Verbale del Senato Accademico seduta del 13 giugno 2002
L'anno duemiladue,
addì 13 giugno alle ore 9.30 nel salone del Senato Accademico, si é riunito il Senato Accademico per l'esame e la discussione degli argomenti iscritti al seguente ordine del giorno:
1) APPROVAZIONE VERBALE DELLA SEDUTA DEL 30 MAGGIO 2002.
2) COMUNICAZIONI.
3) COMMISSIONE PER IL RIEQUILIBRIO.
- INTERVENTO DEL PROF. ANGELICI IN MERITO AGLI ATENEI FEDERATI;
4) REGOLAMENTO DIDATTICO DI ATENEO:
4.1) Regolamento Master;
4.2) Scuola di Ingegneria Aerospaziale Istituzione Master di II livello in sistemi di trasporto spaziale;
4.3) I Facoltà di Medicina e Chirurgia – Istituzione Master universitari di II livello:
- Ecografia 3-D, 4-D e color flussimetria;
- Riproduzione assistita.
4.4) Facoltà di Architettura Valle Giulia – Istituzione Master di II livello:
- Processi di gestione nella Pubblica Amministrazione;
- Gestione immobiliare integrata – Global Service.
4.5) Facoltà di Architettura Valle Giulia – Istituzione Master di II livello:
- Progettazione ed adeguamento di Chiese;
- Sistemi informativi geografici applicati alla pianificazione e alla progettazione del territorio e della città.
4.6) I Facoltà di Medicina e Chirurgia – Istituzione Master universitari di II livello:
- Endocrino-metabolismo;
- Cardiologia per immagini ed emodinamica non invasiva.
4.7) Facoltà di Lettere e Filosofia – Istituzione Master di II livello:
- Giornalismo e comunicazione multimediale;
- Editoria.
4.8) Facoltà di Ingegneria – Modifica denominazione Master universitario di II livello in Recupero e conservazione delle costruzioni di interesse storico e archeologico.
5) PROVVEDIMENTI PER PERSONALE:
5.1) Mobilità interna e cambi di settore Legge n.210/1998- Dott.ssa Alessandra Pollastri, Ricercatore confermato della Facoltà di Scienze Umanistiche: cambio di settore scientifico disciplinare.-
6) CONTRIBUTI LABORATORI E BIBLIOTECHE.
7) SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE:
7.1) Scuole di Specializzazione in Medicina ex D.L.vo 257/91: richiesta di autorizzazione attivazione di posti-borsa con finanziamenti statali non utilizzati nell’a.a. 2001/2002;
7.2) II Facoltà di Medicina e Chirurgia – Istituzione della Scuola di Specializzazione in Nefrologia presso la II Facoltà di Medicina e Chirurgia;
7.3) Scuole di Specializzazione del Settore dei Beni Culturali non a norma CEE.
8) CONVENZIONI:
8.1) Convenzione per l’istituzione di un Centro di eccellenza tra l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” ed il Consorzio “I Castelli della Sapienza” dal titolo: “Conservazione del patrimonio architettonico, artistico, archeologico e del paesaggio”.
9) VARIE ED EVENTUALI
Sono presenti : il Rettore, Prof. Giuseppe D’Ascenzo, Presidente ed i componenti del Senato Accademico: Prof. Carlo Angelici, Prof. Fulco Lanchester, Prof. Renato Guarini, Prof. Raimondo Cagiano De Azevedo, Prof. Federico Masini, Prof. Alberto Abruzzese, Prof. Francesco Avallone, Prof. Aldo Vecchione, Prof. Francesco Bossa, Prof. Domenico Misiti, Prof. Tullio Bucciarelli, Prof. Salvatore Dierna, Dott. Francesco Bonadies, .Prof. Elvidio Lupia Palmieri, Prof. Giorgio Ausiello, Prof. Giovanni Santucci, Prof. Giorgio Testa (entra alle ore 10,12), Prof. Giuseppe Castorina, Prof. Mario Liverani, Prof. Paolo Francesco Mugnai, Dott. Piera Patassini, Prof. Antonio Mussino, Prof. Stefano Pugliesi Allegra, Prof. Mauro Serafini, Prof. Renato Albanese, Prof. Filippo Custureri, Prof. Luca Di Marzo, Sig. Beniamino Altezza, Dott. Vittorio Fornasari, Sig. Emanuele Nuccitelli, Sig. Domenico Barbuto (entra alle ore 10,55), Sig. Simone Pelosi, Sig.ra Flavia Ginevri, e il Direttore Amministrativo Carlo Musto D’Amore che assume le funzioni di Segretario.
Assistono i Presidi Proff.ri: Luigi Frati, Roberto Palumbo, Ugo Ponzi, Attilio De Luca, Guido Pescosolido, Paolo Matthiae, Marco Maria Olivetti, Nino Dazzi, Paolo De Nardis e il Pro-Rettore Gianni Orlandi.
Assente giustificato il Prof. Luigi Frey.
Assenti: i Proff.ri Alessandro Silva e Giovanni Ferrara e il Sig. Mario
Lattari.
APPROVAZIONE VERBALE DELLA SEDUTA DEL 30 MAGGIO 2002.
Il Presidente invita il Senato Accademico ad approvare il verbale della seduta del 30 maggio 2002.
Il Prof. Lanchester chiede che a pag.16 , rigo 32 vengano tolte le parole “e Tecniche” dopo la parola “Scienze”.
Rileva, altresì, che non risultano inseriti a pagina 513 i seguenti interventi, concordati con il Prof. Mussino e verificati con il Direttore
Amministrativo.
Il Prof. Mussino, anche in relazione ad alcune osservazioni precedenti del Prof. Lanchester, fa presente che alcuni ritardi nella consegna della documentazione sono dovuti alla assenza di un regolamento per il funzionamento dei Corsi Interfacoltà e ne auspica una pronta definizione.
Il Rettore afferma che devono essere i Presidi delle Facoltà interessate a definire tali regole.
Interviene il Prof. Lanchester che, considerando che esistono per i Corsi di Laurea i Comitati Ordinatori (costituiti dai Presidi o da delegati delle Facoltà coinvolte), ritiene che a tali Comitati, vadano attribuite tutte le competenze per i Corsi di Laurea Interfacoltà: gestione del budget, chiamate, affidamenti, incarichi interni ed esterni e così via.
Il Prof. Ponzi fa presente che nel verbale del 12 aprile della “Commissione Requisiti minimi” (allegato a pag. 10 del verbale del Senato Accademico) non compaiono le correzioni discusse e raccomandate dal Senato Accademico nelle sedute del 18.4.2002 e 9.5.2002 riguardanti le Lauree Specialistiche del settore aerospaziale , e manca inoltre del tutto la parte degli interventi dei Presidi Bucciarelli e Ponzi sullo stesso argomento.
Il Direttore Amministrativo ricorda, quanto già fatto presente nella seduta del 9.5.02, di non poter modificare i verbali della “Commissione requisiti minimi”, allegati al verbale del Senato. Fa presente di aver segnalato le richieste del Senato alla medesima Commissione. Quanto evidenziato ulteriormente dal Prof. Ponzi verrà comunicato a detta Commissione.
Il Prof. Lanchester considerato che la segnalazione del Prof. Ponzi è riportata nel verbale del Senato, ritiene che i Proff.ri Ponzi e Bucciarelli possano ritenersi soddisfatti. Successivamente chiederanno di modificare il verbale della Commissione.
Il Prof. Bossa chiede che a pag. 17, rigo 15 dopo la parola “Scienze” vengano tolte le parole “la seconda pagina” e dopo “che” venga aggiunto “la modifica” .
Il Prof. Lupia Palmieri chiede che i suoi interventi a pag. 16 e 17 assumano rispettivamente la seguente formulazione:
- a pag. 16: Il Prof. Lupia Palmieri chiedendo venia ai proponenti, rileva circa il Corso di laurea in Pianificazione e Gestione del territorio e dell’Ambiente, che negli obiettivi formativi si indica una figura professionale che dovrebbe possedere conoscenze di base per valutare gli effetti dell’azione di pianificazione sul contesto insediativo, ambientale, paesaggistico ecc. Nei contenuti presentati non c’è però nulla che fornisca una preparazione di base sulla conoscenza dell’ambiente e del territorio. L’ambito disciplinare di ecologia, geografia e geologia, e cioè quello relativo alla componente fisica e biotica dell’ambiente e del territorio non viene considerato affatto, salvo che con un insegnamento di geografia economico politica, con 4 crediti. Ritiene, pertanto, che una denominazione del tipo di quella proposta per un Corso di Laurea con tali contenuti non sia adeguata. L’offerta formativa deve essere chiara, non equivoca.
- A pag. 17 il Prof. Lupia Palmieri conviene sul fatto che il Corso di Laurea può essere di grande interesse, ma ha il grave difetto di una denominazione che non risponde affatto ai contenuti. Gli effetti dell’opera umana sull’ambiente devono essere verificati da chi ha conoscenza del territorio, ed in questo Corso di Laurea non si fornisce alcuna competenza sui processi fisici e biologici che caratterizzano l’ambiente e il territorio.
Il Prof. Mussino rileva che le ultime due righe a pag. 17 vanno precisate meglio.
Le ultime due righe di pag. 17 assumono la seguente formulazione:
- uno relativo al Corso di laurea in Scienze e Tecniche del Servizio Sociale;
- l’altro relativo al Corso di laurea in Pianificazione e Gestione del territorio e dell’Ambiente.
Il Prof. Frati rileva che a pag. 23 non compare la facoltà di medicina e Chirurgia I. Ricorda quanto già fatto presente in precedenti sedute, che occorre considerare la modifica di denominazione dei Corsi di Laurea Specialistica a ciclo unico in Medicina e Chirurgia che hanno nomi diversi (3 con sede a Roma ed 1 a Latina).
Il Prof. Guarini rileva che quanto evidenziato dal Prof. Frati è riportato nella pratica 4.1.B pagg.25-28.
Inoltre chiarisce al Prof. Ponzi che a pag. 9 il verbale della “Commissione Requisiti minimi” è stato modificato. Fa presente che in tali verbali, che sono la sintesi di molte ore di riunione, per nessuna facoltà si è scesi nei particolari. Per dare maggiore sicurezza al Prof. Ponzi si potrà allegare la lettera dello stesso Professore.
Con queste modifiche il verbale del Senato Accademico relativo alla seduta del 30 maggio 2002 è approvato all’unanimità.
IL SEGRETARIO C. Musto D'Amore |
IL PRESIDENTE Prof. G. D'Ascenzo |
COMUNICAZIONI
Non essendovi comunicazioni da effettuare il Presidente prosegue nella
trattazione degli argomenti iscritti all'ordine del giorno.
COMMISSIONE PER IL RIEQUILIBRIO.
Il Rettore ricorda che nella precedente seduta del 30.5 u.s. il Senato Accademico ha deliberato la seguente composizione della Commissione di cui in oggetto:
- 1 rappresentante degli Atenei designato fra i Presidi facenti capo all’Ateneo (cinque in totale)
- 1 rappresentate per macro area, designato dalle 6 macro-aree (sei in totale)
- 1 rappresentante del personale tecnico amministrativo
- 1 rappresentante degli studenti :
La Commissione è presieduta dal Rettore.
Il Rettore fa presente che sono pervenute alcune designazioni, peraltro desidera che nella odierna seduta ogni Ateneo ed ogni macroarea esprima la sua proposta, tenendo presenti i seguenti due punti essenziali:
- non possono far parte della Commissione membri che non siano componenti del Senato Accademico;
- la commissione ha come compito specifico e unico la valutazione del problema del riequilibrio all’interno della docenza.
Procede quindi a chiedere il nominativo del rappresentante per i singoli Atenei per le macroaree, per il personale tecnico amministrativo e per gli studenti. Risultano le seguenti designazioni:
per gli Atenei
1. Ateneo federato della Scienza e della Tecnologia (AST): Prof. Nino Dazzi
2. Ateneo federato della Scienze e delle Politiche Pubbliche Sanitarie: Prof. Luigi Frati
2. Ateneo federato della Scienze Umanistiche, Giuridiche ed Economiche Prof. Raimondo Cagiano de Azevedo;
3. Ateneo federato della Scienze Umane, delle Arti e dell’Ambiente: Prof. Salvatore Dierna
4. Ateneo Federato dello spazio e della società (A.De.S.So): Prof. Paolo De Nardis
per le macro aree
- macro area n.1 Prof. Elvidio Lupia Palmieri
- macro area n.2 Prof. Giovanni Santucci
- macro area n. 3 Prof. Mario Liverani
- macro area n. 4 Prof. Luigi Frey
- macro area n.5 Prof. Antonio Mussino
- macro area n.6 Prof. Filippo Custureri
per il Personale tecnico amministrativo
- Dott. Vittorio Fornasari
per gli studenti
- Simone Pelosi
Il Rettore, comunica, pertanto, che la Commissione per il riequilibrio risulta così composta:
Prof. Nino Dazzi
Prof. Luigi Frati
Prof. Raimondo Cagiano de Azevedo;
Prof. Salvatore Dierna
Prof. Paolo De Nardis
Prof. Elvidio Lupia Palmieri
Prof. Giovanni Santucci
Prof. Mario Liverani
Prof. Luigi Frey
Prof. Antonio Mussino
Prof. Filippo Custureri
Dott. Vittorio Fornasari
Sig. Simone Pelosi
La Commissione sarà presieduta dal Rettore.
Il Senato Accademico approva all’unanimità.
IL SEGRETARIO C. Musto D'Amore |
IL PRESIDENTE Prof. G. D'Ascenzo |
ATENEI FEDERATI.
Il Prof. Angelici chiede al Rettore di poter trattare un argomento per connessione.
Il Rettore acconsente.
Il Prof. Angelici ringrazia il Rettore ed esprime, in merito all’elaborato del Consiglio di Amministrazione sui Regolamenti degli Atenei federati, il profondo disappunto proprio e di quanti hanno partecipato alla stesura del Regolamento dell’Ateneo Federato delle Scienze Umanistiche, Giuridiche ed Economiche.
Rileva che si è verificato un indebito intervento da parte del Consiglio di Amministrazione ed una grave limitazione all’autonomia degli Atenei nella formulazione dei propri regolamenti. Il suddetto documento, a suo giudizio, conduce ad una totale riscrittura di tutti i regolamenti degli Ateneo federati .
Sostiene che,a tal punto, sia opportuno vedere il regolamento che proporrà il Consiglio e valutare se accettarlo. Altrimenti l’Ateneo Federato suddetto non si farà.
Alle ore 10,12 entra il Prof. Testa
Il Rettore dà lettura della delibera del Consiglio di Amministrazione del 28 maggio 2002 relativa a: “Regolamento Atenei Federati processo implementativo”, rilevando che non esiste alcuna volontà di prevaricazione da parte del Consiglio, il quale si è attenuto esclusivamente ai problemi relativi alla finanza e contabilità, senza entrare nelle norme che regolano la vita degli Atenei.
Ricorda che i Sindaci hanno ribadito che gli assetti di contabilità e finanza debbono essere regolamentati in maniera unica per l’amministrazione centrale e per tutte le amministrazioni decentrate. Inoltre il Regolamento per l’amministrazione, la finanza e la contabilità de La Sapienza deve essere approvato dal Ministero ai sensi delle vigenti disposizioni legislative.
Dà lettura, altresì, del suo intervento nella discussione tenutasi su tale argomento nella suddetta riunione del Consiglio di Amministrazione.
Ribadisce non c’è alcuna volontà di prevaricazione da parte del Consiglio, anzi lo stesso Consiglio ha stabilito che il Pro-Rettore Prof. Orlandi, coadiuvato dall’Ufficio per il decentramento, intraprenda rapporti informali con i Consigli provvisori degli Atenei per preparare quanto richiesto dai Sindaci e per il successivo inoltro al Senato Accademico.
Il Prof. Orlandi concorda con il Rettore nel chiarire che non esiste da parte del Consiglio nessuna volontà di prevaricare altri organismi.
Ricorda che nella presentazione dei regolamenti degli Atenei Federati sono sorte delle preoccupazione da parte di alcuni Consiglieri; in particolare e specificatamente rispetto alla coerenza con il Regolamento contabile, approvato da tutti gli organi di governo successivamente alla stesura dei Regolamenti degli Atenei. Da una parte c’era il rischio di aprire una discussione infinita, che poteva portare ad un allungamento di tempi rispetto all’attivazione del processo di decongestionamento. Ricorda che il Regolamento per l’amministrazione, la finanza e la contabilità, previa approvazione del MIUR, dovrebbe entrare in vigore intorno al 1 luglio e da quella data cesseranno di avere efficacia tutte le norme con esso incompatibili, pertanto questo rischio non si poteva correre.
Si è scelta la strada di predisporre un quadro di analisi dei vari regolamenti, dando a lui il mandato, con il supporto dell’Ufficio per il decongestionamento, come è detto nella delibera del Consiglio, di presentare ai consigli accademici provvisori dei vari Atenei Federati il documento “I regolamenti degli atenei federati: le discipline a confronto”, per mettere in evidenza le difformità che emergono, senza dare alcuna indicazione prescrittiva di modifica.
In questi giorni si sono svolti gli incontri con i Consigli accademici provvisori dei seguenti Atenei: “Ateneo federato della Scienze e delle Politiche Pubbliche Sanitarie”, “Ateneo federato della Scienze Umane, delle Arti e dell’Ambiente” e “Federato dello spazio e della società (A.De.S.So)” . Rileva che i rapporti si sono svolti in modo molto sereno e costruttivo. Fa presente che il Consiglio di Amministrazione ovviamente non proporrà nessun testo per i Regolamenti degli Atenei Federati e che i documenti presentati in Consiglio, puntano a facilitare e dare certezza al processo di decongestionamento per quanto riguarda l’avvio e l’attuazione.
Il Prof. Frati fa presente che l’incontro con il Prof. Orlandi per l’Ateneo federato della Scienze e delle Politiche Pubbliche Sanitarie, è stato fruttuoso; sono state effettuate alcune modifiche non rilevanti, che permettono, non tanto di migliorare sostanzialmente il regolamento, che si riteneva fosse già buono, bensì di evitare in futuro contenziosi con l’Amministrazione. Non si è ritenuto di accogliere le osservazioni di tipo politico, come ad es. l’ elezione diretta del Presidente di Ateneo Federato.
Rileva che è rischioso parlare di gerarchia delle fonti, come riportato nella citata delibera del Consiglio di Amministrazione, confondendo le leggi, con la tutela degli atti amministrativi, che è tutt’altra cosa. La vigilanza del Ministero sul regolamento per l’amministrazione, la finanza e la contabilità non ha nessuna attinenza con la gerarchia delle fonti .
Si augura che l’attivazione degli Atenei Federati avvenga prima del 1.1.2003, anche per via dei finanziamenti del Ministero.
Non ritiene che da parte del Consiglio ci sia stata intenzione di prevaricare l’autonomia degli Atenei; rileva, peraltro, che la forma forse non era adeguata.
Il Prof. Matthiae apprezza i quadri sinottici di riferimento forniti agli Atenei, che ritiene utili ai fini della disamina della problematica. Il processo, a suo avviso, è impostato in maniera corretta e promettente. Dà atto al Rettole ed al Pro-Rettore che la spinta a muoversi realmente su un programma preciso, anche di date, è assai apprezzato dall’Ateneo federato della Scienze Umane, delle Arti e dell’Ambiente.
Il Sig. Altezza chiede che le modifiche, eventualmente apportate ai Regolamenti degli Atenei Federati, siano sottoposte all’esame del Senato Accademico.
Il Rettore ricorda che è previsto che tutti gli atti, una volta esperiti gli incontri informali con gli Atenei Federati, vengano trasmessi Senato accademico. Comunque ogni Ateneo deciderà in piena autonomia.
Il Prof. Lanchester fa presente di aver partecipato con interesse all’ attività di rielaborazione del Regolamento dell’ Ateneo federato della Scienze e delle Politiche Pubbliche Sanitarie.
Chiede maggiore trasparenza e certezza delle procedure.
Ha apprezzato molto il lavoro svolto dal Prof. Orlandi in questo ultimo periodo, di cui, peraltro, ha avuto conoscenza solo da poche settimane. Tutto il lavorio interno è stato tenuto coperto rispetto agli organi che sono deputati al controllo e all’indirizzo: il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione.
E’ preoccupato sia dei contenuti della discussione odierna, sia del documento e della discussione emersa durante l’incontro con il Prof. Orlandi, poiché ritiene che le procedure non si possono considerare stabilizzate, probabilmente vi sarà necessità di integrazioni successive.
Vorrebbe avere dalla discussione odierna maggiori certezze.
Il Rettore chiarisce che è intenzione di tutti far partire immediatamente gli Atenei Federati. Ricorda che i Regolamenti degli Atenei Federati dovevano essere esaminati dal Consiglio di Amministrazione per gli aspetti di competenza .
Il Consiglio non entrerà nel merito delle normative e delle impostazioni dei regolamenti degli Atenei, interverrà soltanto se ci sono dei problemi sulla coerenza della gestione finanziaria.
Il Prof. Cagiano de Azevedo ritiene che l’odierno dibattito permette di chiarire alcuni aspetti che all’inizio destavano e per quanto lo riguarda, destano ancora, qualche preoccupazione.
Rileva che la posizione assunta dal Rettore nel Consiglio di Amministrazione,. di cui ha dato lettura e l’indicazione del Prof. Orlandi in merito al carattere di raccomandazione delle disposizioni di cui alla delibera del Consiglio, consentono di fare un passo avanti.
Ritiene in merito alla suddetta delibera che, senza fare priorità, in qualunque meccanismo costituzionale prima c’è la Costituzione e poi la Ragioneria dello Stato, come fatto costitutivo. Anche se poi la Ragioneria dello Stato è altrettanto essenziale per far funzionare il sistema.
Rileva, peraltro, che si è di fronte al rischio oggettivo, sottolineato anche dal Prof. Lanchester, di ritardare il processo decisionale. Questa è una cosa che non vuole né il Consiglio di Amministrazione, né il Senato Accademico.
Occorrono dei punti di riferimento certi nella procedura, quindi vorrebbe superare questa fase di perplessità, che condivide, con:
- l’individuazione delle indicazioni del Consiglio, circa l’iter normativo istituzionale, come documento di lavoro del Consiglio stesso e non siano assunte come procedura unica individuata anche dal Senato Accademico;
- la raccomandazione al Rettore di emanare i decreti istitutivi degli Atenei Federati entro il 1 luglio. In tal caso il Consiglio accademico provvisorio, potrà essere l’interlocutore per ricevere e accettare tutte le proposte ed eventualmente, a sua volta, per proporre regolamenti aggiornati sulla base delle osservazioni.
Il Prof. Lupia Palmieri
condivide alcune preoccupazioni espresse dai Proff.ri Lanchester e Cagiano de Azevedo, anche se alcuni concetti richiamati lo lasciano perplesso.
Ricorda di aver fatto parte della Commissione del Senato Accademico per i regolamenti degli Atenei federati, coordinata dal Prof. Guarini. Rileva che il processo che è stato seguito purtroppo ha un difetto iniziale, perché non è stato elaborato uno schema di regolamento tipo; per cui tutti gli Atenei si sono mossi ciascuno per proprio conto. I Regolamenti, pertanto, nella formulazione e a volte nei contenuti erano estremamente eterogenei. La Commissione, si è resa conto di questa problematica e alla fine ha proposto per l’approvazione i regolamenti, pur nella consapevolezza che alcuni punti dovevano essere meglio esposti e che vi erano dei “difetti” nei Regolamenti stessi. Ritiene corretta l’operazione del Consiglio di Amministrazione, perché avendo esaminato i regolamenti ha ritenuto di dover indicare i punti che non vanno rispetto al Regolamento per l’amministrazione, la finanza e la contabilità, che nel frattempo era stato approvato. Peraltro il Consiglio è andato ben oltre analizzando i regolamenti troppo nel dettaglio, come se il Senato non si fosse affatto reso conto che alcune cose erano il risultato di un saggio compromesso, per il quale hanno lavorato tanti componenti.
Riguardo ai decreti degli Atenei, fa presente che devono essere ancora emanati i decreti di attivazione. Non c’è dubbio che se le riunioni con il pro Rettore, che trova utili, porteranno a qualche ritocco dei Regolamenti, come ha specificato il Rettore, questi debbono ripassare in Senato Accademico.
Il Prof. De Nardis
formula il proprio apprezzamento e quello dell’Ateneo Federato dello Spazio e della Società per il lavoro del Prof.Orlandi e dell’Ufficio per il decongestionamento. Sono rimasti molto soddisfatti delle audizioni che hanno avuto. Concorda sul fatto che inizialmente si è proceduto senza norme di riferimento. Ritiene che a conclusione si sia arrivati ad una semantica comune. Nell’audizione che hanno avuto con il Prof. Orlandi , è stato detto chiaramente che i suggerimenti, che derivavano dal lavoro di revisione dei testi, non erano assolutamente vincolanti, se non per la parte riguardante il riferimento al Regolamento per l’amministrazione, la finanza e la contabilità, che è stato anche approvato dal Senato Accademico.
Ritiene per una questione di serenità generale de La Sapienza, che l’attivazione degli Atenei Federati rappresenti un punto fondamentale.
Il Prof. Lanchester
è d’accordo con l’esigenza di fare chiarezza. Gli Atenei Federati sono stati istituti con Decreto Rettorale. Chiede se tale istituzione abbia valore e se ha valore la istituzione deliberata dal Senato Accademico, dopo la verifica di una Commissione del Senato all’uopo istituita.
Ritiene che si possa prendere atto di quanto è stato fatto a seguito della richiesta da parte del Consiglio di Amministrazione per l’adeguamento al Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, approvato anche dal Senato Accademico.
Gli Atenei Federati sono stati istituiti e non è possibile tornare indietro. Chiede se deve intervenire una nuova delibera del Consiglio di Amministrazione sull’istituzione.
Il Rettore risponde in senso negativo se non è previsto dallo Statuto.
Il Prof. Lanchester chiede che sia messo a verbale che, in merito all’istituzione degli Atenei, il Consiglio di Amministrazione non ha da dire più niente. Questo gli da la certezza di aver percorso almeno una fase del programma, quella della istituzione. Rimane il problema dei Regolamenti/documento del Prof. Orlandi e, quindi, dell’attivazione in relazione alla entrata in vigore del Regolamento per l’amministrazione, la finanza e la contabilità, il 1 luglio.
Lo studente Pelosi ricorda di aver fatto parte della Commissione per i Regolamenti degli Atenei federati. Ribadisce che non era stato predisposto un regolamento tipo. Rileva che l’art. 4 dello Statuto regola i compiti degli Atenei Federati, purtroppo, in base al principio del compromesso, tale articolo dello Statuto è stato ignorato; infatti la rappresentanza studentesca, quella del personale tecnico-ammnistrativo e quella dei ricercatori non è paritetica all’interno degli organismi di tutti gli Atenei Federati.
Il Prof. Dazzi chiede che venga chiarito quanto chiesto dal Prof. Cagiano de Azevedo che il documento che ha ricevuto come membro di Consiglio accademico provvisorio di Ateneo Federato, dove si traccia un iter normativo-istituzionale in cui si dice “approvazione definitiva dei regolamenti degli Atenei Federati da parte del Consiglio di Amministrazione ed eventualmente nuovamente dal Senato Accademico, ove significativamente modificati” secondo lui non solo non ha alcun senso, ma si presta a letture ambigue per cui deve ritenersi assolutamente non praticabile. Altrimenti, l’obiettivo di accelerare i tempi e di andare all’attivazione degli Atenei, come gli sembra siano tutti d’accordo, verrà rallentato ulteriormente.
Il Prof. Guarini ricorda, come già fatto da alcuni colleghi che hanno lavorato con impegno nella Commissione per i Regolamenti degli Atenei federati, che i primi Regolamenti esaminati dalla Commissione erano ancora più difformi da quelli presentanti al Senato, dopo una lunga istruttoria. Quando ha preso visione del quadro sinottico non si è molto meravigliato, perché era perfettamente a conoscenza delle evidenziate differenze nelle norme, soprattutto relative alla composizione e alla elezione degli organi. Fa presente che nei regolamenti presentati al Senato, la Commissione aveva in maniera chiara evitato qualsiasi riferimento a normative finanziarie. Infatti in tutti i regolamenti è presente una norma, che per quanto concerne gli aspetti finanziari e di bilancio si rimandava al Regolamento di contabilità e finanza de La Sapienza .
La Commissione avrebbe potuto dare al Consiglio di Amministrazione il quadro sinottico di cui era già a conoscenza.
Circa l’ultimo intervento del Prof. Lanchester, fa presente che con il Prof. Orlandi ha avuto molti incontri con il Comitato di Valutazione.
Comunica che parallelamente al processo di approvazione dei regolamenti da parte dell’Ateneo, va avanti il processo di approvazione da parte del MIUR sia dello sdoppiamento delle Facoltà, sia della costituzione e attivazione degli Atenei Federati. Ritiene che, realmente, entro luglio si possano completare entrambi i processi.
Il Rettore
conclude la discussione, facendo presente che i tre Atenei Federati che hanno avuto gli incontri a seguito della delibera del Consiglio di Amministrazione, hanno dato un parere fondamentalmente positivo.
Ricorda che è una iniziativa finalizzata a risolvere alcuni problemi. Occorre tenere presente che vi sono alcuni Atenei, che hanno bisogno anche di suggerimenti. Invita a non personalizzare le osservazioni.
Ribadisce che anche il Consiglio di Amministrazione ha l’interesse di far partire quanto prima gli Atenei federati. Si sta facendo un lavoro enorme in tal senso.
IL SEGRETARIO C. Musto D'Amore |
IL PRESIDENTE Prof. G. D'Ascenzo |
REGOLAMENTO PER L’ISTITUZIONE, ATTIVAZIONE E GESTIONE DEI MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI ALTA FORMAZIONE.
Il Rettore invita il Prof. Guarini a relazionare.
Alle ore 10.55 entra nella sala il Sig. Barbuto.
Il Prof. Guarini ricorda che in precedenza era stata sottoposta all’attenzione del Senato una bozza di regolamento dei master; successivamente sono pervenute osservazioni da parte sia di membri del Senato, sia del Consiglio dei Direttori di Dipartimento. Pertanto la Commissione formata dai Proff.ri Lanchester e Ausiello, dal Sig.
Altezza, dallo studente Lattari, dal Direttore Amministrativo e da lui coordinata ha predisposto, l’allegata versione definitiva del Regolamento, la cui forma è migliorata rispetto alla precedente stesura.
Illustra le seguenti due modifiche di tipo finanziario:
- la prima relativa all’importo della tassa di iscrizione che è stata portata da 500 a 372 euro.
A seguito della richiesta da parte del Consiglio dei Direttori di Dipartimento di portarla a 200-250 euro, la Commissione, considerato che per i Corsi di Perfezionamento il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione hanno stabilito un importo minimo di £.720.000 pari a 372 euro, ha ritenuto opportuno di proporre tale cifra.
- La seconda riguarda la quota da inserire nel fondo comune, in precedenza fissata nel 10%, che è stata portata al 5%.”
Rileva che tali parametri devono ritenersi provvisori e, pertanto, possono essere rivisti in relazione al monitoraggio, che verrà effettuato dopo il primo anno di attività dei Master.
Chiarisce, altresì:
- che nell’art. 3 è stato ribadito che “l’istituzione di un master è deliberata dal Consiglio di Facoltà, su proposta della Facoltà stessa o su proposte deliberate dai Dipartimenti e Istituti ed autorizzata dal Senato Accademico.”;
- che nel regolamento sono indicati gli organi necessari, comunque, ogni master potrà prevedere nel suo statuto altri organi;
- che l’allegato piano economico finanziario, espone un rendiconto del budget del master, che deve assicurare che il master sia a costo zero per l’Ateneo;
- che i master possono essere attivati dai Dipartimenti. La parte amministrativa può essere gestita dai Dipartimenti ed in alcuni casi anche dalle Facoltà.
Suggerisce, in analogia con quanto si è operato per i dottorati di ricerca, di costituire una commissione per i master, al fine della verifica della congruenza degli stessi con il regolamento. Tutte le proposte dovrebbero avere il parere della Commissione.
Il Prof. Mussino fa presente di aver inviato alcune, osservazioni, che per la maggior parte non sono state accolte
Rileva con riferimento al piano economico finanziario dei master, che è evidente la discrepanza di trattamento tra la docenza de La Sapienza e la docenza esterna. Infatti, quest’ultima è presente nel piano economico finanziario del master nelle “Spese/costi diretti”; mentre per la docenza interna si fa riferimento ai fondi per l’incentivazione. Evidenzia, soprattutto alla luce delle notizie pervenute dal Direttore Amministrativo sulle modalità di tassazione, per cui ben il 37 % viene prelevato alla fonte, a cui vanno aggiunte le ritenute fiscali, come la incentivazione sia penalizzante per la docenza interna. Considerato, invece che è possibile pagare con tariffe professionali la docenza esterna
Il Rettore rileva che è possibile stabilire che i docenti appartenenti ai master, percepiscano l’incentivazione per la loro attività, che può essere di importo pari al compenso attribuito alla docenza esterna.
Peraltro non è possibile attribuire un compenso a chi già lavora ne La Sapienza.
Il Prof. Mussino prosegue facendo presente che La Sapienza dovrebbe puntare a garantire la qualità scientifica dei Master e lasciare il massimo di autonomia possibile alla gestione amministrativa degli stessi.
Il Direttore Amministrativo fa presente che un docente de La Sapienza è un dipendente pubblico e come tale ha diritto ad una retribuzione a fronte di una prestazione, oggi prevista nell’ambito delle 120 ore.
All’interno di tale attività un docente potrebbe tenere corsi di insegnamento nel master senza percepire alcuna retribuzione . Laddove invece, al di fuori delle attività previste come monte ore retribuito per l’ attività istituzionale, intendesse svolgere una attività aggiuntiva, poiché il piano finanziario del master è compatibile con la incentivazione, questa potrà essere commisurata all’ impegno del docente stesso. Presupposto di base è la qualifica del Master come attività istituzionale, che consente il riconoscimento di crediti formativi. Ricorda che in tal senso il CRUI si è espresso puntualmente. E’ un problema di compatibilità e di equilibri.
Il Prof. Mussino rileva che i presupposti sono diversi. Non concorda con quanto affermato dal Direttore Amministrativo che l’ impegno istituzionale di un docente deve essere di 120 ore l’anno di didattica frontale. Ritiene invece che deve essere di 60 ore ed ancora non dispone di alcuna documentazione per smentire questa che è la tradizione dell’Ateneo. Fino a quando non sarà dimostrata tale asserzione, non condivide la previsione regolamentare.
Il Direttore Amministrativo rileva che la normativa sui “requisiti minimi” prevede 120 ore di didattica frontale per ciascun docente.
Lo studente Nuccitelli ricorda di aver presentato una serie di emendamenti, che non sono stati accolti. Tali emendamenti erano finalizzati a porre un freno alle cifre troppo elevate e non raggiungibili per alcune fasce di studenti.
Fa presente di aver formulato la richiesta di introdurre un tetto massimo alla quota di iscrizione; in alternativa, che fossero introdotti dei criteri di progressività nell’imposizione; ovvero che le borse di studio non fossero delle eventualità come riportato nell’art.7, comma 2, ma che fossero concrete realtà.
Chiede, quanto meno, che in sede di approvazione dei master vengano illustrate le motivazioni di spesa, perché nel momento in cui si pagano .15.000.000 di lire per accedere ad un master, almeno si sappia la destinazione. Per questi motivi voterà contro il regolamento proposto.
Il Prof. Liverani fa presente di aver presentato una serie di osservazioni, che non sono state accolte, pertanto le illustra brevemente :
- riguardo l’art.2, comma 2 continua ad essere convinto che non ci sia un motivo per cui le 300 ore di didattica frontale debbano essere distribuite di norma nell’arco di almeno 6 mesi. Rileva l’opportunità, in alcuni casi ,che la didattica frontale venga concentrata il più possibile nell’arco di 2 mesi. Vi sono Master ai quali partecipa un utenza di professionisti o di funzionari anche provenienti da paesi stranieri.
Il Rettore rileva che è scritto “di norma”.. Possono infatti verificarsi delle particolari eccezioni giustificate, altrimenti un master non può avere una durata di 2 mesi .
Il Prof. Liverani concorda sul fatto che il Master non può avere la durata di 2 mesi, peraltro ribadisce che in alcuni casi conviene concentrare la didattica frontale. Rileva che se ci sono 2 tipologie di master, non vede perché se ne regolamenti una, lasciando alla dicitura “di norma” il fatto che poi si possa fare diversamente.
Sul problema del prelievo da parte dell’amministrazione centrale, ritiene che sia ancora troppo alto. Il parallelo con le Scuole di specializzazione non è pertinente, perché per tali Scuole l’Amministrazione centrale ha un onere di gestione importante, mentre per i Master, che saranno gestiti dai Dipartimenti, non dovrà fare praticamente nulla.
Sul problema del modo e dell’eventualità di retribuire la docenza interna, rileva che o si individua un modo di retribuire la docenza interna alla pari della docenza esterna, oppure non si vede come si possa organizzare un master nell’incertezza di questo punto.
Il Rettore in relazione alle numerose proposte di istituzione di master, rileva che devono essere a costo zero per l’Amministrazione, oppure non verranno istituiti. Infatti è impensabile che l’Ateneo, con un bilancio in forte sofferenza, possa finanziare i master.
Il Prof. Liverani, infine rileva che non gli è chiaro se il bilancio debba essere in pareggio, come a suo avviso prevede il penultimo comma dell’art.5, ovvero, come si evince dalla tabella allegata, che sia previsto un avanzo di amministrazione.
Fa presente che è difficile prevedere annualmente il pareggio di bilancio; infatti, mentre le spese possono essere calcolate, le entrate dipendono dal numero degli iscritti, che può essere variabile.
Il Prof. Guarini interviene per fornire alcuni chiarimenti:
- per quanto concerne l’art. 2, occorre tener conto, come evidenziato dal Direttore Amministrativo, che l’Ateneo è stato richiamato sul fatto che i master devono essere sempre più assimilati ai corsi istituzionali ed avere la durata dell’a.a..
- in merito alla trattenuta del 5%, fa presente che trattasi indirettamente di un volano per riequilibrare i master. Essa non va a vantaggio dell’Amministrazione, alla quale non rimane niente, bensì ad un fondo che serve per dare delle borse di studio ai master che non hanno copertura esterna. Tale fondo potrebbe chiamarsi “riequilibrio sociale tra i diversi master”.
- circa il modulo allegato, chiarisce che non è un bilancio, bensì un rendiconto, una scheda contabile, necessario per dimostrare che il master è in pareggio e non sussistono oneri per l’Ateneo.
- Infine per l’incentivazione fa presente che la dicitura è stata fissata proprio nell’interesse dei docenti interni, perché altrimenti i compensi non possono essere erogati a chi ha già un rapporto di pubblico dipendente.
Alle ore 11.20 esce il Prof.Bucciarelli.
Il Rettore per quanto concerne la parte economica, fa presente che a suo avviso il Consiglio di Amministrazione non accetterà che il costo dei master non porti alcun beneficio all’Amministrazione universitaria.
Il Prof. Bossa ritiene che il regolamento, sia sicuramente una utile iniziativa, già adottata da altri Atenei. Nel far presente che l’ ultima versione non gli pare fondamentalmente modificata rispetto alle precedenti, ricorda che a La Sapienza sono stati già stati istituiti 65 master, di cui molti già attivati.
Comunica che la Facoltà di Scienze MM.FF.NN. ha approvato delle proposte di master, ed ha aspettato a presentarle, in attesa dell’approvazione del regolamento. Esprime il proprio disappunto per il protrarsi della discussione, che potrebbe provocare la mancata attivazione di tali master per il prossimo anno accademico. Vorrebbe che le proposte della Facoltà fossero portate all’attenzione del Senato nella prossima seduta.
Concorda sull’idea di una commissione, è stata anche un proposta della sua Facoltà, che possa in qualche modo monitorare i master. Non vorrebbe che questa commissione esaminasse con attenzione i nuovi master e non i 65 gia istituiti.
Il Prof. Guarini rileva che deve essere esaminata per tutti i master la coerenza con il Regolamento.
Il Prof. Di Marzo ringrazia la Commissione per aver portato a termine il regolamento, che ritiene fondamentale approvare in data odierna.
Concorda con lo studente Nuccitelli di introdurre un tetto massimo alla quota di iscrizione per evitare di fare operazioni non congrue rispetto al mercato.
Evidenzia che se si vuole applicare la terminologia anglosassone al mondo italiano, occorre considerare che nel mondo anglosassone i master esistono ed hanno costo illimitato, però esiste anche un meccanismo di borse e finanziamenti per i singoli studenti che funziona. La Sapienza sta proponendo un qualcosa, che rischia di avere un costo non definito per l’utente.
Il Rettore chiarisce che il master è un corso post universitario, dove in casi articolari si iscrivono dei professionisti che hanno alti redditi.
La filosofia dei master che si sta sviluppando in Italia non segue il basso livello economico. Cita l’esempio della Bocconi ed altri Atenei che attivano master di altissimo livello. La sua unica preoccupazione consiste nel fatto che ne La Sapienza si attivino troppi master. Occorre tenere presente che il master è un corso post universitario che deve garantire al discente una possibilità di ingresso vero nel mercato del lavoro altamente competitivo, esistente in questo momento.
Circa i corsi di studio, lauree triennali o specialistiche, è d’accordo per cercare di tenere basse le tasse,. sui master non ritiene di fare altrettanto. Il master è il biglietto da visita della Università.
Il Prof. Frati rileva che occorre riflettere su quali tipo di università si vuole configurare. Infatti nel momento in cui si afferma che si vogliamo tenere basse le tasse dei master, in un sistema che deve essere in pareggio, vuol dire che alla fine si vogliono alzare le tasse allo studente normale.
Rileva che le tasse non possono essere inferiori a quelle dei Corsi di Laurea (circa 1.000 €) e ciò perché non si verifichi uno spostamento dell’offerta didattica dai Corsi di Laurea (offerta che deve rimanere predominante) a quella elitaria dei Master; occorre nel contempo innalzare la percentuale del fondo comune per le borse di studio al 15% in modo da agevolare l’accesso a studenti che non abbiano possibilità economica.
Il Prof. Lupia Palmieri fa presente che al di là degli aspetti economici, la sua visione dei Master coincide con quella del Rettore. Ribadisce una osservazione già formulata in precedenza e non recepita, relativa alla opportunità di inserire nel regolamento un momento di verifica biennale o triennale. Ritiene che la lettura del regolamento può dare l’impressione che il master rientri nella offerta formativa dell’Ateneo, alla stregua dei corsi di studio , che una volta istituiti, vengono attivati senza alcun momento di verifica della rispondenza dei requisiti rilevati dal Rettore.
Il Rettore ribadisce la proposta di istituire una commissione, come per i dottorati di ricerca, al fine di effettuare un esame approfondito di tutti master dal punto di vista dei requisiti: aule, strutture docenti. Chi propone i master dovrà reperire anche le aule.
Il Prof. Palumbo appoggia la proposta del Prof. Frati di aumentare le tasse di iscrizione. Ritiene, infatti, che nel momento che i master avranno un costo, anche elevato, automaticamente si andrà alla disattivazione dei master inutili.
Propone di inserire un minimo, che qualora non si raggiunga un certo numero di iscritti, non consenta l’attivazione del master. Dovrà essere il mercato a confermare o meno un master, crede meno a commissioni che ne verifichino la qualità.
Il Prof. Abruzzese ritiene proficuo lo sforzo di emanare il regolamento e condivide quanto sottolineato dal Rettore.
Fa presente che in un sistema flessibile gli schemi dei master sono diversi.
Rileva che vi sono master con quote di iscrizione di tipo diverso, oppure quelli della Regione dove non si paga nulla. Condivide il fatto che sia necessario un monitoraggio per sperimentare l’attività almeno di 3 anni.
Nel caso della Facoltà di Scienze della Comunicazione avere un immediato ingresso tra la situazione attuale ed il regolamento in esame, creerà problemi seri, per esempio la previsione contenuta nell’art. 7 “Le strutture comunicano di norma entro il 30 aprile, i master che non verranno attivati per l’a.a. immediatamente successivo”..In tal senso auspica una certa elasticità in considerazione del rischio di perdere alcuni master. Per alcuni infatti è necessario un anno di transizione per arrivare al modello proposto da “La Sapienza”. E’ d’accordo per la nomina di una commissione.
Alle ore 11.35 escono i Proff.ri Angelici ed Avallone.
Il Rettore propone di approvare regolamento, tenendo presente che la parte economica (tasse e contributi) dovrà essere approvata dal Consiglio di Amministrazione. In particolare l’interazione master /amministrazione centrale e le spese che i master prevedono, dovranno essere verificate accuratamente dal Consiglio..
Il Prof. Frati chiede se verrà portata all’attenzione del Consiglio di Amministrazione il problema, da lui posto, del bilanciamento delle tasse tra corsi di laurea e master
Il Rettore fa presente che verrà portata all’attenzione del Consiglio quanto emesso in sede di discussione.
Il Prof. Lanchester, considerato che il regolamento entrerà in vigore l’anno prossimo, ritiene che la situazione dei master già attivati non possa essere condizionata. Tali master si adegueranno nell’anno successivo. Per il corrente a.a. non si applicano le disposizioni regolamentari relative alla tassa di iscrizione ed al 5% da corrispondere all’Università.
Il Rettore concorda e pone in votazione il regolamento, insieme ai contenuti della discussione:
Presenti e votanti: 31, maggioranza 17
Favorevoli:20 il Rettore, i Proff.ri Cagiano de Azevedo, Guarini, Masini, Abruzzese, Dierna, il Dott. Bonadies, i Proff.ri Ausiello, Santucci, Testa, Castorina, Mugnai, Serafini, Custureri, il Dott. Fornasari, il Sig. Altezza, i Prof..ri Misiti, Lanchester, Bossa, Vecchione.
Contrari 4: gli studenti Nucciteli, Ginevri, Pelosi e Barbuto
Astenuti 7: i Proff.ri Lupia Palmieri, Liverani, Puglisi Allegra, Mussino, Albanese, Di Marzo, la Dott.ssa Patassini.
La proposta del Rettore è approvata a maggioranza.
Il Rettore pone, quindi, in votazione la proposta di istituire una commissione, analoga a quella del dottorato di ricerca, quindi con la rappresentatività di tutte le facoltà e delle strutture relative.
Il Senato Accademico approva all’unanimità.
IL SEGRETARIO C. Musto D'Amore |
IL PRESIDENTE Prof. G. D'Ascenzo |
REGOLAMENTO DIDATTICO DI ATENEO.
Il Senato Accademico delibera di rinviare alla prossima seduta l’istituzione dei seguenti Master:
4.2) Scuola di Ingegneria Aerospaziale Istituzione Master di II livello in sistemi di trasporto spaziale;
4.3) I Facoltà di Medicina e Chirurgia – Istituzione Master universitari di II livello:
- Ecografia 3-D, 4-D e color flussimetria;
- Riproduzione assistita.
4.4) Facoltà di Architettura Valle Giulia – Istituzione Master di II livello:
- Processi di gestione nella Pubblica Amministrazione;
- Gestione immobiliare integrata – Global Service.
4.5) Facoltà di Architettura Valle Giulia – Istituzione Master di II livello:
- Progettazione ed adeguamento di Chiese;
- Sistemi informativi geografici applicati alla pianificazione e alla progettazione del territorio e della città.
4.6) I Facoltà di Medicina e Chirurgia – Istituzione Master universitari di II livello:
- Endocrino-metabolismo;
- Cardiologia per immagini ed emodinamica non invasiva.
4.7) Facoltà di Lettere e Filosofia – Istituzione Master di II livello:
- Giornalismo e comunicazione multimediale;
- Editoria.
4.8) Facoltà di Ingegneria – Modifica denominazione Master universitario di II livello in Recupero e conservazione delle costruzioni di interesse storico e archeologico.
IL SEGRETARIO C. Musto D'Amore |
IL PRESIDENTE Prof. G. D'Ascenzo |
MOBILITA'INTERNA E CAMBI DI SETTORE
Legge n° 210/1998
Il Presidente comunica che:
In applicazione dell'art. 3 del D.M. 4.10.2000 e successive modifiche si è provveduto, con appositi decreti rettorali ricognitivi, all'inquadramento dei professori di ruolo di I^ e II^ fascia, dei ricercatori e degli assistenti del ruolo ad esaurimento appartenenti ai settori scientifico disciplinari per i quali la corrispondenza era univoca.
Pertanto la Dott.ssa Alessandra POLLASTRI, ricercatore confermato del settore scientifico disciplinare M03C, in servizio presso la Facoltà di Scienze Umanistiche, è stata inquadrata nel settore M-STO/07
- Storia del cristianesimo e delle chiese.
Con istanza documentata, assunta al protocollo della Presidenza della suddetta Facoltà in data 10 gennaio 2002, l'interessata ha chiesto il passaggio al settore scientifico disciplinare L-FIL-LET/06
- Letteratura cristiana antica.
Il Consiglio del Dipartimento di Studi Storico Religiosi, nella seduta del 31.1.2001, ha espresso parere favorevole al predetto cambio di settore per la coerenza della produzione scientifica, dei corsi di specializzazione seguiti e dell'attività didattica svolta.
Il Consiglio della Facoltà di Scienze Umanistiche, nella seduta del 27 febbraio 2002 ha approvato quanto deliberato dal Dipartimento.
Poiché l'art. 4 del D.M. 4.10.2000 dispone che i passaggi successivi ai provvedimenti di inquadramento possono avvenire solo previa acquisizione del parere del C.U.N., motivando l'eventuale difformità, si invita codesto consesso, ai sensi dell'art. 6 del Regolamento relativo alla disciplina di procedure di trasferimento e mobilità interna, emanato in applicazione della legge n° 210/1998, ad esprimere il proprio parere in merito.
Il Presidente pone in votazione il cambio di settore della Dott.ssa Alessandra Pollastri, Ricercatore confermato della Facoltà di Scienze Umanistiche.
Il Senato Accademico approva a maggioranza con l’astensione dello studente Pelosi.
IL SEGRETARIO C. Musto D'Amore |
IL PRESIDENTE Prof. G. D'Ascenzo |
CONTRIBUTI LABORATORIO E BIBLIOTECHE ANNO 2002
Il Presidente ricorda che il Senato Accademico nella seduta del 9 maggio u.s. in merito all’argomento in oggetto ha assunto la seguente delibera:
“Il Senato Accademico approva:
- la tabella di ripartizione predisposta dall’Amministrazione, con l’aggiunta che per la suddivisione dei fondi alle Facoltà ex Psicologia ed ex Architettura, si applicano gli stessi criteri dello scorso anno;
- per le Facoltà ex Lettere e Filosofia ed ex Sociologia la ripartizione, previo approfondimento, sarà sottoposta all’esame del Senato nella prossima seduta prevista per il 30.5 p.v.
In tale seduta si provvederà a nominare una Commissione per rivedere i criteri.”
Comunica che i Presidi De Nardis ed Abruzzese hanno fatto pervenire in data 22.5.02, la seguente nota:
“In relazione alla delibera del Senato Accademico del 9 maggio u.s. e alla tabella allegata con la quale si assegnano in modo indiviso (ex Facoltà di Sociologia) alle Facoltà di Scienze della Comunicazione e Sociologia complessive L.625.664.000 pari a Euro 323,128, i sottoscritti Presidi si accordano, relativamente all’esercizio di cui all’oggetto, per la suddivisione di detta cifra sulla seguente percentuale (calcolata sul complesso degli iscritti e sui dati ufficiali di Ateneo) alla quale corrispondono le seguenti quote :
Facoltà di Sociologia 43,5 % pari a L. 272.163. 840
Facoltà di Scienze della Comunicazione 56,5% pari a L. 353. 500.160” .
Il Presidente, tenuto conto della suddetta nota, invita il Senato Accademico a deliberare in merito alla seguente proposta di ripartizione della percentuale del 4,16% dei fondi disponibili, in precedenza assegnata, secondo i criteri generali, in modo indiviso alle due facoltà:
FACOLTA’ |
percentuale di ripartizione |
contributo da erogare anno 2002 in lire |
Contributo da erogare anno 2002 in Euro |
Sociologia | 1,8096% | 272.163.840 | 140.560,89 |
Scienze della Comunicazione | 2,3504% | 353.500.160 | 182.567,60 |
TOTALE |
4,16% | 625.664.000 | 323.128,49 |
Il Rettore comunica altresì che non è pervenuta alcuna proposta di ripartizione da parte delle ex Facoltà di Lettere e Filosofia.
Il Prof. Masini fa presente che per le ex Facoltà di Lettere e Filosofia, tre su quattro facoltà hanno raggiunto un accordo, il Prof. Olivetti è contrario.
Il Rettore rileva che, si provvederà alla ripartizione da parte del Senato Accademico, quando tutte le ex Facoltà di Lettere e Filosofia avranno raggiunto l’accordo.
Il Prof. Mussino fa presente che nella delibera del 9.5 u.s. era prevista anche la nomina della Commissione per rivedere i criteri.
Il Rettore comunica che si provvederà alla nomina della Commissione, non appena le ex Facoltà di Lettere e Filosofia avranno comunicato le loro decisioni circa la suddetta ripartizione.
Il Presidente pone in votazione la seguente proposta di delibera.
Il Senato Accademico delibera di approvare la ripartizione i fondi disponibili relativi ai contributi di laboratorio e biblioteche tra le Facoltà di Sociologia e Scienze della Comunicazione secondo la seguente tabella:
FACOLTA’ |
percentuale di ripartizione |
contributo da erogare anno 2002 in lire | Contributo da erogare anno 2002 in Euro |
Sociologia | 1,8096% | 272.163.840 | 140.560,89 |
Scienze della Comunicazione | 2,3504% | 353.500.160 | 182.567,60 |
TOTALE |
4,16% | 625.664.000 | 323.128,49 |
Il Senato Accademico approva a maggioranza con l’astensione dello studente Pelosi.
IL SEGRETARIO C. Musto D'Amore |
IL PRESIDENTE Prof. G. D'Ascenzo |
A questo punto e sono le ore 11,45 escono dalla sala i
Proff.ri Abruzzese e Lupia Palmieri.
SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA EX D.L.VO 257/91: RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE PER L'ATTIVAZIONE DI POSTIBORSA CON FINANZIAMENTI STATALI NON UTILIZZATI NELL'A.A 2001/2002.
Il Presidente comunica che sono pervenute al Settore III della Ripartizione IV le richieste di assegnazione di ulteriori posti-borsa per l'a.a. 2001/2002 da parte di diverse strutture afferenti alle due Facoltà di Medicina e Chirurgia ed alcuni verbali dei Consigli di Facoltà sullo stesso argomento.
La situazione riepilogativa di tali richieste è la seguente:
13.02.02 Prof. M. De Vincentiis - I Scuola di Specializzazione in Otorinolaringoiatria (All. 1);
26.03.02 Dipartimento di Scienza di Sanità Pubblica "G. Sanarelli" – Prof. Gaetano Maria Fara Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene, e Medicina Preventiva – II Facoltà di Medicina e Chirurgia (richiesta pervenuta in data 11.04.02
- All. 2);
19.03.02 Anestesia e rianimazione
Cardiologia I sc.
Endocrinologia e malattie del ricambio
Cardiologia II sc.
(Consiglio della I Facoltà di Medicina e Chirurgia pervenuto in data 02.05.02
- All. 3);
20.03.02 Medicina Interna II Facoltà di Medicina e Chirurgia
Cardiologia Il Facoltà di Medicina e Chirurgia
(Consiglio della II Facoltà di Medicina e Chirurgia pervenuto in data
08.04.02 - All. 4);
18.04.02 Prof. Silvio Merli Direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina legale e delle assicurazioni (richiesta pervenuta in data 19.04.02
- All. 5);
19.04.02 I Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia
II Scuola di Specializzazione in Chirurgia dell'Apparato Digerente ed
Endoscopia Digestiva Chirurgica
(Consiglio della I Facoltà di Medicina e Chirurgia - All. 6);
19.04.02 Chirurgia Generale III sc.
Chirurgia Generale V sc.
Chirurgia toracica I sc.
Ortopedia
Igiene Medicina Preventiva
Radioterapia
Anestesiologia
(Consiglio della I Facoltà di Medicina e Chirurgia pervenuto in data 5.6.02
- All. 7);
06.05.02 Prof Cristoforo Morocutti Direttore della Il Scuola di Specializzazione in Neurologia (richiesta pervenuta il 29.05.02
- All. 8);
14.05.02 Prof. Gabriel Levi Direttore della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile (All. 9);
22.05.02 Prof. Antonino Musca Direttore della III Scuola di Specializzazione in Gastroenterologia (All. 10).
I Consigli di Facoltà sopra indicati qualificano le richieste in essi inseriti come prioritarie.
Il Presidente ricorda che con lettera prot. 14602 del 19.03.2002 (All. 11) l'Assessorato alla Sanità ha provveduto ad assegnare ulteriori 6 posti-borsa come di seguito elencato:
I Facoltà di Medicina e Chirurgia
- Anestesia e Rianimazione n. 1 posto-borsa
- Radiodiagnostica n. 1 posto-borsa
- Chirurgia Vascolare I sc. n. 1 posto-borsa
- Chirurgia Vascolare II Sc. n. 1 posto-borsa
II Facoltà di Medicina e Chirurgia
- Pediatria n. 1 posto-borsa
- Radiodiagnostica n. 1 posto-borsa
Il Presidente riferisce che per mancanza di candidati idonei non sono state utilizzate per l'a.a. 2001/2002 n. 13 borse di studio assegnate alle seguenti scuole di specializzazione:
n.1 posto borsa Audiologia e foniatria (durata 4 anni)
n.1 posto borsa Chirurgia Toracica 1 (durata 5 anni)
n.2 posti borsa Microbiologia (durata 4 anni)
n.1 posto borsa Farmacologia (durata 4 anni)
n.1 posto borsa Genetica medica (durata 4 anni)
n.2 posti borsa Neurochirurgia (durata 5 anni)
n.4 posti borsa Radioterapia (durata 4 anni)
n.2 posti borsa Radioterapia II Facoltà (durata 4 anni)
Il Presidente riferisce, inoltre, che non esistono altri fondi riutilizzabili.
Il Presidente invita a deliberare in merito alla riassegnazione dei posti-borsa.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO il D.L.vo 257/91 che disciplina le modalità di iscrizione alle Scuole di Specializzazione in Medicina e Chirurgia;
VISTA la circolare n. 1085 del 27/3/2002 con la quale il MIUR ha comunicato i postiborsa per le Scuole di Specializzazione Area Medica, a.a. 2001/2002;
VISTA la proposta dei Presidi delle Facoltà di Medicina;
DELIBERA
all’unanimità, di riassegnare per l'a.a. 2001/2002 i posti-borsa nel modo seguente:
Anestesia e rianimazione n. 3 posti-borsa
Cardiologia - I scuola n. 1 posto-borsa
Cardiologia – II scuola n. 1 posto-borsa
Endocrinologia e malattie del ricambio n. 1 posto-borsa
Chirurgia app.to dig.te ed endoscopia digestiva – II scuola n. 1 posto-borsa
Ginecologia ed ostetrica - I scuola n. 1 posto-borsa
Cardiologia – II Facoltà n. 1 posto-borsa
Medicina Interna – II Facoltà n. 1 posto-borsa
Otorinolaringoiatria - I scuola n. 1 posto-borsa
Igiene e medicina preventiva - Il Facoltà n. 1 posto-borsa
Medicina Legale e delle assicurazioni n. 1 posto-borsa
Qualora si rendessero disponibili ulteriori posti-borsa verranno riassegnati seguendo l'ordine cronologico delle richieste indicate in premessa.
IL SEGRETARIO C. Musto D'Amore |
IL PRESIDENTE Prof. G. D'Ascenzo |
II FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA
Istituzione della Scuola di Specializzazione in Nefrologia presso la II Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Il Presidente comunica che il Consiglio della II Facoltà di Medicina e Chirurgia, su richiesta dei Proff. Coen e Mené, ha deliberato l'istituzione presso l'Ospedale S. Andrea, sede della
II Facoltà, della Scuola di Specializzazione in Nefrologia.
Vengono allegati alla proposta lo statuto della suddetta Scuola di Spec.ne, nonché la scheda rilevamento delle risorse (strutture, attrezzature, personale docente e non) necessarie per il funzionamento della Scuola stessa.
Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.
Il Prof.Albanese ricorda che, in una precedente seduta ,era stato stabilito che per attivare questa tipologia di Scuole di Specializzazione era necessario disporre delle strutture (posti letto ecc.). Poiché non gli risulta che al S. Andrea siano stati aperti posti letto, chiede delucidazioni al Prof. Vecchione.
Il Prof. Vecchione fa presente che trattasi di istituzione e quando il S. Andrea avrà la disponibilità dei posti letto, la suddetta Scuola di Specializzazione verrà attivata. Chiarisce che l’istituzione è la richiesta di avere nella propria struttura una Scuola di Specializzazione in nefrologia, l’attivazione è l’apertura della scuola con il relativo reparto.
Il Prof. Albanese fa presente di aver sollevato l’obiezione, poiché nella scheda allegata erano menzionate una serie di strutture ancora inesistenti.
Il Presidente pone in votazione la seguente proposta di delibera.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA la delibera della Il Facoltà di Medicina e Chirurgia;
VISTO lo Statuto della Scuola e la scheda rilevamento risorse;
SENTITO il Direttore Amministrativo
DELIBERA
di istituire presso la II Facoltà di Medicina e Chirurgia la Scuola di Specializzazione ìn Nefrologia.
Approva, altresì, il relativo statuto nonché la scheda rilevamento risorse.
Il Senato Accademico approva a maggioranza, con l’astensione dello studente Nuccitelli.
IL SEGRETARIO C. Musto D'Amore |
IL PRESIDENTE Prof. G. D'Ascenzo |
SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DEL SETTORE DEI BENI CULTURALI NON A NORMA CEE.
L'art. 13, comma 6, del D.M. 509/1999 sancisce che le Scuole di Specializzazione non istituite in applicazione di specifiche norme di legge o di direttive dell'Unione Europea, debbono essere disattivate entro il terzo anno accademico successivo a quello di entrata in vigore del Decreto stesso, quindi a partire dall'a.a. 2002/2003.
In proposito, si porta a conoscenza di questo Consesso che l'art. 6, comma 1, della Legge 23.2.2001, n. 29, prevede la possibilità per gli Atenei di deliberare gli ordinamenti didattici delle Scuole di Spec.ne nel settore della tutela, Gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, sulla base di criteri predeterminati con decreto del MIUR di concerto con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali.
Ciò premesso, si comunica che, con nota del 24 aprile u.s., i Direttori delle Scuole di Specializzazione operanti nel settore dei Beni Culturali (Archeologia I, Storia dell'Arte, Restauro dei monumenti) hanno chiesto una proroga per poter attivare per il prossimo anno accademico le Scuole medesime nelle more di quanto previsto dalla Legge sopracitata.
Tale proroga trova inoltre ulteriore giustificazione nel fatto che, per l'anno accademico 2002/2003, già sono state effettuate da numerosi candidati stranieri richieste di preiscrizione presso le nostre Rappresentanze all'estero.
Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.
Alle ore 11.50 entra nuovamente nella sala il Prof. Angelici.
Il Prof. Dierna fa presente che, a seguito della emanazione di un Decreto da parte del Governo italiano relativo alla Carta del paesaggio nel 2000 e alla istituzione di una Direzione generale specifica sul paesaggio, sembrerebbe che il citato Decreto consenta, attraverso una specifico intervento di legge, di mantenere le scuole di specializzazione interessate al settore dei beni culturali. In tale tipologia di Scuole, può rientrare anche quella di Architettura dei giardini e progettazione del paesaggio; chiede, pertanto, se sia possibile estendere la proroga concessa per le Scuole di cui in premessa, anche alla Scuola di Specializzazione “Architettura dei giardini e progettazione del paesaggio”.
Il Rettore fa presente che l’argomento non è iscritto all’ordine del giorno. Invita, pertanto, il Prof. Dierna a trasmettere una richiesta scritta all’Amministrazione, che provvederà ad istruire la pratica per il Senato Accademico.
Il Rettore pone in votazione la proposta di prorogare le Scuole di Specializzazione operanti nel settore dei Beni Culturali (Archeologia I, Storia dell'Arte, Restauro dei monumenti) per il prossimo anno accademico.
Il Senato Accademico a maggioranza, con l’astensione dello studente Nuccitelli, delibera di prorogare le Scuole di Specializzazione operanti nel settore dei Beni Culturali (Archeologia I, Storia dell'Arte, Restauro dei monumenti) per il prossimo anno accademico.
Il Prof. Bossa in merito a quanto riportato nella premessa della delibera “L'art. 13, comma 6, del D.M. 509/1999 sancisce che le Scuole di Specializzazione……, debbono essere disattivate entro il terzo anno accademico successivo a quello di entrata in vigore del Decreto stesso, quindi a partire dall'a.a. 2002/2003”, fa presente di aver chiesto un chiarimento per iscritto, in relazione alla interpretazione del citato art.13. Rileva che non è del tutto sicuro che i tre anni siano “a partire dall’a.a. 2002-2003” bensì potrebbero essere dall’a.a. 2003- 2004.
Il Direttore amministrativo fa presente che acquisirà in merito il parere del MIUR, in quanto trattasi di un problema di carattere generale.
IL SEGRETARIO C. Musto D'Amore |
IL PRESIDENTE Prof. G. D'Ascenzo |
CONVENZIONE PER L'ISTITUZIONE DI UN CENTRO DI ECCELLENZA TRA L'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI ROMA "LA SAPIENZA" ED IL CONSORZIO “I CASTELLI DELLA SAPIENZA” DAL TITOLO: “CONSERVAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO, ARTISTICO, ARCHEOLOGICO E DEL PAESAGGIO”.
Il Prof. Palumbo esprime la propria perplessità in merito ai contenuti dell’attività del Centro di cui in oggetto. Gli sembra una sommatoria di vecchie iniziative e di vecchi obiettivi.
Il Prof. Testa fa rilevare che l’istituzione del suddetto Centro di Eccellenza è stata approvata dal Senato Accademico nel maggio del 2000, insieme ad un altro gruppo di centri, di cui tre proposti per il finanziamento.
Fa presente che la pratica non è corredata dai precedenti, che sono costituiti dall’ approvazione del Senato ed inoltre, fondamentalmente, dal fatto che deve essere portato a conoscenza del Senato che, nel suddetto Centro, le spese sono coperte completamente dal Comune di Valmontone.
Il Rettore, considerato che il Prof. Testa ha evidenziato la mancanza di una serie di documenti a corredo della pratica, comunica che tale pratica viene ritirata e sarà ripresentata, opportunamente aggiornata, in una prossima seduta del Senato.
IL SEGRETARIO C. Musto D'Amore |
IL PRESIDENTE Prof. G. D'Ascenzo |
VARIE ED EVENTUALI.
Il Rettore comunica che il giorno 12.6. u.s. si è svolta la riunione del CRUL; in tale riunione è stata approvata la proposta delle Lauree Specialistiche de “La Sapienza”. Pertanto il 14.6. p.v. alle ore 15,00 è stato convocato l’incontro con le Forze Sociali per la presentazione delle Lauree Specialistiche, come previsto dalla normativa.
Sono tutti invitati.
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Il Prof. Frati chiede che nella prossima riunione del Senato Accademico siano portati, per l’esame e l’approvazione definitiva, i Regolamenti degli Atenei Federati, cosicché il Rettore proceda ad immediata emanazione dei decreti di attivazione, senza nuovi pareri del Consiglio di Amministrazione.
Si associano alla suddetta richiesta i Proff.ri Vecchione, Bossa Dazzi, Pescosolido, Masini , Ponzi, Olivetti, Mugnai, Albanese, Di Marzo, Custureri, Misiti, Il Dott. Fornasari, il Sig. Altezza e lo studente Barbuto.
IL SEGRETARIO C. Musto D'Amore |
IL PRESIDENTE Prof. G. D'Ascenzo |
Alle ore 12,00 il Presidente dichiara chiusa la seduta.
Della medesima è redatto il presente verbale che consta di n. 64 pagine numerate.
IL SEGRETARIO C. Musto D'Amore |
IL PRESIDENTE Prof. G. D'Ascenzo |
Letto ed approvato nella seduta dell’11 luglio 2002.