Verbale del Senato Accademico seduta del 22 maggio 2003
L'anno duemilatre,
addì 22 maggio
alle ore 9.30 nel salone del Senato Accademico, si é riunito il Senato Accademico per l'esame e la discussione degli argomenti iscritti al seguente ordine del giorno:
1) APPROVAZIONE DEL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 24.04.03.
2) COMUNICAZIONI.
3) DECONGESTIONAMENTO DE LA SAPIENZA:
3.1) Regolamenti Atenei Federati.
4) PROVVEDIMENTI PER IL PERSONALE:
4.1) Regolamento sul finanziamento di posti di ruolo di professori di prima e seconda fascia e ricercatori universitari.
4.2) Mobilità interna – Legge n° 210/98. Dott.ssa Margherita ROSSINI Ricercatore confermato. Trasferimento dal settore scientifico disciplinare MED/38 – Pediatria Generale e Specialistica al settore scientifico disciplinare MED/05 – Patologia Clinica.
5) CONTRIBUTI LABORATORIO E BIBLIOTECHE – RELAZIONE COMMISSIONE ISTRUTTORIA.
6)FONDO PER L’INCENTIVAZIONE DELL’IMPEGNO DIDATTICO DEI PROFESSORI E DEI RICERCATORI UNIVERSITARI A TEMPO PIENO – ART. 4 COMMA 1 DELLA LEGGE 16.10.1999 N° 370 ESERCIZIO FINANZIARIO 2002;
7)CONTRIBUTI PER CORSI INTENSIVI DI RECUPERO E SOSTEGNO
8) CONTRIBUTI PER ORIENTAMENTO STUDENTI
9) CONTRIBUTI PER SCAMBI CULTURALI (Professori visitatori. Accordi di collaborazione culturale e scientifica bilaterale, Fondo scambi culturali di facoltà) – anno finanziario 2003.-
10) CORSI DI LAUREA INTERFACOLTA’:
10.1) Schema di Regolamento tipo Corsi di laurea Interfacoltà.
10.2) Regolamento del Corso di Laurea triennale Interfacoltà in Servizio Sociale.
11) PROVVEDIMENTI PER GLI STUDENTI:
11.1)Servizio di tutorato alla pari per studenti disabili a.a.2002/2003.
11.2) Numero programmato Potenziale formativo-Corsi ad accesso programmato –a.a.2003/2004
Livello Nazionale:
11.2aN) Facoltà Medicina e Chirurgia I.
11.2bN) Facoltà Medicina e Chirurgia II
11.2cN) Professioni Sanitarie della II facoltà di Medicina e Chirurgia
11.2dN) Facoltà di Ingegneria
11.2eN) I Facoltà di Architettura “Ludovico Quadroni”
11.2fN ) Facoltà di Architettura “Valle Giulia”.
Potenziale formativo-Corsi ad accesso programmato –a.a.2003/2004
Livello Ateneo:
11.2aA) Facoltà di Filosofia
11.2bA) C.di L. in Biotecnologia (interfacoltà Farmacia, Scienze
MM.Ff.NN., Medicina e Chirurgia)
11.2cA) I Facoltà di Architettura “Ludovico Quadroni”
11.2dA) Facoltà di Psicologia 2
11.2eA) Facoltà di Psicologia 1
12) SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE:
12.1) I Facoltà di Medicina e Chirurgia – Scuola di Specializzazione in
Medicina del Lavoro
13) BORSE DI STUDIO:
13.1) Bando di concorso per l’attribuzione di n. 147 borse di studio per corsi di perfezionamento all’estero ex l. 398/89 – es. fin.2003.
14) DOTTORATO DI RICERCA:
14.1) Relazione della Commissione Istruttoria per i Dottorati - XIX ciclo.
16) VARIE ED EVENTUALI.
Sono presenti : il Rettore, Prof. Giuseppe D’Ascenzo, Presidente ed i componenti del Senato Accademico: Prof. Carlo Angelici, Prof. Fulco Lanchester, Prof. Renato Guarini, Prof. Attilio Celant, Prof. Paolo Matthiae, Prof. Luciano Benadusi (entra alle ore 11.20), Prof. Luigi Frati, Prof. Francesco Bossa, Prof. Domenico Misiti, Prof. Tullio Bucciarelli, Prof. Roberto Palumbo, Prof. Elvidio Lupia Palmieri, Prof. Alessandro Silva, Prof. Giorgio Ausiello, Prof. Giovanni Santucci, Prof. Giorgio Testa, Prof. Giuseppe Castorina, Prof. Mario Liverani, Prof. Paolo Francesco Mugnai, Dott.ssa Piera Patassini, Prof. Antonio Mussino, Prof. Stefano Puglisi Allegra, Prof. Renato Albanese, Prof. Filippo Custureri, Prof. Luca Di Marzo, Sig. Beniamino Altezza, Dott. Vittorio Fornasari, Sig. Carlo Giovanni Camarda, Sig. Domenico Barbuto (entra alle ore 10,05), Sig.ra Flavia Ginevri, Sig. Mario Lattari, Sig. Simone Pelosi e il Direttore Amministrativo Carlo Musto D’Amore che assume le funzioni di Segretario.
Assistono i Presidi Proff.ri:
Aldo Vecchione, Salvatore Dierna, Ugo Ponzi, Attilio De Luca, Guido Pescosolido, Federico Masini, Marco Maria Olivetti, Francesco Avallone, Domenico De Masi ed il Pro-Rettore Gianni Orlandi.
Assenti giustificati: i Proff.ri Nino Dazzi, Luigi Frey, Mauro Serafini, Francesco Bonadies.
Il Rettore constatata l’esistenza del numero legale, dichiara l'adunanza validamente costituita ed apre la seduta.
APPROVAZIONE DEL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 24 APRILE 2003.
Il Presidente invita il Senato Accademico ad approvare il verbale della seduta del 24 aprile 2003.
Il Prof. Lanchester chiede che a pag. 270, all’inizio del suo intervento prima della parola “rileva”, venga inserita la seguente frase: “evidenzia che l’intervento in argomento dei colleghi Presidi di Facoltà risulta singolare e potrebbe costituire un precedente e”.
Il Prof. Lupia Palmieri chiede che vengano effettuate le seguenti correzioni ai suoi interventi:
- Pag. 6, a fine pagina, dopo la parola “peraltro” togliere le parole “deve ritenere”; dopo le parole “affermazioni del Rettore” aggiungere “si desume” e cambiare “non siano stati ” con “non sono stati”.
- Pag. 10, ultimo rigo, correggere “ha bisogno” con “avrebbe bisogno”.
- Pag.11, primo rigo, correggere “contesta, la” con “entra nel merito della” e dopo le parole “l’Amministrazione centrale,” aggiungere “ma”.
- Pag. 31, al secondo rigo del suo intervento, dopo “previsione 2003.” sostituire le parole “Riteneva il discorso chiuso” con “definitivamente approvato, mentre si sarebbe potuto ritenere il discorso ormai chiuso poiché “ e dopo le parole “il Senato Accademico aveva” aggiungere “già”.
- Pag. 32, al secondo rigo, dopo le parole “avere il suo peso” aggiungere “ma sottolinea che a tal fine occorre il massimo rispetto reciproco da parte di entrambi gli organi accademici”
Alle ore 9.55 entra nella sala della riunione il prof. Frati.
Il Prof. Mussino chiede che, a pag. 33 primo rigo, le parole “proporre modifiche, al fine di” siano sostituite dalle seguenti “proporre quelle modifiche che potrebbero”
Con queste modifiche il verbale della seduta del 24 aprile 2004 è approvato all’unanimità.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
COMUNICAZIONI
Il Rettore comunica che alle ore 13 dovrà assentarsi, poiché in data odierna è prevista anche una riunione della CRUI, alla quale interverrà il Ministro Moratti.
Il Rettore ricorda che la problematica relativa al CUPS, al Dipartimento Valdoni ed al Dipartimento Stefanini, doveva essere inserita nell’ordine del giorno dell’odierna seduta del Senato. Fa presente che il problema è stato risolto con soddisfazione di tutti coloro che l’avevano proposto; è stato stilato anche un documento firmato da tutti gli interessati, pertanto non è più necessario sottoporre la questione all’attenzione del Senato Accademico.
Il Rettore comunica che è pervenuta dal Ministero dei Beni e le Attività culturali la lettera circolare n. 37 del 07.05.03, avente per oggetto: “Costituzione dei Comitati tecnico-scientifici ai sensi dell’art. 11 comma 2 lettera c) del DPR 6 luglio 2001 n.307: elezioni dei professori universitari di ruolo”; in cui si comunica che con Decreto Ministeriale 2 aprile 2003 sono indette per il giorno 27 maggio 2003 dalle ore 8.00 alle ore 20.00 l’elezione di tre professori universitari di ruolo in materie attinenti alla sfera di competenza dei singoli Comitati tecnico-scientifici previsti nell’art. 11 del DPR 6 luglio 2001 n. 807 di seguito indicati:
a) Comitato tecnico-scientifico per il patrimonio storico, artistico e demoantropologico;
b) Comitato tecnico-scientifico per i beni architettonici ed il paesaggio;
c) Comitato tecnico-scientifico per l’architettura e le arti contemporanee;
d) Comitato tecnico-scientifico per i beni archeologici;
e) Comitato tecnico-scientifico per gli archivi;
f) Comitato tecnico-scientifico per le biblioteche e la promozione del libro e della lettura;
g) Comitato tecnico-scientifico per gli istituti culturali.
Viene consegnata copia della suddetta nota ai Presidi di Facoltà.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
REGOLAMENTI ATENEI FEDERATI
Il Presidente sottopone all’attenzione del Senato Accademico le modifiche dei Regolamenti degli Atenei Federati, approvate dai Consigli Accademici Provvisori, pervenute entro il 16 maggio c.a., come stabilito nella seduta del Senato Accademico del 24 aprile 2003:
1. Ateneo federato della Scienza e della tecnologia (AST):
- art. 6, comma 2, punto 9: tre rappresentanti degli studenti. (All. 1)
2. Ateneo federato in Scienze delle Politiche Pubbliche e Sanitarie:
- art. 7, comma 3: Il Presidente nomina tra i membri del Consiglio Accademico due Vicepresidenti, scelti tra i professori di ruolo e non appartenenti alla stessa tipologia di Facoltà del Presidente, né ciascuno di essi alla stessa tipologia. (Il resto del n. 3 rimane invariato rispetto all’ultima versione approvata) (All. 2).
3. Ateneo Federato delle Scienze Umane delle Arti e dell’Ambiente:
- art. 3, comma 1: è stato aggiunto al rigo 2: “Ludovico Quaroni”
- art. 5, comma 2, al primo rigo: Il Presidente è eletto fra tutti i professori di ruolo a tempo pieno dell’Ateneo in sostituzione di Il Presidente è eletto fra tutti i professori di ruolo e fuori ruolo a tempo pieno dell’Ateneo
- art. 5, comma 2, al quarto rigo: le parole : professore di ruolo o fuori ruolo sono state sostituite da professore di ruolo
- art. 6, comma 3, punto e: le parole centri di ricerca e servizi sono state sostituite da centri di servizi.
- art. 6, comma 3, punto f: è stato aggiunto “ in conformità a quanto stabilito dagli artt. 4, comma 7 e 24, comma 8, dello Statuto”. (All. 3)
4. Ateneo Federato delle Scienze Umanistiche, Giuridiche ed Economiche:
- non sono pervenute modifiche.
5. Ateneo federato dello Spazio e della Società ( A.De.S.So):
- art. 4, comma g:
il Direttore in sostituzione di: il Direttore Amministrativo
- art. 4, comma h:
è stato aggiunto:
ed il suo incarico ha la stessa durata di quello del Presidente
- art. 5:
Il Presidente dura in carica 3 anni ed è eletto tra i professori di prima fascia a tempo pieno
in sostituzione di:
Il Presidente e il Vice-Presidente durano in carica 3 anni e sono eletti tra i professori di prima fascia a tempo pieno
- art. 6, comma f:
il Direttore in sostituzione di : il Direttore Amministrativo
- art. 7, secondo periodo:
alla frase:
Sono membri di diritto del Consiglio Accademico il Presidente dell’Ateneo Federato, che lo presiede
è stato aggiunto:
il Vice presidente
- art. 7, secondo periodo:
il Direttore in sostituzione di : il Direttore Amministrativo
- art. 8, secondo periodo:
inoltre determina gli indirizzi sulle seguenti materie:
in sostituzione di:
in particolare in materia di:
- art. 8, comma k:
ove previsto dalla normative vigente
in sostituzione di:
nei casi previsti dalla legge
- art. 8, periodo dopo il comma K:
il Direttore in sostituzione di: il Direttore Amministrativo
- art. 9, alla fine del periodo:
è stata aggiunta la frase:
e uno studente eletto fra gli studenti appartenenti alle Facoltà dell’ A.F.
- art. 9, secondo periodo:
il Direttore in sostituzione di: il Direttore Amministrativo
- art. 10, settimo periodo (per due volte):
il Direttore in sostituzione di: il Direttore Amministrativo
- art. 20, terzo periodo:
le adesioni all’Ateneo da parte di Facoltà e Dipartimenti sono approvate dal Consiglio Accademico previa delibera dei Consigli delle Facoltà, in conformità a quanto previsto dall’art. 4, comma 7 dello Statuto dell’Ateneo ed eventuale suo regolamento di applicazione.
In sostituzione di:
le adesioni all’Ateneo da parte di Facoltà e Dipartimenti sono approvate dal Consiglio Accademico previa delibera dei Consigli delle Facoltà fondatrici. (All. 4)
Il Rettore ricorda che nella precedente seduta del Senato Accademico era stata data la possibilità agli Atenei Federati, in particolare ai Consigli provvisori, di effettuare le ultime modifiche ai Regolamenti, al fine di evitare l’insorgere di problemi relativi alla conformità di tali Regolamenti con lo Statuto o con la normativa vigente.
Fa presente che sono pervenute una serie di proposte di emendamenti, che sono riportate nella cartellina. Dichiara aperta la discussione.
Lo Studente Pelosi fa presente di aver evidenziato in varie occasioni che i Regolamenti degli Atenei Federati, pur se modificati dopo le indicazioni del Consiglio di Amministrazione e dopo la delibera del Senato del 24.4.u.s., ritiene che contrastino con l’art. 4 comma 3 dello Statuto, pertanto chiede che tornino all’esame della Commissione istruttoria, o, comunque, vengano rivisti nuovamente prima che sia tardi, anche da un punto di vista legale.
Il Prof. Lupia Palmieri dichiara che potrebbe associarsi alla richiesta dello studente Pelosi, facendo presente che nella precedente seduta del Senato Accademico aveva proposto una simile soluzione; ma il Senato Accademico in quella seduta ha scelto di richiedere le necessarie modifiche ai Consigli Accademici provvisori degli Atenei e tali modifiche sono ormai pervenute. A questo punto non è accettabile la vaga e indefinita affermazione che i Regolamenti contrastano con lo Statuto: se qualche Regolamento non è conforme allo Statuto, si indichi quale Regolamento e in quale punto, di modo che il Senato Accademico possa esprimersi in proposito, evitando affermazioni o denunce generiche e generali.
Il Rettore fa presente che nella odierna seduta il Senato delibererà solo in merito alle modifiche, dei Regolamenti, considerato che detti Regolamenti sono già stati approvati dal Senato stesso. Pone in votazione la proposta di delibera.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO il D.P.R. 11 luglio 1980, n. 382;
VISTA la legge 9 maggio 1989, n. 168;
VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”;
VISTE le proprie delibere del 15 febbraio 2001, dell’11 aprile 2001 e del 4 ottobre 2001 con le quali ha approvato l’istituzione degli Atenei Federati;
VISTA la propria deliberazione assunta nella seduta dell’11 aprile 2001 con la quale ha approvato la costituzione dei Consigli Accademici provvisori degli Atenei Federati con il compito di redigere i progetti dei rispettivi Regolamenti da sottoporre al S.A.;
VISTI i DD.RR., nelle date 2/8/2001, 23/10/2001, 7/11/2001, con i quali sono stati costituiti i Consigli Accademici provvisori degli Atenei Federati, in attuazione della deliberazione del S.A. dell’11 aprile 2001;
VISTA la propria delibera dell’8 novembre 2001 con la quale ha proposto la costituzione di una Commissione con “il compito di raffrontare i Regolamenti degli Atenei Federati e di verificarne l’aderenza alle leggi e allo Statuto”;
VISTA la propria delibera del 20 dicembre 2001 con la quale ha approvato i Regolamenti pervenuti dagli Atenei Federati, “a condizione che si adeguino alle richieste per ciascuno di essi formulate” dalla Commissione suindicata, delegando il Rettore ad emanare i relativi decreti, previa verifica, con il supporto tecnico della Commissione stessa, dell’adeguamento richiesto per ciascuno di essi;
VISTA la nota del 18 febbraio 2002 con la quale la Commissione suindicata ha trasmesso le bozze dei Regolamenti degli Atenei Federati, assicurando che, nella loro stesura, sono state recepite dai rispettivi Consigli Accademici provvisori le indicazioni formulate dal S.A. nella seduta del 20 dicembre 2001;
VISTO il Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità;
VISTA la delibera del 28 maggio 2002 con la quale il Consiglio di Amministrazione ha preso atto dei Regolamenti in argomento ed ha evidenziato alcuni indicazioni e suggerimenti in merito;
VISTA la propria delibera del 24 aprile 2003;
VISTE le modifiche al Regolamento dei seguenti Atenei Federati:
- Ateneo federato della Scienza e della tecnologia (AST)
- Ateneo federato delle Scienze e delle Politiche Pubbliche Sanitarie
- VI Ateneo federato ( A.De.S.So)
- Ateneo Federato delle Scienze Umane della Arti e dell’Ambiente
Presenti e votanti 30, maggioranza 16: a maggioranza con:
23 voti favorevoli del Rettore, dei Proff.ri Angelici, Guarini, Celant, Matthiae, Palumbo, Silva, Lupia Palmieri, Ausiello, Santucci, Testa, Castorina, Liverani, Mugnai, Puglisi Allegra, Custureri, Di Marzo, Bucciarelli, Misiti, Lanchester, Bossa, Frati e del Dott. Fornasari;
3 voti contrari del Prof. Mussino, della Dott. Patassini e del Sig. Pelosi;
4 astensioni del Prof. Albanese e dei Sigg.ri Altezza, Camarda e Ginevri.
DELIBERA
di approvare le modifiche, di cui in premessa, apportate ai Regolamenti degli Atenei Federati:
- Ateneo federato della Scienza e della tecnologia (AST)
- Ateneo federato delle Scienze e delle Politiche Pubbliche Sanitarie
- VI Ateneo federato ( A.De.S.So)
- Ateneo Federato delle Scienze Umane della Arti e dell’Ambiente.
Letto ed approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
REGOLAMENTO SUL FINANZIAMENTO DI POSTI DI RUOLO DI PROFESSORI DI PRIMA E SECONDA FASCIA E RICERCATORI UNIVERSITARI
Il Presidente sottopone all’esame del Senato Accademico la seguente relazione:
Sono pervenute da parte di alcuni Presidi, richieste circa la possibilità che soggetti pubblici e/o privati finanzino, previa stipula di apposita convenzione, posti di ruolo di professore di prima, seconda fascia e ricercatori universitari.
A tale riguardo si rileva che la CRUI con nota del 20.02.2003, nel comunicare le interpretazioni ufficiali su alcuni punti della Legge Finanziaria 2003 (Legge 23.12.2002 n. 289/2002) derivanti dal Tavolo Tecnico MIUR-CRUI-CUN-CNVSU-CNSU, ha richiamato l’attenzione sull’art. 34, comma 4 della Legge 23.12.2002 n. 289 (Legge Finanziaria 2003), che sancisce il divieto di procedere, nel corso del 2003, a chiamate di idonei per passaggi di concorsi di ruolo anche nell’ambito dello stesso Ateneo.
La Legge 24 dicembre 1993 n.537, l’art.7 della Legge 168/89 nonché l’art.51, comma 5 della Legge 449/97 (finanziaria ‘98) non impediscono di poter utilizzare finanziamenti esterni per la copertura di posti di ruolo di docenti.
Il citato art. 51, comma 5 stabilisce infatti, che le Università statali definiscono e modificano gli organici di Ateneo secondo i rispettivi ordinamenti e che a decorrere dal 1 gennaio 1998 alle stesse si applicano, in materia di organici e di vincoli all’assunzione di personale di ruolo, esclusivamente le disposizioni di cui all’art. 51 stesso e precisamente:
a) copertura della relativa spesa;
b) rispetto della percentuale della spesa per il personale in riferimento al F.F.O. trasferito dal M.U.R.S.T.
A tale scopo è stato studiato e redatto apposito Regolamento che disciplini i criteri e le procedure da adottare presso questa Università per finanziamenti esterni di posti di ruolo di docenti, in analogia con quanto già avviene, in linea di principio, presso le Università di Roma Tor Vergata e Firenze.
La convenzione tra l’Università “La Sapienza” e i soggetti finanziatori, di durata non inferiore a 8 anni, potrà essere stipulata, nel rispetto della programmazione didattica dell’Università, a condizione che la delibera del Consiglio della Facoltà proponente assicuri che nell’arco della durata prevista, si renda disponibile la somma necessaria alla retribuzione di un posto equivalente nel medesimo settore scientifico disciplinare, per collocamento a riposo, dimissioni od altro di analoga unità di personale.
La copertura del posto di ruolo, deliberata dalla Facoltà interessata, può avvenire a seguito di nomina per valutazione comparativa, trasferimento, chiamata di idoneo, nel rispetto delle procedure previste dalla normativa vigente in materia.
La proposta di finanziamento da parte di soggetti pubblici e/o privati, che sono tenuti a presentare adeguata fideiussione bancaria o assicurativa a garanzia delle obbligazioni assunte per gli otto anni di durata della convenzione, deve corrispondere alla retribuzione lorda spettante al soggetto che viene assunto e deve essere comprensiva di oneri fiscali e previdenziali e di ogni altro genere previsto dalle norme in vigore, nonché delle spese sostenute per le finalità riconducibili al presente regolamento.
Detta fideiussione dovrà, inoltre, contenere la clausola che gli importi garantiti dovranno essere adeguati, ogni qualvolta dovessero intervenire variazioni in materia di retribuzione ovvero di oneri previdenziali e/o fiscali, che modifichino i suddetti importi.
Qualora la proposta di finanziamento provenisse da più soggetti essi sono solidalmente obbligati e la fideiussione dovrà riportare la precisazione che è stata costituita per conto di ognuno dei soggetti proponenti.
Comunque, al momento della stipula della convenzione, l’importo dovrà essere non inferiore a:
a) ricercatore universitario: € 49.000 annui;
b) professore di seconda fascia: € 72.000 annui;
c) professore di prima fascia: € 106.000 annui;
Tali importi si intendono automaticamente adeguati alle eventuali variazioni normative che dovessero intervenire in materia di retribuzione ovvero di oneri previdenziali e/o fiscali.
In situazioni particolari, espressamente motivate, previa delibera della Facoltà interessata e del Senato Accademico, il Consiglio di Amministrazione potrà deliberare importi diversi che non potranno essere comunque inferiori a € 10.000 annui rispetto alle somme indicate per singola categoria.
Allegati quali parte integrante:
Bozza Regolamento
Bozza Schema tipo di convenzione
ALLEGATI IN VISIONE:
Regolamento di Firenze, Convenzione di Tor Vergata, nota CRUI del 20.02.2003
Il Prof. Bucciarelli, ringrazia perché l’argomento in oggetto è stato sottoposto all’esame del Senato Accademico.
Ritiene che il Regolamento in esame aiuti nella gestione del turn-over, anche se non è utile nel caso di realtà esterne, come Latina, Rieti e Civitavecchia, dove è necessario costituire corpi docenti. Se si assume l’idea del turn-over alla fine si saranno solo spostate alcune unità didattiche da Roma nelle altre sedi.
Fa presente che per la Facoltà di Ingegneria le sedi esterne presentano esigenze aggiuntive, rispetto a quelle della sede centrale; non possono essere sostitutive, perché altrimenti si impoverirebbe la capacità didattica nella sede centrale.
Ritiene, inoltre, che non debba sussistere la previsione di cui all’art. 3 comma 2 concernente la riassegnazione automatica di analoga unità di personale nel medesimo settore scientifico-disciplinare.
La Facoltà dovrebbe acquisire un certo “budget” e poi decidere come utilizzarlo, altrimenti non riesce ad effettuare un minimo di riequilibrio. Suggerisce, pertanto, di modificare il regolamento in tal senso. Altresì, non è possibile assicurare che nell’arco della durata prevista non intervengano dimissioni di personale.
Conclude facendo presente di essere sostanzialmente d’accordo con la proposta, che, però, non risolve i problemi dello sviluppo nelle sedi esterne, come quello della Facoltà di Ingegneria.
Chiede, infine, di sapere se le idoneità siano trattate con i “delta” o meno.
Il Rettore rileva che l’attuale proposta di primo Regolamento disciplina il finanziamento globale di un posto, nel caso si individui un soggetto pubblico e/o privato che voglia effettuare detto finanziamento per dieci anni. Prevedendo ovviamente che fra dieci anni, il docente dovrà entrare nell’ambito di una struttura universitaria.
Il problema relativo ai “delta” sarà presentato in una prossima seduta del Senato Accademico con un Regolamento specifico.
Per quanto riguarda le sedi esterne, le ipotesi di lavoro sono sui “delta”. Fa presente che, ad esempio, le sedi di Civitavecchia e Pomezia mettono a disposizione una certa quantità di fondi per un numero di anni, da 10 a 15, per ogni Corso che viene attivato. I Corsi possono utilizzare una parte di detti fondi per effettuare eventuali passaggi da Ricercatore ad Associato, da Associato ad Ordinario ecc., garantendo alla struttura di poter funzionare. Trattasi, pertanto, di due vie separate che è possibile seguire e che consentono agli esterni vincitori di concorsi, di prendere servizio, o agli interni, di effettuare i passaggi, senza gravare sul FFO dell’Università.
Il Prof. Guarini rileva che nella proposta in esame si potrebbe far riferimento alle unità di conto, modificando in punti a), b),c), del comma 2 dell’art. 4, nel modo seguente:
a) ricercatore universitario: euro 49.000 annui corrispondente a 0,50 unità di conto;
b) professore di II fascia: euro 72.000 annui corrispondente a 0,80 unità di conto;
c) professore di I fascia: euro 106.000 euro annui corrispondenti ad 1 unità di conto.
In tal modo la Facoltà avrà la possibilità di utilizzare il delta
Il Rettore concorda con la proposta di inserire le equivalenti unità di conto, perché anche a livello ministeriale i dati vengono espressi in unità di conto, in un regolamento specifico, che l’Amministrazione sta già predisponendo.
Il Prof. Bossa concorda con il Prof. Bucciarelli. Rileva che il regolamento in esame sia uno strumento importante; diventa possibile acquisire risorse dall’esterno per una esigenza specifica, nel momento in cui l’Ateneo si trova in difficoltà.
Evidenzia la opportunità di prevedere anche i passaggi di livello.
Si domanda quali siano le ricadute concrete a seguito dell’approvazione del regolamento: il posto finanziato viene calcolato nell’ambito del rapporto del 90% , si considera extra o oppure no.
Il Rettore fa presente che esiste una proposta della CRUI su tale problematica. I fondi che derivano da attività esterne all’Università, quindi non finanziate dal MIUR, non possono essere considerate nel 90%.
Il Prof. Bossa, riguardo a quanto evidenziato dal Rettore, auspica, per motivi di opportunità, che la proposta della CRUI proceda in parallelo con la problematica dei concorsi banditi da La Sapienza, i cui vincitori non hanno preso servizio e dei concorsi sui trasferimenti effettuati con unità di conto coperte dalla Facoltà, a cui si potrebbe dar corso anche con il blocco della finanziaria.
Reputa assolutamente inopportuno iniziare procedimenti che portano alla presa di servizio di docenti tramite i finanziamenti di cui al regolamento in esame e non dare ancora una risposta alle Facoltà ed ai colleghi che stanno aspettando da più di un anno una soluzione al problema della presa di servizio. Invita a porre in essere tutti gli adempimenti necessari, considerato che il 1° gennaio 2004 è vicino.
Il Rettore rileva che, qualora si riuscisse ad ottenere i suddetti finanziamenti esterni, si ridurrebbe fortemente la necessità di fondi per le chiamate. Allo stato attuale l’Ateneo, secondo quanto definito dal Ministero, ha superato il 91% del rapporto assegni fissi FFO. Evidenzia che se si procede con i nuovi conteggi, secondo la proposta dalla CRUI, probabilmente tale percentuale si riduce. In tal modo si potrebbe utilizzare il 35% dei fondi del personale collocato in quiescenza e si potrebbe iniziare a soddisfare le chiamate già effettuate dalle Facoltà. Non è possibile bandire altri concorsi, finché sussiste il vincolo del 35%.
Il Prof. Palumbo si complimenta con il Rettore e con gli Uffici per aver sottoposto all’attenzione del Senato la proposta in oggetto. Tale proposta apre un ventaglio di possibilità infinite e starà alla capacità delle singole Facoltà attuarle.
La valenza del documento in esame è politica, anche se non spiega esattamente il da farsi. Pur condividendo le preoccupazioni dei Proff.ri Bucciarelli e Bossa, ritiene che il documento apra grandi possibilità. Il Rettore ha già evidenziato che ci sarà un secondo regolamento più preciso. E’ questa la strada da seguire.
Chiede che i competenti organi de La Sapienza affianchino le Facoltà nell’attuazione del Regolamento in operazioni, che sono complesse e che potrebbero anche presentare problemi.
Preannuncia il proprio voto favorevole, ringrazia nuovamente il Rettore, evidenziando che ritiene la proposta una grandissima apertura, anche in termini di autonomia.
Il Prof. Ausiello esprime soddisfazione, poiché è stata affrontata la problematica in oggetto, che effettivamente può rappresentare un’apertura fondamentale anche per i problemi di bilancio.
Evidenzia due questioni:
- la prima , già sollevata dal Prof. Bucciarelli , circa l’art. 3 in cui si esplicita che occorre rendere disponibile la somma necessaria alla retribuzione nello stesso settore scientifico-disciplinare. Ciò può creare rigidità, perché si potrebbero bloccare posti in settori disciplinari, che a livello di riequilibrio interno alle Facoltà, dovrebbero essere ridimensionati. Rileva, pertanto, la necessità che la Facoltà garantisca l’esistenza del finanziamento del posto, senza riferimento allo stesso settore scientifico-disciplinare.
- La seconda, già evidenziata, peraltro, la risposta del Rettore ritiene sia stata solo parzialmente soddisfacente, manifesta il proprio disagio circa l’ipotesi che un docente della propria Facoltà, vincitore di un concorso interno, cioè bandito dalla Facoltà stessa, non prenda servizio, mentre, invece un collega idoneo, che riesca a trovarsi il finanziamento, possa essere chiamato. Auspica che il regolamento si accompagni ad indicazioni precise su come l’Ateneo intende procedere.
Evidenzia che si ventila la possibilità di una legge sullo stato giuridico, che porrebbe i ricercatori nel ruolo ad esaurimento; ammesso che avvenga, l’Ateneo si troverebbe in grosse difficoltà con i ricercatori ai quali non è stato fatto prendere servizio. Invita ad assumere un impegno affinché le prese di servizio si effettuino il 1° gennaio 2004.
Alle ore 10.20 esce dalla sala della riunione il prof. Matthiae.
Il Rettore fa presente che le modifiche degli stati giuridici non toccano mai il pregresso. Chi è vincitore di un concorso, viene assunto regolarmente, fa parte dell’organico di un sistema.
Il Prof. Frati rileva che sussistono due problemi evidenziati nel corso della discussione: il primo, sollevato dal Preside di Ingegneria, la cui soluzione a suo giudizio è la seguente: se si attiva un Corso di Laurea a Civitavecchia, finanziato dallo stesso Comune, considerato che il parere favorevole è stato dato sul presupposto dell’esistenza del relativo finanziamento, nel momento che tale presupposto viene meno, si chiude il Corso di laurea.
La proposta in esame dichiara che è possibile procacciarsi finanziamenti dall’esterno, non è obbligatorio, ma volontario, pertanto, l’autonomia dell’Università non viene meno.
Invita ad aggiungere una voce d) in cui sia finanziabile il “delta”.
Il Rettore rileva che in tal caso è necessario un Regolamento, perché occorre specificare puntualmente i rapporti che si stabiliscono con i soggetti esterni.
Il Direttore Amministrativo precisa che lo spirito del Regolamento in esame è quello di offrire uno strumento per finanziare posti da parte di Amministrazioni Pubbliche, o meglio Private di un certo rilievo, come già avviene da diversi anni in altri Atenei. Fa presente che è in fase di studio un altro Regolamento che prevede: il finanziamento dei “Delta” e della docenza mobile in senso lato, eventuali progetti di ricerca con professori che vengono chiamati a tempo determinato. Si augura che sia possibile sottoporlo all’attenzione del Senato nella prossima seduta.
Il Prof. Lanchester rileva che non è sufficientemente chiaro nel Regolamento il rapporto tra gli stipulanti. Chiede al Direttore Amministrativo di poter disporre delle regole sulle convenzioni di posti in Università, stipulate di solito per le Facoltà di Economia e Commercio ed inoltre come le suddette regole si pongono in contrasto rispetto alla nuova legislazione universitaria di cui al D.P.R. 382/80 ed ai meccanismi concorsuali. Evidenzia che, in realtà, il problema consiste nel fatto che trattasi di cattedre che vengono funzionalizzate. Sussiste la necessità di garanzie contro le pressioni indebite per l’istituzione delle stesse.
Evidenzia anche un problema di sperequazione fra le Facoltà, che hanno la possibilità di istituire dette cattedre, perché sono sul mercato e Facoltà che invece non lo sono. E’ necessario, pertanto, prevedere nel Regolamento una serie di regole che garantiscano anche le Facoltà in relazione al budget.
Per quanto riguarda Civitavecchia o altre sedi, ritiene che si debbano stipulare contratti, calcolando otto anni , per un ammontare di 800 mila euro.
Il Prof. Misiti esprime grande soddisfazione per l’introduzione di una tale opportunità ne La Sapienza.
Evidenzia che il problema del condizionamento è importante e non da sottovalutare. Nel caso della Facoltà di Farmacia ci potrebbe essere un condizionamento da parte di forti complessi industriali per spingere verso una soluzione, piuttosto che un’altra. Ritiene che nell’ambito della autonomia universitaria si riuscirà a controllare il sistema.
Il Rettore rileva che occorre considerare che La Sapienza si trova di fronte a prospettive di collaborazione con Istituzioni, Comuni e Regioni, che daranno finanziamenti, come accade con Civitavecchia e Latina, per attivare Corsi di laurea, senza condizionamenti, con l’unico vincolo che i docenti che utilizzano detti finanziamenti insegnino nelle suddette sedi.
Evidenzia il vantaggio dell’acquisizione di finanziamenti a livello istituzionale, che si possono utilizzare come ritengono le Facoltà per contratti, supplenze, servizi agli studenti , sono fondi che entrano e che permettono alle Facoltà di lavorare.
Il Prof. Masini si associa al plauso per l’Amministrazione, perché il Regolamento in esame fornisce risposte a domande che si stava ponendo, considerato che nel proprio settore esistono possibilità per muoversi nel senso indicato dalla proposta. Evidenzia, a questo riguardo, la necessità che nel secondo Regolamento sia inclusa la possibilità che il posto non ricada sul medesimo settore scientifico-disciplinare
Il Rettore rileva che ogni Facoltà applicherà il Regolamento secondo le proprie necessità.
Il Prof. Masini fa presente che si riferisce all’art. 3 comma 2 al punto dove è scritto “(…)si renda disponibile la somma necessaria all’attribuzione di un posto equivalente nel medesimo settore scientifico-disciplinare (…)”.
Il Rettore rileva che il punto evidenziato dal Prof. Masini si può anche eliminare.
Il Prof. Masini fa presente, inoltre, di avere difficoltà a spiegare ad un soggetto straniero il seguente punto di cui all’art. 6 comma 1: “Detta fideiussione dovrà inoltre contenere la clausola che gli importi garantiti dovranno essere adeguati ogni qual volta dovessero intervenire variazioni in materia di retribuzione (…)” Prega l’Amministrazione di rendere la suddetta formulazione più comprensibile ad un soggetto straniero, che volesse finanziare un posto per otto anni; se questi sottoscrive la fideiussione e dovesse intervenire un ampliamento del 20%, si troverebbe a dover onorare anche tale incremento. Si dovrebbe riuscire a limitarlo.
Il Rettore reputa importante l’osservazione del Prof. Masini.
Il Rettore pone in votazione:
- la proposta di “Regolamento sul finanziamento di posti di ruolo di professore di prima e seconda fascia e ricercatori universitari”, che dovrà tenere conto delle modifiche suggerite in ordine ai settori scientifico-disciplinarari ed alla fideiussione bancaria o assicurativa;
- lo schema tipo di convenzione allegato come parte integrante;
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO lo Statuto dell’Università ed in particolare l’art. 11, comma 2, lett. a)
ESAMINATA la relazione predisposta dagli Uffici;
ESAMINATA la proposta di Regolamento sul finanziamento di posti di ruolo di professore di prima e seconda fascia e ricercatori universitari e lo schema tipo di convenzione allegato come parte integrante;
VISTA la documentazione prodotta ed allegata;
Presenti e votanti 29, maggioranza 15 a maggioranza con 26 voti favorevoli del Rettore, dei Proff.ri Angelici, Celant, Guarini, Palumbo, Silva, Lupia Palmieri, Ausiello, Santucci, Testa, Castorina, Liverani, Mugnai, dei Sigg.ri Lattari, Barbuto, della Dott. Patassini, dei Proff.ri Puglisi Allegra, Mussino, Albanese, Custureri, Di Marzo, Bucciarelli, Misiti, Lanchester, Bossa, Frati, e 3 astensioni del Dott. Fornasari del Sig. Altezza della Studentessa Ginevri.
DELIBERA
di esprimere parere favorevole all’adozione:
- del “Regolamento sul finanziamento di posti di ruolo di professore di prima e seconda fascia e ricercatori universitari”, che dovrà tenere conto delle modifiche suggerite in ordine ai settori scientifico-disciplinarari ed alla fideiussione bancaria o assicurativa;
- dello schema tipo di convenzione allegato come parte integrante;
Letto ed approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
MOBILITA' INTERNA E CAMBI DI SETTORE
Legge n° 210/1998
Il Presidente sottopone all’esame del Senato Accademico la seguente relazione:
In applicazione dell’art. 3 del D.M. 4.10.2000 si è provveduto, con appositi decreti rettorali ricognitivi, al reinquadramento dei professori di ruolo di I^ e II^ fascia, dei ricercatori e degli assistenti del ruolo ad esaurimento appartenenti ai settori scientifico disciplinari per i quali la corrispondenza era univoca.
La Dott.ssa Margherita ROSSINI, ricercatore confermato del settore scientifico disciplinare F19A, in servizio presso la I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia, con D.R. 03.01.2001 è stata reinquadrata nel settore MED/38 –Pediatria Generale e Specialistica -.
Con nota del 11.04.2003 l’interessata chiede il passaggio al settore scientifico disciplinare MED/05 – Patologia Clinica -.
Il Consiglio della I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia ha espresso parere favorevole per il passaggio della Dott.ssa Margherita ROSSINI dal settore scientifico disciplinare MED/38 – Pediatria Generale e Specialistica - al settore scientifico disciplinare MED/05 – Patologia Clinica -, avendo sempre svolto attività scientifica e didattica in questo settore.
Poiché l’art. 4 del D.M. 4.10.2000 dispone che i passaggi successivi ai provvedimenti di inquadramento possono avvenire solo previa acquisizione del parere del C.U.N., motivando l’eventuale difformità, si invita codesto consesso, ai sensi del Regolamento sulla mobilità adottato in data 1° Giugno 2000, a voler esprimere il proprio parere in merito.
IL SENATO ACCADEMICO:
VISTO il D.M. 4.10.2000 di “Rideterminazione e aggiornamento dei settori scientifici disciplinari e definizione delle relative declatorie, ai sensi dell’art.2 del D.M. 23.12.19993.
VISTO il D.R. 19.01.2001 con il quale la Dott.ssa Margherita ROSSINI è stata inquadrata nel settore scientifico disciplinare MED/38.
VISTA la delibera della I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia in cui il Consiglio ha espresso su richiesta dell’interessata parere favorevole per il passaggio della Dott.ssa Margherita ROSSINI dal settore scientifico disciplinare MED/38 – Pediatria Generale e Specialistica – al settore scientifico disciplinare MED/05 – Patologia Clinica.
ESAMINATA la relazione del settore ricercatori della Ripartizione II^.
Con voto unanime
DELIBERA
di concedere alla Dott.ssa Margherita ROSSINI il passaggio al settore scientifico disciplinare MED/05 – Patologia Clinica -.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
CONTRIBUTI DI LABORATORIO E BIBLIOTECHE PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2003.
Il Presidente ricorda che nella seduta del 19 settembre 2002, il Senato Accademico ha istituito una commissione, composta dai professori Francesco Bossa (coordinatore), Luca Di Marzo, Fulco Lanchester, Marco Maria Olivetti e Giovanni Santucci, con il compito di ridefinire i criteri da utilizzare per la ripartizione dei contributi di laboratorio e biblioteche.
La Commissione, dopo varie riunioni, ha predisposto il documento allegato da cui risultano i criteri prescelti e le percentuali di ripartizione del fondo alle varie Facoltà, che si sottopone alla valutazione di questo consesso.
Si fa presente che, nelle more del completamento della procedura di approvazione dei criteri di ripartizione, si è ritenuto utile procedere alla assegnazione di un acconto a favore delle varie Facoltà, nella misura del 40% del finanziamento assegnato nell’esercizio 2002; tale acconto è stato assegnato con il Decreto Rettorale n. 00248 del 15.05.2003 che viene sottoposto a ratifica.
Il Presidente, inoltre, invita il Senato ad esprimersi relativamente alla tipologia di spese imputabili sul contributo in argomento.
Il Rettore ricorda che è stata costituita una Commissione per verificare la situazione dei contributi di laboratorio e biblioteche, coordinata dal Prof. Bossa, che invita a relazionare.
Il Prof. Bossa ricorda che la Commissione era composta da lui e dai Proff.ri Di Marzo, Lanchester, Olivetti e Santucci.
Fa presente che alla prima riunione ha partecipato il Prof. Guarini, coordinatore della precedente commissione, che ha illustrato i criteri di ripartizione utilizzati per molti anni. La Commissione ha, altresì, acquisito ulteriore documentazione dalla Dott.ssa Ranalli circa l’ammontare del contributo laboratorio e biblioteche corrisposto dagli studenti in maniera differenziata, sia in relazione al reddito, sia in relazione al blocco di Facoltà di appartenenza, la Commissione ha usato i seguenti criteri:
- gli studenti pesati utilizzando gli indicatori proposti dal MIUR, utilizzati anche in passato;
- gli studenti attivi, che venivano identificati in rapporto fra il numero totale di esami superati e il numero medio di esami previsto per singoli anni di corso.
Su tale base il Prof. Santucci ha predisposto l’allegata tabella in cui le Facoltà sono divise in tre blocchi, al fine di rispecchiare la differente entità dei contributi di laboratorio e biblioteche pagati dagli studenti.
E’ stato, quindi, attribuito vari pesi ai suddetti indicatori ed è stato elaborato un documento, che costituisce una prima parte del lavoro effettuato.
Nella seconda tabella è stato anche ipotizzata un’applicazione graduale di detti criteri. Tale gradualità è stata rimessa alla valutazione del Senato Accademico cioè se attuarla in uno, due, tre o quattro anni, tenendo conto del valore storico. Le Facoltà, infatti, di fronte a variazione eccessive, in più o in meno, rispetto a quanto erano abituate a percepire, avrebbero potuto avere difficoltà nel gestire i laboratori o le biblioteche.
La Commissione si è resa conto che uno dei difetti della proposta consisteva nel non conoscere come detti fondi erano stati utilizzati. Pertanto, alla fine della relazione, ha formulato la richiesta di coinvolgere in tale problematica il Nucleo di Valutazione di Ateneo, chiedendo a detto Nucleo di prevedere nei questionari degli studenti domande ad hoc. La Commissione infatti, ritiene importante poter disporre della valutazione degli studenti, anche sull’apertura di biblioteche, sui laboratori informatici.
Le variazioni che si riscontrano nelle percentuali proposte fondamentalmente rispecchiamo le variazioni del numero di studenti nell’ambito delle Facoltà.
Sussistono anomalie, per esempio, per quanto riguarda la Facoltà di Medicina, dove l’aumento è in parte dovuto al fatto che vengono calcolati gli studenti delle professioni sanitarie.
Successivamente alla proposta della Commissione, che rimetteva al Senato una decisione su una applicazione più o meno graduale, è intervenuto il Decreto del Rettore, che tenuto conto dei tempi stretti, ha previsto l’assegnazione di un acconto a favore delle varie Facoltà, nella misura del 40% del finanziamento assegnato nell’esercizio 2002. Rileva che tale fondo è diminuito in partenza del 10% rispetto all’anno precedente, anche le altre voci di bilancio hanno avuto una decurtazione.
Il Prof. Santucci fornisce le seguenti delucidazioni tecniche in relazione alla tabella, evidenziando che fonda il suo calcolo sostanzialmente sul numero degli studenti.
Gli studenti sono stati valutati sulla base dei due parametri già adottati dal Ministero: quello del cosiddetto “studente pesato” e quello del cosiddetto “studente equivalente”, che attualmente il Ministero preferisce chiamare “studente attivo”. Nella tabella sono contenute le due colonne degli “studenti pesati” e degli “studenti attivi”. Gli “studenti pesati” vengono pesati con i coefficienti elencati nella parte destra della tabella, secondo parametri dettati dal Ministero.
La Commissione ha ritenuto opportuno dare agli studenti pesati un peso inferiore rispetto a quanto non faccia il Ministero. Alla fine della tabella è riportato il peso degli studenti pesati che è pari a 30, mentre il peso degli studenti attivi è pari a 70.
Il Ministero per quanto riguarda distribuzione del FFO, nel quale, però, intervengono anche i docenti, adotta pesi inversi: 70 gli studenti pesati, 30 agli studenti attivi.
La Commissione ha effettuato tale scelta, perché ha preferito intervenire con fattori tradizionalmente tenuti in conto nella distribuzione dei suddetti questi fondi ne La alla Sapienza, cioè i fattori elencati alla fine di ogni raggruppamento di Facoltà.
Vi sono tre differenti valori riferiti ai tre differenti gruppi di Facoltà, che sono stati distinti in ragione del primo fattore “contributi versati”. Con tale fattore si è tenuto conto, in maniera abbastanza rigorosa, della differente quota di contributi versati dagli studenti delle diverse Facoltà, all’interno dei tre differenti gruppi.
Il fattore 1 del primo gruppo, il fattore 1,056 del secondo gruppo e il fattore 1,111 del terzo gruppo, sono valutati confrontando i contributi che effettivamente versano gli studenti in seno ai rispettivi gruppi.
Evidenzia, peraltro, che, in realtà, detti contributi sono poi articolati in fasce contributive e non esiste un rapporto sistematico fascia con fascia, è un dato oscillante per cui si è dovuto valutare un valore medio.
In merito agli altri due fattori fattore biblioteche e fattore laboratori, la tabella potrebbe essere carente per due motivi. Uno è già stato dichiarato dalla relazione del Presidente, in fondo alla relazione vi è un capoverso in neretto che dice chiaramente che la Facoltà ha operato in difetto di informazione, cioè non ha valutato in maniera oggettiva ed accurata l’effettivo valore da dare a detti coefficienti, sulla base di una ricognizione obiettiva dello stato dell’arte in tema di biblioteche e laboratori presso le varie Facoltà.
Rileva che alcune Facoltà si sono già divise per cui conteggi fatti in precedenza, richiederebbero un aggiornamento accurato. Rileva che i fattori e coefficienti non sono molto attendibili, da ciò potrebbe scaturire qualche penalizzazione, forse ingiustificata da parte di alcune Facoltà. L’altra pecca consiste nel fatto che i fattori sono stati attribuiti uniformemente in seno al gruppo, invece andrebbero articolati Facoltà per Facoltà.
Il Rettore chiede al Senato accademico di effettuare eventuali osservazioni sulla proposta della commissione, perché sulla base delle osservazioni sarà possibile individuare una linea di condotta. Invita a tener presente che applicando i criteri proposti, alcuni gruppi rischiano di non percepire contributi.
Invita, altresì, a valutare l’opportunità della costituzione di una biblioteca dell’Università, che porterebbe ad un risparmio di scala considerevole. Infatti dalle analisi effettuate sulle biblioteche dell’Ateneo si evince che alcuni testi e riviste sono presenti all’interno di vari sistemi. Considerata l’attuale scarsità di risorse finanziarie, è opportuno costituire una grande biblioteca centrale dell’Università, lasciando in essere piccole biblioteche dipartimentali con testi altamente specializzati.
Il Prof. Di Marzo ringrazia i componenti della Commissione con i quali ha lavorato in grande armonia.
Auspica un’approvazione rapida delle proposte della Commissione, perché ritiene che con i criteri stabiliti nel 1991, il Senato si è trovato costretto ogni anno ad adottare con piccoli accomodamenti un criterio di cui non si comprendeva la logica.
La Commissione ha applicato una logica molto ferrea, che potrà essere modificata in un futuro, o aggiornata ogni anno.
Sono state previste possibilità di applicazione progressive; pertanto a suo avviso l’applicazione quanto più è breve, quanto più è razionale.
Il Rettore concorda sulla possibilità dell’aggiornamento annuale, perché ne La Sapienza si sono verificati picchi di immatricolazioni in alcune Facoltà che, negli anni immediatamente successivi sono scesi rapidamente.
Il Prof. Angelici rileva che l’argomento oggetto di esame è “un tema antico”, che si discute ogni due anni.
Circa le proposte della Commissione ritiene che vi sia un equilibrio nei risultati e quindi sotto tale profilo, potrebbe anche condividere la soluzione.
Conferma il totale disaccordo con i criteri utilizzati, perché a suo parere è privo di logica. Si fa riferimento agli studenti attivi. Non riesce a capire per quale motivo uno studente, che non fa esami, deve vedere parte dei contributi da lui pagati per essere iscritto in una determinata Facoltà, dirottati in un’altra Facoltà.
I parametri del Ministero si basano su logiche totalmente diverse. Il Ministero parte dall’idea che alle Università gli studenti costino in modo diverso, sulla base di ciò stabilisce i criteri per finanziare le Università con il Fondo di Finanziamento Ordinario.
Lo studente, iscrivendosi ad una Facoltà ha scelto, se si vuole considerare la materia in termini finanziari, di finanziare quella Facoltà.
Ha sempre ritenuto che l’unico criterio logico per ripartire i suddetti fondi fosse quello di effettuare un calcolo delle spese generali che La Sapienza deve trattenere, tolte le spese generali che ogni Facoltà percepisce per i contributi dei propri studenti.
I contributi di laboratorio sono contributi per i laboratori della Facoltà per cui sono pagati.
Il Prof. Guarini ricorda di aver seguito la vicenda per alcuni anni. Riconosce che la Commissione ha senz’altro fatto passi in avanti per arrivare a criteri più aggiornati ed il più possibile oggettivi.
La discussione che si sta facendo mette in evidenza la complessità del problema ed inoltre che non si potrà mai arrivare ad una ripartizione ideale che possa soddisfare tutti. Ritiene, per quanto esplicitato dal Prof. Santucci e da altri interventi, che sia necessaria un’ulteriore riflessione sulla proposta della Commissione, al fine di perfezionare alcuni coefficienti, perché, come è stato evidenziato, i dati di base non erano disponibili.
Ritiene, considerato che l’Amministrazione ha assegnato alla Facoltà un acconto nella misura del 40% del finanziamento dell’anno precedente, che si possano utilizzare i prossimi due mesi, prima dell’inizio delle vacanze estive, per effettuare perfezionamenti alla proposta, che ritiene dal punto di vista strutturale abbastanza corrispondente alle esigenze, in relazione anche alla disponibilità di dati.
Invitare i colleghi a far pervenire osservazioni puntuali alla Commissione, in modo che possa arrivare ad una revisione e perfezionamento dei criteri.
Fa presente di non aver partecipato alle riunioni della Commissione, perché non voleva influenzarne le scelte in base ai criteri precedenti. Si dichiara comunque disponibile a collaborare, anche per cercare di conciliare il passato con il presente, per avere una sicurezza nel futuro.
Alle ore 11.05 rientra nella sala della riunione il prof. Matthiae.
Il Prof. Lupia Palmieri in relazione all’intervento del Prof. Angelici, rileva che lo studente fuori corso che non fa esami non usufruisce per un certo tempo, o non usufruirà più di alcun servizio riguardante i laboratori o biblioteche. Ritiene un po’ forzato affermare che uno studente ha deciso di finanziare la Facoltà in cui si è iscritto, perché detto studente deve continuare ad iscriversi per non perdere la propria carriera, non certo perché ha deciso di finanziare la Facoltà.
Sullo stesso piano, rispetto alle motivazioni del Prof. Angelici, si può mettere un principio di solidarietà, per cui lo studente, in pratica, finanzia l’Università, la quale utilizza i contributi, visto che lui non li utilizza, per tutte le Facoltà o, comunque, per quelle che sono in maggior disagio.
Circa l’intervento del Prof. Di Marzo, si dichiara totalmente d’accordo con le premesse, molto meno con le conclusioni della Commissione, perché in una situazione nella quale i fondi a disposizione si vanno riducendo, arrivare ad un riequilibrio in maniera rapida, ritiene sia una strada totalmente sbagliata.
Le Facoltà che subiscono una riduzione delle percentuali, a seguito alle proposte della Commissione, si troverebbero in difficoltà, anche adottando le percentuali degli anni passati, a causa della riduzione sul totale dei fondi in oggetto. Auspica un riequilibrio dilazionato nel tempo.
Nelle schede preparate dalla Commissione sono contenute tre ipotesi diverse, personalmente propende per l’ultima.
Il Prof. Mussino ritiene che l’equità debba essere non solo quantitativa, ma anche qualitativa. Concorda con il Prof. Lupia Palmieri quando afferma che è necessario tener conto di varie situazioni e che non si possono penalizzare realtà che danno un contributo qualitativamente forse più rilevante.
Non condivide l’ipotesi di individuare altri coefficienti, perché i criteri precedenti risalgono al 1991, ogni due anni si ricomincia a discutere e alla fine non si tocca nulla.
Nella odierna seduta popone di accettare, con tutte le critiche possibili, il lavoro della Commissione, che ha lavorato con difficoltà rispetto ai dati attualmente a disposizione. Si possono sempre migliorare con una rampa attuativa che sia triennale, così come anche nell’ambito della Commissione Riequilibrio si è sempre pensato a medie mobili triennali. Ritiene che ciò permetta da un lato, di non penalizzare immediatamente in maniera molto forte alcune realtà, dall’altro di tenere conto, di alcune situazioni che potrebbero ridimensionarsi nell’arco del triennio.
Chiede a tutti i colleghi di votare a favore dell’approvazione del lavoro della Commissione.
Il Prof. Angelici ribadisce di essere assolutamente disponibile ad approvare la proposta di ripartizione effettuata dalla Commissione, anzi spera che venga approvata, perché i suddetti contributi sono necessari.
Non è d’accordo sul fatto che l’approvazione della ripartizione significhi approvazione dei criteri relativi. Si rende conto che, in alcune circostanze, sussistono esigenze di solidarietà del sistema, peraltro, ritiene che tali esigenze debbano essere soddisfatte creando il fondo di solidarietà.
Fa presente di non aver affermato che i contributi devono andare tutti alle Facoltà, bensì che se uno studente di una Facoltà paga un determinato contributo, si dica che la metà viene trattenuta come spese generali o eventualmente per una ripartizione ove ci sia bisogno, ma l’altra metà sia assegnata alla Facoltà.
Non ha effettuato il calcolo per verificare chi guadagna e chi perde. Evidenzia che per verificare l’assurdità dei coefficienti proposti, basta vedere l’ultima colonna della tabella “coefficienti MIUR”, dove risulta che i coefficienti C1 sono: 1 per Giurisprudenza, 1.3 per Scienze Politiche e 1.7 per Filosofia. Non sono coefficienti che rispondono alle funzioni di detti fondi.
Circa i settori qualitativamente e storicamente rilevanti, che hanno esigenze e pochi studenti, forse è un bene che abbiano pochi studenti, essendo settori soprattutto quelli scientifici, di punta, rileva che è giusto che La Sapienza si faccia carico di tali settori ed è anche giusto che possa utilizzare i contributi; peraltro, senza fare tante mistificazioni, basta dire che circa i contributi degli studenti, una parte va alla Sapienza e servirà a coprire le spese generali ed a soddisfare le suddette esigenze, un’altra parte va alle Facoltà per le quali gli studenti pagano i contributi. Gli sembra il modo più lineare e più trasparente per realizzare tutti gli interessi, non discute di cifre, ma di criteri.
Il Prof. Palumbo concorda con il Prof. Angelici quando dice che oggi va votato lo schema, a patto che però l’acconto sia del 40% del 2002.
Alle ore 11.20 entra nella sala il prof. Benadusi ed escono il dott. Fornasari e il sig. Altezza.
Il Rettore fa presente che trattasi del 40% di quanto il Senato Accademico nel 2002 ha assegnato alle Facoltà.
Il Prof. Palumbo conclude, facendo presente di condividere la proposta del Prof. Guarini, perché non gli risulta che l’Ateneo abbia dati attendibili e aggiornati. Rileva di aver cercato di applicare i parametri proposti, sui dati a sua disposizione e non corrispondono gli stessi risultati. Pertanto, se il Prof. Guarini accetta di poter rivedere anche il problema dei dati nei prossimi due mesi, che ha chiesto di proroga, si dichiara perfettamente d’accordo.
Il Prof. Bossa ricorda che la Commissione aveva proposto la possibilità di un progressivo allineamento dei parametri in un periodo più o meno lungo. Concorda con il Prof. Lupia Palmieri, pertanto propone di effettuare tale allineamento nell’arco di un triennio. Un periodo inferiore non permetterebbe di tener conto della programmazione delle spese, che si può fare nell’ambito di alcune Facoltà e di non tener conto di episodi della storicità, oppure di picchi di immatricolazioni, che vanno tenuti sotto controllo e non è detto che debbano essere assecondati, su questo chiede un parere del Senato, perché in effetti la Commissione non ha avuto il tempo di analizzare tutte le problematiche. In questo senso ritiene prezioso l’apporto del Prof. Guarini alla Commissione, per motivi pratici che, in parte riflettono quello che affermava il Prof. Palumbo, cioè la Commissione non ha avuto un supporto organizzativo, il Prof. Guarini potrebbe più facilmente sapere a chi rivolgersi della Amministrazione, o a livello di Collegio dei Direttori di Dipartimento, o a livello di uffici, per avere dei dati più precisi.
Ritiene che i dati raccolti, ringrazia i colleghi che lo hanno aiutato, erano comunque abbastanza credibili, consistevano in tabelle del MIUR ed erano dati aggiornati per quanto riguarda l’iscrizione degli studenti.
Circa l’intervento del Prof. Angelici, rileva che in parte è stato tenuto conto del fatto che gli studenti non pagano più una tassa specifica contributi di laboratorio e biblioteche, bensì, pagano un ammontare totale di contributi. Se si procede ad una verifica, si evince che il 20% di tale contributo, forse meno, corrisponde a quanto va nel capitolo “contributi e biblioteche”, l’ammontare di tale quota se si considera la totalità delle somme non è irrilevante, pertanto è giustificata una differenza in tre blocchi di Facoltà.
Si potrebbe proporre un’assegnazione sia diversa. I criteri ministeriali, ha ragione il Prof. Angelici sono sicuramente per altri fini; si tratta solo di parametri che indicano la costosità della Facoltà, come considerazione di fatto, in relazione al numero di professori rispetto agli studenti, quindi è un criterio a cui si può dare più o meno peso.
E’ importante sapere se si vuole che la Commissione, eventualmente integrata con il Prof. Guarini, che funzioni da connessione con gli altri organi, proceda ad un censimento delle strutture a disposizione degli studenti, dei laboratori o biblioteche. E’ stata preparata una scheda preliminare che potrebbe essere migliorata. Le Facoltà sono riluttanti a riempire schede, peraltro, se si minaccia che se non compilano detta scheda, avranno meno fondi , forse forniranno i dati richiesti.
Il Prof. Di Marzo ribadisce, considerato che il criterio adottato in precedenza non era comprensibile, che le proposte della Commissione hanno una logica, che può essere migliorata nel tempo, propone di approvare l’allegata tabella per l’anno corrente, di lasciare in atto la Commissione, che potrà continuare a lavorare e proporre per l’anno seguente una ottimizzazione di alcuni criteri.
Il Prof. Angelici evidenzia che l’allineamento dei parametri deve essere triennale.
Il Prof. Di Marzo concorda.
Il Prof. Frati ritiene che in un situazione di difficoltà economiche, in cui occorre rivedere tutto il sistema ci sono due cardini che non è possibile eludere:
- Il primo: gli Atenei Federati. Ritiene che i contributi in oggetto, nella riorganizzazione interna, debbano essere assegnati direttamente gli Atenei Federati, che al loro interno possono anche costituire biblioteche interfacoltà. Dal prossimo anno il criterio di ripartizione sarà individuato dagli stessi Atenei Federati.
- Il secondo: ritiene che sia assolutamente corretto domandarsi quali servizi l’Ateneo fornisce agli studenti e quanto pagano per gli stessi servizi. Reputa che agli studenti si dia poco o nulla, perché pagano nulla o quasi nulla.
E’ necessario investire della problematica il Consiglio di Amministrazione, in modo che si assuma le proprie responsabilità. Occorre analizzare i costi reali della didattica.
Circa i contributi in oggetto ritiene che per 2/3 dovrebbero essere assegnati alle Facoltà dove gli studenti si sono iscritti, anche perché una Facoltà, con i fuori corso, avrà penalizzazioni ministeriali sul FFO.
Circa gli Atenei Federati chiede al Rettore la data delle elezioni dei rispettivi organi di governo.
Il Rettore fa presente che dopo l’emanazione dei decreti rettorali, gli Atenei Federati diventano operativi e sovrani nel decidere le elezioni dei propri Organi di governo.
Il Prof. Frati prosegue, rilevando che è necessario effettuare in Senato Accademico una discussione in merito a quale linea politica si intende perseguire circa le tasse degli studenti, che sia anche una discussione approfondita di cosa l’Ateneo fornisce agli studenti e quanto costa quello che dà.
Il Prof. Lanchester ritiene utile la soluzione che è stata effettuata di un anticipo alle Facoltà dei suddetti fondi. Ritiene che la Commissione possa benissimo approfondire successivamente le problematiche emerse.
Fa presente di aver sottolineato nell’ambito della Commissione due esigenze: gli Atenei Federati e la storicità.
In realtà sussistono problemi sia di laboratorio sia di biblioteche che hanno preso impegni e in alcuni casi potrebbero essere colpiti dai nuovi calcoli.
Ritiene che si potrebbe effettuare sia il fondo di solidarietà sia lo scivolo, peraltro il fondo di solidarietà potrà essere realizzato all’interno degli Atenei. La tabella, pertanto, dovrebbe essere integrata dal calcolo di quanto perdono gli Atenei all’interno del 2002- 2003. Tali elementi devono essere approfonditi. E’ essenziale una indagine sui dipartimenti, perché molte Facoltà sono dipartimentalizzate e basano la loro attività, in particolare per quanto concerne le biblioteche, sui dipartimenti.
Il Rettore, terminate le richieste di intervento, fa presente che:
- con l’anticipo corrisposto le Facoltà possono cominciare a funzionare;
- il 10 luglio p.v. è prevista una seduta del Senato Accademico;
- circa la Commissione condivide la proposta del Prof. Guarini e le proposte relative al controllo delle situazioni reali e dei dati a disposizione. Il Prof. Guarini fornirà un supporto alla Commissione. Si procederà ad una verifica dei dati relativi agli studenti ed alla proiezione sugli Atenei federati, che dal prossimo anno ripartiranno detti fondi, nella seduta del 10.7 si riporta la problematica all’attenzione del Senato Accademico.
Il Rettore pone in votazione la ratifica del decreto rettorale n. 00248 del 15 maggio 2003 relativo alla assegnazione di un acconto sul fondo “Contributi di Laboratorio e Biblioteche” nella misura del 40% calcolato sull’assegnazione dell’esercizio 2003 con le percentuali di riparto utilizzate nell’esercizio finanziario 2002.
Presenti e votanti 29, maggioranza 15 a maggioranza con 24 voti favorevoli del Rettore, dei Proff.ri Angelici, Celant, Guarini, Matthiae, Benadusi, Palumbo, Silva, Lupia Palmieri, Ausiello, Santucci, Testa, Castorina, Liverani, Mugnai, dei Sigg.ri Ginevri, Lattari, Barbuto, della Dott. Patassini, dei Proff.ri Puglisi Allegra, Bucciarelli, Misiti, Lanchester, Bossa
Contrari nessuno
Astenuti 5 i Proff.ri Frati, Albanese, Custureri, Di Marzo, Mussino
Il Prof. Mussino chiede che comunque i fondi del 2003 siano ripartiti sulla base dei nuovi criteri che verranno definiti il 10 luglio p.v.
Il Rettore fa presente che nella seduta del 10 luglio il Senato esaminerà le ulteriori proposte della Commissione per decidere il tipo di ripartizione da utilizzare, tenendo conto anche dei suggerimenti emersi nel corso dell’odierna seduta del Senato Accademico.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
Alle ore 11,30 escono dalla sala della riunione i Sigg.ri Ginevri e Lattari.
Fondo per l’incentivazione dell’impegno didattico dei professori e dei ricercatori universitari a tempo pieno – art. 4 comma 1 della legge 16.10.1999 n° 370 esercizio finanziario 2002.
Il Presidente dà lettura della seguente relazione predisposta dal Settore Personale Docente:
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, con nota n° 1761 del 18.10.2002, protocollata presso questo Ateneo il 30 ottobre 2002 n° 27864, ha reso noto che con D.M. 5.7.2002 n° 114 sono stati individuati nuovi criteri per la ripartizione dello stanziamento disponibile per il 2002 per l’incentivazione dell’impegno didattico dei professori e dei ricercatori universitari a tempo pieno:
- il 20% sulla base dei criteri adottati negli esercizi precedenti, utilizzando i dati degli studenti iscritti nell’anno accademico 2000.2001 e i docenti in servizio al 31.12.2000 (art. 1);
- il 60% in proporzione ai corsi di laurea attivati a decorrere dall’anno accademico 2001.2002, purché, anche a seguito di aggregazioni e riorganizzazioni di corsi di studio deliberate per l’anno accademico 2002.2003, risultino in possesso dei requisiti minimi, ed in prima applicazione, di una somma di immatricolati 2001.2002 superiore a 25 (art.2);
- il 20% in relazione allo speso nel corrente esercizio per attività di tutorato e orientamento a favore degli studenti (art. 3).
Il successivo art. 4 dispone inoltre che le quote calcolate con riferimento ai precedenti artt. 1 e 2 è condizionata alla effettiva utilizzazione di almeno un terzo delle assegnazioni complessive disposte allo stesso titolo nel triennio 1999.2001. A tal fine il MIUR provvederà con cadenza mensile al monitoraggio sulla Banca dati MIUR-Tesoro gestita dal CINECA delle somme corrisposte dagli Atenei ai professori ed ai ricercatori universitari a tempo pieno per l’incentivazione dell’impegno didattico, disponendo quindi l’assegnazione delle rispettive quote solo ad avvenuto accertato superamento, da parte di ciascuna Università, della predetta soglia.
In relazione a quanto disposto in particolare dagli artt. 3 e 4 del citato D.M. n° 114/2002C ed al fine di consentire in tempo utile l’acquisizione di tutti i dati indispensabili affinché il MIUR possa procedere ad una corretta assegnazione del fondo per ogni esercizio successivo, il Presidente fa osservare che assumono rilevanza fondamentale i seguenti adempimenti:
- l’aggiornamento puntuale e costante dei dati relativi allo speso per attività di tutorato e orientamento a favore degli studenti, scorporato dall’ammontare totale pagato per l’incentivazione alla didattica, allo speso per attività di tutorato e orientamento a favore degli studenti, scorporato dall’ammontare totale pagato per l’incentivazione alla didattica, tramite monitoraggio sulla banca dati del MIUR – Tesoro, gestita dal CINECA;
- l’utilizzo di almeno un terzo dello stanziamento relativo al fondo per l’incentivazione dell’impegno didattico dei docenti e dei ricercatori a tempo pieno assegnato per l’esercizio in corso.
Ciò premesso, il Presidente informa che il MIUR, con nota del 23.12.2002 n° 2137, protocollata presso questo Ateneo il 13.1.2003 n° 907, ha comunicato che, sulla base dei criteri previsti dal D.M. n° 114/2002, il fondo per l’incentivazione dell’impegno didattico dei docenti e dei ricercatori a tempo pieno assegnato a questo Ateneo per l’esercizio 2002 ammonta a €. 2.656.838,31=, che dovrà essere ripartito tra le singole Facoltà.
In proposito il Presidente ricorda che nel precedente esercizio finanziario la ripartizione di tali fondi è stata effettuata, con delibera del 25.7.2002, sulla base delle modalità a suo tempo stabilite per il contributo ordinario di funzionamento (media tra il numero dei docenti e ricercatori a tempo pieno e il numero degli studenti virtuali, riferiti all’anno accademico 2000.2001).
Poiché il criterio utilizzato ha sollevato obiezioni da parte di alcuni componenti del Senato e poiché già nella seduta del 15 febbraio 2001 era stata formulata la proposta di rivedere il “Regolamento relativo all’incentivazione per l’impegno didattico dei professori e dei ricercatori universitari” e di stabilire nuovi parametri per la ripartizione dei fondi assegnati dal MIUR, il Presidente propone l’istituzione di una commissione che provveda, ove lo ritenga opportuno, alle modifiche del Regolamento e che stabilisca inoltre nuovi criteri di suddivisione dello stanziamento relativo all’anno 2002.
Il Rettore ricorda che è entrata in vigore una nuova normativa del Ministero, in relazione alla ripartizione dei suddetti fondi. Trattasi di una normativa complessa, che prevede anche una verifica della spesa effettuata.
Ritiene, pertanto, l’opportunità di nominare una Commissione che formuli una proposta di utilizzazione di detti fondi, considerato che è cambiato radicalmente il criterio di ripartizione.
Il Prof. Guarini ricorda, soprattutto ai colleghi Presidi che, è stata trasmessa una
rettorale in data 21/05/2003, con la quale è stato chiesto un riepilogo delle spese effettuate per l’incentivazione nelle diverse Facoltà. Evidenzia l’importanza di ricevere i dati al più presto.
Il Direttore Amministrativo rileva che la cartellina è datata rispetto al testo del Decreto Legge che è stato pubblicato recentemente sulla Gazzetta del 14 maggio. Evidenzia che all’art. 1 comma 4 di detto Decreto Legge, recita quanto segue: “Le eventuali economie di spesa accertate dalle Università in sede di approvazione del conto consuntivo 2002, derivanti dalle risorse acquisite per l’incentivazione e l’impegno didattico dei professori e dei ricercatori per gli anni ‘99/’00 e 2001 nonché quelle già assegnate per le stesse finalità per l’anno 2002 e, non ancora impegnate alla data di entrata in vigore del presente Decreto, sono utilizzate per assicurare un adeguato livello di servizi agli studenti.”
Si pone un duplice problema, probabilmente economie non ce ne dovrebbero essere relative agli anni 1999, 2000 e 2001, perché l’impegno è complessivo e ritiene che si stato già assunto a suo tempo, ancorché non liquidato. Sul 2002, invece il problema sussiste.
Il Rettore fa presente che la Commissione è composta dai Proff.ri Guarini, Dazzi, Bossa e Masini con il compito di elaborare una proposta di utilizzazione di detti fondi.
IL SENATO ACCADEMICO
Vista la legge 16.10.1999 n° 370 ed in particolare l’art. 4 comma 1;
Visto il Regolamento per l’incentivazione dell’impegno didattico dei professori e dei ricercatori universitari, emanato con D.R. 30.10.2001 n° 1114;
Visto il D.M. 5.7.2002 n° 114 con il quale sono stati individuati nuovi criteri per la ripartizione dello stanziamento disponibile per il 2002 per l’incentivazione dell’impegno didattico dei professori e dei ricercatori universitari a tempo pieno;
Visto lo stanziamento di fondi disposti dal MIUR per l’esercizio finanziario 2002;
Vista la deliberazione assunta dal Senato Accademico nella seduta del 25.7.2002;
DELIBERA
di nominare una commissione costituita dai Proff.ri Guarini, Dazzi, Bossa e Masini con il compito di proporre eventuali modifiche del Regolamento e stabilire inoltre nuovi criteri di suddivisione dello stanziamento relativo all’anno 2002.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
COLLABORATORI PER CORSI INTENSIVI DI RECUPERO E SOSTEGNO
Il Presidente sottopone all’esame del Senato Accademico la seguente relazione:
Con riferimento ai fondi stanziati sul Bilancio di previsione 2003 per corsi intensivi di recupero e sostegno che ammontano rispettivamente a Euro 194.704,00 sul conto 1.2.6.2. “ Collaboratori per corsi intensivi di recupero e sostegno “ ed a € 63.524,00 sul conto 1.3.8.2. “ Oneri previdenziali ed assistenziali a carico dell’Amministrazione per collaboratori per corsi intensivi, di recupero e sostegno “, si propone l’assegnazione dell’importo complessivo di Euro 258.228,00.
Tale importo, adottando gli stessi criteri di ripartizione utilizzati nell’esercizio 2002, determina la quota di finanziamento di € 13.169,63 a ciascuna delle diciannove Facoltà e di € 4.002,50 a ciascuna delle due scuole.
Si allega la tabella di ripartizione anno 2003. (all. 1 )
Il
Presidente invita il Senato Accademico a deliberare
Il Prof. Masini chiede all’Amministrazione, di poter avere la possibilità di impiegare una parte dei suddetti contributi per corsi intensivi, di recupero e di sostegno.
Il Direttore Amministrativo rileva che i fondi sono specifici e finalizzati, pertanto, non è possibile aderire alla richiesta del Prof. Masini.
Il Rettore pone in votazione la proposta di delibera.
IL SENATO ACCADEMICO
-
Vista la disponibilità sul conto 1.2.6.2.
Vista la disponibilità sul conto 1.3.8.2.
Con voto unanime
DELIBERA
di approvare l’assegnazione di € 13.169,63 a ciascuna delle diciannove Facoltà e di € 4.002,50 a ciascuna delle due Scuole.
FACOLTA' | Importo da erogare anno 2003 |
Prima
Fac. Architettura L. Quaroni Fac. Architettura " Valle Giulia" Scienze Politiche Medicina e Chirurgia I Medicina e Chirurgia II Scienze Statistiche Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Scienze Mat. Fis. Naturali Psicologia I Psicologia II Lettere e Filosofia Scienze Umanistiche Filosofia Studi Orientali Sociologia Scienze della Comunicazione Scuola Ingegneria Aerospaziale Scuola Spec. Archiv. e Bibliot. TOTALE |
€ 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 4.002,50 € 4.002,50 € 258.228,00 |
L’importo di € 258.228,00 graverà sul conto 1.2.6.2 “ Collaboratori per corsi intensivi di recupero e sostegno” per € 194.704,00 e sul conto 1.3.8.2 “Oneri previdenziali ed assistenziali a carico dell’Amministrazione per collaboratori per corsi intensivi, di recupero e sostegno” per € 63.524,00.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
FACOLTA' | Importo da erogare anno 2003 |
Prima
Fac. Architettura L. Quaroni Fac. Architettura " Valle Giulia" Scienze Politiche Medicina e Chirurgia I Medicina e Chirurgia II Scienze Statistiche Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Scienze Mat. Fis. Naturali Psicologia I Psicologia II Lettere e Filosofia Scienze Umanistiche Filosofia Studi Orientali Sociologia Scienze della Comunicazione Scuola Ingegneria Aerospaziale Scuola Spec. Archiv. e Bibliot. TOTALE |
€ 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 13.169,63 € 4.002,50 € 4.002,50 € 258.228,00 |
CONTRIBUTO PER LA PUBBLICIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Per l’esercizio finanziario 2003 il Magnifico Rettore propone di mettere a disposizione di ciascuna Facoltà un contributo di € 7.800,00= da utilizzare per la pubblicazione dell’Ordine degli Studi ovvero per altre forme di pubblicizzazione dell’offerta formativa.
La spesa complessiva ammontante a € 163.800,00= trova copertura sul Conto 10.1.1.22 Uscita “Contributi diversi”.
Alle ore 11.55 escono dalla sala della riunione i Proff.ri: Frati, Liverani, Mugnai, Lupia Palmieri e Puglisi Allegra.
IL SENATO ACCADEMICO
- Visto il Bilancio di Previsione per l’Esercizio Finanziario 2003;
- Ritenuto opportuno attribuire a ciascuna Facoltà un fondo da utilizzare per pubblicizzare l’ offerta formativa;
con voto unanime
DELIBERA
Di assegnare un contributo di € 7.800,00= a favore di ciascuna Facoltà, da utilizzare per la pubblicazione dell’Ordine degli Studi, ovvero per altre forme di pubblicizzazione dell’offerta formativa.
La spesa complessiva, che ammonta a € 163.800,00=, trova copertura sul Conto 10.1.1.22 Uscita “Contributi diversi” del bilancio di previsione 2003.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
CONTRIBUTO PER SCAMBI CULTURALI (PROFESSORI VISITATORI, ACCORDI DI COLLABORAZIONE CULTURALE E SCIENTIFICA BILATERALE, FONDO SCAMBI CULTURALI DI FACOLTA’)– ANNO FINANZIARIO 2003.
Il Presidente fa presente che, sulla base del nuovo Piano dei Conti i finanziamenti di Ateneo previsti per le attività relative a:
· professori visitatori
· accordi di collaborazione culturale e scientifica
· scambi culturali di Facoltà
sono stati unificati tutti in un unico conto “Contributo per scambi culturali” (10.1.1.14)
La dotazione finanziaria relativa a suddetto conto ammonta per l’es.f. 2003 a 1.007.226,00 €.
Professori visitatori
Le modalità per la presentazione delle proposte di finanziamento dell’ospitalità di professori visitatori sono contenute nelle disposizioni emanate annualmente dalla Ripartizione IX, su indicazione della Commissione Ricerca Scientifica di Ateneo. Tempi e procedure delle stesse sono definite in coerenza con i bandi emanati dal settore ricerca scientifica per i Progetti di Ateneo, le Ricerche di facoltà, l’acquisizione di medie e grandi attrezzature scientifiche, i congressi e convegni. Le procedure di acquisizione on line delle proposte sono curate dal Cineca.
Il bando per le visite da effettuarsi nell’anno 2003, a gravare sul bilancio dell’es.fin. 2003, si è chiuso il 18.06.02. Alla scadenza risultavano 177 proposte correttamente presentate. La Commissione Ricerca Scientifica ha effettuato le proprie valutazioni nel corso del mese di ottobre 2002, ritenendo meritevoli di sostegno 105 proposte, per una spesa complessiva di € 371.003,02 (di cui 288.412,00 € + 24.515,00 € di Irap per le spese di soggiorno e 58.076,00 € per le spese di viaggio), di cui all’allegato 1.
In considerazione del notevole lasso di tempo trascorso fra la date di presentazione delle proposte ( giugno 2002) e la data di approvazione del Bilancio di previsione per l’anno 2003 (marzo 2003), e in considerazione del fatto che le visite potevano essere programmate già a partire dal mese di gennaio, si è ritenuto opportuno attivare una procedura di urgenza per il trasferimento degli importi ai Dipartimenti interessati, con l’allegato Decreto Rettorale ( all.2), che si sottopone a ratifica di codesto consesso.
Accordi culturali di collaborazione culturale e scientifica
E’ in fase di emanazione il bando per la presentazione delle proposte di attivazione e di rinnovo degli accordi di cooperazione interuniversitaria internazionale, per l’anno 2003. A tal proposito la Ripartizione IX fa presente che sono state predisposte le linee-guida per l’attivazione degli accordi di collaborazione interuniversitaria internazionale, gli schemi di Accordo quadro, di Accordo di collaborazione culturale e scientifica in settori specifici e di Protocollo esecutivo di un accordo-quadro, e, infine, gli elenchi degli Accordi Quadro e degli Accordi specifici stipulati dal Rettore e sostenuti finanziariamente da La Sapienza, che si sottopongono all’attenzione del Senato. (all.3)
Per il bando di quest’anno è stato richiesto alla Ripartizione SATIS di predisporre una procedura informatica per le proposte di attivazione e di rinnovo degli Accordi, al fine di acquisire tutti gli elementi su supporto informatico. Il SATIS ha fornito la propria assistenza e, allo stato attuale, si sta testando la procedura per il suo avvio definitivo. L’accesso sarà consentito agli utenti tramite ID e password corrispondenti all’account di posta elettronica su uniroma1.it.
Se tale procedura, come si spera, avrà successo, essa consentirà non solo di possedere una banca dati aggiornata delle iniziative di cooperazione internazionale finanziate su fondi di Ateneo, completa dei riferimenti scientifici ed economici, ma anche di poter elaborare ed espletare il bando per la presentazione delle proposte in tempi più celeri.
Fondo scambi culturali di Facoltà
Il fondo, le cui finalità sono state definite dal Cda nella seduta del 30.1.95, può essere impiegato da ogni Consiglio di Facoltà “ per invitare i professori di altre università straniere ed italiane oppure contribuire alle spese di missione per professori che si rechino per studio, conferenze, ecc. all’estero o in Italia”. I criteri di riparto del fondo sono stati definiti dal Senato Accademico nella seduta del 20.10.96, e prevedono le seguenti modalità:
1/3 della somma in parti uguali alle Facoltà
2/3 in proporzione al numero di docenti di ciascuna Facoltà, senza distinzione fra tempo pieno e tempo definito.
Sulla base di tali parametri, i 103.108,72 € disponibili per es.f. 2002, erano stati ripartiti secondo l’allegata tabella (all.4).
Ciò premesso, si ritiene che l’esiguità della cifra assegnata alla maggior parte delle Facoltà non giustifichi il mantenimento di tale contributo che pertanto potrebbe essere rivisto identificando o nuovi criteri di assegnazione ovvero prevedendo la sua assegnazione su base di specifiche richieste motivate da parte delle Facoltà.
IL SENATO ACCADEMICO
Letta la relazione presentata dalla Ripartizione IX;
Visti gli allegati alla relazione;
con voto unanime
DELIBERA
- di ratificare il Decreto Rettorale, n.206 del 15.4.2003, di ripartizione dei fondi per i professori visitatori selezionati dalla commissione ricerca scientifica per l’es.f. 2003;
- approvare le Linee Guida per l’attivazione degli accordi di collaborazione interuniversitaria internazionale ed i relativi schemi di Accordo-Quadro, Accordo specifico e Protocollo esecutivo.
ED ESPRIME IL PARERE
che i criteri e le modalità di assegnazione del Fondo scambi di Facoltà debbano essere riformulati.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
Alle ore 12,00 rientrano nella sala della riunione i Proff.ri: Frati, Liverani, Mugnai, Lupia Palmieri, e Pugliesi Allegra.
SCHEMA DI REGOLAMENTO CORSI DI LAUREA INTERFACOLTA’
Il Presidente sottopone all’approvazione del Senato Accademico l’allegato Regolamento tipo che disciplina i Corsi di laurea interfacoltà.
Ciò si rende necessario al fine di dare una regolamentazione al funzionamento dei Corsi di cui sopra, nonchè di definire i diritti e i doveri delle Facoltà interessate.
Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.
Il Prof. Lanchester ritiene che occorre sospendere l’approvazione dello schema di regolamento, invitando i Presidi, che hanno corsi Interfacoltà, a predisporre uno schema di tipo generale, che prescinda da situazioni particolari, che si esamineranno successivamente. Rileva che molte Facoltà potrebbero istituire corsi Interfacoltà, pertanto occorre predisporre una schema di regolamento valido per tutti.
Il Rettore chiede chi siano i Presidi che hanno i corsi Interfacoltà.
Viene risposto: tutti.
Il Prof. Frati propone di costituire una Commissione di tre o cinque Presidi, uno per Ateneo che predisponga uno schema di regolamento generale, quello relativo a casi particolari verrà esaminato successivamente.
Il Prof. Mussino considerato che la pratica successiva, la n.10.2 dell’O.d.G., fa riferimento al Corso di Laurea triennale Interfacoltà in Servizio Sociale, fa presente che il Regolamento di detto Corso di Laurea è stato discusso con i Delegati dei Presidi che fanno parte del progetto ed è stato approvato ripetutamente, con verbali consegnati al Direttore Amministrativo.
Il Direttore Amministrativo fa presente che è stata espletata un’attività, che ritiene corretta ed utile, proponendo uno schema di regolamento tipo per i corsi di laurea interfacoltà. Rileva che la Dott.ssa Natale ha fornito suggerimenti e contributi.
E’ stata una scelta pienamente autonoma da parte dell’Amministrazione, che prescinde dal fatto che i Presidi, in quanto presenti come Presidi o in quanto presenti come loro Delegati ai Comitato di Coordinamento al Corso di Laurea Interfacoltà in Servizio Sociale, abbiano approvato lo schema di regolamento in esame..
Il Prof. Mussino chiede al Senato Accademico di prendere in considerazione il regolamento del Corso di Laurea Interfacoltà in Servizio Sociale, essendo forse il primo Corso di Laurea che si è trovato di fronte alle difficoltà che la nuova legge porta a tale tipologia di organizzazione didattica. Rileva che sono sorti problemi concreti, che consistono nella difficoltà di far partire i corsi, perché non si riesce ad assegnare le responsabilità dei bandi, delle chiamate, dei contratti ecc, in mancanza di un regolamento.
Quello attuale è il secondo anno che prosegue la suddetta situazione, ritiene che non si possa andare avanti ancora un terzo anno basandosi su soluzioni raffazzonate. Chiede che si discuta del Regolamento del Corso di laurea triennale Interfacoltà in Servizio Sociale e non si rinvii, in attesa di un regolamento generale, che potrebbe richiedere lungo tempo e nel frattempo potrebbero chiudere i Corsi di Laurea Interfacoltà, che non riescono a lavorare, perché manca il regolamento.
Chiede al Direttore Amministrativo di confermare che la motivazione della richiesta di un regolamento è stata quella che ha testé esplicitato.
Il Direttore Amministrativo conferma. Ricorda che per predisporre lo schema di regolamento tipo, si è partito da quello di “Biotecnologie”, adattandolo alla realtà dei centri di spesa; è stato rivisto più volte con l’ausilio sia della Dott.ssa Natale sia della Dott.ssa Ranalli. Nel regolamento tipo, ci si è mantenuti generici, non ci sono specificità tali, che possano far pensare al regolamento del Servizio Sociale. Qualora sorgessero obiezioni, è opportuno che vengano evidenziate in maniera potenziale al fine di riesaminare il Regolamento tipo. Per quanto concerne il Regolamento del Servizio Sociale, è corredato da una esauriente documentazione, da cui risulta l’avvenuta approvazione da parte di Delegati.
Il Rettore fa presente che intende costituire una Commissione con un Preside per ogni Ateneo Federato, composta dai Proff.ri : Frati (coordinatore), Celant, Bossa, Benadusi e Masini al fine di esaminare lo schema di regolamento tipo per i Corsi di laurea Interfacoltà.
Il Senato Accademico concorda.
Il Prof. Lanchester circa il regolamento del Corso di laurea triennale Interfacoltà in Servizio Sociale, fa presente di averlo portato all’attenzione della Facoltà, dove è stato richiesto un approfondimento.
Il Prof. Mussino rileva che le Facoltà di Scienze della Comunicazione e di Psicologia II, hanno approvato lo schema, come risulta dai verbali dei Consigli di Facoltà. La Facoltà di Filosofia, ha approvato con una obiezione sull’Art. 5, che è stato poi modificato e stralciato sulla base di un incontro, del quale può confermare il Prof. Olivetti. Non è a conoscenza delle decisioni della Facoltà di Economia.
Il Rettore fa presente che la Facoltà di Economia non ha approvato detto Regolamento. Chiede al Prof. Mussino quali Facoltà abbiano approvato lo schema di regolamento del C.di L. in Servizio Sociale.
Il Prof. Mussino fa presente che le Facoltà di Medicina e Scienze Politiche non ritiene che abbiano mai approvato il suddetto regolamento.
Il Rettore, considerato che mancano le approvazioni delle Facoltà di Economia, di Medicina e di Scienze Politiche, prega i Presidi di dette Facoltà a portare, per il prossimo Senato Accademico, le approvazioni o le osservazioni sul Regolamento del C.di L. Interfacoltà in Servizio Sociale.
Il Prof. Mussino ricorda che, quando effettuò la proposta del suddetto Corso Interfacoltà, fece un elenco di alcune Facoltà, che erano all’epoca disponibili e interessate a partecipare. A detto elenco si aggiunsero in Senato Accademico, altre Facoltà, che erano sicuramente motivate e con piena buona volontà di partecipare al progetto. Se alcune Facoltà non accettano tale schema di regolamento, non è detto che il Corso Interfacoltà debba essere costituito per forza da sei Facoltà.
Il Rettore
rileva, considerato che la proposta è stata effettuata per sei Facoltà, che sono necessarie le delibere dei Consigli delle suddette sei Facoltà, pertanto la pratica è rinviata.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
REGOLAMENTO DEL CORSO DI LAUREA TRIENNALE INTERFACOLTA’ IN SERVIZIO SOCIALE.
Il Presidente sottopone all’approvazione del Senato Accademico il Regolamento del Corso di laurea di I livello interfacoltà in Servizio sociale (classe 6), conforme al Regolamento tipo approvato nella seduta odierna.
Le Facoltà che concorrono al funzionamento del Corso sono quelle di Economia, Filosofia, Medicina e Chirurgia I, Psicologia 2, Scienze della comunicazione e Scienze politiche.
Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.
L’argomento è stato discusso nel punto precedente 10.1.
SERVIZIO DI TUTORATO ALLA PARI PER STUDENTI DISABILI A.A. 2002/2003 –
Il Presidente dà lettura della seguente relazione predisposta dalla Ripartizione IV.
La Commissione per le iniziative in favore degli studenti in condizione di handicap nella seduta del 26 febbraio 2003 ha deciso di proporre l’attivazione di un Servizio di Tutorato alla pari, in considerazione delle difficoltà incontrate nel supportare gi studenti disabili solo attraverso gli studenti collaboratori.
Il Servizio di Tutorato alla pari.
Il Servizio di Tutorato alla pari per studenti disabili, innovativo per l’Università di Roma La Sapienza, ma già posto in essere da altri Atenei italiani, rientra nelle tipologie di intervento previste dalla legge n. 17/1999 (di integrazione e modifica della Legge Quadro sull’Handicap, n. 104/92), per le quali il MIUR assegna annualmente alle Università appositi fondi, e consiste in un’attività di supporto individuale svolta da studenti dell’Ateneo in favore di loro compagni in situazione di handicap, per il superamento degli ostacoli e delle barriere che ordinariamente questi ultimi possono riscontrare nell’attività di studio e nella frequenza delle lezioni.
L’iniziativa sarà ampiamente pubblicizzata sugli organi di stampa e di informazione.
I Tutor alla pari saranno selezionati, secondo il possesso degli indici preferenziali preventivamente definiti, e, ove necessario, attraverso colloqui individuali tesi a verificare la sensibilità verso le problematiche dell’handicap e la propensione a risolvere i problemi di ordine pratico che ne derivano.
Le concrete prestazioni di tutorato saranno di volta in volta determinate sulla base delle specifiche esigenze degli studenti disabili che ne fanno richiesta nel corso dell’anno accademico e consistono, in via esemplificativa, nel supporto in aula – per la stesura di appunti e per l’interazione con docenti e compagni – nell’aiuto finalizzato allo studio individuale e nell’affiancamento in tutte le diverse situazioni della vita universitaria.
Qui si seguito si procede ad illustrare la procedura che verrà seguita.
La procedura di reclutamento avrà inizio con la pubblicazione di un avviso sul sito Internet dell’Università, con cui verrà richiesta la collaborazione di studenti dell’Ateneo per l’attività di Tutorato. Il testo dell’avviso è riportato in allegato alla presente delibera.
La richiesta di collaborazione verrà rivolta a tutti gli studenti interessati, che presentino i requisiti minimali indicati nel punto 2 dell’Avviso. La possibilità di prestare il Tutorato alla pari è esclusa per quegli studenti che siano iscritti oltre il secondo anno fuori corso, in analogia a quanto avviene per le borse di collaborazione.
Gli studenti che avranno presentato la domanda verranno inseriti in un elenco, parimenti da pubblicare sul sito dell’Università, dal quale l’Amministrazione potrà attingere alla luce del numero e della tipologia delle richieste pervenute dagli studenti disabili, selezionando i potenziali tutor sulla base delle informazioni acquisite con le domande e, all’occorrenza, tramite colloqui valutativi che avverranno con i presupposti e le modalità illustrate nel punto 5 dell’Avviso sotto riportato.
Una volta selezionati, gli studenti verranno incaricati di svolgere l’attività di tutorato alla pari tramite contratto di prestazione d’opera d’occasionale.
Considerato che la procedura in oggetto riguarda studenti universitari - come già in passato per le collaborazioni previste dalla legge n. 390/91 - vista anche l'entità modica del compenso stabilito per i Tutor alla pari, si ritiene che sia interesse delle parti (Università e tutor) prevedere la copertura assicurativa per gli infortuni e per la responsabilità civile a carico dell'Ateneo, come già avviene per gli studenti collaboratori, tramite estensione della polizza già esistente.
Le prestazioni in argomento - sia dal punto di vista quantitativo che per le modalità di svolgimento - possono ragionevolmente considerarsi di natura occasionale e pertanto il relativo compenso sarà assoggettato alla ritenuta IRPEF 20% a carico del prestatore d'opera ed alla ritenuta IRAP 8,5% a carico ente.
La spesa per l'Ateneo per ciascun contratto può quindi essere stimata in complessivi Euro 1424.06 (netto al collaboratore: Euro 1050; più IRPEF: Euro 262.50, più IRAP: Euro 111.56).
La spesa complessiva massima per l’attività in argomento ammonta a €50.000,00 e trova copertura sul conto 1.2.6.1. impegno 12149/2001 esercizio 2002.
IL SENATO ACCADEMICO
Vista la legge n. 390 del 2.12.1991;
Vista la legge n. 104 del 5.2.1992;
Visto il D.P.R. n.503 del 24.7.1996;
Vista la legge n. 17 del 28.1.1999;
Vista la legge n. 53 del 8.3.2000;
Visto il D.P.C.M. del 9.4.2001;
Considerato che l’Università “La Sapienza” ha già da tempo intrapreso un percorso volto all’implementazione di tutti i servizi che possano contribuire appieno allo sviluppo ed all’integrazione in ambito universitario delle persone disabili;
Considerato che la Commissione per le iniziative in favore degli studenti in situazione di handicap istituita con Decreto Rettorale del 6.6.2002, nella riunione del 26 febbraio 2003 ha approvato l’istituzione del servizio di tutorato alla pari per studenti disabili a.a. 2002/2003;
Accertata la disponibilità di fondi ministeriali ex art. 2 della legge 28 gennaio n. 17 “ Integrazione e modifica legge quadro 104/92 per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate;
con voto unanime
DELIBERA
Per l’a.a 2002/2003 è istituito il servizio di tutorato alla pari in favore degli studenti disabili. La spesa per l'Ateneo per ciascun contratto è pari a Euro 1424.06 (netto al collaboratore: Euro 1050; più IRPEF: Euro 262.50, più IRAP: Euro 111.56). La relativa spesa per un massimo di €50.000,00 trova copertura sui fondi del conto 1.2.6.1 impegno 12149/2001.
Si approva l’allegato “AVVISO” per la richiesta di collaborazione rivolta a studenti dell’Ateneo per attività di tutorato alla pari in favore di studenti disabili . a.a. 2002/2003.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
POTENZIALE FORMATIVO – CORSI AD ACCESSO PROGRAMMATO – ANNO ACCADEMICO 2003/2004.
LIVELLO NAZIONALE
a) FACOLTA’ MEDICINA E CHIRURGIA I
Il Presidente comunica che il MIUR con circolare n. 1102 del 6 maggio 2003, nell’ambito della programmazione dei Corsi ad accesso programmato, ha invitato gli Atenei a predisporre le schede di rilevazione, differenziate per ciascun tipo di corso di studio, che possano rendere chiari e leggibili i criteri in base ai quali i competenti organi accademici determineranno la propria offerta ai sensi dell’art. 1 della Legge 2 agosto 1999, n. 264.
Pertanto, ai sensi dell’art. 3, comma 2 della stessa Legge il Consiglio della I Facoltà di Medicina e Chirurgia, nella seduta del 19 aprile 2002, ha deliberato quanto segue:
In base alle risorse della Facoltà (come risulta dalle schede di rilevazione allegate) l'offerta didattica globale della Facoltà consta di:
Premesso quanto sopra, e ribadito che le risorse della Facoltà (vedi allegati) non possono essere prese in considerazione per i singoli corsi didattici, ma solo in relazione all'offerta didattica globale della Facoltà che consta di:
- n.ro 6 corsi di Laurea specialistica (5 in Medicina e Chirurgia, 1 in Odontoiatria e protesi dentaria);
- n. 53 corsi di laurea I livello
- n. 6 corsi di laurea di II livello (5 nel polo didattico di Roma ed 1 nel polo didattico Lazio sud);
- n.ro 82 Scuole di specializzazione;
Il Preside passa ad illustrare la ricognizione delle risorse che è stata effettuata sulla base dei parametri indicati dal MURST ed in base ai dati forniti dai Presidenti dei corsi didattici e dai competenti uffici:
a. disponibilità diretta della Facoltà di Medicina e Chirurgia di n. 169 aule nel Polo Policlinico di cui:
- n.ro 58 da 5-20 posti circa
- n.ro 63 da 21-50 posti circa
- n.ro 19 da 51-80 posti circa
- n.ro 6 da 81-120 posti circa
- n.ro 8 da 121-200 posti circa
- n.ro 13 da 201-300 posti circa
- n.ro 2 da 301-500 posti circa
-
più n. 99 Aule disponibili nelle sedi decentrate.
Si precisa che sono previste turnazioni che consentono il massimo utilizzo di tutte le aule.
b. disponibilità di n. 105 laboratori didattici con in media n. 1750 postazioni di lavoro in grado di assicurare la frequenza necessaria in ragione di un laboratorio per gruppi di studenti in media di circa 20 unità, tenuto conto di circa 40 ore di utilizzo alla settimana per 5 turni settimanali con n. 1 unità tecnica di supporto per laboratorio;
c. disponibilità di circa 1600 posti letto circa effettivamente e direttamente utilizzabili, oltre a 350 p.l. di day hospital (più 7574 posti letto utilizzabili in base a convenzioni esistenti) ai fini didattici per tutti i corsi della Facoltà;
d. disponibilità del personale docente (PO 217+11 fr.; PA 370+ 5 fr.; Ric. 791; Ass. Ord. 38) che consente di assicurare la copertura dei corsi di insegnamento attivati, nonché la necessaria connessa assistenza tutoriale agli studenti per i laboratori, le esercitazioni e le attività pratiche con i numeri di ammissibili adottati negli scorsi anni;
In relazione a questo punto è opportuno precisare che:
- il personale docente è pienamente impegnato, quasi sempre molto al di là della quantità oraria prevista come minimo di legge (350 o 250 ore), anche con più affidamenti a titolo gratuito sui vari corsi didattici della Facoltà;
- l'esiguità dei fondi disponibili da parte dell'Ateneo, in particolare negli ultimi anni, ha imposto alla Facoltà di far ricorso all'utilizzo di supplenze e contratti solo in casi di estrema necessità;
e. disponibilità di personale tecnico che consente, per numero e competenze, di rispondere alle esigenze di funzionamento delle attrezzature per la didattica (n. 1 unità tecnica di supporto per ogni laboratorio in media).
Pertanto, non essendosi create sostanziali differenze rispetto all’A.A. 2000/2001, il Preside, anche in base alle proposte delle relative strutture didattiche, propone un numero di studenti iscrivibili al primo anno di Corso per l’A.A.
2003/2004, così ripartito:
Corso Didattico |
Italiani e comunitari |
Extracomunitari |
C.L.S. Medicina e Chirurgia | 490 | 32 |
C.L.S. Odontoiatria e protesi dentaria | 60 | 02 |
C.L. BIOTECNOLOGIE (I livello) | ||
Indirizzo Biotecnologie mediche | 35 | |
C.L. BIOTECNOLOGIE (II livello) | ||
Biotecnologie mediche, molecolari e cellulari(interfacoltà con la II Facoltà di Medicina e Chirurgia) | 35 |
CORSI LAUREA DELLE PROFESSIONI SANITARIE I LIVELLO | POSTI |
Classe 1 - Corso di Laurea OSTETRICIA | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 25 |
ASL Benevento | 15 |
Classe 1 – Corso di Laurea INFERMIERISTICA | |
Azienda PoliclinicoUmberto I – corso di laurea A | 50 |
Azienda PoliclinicoUmberto I – corso di laurea B | 50 |
Azienda Policlinico Umberto I – corso di laurea C (ex ASL RM/A) | 30 |
Servizio Sanitario Aeronautica Militare (*) | 30 |
Istituti Fisisioterapici Ospitalieri-IFO (sede di Roma EUR-Mostacciano) | 40 |
Azienda San Giovanni Addolorata | 100 |
Azienda San Camillo Forlanini (S. Camillo) | 100 |
ASL RM/E S. Spirito | 60 |
ASL RM/F (Civitavecchia-Bracciano) | 80 |
ASL RM/G Colleferro | 60 |
ASL RM/H (Nettuno) | 60 |
ASL FROSINONE Frosinone Umberto I^ | 80 |
ASL FROSINONE Cassino Ospedale Civile | 50 |
ASL LATINA (distretto nord) – Corso di Laurea A | 75 |
ASL LATINA (Terracina - distretti centro-sud) – Corso di Laurea B | 75 |
ASL Rieti | 75 |
ASL Viterbo | 50 |
Regione Molise ASL 2 Pentria Isernia | 60 |
Classe 1 – Corso di Laurea INFERMIERISTICA PEDIATRICA | |
Azienda Policlinico Umberto I (tirocinio anche in altre sedi convenzionate) | 25 |
Classe 2 – Corso di Laurea FISIOTERAPIA | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 40 |
ASL RM/A | 25 |
Azienda San Giovanni Addolorata | 30 |
Azienda San Camillo Forlanini | 30 |
ASL RM/H Ariccia | 30 |
ASL Latina (distretto nord) | 30 |
ASL Rieti | 30 |
Regione Molise IRCCS Neuromed Pozzilli | 30 |
Classe 2 – Corso di Laurea TERAPIA DELLA NEURO E PSICOMOTRICITÀ DELL’ETA’ EVOLUTIVA | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 50 |
ASL Latina (distretto nord) | 40 |
Classe 2 – Corso di Laurea LOGOPEDIA | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 25 |
ASL RM/H Ariccia | 25 |
ASL Latina (distretto nord) | 10 |
Classe 2 – Corso di Laurea ORTOTTICA ED ASSISTENZA OFTALMOLOGICA | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 15 |
Classe 2 – Corso di Laurea TERAPIA OCCUPAZIONALE | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 25 |
ASL Viterbo (Montefiascone) | 25 |
Classe 3 – Corso di Laurea DIETISTICA | |
Azienda S. Camillo-Forlanini | 25 |
Classe 3 – Corso di laurea IGIENE DENTALE | |
Università ASL RM/A (Ospedale G. Eastman) | 25 |
Classe 3 – Corso di Laurea TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 30 |
Azienda San Camillo Forlanini | 25 |
ASL Latina (distretto nord) | 25 |
Asl Viterbo | 25 |
Regione Molise IRCCS NEUROMED Pozzilli | 20 |
Classe 3 – Corso di Laurea TECNICHE AUDIOMETRICHE | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 12 |
Classe 3 – Corso di Laurea TECNICHE AUDIOPROTESICHE | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 12 |
Classe 3 – Corso di Laurea TECNICHE DI NEUROFISIOPATOLOGIA | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 15 |
Classe 3
– Corso di Laurea TECNICHE DI FISIOPATOLOGIA CARDIOCIRCOLATORIA E
PERFUSIONE CARDIOVASCOLARE |
|
Azienda Policlinico Umberto I | 5 |
Classe 3 – Corso di Laurea TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA | |
Azienda Policlinico Umberto I | 25 |
Azienda San Camillo Forlanini | 25 |
ASL Rieti | 25 |
ASL Latina | 15 |
Regione Molise | 15 |
Classe 3 – Corso di Laurea TECNICHE ORTOPEDICHE | |
ASL Latina (distretto nord) | 25 |
Classe 3 – Corso di Laurea TECNICA DELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA | |
Asl Viterbo | 10 |
Classe 4 – Corso di Laurea TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO | |
Azienda Policlinico Umberto I | 30 |
ASL Rieti | 30 |
ASL Frosinone * | 25 |
Classe 4 – Corso di Laurea ASSISTENZA SANITARIA | |
Azienda S. Giovanni Addolorata | 25 |
TOTALE | 2119 |
(*) attivazione subordinata a perfezionamento convenzione
CORSI LAUREA DELLE PROFESSIONI SANITARIE II LIVELLO | POSTI |
SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE | |
Polo Pontino | 25 |
Polo Policlinico Umberto I | 50 |
SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE | |
Polo Policlinico Umberto I | 30 |
SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE DIAGNOSTICHE | |
Polo Policlinico Umberto I | 25 |
Polo Pontino | 25 |
SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE ASSISTENZIALI | |
Polo Policlinico Umberto I | 40 |
SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA PREVENZIONE | |
Polo Policlinico Umberto I | 25 |
TOTALE | 220 |
Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA la legge 2 agosto 1999, n. 264;
VISTA la circolare MIUR 1531 dell’ 8 maggio 2002;
VISTA la delibera del Consiglio della II Facoltà di Medicina e Chirurgia del 29
maggio 2002;
VISTE le schede di rilevazione relative al potenziale formativo;
DELIBERA
Con voto unanime
di approvare le schede di rilevazione relative al potenziale formativo per
l’offerta didattica della I Facoltà di Medicina e Chirurgia, per l’anno
accademico 2003/2004, e di ripartire il numero di posti come di seguito
elencato:
Corso Didattico |
Italiani e comunitari |
Extracomunitari |
C.L.S. Medicina e Chirurgia | 490 | 32 |
C.L.S. Odontoiatria e protesi dentaria | 60 | 02 |
C.L. BIOTECNOLOGIE (I livello) | ||
Indirizzo Biotecnologie mediche | 35 | |
C.L. BIOTECNOLOGIE (II livello) | ||
Biotecnologie mediche, molecolari e cellulari(interfacoltà con la II Facoltà di Medicina e Chirurgia) | 35 |
CORSI LAUREA DELLE PROFESSIONI SANITARIE I LIVELLO | POSTI |
Classe 1 - Corso di Laurea OSTETRICIA | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 25 |
ASL Benevento | 15 |
Classe 1 – Corso di Laurea INFERMIERISTICA | |
Azienda PoliclinicoUmberto I – corso di laurea A | 50 |
Azienda PoliclinicoUmberto I – corso di laurea B | 50 |
Azienda Policlinico Umberto I – corso di laurea C (ex ASL RM/A) | 30 |
Servizio Sanitario Aeronautica Militare (*) | 30 |
Istituti Fisisioterapici Ospitalieri-IFO (sede di Roma EUR-Mostacciano) | 40 |
Azienda San Giovanni Addolorata | 100 |
Azienda San Camillo Forlanini (S. Camillo) | 100 |
ASL RM/E S. Spirito | 60 |
ASL RM/F (Civitavecchia-Bracciano) | 80 |
ASL RM/G Colleferro | 60 |
ASL RM/H (Nettuno) | 60 |
ASL FROSINONE Frosinone Umberto I^ | 80 |
ASL FROSINONE Cassino Ospedale Civile | 50 |
ASL LATINA (distretto nord) – Corso di Laurea A | 75 |
ASL LATINA (Terracina - distretti centro-sud) – Corso di Laurea B | 75 |
ASL Rieti | 75 |
ASL Viterbo | 50 |
Regione Molise ASL 2 Pentria Isernia | 60 |
Classe 1 – Corso di Laurea INFERMIERISTICA PEDIATRICA | |
Azienda Policlinico Umberto I (tirocinio anche in altre sedi convenzionate) | 25 |
Classe 2 – Corso di Laurea FISIOTERAPIA | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 40 |
ASL RM/A | 25 |
Azienda San Giovanni Addolorata | 30 |
Azienda San Camillo Forlanini | 30 |
ASL RM/H Ariccia | 30 |
ASL Latina (distretto nord) | 30 |
ASL Rieti | 30 |
Regione Molise IRCCS Neuromed Pozzilli | 30 |
Classe 2 – Corso di Laurea TERAPIA DELLA NEURO E PSICOMOTRICITÀ DELL’ETA’ EVOLUTIVA | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 50 |
ASL Latina (distretto nord) | 40 |
Classe 2 – Corso di Laurea LOGOPEDIA | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 25 |
ASL RM/H Ariccia | 25 |
ASL Latina (distretto nord) | 10 |
Classe 2 – Corso di Laurea ORTOTTICA ED ASSISTENZA OFTALMOLOGICA | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 15 |
Classe 2 – Corso di Laurea TERAPIA OCCUPAZIONALE | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 25 |
ASL Viterbo (Montefiascone) | 25 |
Classe 3 – Corso di Laurea DIETISTICA | |
Azienda S. Camillo-Forlanini | 25 |
Classe 3 – Corso di laurea IGIENE DENTALE | |
Università ASL RM/A (Ospedale G. Eastman) | 25 |
Classe 3 – Corso di Laurea TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 30 |
Azienda San Camillo Forlanini | 25 |
ASL Latina (distretto nord) | 25 |
Asl Viterbo | 25 |
Regione Molise IRCCS NEUROMED Pozzilli | 20 |
Classe 3 – Corso di Laurea TECNICHE AUDIOMETRICHE | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 12 |
Classe 3 – Corso di Laurea TECNICHE AUDIOPROTESICHE | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 12 |
Classe 3 – Corso di Laurea TECNICHE DI NEUROFISIOPATOLOGIA | |
Azienda Policlinico Umberto I^ | 15 |
Classe 3
– Corso di Laurea TECNICHE DI FISIOPATOLOGIA CARDIOCIRCOLATORIA E
PERFUSIONE CARDIOVASCOLARE |
|
Azienda Policlinico Umberto I | 5 |
Classe 3 – Corso di Laurea TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA | |
Azienda Policlinico Umberto I | 25 |
Azienda San Camillo Forlanini | 25 |
ASL Rieti | 25 |
ASL Latina | 15 |
Regione Molise | 15 |
Classe 3 – Corso di Laurea TECNICHE ORTOPEDICHE | |
ASL Latina (distretto nord) | 25 |
Classe 3 – Corso di Laurea TECNICA DELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA | |
Asl Viterbo | 10 |
Classe 4 – Corso di Laurea TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO | |
Azienda Policlinico Umberto I | 30 |
ASL Rieti | 30 |
ASL Frosinone * | 25 |
Classe 4 – Corso di Laurea ASSISTENZA SANITARIA | |
Azienda S. Giovanni Addolorata | 25 |
TOTALE | 2119 |
(*) attivazione subordinata a perfezionamento convenzione
CORSI LAUREA DELLE PROFESSIONI SANITARIE II LIVELLO | POSTI |
SCIENZE INFERMIERISTICHE E OSTETRICHE | |
Polo Pontino | 25 |
Polo Policlinico Umberto I | 50 |
SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE | |
Polo Policlinico Umberto I | 30 |
SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE DIAGNOSTICHE | |
Polo Policlinico Umberto I | 25 |
Polo Pontino | 25 |
SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE TECNICHE ASSISTENZIALI | |
Polo Policlinico Umberto I | 40 |
SCIENZE DELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA PREVENZIONE | |
Polo Policlinico Umberto I | 25 |
TOTALE | 220 |
Letto ed approvato seduta stante.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
POTENZIALE FORMATIVO – CORSI AD ACCESSO
PROGRAMMATO – ANNO ACCADEMICO 2003/2004.
LIVELLO NAZIONALE
b) FACOLTA’ MEDICINA E CHIRURGIA II
Il Presidente comunica che il MIUR con circolare n. 1102 del 6 maggio 2003,
nell’ambito della programmazione dei Corsi ad accesso programmato, ha invitato
gli Atenei a predisporre le schede di rilevazione, differenziate per ciascun
tipo di corso di studio, che possano rendere chiari e leggibili i criteri in
base ai quali i competenti organi accademici determineranno la propria offerta
ai sensi dell’art. 1 della Legge 2 agosto 1999, n. 264.
Pertanto, ai sensi dell’art. 3, comma 2 della stessa Legge il Consiglio della
II Facoltà di Medicina e Chirurgia, nella seduta del 14 maggio 2003, ha
deliberato quanto segue:
Corso di laurea specialistica in Medicina e Chirurgia U.E.:
Il Corso di laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia (sede di svolgimento
presso Ospedale S. Andrea) dispone, come risulta dalle schede allegate, di:
- n. 4 aule, di capacità non inferiore a 150 posti; n. 6 aule di capacità non
inferiore a 20 posti; n. 1 aula di capacità non inferiore a 60 posti;
- n. 175 posti-laboratorio, in grado di assicurare la frequenza necessaria, in
ragione di un laboratorio per gruppi di studenti non superiori a 10 unità,
tenuto conto anche delle turnazioni d'uso possibili;
- n. 450 posti letto effettivamente utilizzabili (anche in base a convenzioni
esistenti) ai fini didattici del corso (pari al 40% dei posti complessivamente
utilizzabili calcolato tenendo conto delle altre attività didattiche alle quali
deve provvedersi);
- personale docente che consente di assicurare la copertura di n. 41 corsi di
insegnamento per ciascuna delle discipline previste dall’ordinamento didattico
vigente, nonché la necessaria connessa assistenza tutoriale agli studenti per i
laboratori, le esrcitazioni e le attività pratiche;
- personale tecnico che consente, per numero e competenze, di rispondere alle
esigenze di funzionamento delle attrezzature per la didattica.
Tenuto conto, altresì, della organizzazione didattica adottata dalla Facoltà e
dei servizi di assistenza e tutorato degli studenti attivati, questa Università
ritiene di poter accogliere, per l’anno accademico 2003/2004, una domanda di
studenti iscrivibili al primo anno del corso di Laurea Specialistica in Medicina
e Chirurgia non superiore a n. 150 studenti, in considerazione del fatto che è
possibile distribuire tale eventuale popolazione studentesca, sulla base delle
risorse disponibili (come evidenziate dalle schede allegate) in n. 1 classe.
Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA la legge 2 agosto 1999, n. 264;
VISTA la circolare MIUR 1102 del 6 maggio 2003;
VISTA la delibera del Consiglio della II Facoltà di Medicina e Chirurgia del 14
maggio 2003;
VISTE le schede di rilevazione relative al potenziale formativo;
con voto unanime
DELIBERA
di approvare le schede di rilevazione relative al potenziale formativo per il
corso di Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia U.E. della II Facoltà di
Medicina, per l’anno accademico 2003/2004, nonché di fissare il numero di
studenti iscrivibili al primo anno di corso in 150.
Letto ed approvato seduta stante.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
POTENZIALE FORMATIVO – CORSI AD ACCESSO
PROGRAMMATO – ANNO ACCADEMICO 2003/2004.
LIVELLO NAZIONALE
c) PROFESSIONI SANITARIE DELLA II FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA
Il Presidente comunica che il MIUR con circolare n. 1102 del 6 maggio 2003,
nell’ambito della programmazione dei Corsi ad accesso programmato, ha invitato
gli Atenei a predisporre le schede di rilevazione, differenziate per ciascun
tipo di corso di studio, che possano rendere chiari e leggibili i criteri in
base ai quali i competenti organi accademici determineranno la propria offerta
ai sensi dell’art. 1 della Legge 2 agosto 1999, n. 264.
Pertanto, ai sensi dell’art. 3, comma 2 della stessa Legge il Consiglio della
II Facoltà di Medicina e Chirurgia, nella seduta del 14 maggio 2003, ha
deliberato di attivare per l’anno accademico 2003/2004, i seguenti Corsi di
laurea triennali delle Professioni sanitarie, con a fianco indicato il numero
massimo di studenti iscrivibili, così come risulta dalle schede allegate alla
delibera del Consiglio di Facoltà:
- FISIOTERAPIA ( Sede Ospedale S. Andrea)
Posti 25
- INFERMIERISTICA (Sede Ospedale Forlanini)
Posti 35
- INFERMIERISTICA (Sede Ospedale S. Andrea)
Posti 25
- INFERMIERISTICA (Sede Ospedale S.PIETRO)
Posti 25
- OSTETRICIA (Sede Ospedale S.Andrea)
Posti 20
- PODOLOGIA (Sede Ospedale S. Andrea)
Posti 25
- TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO (Sede Ospedale S. Andrea)
Posti 25
- TECNICHE DI NEUROFISIOPATOLOGIA(Sede Ospedale S. Andrea)
Posti 15
- TECNICA DELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA (Sede di Civitavecchia) Posti 25
- TECNICHE ORTOPEDICHE (Sede Ospedale S. Andrea)
Posti 12
- TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA PER IMMAGINI E
RADIOTERAPIA (Sede di Viterbo)
Posti 25
- TERAPIA OCCUPAZIONALE (Sede Ospedale S. Andrea)
Posti15
Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA la legge 2 agosto 1999, n. 264;
VISTA la circolare MIUR 1102 del 6 maggio 2003;
VISTA la delibera del Consiglio della II Facoltà di Medicina e Chirurgia del 15
maggio 2003;
VISTE le schede di rilevazione relative al potenziale formativo;
con voto unanime
DELIBERA
di approvare le schede di rilevazione relative al potenziale formativo per i
corsi di Laurea triennali delle Professioni Sanitarie della II Facoltà di
Medicina e Chirurgia, per l’anno accademico 2003/2004, nonché di fissare il
numero di studenti iscrivibili al primo anno di ciascun corso come segue:
- FISIOTERAPIA ( Sede Ospedale S. Andrea)
Posti 25
- INFERMIERISTICA (Sede Ospedale Forlanini)
Posti 35
- INFERMIERISTICA (Sede Ospedale S. Andrea)
Posti 25
- INFERMIERISTICA (Sede Ospedale S.PIETRO)
Posti 25
- OSTETRICIA (Sede Ospedale S.Andrea)
Posti 20
- PODOLOGIA (Sede Ospedale S. Andrea)
Posti 25
- TECNICHE DI LABORATORIO BIOMEDICO (Sede Ospedale S. Andrea)
Posti 25
- TECNICHE DI NEUROFISIOPATOLOGIA(Sede Ospedale S. Andrea)
Posti
15
- TECNICA DELLA RIABILITAZIONE PSICHIATRICA (Sede di Civitavecchia) Posti 25
- TECNICHE ORTOPEDICHE (Sede Ospedale S. Andrea)
Posti 12
- TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA PER IMMAGINI E
RADIOTERAPIA (Sede di Viterbo)
Posti 25
- TERAPIA OCCUPAZIONALE (Sede Ospedale S. Andrea)
Posti 15
Letto ed approvato seduta stante.
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C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
POTENZIALE FORMATIVO – CORSI AD ACCESSO
PROGRAMMATO – ANNO ACCADEMICO 2003/2004.
LIVELLO NAZIONALE
d) FACOLTA’ DI INGEGNERIA
Il Presidente comunica che il MIUR con circolare n. 1102 del 6 maggio 2003,
nell’ambito della programmazione dei Corsi ad accesso programmato, ha invitato
gli Atenei a predisporre le schede di rilevazione, differenziate per ciascun
tipo di corso di studio, che possano rendere chiari e leggibili i criteri in
base ai quali i competenti organi accademici determineranno la propria offerta
ai sensi dell’art. 1 della Legge 2 agosto 1999, n. 264.
Pertanto, ai sensi dell’art. 3, comma 2 della stessa Legge, la Facoltà di
Ingegneria, nelle more dell’approvazione del C. di F. del 28 maggio 2003, ha
deliberato quanto segue:
Corso di laurea specialistica quinquennale in Ingegneria edile-architettura:
Il Corso di studio per il conseguimento laurea Specialistica Quinquennale UE in
Ingegneria edile-architettura della Facoltà di Ingegneria dispone, come risulta
dalle schede allegate, di:
- n. 5 aule, di capacità non inferiore a 80; n. 5 aule di capacità tra 50 e 80
posti; n. 2 aule con meno di 50 posti;
- n. 40 postazioni laboratorio, in grado di assicurare la frequenza necessaria,
in ragione di un laboratorio per gruppi di studenti non superiori a 20 unità
ciascuno, tenuto conto anche delle turnazioni d'uso possibili;
- n. 65 personale docente che consente di assicurare la copertura di n. 59 corsi
di insegnamento per ciascuna delle discipline previste dall’ordinamento
didattico vigente, nonché la necessaria connessa assistenza tutoriale agli
studenti per i laboratori, le esrcitazioni e le attività pratiche;
- n. 2 personale tecnico che consente, per numero e competenze, di rispondere
alle esigenze di funzionamento delle attrezzature per la didattica.
Tenuto conto, altresì, della organizzazione adottata dalla Facoltà e dei
servizi di assistenza e tutorato degli studenti attivati, questa Università
ritiene di poter accogliere, per l’anno accademico 2003/2004, una domanda di
studenti iscrivibili al primo anno del corso di Laurea Specialistica
Quinquennale U.E. in Ingegneria edile-architettura non superiore a n. 210 dei
quali 10 riservati a laureati che intendano conseguire la seconda laurea, in
considerazione del fatto che è possibile distribuire tale eventuale popolazione
studentesca, sulla base delle risorse disponibili (come evidenziate dalle schede
allegate) in n. 3 classi.
Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA la legge 2 agosto 1999, n. 264;
VISTA la circolare MIUR 1102 del 6 maggio 2003;
VISTE le schede di rilevazione relative al potenziale formativo;
con voto unanime
DELIBERA
di approvare le schede di rilevazione relative al potenziale formativo per il
corso di Laurea Specialistica Quinquennale in Ingegneria edile-architettura UE
della Facoltà di Ingegneria, per l’anno accademico 2003/2004, nonché di
fissare il numero dei posti disponibili in 210 , di cui 10 riservati a coloro
che intendono conseguire una seconda laurea.
Letto ed approvato seduta stante.
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POTENZIALE FORMATIVO – CORSI AD ACCESSO
PROGRAMMATO – ANNO ACCADEMICO 2003/2004.
LIVELLO NAZIONALE
e) PRIMA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA “LUDOVICO QUARONI”
Il Presidente comunica che il MIUR con circolare n. 1102 del 6 maggio 2003,
nell’ambito della programmazione dei Corsi ad accesso programmato, ha invitato
gli Atenei a predisporre le schede di rilevazione, differenziate per ciascun
tipo di corso di studio, che possano rendere chiari e leggibili i criteri in
base ai quali i competenti organi accademici determineranno la propria offerta
ai sensi dell’art. 1 della Legge 2 agosto 1999, n. 264.
Pertanto, ai sensi dell’art. 3, comma 2 della stessa Legge il Consiglio della
Prima Facoltà di Architettura “Ludovico Quaroni”, nella seduta del 29
aprile 2003, ha deliberato quanto segue:
Corso di laurea specialistica quinquennale U.E.:
Il Corso di laurea Specialistica Quinquennale UE dispone come risulta dalle
schede allegate di:
- n. 19 aule, di capacità non inferiore a 51 posti;
- n. 105 posti laboratorio, in grado di assicurare la frequenza necessaria, in
ragione di un laboratorio per gruppi di studenti non superiori a 60 unità,
tenuto conto anche delle turnazioni d'uso possibili;
- personale docente che consente di assicurare la copertura di n. 123 corsi di
insegnamento per ciascuna delle discipline previste dall’ordinamento didattico
vigente, nonché la necessaria connessa assistenza tutoriale agli studenti per i
laboratori, le esercitazioni e le attività pratiche;
- personale tecnico che consenta, per numero e competenze, di rispondere alle
esigenze di funzionamento delle attrezzature per la didattica.
Tenuto conto, altresì, della organizzazione semestrale adottata dalla Facoltà
questa Università ritiene di poter accogliere, per l’anno accademico
2003/2004, una domanda di studenti iscrivibili al primo anno di corso di Laurea
Specialistica Quinquennale in Architettura - U.E. non superiore a n. 220
studenti, in considerazione del fatto che è possibile distribuire tale
eventuale popolazione studentesca, sulla base delle risorse disponibili (come
evidenziate dalle schede allegate) in n. 3 classi.
Corso di laurea triennale in Tecniche dell’Architettura e della Costruzione:
Il Corso di laurea in Tecniche dell’Architettura e della Costruzione, nella
sede di via Flaminia, dispone come risulta dalle schede allegate di:
- n. 5 aule, di capacità non inferiore a 51 posti;
- n. 60 posti laboratorio, in grado di assicurare la frequenza necessaria, in
ragione di un laboratorio per gruppi di studenti non superiori a 60 unità,
tenuto conto anche delle turnazioni d'uso possibili;
- personale docente che consente di assicurare la copertura di n. 60 corsi di
insegnamento per ciascuna delle discipline previste dall’ordinamento didattico
vigente, nonché la necessaria connessa assistenza tutoriale agli studenti per i
laboratori, le esercitazioni e le attività pratiche;
- personale tecnico che consente, per numero e competenze, di rispondere alle
esigenze di funzionamento delle attrezzature per la didattica.
Tenuto conto, altresì, della organizzazione semestrale adottata dalla Facoltà
questa Università ritiene di poter accogliere, per l’anno accademico
2003/2004, una domanda di studenti iscrivibili al primo anno di corso di Laurea
in Tecniche dell’Architettura e Costruzione non superiore a n. 180 studenti,
in considerazione del fatto che è possibile distribuire tale eventuale
popolazione studentesca, sulla base delle risorse disponibili (come evidenziate
dalle schede allegate) in n. 3 classi.
Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA la legge 2 agosto 1999, n. 264;
VISTA la circolare MIUR 1102 del 6 maggio 2003;
VISTA la delibera del Consiglio della Prima Facoltà di Architettura “Ludovico Quaroni” del 29 aprile 2003;
VISTE le schede di rilevazione relative al potenziale formativo;
con voto unanime
DELIBERA
di approvare le schede di rilevazione relative al potenziale formativo per il
corso di Laurea Specialistica Quinquennale in Architettura UE della Prima Facoltà
di Architettura “Ludovico Quaroni”, per l’anno accademico 2003/2004, nonché
di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in 220.
Delibera, altresì, di approvare le schede del Corso di laurea triennale in
Tecniche dell’architettura e della costruzione e di fissare il numero di
studenti iscrivibili al primo anno di corso in 180.
Letto ed approvato seduta stante.
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POTENZIALE FORMATIVO – CORSI AD ACCESSO
PROGRAMMATO – ANNO ACCADEMICO 2003/2004.
LIVELLO NAZIONALE
f) FACOLTA’ DI ARCHITETTURA “VALLE GIULIA”
Il Presidente comunica che il MIUR con circolare n. 1102 del 6 maggio 2003,
nell’ambito della programmazione dei Corsi ad accesso programmato, ha invitato
gli Atenei a predisporre le schede di rilevazione, differenziate per ciascun
tipo di corso di studio, che possano rendere chiari e leggibili i criteri in
base ai quali i competenti organi accademici determineranno la propria offerta
ai sensi dell’art. 1 della Legge 2 agosto 1999, n. 264.
Pertanto, ai sensi dell’art. 3, comma 2 della stessa Legge, il Consiglio della
Facoltà di Architettura Valle Giulia, nella seduta del 28 aprile 2003, ha
deliberato quanto segue:
Corso di laurea specialistica quinquennale U.E.:
Il Corso di laurea Specialistica Quinquennale UE dispone come risulta dalle
schede allegate di:
- n. 5 aule, di capacità non inferiore a 120 posti; n. 5 aule di capacità non
inferiore a 80 posti e di n. 3 aule di capacità non inferiore a 20 posti.
- n. 60+60 posti laboratorio, in grado di assicurare la frequenza necessaria, in
ragione di un laboratorio per gruppi di studenti non superiori a 60+60 unità,
tenuto conto anche delle turnazioni d'uso possibili;
- personale docente che consente di assicurare la copertura di n. 32 corsi di
insegnamento per ciascuna delle discipline previste dall’ordinamento didattico
vigente, nonché la necessaria connessa assistenza tutoriale agli studenti per i
laboratori, le esercitazioni e le attività pratiche;
- personale tecnico che consenta, per numero e competenze, di rispondere alle
esigenze di funzionamento delle attrezzature per la didattica.
Tenuto conto, altresì, della organizzazione semestrale adottata dalla Facoltà
questa Università ritiene di poter accogliere, per l’anno accademico
2003/2004, una domanda di studenti iscrivibili al primo anno di corso di Laurea
Specialistica Quinquennale in Architettura - U.E. non superiore a n. 300
studenti più 25 studenti extracomunitari non residenti, in considerazione del
fatto che è possibile distribuire tale eventuale popolazione studentesca, sulla
base delle risorse disponibili (come evidenziate dalle schede allegate) in n. 3
classi.
Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA la legge 2 agosto 1999, n. 264;
VISTA la circolare MIUR 1102 del 6 maggio 2003;
VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Architettura Valle Giulia del 28 aprile 2003;
VISTE le schede di rilevazione relative al potenziale formativo;
Con voto unanime
DELIBERA
di approvare le schede di rilevazione relative al potenziale formativo per il
corso di Laurea Specialistica Quinquennale in Architettura UE della Facoltà di
Architettura Valle Giulia, per l’anno accademico 2003/2004, nonché di fissare
il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in 300 più 25
extracomunitari non residenti.
Letto ed approvato seduta stante.
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POTENZIALE FORMATIVO – CORSI AD ACCESSO
PROGRAMMATO – ANNO ACCADEMICO 2003/2004.
LIVELLO DI ATENEO
a) FACOLTA’ DI FILOSOFIA
Il Presidente comunica che la Legge 2 agosto 1999, n. 264 all’art. 2
prevede la possibilità di programmare gli accessi anche a livello Universitario
qualora ricorrano i presupposti indicati nello stesso articolo.
Il MIUR con circolare n. 1102 del 6 maggio 2003, nell’ambito della
programmazione dei Corsi ad accesso programmato, ha invitato gli Atenei a
predisporre le schede di rilevazione, differenziate per ciascun tipo di corso di
studio, che possano rendere chiari e leggibili i criteri in base ai quali i
competenti organi accademici determineranno la propria offerta.
Pertanto, ai sensi dell’art. 3, della stessa Legge il Consiglio della Facoltà
di Filosofia, nella seduta del 21 maggio 2003 ha così deliberato:
Corso di laurea triennale in Servizio sociale (Interfacoltà):
Il Corso di laurea in Servizio sociale (Interfacoltà) dispone come risulta
dalle schede allegate di:
- n. 3 aule, di capacità non inferiore a 20 posti;
- n. 4 posti laboratorio, in grado di assicurare la frequenza necessaria, in
ragione di un laboratorio per gruppi di studenti non superiori a 4 unità,
tenuto conto anche delle turnazioni d'uso possibili;
- personale docente che consente di assicurare la copertura di n. 27 corsi di
insegnamento per ciascuna delle discipline previste dall’ordinamento didattico
vigente, nonché la necessaria connessa assistenza tutoriale agli studenti per i
laboratori, le esercitazioni e le attività pratiche;
Tenuto conto, altresì, della organizzazione adottata dalla Facoltà e dei
servizi di assistenza e tutorato degli studenti attivati, questa Università
ritiene di poter accogliere, per l’anno accademico 2003/2004, una domanda di
studenti iscrivibili al primo anno di corso di Laurea in Servizio sociale per la
loro conservazione non superiore a n. 60 studenti, in considerazione del fatto
che è possibile distribuire tale eventuale popolazione studentesca, sulla base
delle risorse disponibili (come evidenziate dalle schede allegate) in n. 1
classe
Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA la legge 2 agosto 1999, n. 264;
VISTA la circolare MIUR 1102 del 6 maggio 2003;
VISTO il Consiglio della Facoltà di Filosofia del 21 maggio 2003;
VISTE le schede di rilevazione relative al potenziale formativo;
con voto unanime
DELIBERA
di approvare le schede di rilevazione relative al potenziale formativo per il
Corso di laurea triennale Interfacoltà in Servizio sociale, per l’a.a.
2003/2004, nonché di fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di
corso in 60.
Letto ed approvato seduta stante.
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POTENZIALE FORMATIVO – CORSI AD ACCESSO
PROGRAMMATO – ANNO ACCADEMICO 2003/2004.
LIVELLO DI ATENEO
b) CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE (INTERFACOLTA’ FARMACIA, SCIENZE MM.FF.NN.
, MEDICINA E CHIRURGIA)
Il Presidente comunica che la Legge 2 agosto 1999, n. 264 all’art. 2 prevede
la possibilità di programmare gli accessi anche a livello Universitario qualora
ricorrano i presupposti indicati nello stesso articolo.
Il MIUR con circolare n. 1102 del 6 maggio 2003, nell’ambito della
programmazione dei Corsi ad accesso programmato, ha invitato gli Atenei a
predisporre le schede di rilevazione, differenziate per ciascun tipo di corso di
studio, che possano rendere chiari e leggibili i criteri in base ai quali i
competenti organi accademici determineranno la propria offerta.
Pertanto, ai sensi dell’art. 3, della stessa Legge il Comitato Ordinatore del
Corso, nella seduta del 17 aprile 2003, ha deliberato quanto segue:
Corso di laurea triennale in Biotecnologie (Interfacoltà):
Il Corso di laurea interfacoltà in Biotecnologie, dispone come risulta dalle
schede allegate, di:
- n. 1 aula, di capacità non inferiore a 81 posti;
- n. 65 posti laboratorio, in grado di assicurare la frequenza necessaria, in
ragione di un laboratorio per gruppi di studenti non superiori a 20/25 unità,
tenuto conto anche delle turnazioni d'uso possibili;
- personale docente che consente di assicurare la copertura di n. 35 corsi di
insegnamento per ciascuna delle discipline previste dall’ordinamento didattico
vigente, nonché la necessaria connessa assistenza tutoriale agli studenti per i
laboratori, le esercitazioni e le attività pratiche;
- personale tecnico che consente, per numero e competenze, di rispondere alle
esigenze di funzionamento delle attrezzature per la didattica.
Tenuto conto, altresì, della organizzazione didattica adottata dal Comitato
Ordinatore (discussione avviata nella riunione del 17 aprile 2003, con delibera
da confermare nella prossima riunione del Comitato) e dei servizi di assistenza
e tutorato degli studenti attivati, questa Università ritiene di poter
accogliere, per l’anno accademico 2003/2004, una domanda di studenti
iscrivibili al primo anno di corso di Laurea in Biotecnologie non superiore a n.
120 studenti, in considerazione del fatto che è possibile distribuire tale
popolazione studentesca, sulla base delle risorse disponibile (come evidenziate
nelle schede allegate) in n. 1 classe ad uso esclusivo del Corso.
Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA la legge 2 agosto 1999, n. 264;
VISTA la circolare MIUR 1102 del 6 maggio 2003;
VISTA la delibera del Comitato Ordinatore del 17 aprile 2003;
VISTE le schede di rilevazione relative al potenziale formativo;
con voto unanime
DELIBERA
di approvare le schede di rilevazione relative al potenziale formativo per il
Corso di laurea triennale in Biotecnologie, per l’a.a. 2003/2004, nonché di
fissare il numero di studenti iscrivibili al primo anno di corso in 120.
Letto ed approvato seduta stante.
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POTENZIALE FORMATIVO – CORSI AD ACCESSO
PROGRAMMATO – ANNO ACCADEMICO 2003/2004.
LIVELLO DI ATENEO
c) PRIMA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA “LUDOVICO QUARONI”
Il Presidente comunica che il MIUR con circolare n. 1102 del 6 maggio 2003,
nell’ambito della programmazione dei Corsi ad accesso programmato, ha invitato
gli Atenei a predisporre le schede di rilevazione, differenziate per ciascun
tipo di corso di studio, che possano rendere chiari e leggibili i criteri in
base ai quali i competenti organi accademici determineranno la propria offerta
ai sensi dell’art. 1 della Legge 2 agosto 1999, n. 264.
Pertanto, ai sensi dell’art. 3, comma 2 della stessa Legge il Consiglio della
Prima Facoltà di Architettura “Ludovico Quaroni”, nella seduta del 29
aprile 2003, ha deliberato di attivare per l’anno accademico 2003/2004, i
seguenti Corsi di laurea con a fianco indicato il numero massimo di studenti
iscrivibili, così come risulta dalle schede allegate alla delibera del
Consiglio di Facoltà:
CORSI DI LAUREA TRIENNALI
· Architettura dei giardini e paesaggistica
Posti 60
· Conservazione dei Beni Architettonici
Posti 70
· Disegno Industriale
Posti 260
· Urbanistica e Sistemi Informativi Territoriali
Posti 60
CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA
· Architettura e Progettazione Urbana
Posti 35
· Architettura, progettazione strutturale e riabilitazione
Posti 35
· Disegno Industriale e Comunicazione visiva
Posti 50
· Progettazione delle scenografie, degli allestimenti e delle
Architetture di interno
Posti 35
· Restauro dell’Architettura
Posti 35
Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA la legge 2 agosto 1999, n. 264;
VISTA la circolare MIUR 1102 del 6 maggio 2003;
VISTA la delibera del Consiglio della Prima Facoltà di Architettura “Ludovico
Quaroni” del 29 aprile 2003;
VISTE le schede di rilevazione relative al potenziale formativo;
con voto unanime
DELIBERA
di approvare le schede di rilevazione relative al potenziale formativo per i
corsi di Laurea della Prima Facoltà di Architettura “Ludovico Quaroni”, per
l’anno accademico 2003/2004, nonché di fissare il numero di studenti
iscrivibili al primo anno di ciascun corso come segue:
CORSI DI LAUREA TRIENNALI
· Architettura dei giardini e paesaggistica
Posti 60
· Conservazione dei Beni Architettonici
Posti 70
· Disegno Industriale
Posti 260
· Urbanistica e Sistemi Informativi Territoriali
Posti 60
CORSI DI LAUREA SPECIALISTICA
· Architettura e Progettazione Urbana
Posti 35
· Architettura, progettazione strutturale e riabilitazione
Posti 35
· Disegno Industriale e Comunicazione visiva
Posti 50
· Progettazione delle scenografie, degli allestimenti e delle
Architetture di interno
Posti 35
· Restauro dell’Architettura
Posti 35
Letto ed approvato seduta stante.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
POTENZIALE FORMATIVO – CORSI AD ACCESSO
PROGRAMMATO – ANNO ACCADEMICO 2003/2004.
LIVELLO DI ATENEO
d) FACOLTA’ DI PSICOLOGIA 2
Il Presidente comunica che la Legge 2 agosto 1999, n. 264 all’art. 2 prevede
la possibilità di programmare gli accessi anche a livello Universitario qualora
ricorrano i presupposti indicati nello stesso articolo.
Il MIUR con circolare n. 1102 del 6 maggio 2003, nell’ambito della
programmazione dei Corsi ad accesso programmato, ha invitato gli Atenei a
predisporre le schede di rilevazione, differenziate per ciascun tipo di corso di
studio, che possano rendere chiari e leggibili i criteri in base ai quali i
competenti organi accademici determineranno la propria offerta.
Pertanto, ai sensi dell’art. 3, della stessa Legge il Consiglio della Facoltà
di Psicologia 2
nella seduta del 28 aprile 2003, ha proposto l’adozione, per l’a.a.
2003/2004, del numero programmato per l’accesso ai 3 corsi di laurea afferenti
alla Facoltà medesima:
1) CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICO-SOCIALI DI ANALISI E
INTERVENTO NEL LAVORO, NELLE ORGANIZZAZIONI, NELLE ISTITUZIONI.
Il corso di laurea in Scienze e Tecniche psicologico-sociali di analisi e
intervento nel lavoro, nelle organizzazioni, nelle istituzioni, istituito presso
la Facoltà di Psicologia 2 dell’Università “La Sapienza” di Roma
dispone, come risulta dalle schede allegate, da considerarsi parte integrante
della presente delibera e quale premessa in fatto della medesima, di:
n 2 aule, di capacità non inferiore, rispettivamente, a 440 e 190 posti ;
n 190 posti-laboratorio, in grado di assicurare la frequenza necessaria, in
ragione di un laboratorio – quando richieste particolari attrezzature - per
gruppi di studenti non superiori a 78 unità, tenuto conto anche delle
turnazioni d'uso possibili;
personale docente che consenta di assicurare la copertura di n 32 corsi di
insegnamento per ciascuna delle discipline previste dall'ordinamento didattico
vigente, nonchè la necessaria connessa assistenza tutoriale agli studenti per i
laboratori, le esercitazioni e le attività pratiche;
personale tecnico che consenta, per numero e competenza, di rispondere alle
esigenze di funzionamento delle attrezzature per la didattica.
Tenuto conto, altresì, della organizzazione didattica adottata dalla Facoltà
(delibera del 28/4/2003) e dei servizi di assistenza e tutorato agli studenti
attivati (delibera del 28/4/2003) questa università ritiene di poter
accogliere, per l'anno accademico 2003/2004, una domanda di studenti ascrivibili
al primo anno del corso di laurea in Scienze e Tecniche psicologico-sociali di
analisi e intervento nel lavoro, nelle organizzazioni, nelle istituzioni non
superiore a n. 250 studenti, in considerazione del fatto che è possibile
accogliere tale popolazione studentesca, sulla base delle risorse disponibili
(come evidenziate nelle schede allegate).
2) CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICHE DELLO SVILUPPO E
DELL’EDUCAZIONE
Il corso di laurea in Scienze e Tecniche psicologiche dello sviluppo e
dell’educazione, istituito presso la Facoltà di Psicologia 2 dell’Università
“La Sapienza” di Roma dispone, come risulta dalle schede allegate, da
considerarsi parte integrante della presente delibera e quale premessa in fatto
della medesima, di:
n 2 aule, di capacità non inferiore, rispettivamente, a 190 e a 120 posti;
n 190 posti-laboratorio, in grado di assicurare la frequenza necessaria, in
ragione di un laboratorio – quando richieste particolari attrezzature - per
gruppi di studenti non superiori a 78 unità, tenuto conto anche delle
turnazioni d'uso possibili;
personale docente che consenta di assicurare la copertura di n 34 corsi di
insegnamento per ciascuna delle discipline previste dall'ordinamento didattico
vigente , nonchè la necessaria connessa assistenza tutoriale agli studenti per
i laboratori, le esercitazioni e le attività pratiche;
personale tecnico che consenta, per numero e competenza, di rispondere alle
esigenze di funzionamento delle attrezzature per la didattica.
Tenuto conto, altresì, della organizzazione didattica adottata dalla Facoltà
(delibera del 28/4/2003) e dei servizi di assistenza e tutorato agli studenti
attivati (delibera del 28/4/2003) questa università ritiene di poter
accogliere, per l'anno accademico 2003/2004, una domanda di studenti ascrivibili
al primo anno del corso di laurea in Scienze e Tecniche psicologiche dello
sviluppo e dell’educazione non superiore a n. 250 studenti, in considerazione
del fatto che è possibile accogliere tale popolazione studentesca, sulla base
delle risorse disponibili (come evidenziate nelle schede allegate).
3) CORSO DI LAUREA IN SCIENZE E TECNICHE PSICOLOGICO-SOCIALI DELLA COMUNICAZIONE
E DEL MARKETING
Il corso di laurea in Scienze e Tecniche psicologico-sociali della comunicazione
e del marketing, istituito presso la Facoltà di Psicologia 2 deell’Università
“La Sapienza” di Roma dispone, come risulta dalle schede allegate, da
considerarsi parte integrante della presente delibera e quale premessa in fatto
della medesima, di:
n 2 aule, di capacità non inferiore, rispettivamente, a 440 e 190 posti ;
n 190 posti-laboratorio, in grado di assicurare la frequenza necessaria, in
ragione di un laboratorio – quando richieste particolari attrezzature - per
gruppi di studenti non superiori a 78 unità, tenuto conto anche delle
turnazioni d'uso possibili;
personale docente che consenta di assicurare la copertura di n 32 corsi di
insegnamento per ciascuna delle discipline previste dall'ordinamento didattico
vigente , nonchè la necessaria connessa assistenza tutoriale agli studenti per
i laboratori, le esercitazioni e le attività pratiche;
personale tecnico che consenta, per numero e competenza, di rispondere alle
esigenze di funzionamento delle attrezzature per la didattica.
Tenuto conto, altresì, della organizzazione didattica adottata dalla Facoltà
(delibera del 28/4/2003) e dei servizi di assistenza e tutorato agli studenti
attivati (delibera del 28/4/2003) questa università ritiene di poter
accogliere, per l'anno accademico 2003/2004, una domanda di studenti ascrivibili
al primo anno del corso di laurea in Scienze e Tecniche psicologico-sociali
della comunicazione e del marketing non superiore a n. 250 studenti, in
considerazione del fatto che è possibile accogliere tale popolazione
studentesca, sulla base delle risorse disponibili (come evidenziate nelle schede
allegate).
Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA la legge 2 agosto 1999, n. 264;
VISTA la circolare MIUR 1102 dell’ 6 maggio 2003;
VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Psicologia 2 del 28 aprile
2003;
VISTE le schede di rilevazione relative al potenziale formativo;
con voto unanime
DELIBERA
di approvare le schede di rilevazione relative al potenziale formativo per i 3
corsi di laurea afferenti alla Facoltà di Psicologia 2 fissando, per l’a.a.
2003/2004, in 250 il numero massimo di studenti iscrivibili a ciascun corso di
laurea.
Letto ed approvato seduta stante.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
POTENZIALE FORMATIVO – CORSI AD ACCESSO
PROGRAMMATO – ANNO ACCADEMICO 2003/2004.
LIVELLO DI ATENEO
e) FACOLTA’ DI PSICOLOGIA 1
Il Presidente comunica che la Legge 2 agosto 1999, n. 264 all’art. 2 prevede
la possibilità di programmare gli accessi anche a livello Universitario qualora
ricorrano i presupposti indicati nello stesso articolo.
Il MIUR con circolare n. 1102 del 6 maggio 2003, nell’ambito della
programmazione dei Corsi ad accesso programmato, ha invitato gli Atenei a
predisporre le schede di rilevazione, differenziate per ciascun tipo di corso di
studio, che possano rendere chiari e leggibili i criteri in base ai quali i
competenti organi accademici determineranno la propria offerta.
Pertanto, ai sensi dell’art. 3, della stessa Legge il Consiglio della Facoltà
di Psicologia 1 nella seduta del 21 maggio 2003, ha proposto l’adozione, per
l’a.a. 2003/2004, del numero programmato per l’accesso ai 4 corsi di laurea
afferenti alla Facoltà medesima.
Di conseguenza, si ritiene di dover stabilire in 250 il numero massimo di
studenti iscrivibili a ciascuno dei seguenti corsi di laurea triennale:
- Scienze e tecniche Psicologiche in valutazione e consulenza clinica;
- Scienze e Tecniche Psicologiche per l’analisi dei processi cognitivi normali
e patologici;
- Scienze e Tecniche Psicologiche dello sviluppo e della salute in età
evolutiva;
- Scienze e Tecniche Psicologiche per l’intervento clinico per la persona, il
gruppo e le istituzioni
Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTA la legge 2 agosto 1999, n. 264;
VISTA la circolare MIUR 1531 dell’ 8 maggio 2002;
VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Psicologia 1 del 21 maggio
2003;
VISTE le schede di rilevazione relative al potenziale formativo;
con voto unanime
DELIBERA
di approvare le schede di rilevazione del potenziale formativo dei 4 corsi di
laurea afferenti alla Facoltà di Psicologia 1 fissando, per l’a.a. 2003/2004,
in 250 il numero massimo di studenti iscrivibili a ciascuno dei seguenti corsi
di laurea:
1) Scienze e tecniche Psicologiche in valutazione e consulenza clinica;
2) Scienze e Tecniche Psicologiche per l’analisi dei processi cognitivi
normali e patologici;
3) Scienze e Tecniche Psicologiche dello sviluppo e della salute in età
evolutiva;
4) Scienze e Tecniche Psicologiche per l’intervento clinico per la persona, il
gruppo e le istituzioni.
Letto ed approvato seduta stante.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
I FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA - SCUOLA DI
SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA DEL LAVORO
Il Presidente comunica che il Consiglio della I Facoltà di Medicina e
Chirurgia, nella seduta del 31 ottobre 2002 (verbale pervenuto al Settore in
data 15 aprile 2003), ha approvato una modifica all’ordinamento degli studi
della Scuola di Specializzazione in Medicina del lavoro, riordinata ai sensi del
D.M. 11 settembre 1996.
Tale modifica prevede l’inserimento nella Tabella A (Aree di addestramento
professionalizzante e relativi settori scientifico disciplinari) dello statuto
della Scuola dei seguenti Settori scientifico disciplinari:
- MED 07 Microbiologia e Microbiologia clinica
- BIO 10 Biochimica
- MED 17 Malattie infettive
- BIO 17 Istologia ed Embriologia.
Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO il D.M. 11 settembre 1996;
VISTA la delibera del Consiglio della I Facoltà di Medicina e Chirurgia del 31
ottobre 2002;
Con voto unanime
DELIBERA
di approvare l’inserimento nella Tabella A (Aree di addestramento
professionalizzante e relativi settori scientifico disciplinari) dello statuto
della Scuola di Specializzazione in Medicina del lavoro dei seguenti Settori
scientifico disciplinari:
- MED 07 Microbiologia e Microbiologia clinica
- BIO 10 Biochimica
- MED 17 Malattie infettive
- BIO 17 Istologia ed Embriologia.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
Il Prof. Matthiae fa presente che in una prossima seduta il Senato
Accademico dovrebbe procedere ad una rettifica della propria delibera adottata
il 16 gennaio 2003 per le Scuole di Specializzazione di Archeologia, di Storia
dell’Arte e di Architettura.
Il Rettore concorda.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
BANDO DI CONCORSO PER L'ATTRIBUZIONE DI N. 147
BORSE DI STUDIO PER CORSI DI PERFEZIONAMENTO ALL'ESTERO EX L. 398/89 - ES. FIN.
2003.
Il Presidente sottopone all'esame del Senato Accademico la seguente relazione
predisposta dal Settore III della IV Ripartizione.
Il Presidente comunica che nel bilancio di previsione esercizio finanziario
2003, approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 27.03.2003, al
capitolo di bilancio 3.1.5.1 relativo a Borse di studio per Corsi di
Perfezionamento all'estero, ex L. 398/89 sono stati assegnati fondi per €
1.391.070. L'Ufficio Borse di Studio della IV Ripartizione rappresenta che è
possibile bandire per l'anno 2003 un concorso a n. 147 borse di studio per un
importo unitario di € 12.910,00, che verranno erogate in conformità ai
contenuti della delibera del Senato Accademico in due rate, con scadenze:
· prima rata, pari a 2/3 dell'importo della borsa all'inizio dell'attività di
frequenza;
· la seconda rata, pari ad 1/3 dell'importo della borsa al termine del periodo
di frequenza.
A tale proposito l'Ufficio ha predisposto un prospetto di ripartizione delle 147
borse di studio tra le aree disciplinari relative ai Comitati Consultivi del CUN,
tenendo in considerazione le percentuali adottate dal Senato Accademico negli
anni precedenti (All. 1). Anche se a parere della Ripartizione sarebbe opportuno
introdurre degli indici di penalizzazione per chi non “utilizza” le borse
assegnate.
Qualora questo Consesso ritenesse opportuno aumentare l'importo unitario della
borsa di studio, gli Uffici provvederanno conseguentemente a ridurre il numero
complessivo delle borse al fine di renderlo coerente con le disposizioni di
bilancio..
Lo stesso Ufficio ha predisposto altresì, il bando di concorso (All. 2) sulla
base di quanto stabilito dalla legge n. 398/89 e dal Regolamento di Ateneo e
successive modifiche per l'attribuzione delle borse in narrativa.
Si rende necessario inoltre procedere alla nomina dei membri delle Commissioni
Giudicatrici per l'anno in corso. A tal fine si allega la composizione delle
Commissioni nominate dal Senato Accademico nella seduta del 26/07/2002
comprensiva delle successive modifiche (All. 3).
Si ricorda che il regolamento d'Ateneo citato prevede che tali Commissioni siano
composte da tre membri dei quali due scelti tra i professori ordinari e/o
straordinari e i professori associati appartenenti ai raggruppamenti
disciplinari per i quali è bandito il concorso.
Gli allegati sono inviati in consultazione e non fanno parte integrante del
presente verbale.
Il Presidente invita a deliberare.
Il Prof. Frati chiede se sia possibile
aumentare l’entità dell’importo e ridurre il numero delle suddette borse di
studio, al fine di evitare che, come accade ogni anno, non siano interamente
utilizzate.
Il Prof. Mussino chiede come sono state individuate le lauree idonee di
riferimento alle aree disciplinari CUN di cui all’allegato 1. Rileva, in
particolare, riguardo alle lauree in Sociologia e Scienze delle Comunicazioni,
che possono prevedere competenze anche nelle aree disciplinari CUN 11, 12 e 13.
Desidera conoscere se esiste una normativa, ovvero se si è trattata di
un’interpretazione restrittiva, in tal caso chiede un ampliamento della
declaratoria delle Lauree idonee.
Il Rettore ravvisa l’opportunità di procedere ad una verifica di
quanto evidenziato:
- dal Prof. Frati: se sussista la possibilità di diminuire le suddette borse di
studio, aumentandone i compensi;
- dai Proff.ri Mussino e Benadusi circa l’ampliamento delle declaratorie delle
lauree idonee .
Nella prossima seduta del Senato verrà ripresentata la proposta corredata dalle
suddette verifiche.
Il Prof. Angelici chiede di accertare se sussiste un vincolo di legge per
la seguente previsione contenuta nell’art.1 del bando di cui all’allegato 2
“...per una durata minima sei mesi e massima di dodici mesi”, perché alcuni
settori prevedono la frequenza di una biblioteca per tre mesi, in tal caso
l’importo può rimanere invariato.
Il Prof. Frati chiede se sia possibile prevedere nell’art. 2 del bando
allegato, che la partecipazione al concorso sia prevista anche per i cittadini
stranieri, purché laureati presso La Sapienza.
Il Direttore Amministrativo lo ritiene possibile, a condizione che il
perfezionamento non sia effettuato nel paese d’origine del candidato.
Il Prof. Bossa propone:
- di portare il limite di età a 35 anni, su cui concorda anche il Prof. Frati;
- di aumentare l’importo della borsa, per es. a circa 1250 euro al mese
(paragonabile all’assegno di ricerca). Per ogni area si potrebbero mettere a
disposizione non un certo numero di borse, ma il corrispondente numero di
mensilità, indicando nel bando che la durata della borsa potrà variare tra 3 e
18 mesi (o 24) e lasciando alla commissione la possibilità di assegnare ai
candidati meritevoli borse di durata diversa, compatibilmente con il tipo di
attività di perfezionamento proposta dal candidato.
Il Prof. Guarini ricorda che è necessario procedere anche alla nomina
dei membri delle Commissioni Giudicatrici per l’anno in corso.
Il Rettore
rileva che occorre procedere ad
alcune sostituzioni, considerata la indisponibilità di taluni componenti, ad
esempio .per l’area CUN 3, Scienze Chimiche, è stata proposta la sostituzione
del Prof. G. Ortaggi, in aspettativa con il Prof. Aldo Laganà, Direttore del
Dipartimento di Chimica.
Chiede infine, di consegnare osservazioni scritte alla Dott.ssa De Angelis, Rip.
V- Sett. II Segreteria del Senato Accademico, in tal modo sarà possibile la
prossima seduta, dopo opportuna verifica, esaminare nuovamente l’argomento.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
DOTTORATO DI RICERCA – RELAZIONE DELLA
COMMISSIONE ISTRUTTORIA PER I DOTTORATI – XIX CICLO
Il Presidente riferisce cha la Commissione Istruttoria per i Dottorati ha
concluso la valutazione relativa ai rinnovi e alle nuove istituzioni di Corsi di
Dottorato di ricerca ed ha consegnato la relazione conclusiva in data 30 aprile
2003. (Allegato)
Ai sensi di quanto disposto dal D.M. 224/99, tale relazione è stata sottoposta
al Nucleo di Valutazione di Ateneo che, nella seduta 13 maggio u.s., ha
positivamente valutato le proposte della Commissione Istruttoria esprimendo
parere favorevole sulle stesse.
La Commissione Istruttoria ha esaminato n. 152 domande di rinnovo e 16 domande
per l’istituzione di nuovi Corsi di Dottorato (14 dei quali erano già stati
attivati nei cicli precedenti. Solo in due casi si trattava di nuovissima
istituzione) per un totale di 168 domande comprensive di n. 4 proposte di
Dottorati internazionali e/o europei.
La Commissione, nello svolgimento del lavoro istruttorio, ha tenuto conto,
preliminarmente, delle indicazioni contenute nei seguenti documenti:
· D.M. del 10/6/2002 e nota ministeriale del 23/9/2002 relativi ai criteri di
ripartizione dei finanziamenti;
· Documento 02/02 del Comitato Nazionale di Valutazione del Sistema
Universitario: Relazione annuale sullo stato della didattica nei corsi di
Dottorato e sulle procedure di valutazione adottate dalle Università.
· Linee guida per i Dottorati di Ricerca approvate dal Senato Accademico nella
seduta del 19/9/2002;
· Relazione del N.V.A. sui Dottorati di Ricerca approvata dal Senato Accademico
nella riunione del 31/10/2002.
Si ricorda che in tale relazione il N.V.A aveva anche proposto di acquisire, a
partire dal XIX ciclo, ulteriori elementi sui singoli dottorati. L’attivazione
della procedura informatica per la presentazione delle proposte di rinnovo e
nuova istituzione ha consentito l’acquisizione di tali ulteriori elementi
(relativamente agli ultimi 3 cicli) e in particolare:
· Età e sede di provenienza dei vincitori di concorso;
· Esperienze lavorative nell’ambito del Dottorato.
Tutto ciò premesso, si riassumono di seguito le proposte della Commissione:
· rinnovo di n. 148 Corsi di Dottorato, di cui 4 dottorati europei.
- di tali 148 Corsi di Dottorato n. 32 (specificati ai punti
a’) e a’’) della relazione) sono approvati in
deroga al Regolamento, secondo le Linee Guida sopra citate. Per gli stessi la
Commissione si
propone una ristrutturazione mediante accorpamenti a partire dal prossimo ciclo.
-di tali 148 Corsi di Dottorato n. 4 sono approvati
subordinatamente al reperimento delle risorse
esterne come specificato alla lettera e) della relazione;
· accorpamento di n. 26 Corsi di Dottorato, di cui 1 di nuova istituzione, in
11 Corsi di nuova denominazione (specificati alla lettera b) della relazione);
· svolgimento in alternanza di n. 4 Corsi di Dottorato come specificato alla
lettera c) della relazione;
· Istituzione di un nuovo Corso di Dottorato (che risulta dall’accorpamento
di due precedenti Dottorati già attivi nel XVIII Ciclo come specificato alla
lettera d) della relazione;
· Non accogliere n. 3 proposte di rinnovo come specificato alla lettera f)
della relazione:
· Non accogliere n. 3 proposte di nuova istituzione come specificato alla
lettera g) della relazione;
· partecipazione a n. 6 dottorati con sede amministrativa diversa
dall’Università “La Sapienza”, come specificato alla lettera i) della
relazione, per i quali si propone il finanziamento di una borsa ciascuno.
La Commissione ha precisato che, per tutti i Dottorati articolati su più
curricula, dovrà svolgersi, comunque, un unico concorso di ammissione con una
unica Commissione, pur essendo possibili prove concorsuali distinte per ogni
curriculum, in seguito a specifica opzione da parte dei candidati. Si precisa,
inoltre, che l’indicazione dei curricula e le rispettive assegnazioni di borse
e posti saranno indicate nel bando concorsuale.
Si segnala, inoltre, per completezza di informazione, che mentre nel XVIII ciclo
erano stati attivati n. 65 Dottorati non rispondenti ai criteri indicati dal
M.I.U.R. per la ripartizione delle risorse, per il XIX ciclo il numero di
Dottorati con le stesse caratteristiche è sceso a n. 32.
Il numero totale dei posti disponibili per il XIX ciclo è pari a 917.
Il numero totale delle borse da finanziare con fondi dell’Università è di
458 borse, di cui 6 borse per dottorati con sede amministrativa presso altre
Università.
La spesa complessiva relativa allo sviluppo di tutto il XIX ciclo ammonta a €
18.326.242,22, già stanziata dal C.d.A. in sede di approvazione del bilancio.
Infine, gli Uffici suggeriscono di istituire una tassa di partecipazione al
concorso di ammissione, analogamente a quanto fatto da altri Atenei italiani. Ciò
in considerazione del fatto che, negli anni passati molti candidati, visto che
la presentazione della domanda non ha finora comportato alcuna spesa, hanno
presentato fino a 10 domande ciascuno. Ciò comporta un pesante onere sia per
l’Ufficio che per i Dipartimenti, sede dei Dottorati, rispettivamente in fase
di accettazione delle domande e nella successiva fase di invio delle
raccomandate di convocazione alle prove d’esame. Molto spesso, peraltro,
alcuni candidati non si presentano neanche a sostenere tutte le prove dei
concorsi per i quali hanno presentato domanda.
Gli Uffici ritengono che l’istituzione di una tassa di partecipazione,
analogamente a quanto già avviene per la partecipazione alle prove di
ammissione ai CdL. ad accesso programmato, possa calmierare questo fenomeno.
Secondo i criteri già applicati ai CdL, gli studenti stranieri dovrebbero
essere esonerati dal pagamento di tale tassa di partecipazione.
Il Presidente invita il Senato ad esprimersi in merito.
Il Prof. Guarini nell’esprimere il proprio
ringraziamento alla Commissione per i Dottorati di Ricerca che ha svolto un
lavoro molto accurato, rileva che si è arrivati ad un regime di valutazione
molto soddisfacente.
Circa la richiesta del Prof. Docci, di cui alla nota prot. 293, consegnata in
data odierna, raccomanda alla Commissione di esaminare la possibilità di
soddisfare la richiesta della Facoltà di Architettura, dove sembra sia
intervenuta una diminuzione delle borse di studio per i due dottorati di ricerca
relativi a detta Facoltà.
Il Rettore rileva che è opportuno che si verifichi se nell’ambito del
Decreto Legge 9.5.03 n.105 sussista la possibilità di recuperare alcuni fondi
per i Dottorati di Ricerca. Infatti al punto b) dell’art. 1 detto Decreto
recita: “assegnazione degli studenti capaci e meritevoli iscritti ai corsi di
laurea specialistica e ai corsi di dottorato di ricerca, di assegni per
l’incentivazione per attività di tutorato…”. La Commissione che esamina
la problematica relativa all’incentivazione, potrà procedere a detta
verifica. Nel caso sussista tale possibilità, la Commissione per i Dottorati di
Ricerca provvederà a formulare specifiche proposte da sottoporre
all’attenzione del Senato Accademico.
Ringrazia la Commissione per i Dottorati di Ricerca per l’egregio lavoro
svolto.
Il Prof. Pescosolido precisa che il suo intervento, è stato concertato
con il Prof. Celant. Chiede chiarimenti circa la sorte del Dottorato di
Geografia. Rileva che nella relazione allegata compare il Dottorato di Geografia
Economica, con solo tre borse. Ricorda che in precedenza il Dottorato di
Geografia Umana, da solo, ne aveva tre. Evidenzia che si creeranno all’interno
del suddetto Dottorato conflitti enormi.
Il Rettore concorda sul fatto che la Commissione debba procedere ad
esaminare quanto evidenziato dal Prof- Pescosolido, nell’ambito
dell’accertamento di eventuali nuove disponibilità a seguito del richiamato
Decreto legge n.105/2003.
Il Prof. Angelici, ringrazia il Prof. Silva, per i cordiali colloqui
intercorsi e per la soluzione adottata.
Evidenzia che, nella relazione della Commissione, i Dottorati della Facoltà di
Giurisprudenza, sono riportati a parte; ne viene approvato il loro rinnovo e si
ritiene improcrastinabile la loro riorganizzazione. Fa presente di aver assunto
l’impegno di provare ad effettuare un accorpamento. Rileva che gli esiti di
detto impegno, saranno condizionati da una serie di limiti. Evidenzia, infatti,
senza alcuna indicazione polemica, che scorrendo detto elenco, si evince che
ciascuno degli undici Dottorati della Facoltà di Giurisprudenza è talmente
differente da tutti gli altri dieci, di quanto non lo sia, ad esempio il
Dottorato in Elettronica o in Informatica, con il Dottorato di Italianistica e
di Storia Linguistica Italiana.
Il Prof. Matthiae ringrazia vivamente la Commissione e desidera dare atto
di un lavoro eccellente.
Ritiene che trattasi anche di un sistema di razionalizzazione, di cui si deve
essere molto grati alla Commissione.
Rileva, altresì, che nell’aderire all’accorpamento dei dottorati delle
Archeologie, anche se, di fatto, assai differenti, non meno delle discipline
testé citate dal Preside Angelici, la Facoltà abbia svolto nel complesso un
lavoro soddisfacente.
Richiama l’attenzione sul Dottorato di Storia dell’Arte, su cui prega la
Commissione di prestare forte attenzione in futuro, al fine di risolvere,
tramite opportuni accordi con i vari docenti di Storia dell’Arte della Facoltà,
possibili problemi che possono sorgere. Ritiene, comunque, che la soluzione
adottata sia un ottimo punto di partenza.
Alle ore 12.30 esce dalla sala il Prof. Palumbo
Il Rettore conclude la discussione, ringraziando ancora la Commissione ed
il particolare il Prof. Silva e pone in votazione la proposta di delibera.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO l’art. 4 della L. 210/98;
VISTO il D.M. 224/99 recante norme in materia di Dottorato di Ricerca;
VISTO il Regolamento di Ateneo in materia di Dottorato di Ricerca;
VISTA la relazione della Commissione istruttoria per i Dottorati relativa al XIX
Ciclo.
DELIBERA
- di istituire per il XIX Ciclo – a. a. 2003/2004 - n. 148 Corsi di Dottorato
di Ricerca e di attivare n. 458 borse finanziate dall’Università per una
spesa complessiva pari € 18.326.242,22, comprensiva dello sviluppo di tutto il
XIX Ciclo, che graverà sul conto 3.1.1.1. “borse per dottorato di ricerca”.
Si riporta di seguito lo sviluppo della spesa sugli esercizi finanziari di
riferimento.
es. finanz. |
totale borse |
importo borse |
INPS (9,33%) |
TOTALE |
2003 | 452 | 795.636,01 | 83.594,06 | 879.230,07 |
2004 | 452 | 4.773.816,08 | 501.564,37 | 5.275.380,45 |
2005 | 452 | 4.773.816,08 | 501.564,37 | 5.275.380,45 |
2006 | 452 | 4.034.508,28 | 423.882,66 | 4.458.390,94 |
2007 | 32 | 281.641.07 | 29.561,75 | 311.202,82 |
14.659.417,52 | 1.540.167,20 | 16.199.584,72 | ||
INCREMENTO VIAGGI ** | 1.848.269,50 | |||
PARTECIPAZIONE A 6 CONSORZI | 278.388,00 | |||
18.326.242,22 |
**tale incremento è stimato in via preventiva tenendo conto del trend degli
anni precedenti di tale attività.
- di istituire di una tassa per la partecipazione ai concorsi di ammissione ai
Dottorati di Ricerca nella misura di € 26,00;
- Per quanto riguarda i Dottorati approvati sotto condizione, di cui alla
lettera e) della relazione, essi saranno inseriti nel bando solo se la riserva
del finanziamento possa essere sciolta prima dell’emanazione del bando stesso.
La presente delibera è assunta seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
PRECISAZIONE ALLA DELIBERA DEL SENATO
ACCADEMICO DEL 13 Febbraio 2003.
Con riferimento alla delibera del Senato Accademico del 13.02.2003, relativa al
punto 9.8 dell’o.d.g. rubricato “PROTOCOLLO D’INTESA TRA LA REGIONE MOLISE
E L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA- ATENEO FEDERATO “SCIENZE
DELLE POLITICHE PUBBLICHE E SANITARIE” PER LA FORMAZIONE DEGLI SPECIALIZZANDI
E DEL PERSONALE SANITARIO INFERMIERISTICO, TECNICO, DELLA RIABILITAZIONE E DELLA
PREVENZIONE – RINNOVO” , si precisa, a rettifica e chiarimento, che tale
protocollo può essere stipulato solo tra l’Università La Sapienza e la
Regione Molise, in quanto allo stato attuale, gli Atenei Federati, seppur
istituiti, non sono ancora operativi.
Si invita pertanto il Senato Accademico a rettificare il contenuto della
delibera del 13.02.2003 punto9.8., nel senso che laddove viene citato
“Università degli Studi di Roma La Sapienza-Ateneo Federato”, debba
intendersi unicamente “Università degli Studi di Roma La Sapienza”.
Il Rettore precisa che non sussiste l’impegno dei fondi a carico
dell’Università La Sapienza.
Il
Senato Accademico, con voto unanime,
approva la rettifica della delibera del 13.02.2003, nel senso che laddove viene
citato “Università degli Studi di Roma La Sapienza-Ateneo Federato”, debba
intendersi unicamente “Università degli Studi di Roma La Sapienza”.
Letto ed approvato seduta stante.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
CONVENZIONE INTERUNIVERSITARIA TRA L’UNIVERSITA’
G. D’ANNUNZIO DI CHIETI, LA SAPIENZA DI ROMA E L’UNIVERSITA’ DI CAMERINO.
Master di II livello in Progetto e qualità dei paesaggi.
Il Presidente comunica che il Consiglio della Prima Facoltà di Architettura
“Ludovico Quaroni”, nella seduta del 29 gennaio 2003, ha deliberato di
aderire al progetto per la realizzazione del Master di II livello in Progetto e
qualità dei paesaggi, che sarà attivato presso l’Università G. D’Annunzio
di Chieti nell’anno accademico 2003/2004, in collaborazione con l’Università
di Roma La Sapienza e l’Università di Camerino.
La convenzione interuniversitaria prevede che l’Università La Sapienza metterà
a disposizione propri docenti e ricercatori, nonché proprie sedi per
l’attività didattica del Master ed ha la durata di un anno accademico, con
tacito rinnovo subordinatamente all’attivazione del Master.
Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO il D.M. n. 509/1999;
VISTA la delibera della Prima Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni del 29
gennaio 2003;
VISTA la convenzione interuniversitaria di cui in narrativa;
Con voto unanime
DELIBERA
di approvare la partecipazione della Sapienza alla realizzazione del Master in
Progetto e qualità dei paesaggi, in collaborazione con le Università G.
D’Annunzio di Chieti e l’Università di Camerino, aderendo alla relativa
convenzione.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI
DEL MOLISE E L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA “LA SAPIENZA” PER
L’ISTITUZIONE DEL CORSO DI LAUREA IN “TECNICO DELLA PREVENZIONE
NELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO”
Il Presidente sottopone a ratifica del Senato Accademico l’allegato Decreto
Rettorale con il quale è stata autorizzata la stipula della Convenzione tra
l’Università degli Studi del Molise e l’Università degli Studi di Roma
“La Sapienza” per l’istituzione del Corso di laurea in “Tecnico della
prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro”.
Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.
Il Rettore
fa presente che trattasi di una
ratifica del Decreto Rettorale n.00240 del 15.05.2003, che ha dovuto emanare con
urgenza, altrimenti non si sarebbero potuti acquisire i fondi stanziati dal
Ministero.
Il prof. Frati invita ad effettuare la seguente modifica al Decreto
rettorale n.00240 del 15.05.2003:
- rigo 22 dopo le parole “collaborazione con (...) ” sostituire con :
“(...) la Regione Molise (ASC e IRCSS) Neuromed per la formazione nell’area
sanitaria;”
Il Senato Accademico con voto unanime delibera di
ratificare il Decreto Rettorale n. 00240 del 15/05/2003, con la modifica
suesposta, con il quale è stata autorizzata la stipula della Convenzione tra
l’Università degli Studi del Molise e l’Università degli Studi di Roma
“La Sapienza” per l’istituzione del Corso di laurea in “Tecnico della
prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro”.
Letto ed approvato seduta stante.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
VARIE ED EVENTUALI.
Il Prof. Bucciarelli fa presente che nella Facoltà di Ingegneria esiste
una enorme preoccupazione per le conseguenze sulla didattica, a seguito delle
proposte ministeriali sugli ordinamenti didattici; soprattutto circa l’ipotesi
di riaccorpamento delle classi, in particolare sembra che sia prevista una sola
classe di “Ingegneria” sia nel primo, che nel secondo livello. La Facoltà
cercherà, nell’ambito delle proprie possibilità, di non aderire ad una
proposta di tal genere, che reputa estremamente discriminante.
Il Rettore ricorda che in data odierna è prevista una riunione della
CRUI, che discuterà della questione.
Comunica che il 29 maggio p.v. si terrà una riunione del SAI ed il 12 giugno
p.v. è prevista una riunione del Senato Accademico, dove si discuterà anche
della problematica evidenziata dal Prof. Bucciarelli.
Il Prof. Bucciarelli fa presente che occorre iniziare a lavorare in
maniera sistematica anche sull’ e-learning.
Rileva che, altrimenti, tale attività verrà gestita principalmente da soggetti
che offriranno corsi di studio e saranno autorizzati a rilasciare titoli di
studio a livello universitario.
Il Rettore concorda sul fatto che se ne dovrà discutere.
Rileva che un ventaglio di offerta formativa così ampio come quello attuale,
all’inizio porta sempre ad una tendenza da parte degli utenti ad iscriversi ai
corsi più facili. Evidenzia, peraltro, che il mondo del lavoro sta verificando
e selezionando molto rapidamente il livello dei vari titoli di studio: quelli
rilasciati da La Sapienza godono di molta considerazione.
Si dovrà quindi preparare, analogamente, un’e-learning che sia all’altezza
del prestigio de La Sapienza.
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Il Prof. Lanchester
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Chiede al Rettore, quando potranno prendere servizio coloro che hanno vinto i
concorsi e che sono stati chiamati sul budget di Facoltà, ribadito dal
Consiglio di Amministrazione
Il Rettore fa presente che, se non interviene qualche fatto nuovo, la
finanziaria impone le prese di servizio al 1 gennaio 2004 , non prima. Rileva,
peraltro, che da parte del Ministero del Tesoro esiste un’apertura per
ottenere deroghe in tal senso.
La settimana prossima si recherà al Ministero del Tesoro per parlare con il
Dott. Lucibello che insieme al Dott. D’Addona, illustrerà la situazione, non
appena avrà ulteriori notizie, le comunicherà al Senato Accademico.
Il Prof. Bossa fa presente che aveva accennato, già nel punto relativo
ai posti convenzionati, che il problema delle chiamate non poteva essere
disatteso dal Senato Accademico. Se ne parla nelle “Varie ed eventuali” e
tra poco il Rettore dovrà assentarsi per precedenti improrogabili impegni.
Ritiene la problematica complessa, da qualche parte occorre cominciare per
risolverla.
La questione sollevata dal Preside Misiti è importante, perché non comporta
solo aspetti giuridici, ma responsabilità morali e rapporti fiduciari tra il
Preside, i colleghi della Facoltà, l’Amministrazione, il Consiglio di
Amministrazione.
Considerato che la Legge Finanziaria 2003 non blocca il trasferimento dei
professori e dei ricercatori, chiede perché non si fa prendere servizio a chi
viene da fuori. Tra l’altro sta per essere firmato il decreto sulla mobilità,
che premierebbe con incentivi economici le Università che la attuano.
Il Rettore rileva, circa i trasferimenti da un’Università ad
un’altra, che si pongono due problemi:
- i trasferimenti, se vige il limite del 35%, inciderebbero su detta
percentuale, pertanto si penalizzerebbero i vincitori dei concorsi banditi da La
Sapienza;
- è intervenuto un accordo tra tutti i Rettori delle Università italiane di
non attuare tali trasferimenti, perché si potrebbero depauperare alcune
università a vantaggio di altre, in un periodo come l’attuale, in cui non è
possibile effettuare nuovi bandi
Il Prof. Frati circa la Riforma dei Regolamenti didattici, rileva che
invece di elevare il livello degli studi, si elevano i titoli; chiede una
discussione approfondita del Senato su tale problematica.
Evidenzia, altresì, il problema del xxxxxxxx studente ricorrente del Corso di
laurea in Medicina e Chirurgia- Polo Pontino, al quale l’Amministrazione non dà
riscontro, nonostante il Senato Accademico avesse approvato una sanatoria per
tali studenti.
Chiede che si dia riscontro positivo. Ritiene che non sia possibile che
l’Amministrazione disattenda delibere del Senato Accademico, senza riportare
la questione all’esame del Senato stesso, spiegando le motivazioni per cui non
applica le relative decisioni.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
I FACOLTA’ DI MEDICINA E CHIRURGIA - CORSI
DI LAUREA SPECIALISTICA DELLE PROFESSIONI SANITARIE.
Il Presidente comunica che la Giunta di Presidenza della I Facoltà di Medicina
e Chirurgia, nella seduta del 15 maggio 2003, ha approvato alcune modifiche agli
ordinamenti degli studi dei seguenti Corsi di laurea Specialistica delle
Professioni Sanitarie:
- Biotecnologie mediche, molecolari e cellulari
- Scienze delle professioni sanitarie della riabilitazione
- Scienze delle professioni sanitarie tecniche assistenziali
- Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche
- Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione
- Scienze infermieristiche ed ostetriche
In particolare sono state apportate delle modifiche agli “obiettivi formativi
qualificanti” dei suddetti corsi, nonché assegnazione e spostamento di
crediti, così come risulta dagli ordinamenti allegati.
I suddetti ordinamenti andranno a sostituire quelli già inseriti nella Banca
Dati RAD del CINECA.
Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO Il D.M. n. 509 del 1999;
VISTA la delibera della Giunta di Presidenza della I Facoltà di Medicina e
Chirurgia del 15 maggio 2003;
VISTI gli ordinamenti degli studi dei Corsi di laurea Specialistica di cui in
narrativa;
DELIBERA
di approvare gli ordinamenti modificati dei seguenti Corsi di laurea
Specialistica:
- Biotecnologie mediche, molecolari e cellulari Scienze delle professioni
sanitarie della riabilitazione
- Scienze delle professioni sanitarie tecniche assistenziali
- Scienze delle professioni sanitarie tecniche diagnostiche
- Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione
- Scienze infermieristiche ed ostetriche
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
C. Musto D’Amore | Prof. G. D’Ascenzo |
Il Rettore ringrazia i convenuti e dichiara chiusa la seduta alle ore
13,00.
Della medesima è redatto il presente verbale che consta di n. 623 pagine
numerate.
Il presente verbale è stato approvato nella seduta del 12 giugno 2003
Letto, approvato e sottoscritto.
IL SEGRETARIO | IL PRESIDENTE |
Carlo Musto D’Amore | Prof. Giuseppe D’Ascenzo |
Gli allegati sono a disposizione per la
consultazione presso la Segreteria del Senato Accademico.