Verbale del Senato Accademico seduta del 31 maggio 2005
L'anno duemilacinque, addì 31 maggio alle ore 15,30 nel salone del Senato
Accademico, si é riunito il Senato Accademico per l'esame e la discussione degli
argomenti iscritti al seguente ordine del giorno:
1) APPROVAZIONE DEI VERBALI DELLE SEDUTE DEL 3 E 17 MAGGIO 2005.
2) COMUNICAZIONI.
3) INTERROGAZIONI AI SENSI DELL’ART. 3 COMMA 4 DEL REGOLAMENTO DEL SENATO
ACCADEMICO.
4) FONDI DI BILANCIO DA RIPARTIRE PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2005:
4.1) Budget di Facoltà per la didattica integrativa;
- Intervento del prof. Avallone.
5) PROVVEDIMENTI PER IL PERSONALE:
5.1) Dott. Alessandro PINTO – Ricercatore confermato. Trasferimento dal settore
scientifico disciplinare BIO/09) – Fisiologia – al settore scientifico
disciplinare MED/49 – Scienze Tecniche Dietetiche Applicate;
5.2) Cambio di Settore Legge 210/98 – Prof. Marco De Vicentiis – Professore
Ordinario I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia.
6) CONSORZI:
6.1) Proposta di adesione dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza al
Consorzio Interuniversitario “Gerard Boulvert”.
7) DIPARTIMENTI:
7.1) Disattivazione dell’Istituto adeguato di Lingue e Letterature Germaniche
della Facoltà di Scienze Umanistiche con la contestuale afferenza del personale
docente e ricercatore ad altri dipartimenti.
8) RIVISTE DI PROPRIETA’ DELL’ATENEO – ASSEGNAZIONE CONTRIBUTI ANNO 2004.
9) VARIE ED EVENTUALI.
Sono presenti: il Rettore, Prof. Renato Guarini, Presidente ed i componenti del
Senato Accademico: Prof. Fulco Lanchester, Prof.ssa Gabriella Salinetti, Prof.
Attilio Celant (entra alle ore 16.05), Prof. Guido Pescosolido, Prof. Luciano
Benadusi (entra alle ore 16.15), Prof. Luigi Frati (entra alle ore 15.50), Prof.
Tullio Bucciarelli (entra alle ore 15.45), Prof. Roberto Palumbo (entra alle ore
16.05), Prof. Francesco Bonadies, Prof. Marcello Scalzo, Prof. Giorgio Ausiello,
Prof. Raffaele Panella, Prof. Filippo Sabetta (entra alle ore 15.45), Prof.ssa
Emanuela Sgambati, Dott.ssa Piera Patassini, Prof. Nino Dazzi, Prof. Antonio
Mussino, Prof.ssa Gabriella Tocco, Prof. Renato Albanese, Prof. Filippo
Custureri, Prof. Luca Di Marzo, Dott.ssa Dina Bei Schmid, Sig. Marco Commissari
ed il Direttore Amministrativo Carlo Musto D’Amore che assume le funzioni di
Segretario.
Assistono i Presidi Proff.ri:
Lucio Barbera, Filippo Graziani, Marco Maria
Olivetti, Roberto Antonelli, Francesco Avallone, Mario Docci.
Assenti giustificati: Prof. Carlo Angelici, Prof. Stefano Puglisi Allegra, Prof.
Francesco Bossa, Prof. Domenico Misiti, Prof. Ernesto Chiacchierini.
Assenti: Prof. Alessandro Silva, Prof. Mario Liverani, Prof.ssa Arianna
Montanari, Prof. Mario Caravale, Sig. Domenico Barbuto, Sig. Simone Pelosi, Sig.
Mario Lattari.
Il Rettore constata l’esistenza del numero legale, dichiara l’adunanza
validamente costituita ed apre la seduta.
APPROVAZIONE DEI VERBALI DELLE SEDUTE DEL 3 E 17 MAGGIO 2005.
Il Rettore invita il Senato Accademico ad approvare il verbale della seduta del
3 maggio 2005.
Il Senato Accademico approva all’unanimità il verbale della seduta del 3 maggio
2005.
Il Rettore invita il Senato Accademico ad approvare il verbale della seduta del
17 maggio 2005.
Il Senato Accademico approva all’unanimità il verbale della seduta del 17 maggio
2005.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
Comunicazione.
Il Rettore comunica che il 30 maggio ultimo scorso, alla presenza dell'Assessore
allo Sviluppo economico, ricerca, innovazione e turismo della Regione Lazio
Raffaele Ranucci, è stata firmata una convenzione di collaborazione tra "La
Sapienza" e la Filas, società della Regione Lazio dedicata al sostegno
dell'innovazione, per promuovere la nascita di imprese hi-tech nel Lazio e
favorire l'incontro tra domanda e offerta di professionalità del settore.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
COMUNICAZIONE.
Conferimento Laurea ad honorem.
Il Rettore invita il Senato Accademico affinché nell’ambito del conferimento di
lauree ad honorem vi sia una maggiore partecipazione da parte di tutto il corpo
accademico.
Considerato che il comma 1 dell’art.169 del T.U. (R.D. 31 agosto 1933, n. 1592)
prevede che “La laurea ad honorem può essere conferita soltanto a persone che,
per opere compiute o per pubblicazioni fatte, siano venute in meritata fama di
singolare perizia nelle discipline della Facoltà o Scuola per cui è concessa”,
evidenzia che tali lauree rappresentano anche un’occasione di grande visibilità
dell’Ateneo per il risalto che viene dato dai media a tali eventi.
Sottolinea che proprio per tale importanza è suo intendimento, ferma restando la
piena autonomia delle Facoltà, disciplinare il conferimento delle lauree ad
honorem che, come detto, rappresentano un importantissimo momento della vita
accademica dell’intero Ateneo.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
Alle ore 15.45 entrano nella sala della riunione i proff.ri Bucciarelli e
Sabetta.
Comunicazione.
Il Rettore comunica che lo scorso 24 maggio il Consiglio di Amministrazione ha
deliberato la ricostituzione del Nucleo di Valutazione Strategica nella seguente
composizione: Francesco Battini (Presidente), Mario Bolognani, Giuseppe
Catalano, Pia Marconi, Angelo Mari.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
COMUNICAZIONE.
Mozione del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari sull’accesso alle
Lauree Specialistiche.
Il Rettore comunica che è pervenuta da parte del Dipartimento per l’Università,
l’Alta Formazione artistica, musicale e coreutica e per la Ricerca Scientifica e
Tecnologica del MIUR l’allegata mozione approvata dal Consiglio Nazionale degli
Studenti Universitari nell’adunanza del 4/5/2005 (all. 1).
La mozione riguarda l’invito, che sia completato nelle Università il percorso
didattico iniziato con il triennio attivando, dove necessario, almeno un corso
di laurea specialistica. Rende noto che della questione sarà investita la
Commissione per l'innovazione didattica.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
Alle ore 15.50 entrano nella sala della riunione i prof.ri Frati e Bonadies.
Comunicazione.
Il Rettore comunica che la VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della
Camera dei Deputati, ha approvato gli emendamenti al disegno di legge sul
riordino dello stato giuridico dei docenti universitari (legge Moratti) che sarà
discussa in Aula il prossimo 13 giugno. Invita il prof. Avallone a riunire
nuovamente il Tavolo Tecnico per esaminare il testo e raffrontarlo con quello
già elaborato e presentato in Senato lo scorso 22 febbraio.
Comunica, altresì, che intende organizzare una Conferenza d'Ateneo negli stessi
giorni in cui verrà discussa in Parlamento la legge Moratti.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
Comunicazione del Rettore.
Il Presidente informa il Senato Accademico, che in occasione di vari
sopralluoghi presso le strutture dell’Ateneo, effettuati dall’inizio del suo
mandato, ha avuto modo di constatare una utilizzazione degli immobili, specie
per la didattica, non sempre ottimale.
Le continue e pressanti richieste di aule, nelle more delle acquisizione di
ulteriori spazi, rendono necessario un coordinamento dell’utilizzazione che non
sia strettamente vincolato dalla appartenenza ad una determinata Facoltà.
D’accordo con il Direttore Amministrativo, è stata individuata la figura di un
responsabile di un Servizio afferente alla Amministrazione Centrale, che previa
ricognizione degli spazi attualmente disponibili, acquisite le esigenze di
utilizzo da parte delle Facoltà, possa coordinare, d’accordo con le strutture di
riferimento, l’ottimizzazione e la piena utilizzazione degli spazi destinati
all’attività didattica.
Di tale argomento è stato informato il Consiglio di Amministrazione nella seduta
del 24.5.2005.I
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
Comunicazione.
Su invito del Rettore, il prof.
Dazzi informa che il Nucleo di Valutazione di
Ateneo ha completato ed approvato la raccolta dei dati della rilevazione annuale
"Nuclei 2005" e li ha trasmessi al Comitato Nazionale della Valutazione e al
MIUR. Il prof. Dazzi, inoltre, comunica che per tutti i corsi di studio censiti
è prevista l'iscrizione di studenti part time e che per 113 Corsi di laurea si
contempla un sistema di valutazione della qualità, mentre per 51 corsi sono
stati già comunicati i nominativi dei componenti delle Commissioni per la
qualità.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
Comunicazione.
Il Rettore fa presente che è stata distribuita copia della Rivista “Disegnare”
edita dal Dipartimento Rilievo analisi e disegno dell’ambiente e
dell'architettura, di cui è Direttore il prof. Docci, che ringrazia.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
Interrogazione ai sensi dell’articolo 3, comma 4, del Regolamento del Senato
Accademico. Risposta ai quesiti posti nella seduta del 17.5.2005
Interrogante: Prof. Panella
Oggetto dell’interrogazione: “Il quotidiano la repubblica nel suo numero del 28
aprile c.a. ha dedicato un'intera pagina al programma urbanistico e edilizio
della Sapienza, al titolo "La Sapienza in otto poli da S. Lorenzo a Saxa Rubra",
a firma di Carlo Picozza, che afferma di essere venuto in possesso di un
documento programmatico a firma di Roberto Palumbo e Renato Masiani.
Dopo l'apprezzamento per il contenuto, che riprende per grandi linee i risvolti
urbanistici del Piano di decongestionamento della Sapienza, viene da domandarsi
del perché il Senato non è stato messo al corrente di un documento di tale
importanza, prima che venisse divulgato alla stampa.
In seconda istanza, ci domandiamo perché è scomparso dal programma il polo
insediativo di via Guido Reni, che presenta risorse insediative straordinarie
(mq. 60 mila) - secondo i dati PAG - atte realmente ad assolvere alle funzioni
centrali almeno di due Atenei. Siamo al corrente che in passato si sono
appalesate difficoltà legate soprattutto alla cartolarizzazione e al possesso
dell'area da parte dei militari.
Perché mai queste difficoltà - ammesso che siano sopravvissute - dovrebbero
scoraggiare nostre ulteriori e più circostanziate pressioni?
Non è pericoloso " mollare " questa destinazione nei documenti ufficiali della
Sapienza, avendo tra gli altri già raggiunto un accordo sulla destinazione
dell’area con il Comune di Roma? Quali azioni concrete ( richieste ufficiali,
contatti con i vertici militari) ha posto in essere La Sapienza per decidere
della inutilità dei tentativi di acquisire l'area?
In attesa di chiarimenti si rivolgono rispettosi saluti. “
Risponde: Ripartizione III^ AA. PP.
Risposta: Il Rettore, come preannunciato, rende noto che nella seduta del
24.5.2005 è stato presentato al C. di A. il documento ufficiale redatto dai
pro-Rettori all’Edilizia e alle Infrastrutture, contenente gli “Indirizzi di
programma nella politica di decentramento urbano de La Sapienza”.
Con la presentazione di detto documento, col quale vengono anche chiarite le
problematiche sollevate dall’interrogazione in ordine all’acquisizione di Via
Guido Reni, si è aperta la fase di approfondimento e valutazione delle linee
programmatiche in esso contenute, i cui esiti verranno sottoposti al Senato
Accademico, per le proprie valutazioni.
Il Direttore Amministrativo legge la risposta all’interrogazione posta dal prof. Panella.
Il Rettore chiede, quindi al prof. Panella se ritiene la risposta appena letta
dal Direttore esauriente.
Il prof. Panella si dichiara non soddisfatto, non comprendendo le ragioni che
hanno portato all'obliterazione, spera momentanea di un'area strategica
importante per lo sviluppo de La Sapienza.
Il Rettore evidenzia che il documento sottoposto all’esame del Consiglio di
Amministrazione il 24 maggio u.s. contiene una risposta più ampia circa
l’aspetto evidenziato dal prof. Panella. Tale documento si sta perfezionando
sulla base delle indicazioni e dei suggerimenti formulati, verrà quindi portato
all'attenzione del Senato Accademico nella prossima seduta.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
Interrogazioni a sensi dell’art. 3 comma 4 del Regolamento del Senato Accademico
Risposta ai quesiti posti nella seduta del 17 maggio 2005.
Interrogante: Prof. Filippo Custureri
Oggetto dell’Interrogazione: si richiede al Rettore di promuovere l’istituzione,
almeno per quanto riguarda i SSD a strutturazione obbligatoria, dei Dipartimenti
Universitari presso la II Facoltà di Medicina e Chirurgia, da realizzarsi nel
più breve tempo possibile
Risponde: Ripartizione V Settore IV
Risposta:
In merito alla interrogazione del Prof. Custureri nella seduta del S.A. del
17.5.05, relativa alla costituzione dei Dipartimenti, si fa presente che
l’Università ha proceduto alla costituzione dei Dipartimenti, nell’ambito della
sperimentazione organizzativa e didattica, in conformità a quanto stabilito
nell’art. 83 del DPR 382/80 che così dispone: “…è consentito alle Università di
costituire dipartimenti, intesi come organizzazioni di uno o più settori di
ricerca omogenei per fini o per metodo e dei relativi insegnamenti anche
afferenti a più facoltà o più corsi di laurea della stessa Facoltà ….. “. A tale
scopo fu istituita ai sensi dell’art.82 del citato DPR la commissione di Ateneo,
con il compito di coordinare e verificare tale sperimentazione.
A seguito della cessazione della Commissione di Ateneo per la Sperimentazione
Didattica avvenuta con D.R. nr. 283 del 23.10.1990, con il quale le relative
competenze sono state attribuite al S.A., l’iter procedurale per l’istituzione
dei Dipartimenti seguito è il seguente:
- formulazione della proposta motivata da parte di un “comitato promotore” di un
gruppo di Docenti e ricercatori interessati all’istituzione di un dipartimento;
- proposta di trasformazione di un Istituto in Dipartimento, detta proposta deve
essere approvata a maggioranza dai professori dell’Istituto e con il parere
favorevole del Consiglio di Facoltà.
Inoltre per quanto concerne la composizione dei Dipartimenti occorre ricordare
che il Collegio dei Direttori di Dipartimento, nella seduta dell’8 febbraio
2001, ha proceduto alla nomina di una Commissione con il compito di stabilire
delle linee guida che gli istituti avrebbero dovuto seguire per la
trasformazione in Dipartimento.
Tale Commissione ha redatto una relazione, approvata a maggioranza dal Collegio
dei Direttori di Dipartimento, nella quale ha proposto “di mantenere come limiti
dimensionali minimi – riferiti alla I e II fascia dei Docenti ed ai Ricercatori
– il numero di 16 unità per i Dipartimenti Tipici ed il numero di 12 per i
Dipartimenti Atipici.
La costituzione di un Dipartimento Atipico deve considerarsi eccezionale e
legata comunque ad un numero di Docenti non inferiore a 12, a motivate e
straordinarie opportunità scientifico-didattiche ed all’esistenza di una
congruità economico-finanziaria”.
Nella seduta del 26 aprile 2001 il Senato Accademico ha approvato la suddetta
Relazione approvando altresì le seguenti precisazioni:
- nel momento in cui un Dipartimento si suddivide dovrà essere verificata
l’equilibrata consistenza sia del Dipartimento che nasce, sia di quello residuo;
- il numero dei docenti che costituisce il Dipartimento tipico o atipico dovrà
essere composto per almeno il 50% da professori di I e II fascia.
Pertanto i Professori della II Facoltà di Medicina e Chirurgia hanno il diritto
di appartenere ai Dipartimenti che hanno sede nel Policlinico (in quanto i
Dipartimenti appartengono a “La Sapienza” e non alle singole Facoltà), di
frequentarne i locali e di usarne le attrezzature di ricerca.
Se i Professori della I o della II Facoltà intendono formare nuovi Dipartimenti
con sedi diverse si debbono attivare tutte le procedure previste dalla normativa
vigente e sopra indicata e reperire i locali necessari.
Il Direttore Amministrativo legge la risposta all’interrogazione posta dal prof. Custureri.
Il Rettore chiede, quindi al prof. Custureri se ritiene la risposta appena letta
dal Direttore esauriente.
Il prof. Custureri ringrazia per l'ampia esposizione che però riguarda norme ben
note. La risposta non doveva tanto essere una risposta tecnica, quanto una
risposta politica. Reputa di aver chiarito molto bene nella sua interrogazione
che i colleghi del S. Andrea hanno pieno diritto di far parte dei Dipartimenti
de La Sapienza.
Peraltro, se si analizzano tutte le caratteristiche dei dipartimenti, risulta
per esempio che manca l'omogeneità di ricerca; essendo la ricerca principalmente
applicativa e le due Aziende ospedaliere diverse.
Chiedeva una posizione politica, con la quale si esprimesse l’ invito a
costituire specifici dipartimenti, in quanto ciò sarebbe stato più giusto e più
efficace sia per la gestione dei medesimi dipartimenti, sia ancora per i
colleghi del S. Andrea.
Il prof. Frati aggiunge sul piano del diritto, non della politica, che nella
risposta non sono citate altre norme come il decreto legislativo 517/99 che
definisce il S. Andrea, Azienda di riferimento della II Facoltà di Medicina ed
il Policlinico, Azienda di riferimento della I Facoltà e definisce i
dipartimenti come dipartimenti che integrano l'attività di ricerca, didattica,
assistenziale. Se si procede ad integrare la normativa citata nella risposta con
il menzionato decreto deriva in modo assolutamente certo che la II Facoltà e la
sua Azienda di riferimento devono costituire Dipartimenti autonomi.
Raccomanda, altresì, che nel momento in cui si istituiscono nuovi dipartimenti
nella II Facoltà presso il S.Andrea si verifichi nei dipartimenti della I
Facoltà “ di riferimento dell’Azienda Policlinico la sussistenza dei numeri
minimi, che ritiene essere molto bassi per una Università come “La Sapienza”.
Il Rettore informa di aver partecipato ad una riunione del Consiglio della II
Facoltà di Medicina e in quella sede è stato sollevato il problema in esame. Si
impegna, pertanto, a riunire alcuni colleghi della II Facoltà di Medicina per
individuare con loro le modalità e le forme più opportune per creare detti
dipartimenti.
Comunica, altresì, che è sua intenzione nel prossimo mese di Giugno di
partecipare alle sedute dei Consigli delle diverse Facoltà per avere un
confronto diretto.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
INTERROGAZIONE AI SENSI DELL’ART. 3 COMMA 4, DEL REGOLAMENTO DEL SENATO
ACCADEMICO.
Il prof. Scalzo comunica di aver ricevuto da parte del prof. Matteo Vitali del
Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica "G. Sanarelli " la seguente nota che
presenta al Rettore come “Interrogazione”:
“Oggetto: accesso dei laureati in CTF " ante riforma 509/99 " all'esame di Stato
per la professione di chimico-sezione A.
Caro scalzo,
Ti comunico la mia situazione riferimento a quanto in oggetto finché tu possa
presentare questo problema al Senato Accademico della nostra Università.
Come previsto dal DPR 328/01, i possessori del Diploma di Laurea specialistica
in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche (Classe 14/S secondo la Legge di riforma
n. 509/99) possono accedere a sostenere l'esame di Stato per la professione di
chimico-sezione A.
Io mi sono laureato in CTF nel 1990, presso "La Sapienza"; nonostante la
Conferenza dei Presidi delle Facoltà di Farmacia, nella seduta del 17/03/2004,
abbia stabilito esatta corrispondenza tra i percorsi formativi della laurea in
CTF ante riforma della 509/99 e della laurea specialistica nella Classe 14/S,
tale possibilità a me non è concessa per i seguenti motivi:
1. l'ufficio Esami di Stato della nostra Università non accetta la mia domanda
di iscrizione, in quanto la mia laurea in CTF è precedente alla riforma dettata
dalla Legge 509/99; l'ufficio pertanto considera "diverse" le lauree in CTF ante
e post riforma;
2. non mi è consentito laurearmi nuovamente in CTF, perché espressamente vietato
laurearsi due volte nella stessa disciplina.
La domanda che mi pongo è questa: le due lauree in CTF (ante e post riforma)
sono corrispondenti o sono diverse?
Come vedi, questa situazione è decisamente "particolare", oltre che
discriminante verso tutti i laureati del " vecchio " CTF; sono quindi sicuro che
Magnifico Rettore e il Senato Accademico la risolveranno nella maniera migliore.
Ti ringrazio e ti invio i miei più cari saluti "
Il Rettore fa presente che ai sensi del citato regolamento sarà data risposta
non oltre la seduta successiva.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
INTERROGAZIONE AI SENSI DELL’ART. 3 COMMA 4, DEL REGOLAMENTO DEL SENATO
ACCADEMICO.
Il prof. Mussino formula la seguente interrogazione:
“Rettore Magnifico,
si richiede, nel rispetto della trasparenza da Te più volte individuata come uno
dei pilastri del nuovo Rettorato, di conoscere la composizione, l'attività, i
tempi di lavoro previsti e i risultati attesi delle quattro commissioni da Te
insediate.
In particolare, è importante ed urgente sapere a che punto sono i lavori della
Commissione Cassese, visto che siamo nel pieno di un processo elettorale per le
cariche negli Atenei federati. Tale processo elettorale - a norma di Statuto
(art. 24, comma 9) e della apposita disciplina deliberata dal Consiglio di
Amministrazione del 17/12/2002, portata all'attenzione del Senato Accademico
nella seduta del 24/4/2003, "Aggiornamento del processo di implementazione del
sistema federato: iter normativo - istituzionale e iter organizzativo
gestionale" - dovrebbe essere guidato da questo Senato Accademico, che potrebbe
trovarsi, invece, tutto fatto o a dover prendere decisioni in tempi
ristrettissimi.
Con i migliori saluti "
Il Rettore fa presente che ai sensi del citato regolamento sarà data risposta
non oltre la seduta successiva. Comunica che provvederà ad informare il Senato
Accademico circa lo stato di avanzamento dei lavori delle diverse commissioni.
Ribadisce che le Commissioni hanno comunque compiti istruttori.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
INTERROGAZIONE AI SENSI DELL’ART. 3 COMMA 4, DEL REGOLAMENTO DEL SENATO
ACCADEMICO
Il prof. Bucciarelli formula la seguente interrogazione alla quale desidera una
risposta immediata da parte del Rettore: gli sono state presentate diverse
richieste da parte di gruppi di studenti per svolgere nella Facoltà di
Ingegneria propaganda a favore del “sì” o del “no” ai prossimi quesiti
referendari.
Il Rettore fa presente che non è possibile accogliere tali richieste.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
INTERROGAZIONE AI SENSI DELL’ART. 3 COMMA 4, DEL REGOLAMENTO DEL SENATO
ACCADEMICO
Il prof. Panella ricorda che il Rettore nell'illustrare il programma della sua
nuova attività, ha parlato di sessioni tematiche del Senato Accademico,
definendo alcuni nuclei di carattere tematico attorno ai quali convogliare
l'informazione e il dibattito. Chiede quando pensa di organizzare tali sessioni
tematiche e con quali temi.
Il Rettore risponde che si sono già svolte due sedute tematiche in Consiglio di
Amministrazione ed una in Senato Accademico il 17 maggio u.s. relativa alla
Programmazione del fabbisogno del personale.
Successivamente si terrà una riunione del Senato Accademico sui problemi del
decongestionamento e dell'edilizia, dove verrà presentato il documento ufficiale
redatto dai Pro Rettori all’Edilizia e alla Infrastrutture, contenete gli
“Indirizzi di programma nella politica di decentramento urbano de La Sapienza”.
Tale documento è stato portato in visione al Consiglio di Amministrazione il 24
maggio u.s.
Le altre sedute tematiche riguarderanno le sedi decentrate ed il Policlinico.
La prof.ssa Tocco in merito alla questione delle riunioni tematiche, ritiene
che, almeno alcuni, se non tutti, degli argomenti proposti, comportino anche
decisioni di politica generale dell’Ateneo, oltre che amministrative. Si
domanda, pertanto, se su tali temi non dovesse esprimere la sua opinione anche
il Senato Accademico, altrimenti il Consiglio di Amministrazione assume le
proprie decisioni ed il Senato Accademico è tagliato fuori dalla possibilità di
esprimere, quanto meno, opinioni in merito a problemi molto importanti.
Il Rettore ribadisce che porterà alcuni di questi argomenti anche in Senato
Accademico. Si tratta di documenti esaminati dalla Commissione mista SA/CdA
sottoposti all’attenzione del Consiglio di Amministrazione ed anche del Senato
Accademico.
Il prof. Lanchester rileva che il problema consiste nel fatto: ”chi esamina
prima e che cosa” perché in realtà se gli argomenti li esamina prima il
Consiglio di Amministrazione, il Senato è di seconda battuta, se invece vi è un
esame prima del Senato Accademico, o un’alternanza tra Senato e Consiglio di
Amministrazione i ruoli dei due organi sono equiparati. E’ un problema che ha
una sua caratteristica politica, anche per quanto riguarda la forma di governo.
Il Rettore fa presente che evidentemente i documenti tematici sulla didattica e
sulla ricerca verranno presentati prima al Senato Accademico, quelli invece che
richiedono anche una spesa è preferibile che passino prima all’esame del
Consiglio di Amministrazione e della Commissione Mista .
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
Budget di Facoltà per la didattica integrativa (supplenze e affidamenti esterni
ed interni, contratti, assegni di ricerca, orientamento e tutorato, recupero e
sostegno)
Il Rettore ricorda che nella seduta del 19.04.2005 era stata sottoposta
all’esame del Senato Accademico la ripartizione del Budget di Facoltà per la
didattica integrativa, secondo i medesimi criteri adottati nella seduta del
Senato Accademico del 22.02.2005 in merito alla ripartizione delle risorse
derivanti dalle cessazioni 2004, allocate dal Consiglio di Amministrazione in
sede di assestamento di bilancio, seduta del 14.10.2004, e che era stato
deliberato di rinviare l’esame dei criteri di ripartizione, al fine di
consentire una nuova istruttoria in materia, affidando ad un gruppo di lavoro
l’esame dei criteri di ripartizione.
Nella medesima seduta, inoltre il Senato Accademico, aveva deliberato di
assegnare alle Facoltà e Scuole un anticipo del 50% del budget erogato lo scorso
anno.
Premesso quanto sopra, si fa presente che lo stanziamento pari al 50% del budget
assegnato lo scorso anno è pari a € 3.383.685,00, ed è stato già ufficialmente
comunicato alle Facoltà interessate.
Il gruppo di lavoro ha pertanto elaborato i criteri di riparto del budget di
facoltà per la didattica integrativa per l’anno 2005 di cui all’allegata nota
tecnica, per un importo complessivo di € 6.594.750,00 da cui detrarre il
suddetto anticipo.
Il Senato Accademico, pertanto, è invitato ad approvare i criteri di riparto del
budget di cui all’allegata nota tecnica elaborata dal suddetto gruppo di lavoro.
Il Rettore dà lettura della proposta e ringrazia il Gruppo di lavoro composto
dai proff.ri Dazzi (coordinatore), Angelici, Avallone, Bucciarelli, Masini e Di
Marzo per il lavoro svolto. Invita il prof. Dazzi a relazionare.
Il prof. Dazzi evidenzia che la nota sulla distribuzione dei fondi 2005
destinati alla didattica integrativa ed agli assegni di ricerca si deve ai
calcoli effettuati dal prof. Bucciarelli. La Commissione si è riunita tre volte
ed ha discusso di molte problematiche legate ai criteri precedentemente
adottati.
La tabella 1 contiene, nella prima colonna la proposta della Commissione per la
distribuzione dei fondi 2005 destinati alla didattica integrativa ed agli
assegni di ricerca, nella seconda colonna l’assegnazione 2004, nella terza il
rapporto tra la proposta attuale e quella precedente, nella quarta la proposta
di distribuzione del 90% dei fondi 2005.
Si è assunto che nessuna Facoltà potesse avere una riduzione del fondo superiore
al 15% di quanto ricevuto in precedenza e che l’1,5% dovesse essere destinato al
finanziamento della didattica dei Corsi Interfacoltà.
I parametri presi in considerazione nella formulazione della proposta sono:
- il parametro storico (STO);
- il parametro relativo agli assegni di ricerca (ARC)
- il numero degli immatricolati (IMM)
- il numero degli studenti iscritti (ISC)
- il fattore moltiplicativo (RMI) ottenuto a partire dagli ultimi dati
disponibili (fonte NVA) relativo alla soddisfazione dei requisiti minimi
qualitativi e che aumento il peso delle Facoltà che si trovano in maggiore
difficoltà per soddisfarli
- il fattore moltiplicativo RSD, rapporto studenti a docenti.
La Commissione ha espresso le seguenti raccomandazioni:
- mantenere parametri certi per almeno tre anni, dichiarando la propria
disponibilità a definire in tempi relativamente brevi un’analisi dei parametri;
- effettuare un monitoraggio dei contratti: per ciascuna Facoltà conoscere il
numero dei contratti, il relativo importo e la rispondenza con la normativa
vigente.
Evidenzia che alcuni componenti della Commissione ritengono che supplenze e
affidamenti interni non debbano essere retribuiti nella attuale situazione di
difficoltà economica. In particolare il prof. Angelici, assente nella odierna
riunione, auspica la previsione di un vincolo sull’utilizzazione dei fondi: le
Facoltà dovrebbero attivare ogni anno almeno un certo numero di assegni di
ricerca.
Il prof. Dazzi infine raccomanda, a titolo personale, l’introduzione di un
vincolo temporale all’utilizzazione delle risorse.
Alle ore 16.40 esce dalla sala della riunione la prof.ssa Salinetti.
Il Rettore dichiara aperta la discussione.
Il prof. Mussino concorda pienamente con la proposta del prof. Dazzi e con le
sue osservazioni, in particolare quella di mantenere parametri certi per almeno
tre anni, per tale motivo, circa la tabella 2, esplicita una osservazione “di
riga” ed una “di colonna”:
- l’osservazione “di colonna” riguarda gli assegni di ricerca. Già lo scorso
anno era stato evidenziato il fatto che si trattava di una realtà completamente
diversa da quella della didattica integrativa. Crede che per un discorso di
politica generale questa colonna dovrebbe essere stralciata, prevedendo una voce
specifica.
- L’osservazione “di riga” riguarda la penultima riga dove è riportata la voce
“interfacoltà”. Lo scorso anno l’interfacoltà è rimasta indistinta e indivisa.
Alla fine vi furono offerte generose per risolvere i problemi di alcuni casi di
corsi interfacoltà. Non crede che si possa andare avanti con “regali”, anche se
sempre bene accetti. Il problema dei corsi interfacoltà dovrebbe essere definito
insieme al relativo parametro, dopo un’attenta valutazione della didattica
integrativa dell’interfacoltà, che è diversa da quella delle facoltà che la
compongono.
Il prof. Scalzo pur rendendosi conto della difficoltà della materia, chiede se
quello proposto sia l’unico modello elaborato, perché forse andava presa in
considerazione una media più ampia di quella riferita ai dati dello scorso anno.
A pag.3 il fattore RMI viene definito come il numero di docenti in eccesso
rispetto ai requisiti minimi qualitativi. Il numero potrebbe venir fuori in modo
anomalo. Ad esempio per la Facoltà di Farmacia, emerge un numero di docenti in
eccesso, perché non ha attivato tutti i corsi di laurea che avrebbe potuto
prevedere con i docenti a disposizione. Con 15 docenti dovrebbe essere possibile
realizzare un corso di laurea specialistica, presupponendo che tutti i 15
docenti concordino nel dover sostenere l’impegno di due discipline, ciò è un
assurdo; se è stato preso questo come parametro, la formula del RMI non dà un
risultato soddisfacente. Si premieranno le facoltà che hanno deciso di essere
pienamente d’accordo con l’applicazione dei requisiti minimi, che ritiene
assurdi.
Vorrebbe sapere se é possibile avere maggiori informazioni.
Il Rettore osserva che già nel mese di Aprile u.s. il Senato Accademico aveva
discusso sui criteri e sugli indicatori. Era stato comunicato che si era
proceduto ad un gran numero di simulazioni, con risultati peraltro, non molto
differenti. La questione dei requisiti minimi fu introdotta proprio per tener
conto delle esigenze delle Facoltà più penalizzate come Scienze della
Comunicazione,. Sociologia Lettere e Filosofia e Farmacia.
Il prof. Ausiello condivide la proposta di mantenere stabile il modello
proposto, in modo tale che si possa avere un’idea di previsione per il futuro.
Ritiene un problema importante il pagamento degli affidamenti , supplenze e
contratti, a cui non è stato mai dedicato abbastanza tempo. Richiederebbero
delle linee politiche da parte del Senato in quanto non sono mai state date
indicazioni circa l’impegno standard da richiedere ad un docente. Inoltre
sussiste il problema dei ricercatori a cui si riconosce l’impegno didattico
anche tramite il pagamento della supplenza. Inoltre, il pagamento della
supplenza è indispensabile anche per le sedi esterne.
Il prof. Olivetti ritiene che vada dato atto alla Commissione di aver lavorato
con rigore ed equità.
Circa l’interfacoltà si rallegra perché è stata prevista la voce, peraltro,
nella proposta non gli è chiaro, una volta che sono stati assegnati i fondi
dedicati per i corsi interfacoltà, chi e come provvede poi alla relativa
ripartizione tra i singoli corsi interfacoltà.
Alcuni insegnamenti dei corsi interfacoltà sono per regolamento a carico del
corso medesimo, altri delle facoltà che afferiscono al corso. Chiede
delucidazioni in tal senso.
Il prof. Frati ringrazia la commissione per il lavoro svolto. Auspica che:
- si proceda ad allineare i parametri che si utilizzano a quelli del FFO, perché
il FFO non è solo un sistema di indicizzazione per fare affluire risorse a La
Sapienza, ma anche un sistema di regole per promuove buoni comportamenti.
L’allineamento permetterebbe anche di porre meglio in evidenza il caso delle
facoltà che hanno un organico sotto quota, come Farmacia, per esempio.
- si prevedano criteri diversi per le sedi esterne che sono di due tipi: quelle
“stanziali” come Latina che devono avere un proprio organico e le altre sedi per
le quali si devono privilegiare le supplenze.
Per le Facoltà sdoppiate si dovrà effettuare una riflessione e le Facoltà più
grandi dovrebbero aiutare quelle di minore dimensione.
Il prof. Lanchester ringrazia la Commissione che ha così bene lavorato. Dal
modello emerge che 14 facoltà guadagnano, 6 perdono, 1 rimane uguale e
l’interfacoltà è composita. Il vero problema consiste nel fatto che lo scorso
anno vi era stato un taglio consistente ed il 2004 è la base su cui si è
elaborato il modello, pertanto, i parametri, a suo giudizio, presentano dei
difetti.
Già lo scorso anno è stato utilizzato il parametro degli assegni di ricerca, che
alcune facoltà utilizzano come scelta strategica ed altre si basano
sull’assegnazione dei fondi specifici di bilancio.
Gli affidamenti e le supplenze presentano una situazione differenziata: alcune
Facoltà, specialmente nell’ambito giuridico-politico, si trovano in concorrenza
nel sistema universitario romano. Il personale docente de la Sapienza è
richiesto da altre Università, soprattutto le private.
La Facoltà di Scienze Politiche, pertanto, non utilizza i fondi per assegni di
ricerca, che tra l’altro sarebbero in numero molto esiguo, ma li distribuisce
solo per affidamenti e supplenze, altrimenti, i docenti della Facoltà non li
svolgerebbero. Dovrebbe, quindi, essere previsto anche un parametro di
differenziazione tra le varie Facoltà in relazione alla loro presenza sul
territorio romano.
Il prof. Pescosolido ringrazia la commissione sia per il modello adottato, sia
per il risultato finale che lo trova concorde.
L’unica leggera perplessità, già evidenziata dal prof,. Olivetti, riguarda
l’interfacoltà, in particolare per i criteri di ripartizione della somma, che,
comunque, è inferiore a quella dello scorso anno di circa il 30%; ciò creerà
qualche problema.
Concorda con il prof. Dazzi sulla penalizzazione del pagamento delle supplenze
agli interni. Non procederebbe a distinzioni fra contratti e supplenze pagate a
docenti esterni alla facoltà che conferisce l’incarico.
Concorda, altresì, nel tener fermo il modello, però i numeri di riferimento si
possono aggiornare prendendo in considerazione quelli di un triennio.
Il prof. Benadusi si unisce al ringraziamento ed all’apprezzamento per i lavori
della Commissione, che è riuscita ad individuare una struttura di parametri
molto equilibrata,che consente una politica di riequilibrio.
Desidera delucidazioni circa il parametro storico.
Concorda con il prof. Dazzi sull’opportunità di stabilizzare la struttura
parametrica e che si debba favorire da parte delle facoltà una politica che, da
un lato non faccia costare gli affidamenti interni, dall’altra consenta di
andare verso una netta differenziazione dei contratti. L’istituto dei contratti
attualmente, da un lato serve, come pensato originariamente, per acquisire
all’università professionalità di alto livello, dall’altro, però, i contratti
hanno finito per rappresentare una realtà completamente diversa: infatti, dei
giovani, considerate le attuali difficoltà di reclutamento, vengono utilizzati
con la forma del contratto. Occorrerebbe diversificare queste due realtà; nel
primo caso la remunerazione è addirittura inutile, nel secondo necessaria.
La prof.ssa Tocco considerato che dai criteri di attribuzione del FFO emerge un
orientamento per cercare di mettere in atto delle prove di ammissione, se però
queste prove diventano un fattore limitante nella attribuzione dei fondi, reputa
che sussista una contraddizione. E’ favorevole alle prove di ingresso e al fatto
che il numero degli immatricolati conti nell’attribuzione, però in qualche modo
il Senato dovrebbe dare una indicazione ai corsi di studi se prevedere o meno
dette prove.
ll prof. Antonelli invita il Rettore a dedicare una seduta tematica alla
problematica in esame.
Il Rettore ricorda che nella precedente seduta del 19 aprile u.s. quando si è
deciso di attribuire il 50% della somma a disposizione non erano stati
considerati i corsi interfacoltà , nel decreto di assegnazione invece sono stati
considerati.
Il prof. Sabetta fa presente, qualora il Rettore intendesse accogliere la
richiesta del prof. Antonelli, che vi sono molti altre questioni che possono
rientrare nella problematica, come le supplenze dei nostri docenti che vanno
all’esterno sul quale ci dovrebbe essere una presa di posizione del Senato,
inoltre una omogeneizzazione dei comportamenti delle facoltà sui contratti.
Il prof. Bucciarelli ringrazia per i ringraziamenti e procede a dare risposte di
tipo tecnico.
- Circa la media su un certo numero di anni: se ne è tenuto conto, sono stati
tenuti separati gli immatricolati del corrente anno dagli iscritti che si sono
immatricolati gli anni precedenti.
- Circa il riferimento alle regole dell’FFO: è stato chiesto al SATIS di avere i
dati distribuiti anno per anno. Si sono considerati i dati del FFO relativi allo
scorso anno, comunque i criteri non sono sempre stabili. Lo scorso anno il
numero degli studenti in corso veniva valutato come il numero di studenti
iscritti al secondo anno moltiplicato per il numero di anni di corso, però è una
regola ambigua. Sussistono difficoltà per normalizzare ed acquisire detti
parametri.
- Per i requisiti minimi: il tentativo effettuato è stato di evidenziare una
sofferenza di facoltà rispetto alla media di ateneo; chi aveva carenze è stato
favorito come per Scienze della Comunicazione per la quale è stato proposto un
20% in più.
- Circa i corsi interfacoltà, i dati a disposizione sono aggregati. La
commissione non aveva alcun parametro per poter far riferimento ai singoli corsi
e nemmeno l’importo di quanto era stato dato; pertanto è stato deciso di dare
l’1,5 % della somma totale.
Concorda con il prof. Benadusi circa la natura dei contratti. Ricorda di aver
già evidenziato che personalità non hanno bisogno di compensi, occorre trovare
un'altra formula, come, ad esempio, una lettera del Preside di ringraziamento.
Concorda, altresì, sulla necessità che i criteri siano condivisi dalle Facoltà.
Il prof. Morcellini osserva che, poichè i parametri sono di difficile
interpretazione, quando le Commissioni lavorano su questi temi chiede che chi lo
desideri possa partecipare alle riunioni. Occorre arrivare ad un meccanismo di
maggior evidenza. Concorda con il prof. Dazzi sul fatto che il dato delle
immatricolazioni sia sospetto e sempre più legato ad una serie di scelte
strategiche. E’ chiaro che se si adottano meccanismi di selezione all’ingresso e
poi il parametro diventa quello delle immatricolazioni, adottarlo diventa una
contraddizione. Parametri più stabili si possono individuare. L’aver messo
insieme iscritti ed immatricolati in qualche modo corregge. L’idea che sia solo
al 15% l’escursione delle penalizzazioni e dei benefici è discutibile. Due dati
cominciano ad affermarsi come fondamentali e che vengono invece ancora
sottoutilizzati:
- il dato del numero degli studenti che si laureano in corso, che determina più
equità.
- il dato delle immatricolazioni alle lauree specialistiche o in futuro
magistrali.
Evidenzia tre elementi di consenso sui quali chiede qualche rassicurazione e che
si potrebbero sperimentare immediatamente:
1 la proposta del prof. Benadusi di discriminare a due livelli i contratti;
sarebbe sufficiente autorizzare le facoltà a sperimentarla
2 la tempestività nel pagamento dei contratti, e almeno della firma degli stessi
3 la possibilità che le facoltà siano autorizzare a sperimentare contratti non
solo annuali.
Il Rettore assicura che si farà una seduta tematica su alcuni dei problemi
evidenziati: il carico didattico, i contratti, modalità di stipula, il problema
dei nulla osta ecc.
E’ sua intenzione svolgere nei primi giorni del prossimo mese di Luglio una
riunione allargata del Senato dedicata alle problematiche della didattica prima
della conferenza di Ateneo per la didattica, che si terrà nel prossimo mese di
Ottobre.
Il prof. Mussino ricorda di aver effettuato due richieste:
1) si proceda per il 2005/2006 allo scorporo della colonna relativa agli assegni
di ricerca
2) si provveda a definire regole precise per l’interfacoltà.
Il Rettore rileva che le regole per l’interfacoltà possono essere proposte dalla
stessa Commissione che ha presentato la Nota in esame.
Circa lo scorporo per il 2005/2006 della colonna relativa agli assegni di
ricerca, trattasi di una raccomandazione che sarà aggiunta alle altre scaturite
nella odierna discussione. Tenuto conto delle raccomandazioni effettuate da
alcuni Componenti del Senato e soprattutto degli stessi membri della
Commissione, che ringrazia ancora pone in votazione la proposta di delibera.
Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO lo Statuto dell’Università, ed in particolare l’art.11, comma 2 lett. a);
VISTO il verbale della seduta del Senato Accademico del 19.04.2005;
VISTA la nota tecnica elaborata dal suddetto gruppo di lavoro per il riparto del
budget alle Facoltà per € 6.594.750,00;
TENUTO CONTO che lo stanziamento pari al 50% del budget assegnato lo scorso anno
è pari a € 3.383.685,00, ed è già stato ufficialmente comunicato alle Facoltà
interessate.
Con voto unanime
DELIBERA
di approvare il riparto del budget alle Facoltà per € 6.594.750,00, da destinare
per contratti, affidamenti, supplenze interne ed esterne, assegni di ricerca,
corsi di recupero e sostegno, corsi a distanza, orientamento e tutorato, secondo
i criteri di cui all’allegata nota tecnica elaborata dal suddetto gruppo di
lavoro .
Da detto importo deve essere detratto l’anticipo già erogato alle Facoltà.
Letto ed approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
Il Rettore fa presente che il prof. Avallone desidera intervenire per alcune
sollecitazioni.
Il prof. Avallone:
1) Rinnova le raccomandazioni testé effettuate dalla Commissione per il budget
di facoltà per la didattica integrativa ed invita il Rettore ad attivare un
monitoraggio dei contratti, riguardante in particolare il numero e gli importi
dei contratti, distinguendo quanti si riferiscono a discipline di base e quanti
invece (come peraltro apprezzato in sede ministeriale) ad apporti professionali,
evidentemente non presenti ne La Sapienza.
2) Propone, poiché la stipula dei contratti avviene sempre a prestazione
ultimata, che l’Amministrazione predisponga un modello standard vincolante per
le Facoltà, affinché possano provvedere autonomamente alla stipula dei
contratti. L’Amministrazione dovrebbe assumersi l’impegno di corrispondere il
relativo importo entro un tempo stabilito, che potrebbe essere di 120 giorni
dalla dichiarazione dell’avvenuta prestazione.
3) Auspica che all’inizio di ogni anno si predisponga un solo documento che, pur
rispondendo a criteri diversi, renda chiare le risorse complessivamente a
disposizione di una Facoltà nell’ambito dello stesso anno. Altresì, sia
stabilita una percentuale, non eccessivamente rilevante, di utilizzo dei fondi
in misura diversa dal conto di riferimento. Fa presente di aver studiato la
questione ed essendo anche consapevole delle problematiche connesse al bilancio,
reputa sia possibile attuare quanto proposto, se si entra nell’ottica di
condividerne l’esigenza.
Conclude evidenziando che le suddette proposte migliorerebbero certamente la
relazione con l’esterno e consentirebbero anche alle facoltà di poter avere un
minimo di stabilità.
Il Rettore assicura che si terrà conto di tali sollecitazioni. Spera di poter
dare attuazione ad alcune delle indicazioni emerse.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
CAMBIO DI SETTORE Legge n° 210/1998
Il Presidente sottopone all’esame del Senato Accademico la seguente relazione:
L’art. 6 del Regolamento relativo alla disciplina di procedure di trasferimento
e mobilità interna per la copertura dei posti vacanti del personale docente e
ricercatori, emanato ai sensi dell’art.1 comma 2 legge 03. luglio 1998 n. 210,
prevede che, a domanda dell’interessato, su parere conforme della Facoltà di
appartenenza, sentito il Dipartimento interessato, e del Senato Accademico, il
Rettore può disporre il passaggio da un settore scientifico disciplinare ad un
altro con provvedimento pettorale.
L’art. 2 di detto regolamento stabilisce che la decorrenza dell’eventuale
passaggio coincida con il 1° marzo e il 1° ottobre (per gli ordinamenti
didattici semestrali) e con il 1° novembre (per gli ordinamenti didattici
annuali) di ciascun anno accademico.
Ai sensi dell’art. 3 del D.M. 4.10.2000 si è provveduto, con appositi decreti
rettorali ricognitivi, al reinquadramento dei professori di ruolo di I^ e II^
fascia, dei ricercatori e degli assistenti del ruolo ad esaurimento appartenenti
ai settori scientifico disciplinari per i quali la corrispondenza era univoca.
Il dott. Alessandro PINTO con D.R. 10.09.2001 è stato reinquadrato sul settore
scientifico disciplinare BIO/09.
Con nota del 11.05.2005 il suddetto ha chiesto il trasferimento sul settore
scientifico disciplinare MED/49.
Il Consiglio della I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia, nella seduta del 25
gennaio 2005, sentito il Dipartimento interessato, ha espresso parere favorevole
al passaggio del Dott. Alessandro PINTO dal settore scientifico disciplinare BIO/09
– Fisiologia - al settore scientifico disciplinare MED/49 – Scienze Tecniche
Dietetiche Applicate -, considerando il curriculum congruo e la partecipazione
attiva per l’attività scientifica e didattica in questo settore.
Poiché l’art. 4 del D.M. 4.10.2000 dispone che i passaggi successivi ai
provvedimenti di inquadramento possono avvenire solo previa acquisizione del
parere del C.U.N., motivando l’eventuale difformità, si invita codesto consesso,
ai sensi del Regolamento sulla mobilità adottato in data 1° Giugno 2000, a voler
esprimere il proprio parere in merito.
Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTI gli art.2 e art.6 del Regolamento d’Ateneo 1° Giugno 2000 emanato ai sensi
della Legge 210/98.
VISTA la domanda presentata dal Dr. Alessandro PINTO;
VISTA la delibera del Consiglio della I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia del 25
gennaio 2005;.
ESAMINATA la relazione proposta dalla Ripartizione Personale;
con voto unanime
DELIBERA
di disporre il passaggio del Dott. Alessandro PINTO, Ricercatore confermato
della I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia, dal settore scientifico disciplinare
BIO/09 “Fisiologia” al settore scientifico disciplinare MED/49 “Scienze Tecniche
Dietetiche Applicate” subordinatamente al parere del C.U.N., con decorrenza
immediata.
Letto ed approvato per la sola parte dispositiva.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
CAMBIO DI SETTORE - Legge 210/98 -
Il Presidente sottopone all’esame del Senato Accademico la seguente relazione:
L’art.6 del Regolamento relativo alla disciplina di procedure di trasferimento e
mobilità interna per la copertura dei posti vacanti del personale docente e
ricercatori, emanato ai sensi dell’art.1 comma 2 legge 3 luglio 1998 n.210,
prevede che, a domanda dell’interessato, su parere conforme della Facoltà di
appartenenza, sentito il dipartimento interessato, e del Senato Accademico, il
Rettore può disporre il passaggio da un settore scientifico disciplinare ad un
altro con provvedimento rettorale.
L’art. 2 di detto regolamento stabilisce che la decorrenza dell’eventuale
passaggio coincida con il 1° marzo o il 1° ottobre (per gli ordinamenti
didattici semestrali) e con il 1° novembre (per gli ordinamenti didattici
annuali) di ciascun anno accademico.
Ai sensi dell’art.3 del D.M.4.10.2000 si è provveduto, con appositi decreti
rettorali ricognitivi, al reinquadramento dei professori di ruolo di I^ e II^
fascia, degli assistenti e dei ricercatori appartenenti ai settori scientifico
disciplinari per i quali la corrispondenza era univoca.
Il Prof. Marco DE VINCENTIIS con D.R.31.03.2001 n.766 è stato reinquadrato sul
settore scientifico disciplinare MED/31.
Con nota del 06.04.2005 il suddetto docente ha chiesto il trasferimento sul
settore scientifico disciplinare MED/32.
Il Consiglio della I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia nella seduta del
03.05.2005, sentito il Dipartimento interessato, ha espresso parere favorevole
al passaggio del Prof. Marco DE VINCENTIIS, dal settore scientifico disciplinare
MED/31 “Otorinolaringoiatria” al settore scientifico disciplinare MED/32
“Audiologia e Foniatria” considerata la programmazione didattica e le competenze
scientifiche dell’interessato.
Poiché l’art.4 del D.M.4.10.2000 dispone che i passaggi successivi ai
provvedimenti di reinquadramento, possono avvenire solo previa acquisizione del
parere del C.U.N., motivando l’eventuale difformità, si invita codesto consesso,
ai sensi del regolamento sulla mobilità adottato in data 1° giugno 2000, a voler
esprimere il proprio parere in merito.
Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTI gli art.2 e art.6 del Regolamento d’Ateneo 1° Giugno 2000 emanato ai sensi
della Legge 210/98.
VISTA la domanda presentata dal Prof. Marco DE VINCENTIIS;
VISTA la delibera del Consiglio della I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia del
06.04.2005;
ESAMINATA la relazione proposta dalla Ripartizione Personale;
con voto unanime
DELIBERA
di disporre il passaggio del Prof. Marco DE VINCENTIIS, Ordinario, della I^
Facoltà di Medicina e Chirurgia dal settore scientifico disciplinare MED/31
“Otorinolaringoiatria” al settore scientifico disciplinare “MED/32” “Audiologia
e Foniatria” con decorrenza immediata.
Letto ed approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
PROPOSTA DI ADESIONE DELL’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA “LA SAPIENZA” AL
CONSORZIO INTERUNIVERSITARIO “GERARD BOULVERT”.
Il Presidente presenta, per la discussione, la seguente relazione predisposta
dal Settore Convenzioni dell’Ufficio per la Valorizzazione della Ricerca
Scientifica e Invenzioni.
Il Dipartimento di Scienze Giuridiche, in collaborazione con la Facoltà di
Giurisprudenza, con nota del 26.04.2005, ha trasmesso, per l’approvazione, la
proposta di adesione dell’Università “La Sapienza” al Consorzio
Interuniversitario per lo Studio della Civiltà Giuridica Europea e per la Storia
dei suoi Ordinamenti “Gerard Boulvert”.
Questo, la cui personalità giuridica è stata riconosciuta con D.M. 19.02.2004,
ha sede legale in Napoli presso l’Università degli Studi “Federico II°” ed è
attualmente partecipato dalle Università di Camerino, Cassino, Catanzaro, Napoli
“Federico II°” e Reggio Calabria.
Il Consorzio, che opera sia nel campo dell’alta formazione che nella ricerca
scientifica, si propone di:
-rafforzare il carattere internazionale della cultura e dell’esperienza storica
e giuridica in una stagione decisiva per la costruzione di un nuovo sistema
sopranazionale che, nella tradizione del diritto romano, può trovare il
fondamento necessario a trasformare un insieme eterogeneo di norme e regolamenti
nel diritto d’Europa;
-promuovere la ricerca e lo studio delle scienze storiche e giuridiche. Esso
ha, altresì, lo scopo di sviluppare studi e riflessioni sul diritto romano,
nella storia degli ordinamenti medioevali e moderni e sulle correlate realtà
economiche e sociali, al fine di utilizzare questo patrimonio di sapere per
costruire le fondamenta teoriche per la formazione di un comune diritto europeo
che non sia la mera somma indecifrabile e incontrollabile di norme e
regolamenti;
- organizzare corsi post laurea, di specializzazione, di dottorato di ricerca,
seminari intensivi, master, stage di formazione, anche in altri paesi, e altre
iniziative finalizzate alla qualificazione scientifica e professionale dei nuovi
quadri.
E’ prevista una durata iniziale del consorzio di 30 anni con possibilità, alla
scadenza, di proroga deliberata dal Consiglio Direttivo con la maggioranza dei
2/3 dei suoi componenti. Resta inteso che l’Università “La Sapienza” si riserva
di deliberare in merito alla permanenza nel Consorzio almeno sei mesi prima
dello scadenza del trentennio iniziale.
Sono previsti quali organi del Consorzio:
• il Consiglio Direttivo;
• il Comitato Tecnico Scientifico;
• il Consiglio Scientifico;
• il Presidente;
• il Collegio dei Revisori.
Secondo l’art.3 dello statuto, i consorziati sono tenuti a versare una quota
iniziale di partecipazione pari a 18.075,99. In ossequio alle linee guida in
materia di consorzi la somma graverà per 1/3 sul bilancio universitario
(6.025,33 €) e per 2/3 sul bilancio della struttura proponente (12.050,66 €).
Lo statuto, allegato quale parte integrante della presente relazione, è
sostanzialmente conforme alle linee guida stabilite dal Consiglio di
Amministrazione nella seduta del 22.12.1998. Se ne discosta, tuttavia, laddove
prevede che il rinnovo sia deliberato solo dall’organo direttivo consiliare e
non anche dalle Università partecipanti (art.3) e laddove prevede, a partire dal
secondo anno di adesione, l’erogazione di un contributo di funzionamento
variabile, la cui entità è peraltro a discrezione dei soci (art.4.2).
Considerata l’urgenza, la pratica viene portata all’esame di codesto Consesso
senza il parere della Commissione mista per l’esame dei centri e dei consorzi;
sarà portata a conoscenza della medesima per una presa d’atto successiva alla
prima riunione utile.
Allegato quale parte integrante: Schema dello statuto consortile
Allegati in visione: Piano di fattibilità
Verbali del Consiglio di Dipartimento e del Consiglio di Facoltà
Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera.
IL SENATO ACCADEMICO
VISTO l’art. 91 del D.P.R. 11 luglio 1980, n. 382 e successive modifiche e
integrazioni;
VISTA la proposta di adesione dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
al Consorzio Interuniversitario per lo Studio della Civiltà Giuridica Europea e
per la Storia dei suoi Ordinamenti “Gerard Boulvert”;
ESAMINATA la relazione predisposta dal Settore Convenzioni dell’Ufficio per la
Valorizzazione della Ricerca Scientifica e Invenzioni;
VISTE le linee guida in materia di consorzi stabilite dal Consiglio di
Amministrazione nella seduta del 22.12.1998;
CONSIDERATO l’interesse scientifico-didattico degli obiettivi che il Consorzio
sopracennato intende perseguire;
Con voto unanime
ESPRIME PARERE FAVOREVOLE
in merito all’adesione dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” al
Consorzio Interuniversitario per lo Studio della Civiltà Giuridica Europea e per
la Storia dei Suoi Ordinamenti “Gerard Boulvert”.
Letto ed approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
DISATTIVAZIONE DELL’ISTITUTO ADEGUATO DI LINGUE E LETTERATURE GERMANICHE DELLA
FACOLTA’ DI SCIENZE UMANISTICHE CON LA CONTESTUALE AFFERENZA DEL PERSONALE
DOCENTE E RICERCATORE AD ALTRI DIPARTIMENTI
Il Presidente sottopone a questo consesso la proposta di disattivazione
dell’Istituto adeguato di Lingue e Letterature Germaniche della Facoltà di
Scienze Umanistiche e l’attribuzione delle risorse al Dipartimento di Anglistica
al quale hanno chiesto di afferire nr. 5 Docenti e nr. 1 Ricercatore attualmente
afferenti all’Istituto adeguato.
La Prof.ssa Maria Virginia VERRIENTI RAGONI e la Proff.ssa Vanda PERRETTA, già
afferenti al summenzionato Istituto, hanno chiesto e ottenuto l’afferenza
rispettivamente al Dipartimento di Studi Francesi (D.R. nr. 2364 del 14 marzo
2005) ed al Dipartimento di Studi Romanzi (D.R. nr. 2403 del 1 aprile 2005).
Il progetto di accorpamento dei settori di Lingue e Letterature Europee fu già
preannunciato, con nota del 9 settembre 2004, dal Preside della Facoltà di
Scienze Umanistiche Prof. Paolo Matthiae (all. 1).
Il Consiglio dell’Istituto adeguato di Lingue e Letterature Germaniche, nella
seduta del 14 gennaio 2005 (all. 2), ha approvato all’unanimità la
disattivazione dell’Istituto, che “dovrà avvenire unitamente al contestuale
trasferimento di tutti i beni mobili e immobili, del personale
tecnico-amministrativo, delle attrezzature ed altro materiale inventariabile
presso il Dipartimento di Anglistica”. Il personale Docente e Ricercatore che ha
chiesto di afferire al Dipartimento di Anglistica è di seguito elencato :
Prof. Paolo CHIARINI P.O. F.R.
Prof. Claudio DI MEOLA P.O.
Prof. Mauro PONZI P.O.
Proff.ssa Flavia ARZENI P.A.
Prof.ssa Maddalena FUMAGALLI P.A.
Dott.ssa Fiorella MORI R.U.
Sono pervenute, inoltre, le ratifiche delle suindicate afferenze da parte delle
Facoltà di Lettere e Filosofia (verbale della seduta del 14 marzo 2005 all. - 3)
e di Scienze Umanistiche (verbale della seduta del 7 marzo 2005 - all. 4).
Il Consiglio del Dipartimento di Anglistica, nella seduta del 27 ottobre 2004
(verbale pervenuto a mezzo fax il 16 maggio 2005 - all. 5), ha approvato
all’unanimità le richieste di afferenza (all. 6), presentate da parte del
personale Docente e Ricercatore summenzionato ed il contestuale trasferimento di
tutti i beni mobili e immobili, del personale tecnico-amministrativo, delle
attrezzature ed altro materiale inventariabile dell’Istituto di Lingue e
Letterature Germaniche.
Esposto quanto sopra, il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare in
merito a:
- la disattivazione dell’Istituto adeguato di Lingue e Letterature Germaniche
della Facoltà di Scienze Umanistiche;
- l’afferenza del personale Docente e Ricercatore summenzionato al Dipartimento
di Anglistica.
- le assegnazioni al Dipartimento di Anglistica di tutti i beni mobili e
immobili, del personale tecnico-amministrativo, delle attrezzature ed altro
materiale inventariabile attualmente assegnato all’Istituto Adeguato di Lingue e
Letterature Germaniche della Facoltà di Scienze Umanistiche.
Vengono inoltre forniti:
a) allegati quale parte integrante:
- nota del 9 settembre 2004, prot. 025473 del Preside della Facoltà di Scienze
Umanistiche, Prof. Paolo Matthiae (all. 1);
- verbale del Consiglio dell’Istituto Adeguato di Lingue e Letterature
Germaniche, seduta del 14 gennaio 2005 (all. 2);
- verbale del Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia, seduta del 14
marzo 2005 (all. 3);
- verbale del Consiglio della Facoltà di Scienze Umanistiche, seduta del 7 marzo
2005 (all. 4);
- verbale del Consiglio del Dipartimento di Anglistica, seduta del 27 ottobre
2004 (all. 5);
- richieste di afferenza del personale Docente e Ricercatore (all. 6);
- planimetrie degli spazi attualmente in uso dall’Istituto Adeguato da
disattivare (all. 7);
- situazione patrimoniale (all. 8);
b) allegati in visione:
- situazione finanziaria.
- Decreto Rettorale nr. 2364 del 14 marzo 2005 di afferenza della Prof.ssa
Verrienti Ragoni al Dipartimento di Studi Francesi;
- Decreto Rettorale nr. 2403 del 1 aprile 2005 di afferenza della Prof.ssa
Perretta al Dipartimento di Studi Romanzi.
Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera
IL SENATO ACCADEMICO
ESAMINATA la relazione predisposta dal Settore IV della Ripartizione V;
CONSIDERATO il D.P.R. 11 luglio 1980, n. 382;
VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”;
VISTO il Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità ;
VISTA la nota del Preside della Facoltà di Scienze Umanistiche, Prof. Paolo
Matthiae del 9 settembre 2004, prot. 025473;
VISTE le domande di afferenza del personale Docente e Ricercatore dell’Istituto
Adeguato di Lingue e Letterature Germaniche, della Facoltà di Scienze
Umanistiche;
VISTA la delibera del Consiglio dell’Istituto Adeguato di Lingue e Letterature
Straniere, nella seduta del 14 gennaio 2005;
VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia, nella
seduta del 14 marzo 2005;
VISTA la delibera dei Consiglio delle Facoltà di Scienze Umanistiche, nella
seduta del 7 marzo 2005;
VISTA la delibera del Consiglio del Dipartimento di Anglistica, nella seduta del
27 ottobre 2004;
VISTI i DD.RR. nr.2364 del 14 marzo 2005 e nr. 2403 del 1 aprile 2005, di
afferenza ai Dipartimenti delle Proff. Verrienti Ragoni e Perretta
rispettivamente presso i Dipartimenti di Studi Francesi e Studi Romanzi
Con voto unanime
DELIBERA
1) di approvare la disattivazione dell’Istituto adeguato di Lingue e Letterature
Germaniche della Facoltà di Scienze Umanistiche con la contestuale afferenza al
Dipartimento di Anglistica del personale Docente e Ricercatore di seguito
riportato:
Prof. Paolo CHIARINI P.O. F.R.
Prof. Claudio DI MEOLA P.O.
Prof. Mauro PONZI P.O.
Prof.ssa Flavia ARZENI P.A.
Prof.ssa Maddalena FUMAGALLI P.A.
Dott.ssa Fiorella MORI R.U.
2) di approvare il contestuale trasferimento al Dipartimento di Anglistica di
tutti i beni mobili e immobili, del personale tecnico amministrativo, delle
attrezzature ed altro materiale inventariabile attualmente assegnato
all’Istituto adeguato di cui nella premesse.
Letto ed approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
RIVISTE DI PROPRIETA’ DELL’ATENEO ASSEGNAZIONE CONTRIBUTI ANNO 2004.
Il Presidente sottopone all’esame del Senato Accademico la proposta concernente
la ripartizione del fondo destinato alle riviste di proprietà dell’Ateneo
ammontante complessivamente per l’anno 2004 a Euro 193.671,50= sul conto
10.1.1.21.1.1. (impegno 2004 08862.)-------------------------------------------------------------------------
Il fondo è stato ripartito in base ai criteri approvati dal Senato Accademico
nella seduta del 20.12.2001 applicando i nuovi parametri deliberati dal Senato
Accademico e dal Consiglio di Amministrazione rispettivamente nelle sedute del 6
maggio 2004 e del 18 maggio 2004.---------------------------------------------------------
I contributi da assegnare ad ogni rivista, in regola ai sensi della legge 8
febbraio 1948, n. 47 art. 7 (obbligo della stampa annuale), sono riportati
nell’elenco allegato che costituisce parte integrante del presente verbale.---------------------------------------------------------
Tutto ciò premesso si invita il Senato Accademico a voler deliberare al riguardo.--------------------------------------------------------------------
Il Rettore invita il prof. Dazzi a relazionare in merito.
Il prof. Dazzi comunica che si è tenuta una riunione da parte del gruppo di
lavoro designato dal Senato: proff.ri Liverani, Silva e Dazzi. Il gruppo ha
iniziato l’esame delle riviste dell’anno 2005, che sono in numero di 37, la metà
circa sono del settore umanistico. I componenti del gruppo di lavoro si sono
suddivisi l’analisi delle riviste. Comunque è emerso l’orientamento di proporre
che non vi sia più di una rivista per dipartimento.
Il Rettore precisa che la ripartizione in oggetto si riferisce alla ripartizione
dei fondi 2004 e viene effettuata con i criteri precedentemente stabiliti. Dal
2005 ci sarà la nuova proposta della Commissione.
Il prof. Docci auspica un aumento del fondo di dotazione per il prossimo anno,
perché con l’attuale disponibilità alcune riviste rischiano di scomparire .
Il Rettore rileva che occorre tener conto anche delle convenzioni ed effettuare
un’analisi delle riviste che sono convenzionate.
Il prof. Lanchester rileva che la cifra distribuita è assolutamente
insufficiente, bisognerebbe razionalizzare le riviste e verificare per alcune di
esse se c’è mercato. Le riviste che possono andare sul mercato non hanno bisogno
del finanziamento.
Alle ore 18 esce dalla sala della riunione la prof.ssa Tocco.
Il prof. Frati reputa necessaria una riflessione sulle riviste. Alcune
potrebbero essere stampate dal Centro Stampa di Ateneo a costi minori rispetto
all’esterno e con una qualità non certo inferiore. Occorre anche esaminare la
qualità delle riviste e vedere se sono recensite nelle banche dati
internazionali.
Il prof. Antonelli rileva che la somma complessiva ha subìto una decurtazione
troppo forte. Si deve razionalizzare il settore, però tenendo presenti una serie
di fatti: innanzitutto la qualità delle riviste e se coprono settori strategici
dell’Ateneo.
Il risparmio con il Centro Stampa non è effettivo, in molti casi pratica prezzi
superiori al mercato. Inoltre non ha distribuzione.
Circa la razionalizzazione sul criterio enunciato dal prof. Dazzi, invita a
prestare molta attenzione, perché ci sono dipartimenti pluridisciplinari che
comportano discipline molto distanti e dipartimenti monodisciplinari.
Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera.
IL SENATO ACCADEMICO
• Vista la relazione in narrativa;
• Visto lo stanziamento ammontante complessivamente per l’anno 2004 a Euro
193.671,50 sul conto 10.1.1.21.1.1. (impegno 2004 08862 );
• Vista la ripartizione del fondo riportata nell’elenco allegato che costituisce
parte integrante del presente verbale
Con voto unanime
DELIBERA
di approvare la ripartizione del finanziamento per l’anno 2004 per un ammontare
complessivo di Euro 193.671,50.
La Ragioneria provvederà al trasferimento delle somme ai dipartimenti cui
afferiscono i relativi Direttori responsabili delle riviste.
Letto ed approvato per la sola parte dispositiva.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
Varie ed eventuali.
Non vi sono proposte per le varie ed eventuali.
Il Presidente ringrazia i convenuti e dichiara chiusa la seduta alle ore 18.05.
Della medesima è redatto il presente verbale che consta di n. 96 pagine
numerate.
Il presente verbale è stato approvato nella seduta del 28 giugno 2005.
Letto, approvato e sottoscritto.
IL SEGRETARIO Carlo Musto D’Amore |
IL PRESIDENTE Luigi Frati |
Gli allegati sono a disposizione per la consultazione presso la Segreteria del Senato Accademico.