”, Luca Rizzetto, con la quale si rende noto che il socio Emilio
Cosciotti ha manifestato l’intenzione di cedere la propria quota di
partecipazione nello Spin Off, pari al 4,70% del capitale sociale
(valore nominale di € 1.880,00), all’Ing. Andrea Quattrini, il quale si
è reso disponibile ad acquistarla al prezzo di vendita di € 3.223,07.
In riferimento al prezzo di vendita individuato, superiore al valore
nominale, si fa presente che esso è stato calcolato sulla base del
patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio disponibile (4,7% di €
68.576,00).
Con riferimento al socio entrante, si rappresenta che l’Ing. Andrea
Quattrini ha conseguito il Dottorato di Ricerca presso Sapienza ed ha
collaborato con il gruppo di ricerca proponente dello Spin Off, e
inoltre, ha delle collaborazioni in essere con lo Spin Off medesimo (si
allega, al riguardo, il relativo curriculum vitae alla presente
relazione).
In merito a tale aspetto, nella medesima comunicazione del 13.04.18,
l’amministratore delegato di “DITS S.r.l.”, Luca Rizzetto, ha, inoltre,
evidenziato che l’ingresso del predetto nuovo socio fornirebbe un
ulteriore apporto di competenze nell’ambito dell’attività
imprenditoriale portata avanti dallo Spin Off.
Fermo restando quanto sopra emerso e considerato, questa Università è in
ogni caso chiamata, in virtù di quanto espressamente previsto dall’art.
9.4 dello Statuto sociale di “DITS S.r.l.”, ad esercitare o meno, il
diritto di prelazione spettantele pro-quota sull’acquisto di quella
offerta in cessione.
In considerazione del fatto che il Regolamento Spin Off e Start Up
prevede come regola generale una partecipazione di Sapienza pari al 10%
del capitale sociale, che il ruolo dell’Università generalmente
condiviso è quello di sostenere e promuovere in posizione minoritaria
tali iniziative, che comunque l’eventuale sottoscrizione di tali quote
implicherebbe - oltre al sostenimento degli oneri conseguenti - un
proporzionale accrescimento del rischio imprenditoriale che Sapienza si
assumerebbe, e che infine, da prassi consolidata, questo Consesso ha
sempre ritenuto opportuno agevolare tali operazione societarie riducendo
al minimo l’intervento dell’Ateneo nell’ambito di tali dinamiche
prettamente imprenditoriali, il Presidente invita il Consiglio di
Amministrazione ad approvare la rinuncia, da parte di Sapienza, al
diritto di prelazione spettantele pro-quota su quella offerta in
cessione dal socio sopra nominato.
ALLEGATI PARTE INTEGRANTE:
Comunicazione cessione quote del 13.04.18, protocollata il 16.04.18 con
n. 32802;
(Allegato 61)
Curriculum Vitae dell’Ing. Andrea Quattrini. (
Allegato 62)
ALLEGATI IN VISIONE:
Bilancio 2016 dello Spin Off “DITS S.r.l.”;
Statuto societario dello Spin Off “DITS S.r.l.”.
Alle ore 20.26 entra nella sala della riunione la Dottoressa Antonella
Cammisa, Direttore dell’Area Supporto alla Ricerca e Trasferimento
Tecnologico.
Sul punto relativo a: “Spin off DITS srl: rinuncia al diritto di
prelazione” (
spin off, star up e cluster 12.1), il rettore invita la
dottoressa Cammisa ad illustrare la relazione.
La dottoressa
Cammisa riferisce che trattasi di uno Spin off approvato
dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 20 dicembre 2011, in
cui uno dei soci ha chiesto di cedere le proprie quote ad altro soggetto
che si è dichiarato disponibile ad acquisirle, con una rivalutazione del
valore in proporzione percentuale rispetto al nuovo patrimonio netto
dello Spin off.
Poiché il Regolamento Spin Off e Start Up prevede che, nel caso di
cessione di quote, Sapienza si debba esprimere, si sottopone
all’approvazione del Consiglio di Amministrazione la proposta di
rinuncia di Sapienza ad esercitare il diritto di prelazione sulla quota
pari al 4,7% del capitale sociale dello spin off in esame.
Alle ore 20.27 esce dalla sala della riunione la Dottoressa Antonella
Cammisa.
Il
rettore ringrazia la dottoressa Cammisa e, non essendovi
osservazioni, pone in votazione la proposta di delibera che è approvata
all’unanimità.
DELIBERAZIONE N. 186/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto il Regolamento Spin Off e Start Up, emanato con D.R. n. 2314 del
30 luglio 2015;
• Vista la delibera n. 338 del Consiglio di Amministrazione del 20
dicembre 2011, con la quale è stata approvata la proposta di
costituzione dello Spin Off universitario denominato “DITS S.r.l.”;
• Vista la comunicazione del 13 aprile 2018, prot. n. 32802, con la
quale è stato reso noto alla Sapienza che l’Ing. Andrea Quattrini ha
manifestato l’intenzione di acquistare dal socio Emilio Cosciotti la
quota da quest’ultimo offerta in cessione nel suddetto Spin Off
universitario, pari al 4,7% del capitale sociale (valore nominale pari a
€ 1.880,00), ad un prezzo di € 3.223,07, calcolato sulla base del valore
del patrimonio netto (pari a € 68.576,00) risultante dall’ultimo
bilancio societario disponibile;
• Considerato, inoltre, che l’Università degli Studi di Roma “La
Sapienza”, in conseguenza della predetta comunicazione di cessione quote
del 13 aprile 2018, prot. n. 32802, ai sensi dell’art. 9.4 dello Statuto
sociale di “DITS S.r.l.”, è quindi comunque chiamata ad esprimersi in
merito all’esercizio o meno del diritto di prelazione spettante le
pro-quota su quella di partecipazione al capitale sociale della Società
di Spin Off “DITS S.r.l.” offerta in cessione dal predetto socio;
• Considerato, infine, che Sapienza, a fronte di quanto comunicatole,
non ravvisa la necessità e/o l’utilità di esercitare il diritto di
prelazione sulla quota di capitale sociale offerta in cessione dal sopra
nominato socio, ritenendo opportuno agevolare la rimodulazione della
compagine societaria così come descritto in narrativa;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
di rinunciare ad esercitare il diritto di prelazione sulla quota pari al
4,7% (valore nominale € 1.880,00) del capitale sociale (€ 40.000,00)
dello spin off “DITS S.r.l” offerta in cessione dal socio Emilio
Cosciotti ad un prezzo di vendita di € 3.223,07, valore pari al 4,7% del
patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio societario.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Prospetto riepilogativo
START UP SOILMIXING SRL: APPROVAZIONE CONVENZIONE CON SAPIENZA
Il Presidente sottopone all'attenzione del Consiglio di Amministrazione
la seguente relazione predisposta dal Settore Partnership Strategiche,
Spin Off e Start Up dell’Ufficio Valorizzazione e Trasferimento
Tecnologico dell’ASURTT, sentita APSE.
Si rammenta che questo Consesso, con delibera n. 323/17 del 18.07.17, ha
approvato la proposta di accreditamento della Start Up denominata
“SOILMIXING S.r.l.”, presentata dal Prof. Claudio Alimonti, afferente al
Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali e Ambiente.
Tale Start Up, costituitasi in data 16.06.16, attualmente presenta la
seguente compagine sociale:
Claudio Alimonti
(prof. associato Sapienza)
|
3,00%
|
300,00
€
|
Ignazio Paolo Marzano
(assegnista di ricerca Sapienza)
|
13,00%
|
1.300,00
€
|
Giuseppe Panetta (persona
fisica esterna)
|
13,00%
|
1.300,00
€
|
Massimo Grisolia (persona
fisica esterna)
|
13,00%
|
1.300,00 €
|
Giuseppe Iorio (dottorando
Sapienza)
|
13,00%
|
1.300,00
€
|
Pigi S.r.l. (partner
industriale)
|
45,00%
|
4.500,00
€
|
Totale
|
100,00%
|
10.000,00 €
|
Riguardo alla su indicata compagine sociale si precisa che, i soci
Panetta e Grisolia hanno in passato collaborato con Sapienza, il primo
avendo conseguito il titolo di dottore di ricerca, e il secondo in veste
di professore ordinario attualmente in quiescenza.
“SOLIMIXING S.r.l.” ha come oggetto principale lo sviluppo e la
diffusione, nel campo dell’ingegneria, del miglioramento e
condizionamento dei terreni e dei servizi tecnici ed esecutivi
correlati, mediante il consolidamento geotecnico di opere esistenti, il
rinforzo dei terreni per la difesa del territorio e la realizzazione in
sicurezza di nuove opere interagenti con il sottosuolo, nonché il
trattamento dei terreni a fini ambientali, antisismici e di
efficientamento energetico.
Ai sensi del Regolamento Spin Off e Start Up, emanato con D.R. n. 2314
del 30.07.15, il Prof. Alimonti ha successivamente inoltrato al Centro
di Ricerca e Servizi per l’Innovazione Tecnologica Sostenibile della
Sapienza (brevemente CeRSITeS) una richiesta volta alla concessione di
appositi spazi per le attività della Start Up da svolgersi presso la
sede di Latina, la cui gestione è curata dal predetto Centro.
Il CeRSITeS, nella seduta del proprio Comitato Direttivo del 01.12.17,
ha espresso parere favorevole in merito alla concessione di appositi
spazi ubicati presso la Struttura sita a Borgo Isonzo, Latina.
Si precisa che anche per la sede di Latina trovano applicazione, per
analogia, i principi consolidati in tema di utilizzo di spazi
dell’Ateneo da parte di soggetti terzi (cfr. la Circolare 56425 del
02.10.13 relativa alle attività di partenariato) che prevedono, anche
per Spin Off e Start Up universitarie, il rimborso degli oneri di
gestione in proporzione agli spazi concessi.
Si procederà pertanto alla quantificazione dei relativi costi a carico
della Start Up da corrispondere direttamente al CeRSITeS, deputato alla
gestione della sede, sulla base del parametro specifico per il Polo di
Latina, pari ad € 136,79/mq.
Ciò premesso, il Presidente invita il Consiglio di Amministrazione, in
conformità al format di Convenzione già approvato da questo Consesso con
delibera n. 83/13 del 16.04.13, ad approvare l’atto convenzionale in
parola così come adattato ed integrato secondo quanto sopra esplicitato.
Allegati parte integrante:
Bozza Convenzione tra Sapienza e “SOILMIXING S.r.l.”;
(Allegato
63)
Estratto del verbale del Comitato Direttivo del CeRSITeS della Sapienza
del 01.12.17;
(Allegato 64)
Nota del Prof. Alimonti di richiesta spazi e del Direttore del CeRSITeS,
rispettivamente del 13.10.17 e del 20.10.17.
(Allegato 65)
Allegati in visione:
Estratto della delibera del C.d.A. del 18.07.17, n. 323/17;
Circolare n.56425 del 02.10.13.
Alle ore 20.28 entra nella sala della riunione la Dottoressa Antonella
Cammisa, Direttore dell’Area Supporto alla Ricerca e Trasferimento
Tecnologico.
Sul punto relativo a: “Start up SOILMIXING srl: approvazione convenzione
con Sapienza”
(spin off, start up e cluster 12.2), il rettore
invita la
dottoressa Cammisa ad illustrare la relazione.
La dottoressa
Cammisa in particolare riferisce che la proposta di
accreditamento della start up SOILMIXING srl è stata già approvata dal
Consiglio di Amministrazione nella seduta del 18 luglio 2017 e l’attuale
responsabile, prof. Claudio Alimonti, ha chiesto di poter utilizzare gli
spazi per le attività della start up da svolgersi presso la sede di
Latina tramite la stipula di apposita convenzione.
Sottolinea che il Comitato direttivo del Centro di Ricerca e Servizi per
l’Innovazione Tecnologica Sostenibile della Sapienza (CeRSITeS) nella
seduta del 1° dicembre 2017 ha espresso parere favorevole in merito.
Alle ore 20.29 esce dalla sala della riunione la Dottoressa Antonella
Cammisa.
Il
rettore ringrazia la dottoressa Cammisa e, non essendovi richieste
d’interventi, pone in votazione la proposta di delibera che è approvata
all’unanimità.
DELIBERAZIONE N. 187/18
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Letta la relazione istruttoria;
• Visto il “Regolamento Spin Off e Start Up” di Ateneo, emanato con D.R.
n. 2314 del 30 luglio 2015;
• Vista la delibera n. 323 del Consiglio di Amministrazione del 18
luglio 2017 con la quale è stata definitivamente accreditata come Start
Up di Sapienza la Start Up denominata “SOILMIXING S.r.l.”;
• Visto l’estratto del verbale del Comitato Direttivo del Centro di
Ricerca e Servizi per l'Innovazione Tecnologica Sostenibile (CeRSITeS)
della Sapienza del 1° dicembre 2017;
• Esaminata la bozza di Convenzione destinata a regolamentare i rapporti
tra Sapienza e detta Start Up;
• Considerato che la suddetta Convenzione risulta conforme al format
approvato dal Consiglio di Amministrazione con delibera n. 83 del 16
aprile 2013;
• Presenti n. 10, votanti n. 8: con voto unanime espresso nelle forme di
legge dal rettore e dai consiglieri: Polimeni, Nocifora, Azzaro, Gras,
Chiaranza, Benincasa e Lodise
DELIBERA
- di approvare il testo della Convenzione tra Sapienza e la Start Up
universitaria “SOILMIXING S.r.l.” di cui in narrativa;
- di autorizzare il Rettore alla sottoscrizione di tale atto, dando
mandato allo stesso, ove necessario, di apportarvi modifiche tecniche ma
non sostanziali.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Essendo esaurito l’ordine del giorno, il Presidente nel ringraziare i
convenuti, dichiara tolta la seduta alle ore
20.30.
Della seduta odierna è redatto il presente verbale che consta di n.
397
pagine progressivamente numerate e di n.
65 allegati per complessive n.
925 pagine.
Il presente verbale è stato approvato nella seduta del 15 maggio 2018
Letto, approvato e sottoscritto.
IL
SEGRETARIO
Simonetta Ranalli
|
IL PRESIDENTE
Eugenio Gaudio |
Pagina a cura del Settore Consiglio di Amministrazione, pubblicato il
21 maggio 2018