Senato Accademico verbali


Verbale del Senato Accademico seduta del 23 ottobre 2007
 

INDICE DEGLI ARGOMENTI TRATTATI relazione discussione delibera allegati
1) APPROVAZIONE DEL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 25 SETTEMBRE 2007.      
2) COMUNICAZIONI:
2.1) Decreto Ministeriale 9 ottobre 2007 n. 486 – criteri per la ripartizione tra le Università di 20 milioni di euro, esclusivamente destinati all’assunzione di ricercatori;
     
2) COMUNICAZIONI:
2.2) Progetto Fixo (Programma Formazione Innovazione per l’occupazione);
    allegato
2) COMUNICAZIONI:
2.3) Istituto di Alta Formazione e Studi Avanzati.
     
2) COMUNICAZIONI (2.4 - 2.14)      
3) INTERROGAZIONI AI SENSI DELL’ART. 3 COMMA 4, DEL REGOLAMENTO DEL SENATO ACCADEMICO.     allegato
4) RELAZIONE DEL PROF. RAIMONDO CAGIANO DE AZEVEDO - DELEGATO DEL RETTORE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI.    
5) REGOLAMENTI:
5.1) Proposta di Regolamento recante modalità di reclutamento di ricercatori con contratto di lavoro a tempo determinato ai sensi dell’art. 1 comma 14 della Legge 4 novembre 2005, N. 230.
allegato
6) PROVVEDIMENTI PER IL PERSONALE:
6.1) Incentivi ministeriali a favore della mobilità del personale docente: saldo contributo 2006 quota parte anno 2007;
   allegato
6) PROVVEDIMENTI PER IL PERSONALE:
6.2) Chiamate dirette nei ruoli docenti di studiosi ed esperti stranieri o italiani impegnati all’estero;
  allegato
6) PROVVEDIMENTI PER IL PERSONALE:
6.3) Prof.ssa Luigina COSIMI, associato della Facoltà di Architettura “Valle Giulia”: richiesta di deroga, a sanatoria, ai limiti del monte ore di attività didattiche aggiuntive retribuite, previsto dal “Regolamento per le attribuzioni di attività didattiche”;
   
6) PROVVEDIMENTI PER IL PERSONALE:
6.4) Cambio settore – Legge 210/98 – Prof. Giorgio MURATORE, Prof. ordinario Facoltà di Architettura “Valle Giulia”;
   
6) PROVVEDIMENTI PER IL PERSONALE:
6.5) Cambio settore – Legge 210/98 – Prof. Ernesto TOMEI, professore associato non confermato I Fac. Medicina e Chirurgia;
   
6) PROVVEDIMENTI PER IL PERSONALE:
6.6) Mobilità interna – Legge 210/98 – Prof. Vincenzo GUIDETTI, professore ordinario, passaggio dalla Fac. Di Psicologia 1 alla I Fac. Medicina e Chirurgia.
   
7) PROVVEDIMENTI PER GLI STUDENTI:
7.1) Gestione del Programma Lifelong Learning/Erasmus rispetto ai punti contenuti nella Carta Europea di qualità per la mobilità (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione europea 2006/961/CE del 18 Dicembre 2006);
  allegato
7) PROVVEDIMENTI PER GLI STUDENTI:
7.2) Facoltà di Ingegneria – Proposta di conferimento laurea alla memoria.
   
8) SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE:
8.1) Riassetto Scuole di Specializzazione nel settore della tutela, gestione e valorizzazione del territorio – Istituzione scuola di specializzazione in beni archeologici – interfacoltà (lettere e Filosofia – Scienze Umanistiche – Studi Orientali) - D.M. 31 Gennaio 2006;
   
8) SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE:
8.2) Riassetto Scuole di specializzazione di area psicologica - D.M. 24 luglio 2006.
   
9) COSTITUZIONE AREA ICT (Information comunication technology).  
10) PROFESSORI VISITATORI - ANNO FINANZIARIO 2007. RATIFICA DECRETO.   allegato
11) DOTTORATO DI RICERCA:
11.1) Istituto Italiano di Scienze Umane – Dottorato di ricerca in Letterature e cultura europea.
  allegato
12) CONVENZIONI:
12.1) Rinnovo convenzione tra l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” ed il Consorzio Nettuno;
  allegato
12) CONVENZIONI:
12.2) Finanziamento di un posto di ruolo di ricercatore universitario settore scientifico disciplinare Med/11 Malattie Apparato Cardiovascolare presso la II Facoltà di Medicina e Chirurgia.
   
13) VARIE ED EVENTUALI.      

L'anno duemilasette, addì 23 ottobre alle ore 15,30 nel salone del Senato Accademico, si é riunito il Senato Accademico per l'esame e la discussione degli argomenti iscritti al seguente ordine del giorno:

1) APPROVAZIONE DEL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 25 SETTEMBRE 2007.

2) COMUNICAZIONI (2.4 – 2.15)


2.1) Decreto Ministeriale 9 ottobre 2007 n. 486 – criteri per la ripartizione tra le Università di 20 milioni di euro, esclusivamente destinati all’assunzione di ricercatori;


2.2) Progetto Fixo (Programma Formazione Innovazione per l’occupazione);


2.3) Istituto di Alta Formazione e Studi Avanzati.

3) INTERROGAZIONI AI SENSI DELL’ART. 3 COMMA 4, DEL REGOLAMENTO DEL SENATO ACCADEMICO.

4) RELAZIONE DEL PROF. RAIMONDO CAGIANO DE AZEVEDO - DELEGATO DEL RETTORE PER LE RELAZIONI INTERNAZIONALI.

5) REGOLAMENTI:


5.1) Proposta di Regolamento recante modalità di reclutamento di ricercatori con contratto di lavoro a tempo determinato ai sensi dell’art. 1 comma 14 della Legge 4 novembre 2005, N. 230.

6) PROVVEDIMENTI PER IL PERSONALE:

6.1) Incentivi ministeriali a favore della mobilità del personale docente: saldo contributo 2006 quota parte anno 2007;

6.2) Chiamate dirette nei ruoli docenti di studiosi ed esperti stranieri o italiani impegnati all’estero;


6.3) Prof.ssa Luigina COSIMI, associato della Facoltà di Architettura “Valle Giulia”: richiesta di deroga, a sanatoria, ai limiti del monte ore di attività didattiche aggiuntive retribuite, previsto dal “Regolamento per le attribuzioni di attività didattiche”;


6.4) Cambio settore – Legge 210/98 – Prof. Giorgio MURATORE, Prof. ordinario Facoltà di Architettura “Valle Giulia”;


6.5) Cambio settore – Legge 210/98 – Prof. Ernesto TOMEI, professore associato non confermato I Fac. Medicina e Chirurgia;


6.6) Mobilità interna – Legge 210/98 – Prof. Vincenzo GUIDETTI, professore ordinario, passaggio dalla Fac. Di Psicologia 1 alla I Fac. Medicina e Chirurgia.

7) PROVVEDIMENTI PER GLI STUDENTI:

7.1) Gestione del Programma Lifelong Learning/Erasmus rispetto ai punti contenuti nella Carta Europea di qualità per la mobilità (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del
Consiglio dell’Unione europea 2006/961/CE del 18 Dicembre 2006);


7.2) Facoltà di Ingegneria – Proposta di conferimento laurea alla memoria.

8) SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE:

8.1) Riassetto Scuole di Specializzazione nel settore della tutela, gestione e valorizzazione del territorio – Istituzione scuola di specializzazione in beni archeologici – interfacoltà (lettere e Filosofia – Scienze Umanistiche – Studi Orientali) - D.M. 31 Gennaio 2006;

8.2) Riassetto Scuole di specializzazione di area psicologica - D.M. 24 luglio 2006.

9) COSTITUZIONE AREA ICT (Information comunication technology).

10) PROFESSORI VISITATORI - ANNO FINANZIARIO 2007. RATIFICA DECRETO.

11) DOTTORATO DI RICERCA:

11.1) Istituto Italiano di Scienze Umane – Dottorato di ricerca in Letterature e cultura europea.

12) CONVENZIONI:

12.1) Rinnovo convenzione tra l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” ed il Consorzio Nettuno;


12.2) Finanziamento di un posto di ruolo di ricercatore universitario settore scientifico disciplinare Med/11 Malattie Apparato Cardiovascolare presso la II Facoltà di Medicina e Chirurgia.

13) VARIE ED EVENTUALI.


Sono presenti: il Rettore, Prof. Renato Guarini, Presidente ed i componenti del Senato Accademico: Prof. Enzo Campelli, Prof. Attilio Celant, Prof. Salvatore Dierna, Prof. Paolo Lampariello, Prof. Domenico Misiti, Prof. Carlo Angelici, Prof. Fulco Lanchester, Prof.ssa Gabriella Salinetti, Prof. Roberto Antonelli, Prof. Luciano Benadusi, Prof. Stefano Puglisi Allegra, Prof. Luigi Frati, Prof. Francesco Bossa, Prof. Franco Chimenti (entra alle ore 16,05), Prof. Tullio Bucciarelli, Prof. Benedetto Todaro, Prof. Elvidio Lupia Palmieri, Prof. Marcello Scalzo (entra alle ore 16,15), Prof. Marco Merafina, Prof. Livio De Santoli, Prof. Filippo Sabetta, Prof.ssa Rosanna Pettinelli, Prof. Luciano Zani, Prof. Aroldo Barbieri, Prof. Mario Caravale, Prof. Ernesto Chiacchierini, Prof.ssa Simona Pergolesi, Prof. Nino Dazzi, Prof.ssa Anna Maria Aglianò, Prof. Luca Tardella, Prof. Guido Valesini, Prof. Enrico Fiori, Prof. Alfredo Antonaci (entra alle ore 18,25), Sig. Sandro Mauceri, Sig. Livio Orsini, Sig. Nicola Azzarito, Sig. Francesco Brancaccio, Sig. Luca Gentile, Sig.ra Marianna Massimiliani, Sig. Massimiliano Rizzo ed il Direttore Amministrativo Carlo Musto D’Amore che assume le funzioni di Segretario.

Assistono i Presidi Proff.ri: Lucio Barbera, Marta Fattori, Federico Masini, Mario Morcellini, Francesco Avallone, Vincenzo Riparo, Filippo Graziani e Mario Docci Presidente del Collegio dei Direttori di Dipartimento.

Assente: Prof. Raffaele Panella,

Il Rettore constatata l’esistenza del numero legale, dichiara l’adunanza validamente costituita ed apre la seduta.
 



APPROVAZIONE DEL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 25 SETTEMBRE 2007.

Il Rettore invita il Senato Accademico ad approvare il verbale della seduta del 25 settembre 2007.

Non viene avanzata nessuna proposta di correzione al verbale della seduta del 25 settembre 2007.

Il Senato Accademico approva all’unanimità il verbale della seduta del 25 settembre 2007.

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

2.1) DECRETO MINISTERIALE 9 OTTOBRE 2007 N. 486 – CRITERI PER LA RIPARTIZIONE TRA LE UNIVERSITÀ DI 20 MILIONI DI EURO, ESCLUSIVAMENTE DESTINATI ALL’ASSUNZIONE DI RICERCATORI.

Il Rettore comunica che il Ministero dell’Università e della Ricerca con decreto n. 486 del 09 ottobre 2007 ha definito i criteri e le modalità per la ripartizione alle Università dell’importo di 20 milioni di euro esclusivamente destinato all’assunzione di ricercatori.

In particolare il decreto prevede, al fine di garantire una più ampia assunzione di ricercatori nelle università con le modalità di cui alla legge 03.07.1998, n. 210, di destinare, in regime di cofinanziamento nel limite massimo del 50%, la somma complessiva di € 20 milioni alle università che, al netto delle quote di cui all’art. 1, comma 1, del D.L. n. 300/06, convertito nella legge 26.02.2007 n. 17, presentano al 31/12/2006 un rapporto AF/FFO inferiore al 90%.
A tal proposito si ricorda che per l’anno 2006 il rapporto AF/FFO è stato per il nostro Ateneo, al netto della quota di ⅓ delle spese per il personale universitario, docente e non docente che presta attività in regime convenzionale con il Servizio sanitario nazionale, pari a 80,82%.

Alle Università beneficiarie, la predetta somma viene ripartita in base ai seguenti criteri:
a) fino al 20% del citato stanziamento le risorse sono assegnate in proporzione al peso percentuale di ciascun Ateneo risultante dall’applicazione del modello per la ripartizione teorica del Fondo di finanziamento ordinario alle Università (FFO), limitatamente alla quota relativa ai risultati delle attività di ricerca scientifica, tenuto conto delle rilevazioni CIVR- VTR 2001/2003, come già stabilito nel DM n° 246 dell’ 08.05.07;
b) per la quota residua le risorse sono assegnate ai predetti Atenei sulla base del numero totale degli studenti iscritti ai corsi di dottorato di ricerca, dei titolari degli assegni di ricerca, di cui all’art. 51, comma 6, della legge 27 dicembre 1997 n. 449, e al numero dei ricercato di ruolo e a tempo determinato assunti presso l’Ateneo nel periodo 1 gennaio 2004 - 30 settembre 2007.
Lo stesso decreto precisa, inoltre, che le assegnazioni di cui si è detto, che si ricorda sono disposte in regime di cofinanziamento, saranno oggetto di apposita verifica da parte del Ministero e, qualora non vengano utilizzate per i fini stessi, lo stesso Ministero procederà al relativo recupero a valere sul Fondo di Finanziamento Ordinario.

IL SENATO ACCADEMICO

Vista la comunicazione del Rettore relativa al decreto ministeriale 9 ottobre 2007 n. 486 avente per oggetto i criteri per la ripartizione tra le Università di 20 milioni di euro, esclusivamente destinati all’assunzione di ricercatori;

Viste le condizioni di rapporto AF/FFO cui sono tenute le Università per essere ammesse al cofinanziamento;


Visti in particolare i criteri di ripartizione alle Università beneficiarie della relativa quota parte di cofinanziamento;


Visto che detto finanziamento è erogato in regime di cofinanziamento nel limite massimo del 50%;


PRENDE ATTO

 

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

2.2) PROGETTO FIXO (PROGRAMMA FORMAZIONE & INNOVAZIONE PER L’OCCUPAZIONE) - COMUNICAZIONE

Il Presidente riferisce che il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale (già Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali), Direzione Generale per le Politiche per l’Orientamento e la Formazione ha promosso ed approvato il Programma denominato “Formazione & Innovazione per l’Occupazione” per la realizzazione del quale si avvale della collaborazione di Italia Lavoro S.p.A., ente strumentale del Ministero.
Il Programma prevede la realizzazione di quattro linee di attività dirette alla:

Azione 1. promozione e sviluppo dei servizi di placement universitario finalizzati all’incremento dell’occupabilità e dell’occupazione;

Azione 2. sperimentazione di percorsi assistiti di accompagnamento al lavoro di giovani in uscita dall’Università attraverso la promozione e il sostegno di tirocini formativi finalizzati all’incremento dell’occupabilità e dell’occupazione;

Azione 3. promozione e sostegno di percorsi formativi di giovani laureati non occupati finalizzati all’acquisizione di competenze nel trasferimento di tecnologie e prodotti della ricerca verso le imprese che intendono perseguire programmi di innovazione;

Azione 4. promozione e sostegno di percorsi formativi per giovani laureati e ricercatori che intendono avviare spin-off utilizzando il patrimonio di conoscenza derivanti dalla ricerca.
Gli obiettivi del programma e le azioni messe in atto dall’Università sono finalizzati al sostegno dei giovani nella fase di transizione tra istruzione e lavoro ed allo sviluppo dell’innovazione.
Il Presidente fa presente che l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” ha aderito al Programma, stipulando un protocollo d’intesa con il Ministero del lavoro e della Previdenza Sociale in data 16/02/2006 (all.1) nel quale sono stati definiti gli impegni reciproci per la più efficace realizzazione delle azioni programmate. In particolare l’art. 5 del suddetto Protocollo d’Intesa rinvia ad un successivo atto e/o convenzione per l’individuazione nel dettaglio delle attività da realizzare.
Tale protocollo operativo è stato sottoscritto dall’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” in data 10.08.2007 con Italia Lavoro S.p.A (all.2) per le realizzazione delle suddette azioni e nel quale vengono stabiliti i seguenti macro-obiettivi :

 implementare un modello di servizi integrato in grado di rendere strutturale e permanente il servizio centrale di placement finalizzato alla realizzazione al lavoro dei giovani laureati e laureandi;
 ampliare la rete di relazioni con soggetti pubblici e provati, attivi nel mercato del lavoro, al fine di promuovere l’occupabilità e l’occupazione dei giovani laureati e laureandi;
 attivare e gestire entro il 31.12.2008 n. 2.800 tirocini di inserimento lavorativo, attraverso l’implementazione dei servizi di placement funzionali alla gestione dei tirocini; la promozione del Progetto FIxO presso gli studenti e le aziende.
Le risorse economiche destinate all’Università per la realizzazione la realizzazione dell’Azione 1 (promozione e sviluppo dei servizi di placement universitario finalizzati all’incremento dell’occupabilità e dell’occupazione) ammontano ad € 50.000.

Il Senato Accademico prende atto.
 

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

2.3) COMUNICAZIONE.

Il Rettore ricorda che la Commissione per l’Eccellenza ha concluso i lavori ed il professor Matthiae, Coordinatore della Commissione, ha inviato un documento relativo alla istituzione di un Istituto di Alta Formazione e Studi Avanzati. Il documento verrà esaminato dagli Uffici dell’Amministrazione, quindi sarà sottoposto all'approvazione del Senato Accademico nella prossima seduta.

Il Senato Accademico prende atto.
 

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

2.4 – 2.14) COMUNICAZIONI.
2.4 Inaugurazione anno accademico 2007-2008.

Il Rettore comunica che venerdì 30 novembre p.v. vi sarà l’inaugurazione dell’anno accademico 2007-2008,  il 705° anno dalla fondazione della Sapienza. Il programma è articolato in due parti: nella prima  è prevista la relazione del Rettore, gli interventi dei Rappresentanti degli studenti e del personale tecnico amministrativo e la Lezione magistrale,  seguirà l’intervento del Ministro Mussi. Alle ore 11 avrà termine la prima parte ed  inizierà la seconda in cui è previsto l'arrivo di Sua Santità Papa Benedetto XVI, che verrà accolto dal Rettore e dal Ministro e terrà una Lezione magistrale. Alle ore 12 seguirà  l'inaugurazione della Cappella Universitaria che, come noto,  è stata ristrutturata. La giornata avrà  inizio alle ore 9.15 e terminerà alle ore 13.

2.5 Secondo Forum Europeo sulla Quality assurance.
Il Rettore informa che l’Università Sapienza di Roma è stata prescelta dall’European University Association (EUA) per ospitare dal 15 al 17 Novembre 2007 il secondo Forum Europeo sulla Quality assurance.
Il Forum, che si svolgere nell’ Aula Magna, è organizzato dalle associazioni ENQA, ESIB, EUA and EURASHE a cui la recente Conferenza di Londra dei Ministri per l’Università ha affidato il compito di facilitare la condivisione delle buone pratiche e del continuo miglioramento della qualità nella European Higher Education Area anche attraverso un processo di confronto permanente, da attuarsi attraverso l’organizzazione annuale degli European ualità Assurance Fora.
Durante il Forum circa 450 rappresentanti di oltre 40 Paesi – rettori e prorettori, esponenti di agenzie per la valutazione, responsabili della qualità, studenti, studiosi dei sistemi di istruzione superiore – discuteranno sulle esperienze e sui fattori di successo e di ostacolo nell’applicazione degli European Standards and Guidelines for ualità Assurance.

2.6 Patto per l’Università e “Misure per il risanamento finanziario e l’ incentivazione dell’efficacia e dell’efficienza del sistema universitario”
Il Rettore fa distribuire un suo articolo pubblicato sul giornale Il sole 24 ore del 12 ottobre 2007 dal titolo “Atenei, spendere meglio si può”, relativo al Patto per l’Università (all.1). In tale articolo mette in evidenza che due sono i punti affinché il Patto possa essere sostanziato. Anzitutto nell’andamento del FFO deve essere tenuto conto degli oneri derivanti dagli aumenti automatici delle retribuzioni dei docenti e del personale tecnico-amministrativo, che attualmente le Università assumono su di sé senza ricevere alcun finanziamento aggiuntivo. In secondo luogo deve essere ipotizzato un sistema compensativo per le spese improprie sostenute dalle università che hanno una o più facoltà di medicina e chirurgia a favore del sistema sanitario nazionale.
Questi interventi costituirebbero una base per mettere in atto quei comportamenti virtuosi previsti dal Patto, in particolare il rispetto assoluto del tetto del 90% di spese per il personale sul totale del FFO. Il fine ultimo non è di spendere meno per l’università italiana. In termini di spesa annua per uno studente siamo già il fanalino di coda con 4.167 euro, circa un terzo in meno rispetto alla media Ocse. Si tratta invece di spendere meglio, per far crescere il Paese sul piano culturale ed economico e per consentire alle università di essere davvero competitive e di imporsi nell’attuale processo di internazionalizzazione dei saperi.

2.7 Conferenza di programmazione finanziaria e di bilancio Sapienza Atenei federati.
Il Presidente ricorda che il Consiglio di amministrazione nella seduta del 18 settembre scorso, nel definire la disciplina transitoria per l'applicazione del Regolamento per l'amministrazione, la finanza e la contabilità, ha deliberato l'applicazione dell'art. 6 comma 2 che prevede la convocazione, entro il 30 settembre 2007, della Conferenza di programmazione finanziaria e di bilancio Sapienza - Atenei federati per la fase di previsione 2008. Un primo incontro si è tenuto il 27 settembre, il secondo il 3 ottobre per approfondimenti tecnici e condividere il sistema di rilevazione dei dati funzionali alla quantificazione del fabbisogno di ciascun Ateneo.
Ricorda inoltre la tempistica di approvazione dei bilanci di previsione da parte degli Atenei federati (10 dicembre) e degli altri Centri di spesa (20 novembre). Ribadisce che la fase di previsione per l'esercizio finanziario 2008, avviata con la Conferenza di programmazione finanziaria e di bilancio, dovrà essere definita non solo sulla base delle decisioni del Senato accademico in ordine al programma di attività e al piano di sviluppo, ma dovrà essere coerente con il programma triennale da redigere in applicazione del decreto ministeriale che fissa le linee di programmazione delle università per il triennio 2007-2009. La programmazione dovrà tenere conto anche di quanto stabilito dai ministri dell'Economia e dell'Università nel "Patto per l'università e la ricerca" che prevede gli interventi per il risanamento finanziario e l'incentivazione del sistema universitario.

2.8 Legge finanziaria 2008.
Il Presidente comunica che il Consiglio dei Ministri del 28 settembre ha varato la manovra per il 2008 approvando in via preliminare il disegno di legge finanziaria per il 2008 e il decreto legge di accompagnamento.
Si ritiene opportuno segnalare i commi applicabili direttamente all’Università o ad essa riconducibili, in quanto ente ricompreso nell’area “Pubbliche Amministrazioni”, ex art. 1 comma 2, D.Lgs. n° 165/2001, che avranno maggior impatto nell’attuale fase di programmazione e di previsione per il 2008.
I principali provvedimenti contenuti nel disegno di legge possono essere così riepilogati:
Art. 52 - Strumenti per elevare l’efficienza e l’efficacia del sistema universitario nazionale
Nello stato di previsione del Ministero dell’Università e della Ricerca è istituito un Fondo con una dotazione finanziaria di 550 milioni di Euro per ciascuno degli anni 2008, 2009 e 2010, ai fini del cofinanziamento dello Stato agli oneri lordi per gli adeguamenti retributivi per il personale docente e per i rinnovi contrattuali del restante personale delle Università, nonché in vista degli interventi da adottare in materia di diritto allo studio, di edilizia universitaria e per le altre iniziative necessarie inerenti il sistema delle Università.
Tale somma è destinata ad aumentare il Fondo di finanziamento ordinario per le Università (FFO), per far fronte alle prevalenti spese per il personale e, per la parte residua, ad altre esigenze di spesa corrente e d’investimento individuate autonomamente dagli Atenei.
Tale fondo è comprensivo degli importi indicati nel successivo art. 95 commi 8 e 14 del disegno di legge.
L’assegnazione delle risorse di cui al comma 1 è subordinata all’adozione entro gennaio 2008 di un Piano programmatico, approvato con decreto del Ministro dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sentita la Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI).
Art. 95 - Integrazione risorse rinnovi contrattuali biennio 2006-2007 e risorse rinnovi contrattuali biennio 2008-2009
Il comma 8, con riferimento alle amministrazioni pubbliche non statali diverse da quelle indicate ai commi 6 e 7, in deroga all’articolo 48, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, stabilisce che i corrispondenti maggiori oneri di personale del biennio contrattuale 2006-2007 sono posti a carico del bilancio dello Stato, per un importo complessivo di 272 milioni di euro per l’anno 2008 e di 58 milioni di euro a decorrere dal 2009, di cui, rispettivamente 205 milioni di euro e 39 milioni di euro per le università, già inclusi nel fondo di cui all’articolo 52, comma 1, del ddl in parola.
Il successivo comma 14, con riferimento al personale dipendente da amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall’amministrazione statale, stabilisce che gli oneri derivanti dai rinnovi contrattuali per il biennio 2008-2009 sono posti a carico dei rispettivi bilanci ai sensi dell’articolo 48, comma 2, del medesimo decreto legislativo.
In particolare, per il personale delle università, incluso quello di cui all’articolo 3, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 16, i maggiori oneri derivanti dai rinnovi contrattuali per il biennio 2008-2009 sono inclusi nel Fondo di cui all’art. 52, comma 1, del ddl della Manovra per il 2008.
Art. 76 - Contenimento dei costi delle amministrazioni pubbliche
Tale articolo, al comma 7, stabilisce che, al fine del contenimento delle spese di funzionamento delle proprie strutture, le amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 adottano piani triennali per l’individuazione di misure finalizzate alla razionalizzazione dell’utilizzo:
- delle dotazioni strumentali, anche informatiche, che corredano le stazioni di lavoro nell’automazione d’ufficio;
- delle autovetture di servizio, attraverso il ricorso, previa verifica di fattibilità, a mezzi alternativi di trasporto, anche cumulativo;
- dei beni immobili ad uso abitativo o di servizio, con esclusione dei beni infrastrutturali.
Art. 79 - Disposizioni di carattere generale di contenimento e razionalizzazione delle spese
Il comma 4 fissa il limite delle spese annue di manutenzione ordinaria e straordinaria degli immobili utilizzati dalle Amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, che, a decorrere dall’anno 2008, non possono superare la misura del 3 per cento del valore dell’immobile utilizzato. Detto limite di spesa è ridotto all’1 per cento nel caso di esecuzione di interventi di sola manutenzione ordinaria.
Per gli immobili in locazione passiva, è ammessa la sola manutenzione ordinaria nella misura massima dell’1 per cento del valore dell’immobile utilizzato.
Secondo quanto disposto dal comma 9, a decorrere dall’anno 2008 gli enti ed organismi pubblici inseriti nel conto economico consolidato della P.A. riducono le proprie spese di manutenzione ordinaria e straordinaria in modo tale da rispettare i limiti previsti nel presente articolo. L’eventuale differenza tra l’importo delle predette spese relative all’anno 2007 e l’importo delle stesse, rideterminato a partire dal 2008 secondo i criteri del presente articolo è versato annualmente all’entrata del bilancio dello Stato entro il 30 giugno.
Il successivo comma 10 abroga il comma 2 dell’art. 22 del decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006 n. 248, riguardante la “Riduzione delle spese di funzionamento per enti ed organismi pubblici non territoriali” (riduzione dei consumi intermedi).
Art. 84 - 8 per mille e 5 per mille
Anche per l’anno 2008 è stabilita la destinazione di una quota pari al 5 per mille dell’IRPEF, secondo le scelte del contribuente, per varie finalità, tra cui il finanziamento alla Ricerca Scientifica e dell’Università.
Art. 92 - Contenimento degli incarichi, del lavoro flessibile e straordinario nelle pubbliche amministrazioni
Il comma 3 stabilisce che le università e gli enti di ricerca possono avvalersi di contratti di lavoro flessibile per lo svolgimento di progetti di ricerca e di innovazione tecnologica i cui oneri non risultino a carico dei bilanci di funzionamento degli enti o del Fondo di finanziamento degli enti o del Fondo di finanziamento ordinario delle università.
Inoltre, il comma 4 riduce ulteriormente la percentuale dei contratti di collaborazione nella P.A., fissata dalla Legge Finanziaria per il 2006 nella misura del 60%, e per l’anno 2007 nel 40% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2003.
Infatti, con effetto dall’anno 2008, le Università e gli Enti Pubblici potranno avvalersi di personale a tempo determinato o con convenzioni, ovvero con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, nel limite del 15% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2003.
Pur sottolineando la rilevanza delle disposizioni contenute nel testo del disegno di legge, si resta in attesa della promulgazione del testo definitivo della Legge Finanziaria 2008 che potrà contenere ulteriori misure ovvero modificare quelle attualmente previste.

2.9 Intesa per credito agevolato a studenti universitari.
Il Rettore comunica che i Ministri di Università e Ricerca, Politiche giovanili e Riforme e innovazioni nella Pubblica Amministrazione hanno firmato un protocollo d'intesa volto ad agevolare l'accesso al credito dei giovani. L'obiettivo è quello di favorire una maggiore mobilità sul territorio degli studenti, mediante finanziamenti garantiti per il pagamento delle spese di intermediazione immobiliare. Il Ministero per le Politiche giovanili si impegna a destinare l'intera somma del "Fondo per il credito ai giovani" di 10 milioni di euro per gli anni 2007 e 2008. Per finanziare lo stesso fondo, il Ministero per le Riforme e innovazioni nella Pubblica Amministrazione garantirà per gli anni 2007 e 2008 l'incremento di 3 milioni di euro che serviranno all'acquisto di pc portatili con connettività wi-fi. Il Ministero dell'Università e della ricerca, in collaborazione con gli Atenei italiani, si impegna a mettere a disposizione un sistema informativo di accreditamento degli studenti aventi diritto ai finanziamenti. Alle iniziative promosse dal protocollo potranno contribuire, mediante sponsorizzazioni, anche soggetti privati.

2.10 Affari contabili
Il Rettore comunica che il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 2 ottobre 2007 ha approvato le variazioni di bilancio riferite a settembre 2007 per le quali il Collegio dei Sindaci si è già espresso favorevolmente e il Conto consuntivo consolidato 2006.

2.11 Rimborso parziale delle tasse universitarie di iscrizione e immatricolazione a favore dei dipendenti a tempo indeterminato dell'Università. Anno accademico 2007-2008.
Il Rettore comunica che il Consiglio di Amministrazione del 2 ottobre 2007 ha autorizzato il rimborso parziale delle tasse universitarie, pari al 50%, per l'anno accademico 2007-2008, a favore del personale universitario tecnico amministrativo in servizio a tempo indeterminato, immatricolato o iscritto ai corsi di laurea di I e II livello, ai dottorati di ricerca, nonché il contributo di euro 1.000 per l'iscrizione ai master di I e II livello, istituiti dall'Università.

2.12 Premio “Royal Society accademie des sciences Microsoft pour la Science en Europe – Informatique et sciences physiques”.
Il Rettore esprime le più sentite congratulazioni al prof. Giorgio Parisi per il conferimento dell’edizione 2007 del premio “Royal Society accademie des sciences Microsoft pour la Science en Europe – Informatique et sciences physiques”.
Sottolinea che rappresenta per la Sapienza motivo particolare di soddisfazione e orgoglio annoverare all’interno del corpo accademico una personalità di straordinario livello scientifico e culturale come il prof. Giorgio Parisi.

2.13 Nomine Accademia dei Lincei
Il Rettore comunica che i professori Paolo Costantino (Dipartimento di Genetica e Biologia Molecolare), Paolo De Bernardis (Dipartimento di Fisica) e Francesco De Martini (Dipartimento di Fisica) per la classe di Scienze Fisiche, Matematiche e Naturali, sono stati eletti Socio Corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei.
- Il Prof. Paolo Costantino per la categoria V° Scienze Biologiche e applicazioni -Sezione A: Botanica e Applicazioni
- Il Prof. Paolo De Bernardis per la categoria II° Astronomia,Geodesia, Geofisica e applicazioni- Sezione A: Astronomia e Applicazioni
- Il Prof. Francesco De Martini per la categoria III° Fisica, Chimica e applicazioni -Sezione A: Fisica e Applicazioni
Il Rettore esprime le più sentite congratulazioni.

2.14 Lauree honoris causa
Il Rettore comunica che è stata conferita il 22 ottobre la laurea honoris causa in Architettura Unione Europea a Hidenobu Jinna.
Inoltre sarà conferita il 24 ottobre la laurea honoris causa in Architettura Unione Europea a Zheng Shiling.

Il Senato Accademico prende atto.

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

2.15) COMUNICAZIONE

Lettera dei Presidi, dei Presidenti degli Atenei Federati e del Presidente del Collegio dei Direttori di Dipartimento su campagna Repubblica
Il Rettore nel ricordare la seguente lettera trasmessa al personale dell’Ateneo l’11 ottobre u.s., informa il Senato Accademico che si stanno predisponendo tutte le azioni per tutelare con la massima fermezza l’immagine e gli interessi della Sapienza nelle sedi opportune:
“La recente campagna di stampa contro l'Università di Roma "La Sapienza" ripropone una modalità di informazione dell'opinione pubblica superficiale, distorta e mistificatoria sulla gestione e la qualità della più grande Università d'Italia, la prima fra le italiane nelle classifiche internazionali. Immancabilmente, in occasione di decisioni riguardanti appalti consistenti relativi all'edilizia e al funzionamento dell'Università o all'elezione del Rettore, si assiste al tentativo di creare scandali e turbamenti nell'opinione pubblica. Tutto ciò arreca gravi danni a un'istituzione di rilevante prestigio scientifico e culturale, che fa onore all'Italia e sta compiendo passi decisivi per la propria autoriforma, anche con l'attuazione di un sistema federale volto a garantire la massima efficienza. "La Sapienza" dovrebbe essere semmai valorizzata per poter sostenere adeguatamente, in finanziamenti e strutture, il livello che ricopre sul piano internazionale.
"La Sapienza" ha già attuato, negli ultimi tre anni, una serie imponente di provvedimenti e riforme che hanno sensibilmente migliorato la qualità, l'efficienza e la trasparenza del sistema decisionale, dall'elaborazione di un piano edilizio pienamente integrato nel Piano Regolatore Generale della città al piano strategico del prossimo quinquennio, ecc.. Si tratta di decisioni complesse, di difficile attuazione in un contesto articolato come "La Sapienza", ma realizzate o in via di realizzazione proprio grazie a un metodo di governo collegiale che ha permesso di agire in modo significativo e trasparente in una realtà in cui studiano quasi centocinquantamila studenti e operano migliaia di docenti e funzionari tecnico-amministrativi, tutti portatori di proprie specifiche esigenze e opinioni.
Mentre ribadiamo la nostra fiducia nella magistratura ed in una veloce conclusione delle indagini, riteniamo necessario stigmatizzare la pretestuosità scandalistica degli attacchi sistematici effettuati da parte di un quotidiano. Il sistema universitario italiano e in particolare quello romano in cui agisce "La Sapienza" ha bisogno di uno sforzo comune ed equilibrato da parte di tutti i protagonisti per superare le persistenti difficoltà del settore.
I presidi dell'Università di Roma "La Sapienza"
Prof. Carlo Angelici preside della Facoltà di Giurisprudenza
Prof. Roberto Antonelli preside della Facoltà di Scienze Umanistiche
Prof. Francesco Avallone preside della Facoltà di Psicologia 2
Prof. Lucio Valerio Barbera preside della Prima Facoltà di Architettura Ludovico Quaroni
Prof. Luciano Benadusi preside della Facoltà di Sociologia
Prof. Francesco Bossa preside della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali
Prof. Tullio Bucciarelli preside della Facoltà di Ingegneria
Prof. Attilio Celant preside della Facoltà di Economia
Prof. Franco Chimenti preside della Facoltà di Farmacia
Prof. Attilio De Luca preside della Scuola Speciale per Archivisti e Bibliotecari
Prof.ssa Marta Fattori preside della Facoltà di Filosofia
Prof. Luigi Frati preside della Prima Facoltà di Medicina e chirurgia
Prof. Filippo Graziani preside della Scuola Speciale di Ingegneria Aerospaziale
Prof. Fulco Lanchester preside della Facoltà di Scienze Politiche
Prof. Federico Masini preside della Facoltà di Studi Orientali
Prof. Mario Morcellini preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione
Prof. Guido Pescosolido preside della Facoltà di Lettere e Filosofia
Prof. Stefano Puglisi Allegra preside della Facoltà di Psicologia 1
Prof.ssa Gabriella Salinetti preside della Facoltà di Scienze Statistiche
Prof. Benedetto Todaro preside della Facoltà di Architettura Valle Giulia
Prof. Vincenzo Ziparo preside della Seconda Facoltà di Medicina e Chirurgia
I presidenti degli Atenei federati dell'Università di Roma "La Sapienza"
Prof. Vincenzo Campelli presidente dell'Ateneo federato dello Spazio e della Società (A.de.s.so)
Prof. Attilio Celant presidente dell'Ateneo federato delle Scienze Umanistiche Giuridiche ed Economiche
Prof. Salvatore Dierna presidente dell'Ateneo federato delle Scienze Umane, delle Arti e dell'Ambiente Prof. Paolo Lampariello presidente dell'Ateneo federato della Scienza e della Tecnologia (Ast)
Prof. Domenico Misiti presidente dell'Ateneo federato di Scienza delle Politiche Pubbliche e Sanitarie
Il Presidente del Collegio dei Direttori di Dipartimento
Prof. Mario Docci
 

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

3.1) Interrogazione ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del Regolamento del Senato Accademico.

Interrogante: Sig. Brancaccio.

Oggetto dell’interrogazione:

Il signor Brancaccio dichiara quanto segue: “l’interrogazione segue all'incontro che si è appena tenuto con una delegazione di manifestanti che hanno posto il problema della delibera del Senato Accademico del 12 aprile 2007 che prevede il graduale riallineamento delle date per il passaggio dalla laurea triennale alla specialistica e, conseguentemente, una anticipazione graduale del termine di pagamento delle tasse, che crea disagi agli studenti per quanto riguarda l'anticipazione del tempo di laurea progressivo nei prossimi anni. È stata innanzitutto rilevata, nell'incontro con il Rettore ed il Direttore Amministrativo, una incongruenza tra la stessa delibera, di cui ancora non è chiaro il significato autentico, ed il Manifesto degli studi dell’a.a 2007-2008 che dice a chiare lettere: “gli studenti iscritti all'anno accademico 2006-2007 potranno laurearsi entro 31 marzo 2008”, quindi anticipando di un mese il tempo di laurea.
Innanzitutto chiedo che venga specificato il significato autentico della citata delibera, perché all'interno del suddetto incontro con gli studenti che manifestavano ancora non è emerso chiaramente. Questa confusione sta producendo il fatto che nei vari Consigli di Facoltà e nelle varie Facoltà i docenti non sanno se gli studenti, iscritti all'anno accademico 2006-2007, potranno laurearsi entro il 31 marzo 2008, o entro il 30 aprile 2008. E’ un problema che a mio giudizio va verificato, quanto meno varando un'altra delibera che specifichi il significato di quella del 12 aprile, che risulta in qualche modo incongruente rispetto al Manifesto degli studi, oppure se si è deciso con questa delibera di anticipare già da questo anno, sulla base alle direttive del MIUR, il tempo di laurea al 31 marzo 2007. Bisogna dirlo esplicitamente, perché se così fosse la delibera sarebbe fortemente contestata dagli studenti che avvertono questo disagio.
Credo che dobbiamo dare una risposta a questa tematica nel più breve tempo possibile”.

Il Rettore, come già esplicitato nell'incontro con gli studenti, fa presente che il problema consiste nell’interpretare la congruità della delibera del 12 aprile 2007 con il Manifesto degli studi, al tal fine verrà costituito un Gruppo di lavoro composto dagli studenti Brancaccio e Massimiliani, dal prof. Lucisano e dalla dott.ssa Natale.
Non ritiene che il Senato Accademico debba deliberare nuovamente, perché la citata delibera è chiara e lascia molte possibilità di apertura.

Il signor Brancaccio rinnova la sua richiesta di conoscere se gli studenti iscritti all’a.a. 2006-2007 si possono laureare entro il 31 marzo 2008, o entro il 30 aprile 2008.

Il Rettore ribadisce che la problematica verrà esaminata dal Gruppo di lavoro ed entro una settimana verrà data risposta agli studenti.
Fa presente infine che ai sensi del citato regolamento sarà data risposta alla interrogazione non oltre la seduta successiva.

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

3.2) Interrogazione ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del Regolamento del Senato Accademico.

Interrogante: Sig.ra Massimiliani.

Oggetto dell’interrogazione:

“L’interrogazione riguarda una delibera di questo Senato in data 12 aprile 2007. In quella sede fu approvato il graduale riallineamento delle date di immatricolazione alle specialistiche e di pagamento delle tasse per i laureandi. Al ritorno dopo l’estate la lettura dell’art. 22 del Manifesto degli Studi (hanno titolo a non pagare le tasse per il nuovo anno accademico i laureandi che intendano conseguire il titolo entro il 31 marzo 2008) ha generato condivisibili obiezioni da parte degli studenti, soprattutto da parte di quelli che avevano programmato di laurearsi entro la sessione di aprile-maggio, riferendosi al Manifesto degli Studi dell’anno precedente. Crediamo che non si possano effettuare questo tipo di cambiamenti in corso d’opera, e facendo anche riferimento alla parte della delibera del 12 aprile in cui il Rettore si sarebbe impegnato ad approfondire la ricaduta politica di tale decisione, vogliamo ricordare il punto 3 di suddetta delibera in cui l’esecutività della stessa veniva subordinata ad una disciplina transitoria da sottoporre nuovamente al Senato. Chiediamo che essa riguardi tutti i laureandi dell’anno accademico 2007/2008 e che venga presa in esame alla prossima seduta”.

Il Rettore fa presente che ai sensi del citato regolamento sarà data risposta non oltre la seduta successiva.
 

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

3.3) Interrogazione ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del Regolamento del Senato Accademico.

Interrogante: prof. Todaro.

Oggetto dell’interrogazione:

“Magnifico Rettore, gli esperti che curano la gestione del sito web della Facoltà di Architettura “Valle Giulia” hanno segnalato che il traffico di visite è tale da giustificare l’interesse, da parte di qualche Ente economico, ad essere presente con inserzione di banner a pagamento.
Stiamo prendendo in considerazione questa possibilità con tutte le dovute attenzioni a tutelare, con l’opportuna scelta dei soggetti e dei modi, la dignità dell’Istituzione.
Chiedo formalmente se ciò sia concesso, facendo presente che, nella nostra fattispecie, l’introito atteso ci permetterebbe di sostenere alcune spese aggiuntive di cui, a titolo puramente indicativo, cito quella del supplemento di pulizie nell’arco della giornata (non previste dal contratto standard della Sapienza e di cui c’è per noi necessità assoluta) – ora la Facoltà paga 600€ mensili per questa funzione aggiuntiva poiché frequentata in modo intenso da 6.000 studenti in 5.000 metri quadrati e, sempre ad esempio, i bagni dopo le 11 di mattina sono impraticabili. Abbiamo bisogno di fonti di reddito e questa potrebbe essere una. In caso di risposta negativa, avremmo, ovviamente, bisogno di integrare il contratto per le pulizie aggiuntive.”

Il Rettore fa presente che ai sensi del citato regolamento sarà data risposta non oltre la seduta successiva.
 

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

Alle ore 16.05 entra nella sala della riunione il professor Chimenti.

3.4) Interrogazione ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del Regolamento del Senato Accademico.

Interrogante: Sig. Rizzo


“Il sig. Rizzo fa presente che da più di un anno riceve continue richieste da parte di alcuni studenti fuori corso della Facoltà di Medicina e Chirurgia 1, immatricolati prima del 1986/87, i quali, a causa dei vari cambiamenti dell'Ordinamento didattico e , per la delibera del Senato Accademico del 11.7.2002 in cui l’Ordinamento didattico precedente alla riforma del 1986 della Tab. XVIII (cosiddetto Vecchio ordinamento) è stato progressivamente disattivato, si trovano nell'obbligo di passaggio all’ ordinamento attualmente attivo e correlati obblighi di frequenza, pur avendo un'età non più da studenti e svolgendo una attività lavorativa. Pertanto, tali studenti chiedono all’Amministrazione di avere la possibilità di essere incardinati nell’Ordinamento (Tab. XVIII/1996) precedente all’attuale, con equiparazione e correlati obblighi di frequenza.
Gli studenti nella suddetta condizione dovrebbero poter operare la scelta sia di essere incardinati nel nuovo ordinamento, come previsto da detta delibera, sia , previa domanda al Preside, di chiedere di poter sostenere gli esami presso le vigenti Commissioni uniche, nominate dal Preside, che dovranno verificare nelle prove di esame il superamento del debito formativo derivante dalla obsolescenza dei contenuti dottrinari dei corsi a suo tempo seguiti.
Si allega la delibera del Consiglio della Facoltà di Medicina e Chirurgia 1 del 18 ottobre 2007.”

Il Rettore fa presente che ai sensi del citato Regolamento sarà data risposta non oltre la seduta successiva.
 

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

4) SAPIENZA UNIVERSITA’ DI ROMA - RELAZIONI INTERNAZIONALI

L’Università degli Studi di Roma La Sapienza è nata nell’era dell’ecumenismo accademico delle grandi università europee; ed oggi Sapienza Università di Roma mantiene nelle sue Relazioni Internazionali un impegno strategico e di eccellenza con la mobilitazione delle sue migliori risorse umane e strutture accademiche rappresentate, tra l’altro, nel Consiglio Universitario per le Relazioni Internazionali (C.U.R.I.). Il Consiglio “opera con la Ripartizione IX – Relazioni Internazionali, nella promozione e nell’impulso di attività, programmi e iniziative a carattere internazionale, nonché nell’individuazione e valutazione delle linee strategiche nell’ambito del processo di internazionalizzazione da proporre agli organi di Governo” (D.R. 17 marzo 2005)”.
Al compito di promozione e sviluppo dei programmi in ambito internazionale affidato al CURI, si affianca il lavoro della Ripartizione IX Relazioni internazionali riorganizzata nel 2004 (DD 31.12.2003), ed ancora sottodimensionata rispetto alle funzioni previste, ancor più se comparate ad analoghe aree di Università di pari rilievo italiane ed europee.
La Ripartizione rappresenta, infatti, solo l’1 per cento del personale in servizio presso l’amministrazione centrale, di fronte ad un’utenza di studenti, laureati e docenti che direttamente – tramite la partecipazione a gruppi di lavoro, commissioni, conferenze o seminari – o indirettamente – tramite la partecipazione a bandi o iniziative gestite dalla Ripartizione - raggiunge ormai centinaia di unità.
La Ripartizione IX è suddivisa in tre settori che riguardano rispettivamente gli accordi bilaterali e l’internazionalizzazione; la partecipazione a iniziative e programmi dell’Unione Europea di formazione e ricerca; la cooperazione allo sviluppo.
Alla struttura originaria si è affiancato poco tempo dopo lo Sportello per la progettazione europea che oltre a complementare l’azione di informazione e promozione dei bandi europei di interesse per l’Università, offre assistenza tecnico-scientifica alla progettazione, in particolare alla predisposizione di progetti di cooperazione con i paesi terzi nel settore della cooperazione culturale e della cooperazione allo sviluppo, da finanziare con fondi comunitari.
L’assistenza è completata con il regolare monitoraggio delle pratiche presso le competenti istituzioni comunitarie. A seguito della nuova formulazione della politica comunitaria nel settore della cooperazione con i paesi terzi (di sempre maggior interesse per la comunità scientifica e accademica alla luce dei numerosi programmi di finanziamento a favore di tutte le questioni di genere e di sviluppo umano e sociale) il contributo dello Sportello sarà anche fornito per la realizzazione di giornate informative-formative sui nuovi orientamenti della politiche europee, la cui conoscenza rimane indispensabile per la partecipazione delle università non solo ai progetti (con l’acquisizione dei relativi finanziamenti) ma anche ai processi normativi e regolamentari nel settore dell’istruzione superiore destinati ad avere impatti non trascurabili sull’attività scientifica e di ricerca.
La dimensione europea e la partecipazione della Sapienza ai grandi programmi comunitari (Erasmus, Socrates, Leonardo, Tempus, Erasmus Mundus ed altri) forniscono un valore aggiunto alla corrente attività istituzionale nei settori della didattica, della ricerca scientifica, della formazione dei ricercatori e dell’interscambio delle esperienze e delle conoscenze accademiche.
Il ruolo e la presenza della Sapienza nelle diverse aree del mondo è caratterizzato da una crescita esponenziale degli accordi di collaborazione culturale ed accademica su base di Convenzioni e protocolli esecutivi – ormai oltre 300 – a cui si sono aggiunti i programmi speciali delle Giornate della Sapienza nel mondo, in aree di particolare importanza per i rapporti interuniversitari e per i programmi congiunti: fra cui Francia, Spagna, Germania, Russia, Ungheria ed area balcanica in Europa; Argentina, Cile, Cuba e regione caraibica; Australia, Yemen, Iran, Iraq, Siria, Turchia e Medio oriente; paesi della regione caucasica e dell’area mediterranea; per concludere con Cina, India, Giappone, Corea e naturalmente Stati Uniti d’America.
L’anagrafe di questi accordi è oggi in avanzato corso di ampliamento a tutte le esperienze di cooperazione interuniversitaria non formalizzate tramite convenzioni istituzionali. Questo consentirà una migliore governabilità dell’università nonché una ulteriore intensificazione della partnership con altri atenei del mondo.
I tradizionali rapporti culturali e scientifici con le grandi Organizzazioni Internazionali rappresentano una continua attività di collaborazione in sede istituzionale (Nazioni Unite, Unesco, Unicef, FAO, WTO, Consiglio d’Europa, Banca Mondiale, ecc.); in sede scientifica con l’accoglienza, fra l’altro, di riunioni scientifiche sia di area che di collaborazione interuniversitaria binazionale: fra queste ultime le esperienze delle Giornate italo-francesi ed italo-tedesche, in collaborazione con i rispettivi Atenei ed Ambasciate, hanno rappresentato una successione di eventi di particolare rilievo, destinati a consolidarsi nel tempo.
Una proiezione particolarmente importante dei rapporti internazionali è costituita dalla Cooperazione internazionale allo sviluppo in ambito universitario che ha avuto uno sviluppo volontario e decisivo con l’adozione della Carta dei principi e della Dichiarazione di missione della Sapienza nella cooperazione internazionale allo sviluppo da parte del Senato Accademico lo scorso 30 gennaio 2007. Fondamentale in questa ottica appare l’aver assunto, con i citati documenti, gli obiettivi di sviluppo del Millennio sottoscritti dalla comunità internazionale quale piattaforma condivisa e concordata per i programmi di formazione e ricerca della Sapienza in questo ambito. Tra questi vi sono il completamento del corso interfacoltà sugli Obiettivi di sviluppo del Millennio già approvato dal Senato Accademico lo scorso 30 gennaio, il potenziamento dei collegamenti con le Organizzazioni internazionali in modo particolare con quelle che hanno sede a Roma – FAO, IFAD, WEP - con la possibilità di siglare convenzioni valide per la Sapienza nella sua totalità che prevedano seminari e stage per i nostri studenti, sulla scorta di quanto già avviene per singoli Dipartimenti; la definizione di un “Protocollo dell’accoglienza” dell’Università rivolto a studenti, ricercatori e studiosi stranieri alla Sapienza volto a favorire ed incentivare una maggiore integrazione con altri atenei europei ed extra europei e strettamente collegato alla cooperazione, poiché - come indicato nella Carta dei Principi -, la Sapienza si impegna a promuovere l’accesso allo studio ed alla ricerca senza discriminazioni.
Viene anche proposta l’attivazione di una Scuola di alta formazione nella cooperazione internazionale allo sviluppo che, date le competenze maturate all’interno della Sapienza ed in virtù della particolare sensibilità ed attenzione dimostrata verso un approccio etico e responsabile alla cooperazione allo sviluppo, si dovrebbe avvalere di docenti inquadrati con significative esperienze nel settore e di volontari provenienti da programmi di dottorato, e dovrebbe sollecitare la partecipazione di studiosi dello sviluppo, di esperti di alto livello del Nord e del Sud, di organizzazioni multilaterali e bilaterali, di organizzazioni non governative e ONLUS, capaci di trasmettere conoscenze utili, esperienze operative ed i risultati di buone e cattive pratiche di cooperazione.
Infine, la promozione e il finanziamento di programmi e progetti specifici mediante la destinazione di una quota del proprio bilancio (tendenzialmente lo 0,7% come deciso dalle Nazioni Unite) al finanziamento (o co-finanziamento) di progetti mirati e specifici secondo precise priorità geografiche e settoriali da erogare con appositi bandi che avranno, tra le loro finalità, anche il monitoraggio
I numerosi rapporti con le istituzioni italiane si sono anch’essi sviluppati su linee di continuità e novità; fra queste ultime ricorderemo i programmi speciali con alcuni enti e amministrazioni (Ministero degli Esteri e Coasit; Ministero dell’Università e Cuia; Ministero dei Beni Culturali e Comitato Nazionale Altiero Spinelli; e così via); con quelle regionali ed in particolare con la FAO (bandi per contributi di ricerca e borse di studio per il 60° anniversario), con la Regione Lazio (bandi per contributi di ricerca e borse di studio per l’Argentina), per il centenario di Altiero Spinelli e per il 50° anniversario dei Trattati di Roma (bandi per contributi di ricerca); con quelle locali riferite in modo particolare al Cantiere Europa del Comune di Roma.
Certamente non ultimi sono poi i nuovi e importanti rapporti internazionali sviluppati d’intesa con le Università Italiane in ambito CRUI (come la costituenda università italo-turca); in ambito regionale con la CRUL (come i recenti accordi formalizzati con talune università sudamericane); e quelli con le Università di Roma: esemplari in proposito le relazioni congiunte delle università pubbliche della capitale per il Forum parigino della Rete Unica e per la cooperazione accademica con alcune università argentine, per lo sportello presso l’università di Pechino, per la progettazione a favore dei bandi Leonardo per giovani laureati.
Nel quadro dei rapporti istituzionali non possono essere trascurate le numerose delegazioni di università e di governo stranieri che con frequenza rendono visita al Rettore ed alla Sapienza con l’obiettivo di inaugurare, sviluppare e perfezionare accordi di cooperazione universitaria, molto spesso di grande rilievo. Nell’ultimo anno 2006-07, per esempio, si è trattato di 40 delegazioni accademiche e 18 ambasciatori.
In un contesto globale in cui la mobilità internazionale di studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo si è accresciuta di numero ed intensificata per qualità ancora più Sapienza dovrà caratterizzarsi per capacità di attrazione ed accoglienza di studiosi stranieri di riconosciuto prestigio.
Agli strumenti tradizionali e tuttora sostenuti dei viaggi di istruzione, dei professori visitatori, delle azioni di mobilità, degli accordi di scambio si sono aggiunti in modo sempre più consistente i movimenti di persone legati a programmi di alta qualificazione. Master e dottorati con titoli congiunti o in co-tutela e progetti di ricerca internazionale sono le manifestazioni di punta di questo fenomeno in forte e qualificata espansione, favorito dalla sempre più ampia offerta di percorsi internazionali e dal reciproco riconoscimento dei crediti e dei titoli universitari.
Maggiore autonomia e decentramento sono stati attuati affidando agli atenei federati alle facoltà ed ai dipartimenti, la gestione dei programmi di spesa relativi a scambi culturali, viaggi di istruzione e accordi bilaterali di collaborazione sulla base degli indirizzi e degli standard proposti dal CURI, ed approvati dal Senato, prevedendo la possibilità di ripartire diversamente, rispetto ai capitoli di provenienza, i fondi attribuiti.
Il coinvolgimento personale e diretto nelle molteplici attività e gruppi di lavoro delle Relazioni Internazionali di molte centinaia di docenti, studenti e personale di Sapienza ha ampliato, per contagio, la sensibilità su questi programmi. Un grande impegno è stato posto nella diffusione dell’informazione, anche tramite comunicazioni mirate. Particolarmente apprezzate sono la Newsletter settimanale personalizzata F1RST, che ha, ad oggi, 1.720 iscritti, con notizie e documenti sui bandi regionali nazionali ed europei che finanziano la ricerca; e la Newsletter mensile sulle attività delle Relazioni Internazionali, con bandi e notizie di particolare interesse, che viene inviata ad un vasto indirizzario di mail che comprende i responsabili delle strutture della Sapienza, una lista di iscritti e un indirizzario di circa 800 docenti e ricercatori. A queste si accompagnano le giornate di presentazione dei diversi programmi così come le visite su richiesta di facoltà e dipartimenti per illustrare le possibilità offerte per la cooperazione internazionale, nell’intento di favorire la partecipazione a programmi ed attività internazionali, tuttora sottodimensionata rispetto al grande potenziale di risorse scientifiche ed umane della nostra Università
Pertanto l’informazione e l’accesso diretto a programmi ed attività internazionali permane un’azione di grande impegno ed anche di opportunità innovative.
La nuova sede a Palazzo Baleani costituisce, infine, la principale occasione di riorganizzazione della IX Ripartizione: cosa che è attualmente ed ulteriormente in corso di realizzazione con l’offerta di nuovi servizi con la presenza di collaborazioni esterne grazie a studenti collaboratori e stagisti non italiani; con la prospettiva della promozione di nuovi servizi quali quelli orientati all’accoglienza e alla mobilità internazionale; con la più stretta contiguità anche logistica con consorzi interuniversitari quali il CUIA e l’Unimed; e con la inaugurazione di nuove attività formative fra cui, fondamentali, quelle linguistiche
Il collegamento della Ripartizione con altre ad essa contigue per attività e programmi e la partecipazione attiva alla governance collegiale dell’Università hanno rappresentato e rappresentano un impegno programmatico destinato ad ulteriori sviluppi per rafforzare la capacità dell’Ateneo nell’accrescere la proiezione internazionale delle sue attività di formazione e di ricerca.
Il documento del Nucleo di Valutazione Strategica nelle sue conclusioni, sottolinea anch’esso modalità e tempi di attuazione di interventi coerenti con le indicazioni proposte e necessari per lo sviluppo delle relazioni internazionali di Sapienza Università di Roma.

Alle ore 16,15 entra nella sala della riunione il prof. Scalzo ed esce il prof. Caravale.

Entrano nella sala della riunione il prof. Cagiano de Azevedo e la dott.ssa Cammisa.


Il Rettore invita il prof. Cagiano de Azevedo ad illustrare la relazione.

Il prof. Cagiano de Azevedo fa presente che ”la relazione sintetizza una attività estremamente importante che figura tra gli indirizzi strategici dell'Università. Le relazioni internazionali per la Sapienza sono state sempre una parte essenziale della propria attività.
Rileva che attraverso l'organizzazione della Sapienza in Atenei Federati si è ripensato ad una parte della governance delle relazioni internazionali per quanto concerne l’attività legata agli accordi bilaterali, agli scambi culturali, ai viaggi di istruzione ed ai convegni e congressi. L’introduzione di una governance di tipo accademicamente federale ha avuto, a suo giudizio, un indirizzo virtuoso con qualche passaggio vizioso, peraltro, fatale nella riorganizzazione dei servizi.
Segnala che da quest'anno vi sono delle competenze in materia di relazioni internazionali a livello di Ateneo Federato, di Facoltà, di Dipartimento, di Centri competenti e, naturalmente, a livello centrale, come di fatto avviene da sempre: questo è il percorso virtuoso. Il piccolo aspetto vizioso consiste nel fatto che nella ripartizione delle suddette competenze si sono introdotte alcune sbavature, cui si dovrà mettere rimedio. Ad esempio il bando unico consentiva, e consente tuttora, di prevedere entro la fine dell'anno le attività dell'anno successivo; quindi consente a chi riceve le informazioni e le risorse di sviluppare le attività secondo i programmi prestabiliti; invece con la ripartizione sui vari livelli non tutti i livelli rispettano questo sincronismo; comunque col tempo si provvederà a correggere.
Ricorda che il Documento di indirizzo strategico segnala tra le priorità l'anagrafe degli accordi bilaterali e degli accordi culturali della Sapienza. Questo processo è iniziato lo scorso anno: per la parte di progettazione tecnica, è stata predisposta una scheda di questa nuova anagrafe, cui seguirà un periodo pilota di verifica del funzionamento del meccanismo; quindi verrà diffusa per tutta l'Università, in modo tale che tutti i programmi di accordo bilaterale, di cooperazione culturale, scientifica, accademica avranno la possibilità, di essere riconosciuti, e se lo si desidera, di avere un Bollino della Sapienza.
Evidenzia alcune attività che si continuano a denominare “internazionali”, in realtà lo sono sempre di meno, come le attività europee. Ad esempio, in data odierna in Aula Magna si è tenuto un incontro con gli studenti dei programmi Socrates; in mattinata in altra parte dell'Università si è svolto un incontro relativo ai programmi di ricerca del VIII Programma quadro con la presenza dei Funzionari dell’Apre. Tale tipologia di attività in realtà è sempre meno “internazionale” e sempre più interna, il che non la rende più agevole, perché i percorsi sono sempre più parametrizzati. In tal senso segnala l'opportunità di un processo di formazione da estendere, non solo ai problemi del personale amministrativo con nuovi processi di formazione, ma anche al personale docente, soprattutto ai giovani ricercatori che sono coinvolti ed in parte anche privilegiati nelle prospettive del VII Programma quadro.
Ricorda che da alcuni anni sono state sperimentate le Giornate della Sapienza nel mondo in aree di particolare importanza per i rapporti interuniversitari e per i programmi congiunti. D’ intesa con il Rettore nel mese di Marzo del prossimo anno verrà inaugurato l'anno accademico della Sapienza a Buenos Aires, dove sono stati attivati due corsi di laurea e tre master. Per il 2008 sono annunciate analoghe iniziative a Cuba e sono state effettuate proposte per la Romania, i Paesi caucasici e per il Cile su cui il CURI, Consiglio Universitario per le Relazioni Internazionali, non si è ancora pronunciato.
I tradizionali rapporti culturali e scientifici con le grandi Organizzazioni internazionali rappresentano un continua attività di collaborazione in sede istituzionale (ONU, UNESCO e Consiglio d’Europa ecc.)
La Sapienza ha un ruolo molto attivo nelle organizzazioni tipicamente universitarie, come la rete UNICA, la rete EUA; così l’Ateneo è stato prescelto dall’European University Association (EUA) per ospitare dal 15 al 17 Novembre 2007 il secondo Forum Europeo sulla Quality assurance. Sarà un'importante sessione di valutazione dei programmi internazionali, coordinata dal prof. Cristiano Violani.
Si svolgono una quantità enorme di incontri con Ambasciatori, Addetti scientifici, delegazioni accademiche che vengono frequentemente in visita alla Sapienza, in molti casi per cortesia e rappresentanza, in altri con ruoli molto importanti di promozione. Per questi ultimi rivendica il superamento del concetto di rappresentanza e sottolinea il forte impatto sul livello delle iniziative scientifiche e culturali accademiche dell'Università, perché sono promozioni di accordi, di contratti, di borse di studio.
Le forme di accoglienza vanno oggi estese a tutto il sistema accademico; su questo piano la questione è molto problematica, tanto è vero che l'amministrazione della Sapienza si è posta molto seriamente il problema. E’ partito il messaggio di un sistema unico, di una branca dell'amministrazione che si interessi dell'accoglienza nella Sapienza. Questo processo è stato affidato alla Ripartizione IX, che si sta ponendo il problema dei servizi di accoglienza a livello centralizzato che nella Sapienza, data la dimensione, pone problemi particolari.
Coglie l'occasione per ringraziare i colleghi che con delega del Rettore hanno funzioni legate alle relazioni internazionali, che nel corrente anno con il Cinquantesimo anniversario dei Trattati di Roma e con i programmi in altre parti del mondo hanno avuto un ruolo molto importante.
La Sapienza, grazie all’attività del Gruppo di lavoro delle relazioni internazionali è diventata “Università del millennio”; trattasi di un ruolo attivo ed importante nell'ambito dei programmi del Ministero degli affari esteri per quanto riguarda la cooperazione allo sviluppo. Anche in questo caso il 3 novembre p.v. si terrà una riunione del citato Gruppo di lavoro con i rappresentanti del Ministero degli esteri, poiché si stanno preparando due percorsi di formazione: uno d’intesa con la Facoltà di Scienze Politiche ed un altro di intesa con il Ministero degli esteri per i problemi della cooperazione internazionale allo sviluppo nell'ambito dei cosiddetti “Obiettivi del millennio”.
I problemi toccano i livelli istituzionali come la Presidenza della Repubblica, dove è stata allestita una mostra sui temi europei che avverranno nella Sapienza; la Regione Lazio, che ha dato numerosi assegni di ricerca ivi compresi quelli per il Centenario di Altiero Spinelli; il Comune di Roma, attraverso il “Cantiere Europa”; le Istituzioni locali, come il Ministero dell'Aeronautica con cui è stata sottoscritta una convenzione particolarmente preziosa per l'accoglienza degli ospiti.
Esistono importanti rapporti a livello internazionale con Ambasciate ed Istituti di cultura dove vi sono innumerevoli attività a disposizione di tutti. Vi sono iniziative che passano attraverso la CRUI o la CRUL che hanno il coordinamento del sistema universitario italiano: cita il caso della prospettiva di un Programma Italo-turco della CRUI e per la CRUL l’Intesa fra le Università del Lazio per dei programmi di collaborazione con i paesi latino-americani. Rileva che la collaborazione con le Università pubbliche del Lazio è diventata abituale.
Richiama due questioni, la prima legata con la governance: la ripartizione su tutto il sistema universitario dei programmi internazionali pone la necessità, laddove possibile, di rimettere in discussione non soltanto il sistema istituzionale, ma anche i sistemi procedurali. Si possono segnalare progressi importanti in pochissimi mesi che prima non esistevano, come i rapporti per lo sportello degli uffici stranieri nella Sapienza: sono cambiamenti epocali.
Esistono piccole disfunzioni che potrebbero essere risolte con più elasticità e flessibilità, questo non sempre avviene. Richiama l’attenzione su problemi di governance istituzionale, amministrativa, accademica e scientifica, che si associano a quelli dell'informazione. La Ripartizione per le Relazioni internazionali produce newsletter, siti , bacheche, visite alle Facoltà, però le viene rimproverato che non tutte queste attività sono conosciute. La Ripartizione farà del suo meglio affinché le informazioni siano tempestive.
Conclude evidenziando che nel corrente anno la Ripartizione Relazioni internazionali ha avuto come grande novità la nuova sede di Palazzo Baleani. La sua collocazione autonoma è occasione per sottolineare il prestigio che viene riconosciuto all’attività, ma questo ha implicazioni di difficoltà per le singole persone che lavorano nella Ripartizione e dovrà essere ancora l'occasione per ripensare talune forme organizzative dei servizi che si sta cercando di attuare.
La dott.ssa Antonella Cammisa dirige la IX Ripartizione dove lavorano sette unità di personale, sopravvissute alle quindici in precedenza assegnate; tutte molto dedite a questa attività che è qualificante per la Sapienza.
E’ a disposizione per rispondere ad eventuali richieste di chiarimento”.

Al termine dell’esposizione del prof. Cagiano de Azevedo, il Senato Accademico ringrazia con un applauso.

Il Rettore rileva che non è frequente nel Senato Accademico la prassi di applaudire, pertanto, questo applauso sta a significare l'apprezzamento che tutti hanno per questa attività che definisce prestigiosa e qualificante delle relazioni internazionali della Sapienza. Ringrazia, quindi, il prof. Cagiano de Azevedo e la dott.ssa Cammisa per la loro attività.
Sottolinea che anche in sede CRUI e CRUL la Sapienza si distingue dalle altre Università per le relazioni internazionali, perché per alcuni Atenei tali relazioni internazionali significano solo scambio di alcuni studenti, oppure effettuare ricerche in un’Università straniera; invece l’attività di relazione internazionale della Sapienza si configura quasi come l’attività di un Ministero degli esteri perché ha le dimensioni per poter far questo e possiede anche un prestigio indiscutibile, ma lo si deve, per la maggior parte, anche alla dedizione delle persone che lavorano a questa attività.
Il proprio apprezzamento è sincero.
Raccomanda a tutti di partecipare pienamente a queste attività che sono molto importanti per la Sapienza.
Dichiara aperta la discussione.

Il sig. Mauceri si complimenta per le molteplici attività espresse dal prof. Cagiano de Azevedo e portate avanti anche dalla IX Ripartizione. Sottolinea, però, che nella nuova sede di palazzo Baleani, si trova anche un Servizio di prevenzione oncologica, fondamentale per il territorio, che utilizzata anche materiale radioattivo, per cui desidera avere certezze sui controlli effettuati e sui sopralluoghi, in modo che sia garantita la sicurezza sul lavoro per tutti i dipendenti che si trovano nel Palazzo. La Ripartizione IX è ubicata al piano sottostante tale Servizio di prevenzione, dove nei mesi scorsi si è verificata una perdita in una tubazione per lo smaltimento del materiale di scarico delle apparecchiature radiologiche. Auspica quindi controlli accurati, da estendere anche agli edifici limitrofi dove sono posizionate antenne di ripetitori telefonici di grande rilevanza ed anche un’antenna parafulmine in disuso che sembra anch’essa composta da materiale radioattivo.

Il Rettore rileva che quanto evidenziato dal sig. Mauceri è di competenza dell’Ufficio Sicurezza e Prevenzione, a cui verrà inviata la segnalazione.

Il prof. Angelici, in relazione al problema della conoscibilità, richiamato anche dal prof. Cagiano de Azevedo, fa presente che esso ha due valenze:
1) la conoscibilità all'interno, che, certamente, si può perfezionare; chi vuole è in grado di sapere le cose:
2) la conoscibilità all'esterno, su cui ha la sensazione che i rapporti internazionali del sistema Sapienza non siano paragonabili a quelli di nessun altro università italiana, però, in pseudo classifiche l’Ateneo viene collocato quasi sempre agli ultimi posti. Non si riesce a farli conoscere ai cosiddetti " valutatori”. La ragione è sicuramente burocratica, ma di dovrebbe tentare di reagire. Il Censis usa come parametro per valutare i rapporti internazionali soprattutto i finanziamenti ministeriali, con la conseguenza che se un professore è autorevole, quelli della Sapienza spesso lo sono, viene invitato nelle Università straniere, ma non viene calcolato ai fini degli indicatori dei rapporti internazionali. Alcuni anni addietro è stato invitato ad alcune riunioni culturali in Università del Sud America ed in quanto tale non contava ai fini dei parametri, invece un suo allievo che in quel periodo si trovava presso l'Università di Macerata aveva beneficiato di un finanziamento ministeriale per partecipare a dette riunioni, con la conseguenza che l’Università di Macerata è salita nella valutazione dei rapporti internazionali. Ciò è paradossale, occorre cambiare i parametri Censis, pertanto ritiene, disponendo di un osservatorio così importante come la IX Ripartizione, opportuno pubblicare una volta l'anno una brochure che raccolga sistematicamente non solo i rapporti internazionali, bensì tutte le attività internazionali svolte nella Sapienza. Infatti quasi ogni settimana nelle varie Facoltà vi è un collega straniero che tiene una conferenza.

Il prof. Barbera ringrazia vivamente il prof. Cagiano de Azevedo, perché come a tutti è chiaro, in particolare a chi frequenta per ragioni di internazionalizzazione del lavoro della propria Facoltà gli Uffici della IX Ripartizione ed il prof. Cagiano de Azevedo stesso, che con la sua direzione l'ufficio Affari internazionali si è modificato notevolmente, ha quasi rifondato questo ganglio importantissimo per la Sapienza: di questo gli è molto grato.
Pone la seguente domanda: considerato che nei nuovi parametri di valutazione degli Atenei e delle loro Facoltà a livello ministeriale, gli sembra che spicchi l’internazionalizzazione, chiede di sapere come questa attività, che è molto ricca, importante, articolata su diversi livelli e che dà frutti diversificati (rapporti tra facoltà, ricerche in comune con atenei stranieri, scambio di dottorandi e scambio di docenti) possa costituire, in maniera articolata razionalmente, base di valutazione per la Sapienza e per le sue Facoltà nei riguardi del Ministero. In questo quadro rientra un’altra questione forse legata al problema degli affari internazionali, anche se in qualche modo è anche esterna, perché nel parametro internazionalizzazione rientreranno con un peso importante i corsi di laurea magistrale condotti in lingua inglese o in altre lingue internazionalmente riconosciute che permetteranno un maggiore appeal per la qualità della formazione a livello internazionale. Reputa che su tale argomento il Senato Accademico, le Facoltà, il Rettorato ed il prof. Cagiano de Azevedo dovranno ragionare. Predisporrà una breve memoria in questo senso.

La dott.ssa Cammisa, circa le classifiche internazionali rileva che il Censis tiene conto di tre parametri, che sono tutti dati rilevati a livello ministeriale:
1) numero degli studenti Erasmus;
2) quantità dei finanziamenti ministeriali sull'attività internazionale ricevuta dall'Università su alcune iniziative;
3) numero dei progetti di ricerca coordinati o partecipati su finanziamento dell'Unione Europea.
Circa i finanziamenti all’internazionalizzazione fa presente che lo scorso anno alla Sapienza sui progetti presentati inerenti la cooperazione bilaterale sono stati assegnati dal MUR 100 mila euro. Quest'anno sono stati presentati 22 progetti, che non sono pochi, ma non sono tanti se comparati percentualmente al corpo accademico ed al corpo studentesco, come viene calcolato negli indici del Censis.
Si stanno seguendo da qualche tempo le classifiche internazionali. Rileva che, per esempio, il coordinamento di progetti europei da parte dell'Università viene sempre considerato un parametro di elevata qualità, su questo la Sapienza è carente anche perché non esiste, al momento, un “registro” dei contratti di ricerca europei. Pertanto, a breve la Ripartizione Relazioni Internazionali presenterà una proposta al Direttore Amministrativo di censimento dei progetti europei presentati, direttamente firmati dai Dipartimenti.
Si sta seguendo con molta attenzione il piano triennale e le raccomandazioni del Nucleo di Valutazione Strategico.
Sulla presenza di studenti stranieri nella Sapienza, la IX Ripartizione ha dato un contributo con la partecipazione ad un progetto per cui in questo momento vi sono studenti palestinesi sulle lauree specialistiche. Rileva che, purtroppo, alle complicate norme nazionali di accesso degli stranieri all'Università, si aggiungono, per molti versi, le rigidità del nostro sistema di registrazione degli studenti stranieri interamente in italiano.

Il prof. Masini si associa ai ringraziamenti al prof. Cagiano de Azevedo ed alla dott.ssa Cammisa per l’egregio lavoro svolto in questi anni.
Rileva che la vera frontiera delle relazioni internazionali dei prossimi anni consiste nella apertura della Sapienza ai progetti e agli scambi con le università extra europee, intendendo per extra europee le Università della America settentrionale e meridionale e dell’Asia. Occorre attrezzarsi per fare questo, in particolare circa la necessità di poter accogliere studenti di scambio da università straniere con le quali si hanno rapporti, su tali attività si registrano carenze enormi, nonostante la straordinaria disponibilità della IX Ripartizione e la disponibilità dell'Ufficio studenti. La Sapienza deve costituire uno ufficio ad hoc, a suo avviso collocato nella IX Ripartizione, per gestire gli studenti di scambio con le università di tutto il resto del mondo.
La Sapienza invia studenti in Iran, nello Yemen, in Siria, in Cina, in Giappone, nella Corea; lo scorso anno circa 250 studenti della Facoltà di Studi Orientali sono andati nelle Università delle suddette Nazioni.
Si dovrebbe avere la possibilità di accogliere presso la Sapienza anche gli studenti provenienti dai suddetti Paesi, pertanto, chiede formalmente al Rettore ed all’Amministrazione di affrontare la questione con la dovuta urgenza ed impegno.

Il prof. Frati evidenzia tre punti:
1) gli scambi degli studenti Erasmus, su cui la Sapienza soffre del fatto del fatto che ha “Case dello studente” molto scarse in proporzione alla popolazione studentesca: su 150 mila studenti vi sono 1.500 posti letto. Il nuovo programma edilizio tenta di colmare questa lacuna.
2) Occorre intensificare i corsi di laurea in inglese, probabilmente con provvedimenti assunti anche a carico del bilancio dell’Ateneo, prevedendo specifici incentivi.
3) Il coordinamento dei progetti di ricerca dell'Unione Europa che richiede un forte impegno e non tutti sono in grado di assicurarlo, propone che la soluzione sia individuata dal un Gruppo di lavoro composto dai proff.ri Caglioti, Piva e dal dott. Truman.

Il sig. Rizzo chiede che all'interno del Consiglio Universitario delle Relazioni Internazionali venga inserito, se possibile, anche qualche rappresentante degli studenti.

Il Rettore invita il prof. Cagiano de Azevedo a rispondere ai quesiti posti nel corso della discussione.

Il prof. Cagiano de Azevedo ringrazia per i complimenti e per gli apprezzamenti anche a nome della IX Ripartizione.
“Fa presente che:
- per la sicurezza il Rettore ha già evidenziato che la competenza è di altri; comunque, è un problema su cui si sente molto tranquillo perché la IX Ripartizione condivide il secondo piano di palazzo Baleani con il Dipartimento per la sicurezza sul lavoro, che fa notare ogni volta eventuali manchevolezze;
- esiste un comune denominatore negli interventi dei proff.ri Angelici, Barbera e Frati che riguarda le valutazioni per i ranking internazionali, su cui vi sono alcuni punti fermi:
1) i parametri non li decide la Sapienza;
2) qualunque graduatoria venga presa in considerazione, la Sapienza risulta sempre prima;
3) la Sapienza viene penalizzata dagli indicatori relativi, dalle percentuali: i numeri assoluti in taluni casi la premierebbero, naturalmente nelle relazioni internazionali è una discussione che non è fattibile. Invece per i finanziamenti, come ricordava la dott.ssa Cammisa non si ottengono risultati umilianti. Comunque per le cose che si fanno a livello internazionale il ranking della Sapienza dovrebbe essere diverso, le giornata dell’EUA parleranno anche di tale problematica. Reputa che si dovrebbe organizzare una giornata sugli indicatori di valutazione, perché l’Ateneo soffre di scelte altrui.
- Il prof. Angelici ha sollevato anche il problema della visibilità; per quello che riguarda l'interno ha detto bene che molto spesso è un problema di esposizione all'informazione, però sono centinaia i giovani ricercatori, gli studenti ed il personale tecnico-amministrativo per i quali vi è il vincolo per tutta l’attività delle relazioni internazionali, che partecipano direttamente ai progetti internazionali. Comunque, si cercherà di effettuare ulteriori progressi circa l’informazione interna. Sull'esterno si sta rinnovando la brochure in inglese delle relazioni internazionali. Talune indicazioni che ha dato il prof. Angelici saranno molto utili e se ne terrà senz'altro conto, a cominciare dai risultati, che si augura vengano presto, dell’Anagrafe che si sta costruendo sui rapporti internazionali.
- Circa le osservazioni del prof. Barbera rileva che l’importanza dei parametri di valutazione dell'internazionalizzazione all'interno dell'Università lo misura sopratutto sulle risorse che il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione riconoscono alle relazioni internazionali. L’applauso ed il ringraziamento arrivano molto spesso perché la IX Ripartizione è considerata una delle migliori dell'Università; di questo è molto riconoscente. Ma tagli, blocchi e quant'altro nei bilanci, così come la limitata disponibilità di risorse è un problema che hanno tutti. Per quanto lo riguarda la valutazione la darà quando verrà esaminato il bilancio preventivo e verificherà quali e quante saranno le risorse che verranno assegnate alle relazioni internazionali.
- Concorda con il prof. Masini: le Giornate della Sapienza nel mondo sono state tutte extra europee, tranne il caso dell'Ungheria che è stata decisa prima dell'allargamento. Il fronte extra europeo è decisivo per le relazioni internazionali della Sapienza; è fattibile e stimolante, molta gente vi partecipa, vi sono dei programmi magnifici. Circa la proposta del prof. Masini di centralizzare l'ufficio dell'accoglienza, che il Rettore ed il Direttore Amministrativo hanno già incoraggiato, fa presente che il Consiglio Universitario delle Relazioni Internazionali ha attivato un autorevolissimo Gruppo di lavoro che già è all'opera sotto la direzione della dott. Cammisa.
- Per quanto riguarda gli studenti di scambio, il prof. Frati ha ricordato il problema delle strutture e certamente concorda. Richiama l’attenzione sul fatto che, diversamente da tutti gli altri programmi, il rapporto di scambio degli studenti richiede delibere non del Senato Accademico, ma delle Facoltà, il che necessita immancabilmente, anche al di fuori dell’Unione Europea l’assegnazione di crediti formativi universitari. Questa è la ragione per cui si sottoscrivono accordi di questo tipo per studenti di scambio Facoltà per Facoltà previa delibera dei rispettivi Consigli.
- Circa la questione sollevata dal prof. Frati sulla presentazione europea, rileva che sul piano istituzionale ha ragione, ma la Sapienza non sta male come partenariato scientifico a programmi europei o internazionali; dove sta male è nella direzione, cioè pochi docenti sono disposti ad assumere il ruolo di coordinatore di programmi di ricerca internazionali, mentre molti sono disposti ad inserirsi in équipes dirette da altri come partenariato, questo non è un male è un'ottima cosa, però sarebbe meglio migliorare sul primo punto.
- Circa la richiesta formulata dal sig. Rizzo rileva che il Consiglio Universitario sulle Relazioni Internazionali è uno degli organismi che fa parte dell'organigramma di governo dell'Ateneo. La sua composizione è stata formulata con Decreto Rettorale, quindi gira la richiesta del signor Rizzo al Rettore che agirà come ritiene più opportuno”.

Il Rettore ringrazia ancora il prof. Cagiano de Azevedo e la dott.ssa Cammisa che escono dalla sala della riunione.

Il Senato Accademico prende atto della relazione del prof. Cagiano de Azevedo sull'attività della Sapienza in ambito internazionale con riferimento all'anno 2006-2007, ringraziandolo insieme alla dott.ssa Cammisa per il lavoro svolto .
 

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

5) REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTO DI RICERCATORI CON CONTRATTO DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO AI SENSI DELL'ART.1 COMMA 14 DELLA LEGGE 4 NOVEMBRE 2005, N. 230

Il Presidente ricorda che nella seduta precedente è stata approvata, nelle linee generali, la proposta di Regolamento relativo all’assunzione di Ricercatori a tempo determinato .
In quella occasione è stato richiesto di effettuare una comparazione con i Regolamenti emanati da altre Università al fine di avere una visione di insieme della materia trattata.
Sulla base di tale comparazione , che si riporta nello schema allegato, si è proceduto ad apportare alcune modifiche di carattere procedurale che di seguito si espongono :
- al fine di rendere più diretta, da parte delle Strutture di ricerca interessate , la gestione della procedura volta al reclutamento di Ricercatori a tempo determinato, il Regolamento prevede che il bando relativo all’indizione della procedura de qua sia emesso dal Direttore della Struttura di ricerca proponente, così come il provvedimento di nomina della Commissione giudicatrice, nonché l’approvazione degli atti della Commissione. (artt. 4, 6, 8);
- il progetto e/o programma di ricerca, approvato dalla struttura proponente, verrà quindi sottoposto al Senato Accademico ed al Consiglio di Amministrazione opportunamente corredato da idonea documentazione atta a comprovare l’effettiva copertura finanziaria utile all’attivazione della procedura (art. 3) .

Tale adempimento da parte della Struttura proponente, si rende necessario tenuto conto, peraltro, che la fonte del finanziamento può anche derivare da convenzioni con soggetti terzi sia pubblici che privati e , in considerazione del fatto che, trattandosi di rapporti di lavoro di tipo subordinato, dovrà essere l’Amministrazione centrale a provvedere al pagamento degli emolumenti stipendiali spettanti al personale assunto a tempo determinato con la qualifica di Ricercatore.
- al’art. 6 – Requisiti di partecipazione alla procedura – è stato inserito, laddove ci si riferisce a studiosi con elevata qualificazione scientifica, che tale requisito debba essere predeterminato dal bando di indizione della procedura, su deliberazione del Consiglio della Struttura proponente; all’art. 6 – Requisiti di partecipazione alla procedura- è stato inserito, laddove ci si riferisce a studiosi con elevata qualificazione scientifica, che questa debba essere predeterminata dal bando di indizione della procedura, su delibera del Consiglio della Sroponente.
- è stato modificato l’art. 7 - Commissione giudicatrice- eliminando la figura del dipendente di categoria C facente funzioni di Segretario;
- Infine è stato eliminato il passaggio relativo alla trasmissione, da parte della Struttura di ricerca, del programma e /o progetto alla Facoltà che originariamente doveva procedere all’approvazione del medesimo. Questo al fine di rendere più snella la procedura ed anche in considerazione del fatto che non tutti i Dipartimenti possono essere riconducibili ad una sola Facoltà.
- inoltre, l’assunzione in servizio del Ricercatore a tempo determinato, in analogia alla fattispecie di posti finanziati da soggetti esterni, avverrà subordinatamente all’incameramento, al bilancio dell’Università, delle risorse finanziarie utili a coprire il relativo costo onnicomprensivo (art. 10) ; tenuto conto della richiamata necessità che l’Amministrazione centrale provvederà al pagamento delle spettanze al Ricercatore a tempo determinato.

Alla luce di quanto su esposto, il Presidente sottopone all'attenzione del Senato Accademico il Regolamento cosi’ come modificato, relativo al reclutamento di Ricercatori con contratto a tempo determinato, ai sensi dell'art. 1 . comma 14 , della Legge 4 novembre 2005, n. 230 ,per la sua approvazione.

ALLEGATI QUALE PARTE INTEGRANTE :
- proposta di regolamento

ALLEGATI IN VISIONE :

legge 4 novembre 2005, n. 230
schema di comparazione

Entra nella sala dove si svolge l’adunanza il dott. Fabrizio De Angelis per fornire chiarimenti.

Il Rettore sottopone all’attenzione del Senato il Regolamento modificato per la sua approvazione e chiede se vi siano domande al riguardo.

Il prof. Bucciarelli rileva che l’art.2 è l’unico in cui sono nominate le Facoltà come soggetti che possono operare, nel resto si citano soltanto i Dipartimenti o i Centri. Ne chiede il motivo.

Il Rettore risponde che la Facoltà può essere solo finanziatrice, vale a dire che se ha dei fondi per gli assegni di ricerca può finanziare il Dipartimento che recluterà il Ricercatore a tempo determinato.

Il prof. Bucciarelli riferendosi all’art. 13 chiede se sia possibile sospendere la frequenza di un corso di Dottorato di ricerca o se sia necessario rinunciare a proseguirlo.

Il dott. De Angelis chiarisce che solo nel rapporto di pubblico impiego è prevista dalla norma l’aspettativa, ma nel caso in esame il rapporto di lavoro si costituisce tramite contratto di diritto privato, quindi non scatta quella specifica norma che presiede al mantenimento del Dottorato.

Il Rettore, terminati gli interventi, ringrazia il dott. De Angelis che esce dalla sala della riunione.

Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera.

IL SENATO ACCADEMICO

Visto l’art. 6, comma 9 della Legge 168/89

Vista la Legge 230/05


Vista la delibera del S.A. del 25.09.2007


Vista la proposta di Regolamento, recante modalità di reclutamento di Ricercatori con contratto a tempo determinato ai sensi dell’art. 1, comma 14 della legge 4 novembre 2005, n. 230, così come modificata alla luce di quanto emerso nella richiamata seduta del 25.09.2007


Con voto unanime

DELIBERA

di approvare il Regolamento per il reclutamento di Ricercatori universitari con contratto a tempo determinato.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

6.1) Incentivi ministeriali a favore della mobilità del personale docente: saldo contributo 2006 quota parte anno 2007.

Il Presidente informa il Senato Accademico che il Ministero dell’Università e della Ricerca, con nota n. 268 del 08/03/07 e nota n. 1061 del 19/09/07, ha comunicato l’assegnazione di € 1.320.406,00 a saldo dell’intervento di cofinanziamento della mobilità dei docenti relativo all’anno 2006 (€ 178.385,00 a saldo 2006 e € 1.142.021,00 quota parte 2007).
Si allega la tabella (all. 1) con i nominativi ammessi al cofinanziamento e la relativa Facoltà di appartenenza.
Si ricorda, inoltre, che il MUR determina di anno in anno l’ammontare delle risorse destinate al cofinanziamento della mobilità dei docenti nonché la cifra con la quale cofinanzia ciascun ruolo e ciascuna tipologia (ad esempio docenti provenienti da amministrazioni extra universitarie).
Si informa, infine, che per l’anno 2006 il controvalore in euro del punto organico è stato calcolato dal MUR, attraverso la procedura informatizzata denominata Proper, pari ad € 104.157,00.
Il Presidente, inoltre, comunica che i corrispondenti punti organico relativi all’incentivo in parola, saranno determinati secondo il valore in euro del punto organico calcolato dal MUR per l’anno 2006 pari ad € 104.157,00.

IL SENATO ACCADEMICO

Vista la relazione predisposta dalla Ripartizione Personale relativa al saldo dell’incentivo ministeriale per la mobilità dei docenti per l’anno 2006,

PRENDE ATTO

che le risorse finanziarie relative al saldo dell’incentivo ministeriale per la mobilità dei docenti per l’anno 2006 e per la quota parte 2007 risultano essere pari a complessivi € 1.320.406,00 e che i corrispondenti punti organico saranno determinati secondo il valore in euro del punto organico calcolato dal MUR per l’anno 2006 pari ad € 104.157,00.

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

6.2) CHIAMATE DIRETTE NEI RUOLI DI DOCENTI DI STUDIOSI ED ESPERTI STRANIERI O ITALIANI IMPEGNATI ALL’ESTERO.

Il Rettore ricorda che l’art. 1, comma 9 della Legge 230 del 4.11.2005 ha previsto che: “nell’ambito delle relative disponibilità di bilancio, le Università, previa attestazione della sussistenza di adeguate risorse nei rispettivi bilanci, possono procedere alla copertura di una percentuale non superiore al 10 per cento dei posti di professore ordinario e associato mediante chiamata diretta di studiosi stranieri o italiani impegnati all’estero, che abbiano conseguito all’estero una idoneità accademica di pari livello ovvero, che sulla base dei medesimi requisiti, abbiano già svolto per chiamata diretta autorizzata dal Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca un periodo di docenza nelle università italiane e possono altresì procedere alla copertura di posti di professore ordinario mediante chiamata diretta di studiosi di chiara fama, cui è attribuito il livello retributivo più alto spettante ai professori ordinari. A tal fine le università formulano specifiche proposte al Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca che, previo parere del Consiglio universitario nazionale (CUN), concede o rifiuta il nulla osta alla nomina”.

Successivamente il DM n. 207 del 28.03.2006, nel determinare i criteri di ripartizione del Fondo di finanziamento ordinario (FFO) delle Università per l’anno 2006, ha previsto, all’art. 5, che 3.000.000 € vengano destinati per la copertura, in regime di cofinanziamento e per la quota relativa al presente esercizio, di chiamate dirette, con esclusione di quelle per “chiara fama”, di cui all’art. 1, comma 9 della legge 230/2005.
Gli interventi di cofinanziamento avranno effetto per il corrente esercizio dalla data di effettiva entrata in servizio del personale interessato e saranno integrati nei successivi fino alla concorrenza del 95% dei costi iniziali delle qualifiche corrispondenti.
Nei casi di cessazione nell’arco di tre anni dalla data dell’assunzione in servizio, per trasferimento o altra causa, dei soggetti che hanno dato luogo agli incentivi di cui sopra, si procederà al corrispondente recupero della somma assegnata.

Ulteriori risorse pari a € 1.500.000,00 sono state destinate a tale scopo dal Ministero, in sede di definizione dei criteri di ripartizione del FFO delle Università per l’anno 2007 (Art. 5 del DM 8.05.2007).

Il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione, rispettivamente nelle sedute del 25.07.2006 e del 19.09.2006 avevano deliberato di approvare lo stanziamento di un plafond complessivo pari a 3 punti organico subordinatamente alla verifica da parte dell’Amministrazione delle compatibilità di bilancio, ai fini dell’attivazione delle chiamate dirette e che l’erogazione alle Facoltà di tale stanziamento sarebbe stata recuperata sulle risorse che si sarebbero rese progressivamente disponibili, anche in relazione a quanto sarebbe stato effettivamente trasferito dal Ministero a titolo di cofinanziamento.
Il Senato Accademico, nella seduta del 24.10.2006, aveva deliberato di impegnare le Facoltà a sottoscrivere impegno formale a coprire il cofinanziamento necessario e comunque in misura non inferiore al 5% dei relativi oneri con il Budget di Facoltà, di dare incarico agli uffici competenti di verificare con priorità assoluta la regolarità formale delle delibere adottate e di riservarsi, in caso di assegnazione ministeriale inferiore alle chiamate effettuate, di stilare apposita graduatoria.

Alla luce di quanto sopra si ritiene utile fornire un quadro aggiornato della situazione relativa alle chiamate dirette:

Il MUR ha autorizzato le chiamate dirette dei seguenti docenti che hanno preso servizio il 31.01.2007 :

CORSI Elisabetta (PO) (Fac. Lettere e Filosofia)
PIERRO Agostino (PO) (I^ Fac. Medicina e Chir.)
ROSSI Donatella (PA) (Fac. Studi Orientali)
LANZARA Alessandra (PA) (Fac. S.M.F.N.la quale, avendo chiesto una proroga, prenderà servizio il 1.11.2008)

A tal proposito si fa presente che il MUR, con nota dell’8.03.2007, prot. 1268 “Interventi di assegnazione del FFO 2006” (D.M. 28.3.2006), ha comunicato di aver stanziato per l’anno 2007 la somma di € 169.247,00 per i sopracitati nominativi, che a regime corrisponde ad una somma pari a € 224.124,00, di cui € 127.588,00 per le chiamate dei professori ordinari e di € 96.536,00 per le chiamate dei professori associati.
Dall’entità del finanziamento si evince che la quota cofinanziata dal Ministero assicura mediamente la copertura del costo medio iniziale nella misura percentuale del 55% per il posto da professore ordinario e del 60% per il posto da professore associato.

Il MUR ha autorizzato le chiamate dirette dei seguenti docenti i quali prenderanno servizio il 1.11.2007:

BECHTLE Gunter (PA) (Facoltà di Scienze della Comunicazione)
BROGGIATO Maria (PA) (Facoltà di Scienze Umanistiche)
JOVICEVIC Alexandra (PO) (Facoltà di Scienze Umanistiche)
NASCETTI Augusto (PA) (Scuola di Ingegneria Aerospaziale)
RIMELL Victoria (PA) (Facoltà di Scienze Umanistiche)
SAVOIA Carmine (PA) (II^ Facoltà di Medicina e Chirurgia)
SENICI Emanuele (PO) (Facoltà di Scienze Umanistiche)
SERINO Giovanna (PA) (Facoltà di SMFN)

Inoltre sono state trasmesse altre chiamate dirette di docenti i quali hanno avuto parere favorevole dal CUN, ma il MUR ha richiesto nuovamente la conferma, da parte dell’Università, della sussistenza di adeguate risorse per il corrente esercizio finanziario e l’assicurazione che le predette chiamate non avrebbero superato la percentuale del 10% dei posti in organico.
Si è, pertanto, in attesa di autorizzazione ministeriale dei seguenti docenti, dopo aver confermato quanto sopra:

CIAPPONI Laura (PA) (Facoltà di SMFN)
IUSO Anna (PA) (Facoltà di Lettere e Filosofia)

Inoltre, sono state trasmesse al MUR le chiamate dei seguenti docenti per i quali si è in attesa di autorizzazione ministeriale :

BELTRAN Vincenc (PO) (Facoltà di Scienze Umanistiche)
GRISOLIA Raul (PA) (Facoltà di Scienze Umanistiche)
LEMORINI Cristina (PA) (Facoltà di Scienze Umanistiche)
PAPINI Massimiliano (PA) (Facoltà di Scienze Umanistiche)
RAHATLOU Sharam (PA) (Facoltà di SMFN)
RYLOV Yuri (PO) (Facoltà di Scienze Umanistiche)

E’ pervenuta inoltre nel mese di ottobre la richiesta della I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia relativa al dott. Canettieri (PA) che non è stata ancora trasmessa al MUR.

Il Ministero non ha autorizzato la chiamata diretta del Prof. Antonio Davide Polosa (PA Facoltà di S.M.F.N.) ed ha chiesto chiarimenti in merito all’eventuale docenza prestata dal Prof. Giorgio Simbolotti (PA Facoltà di Ingegneria).

Alla luce del quadro sopra indicato si fa presente che per le chiamate dirette già effettuate e per le chiamate dei docenti che prenderanno servizio il 1° novembre 2007 l’impatto complessivo in termini di punti organico sarà pari a 3,489 e pertanto verrebbe assorbito per intero lo stanziamento messo a disposizione dall’Università che verrà recuperato sulle risorse a carico delle Facoltà rese progressivamente disponibili, tenuto conto dell’entità del cofinanziamento del Ministero sopra evidenziato per la prima tranche dei docenti che hanno già preso servizio.
Per le altre chiamate dirette ancora in itinere, ove perfezionate, le assunzioni in servizio dei docenti saranno comunque subordinate alla verifica in ordine alla disponibilità delle risorse delle Facoltà interessate, considerato che andrebbero in eccedenza allo stanziamento messo a disposizione dall’Università a titolo di anticipazione.

Resta fermo pertanto che per le eventuali future chiamate dirette le Facoltà dovranno garantire la disponibilità immediata delle risorse necessarie alla copertura del posto che non potrà comunque essere inferiore a 0,45 punti organico per il posto di professore di I fascia e non inferiore a 0,27 punti organico per il posto di professore di II fascia.

L’Amministrazione assicurerà il monitoraggio costante delle risorse utilizzate a tale scopo e alla verifica del requisito del numero totale delle chiamate dirette effettuate dalle Facoltà che non può superare il 10% dei posti di ruolo complessivi dell’Università.

Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera.

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO lo Statuto dell’Università, ed in particolare l’art. 11, comma 2 lett. a);

VISTO l’art. 1, comma 9 della Legge 230 del 4.11.2005;

VISTO l’art. 5 del DM n. 207 del 28.03.2006 e del DM n. 246 dell’8.05.2007;

VISTA la delibera del Senato Accademico del 25.07.2006;

Con voto unanime

DELIBERA

le assunzioni in servizio dei docenti relativamente alle chiamate dirette ancora in itinere, ove perfezionate, saranno subordinate alla effettiva disponibilità delle risorse da parte delle Facoltà interessate.
L’attivazione di nuovi procedimenti di chiamata diretta, da parte della Facoltà, dovrà garantire la disponibilità immediata delle risorse necessarie alla copertura del posto in capo alle Facoltà medesime che non potrà comunque essere inferiore a 0,45 punti organico per il posto di professore di I fascia e non inferiore a 0,27 punti organico per il posto di professore di II fascia .

L’Amministrazione assicurerà il monitoraggio costante delle risorse utilizzate a tale scopo e alla verifica del requisito del numero totale delle chiamate dirette effettuate dalle Facoltà che non può superare il 10% dei posti di ruolo complessivi dell’Università.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

6.3) PROF.SSA LUIGINA COSIMI, ASSOCIATO DELLA FACOLTÀ DI ARCHITETTURA “VALLE GIULIA”: RICHIESTA DI DEROGA, A SANATORIA, AI LIMITI DEL MONTE ORE DI ATTIVITÀ DIDATTICHE AGGIUNTIVE RETRIBUITE, PREVISTO DAL “REGOLAMENTO PER LE ATTRIBUZIONI DI ATTIVITÀ DIDATTICHE”.

Il Presidente sottopone all’attenzione del Senato Accademico la seguente relazione predisposta dalla Rip. II Sett. II:

Il Preside della Facoltà di Architettura “Valle Giulia” con nota del 20.6.2007 prot. 643/07 protocollata il 5.7.2007 ha comunicato che il Consiglio di Facoltà nella seduta del 7.9.2006 ha deliberato alla prof.ssa Luigina COSIMI, associato della Facoltà di Architettura “Valle Giulia”, per l’anno accademico 2006.07 i seguenti insegnamenti a titolo retribuito di Istituzioni di matematica I (8 crediti), Analisi matematica (8 crediti), per un totale complessivo di n. 16 crediti.

Come è noto, il “Regolamento per le attribuzioni di attività didattiche”, approvato dal Senato Accademico nella seduta del 18.9.2003 ed emanato con D.R. del 25.11.2003 n. 509 dispone che “i professori di ruolo ed i ricercatori non possono svolgere per affidamento/supplenza retribuito, all’interno de La Sapienza, ivi comprese le sedi distaccate e per lo stesso anno accademico, più di 120 ore o attività pari a 12 crediti a seconda degli ordinamenti didattici” e prevede inoltre che “eventuali deroghe al monte ore potranno essere autorizzate, in via eccezionale, dal Senato Accademico, previa delibera motivata del Consiglio di Facoltà e per un solo anno accademico.”

In proposito, il Preside della Facoltà di Architettura “Valle Giulia”, con nota del 18.9.2007 prot. 1087/07 ha trasmesso il verbale del 13.9.2007, dal quale risulta che il Consiglio di Facoltà ha espresso parere favorevole al conferimento dei suddetti insegnamenti, in deroga a quanto previsto dal Regolamento, in quanto si è ritenuto necessario per garantire il pieno svolgimento dei corsi di matematica attivati presso i singoli corsi di laurea di Facoltà, affidare tali oneri alla prof.ssa Luigina COSIMI.

Cio’ premesso e considerato che solo ad anno accademico concluso è stato possibile completare la documentazione utile, si invita il Senato Accademico a voler concedere, a sanatoria, alla prof.ssa COSIMI la deroga al monte ore di cui al Regolamento, in via eccezionale e per il solo anno accademico 2006/07.

Esposto quanto sopra, il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.

Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera.

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il Regolamento per le attribuzioni di attività didattiche, emanato con D.R. 25.11.2003, n. 509;

VISTE le note della Facoltà di Architettura “Valle Giulia” del 20.6.2007 e del 18.9.2007;

Con voto unanime

DELIBERA

alla prof.ssa Luigina Cosimi, associato della Facoltà di Architettura “Valle Giulia, in deroga a quanto previsto dal Regolamento per le attribuzioni di attività didattiche, in via eccezionale e limitatamente all’anno accademico 2006/2007, è autorizzato, a sanatoria, il conferimento dei sottoindicati insegnamenti retribuiti presso la Facoltà di appartenenza:

- Istituzioni di matematica I (8 crediti)
- Analisi Matematica (8 crediti)

per un totale complessivo di 16 crediti

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

 

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

6.4) CAMBIO DI SETTORE - Legge 210/98 -

Il Presidente sottopone all’esame del Senato Accademico la seguente relazione:
L’art.6 del Regolamento relativo alla disciplina di procedure di trasferimento e mobilità interna per la copertura dei posti vacanti del personale docente e ricercatori, emanato ai sensi dell’art.1 comma 2 legge 3 luglio 1998 n.210, prevede che, a domanda dell’interessato, su parere conforme della Facoltà di appartenenza, sentito il dipartimento interessato, e del Senato Accademico, il Rettore può disporre il passaggio da un settore scientifico disciplinare ad un altro con provvedimento rettorale.
L’art. 2 di detto regolamento stabilisce che la decorrenza dell’eventuale passaggio coincida con il 1° marzo o il 1° ottobre (per gli ordinamenti didattici semestrali) e con il 1° novembre (per gli ordinamenti didattici annuali) di ciascun anno accademico.
Ai sensi dell’art.3 del D.M.4.10.2000 si è provveduto, con appositi decreti rettorali ricognitivi, al reinquadramento dei professori di ruolo di I^ e II^ fascia, degli assistenti e dei ricercatori appartenenti ai settori scientifico disciplinari per i quali la corrispondenza era univoca.

Il Prof. Giorgio MURATORE con D.R.31.03.2001 n.753 è stato reinquadrato sul settore scientifico disciplinare L-ART/03.

Il suddetto docente ha chiesto con nota del 05.06.2007 il trasferimento sul settore scientifico disciplinare ICAR/18.

Il Consiglio della Facoltà di Architettura “Valle Giulia” nella seduta del 05.06.2007, sentito il Dipartimento interessato, ha espresso parere favorevole, al passaggio del Prof. Giorgio MURATORE, dal settore scientifico disciplinare L-ART/03 “Storia dell’arte contemporanea” al settore scientifico disciplinare ICAR/18 "Storia dell’architettura” considerato l’impegno scientifico e didattico da ormai molti anni dell’interessato.

Poiché l’art.4 del D.M.4.10.2000 dispone che i passaggi successivi ai provvedimenti di reinquadramento, possono avvenire solo previa acquisizione del parere del C.U.N., motivando l’eventuale difformità, si invita codesto consesso, ai sensi del regolamento sulla mobilità adottato in data 1° giugno 2000, a voler esprimere il proprio parere in merito.

Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera.

IL SENATO ACCADEMICO

VISTI gli art.2 e art.6 del Regolamento d’Ateneo 1° Giugno 2000 emanato ai sensi della Legge 210/98.

VISTA la domanda presentata dal Prof. Giorgio MURATORE;

VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Architettura “Valle Giulia” del 05.06.2007;

ESAMINATA la relazione proposta dalla Ripartizione Personale;

Con voto unanime

DELIBERA

di disporre il passaggio del Prof. Giorgio MURATORE, Ordinario della Facoltà di Architettura “Valle Giulia”, dal settore scientifico disciplinare L-ART/03 “Storia dell’arte contemporanea” al settore scientifico disciplinare ICAR/18 "Storia dell’architettura”, subordinatamente all’acquisizione del parere del Consiglio Universitario Nazionale.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

6.5) CAMBIO DI SETTORE - Legge 210/98 -

Il Presidente sottopone all’esame del Senato Accademico la seguente relazione:
L’art.6 del Regolamento relativo alla disciplina di procedure di trasferimento e mobilità interna per la copertura dei posti vacanti del personale docente e ricercatori, emanato ai sensi dell’art.1 comma 2 legge 3 luglio 1998 n.210, prevede che, a domanda dell’interessato, su parere conforme della Facoltà di appartenenza, sentito il dipartimento interessato, e del Senato Accademico, il Rettore può disporre il passaggio da un settore scientifico disciplinare ad un altro con provvedimento rettorale.
L’art. 2 di detto regolamento stabilisce che la decorrenza dell’eventuale passaggio coincida con il 1° marzo o il 1° ottobre (per gli ordinamenti didattici semestrali) e con il 1° novembre (per gli ordinamenti didattici annuali) di ciascun anno accademico.
Ai sensi dell’art.3 del D.M.4.10.2000 si è provveduto, con appositi decreti rettorali ricognitivi, al reinquadramento dei professori di ruolo di I^ e II^ fascia, degli assistenti e dei ricercatori appartenenti ai settori scientifico disciplinari per i quali la corrispondenza era univoca.

Il Prof. Ernesto TOMEI con D.R.31.12.2004 n.379/04 è stato nominato professore associato sul settore sul settore scientifico disciplinare MED/09 a decorrere dal 01.01.2005.

Il suddetto docente, ha chiesto il trasferimento sul settore scientifico disciplinare MED/36, pur non avendo ancora completato il triennio utile per la conferma nel ruolo di appartenenza.

Nonostante ciò, il Consiglio della I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia nella seduta del 21.03.2007, sentito il dipartimento interessato, ha espresso parere favorevole, al passaggio del Prof. Ernesto TOMEI, dal settore scientifico disciplinare MED/09 “Medicina Interna” al settore scientifico disciplinare MED/36 “Diagnostica per Immagini e Radioterapia” considerando il suddetto docente ha svolto la propria attività di ricerca prevalentemente nell’ambito della Diagnostica per immagini e Radioterapia;

Si ritiene utile ricordare al riguardo che il Consiglio Universitario Nazionale nella seduta del 21.11.2007, in un caso analogo, ha espresso parere NON FAVOREVOLE in quanto si trattava di professore associato non ancora confermato.

Ciò premesso, poiché l’art.4 del D.M.4.10.2000 dispone che i passaggi successivi ai provvedimenti di reinquadramento, possono avvenire solo previa acquisizione del parere del C.U.N., motivando l’eventuale difformità, si invita codesto consesso, ai sensi del regolamento sulla mobilità adottato in data 1° giugno 2000, a voler esprimere il proprio parere in merito.

Il Presidente ritira la proposta in quanto il prof. Tomei è un professore associato non ancora confermato, pertanto, non può passare di settore scientifico disciplinare.
 

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

6.6) MOBILITA’ INTERNA - Legge 210/98 -

Il Presidente sottopone all’esame del Senato Accademico la seguente relazione:
L’art. 5 del Regolamento relativo alla disciplina di procedure di trasferimento e mobilità interna per la copertura dei posti vacanti del personale docente e ricercatori, emanato ai sensi dell’art. 1 comma 2 legge 3 luglio 1998 n. 210, prevede che, a domanda dell’interessato, su parere conforme delle due Facoltà e del Senato Accademico, il Rettore può disporre il passaggio di un professore o ricercatore dell’Università e del relativo posto di ruolo da una ad altra Facoltà.

L’art. 2 di detto regolamento stabilisce che la decorrenza dell’eventuale passaggio coincida con il 1° marzo o il 1° ottobre (per gli ordinamenti didattici semestrali) e con il 1° novembre (per gli ordinamenti didattici annuali) di ciascun anno accademico.

Il Prof. Vincenzo GUIDETTI, Ordinario inquadrato sul settore scientifico disciplinare MED/39, ha chiesto il trasferimento dalla Facoltà di Psicologia 1 alla I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia ai sensi dell’art. 5 del Regolamento di Ateneo per la mobilità interna.

Il Consiglio della I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia, nella seduta del 15.03.2005 e il Consiglio della Facoltà di Psicologia 1, nella seduta del 05.07.2007, hanno espresso parere favorevole alla richiesta di passaggio per mobilità interna ai sensi dell’art. 5 succitato, presentata dal Prof. Vincenzo GUIDETTI, professore ordinario del settore scientifico disciplinare MED/39.

Il Presidente invita il Senato Accademico ad esprimere il proprio parere ai sensi dell’art. 5 del regolamento relativo alla disciplina di procedure di trasferimento e mobilità interna per la copertura dei posti vacanti del personale docente e ricercatori, ai sensi dell’art. 1 comma 2 della legge 3 luglio 1998 n. 210.

Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera.

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il Regolamento relativo alla disciplina di procedure di trasferimento e mobilità interna per la copertura dei posti vacanti del personale docente e ricercatori, emanato ai sensi dell’art. 1 comma 2 della Legge 3 luglio 1998, n. 210;

VISTA la delibera della Facoltà di Psicologia 1, seduta del 05.07.2007;

VISTA la delibera della I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia, seduta del 15.03.2005;

VISTA la domanda dell’interessato, Prof. Vincenzo GUIDETTI intesa ad ottenere il trasferimento dalla Facoltà di Psicologia 1 alla I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia;

ESAMINATA la relazione del settore ordinari e associati della Ripartizione II^;

Con voto unanime

DELIBERA

di concedere il trasferimento al Prof. Vincenzo GUIDETTI dalla Facoltà di Psicologia 1 alla I^ Facoltà di Medicina e Chirurgia con il relativo budget che per il ruolo di appartenenza è pari a 1 punto di organico con decorrenza 1° Novembre 2007.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

7.1) GESTIONE DEL PROGRAMMA LIFELONG LEARNING/ERASMUS RISPETTO AI PUNTI CONTENUTI NELLA CARTA EUROPEA DI QUALITA’ PER LA MOBILITA’ (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea 2006/961/CE del 18 Dicembre 2006).

Il Presidente ricorda che il Programma comunitario Lifelong Learning/Erasmus riguarda l’insegnamento superiore e la formazione professionale. In particolare, promuove la mobilità studentesca per fini di studio (SM) e di tirocinio in impresa (SM-Placement). Per la promozione di tali attività la Sapienza ha ottenuto, dalla Commissione Europea, per la seconda volta, la Carta Universitaria Erasmus che contiene i principi fondamentali e le condizioni minime che gli Istituti di Istruzione superiore devono rispettare nell’attuazione delle attività di cooperazione europea realizzabili all’interno del Programma Erasmus.

La Raccomandazione 2006/961/CE ha lo scopo di migliorare l’efficacia e l’efficienza della mobilità ai fini di apprendimento sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo.

Tali obiettivi possono essere perseguiti promovendo l’uso della “Carta di qualità della mobilità”, acclusa alla precitata Raccomandazione, che integra e non sostituisce le specifiche disposizioni del Programma Erasmus da adempiere in osservanza della precitata Carta Universitaria Erasmus.

Il documento in parola è costituito da 10 linee direttrici che attengono, in sintesi, indicazioni sulla gestione dell’orientamento, dell’informazione e della logistica, sul sostegno linguistico, sul tutoraggio, sugli aspetti finanziari nonché sul riconoscimento e sulla certificazione del periodo di studio/formazione.

Con riguardo alle menzionate linee di riferimento, si riporta di seguito un prospetto sulla mobilità Erasmus attuata alla Sapienza. In esso vengono evidenziati elementi di criticità ed avanzate proposte.


MOBILITA’ ERASMUS

1. Informazione e orientamento

a. Parità di accesso Attiva svolta:
l’informazione è fornita a livello centrale mediante la guida dello studente, pubblicazioni varie (manifesti, dvd, opuscoli cartacei ed elettronici per gli studenti e i docenti ), sito web, mailing list, Urp, Ciao, Ufficio disabili, Bandi pubblici, collaborazione associazione studentesca ESN-RM, stand a Porta Aperte alla Sapienza, front-office e help desk telefonico.

Criticità:
si è rilevata la difficoltà degli studenti stranieri nel reperire le informazioni sui calendari e programmi didattici.
Le pagine web Erasmus di Facoltà risultano non sempre aggiornate, ed in alcuni casi di difficile raggiungimento.

b. Informazione chiara rispetto al ruolo e ai compiti delle organizzazioni d’invio e di accoglienza Attiva svolta:
L’informazione è fornita mediante schemi dettagliati e sintetici (i Vademecum per gli studenti d’Ateneo e stranieri) che descrivono interamente il percorso di accesso alla mobilità: tempi, modalità, servizi offerti, strutture di competenza a livello centrale e periferico. Inoltre, a livello centrale e periferico, sono organizzati incontri di informazioni e di orientamento per gli studenti in partenza ed in arrivo.

2. Piano di apprendimento

a. Redazione piano di apprendimento propedeutico alla mobilità Attiva svolta:
le Facoltà sono invitate, mediante apposita circolare, alla stipula e/o rinnovo degli accordi sulla base di programmi didattici aderenti alle effettive necessità formative degli studenti, compatibilmente all’offerta didattica partner. L’invito è esteso anche al monitoraggio dell’andamento degli scambi ai fini di un’oculata pianificazione dei rinnovi.

Criticità:
con l’ottenimento della Carta Universitaria Erasmus, la Sapienza ha assunto l’impegno di pianificare adeguatamente i programmi di studio ai fini della predisposizione di proposte di Learning Agreement coerenti con il percorso formativo di ciascuno studente. Dalle difficoltà incontrate dagli studenti sia nella predisposizione dei Learning Agreement che nella convalida degli esami sostenuti all’estero, si desume l’assenza di una pianificazione didattica sistematica oppure una difficoltà nell’accesso a tali informazioni.
Pertanto, si ravvisa la necessità di rendere obbligatoria l’acquisizione dei piani didattici concordati dalle Facoltà con i rispettivi partner per ciascuna area disciplinare.
A tale scopo, le Facoltà, monitorate dai rispetti Nuclei di Valutazione, potrebbero istituire la prassi di acquisire via web programmi di studio pianificati per ciascuna Area Disciplinare Erasmus. Ciò permetterebbe sia di adempiere all’impegno di garantire un elevato livello di qualità della mobilità che di creare un archivio ad uso dell’utenza (studenti, docenti e amministrazione). Tale archivio potrebbe rivelarsi utile anche per le relazioni di qualità sulla didattica nell’ambito delle iniziative ed obblighi connessi all’internazionalizzazione.

3. Personalizzazione
Attiva svolta:
sempre nell’ambito dei programmi di apprendimento specifici per area disciplinare, è previsto che lo studente proponga, prima della partenza, un piano di studio (Learning Agreement) personalizzato, che deve essere approvato dalle strutture di Facoltà di appartenenza e di destinazione. L’acquisizione dello status Erasmus è subordinata all’accettazione della proposta dello studente da parte della Facoltà e dell’Istituzione di destinazione.

Criticità:
gli studenti trovano relativa difficoltà ad accedere alle offerte formative delle università partner, per l’assenza di piani di apprendimento definiti, per l’indisponibilità di offerte didattiche partner aggiornate, etc.).

4. Preparazione generale

a. Preparazione linguistica Attiva svolta:
per gli studenti in uscita sono previsti corsi di lingua all’inizio del primo semestre.
Per gli studenti in entrata sono previsti corsi di lingua all’inizio del primo e del secondo semestre.

Criticità:
assenza di spazi per i corsi di lingua, pertanto le classi risultano sovraffollate.
La preparazione linguistica degli studenti in entrata ed in uscita, non sempre è adeguata al livello di conoscenza necessario per la frequenza dei corsi all’estero.
Si ravvisa la necessità di fornire un servizio linguistico constante mediante la costituzione di un centro linguistico.

b. Aspetti giuridici e amministrativi Attiva svolta:
gli studenti ricevono informazioni prima della partenza sui “diritti e doveri degli studenti Erasmus” (Carta dello studente Erasmus, firma del contratto finanziario e relativi allegati) e le procedure da ottemperare (Cartella Erasmus, Vademecum, front-office a livello centrale e di Facoltà, help desk elettronico: email, pagina Erasmus personale).

Criticità:
discontinuità del servizio degli Angoli Erasmus (debole pianificazione delle attività, carenza d’organico), in particolare nel periodo estivo. Si ravvisa la necessità di potenziare tale servizio destinando adeguato personale di supporto.
Inoltre, si è rilevato che il servizio Erasmus, presso alcune Facoltà è materialmente seguito da borsisti, ciò non consente la continuità del servizio.

5. Aspetti linguistici

a. Valutazione prima della partenza delle competenze linguistiche Attiva svolta:
la valutazione dei requisiti linguistici è un aspetto contemplato nei bandi di Facoltà.

Criticità:
nonostante la previsione di questo requisito per la selezione di candidati idonei, le Istituzioni straniere lamentano una inadeguata preparazione linguistica.

6. Sostegno logistico
a. Modalità di viaggio, assicurazione, permessi di residenza o di soggiorno, sicurezza sociale, altri aspetti pratici Attiva svolta:
per gli studenti in partenza, le informazioni sono fornite dalle Istituzioni di destinazione mediante web e/o guide di vario tipo, materiali consultabili presso gli angoli Erasmus e forniti anche mediante l’area di comunicazione virtuale con gli studenti.
A supporto delle spese di logistica, viene fornito dall’Università un contributo monetario.

Per gli studenti in arrivo oltre alle informazioni fornite ci si avvale della collaborazione dell’associazione studenti ESN-Roma, con oneri minimi per l’Università.

Criticità:
assenza di un servizio istituzionale preposto al reperimento dell’alloggio sia a livello locale che estero.

b. Copertura assicurativa Attiva svolta:
prevista la copertura assicurativa contro gli infortuni tramite le polizze d’Ateneo.

7. Tutoraggio

a. Inserimento degli studenti in arrivo Attiva svolta:
gli angoli Erasmus sono istituiti allo scopo di fornire supporto agli studenti in arrivo per facilitare il loro inserimento nel mondo universitario. Inoltre l’associazione ESN-Roma collabora con l’Università nel fornire tale servizio.


8. Riconoscimento
Attività svolta:
il riconoscimento viene svolto a livello di Facoltà tramite una procedura che prevede:
- la definizione/approvazione del piano di studio (Learning Agreement) prima della partenza dello studente;
- l’approvazione delle eventuali modifiche (Change Form);
- l’acquisizione/valutazione del Transcript of Record al rientro
- la convalida/conversione dei voti/crediti conseguiti;
- la registrazione esami/crediti convalidati nella carriera dello studente.

Criticità:
sebbene siano previsti meccanismi di firma dei moduli Learning Agreement e Change Form per l’approvazione dei piani di studio personalizzati, si rileva la frequente difficoltà, riscontrata dagli studenti, nell’ottenere il riconoscimento accademico completo (crediti/esami) delle attività svolte all’estero, nonché una tardiva convalida da parte delle Facoltà del percorso seguito all’estero. Ciò contrasta con le linee guida (punto 1.5 “mobilità e altre azioni rivolte agli studenti” e punto 3 “Raccomandazioni” lettera h) allegate al DM 26/07/2007.
E’ fortemente auspicabile che detti adempimenti obbligatori vengano affidati ad un Organo di Facoltà – anche istituito ad hoc – al fine di rispondere in tempi brevi alle inderogabili richieste avanzate dall’Agenzia Nazionale LLP/Erasmus.

9. Reintegrazione e valutazione

a. Valorizzazione dell’esperienza di mobilità Attività riconducibile alle funzioni dei responsabili didattici degli scambi/tutor.

b. Valutazione del conseguimento obiettivi del piano di lavoro Attività di valutazione riconducibile alle funzioni dei responsabili didattici degli scambi/tutor.


10. Impegni e responsabilità

Il Programma Erasmus prevede una distribuzione concordata su più livelli (Amministrazione centrale e Facoltà) delle varie responsabilità relative alla didattica e al supporto amministrativo.

Allegati quale parte integrante:
- Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea del 18/12/2006 2006/961/CE,
- Carta europea di qualità della mobilità

Il Presidente invita il Senato ad esprimersi in merito.

Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera.

IL SENATO ACCADEMICO

VISTA la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea del 18/12/2006 n. 2006/961/CE,

VISTA la Carta europea di qualità della mobilità,


LETTA la relazione predisposta dal Settore Programmi Internazionali della Ripartizione IV – Studenti,


PRESO ATTO delle proposte contenute nella precitata relazione,


Con voto unanime

DELIBERA


- di recepire le linee guida di cui alla “Carta europea di qualità della mobilità”;
- di demandare all’Amministrazione la valutazione di fattibilità delle proposte formulate dal Settore Programmi Internazionali della Ripartizione IV – Studenti;
- di invitare le Facoltà a definire Organi, modalità e tempistiche volti ad agevolare il riconoscimento degli esami e dei crediti acquisiti all’estero dagli studenti Erasmus.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

 

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

7.2) FACOLTA’ DI INGEGNERIA - PROPOSTA DI CONFERIMENTO LAUREA ALLA MEMORIA.

Il Presidente comunica che il Consiglio della Facoltà di Ingegneria nella seduta del 15 febbraio 2007, ha approvato la proposta di conferimento della laurea alla memoria allo studente XXXXXX, deceduto.
Lo studente, iscritto al primo anno fuori corso per l’anno accademico 2005/2006, aveva sostenuto tutti gli esami per il conseguimento della laurea triennale in Ingegneria Informatica.
Il Presidente ricorda che il Senato Accademico, nella seduta del 9 settembre 2004, nel deliberare il conferimento di una laurea alla memoria ha rilevato che al momento non sussistono vincoli in relazione al numero minimo di esami sostenuti ed ha espresso la necessità di ridiscutere la problematica e verificare l’opportunità di prevedere eventuali vincoli per il conferimento.

Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.

Allegati in visione:
1) Verbale del Consiglio di Facoltà di Ingegneria del 15 febbraio 2007
2) Certificato esami sostenuti

Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera.

IL SENATO ACCADEMICO

VISTE le precedenti delibere del Senato Accademico del 30.5.2002, del 27.02.2003, del 13.03.2003, del 2.10.2003, del 22.01.2004, del 6.12.2005, del 28.3.2006, del 19.12.2006, del 15.05.2007 e del 25.09.2007;

VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Ingegneria del 15 febbraio 2007;

Con voto unanime

DELIBERA

di conferire allo studente XXXXXX la laurea triennale alla memoria in Ingegneria Informatica.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

 

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

8.1) RIASSETTO SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE NEL SETTORE DELLA TUTELA, GESTIONE E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO - ISTITUZIONE SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN BENI ARCHEOLOGICI - INTERFACOLTA’ (LETTERE E FILOSOFIA - SCIENZE UMANISTICHE – STUDI ORIENTALI ) - D.M. 31 GENNAIO 2006

Il Presidente comunica che in data 15 giugno 2006 è stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 137, il D.M. 31 gennaio 2006, relativo alla riforma degli ordinamenti delle Scuole di Specializzazione nel settore della tutela, gestione e valorizzazione del territorio. Il Decreto in argomento individua le Scuole di Specializzazione dell’area dei beni culturali, i relativi profili specialistici, gli obiettivi formativi ed i percorsi didattici.
Pertanto, è necessario procedere all’istituzione delle Scuole dell’area dei beni culturali secondo la nuova normativa.
In proposito, il Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia, nella seduta del 30 marzo 2007, ha deliberato l’istituzione della Scuola di Specializzazione in “Beni archeologici” interfacoltà con Scienze Umanistiche (C.d.F. dell’8 ottobre 2007 ) e Studi Orientali (nota del Preside del 1 ottobre 2007) in base al D.M. indicato in epigrafe.
La Scuola sarà attivata a partire dall’anno accademico 2007/2008 salvo diverse indicazioni ministeriali.
L’ordinamento della suddetta Scuola, è stato inserito in presenza del Direttore della Scuola stessa dal Settore Offerta Formativa nell’apposita Banca Dati RAD Scuole di Specializzazione CINECA, al fine di acquisire il relativo parere del CUN.

Il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.

Allegati in visione:
1) Verbale Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia del 30 marzo 2007;
2) Verbale Consiglio della Facoltà di Scienze Umanistiche dell’8 ottobre 2007;
3) Nota del Preside della Facoltà di Studi Orientali del 1 ottobre 2007;
4) Ordinamento della Scuola.

Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera.

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il D.M. 3 novembre 1999, n. 509;

VISTO il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270;

VISTO il D.M. 31 gennaio 2006;

VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Lettere e Filosofia del 30 marzo 2007;

VISTA la delibera del Consiglio della Facoltà di Scienze Umanistiche dell’8 ottobre 2007;

VISTA la nota del Preside della Facoltà di Studi Orientali del 1 ottobre 2007;

VISTO l’ordinamento della Scuola di Specializzazione di cui in epigrafe

Con voto unanime

DELIBERA

di istituire la Scuola di Specializzazione interfacoltà (Lettere e Filosofia - Scienze Umanistiche – Studi Orientali) in “Beni archeologici”, secondo l’ordinamento riformulato sulla base del D.M. 31 gennaio 2006.
La Scuola sarà attivata a partire dall’anno accademico 2007/2008, previa acquisizione del parere del CUN e salvo eventuali diverse indicazioni ministeriali.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

8.2) RIASSETTO SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA - D.M. 24 LUGLIO 2006

Il Presidente comunica che in data 21 ottobre 2006 è stato pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 246, il D.M. 24 luglio 2006, relativo alla riforma degli ordinamenti delle Scuole di Specializzazione di area psicologica. Il Decreto individua le Scuole di Specializzazione di area psicologica, i relativi profili specialistici, gli obiettivi formativi ed i percorsi didattici suddivisi per tipologia. Inoltre, per la scuola di Psicologia Clinica, il decreto in questione rimanda a quanto stabilito dal D.M. 1 agosto 2005, relativo al riassetto delle scuole di specializzazione di area sanitaria.
A seguito di detta riforma è, quindi, necessario procedere all’istituzione delle Scuole secondo la nuova normativa e pertanto, il Consiglio della Facoltà di Psicologia 1, nella seduta del 10 ottobre 2007, ha deliberato l’istituzione delle sottoelencate Scuole di Specializzazione, che saranno attivate, nel caso in cui il Ministero abbia completato in tempo utile la procedura nella parte di sua competenza, a partire dall’anno accademico 2007/2008.
Si sottolinea, inoltre, che relativamente alla scuola di Psicologia Clinica il Consiglio di Stato con sentenza n. 4483/2007 ha stabilito che detta scuola non deve essere inserita tra gli ordinamenti didattici delle scuole di specializzazione di area sanitaria e che l’accesso ad essa è riservato ai soli Psicologi.
Considerato che il Ministero non ha ancora provveduto ad individuare le soluzioni da adottare, appare opportuno, in via cautelativa, procedere con l’invio al Ministero stesso dell’ordinamento riformulato, rimandando l’eventuale attivazione ad un momento successivo alla risoluzione della problematica da parte del Ministero.

Facoltà di Psicologia 1
 

1 Neuropsicologia
2 Psicologia clinica
3 Psicologia della salute
4 Valutazione psicologica e consulenza (counselling)



Gli ordinamenti delle suddette scuole, predisposti dai Direttori delle Scuole sono stati inseriti dal Settore Offerta Formativa nell’apposita Banca Dati RAD Scuole di Specializzazione CINECA, al fine di acquisire il relativo parere del CUN, e vengono allegati in visione alla presente relazione.
Tutto ciò premesso il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.

Allegati in visione:
1) delibera del Consiglio della Facoltà di Psicologia 1;
2) ordinamento della scuola di specializzazione in Neuropsicologia;
3) ordinamento della scuola di specializzazione in Psicologia clinica;
4) ordinamento della scuola di specializzazione in Psicologia della salute
5) ordinamento della scuola di specializzazione in Valutazione psicologica e consulenza (counselling)
6) sentenza del Consiglio di Stato n. 4483/2007

Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera.

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO il D.M. 3 novembre 1999, n. 509;

VISTO il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270;


VISTO il D.M. 1 agosto 2005;


VISTO il D.M. 24 luglio 2006;


VISTA la sentenza del Consiglio di Stato n. 4483 del 23 agosto 2007;


VISTA la delibera della Facoltà di Psicologia 1 del 10 ottobre 2007;


VISTI gli ordinamenti delle Scuole di Specializzazione di cui in epigrafe


Con voto unanime

DELIBERA

di istituire le seguenti Scuole di Specializzazione, secondo gli ordinamenti riformulati sulla base dei DD.MM. 1 agosto 2005 e 24 luglio 2006. Le stesse saranno attivate, nel caso in cui il CUN dia parere positivo ed il Ministero completati in tempo utile la procedura nella parte di sua competenza, a partire dall’anno accademico 2007/2008.
L’attivazione della scuola di Psicologia Clinica è rimandata ad un momento successivo alla risoluzione della problematica ad essa relativa da parte del Ministero.

Facoltà di Psicologia 1

1 Neuropsicologia
2 Psicologia clinica
3 Psicologia della salute
4 Valutazione psicologica e consulenza (counselling)


Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.
 

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

9) COSTITUZIONE “AREA ICT”

Come è noto, l’assetto organizzativo dei servizi informatici della Sapienza è strutturato principalmente sulla Ripartizione VIII – SATIS e sul Centro di servizi CITICORD.

Il CITICORD gestisce progetti/servizi di cui alcuni hanno un ruolo strategico per tutta l’Università, tra i quali i servizi di Rete (RSA) e delle biblioteche (SBS e BIDS), mentre il SATIS gestisce le restanti attività tra cui il portale web della Sapienza, la rete telefonica di Ateneo, la posta elettronica, le applicazioni per la gestione contabile e delle carriere studenti e tutti i servizi per l’Amministrazione Centrale ed in particolare la sua rete.

L’assetto organizzativo dei servizi informatici nei termini dianzi delineati ha determinato nel corso del tempo alcune difficoltà in assenza di un raccordo tecnico-operativo e gestionale tra le due strutture sopra richiamate, segnatamente per la gestione e lo sviluppo della Rete di Ateneo, per la distribuzione non ottimale delle risorse finanziarie con incidenza consequenziale sulla correlativa individuazione e demarcazione di piani, progetti, obiettivi e priorità nel perseguimento dell’interesse complessivo dell’Ateneo.

Per quanto sopra, è emersa la necessità di concepire un progetto di unificazione ed accorpamento, nel quadro di un’integrazione organizzativa e funzionale, delle attività attualmente ripartite tra le due strutture, al fine di assicurare la massima efficienza nella gestione dei servizi e la migliore efficacia del coordinamento e l’eccellenza dei processi di innovazione oltre a rendere più spedita l’azione operativa e gestionale, dotando un’unica struttura della necessaria autonomia amministrativa e contabile nell’ambito di un budget predeterminato e vincolato ad obiettivi ed al controllo sul grado di raggiungimento dei medesimi.

La proposta si basa su una documentazione interna sviluppata dal Prorettore delegato alle infrastrutture e dal Prorettore delegato alle politiche per il personale, su un esame della struttura organizzativa di altre Università italiane, sulle indicazioni contenute nel Piano strategico 2007/2012 e tiene conto delle riflessioni comunicate al Rettore dal Comitato Tecnico Scientifico del CITICoRD.

Lo schema organizzativo si fonda su una chiara distinzione tra ruolo di indirizzo e controllo, che la vigente normativa, segnatamente il D.Lgs. 31.3.2001, n. 165, demanda agli organi di governo delle pubbliche amministrazioni e compiti di attuazione degli indirizzi medesimi e di gestione dei servizi che competono appunto agli apparati gestionali delle stesse amministrazioni. Ruoli separati ma complementari e strettamente interconnessi. Il primo, pertanto, attribuito alla sfera di responsabilità del Rettore e degli Organi Centrali (Senato Accademico, Consiglio di Amministrazione), definisce, anche nell’articolazione del budget assegnato, le strategie di sviluppo e le priorità di intervento. I secondi, attribuiti alla responsabilità autonoma di un Dirigente di alto profilo, ma facenti capo oggettivamente alle competenze di funzionamento e di gestione della Direzione Amministrativa.

Per il perseguimento di tale finalità si ritiene quindi di istituire nel quadro dell’organigramma dell’Amministrazione Centrale un’Area finalizzata alla gestione integrata dei servizi di “Information and Communication Technology” (Area ICT), con uno spettro di competenze ampie ed esclusive sulle attività informatiche, telematiche e, in generale, nell’ambito appunto della “information technology”, di interesse generale per la Sapienza, connotato dall’auspicata celerità ed organicità nell’azione operativa e gestionale.

Tale Area è organizzata come centro di Responsabilità Amministrativa di livello dirigenziale nell’ambito del centro di spesa della Sapienza, prevista come fattispecie dall’art. 2, comma 7 del vigente Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e Contabilità. È sotto la responsabilità di un Dirigente, con un profilo di alta competenza tecnica e manageriale, che svolge le funzioni di Direttore ed è unico responsabile della gestione. L’Area è un centro di spesa autonomo, può sottoscrivere contratti ed effettuare attività anche esterna in conto terzi, e il suo Direttore può formalizzare ordini e mandati entro limiti di spesa prestabiliti. Ha capitoli di propria pertinenza nel bilancio di Sapienza con un budget assegnato dagli Organi di Governo. L’Area opera per obiettivi stabiliti dagli Organi di Governo, tenuto conto delle proposte della Commissione ICT di cui si dirà nel seguito. Acquisisce le risorse di bilancio, di personale e di spazi delle strutture soppresse, nel rispetto delle posizioni anche di responsabilità acquisite dal personale.

L’Area assume a sé tutti i compiti operativi, di gestione, di servizio e di progettazione delle attività inerenti l’elaborazione e la disseminazione dell’informazione elettronica nella Sapienza. Sono suoi ambiti di competenza, tra l’altro, le attività relative a:
• Sistema informativo integrato della Sapienza e gestione dei dati;
• Rete telematica della Sapienza e Sapienza Wireless;
• Rete telefonica della Sapienza;
• Applicazioni gestionali: carriere studenti, contabilità, carriere docenti, stato giuridico, presenze, gestione aule, catalogo delle pubblicazioni scientifiche, schede ricerca;
• Portale della Sapienza;
• Servizi web e sistemi di autenticazione centralizzata;
• Sistemi di telecomunicazione e posta elettronica per studenti e personale;
• Servizio di hosting e housing per strutture centrali e decentrate;
• Firma digitale;
• Strumenti di valutazione e selezione;
• Contratti centralizzati di acquisizione software e hardware;
• Supporto informativo alla Amministrazione Centrale;
• Servizi e-learning;
• Rapporti tecnici con GARR.

Rimangono ferme la proprietà e la responsabilità della qualità dei dati attribuita, di norma, alle strutture che utilizzano le diverse applicazioni, nonché l’attribuzione alle rispettive strutture decentrate di tutte le attività che non hanno una rilevanza diffusa o non rivestono un interesse generale.

Si reputa necessario indicare la natura e i compiti della costituenda Commissione ICT della Sapienza. Tale organismo, di natura consultiva e propositiva, concorrerà a determinare la politica della Sapienza in tema di informatica e telecomunicazioni in accordo con gli obiettivi strategici generali dell’Università. È un organismo autorevole, in stretto rapporto con gli Organi di governo dell’Ateneo, rappresentativo delle esigenze generali della ricerca, della didattica e della amministrazione, con compiti consultivi e propositivi sulle attività dell’Area.

La Commissione avrà tra i suoi compiti quello di:
• proporre le linee di sviluppo e le prospettive dei sistemi informativi della Sapienza;
• coadiuvare gli organi di governo della Sapienza nell’individuazione degli obiettivi e delle priorità di azione;
• dare pareri sugli investimenti di maggior rilevanza dell’Area;
• fornire al Rettore e agli Organi di Governo valutazioni sull’attività e sulla organizzazione dell’Area ICT;
• valutare e proporre, anche su richiesta degli utenti, nuove linee di azione, nuovi progetti, nuovi servizi.
Infine, per valorizzare l’apporto di innovazione e di conoscenza che le risorse della Sapienza possono dare a specifici progetti, promuove l’attivazione di gruppi di studio e di progetto su temi definiti.

La Commissione rappresenta prioritariamente le istanze e le esigenze degli utenti dei sistemi informativi della Sapienza nei diversi contesti disciplinari, scientifici e amministrativi, ed è composta da:
• Rettore o suo delegato che la presiede;
• Direttore Amministrativo;
• Un rappresentante per ciascun Ateneo Federato, designato dal rispettivo Consiglio Accademico;
• Due rappresentanti degli Studenti designati dal Senato Accademico;
• Il Direttore dell’Area ICT.
Con suo motivato decreto il Rettore può inoltre nominare fino ad un massimo di tre membri di comprovata esperienza tecnica o scientifica nell’ambito dell’informatica.

Per completezza di trattazione, si evidenzia che la proposta in argomento è stata oggetto di informazione preventiva alle organizzazioni sindacali ed alla RSU universitaria.

Per quanto sopra esposto, il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare in merito alla costituzione dell’Area ICT.

Entrano nella sala dove si svolge l’adunanza il prof. Renato Masiani ed il dott. Fabrizio De Angelis per fornire chiarimenti.

Il Rettore ricorda che l'assetto organizzativo dei servizi informatici della Sapienza è sempre stata una delle esigenze più sentite per poter migliorare l’efficienza di servizi stessi. L’assetto organizzativo attualmente è strutturato principalmente sulla Ripartizione VIII - Satis e sul Centro di Servizi CITICoRD.
Fa presente di essere stato più volte sollecitato a provvedere ad una riforma di detti servizi, pertanto, ha affidato l'incarico istruttorio al prof. Masiani, Prorettore delegato alle Infrastrutture e ad un Gruppo di lavoro.
E’ emersa la possibilità di concepire un progetto di unificazione ed accorpamento, nel quadro di un’integrazione organizzativa e funzionale, delle attività attualmente ripartite tra le due strutture.
La proposta si basa su una documentazione interna sviluppata dal Prorettore delegato alle infrastrutture e dal Prorettore delegato alle politiche per il personale, sulle indicazioni contenute nel Piano strategico 2007-2008 e tiene conto delle riflessioni comunicate al Rettore dal Comitato Tecnico Scientifico del CITICoRD.
Lo schema organizzativo si fonda su una chiara distinzione tra ruolo di indirizzo e controllo, che la normativa vigente demanda agli organi di governo delle pubbliche amministrazioni e compiti di attuazione degli indirizzi medesimi e di gestione dei servizi che competono agli organi gestionali delle stesse amministrazioni. Ruoli separati ma complementari e strettamente interconnessi.
Per il perseguimento di tale finalità si ritiene di istituire un’Area finalizzata alla gestione integrata dei servizi informatici della Sapienza. E’ un nuovo assetto organizzativo che si augura possa essere esteso ad altre attività.
Invita il prof. Masiani ad illustrare la parte relativa agli aspetti tecnici, quindi il Direttore Amministrativo chiarirà gli aspetti organizzativi ed il prof. Avallone relazionerà circa gli incontri da lui avuti con le Organizzazioni Sindacali.

Il prof. Masiani sottolinea che il tema in esame è di grande rilevanza strategica. Prima di entrare nel dettaglio della proposta fa presente che la premessa non può che partire dal riconoscimento del ruolo strategico della gestione dell'informazione in senso più ampio nella società moderna ed in senso più stretto all'interno dell'Università, in particolare per una Università delle dimensioni della Sapienza per rispondere alle attuali, ma soprattutto alle future esigenze della ricerca, della didattica, dell’amministrazione e di tutte le attività di valutazione. Si tratta di un ruolo strategico, non in senso lato, ma in senso molto concreto, basti pensare all’influenza della gestione delle informazioni delle attività della Sapienza che hanno sul fondo di funzionamento ordinario erogato ogni anno dal Ministero. Crede che in questo campo la Sapienza abbia il dovere di recuperare il tempo perduto ed una certa inferiorità nei confronti di altre Università italiane ed ancora di più di Università estere.
Il punto di partenza deve essere essenzialmente il riconoscimento della centralità del problema della gestione dell'informazione per una amministrazione delle dimensioni della Sapienza, è un problema cruciale, centrale, strategico. Dopo aver riconosciuto questo, nasce la necessità di darsi una nuova organizzazione che deve essere orientata a fornire servizi informatici a tutti gli utenti della Sapienza, deve avere obiettivi ben chiari ed anche valorizzare le professionalità che sono all'interno dell’Ateneo, come quelle del personale tecnico-amministrativo, le competenze scientifiche dei ricercatori e dei docenti che operano anche su temi di ricerca all'interno di questi ambiti.
Bisogna operare tenendo ben distinti due momenti:
1) il momento decisionale e di indirizzo sulle attività e sulle scelte strategiche in ambito informatico;
2) il momento della gestione dei servizi.
Circa il momento decisionale crede che attualmente all'interno della Sapienza non risulti ben definito un ambito in cui si operino le scelte di coordinamento di tutte le attività in tema di tecnologia delle informazioni e di politica dell'ICT. E’ un’ area fondamentale da tutti i punti di vista: ricerca, didattica, amministrazione, quindi il primo obiettivo consiste nel creare un luogo di decisione e di indirizzo.
Il secondo momento necessita della creazione di una struttura di gestione, oppure del miglioramento di quella esistente. Una struttura di gestione deve essere efficace ed efficiente: efficace per rispondere alle esigenze sempre maggiori che questo tema offre ed efficiente per ottimizzare l'impiego delle risorse. Tale attività di gestione dovrebbe essere caratterizzata da:
1) una autonomia operativa;
2) una responsabilità sui risultati ottenuti;
3) una centralità rispetto alle attività che si svolgono alla Sapienza.
L'autonomia operativa richiede una snellezza di operato amministrativo, una autonomia gestionale e contabile, un potere contrattuale ed un proprio bilancio. La struttura dovrebbe:
- avere un dirigente dotato di pareri autonomi e di decisione;
- essere responsabile della attuazione degli obiettivi che vengono assegnati dagli organi di governo e anche dall'organo di indirizzo;
- essere centrale rispetto alle attività della Sapienza e alle strutture centrali e decentrate dell’Ateneo stesso, prime fra tutte gli Atenei Federati.
Attualmente due strutture principalmente forniscono servizi in ambito informatico generale di interesse della Sapienza: il CITICoRD e la Ripartizione VIII SATIS, sono molto diverse fra loro, infatti il CITICoRD è un Centro di servizi con circa 15 unità di personale e gestisce alcuni servizi importanti come la rete di ateneo, alcuni servizi web ed alcuni servizi alle biblioteche, nonché una parte importante i servizi di e-learning agli studenti,
La Ripartizione VIII Satis è una struttura di maggiori dimensioni, ha circa 75 dipendenti e gestisce la posta elettronica, la connessione in rete delle sedi esterne, vari servizi agli studenti come la gestione delle carriere studentesche, tutti i servizi informatici alla Amministrazione centrale ed anche il supporto agli organi di valutazione come, per esempio, il Nucleo di Valutazione di Ateneo.
Dette strutture hanno svolto un ottimo servizio se paragonato alle risorse che sono state messe a loro disposizione. La gestione della rete di ateneo operata dal CITICoRD, in anni di grande difficoltà di bilancio, ha ottenuto ottimi risultati, così come alcuni progetti attivati dalla Ripartizione VIII Satis, ad esempio il progetto di connessione wireless. Peraltro, sono sorti alcuni problemi, innanzitutto di coordinamento fra l'attività delle due strutture, che in alcuni casi non è stato del tutto efficiente. Reputa che le due strutture oggi non possiedano tutti i requisiti che dovrebbe avere un'area di gestione di servizi efficiente ed efficace.
La proposta organizzativa si articola su due elementi:
1) la costituzione di un'area funzionale che dovrebbe assumere i compiti operativi, di servizio e di progettazione della attività inerenti l'elaborazione e la disseminazione dell’informazione elettronica nella Sapienza, che dovrebbe aggregare le risorse di personale finanziarie, di spazi dell'attuale CITICoRD e del SATIS;
2) l’istituzione di una Commissione di indirizzo in materia informatica, denominata Commissione ICT.
Rimane da decidere a chi affidare le competenze, che attualmente sono in capo al CITICoRD, in tema di biblioteche, il problema dovrà essere risolto prima dell'attivazione della nuova struttura.
Dal punto di vista organizzativo l’Area ICT è un’Area funzionale organizzata come centro di responsabilità amministrativa a livello dirigenziale nell'ambito del centro di spesa della Sapienza, prevista come fattispecie dall’art.2, comma 7 del vigente Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, mai stata attuata nella Sapienza. E’ sotto la responsabilità di un Dirigente, che svolge tutte le funzioni di Direttore ed è unico responsabile della gestione dei servizi informatici. L'Area è un centro di spesa autonomo, può sottoscrivere contratti e obbligazioni, effettuare attività anche esterna conto terzi, ha un suo bilancio e il suo Direttore può sottoscrivere ordini entro i limiti di spesa stabiliti. Ha capitoli di propria pertinenza nel bilancio della Sapienza con budget assegnato dagli organi di governo.
L’Area opera per obiettivi stabiliti in termini generali dagli Organi di governo dell'Università (Rettore, Senato Accademico, Consiglio d'amministrazione) ed in termini più specifici dalla Commissione ICT.
Elenca una serie di attività di competenza dell’Area, da cui sono escluse le attività di servizio a favore delle biblioteche che, come precisato, dovranno trovare una diversa collocazione in una proposta al riguardo che dovrà essere valutata in seguito.
La Commissione ICT determina la politica della Sapienza in tema di informatica e telecomunicazioni in accordo con gli obiettivi strategici generali dell’Università. E’ un organismo che opera in ristretto rapporto con gli Organi di governo dell’Ateneo rappresentativi delle esigenze generali della ricerca, della didattica e dell’amministrazione, con compiti di proposta, di indirizzo e di valutazione sulle attività dell'Area ICT.
La Commissione ha fra i suoi compiti quello di:
a) definire le linee di sviluppo e le prospettive dei sistemi informativi di Sapienza anche attraverso la formulazione di piani pluriennali;
b) stabilire gli obiettivi e le priorità di azione;
c) esprimere pareri sulle proposte di bilancio preventivo e consuntivo sull’Area ICT;
d) operare scelte strategiche;
e) approvare proposte di contratti convenzioni in conto terzi dell’Area ICT;
f) dare pareri sugli investimenti di maggiore rilevanza dell’Area ICT;
g) fornire al Rettore e agli Organi di governo valutazioni sull'attività dell’Area ICT;
h) valutare e proporre, anche su richiesta degli utenti, nuove linee di azione, nuovi progetti, nuovi servizi.
Infine, per valorizzare l'apporto di innovazione e di conoscenza che le risorse di Sapienza possono dare a specifici progetti, promuovere l’attivazione di gruppi di studio e di progetto su temi definiti, composti da docenti o ricercatori, da tecnici o amministrativi e, ove necessario, da esperti esterni e di comprovata esperienza.
La Commissione è emanazione del Rettore, che ne nomina i membri e la preside, eventualmente per delega. E’ composta:
- dal Direttore Amministrativo o suo delegato;
- un delegato del Rettore;
- un rappresentante per ciascun Ateneo Federato, tra cui almeno un Direttore di Dipartimento e un Preside di Facoltà designati dal Senato Accademico;
- due rappresentanti degli Studenti designati dal Senato Accademico;
- il Direttore dell’Area ICT.
Inoltre il Rettore può nominare fino ad un massimo di tre membri di comprovata esperienza scientifica e tecnica nell’ambito dell’informatica o della telematica.
Tutti i membri nominati, compresi quelli designati dal Senato Accademico e il delegato del Rettore, durano in carica un triennio.
Alle ore 17.55 esce dalla sala della riunione il prof. Celant
Il Direttore Amministrativo sottolinea che nel panorama delle Università italiane la creazione di un'unica struttura che contempli l'ex centro di calcolo e quello dei servizi informatici per l'amministrazione è un fatto compiuto, come nelle Università di Bologna e Napoli. Il motivo è essenzialmente quello di ottimizzare i servizi che devono essere svolti. Sottolinea che i servizi, in quanto forniti dall'Amministrazione, non possono essere ricondotti che ad una responsabilità di carattere gestionale.
Il Decreto legislativo n. 29/1993 e ss.mm.ii, che ha chiarito in maniera inequivoca la distinzione fra indirizzo e controllo da un lato e gestione dall’altro, rimettendo la responsabilità della gestione alla dirigenza, come anche ribadito dal Consiglio di Amministrazione con una delibera del 1999, poi ripresa in tutti i vari regolamenti in cui si sono definite le competenze.
Si avverte la necessità di rimettere funzioni di indirizzo in termini di sviluppo e di innovazione tecnologica ad un Comitato ICT, lasciando la competenza in termini gestionali e di responsabilità ad un Dirigente. Non potrebbe che essere così per effetto della richiamata normativa. E’ evidente, inoltre, che gli organi che decidono sulle linee generali restano il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione.
La novità per quanto concerne lo schema organizzativo consiste nel fatto che la nuova struttura non è una Ripartizione. La Ripartizione VIII trasferisce le sue competenze nell’ambito della nuova Area, prevista dal Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, che assume una rilevanza autonoma in termini di budget , quindi di ottimizzazione delle risorse.
Sottolinea che il numero di personale impegnato nel SATIS è inferiore a quanto indicato dal prof. Masiani.
Precisa che, attualmente, la Ripartizione VIII - SATIS, oltre alle attività elencate dal prof. Masiani gestisce anche l’importante procedura contabile che è condivisa da tutti i Centri di spesa.
Evidenzia che per l'Area che si vuole costituire sono state sentite le Organizzazioni Sindacali, che hanno ritenuto il modello organizzativo assolutamente positivo.
Fa presente, ancora, che quando si parla di un rappresentante per ciascun Ateneo Federato, deve intendersi nel senso di competenze alte in tale settore di attività della ricerca, affinché sia possibile avere all’interno del Comitato professionalità specifiche che possano essere di guida in termini di innovazione e di sviluppo dell'informatica.
La parte gestionale di livello esecutivo è rimessa alla competenza di un dirigente dell’Amministrazione, con autonomia decisionale e, quindi, con possibilità di firmare ordini di spesa, in relazione alle risorse che verranno assegnate.

Il Rettore non intende entrare negli aspetti tecnici, che sono stati bene illustrati dal prof. Masiani, però desidera sottolineare il modello organizzativo. Ricorda che da molti anni in Senato Accademico è stato sempre auspicato un modello organizzativo che superasse gli aspetti burocratici delle Ripartizioni e gli inconvenienti dei Centri di ricerca.
L'Area funzionale autonoma prevista dal Regolamento contabile non ha avuto mai attuazione, anche se fu operato un tentativo in concomitanza con l'inizio dell'organizzazione dell'area internazionale, che non andò a compimento, finalmente si è arrivati a proporre un modello di Area funzionale autonoma
E’ difficile superare l'abitudine alle ripartizione ed ai centri, ma quando pensa alla nuova organizzazione della Sapienza ed anche all’organizzazione degli Atenei Federati fa sempre riferimento ad aree funzionali, perché il concetto di ripartizione è superato, come è superato il concetto di centro. Occorre avere la capacità di riuscire a coniugare le due organizzazioni in qualcosa di nuovo, ovviamente vi saranno degli inconvenienti che, comunque, potranno essere sanati, però si deve essere convinti che il nuovo tipo di organizzazione potrà essere attuato anche in altri campi.

Il prof. Lampariello ricorda di aver trasmesso, in merito alla proposta di istituzione dell’Area funzionale ICT, un messaggio di posta elettronica a tutti i membri del Senato Accademico, in quanto la questione è molto avvertita, non soltanto dai docenti membri del Comitato Tecnico-Scientifico del CITICoRD, ma anche da moltissimi autorevoli colleghi della Sapienza.
Il problema risale agli anni '90 quando l’allora Rettore, prof. Tecce, lo nominò Presidente del CICS. Dopo la ricostituzione del CICS, di cui fu nominato ancora Presidente, apparve evidente la necessità di una struttura che integrasse l’aspetto più accademico, che si occupava di ricerca e didattica, con quello amministrativo. Qualche anno più tardi nacque la Ripartizione VIII SATIS che derivava, nell'ambito dell'Amministrazione Centrale, dal Centro Elaborazione Dati.
La necessità della costituzione di un'unica struttura gli apparve sempre più evidente, tanto che l’allora Direttore Amministrativo, dott.ssa Semplici, gli diede un mandato, anche se non formale, di elaborare insieme al dott. Longhi una proposta per creare una struttura unica che prevedesse uno stretto coordinamento fra le due aree di ricerca e didattica, più accademica, e quella amministrativa. Il progetto andò avanti abbastanza bene fino a quando da parte dell'Amministrazione Centrale ci si rese conto che con difficoltà sarebbe stata accettata una struttura che non dipendesse direttamente dal Direttore Amministrativo: le difficoltà nacquero forse anche per problemi sindacali.
La cosa si è arenata fino a quando il Rettore Guarini ha incaricato, fin quasi all’inizio del suo mandato, il Pro Rettore, prof. Masiani, di elaborare una proposta che mirasse alla costituzione di una struttura unica, obiettivo questo su cui tutti concordavano.
Il problema attualmente riguarda la formulazione complessiva della proposta. Innanzitutto osserva che il documento predisposto dal prof. Masiani, che è stato distribuito durante la seduta e che quindi è stato ultimato solo in data odierna, è diverso da quello contenuto nella documentazione fornita con l’ordine del giorno della presente seduta del Senato Accademico, non soltanto nell'indicazione che i due Progetti/Servizi del CITICoRD: Sistema Bibliotecario di Sapienza (SBS) e Biblioteca Digitale di Sapienza (BIDS), debbano in seguito trovare una collocazione in apposita struttura (nella relazione inviata telematicamente non esisteva alcun cenno alla loro destinazione), ma è anche diverso nella composizione della Commissione, altre volte chiamata “Comitato di indirizzo”.
Ritiene ancora valida l'idea che tutta l’informatica della Sapienza debba essere gestita da un'unica struttura, ma che essa non possa avere come responsabile un dirigente, per quanto di alto profilo, come indicato nella relazione. La struttura deve essere presieduta da un Delegato del Rettore e deve soddisfare quanto affermato dal prof. Masiani, cioè la necessità di una distinzione fra il ruolo di indirizzo e controllo da quello di gestione. Tutti concordano con questo principio; solo che la sua realizzazione, a suo parere, non avviene nella proposta formulata.
Nella proposta presentata si parla di una Commissione di indirizzo ICT che, in realtà, ha un ruolo puramente politico, non certo tecnico; essa infatti è costituita da rappresentanti di vari organismi, fra cui gli Atenei Federati. È a tutti noto quanto sia rispettoso e anche geloso del decentramento da realizzarsi attraverso gli Atenei Federati, ma il problema non può essere risolto attraverso gli Atenei stessi: la struttura deve rimanere centrale. Si chiede: chi progetta, chi ha le idee, chi tecnicamente propone soluzioni innovative per quanto riguarda, per esempio, il miglioramento della rete informatica. Non certo la Commissione di indirizzo.
Il prof. Masiani ha riconosciuto che, malgrado le difficoltà esistenti, non soltanto finanziarie, è stata realizzata alla Sapienza una rete informatica che ormai funziona bene, che pone la Sapienza all'avanguardia. Ricorda che la rete è stata progettata e realizzata dal prof. Borgia. È convinto che, al momento, nessun dirigente amministrativo tecnico, per quanto di alto profilo, avrebbe potuto realizzare un progetto di questo livello. Ricorda che per quattro anni, fino a quello passato, è stato nominato Capo della Ripartizione VIII un dirigente esterno, che non crede molti rimpiangano. Sono stati spesi anche molti soldi.
Reputa sia di fondamentale importanza la presenza, nel progetto e nella gestione delle cose informatiche, di un collega accademico, che sia il Delegato del Rettore. Poi dovranno coesistere l'aspetto amministrativo e quello della ricerca e della didattica, ma non si può pensare che le nuove idee, per quanto riguarda sia lo sviluppo della ricerca e della didattica sia quello della rete informatica, possano essere formulate da un dirigente amministrativo, senza nulla togliere alla bravura del futuro dirigente dell'Area funzionale.
Il Direttore Amministrativo ha affermato che la nuova Area funzionale non è una ripartizione, ma certamente non è un centro di spesa autonomo. È una struttura, come dice chiaramente la proposta formulata, che è ricondotta alle competenze di funzionamento e di gestione della Direzione Amministrativa.
Ritiene che siano molti i motivi per cui questo progetto non abbia trovato ancora una definitiva formulazione.
Infine rileva che, nella proposta del prof. Masiani, fra i membri della Commissione ICT vi è un rappresentante per ogni Ateneo Federato, di cui almeno un Direttore di Dipartimento e un Preside di Facoltà, designati dal Senato Accademico. Non si capisce se questi membri designati dal Senato accademico facciano parte dei cinque rappresentanti degli Atenei Federati e se ciascun Ateneo Federato debba scegliere il proprio rappresentante, oppure debba essere una scelta del Senato Accademico.
In conclusione, anche nella formulazione presentata in data odierna, reputa necessario un ripensamento ulteriore: dopo due anni e mezzo, non vede la fretta di approvare un provvedimento così poco chiaro.

Il prof. Avallone informa di aver fatto parte della piccola delegazione di consultazione sindacale prima di procedere alle modifiche organizzative. I Sindacati hanno espresso apprezzamento per la proposta.
Personalmente ritiene che la proposta abbia il merito di unificare ciò che non è più tollerabile sia separato: non è pensabile tenere la rete separata con due responsabilità.
Il prof. Lampariello ritiene che la responsabilità della gestione debba essere data ad un docente, però vi è un’altra scuola di pensiero, che condivide, per cui questo sia da evitare.
Quando si parla di responsabilità gestionale bisogna distinguere quanto non appartiene a tale responsabilità gestionale: non vi è necessariamente una grande capacità di innovazione, perché non è detto che vi debba essere, non è detto che vi sia la capacità di prevedere o pianificare nuovi progetti e non vi è neanche una capacità di valutare, perché è difficile che uno che gestisce possa anche controllare se stesso, per fare questo occorre che vi sia qualcun altro: un comitato, una commissione.
Effettua le seguenti proposte:
- le finalità del Comitato dovrebbero essere: “di indirizzo, di proposta e di valutazione” sulle attività che deve svolgere la nuova entità. Il Comitato sarà composto fondamentalmente da docenti che potranno mettere a frutto la loro competenza.
- Propone di chiamare la nuova area: “Info-Sapienza”, che sarà un centro di spesa autonomo, ovviamente nell'ambito del budget che gli verrà assegnato dal Consiglio di Amministrazione. Vi sarà un Dirigente responsabile della gestione. Dato che si suppone che chi sia responsabile della gestione non sia altrettanto responsabile dell’innovazione, della capacità di proporre ed anche della valutazione, questo compito verrà svolto da un Comitato.
- Deve essere previsto nella delibera del Senato Accademico che dovrà essere sanata la carenza riferita alle biblioteche. Ricorda che sulle biblioteche il CITICoRD ha svolto un ottimo lavoro.
Considerato che sussiste qualche preoccupazione sul profilo professionale dei componenti del Comitato, personalmente ha più fiducia nelle designazioni del Senato Accademico e degli Atenei Federati; sul fatto che debbano essere nominati dal Senato Accademico o dall'Ateneo Federato non ha una particolare predilezione. E’ importante aggiungere che il Rettore può nominare due o tre esperti, in modo tale da compensare eventuali carenze di tali figure.
Alle ore 18.25 entra nella sala della riunione il prof. Antonaci

Il prof. Docci rileva che per i Direttori di Dipartimento la proposta in esame è strategica e vitale, in quanto si riferisce alle esigenze del mondo della ricerca. In data odierna ha sentito i colleghi del Collegio dei Direttori di Dipartimento in merito alle problematiche connesse alla proposta in esame: sull'impianto generale sono tutti d'accordo.
Alcune cose dette dal prof. Lampariello sono di grande attenzione. Comunque vi sono problematiche generali legate a problemi sindacali ed alle leggi che fissano la distinzione fra gestione e linee di indirizzo, che deve essere mantenuta.
Reputa, però, che la proposta così come formulata, non funzioni molto, occorre precisare meglio i compiti del Comitato, per esempio, se si scorre l'elenco delle varie funzioni, la nuova struttura servirà soprattutto alla ricerca, alla didattica, alle biblioteche ed all’amministrazione, però si chiede: chi ne fisserà le esigenze. Sicuramente è difficile che le esigenze della ricerca possano essere fissate dal Direttore della nuova Area, che ne sa molto poco, quindi quello che diceva il prof. Lampariello è assolutamente strategico, probabilmente si può arrivare a questo obiettivo attraverso una ridefinizione. Al punto 2 della relazione del prof. Masiani, ad esempio, si dice “La Commissione ICT Sapienza definisce le strategie di sviluppo e le priorità di intervento anche nell'articolazione del budget assegnato. “ Una tale frase è debole e lascia una serie di campi di azione da parte del Direttore, le strategie devono essere indirizzate e canalizzate sugli interessi. Crede che l'aiuto di qualche collega, come ad esempio il prof. Angelici, possa risolvere la problematica. Conclude ribadendo che reputa la proposta una strada da seguire con grande rapidità perché strategica, chi ha visitato altre Università, ad esempio quella di Bologna, si rende conto di quanto la Sapienza sia indietro, soprattutto nel settore della ricerca, quindi bisogna fare uno sforzo per andare avanti

Il prof. Sabetta considerato che da anni si parla della necessità di unificare le competenze informatiche sotto un’unica struttura, che esiste anche il CATTID, chiede il motivo per cui non si sia pensato di inserire anche tale Centro nella nuova struttura, dal momento che nelle sue competenze vi è anche l'e-learing, Altrimenti gran parte delle competenze delle due strutture saranno in sovrapposizione

Il prof. Frati fa presente di aver seguito tutto il dibattito che vi è stato nell’ultimo anno e mezzo sulla tematica, collaborando con il Prorettore, prof. Masiani, e sentendo coloro che si intendono di informatica.
Ritiene che tutti concordino sulla necessità dell'unificazione dei due sistemi che svolgevano funzioni di tipo diverso.
Concorda con il prof. Avallone sul fatto che le finalità del comitato debbano essere “di indirizzo, di proposta e di valutazione dell’Area ICT “ aggiungerebbe: “di approvazione delle proposte di contratti con soggetti esterni”.
Considerato che è un'area di grande delicatezza, perché gestirà e avrà lo storico dei dati sensibili, si sente tutelato da una designazione del comitato da parte del Senato Accademico per la quale saranno gli Atenei Federati che avranno la sensibilità di proporre un pacchetto di nomine con un Direttore di Dipartimento ed un Preside. Il Senato Accademico dovrà avere la gestione diretta, perché oltre all'innovazione, alla ricerca, all'efficienza del sistema, crede sia una responsabilità globale del Senato stesso.
Crede anche che il prof. Borgia, di cui tutti riconoscono il valore, potrà far parte del Comitato o come delegato del Rettore, o come uno dei tre esperti che indicherà il Rettore, o come designato dal suo Ateneo Federato.
Invita ad apportare le seguenti modifiche alla proposta di delibera:
- aggiungere: “Contestualmente alla disattivazione delle suddette strutture saranno definite le modalità organizzative, le attribuzioni ad altra struttura in ambito bibliotecario attualmente assegnate al CITICoRD”.
- Aggiungere che il Rettore è delegato ad emettere i relativi provvedimenti.
- Concorda con il prof. Avallone sul fatto che la nuova Area venga denominata “Info-Sapienza”, pertanto, subito dopo le parole: “(…) e contestualmente (…)” modificare nel modo seguente: “(…) la costituzione della nuova Area INFO-Sapienza, dotata di autonomia amministrativa e contabile (…)”.
- Deve essere esplicitato che vi è un Dirigente responsabile dell'attuazione gestionale.
- Deve essere previsto che il Comitato INFO Sapienza oltre alle finalità di indirizzo, di proposta e di valutazione sulle attività dell’Area INFOSapienza può approvare e proposte di contratti con soggetti esterni.

Il prof. Angelici reputa che il problema sia assolutamente semplice e che nessuno possa contestare l'esigenza di superare per questa attività la rigidità del sistema delle ripartizioni. E’ responsabilità del Direttore Amministrativo operare in un modo o nell'altro: creare il raccordo fra la nuova struttura, che non è più una Ripartizione, bensì un’Area con autonomia budgetaria e operativa ed il raccordo fra questa e il settore accademico. Questo è il problema di fondo.
Nella presente seduta nel punto precedente relativo alla Relazioni Internazionali si è avuto un esempio, forse in materia meno complessa, di come tecnicamente si sia riusciti in un settore dell’Amministrazione a realizzare una sinergia tra elaborazione di strategia politica e Funzionari amministrativi. Non vede ostacoli ad adottare la stessa tecnica. Dal punto di vista formale manca un tassello per realizzare una situazione omogenea, perché nella ipotesi delle Relazioni Internazionali vi è un Delegato del Rettore che ha funzioni operative, non solo di indirizzo, quindi di collaborazione. Nessuno vuole che un professore assuma responsabilità amministrative, ma il prof. Cagiano de Azevedo ha un suo ufficio che nella proposta in esame non è previsto, è prevista solo la Commissione.
Ha la sensazione che non sussista un grosso problema, è solo scritto male, forse si intendeva dire quello che ha testé esplicitato.
Sono da riscrivere anche tutta una serie di questioni tecniche, in particolare occorre chiarire il rapporto con il Consiglio di Amministrazione che, in parte, ha accennato il Direttore Amministrativo.
Non riesce a capire perché il rappresentanti degli Atenei Federati sia designato dal Senato Accademico, gli sembra quasi una contraddizione.
Ribadisce l’opportunità di operare in analogia a quanto è stato fatto per le Relazioni Internazionali.

Il prof. Tardella effettua le seguenti richieste di chiarimento:
- poiché si sta parlando di trasferire delle unità di personale dalle strutture esistenti alla nuova struttura, non gli è chiaro il discorso delle 75 unità di personale + 15, perché in merito alle 75 unità il Direttore Amministrativo ha fatto presente che sono in numero inferiore, in quanto includerebbero anche altro personale: i centralinisti svantaggiati. Desidera un chiarimento in proposito, perché reputa che un'eventuale nuova struttura, che si propone per un rilancio, forse non dovrebbe avere unità di personale poco utili alle finalità;
- desidera chiarimenti anche sulle risorse finanziarie. Considerato che il rapporto di forze tra i due centri esistenti sembra abbastanza sbilanciato: 15 unità di personale contro 75, desidera conoscere di quante risorse finanziare hanno potuto disporre i due centri nell’ultimo esercizio finanziario.
Effettua le seguenti proposte riguardo l'inclusione tra gli ambiti di competenza della nuova Area:
- reintrodurre il problema degli strumenti per la biblioteca digitale della Sapienza, che richiede anche notevoli conoscenze tecniche e di coordinamento di basi bibliografiche;
- il supporto tecnico per la realizzazione di aule didattiche informatiche, per le quali ciascun centro di spesa tipicamente si “arrangia” a modo suo, senza poter contare su un aiuto sistematico dell'amministrazione centrale. E’ auspicabile avere un punto di riferimento, come avviene nell’Università di Napoli, al quale chiedere ad esempio: la normativa esistente, oppure quale hardware o software convenga utilizzare o acquistare ecc.;
- la promozione non solo dell'utilizzo, ma anche della produzione del software open source, più volte da lui citato in precedenti interventi, che dovrebbe far parte di una linea strategica futura per la Sapienza.

Il prof. Merafina fa presente di essere stato inizialmente perplesso circa la proposta, soprattutto per l'esperienza negativa legata maggiormente alla Ripartizione VIII- Satis, mentre il CITICoRD ha avuto una funzione più positiva, come dimostrato anche dal recente intervento del prof Borgia in Senato Accademico. Le sue perplessità erano anche dovute al fatto che nel documento in esame non sono chiaramente definite le competenze in materia di servizi bibliotecari. Crede che quello delle biblioteche sia un problema cruciale, pertanto, deve essere risolto in partenza, per evitare di mandare nel caos una parte così rilevante per l’Ateneo.
Durante la discussione il prof. Lampariello ha messo in luce aspetti che sono assolutamente rilevanti, di cui bisogna tener conto. Inoltre sentendo gli interventi che si sono succeduti, soprattutto quello del Direttore Amministrativo, concorda sull'accorpamento delle due strutture e soprattutto sul fatto che la responsabilità di gestione non possa che essere assunta da un dirigente e non da un docente.
Riguardo alla Commissione ICT, crede sia importante non perdere le competenze soprattutto del CITICoRD, come i servizi di supporto alla didattica e alla ricerca, che non sono dovutamente messi in evidenza nel documento, soprattutto in termini di persone e di esperienza. Si riferisce in particolare all’opera del prof. Borgia che deve essere recuperata.
Reputa che l'aspetto delle risorse, posto in evidenza il prof. Tardella, andrebbe chiarito, dovrebbero esservi delle garanzie sul finanziamento, per evitare che si torni ad un’area che non riesca a funzionare. Sono a tutti noti i problemi soprattutto riguardo il collegamento delle sedi esterne, come quelli dell'area di Ingegneria e di Architettura, che non si possono risolvere senza prevedere un giusto apporto di fondi.

Il prof. De Santoli rileva la grande opportunità che si presenta in questa occasione di esplorare le potenzialità di un modello organizzativo nuovo. Vi sono tematiche nella Sapienza che necessitano di una ristrutturazione e di una manutenzione approfondita.
Sottolinea due aspetti fondamentali per facilitare una decisione importante che il Senato Accademico dovrà prendere, occorre stabilire:
1) chi avrà la responsabilità di operare le strategie. Spesso questa responsabilità non è individuata, nella proposta in esame non si comprende bene in che modo detta responsabilità possa essere assunta;
2) chi avrà la responsabilità di gestire una certa materia, soprattutto perché ci si trova in ambiti dell’Ateneo dove queste responsabilità sono ancora più importanti, come quello gestionale operativo e quello della gestione dei dati sensibili. In tali casi la responsabilità deve essere ancora più evidente. Non è sicuro che un professore a livello operativo possa assumersi la responsabilità gestionale di un certo settore;
3) l’evoluzione futura della Sapienza, il ruolo che possono giocare gli Atenei Federati su materie che, comunque, devono rimanere centralizzate nell'ambito della Sapienza. Forse con un modello amministrativo come quello proposto il ruolo delle decisioni centrali e delle altre decisioni collaterali e locali che possono effettuare gli Atenei Federati è in qualche modo equilibrato: esiste sia la materia trattata centralmente, sia la gestione e l'organizzazione ed anche le scelte strategiche attraverso i membri del Comitato che sono, comunque, degli Atenei Federati.
Conclude rilevando che quello in esame non è l'unico argomento che può essere investito da una rivoluzione di organizzazione, ad esempio, esiste anche il Servizio di Ateneo per l'Energia, che è tutto e non è nulla. Anche tale Servizio può essere passato sotto il vaglio di un modello gestionale diverso e quindi assegnargli una funzione importante, non solo strategica, con linee di indirizzo ed operative

Il prof. Lanchester osserva che la fase di transizione potrebbe portare ad un blocco del sistema informatico, quindi se si deve decidere invita a farlo velocemente, però anche in maniera accurata. Dalle osservazioni effettuate emerge che il regolamento di attuazione non è ancora stabilizzato, suggerisce, pertanto, di assumere la decisione di istituire la nuova Area e di dare l’incarico ad una Commissione di stilare un regolamento secondo le risultanze della presente discussione.

Il prof. Lampariello concorda con l'ultima considerazione del prof. Lanchester, crede che la proposta presentata dovrebbe essere riformulata meglio.
Personalmente concorda sull’istituzione di un’unica struttura, ma non su altre proposte, in particolare sull'osservazione del prof. Frati circa la Commissione di indirizzo che, a suo parere, non dovrebbe essere a sé stante, ma dovrebbe essere una Commissione mista Consiglio di Amministrazione / Senato Accademico, che dia gli indirizzi di sviluppo dell'area informatica, e non sia una Commissione che affianca l'Area ICT.
Il prof. Borgia non è lontano dalla pensione, quindi non è un problema di persone, bensì di organizzazione generale.
Infine concorda con il prof. Angelici circa l’esempio delle Relazioni internazionali, dove vi è un Delegato del Rettore che ha le idee e progetta le strategie. Poi vi è una Ripartizione che sviluppa le idee e le gestisce per quanto riguarda la parte amministrativa. Nella proposta non vi è alcuna attenzione alla ricerca e alla didattica. Ritorna alla sua vecchia idea: un'unica struttura con un Delegato del Rettore, due sezioni, una amministrativa e una che si occupa di ricerca e di didattica, governate da due Direttori, che però si parlano come si sono parlati da un anno a questa parte la SATIS e il CITICoRD per quanto riguarda il progetto rete. Ricorda che il prof. Borgia è stato nominato Coordinatore del Gruppo di lavoro Progetto rete, che ha operato molto bene. Questa è la cosa corretta da fare, non deve essere una Commissione politica che non ha alcuna capacità di progettazione di cose informatiche.

Il prof. Morcellini reputa molto importanti le osservazioni integrative che sono emerse dal dibattito. E’ sacrosanto il richiamo al fatto che il CATTID nel contesto che si delinea abbia poco senso e finisca per indebolirsi se non rientra in una filosofia generale, quindi raccomanda di pensare una proposta in merito e di esplicitarla.
Ritiene che il prof. Tardella abbia effettuato alcune note molto preziose, anche in termini di immagine, infatti un mancato riferimento all'open source sarebbe assolutamente delittuoso in una seduta del Senato Accademico del corrente anno. Trova che le ombre del testo proposto siano state recensite con precisione.
Segnala che ci si trova di fronte ad una votazione, un elemento di indirizzo, che è forse una delle poche cose di tipo generale che un Senato Accademico decida.
Reputa che occorra richiamare almeno quattro note:
1) E’ indispensabile cambiare qualcosa, perché l’insoddisfazione, a volte anche sopravalutata, è però tale che se non vi sarà un elemento di annuncio nuovo sulla rete e sulla posta elettronica, ognuno dei presenti verrà bersagliato di contestazioni.
2) Un processo durato due anni, è durato già troppo tempo. E’ tragico che siano stati necessari due anni. Se si uscisse dalla odierna seduta senza un voto di tipo generale, sembrerebbe che ancora una volta il Senato Accademico sia indeciso sui processi di cambiamento. Spera che si abbia la forza di decidere, magari rettificando in futuro.
3) Reputa fondamentale che il testo in esame proponga una chiarezza delle responsabilità per il futuro, quindi la fine degli alibi per tutti. E’ vero che molti hanno lavorato generosamente, ma in un contesto in cui le nomine erano individuali. Attualmente si sta discutendo un meccanismo per cui il delegato del Rettore deve rappresentare in modo universale l’odierno dibattito.
4) Sulla distinzione tra indirizzo e gestione non è più possibile essere ambigui. Vi deve essere una chiara imputazione delle responsabilità amministrative. Non è possibile continuare a confondere i ruoli. Reputa che il riferimento ai docenti sia arretrato, anche se ne comprende la razionalità, rispetto ad una situazione in cui ancora una volta non sarebbero chiare le responsabilità.
Invita tutti a pensare che si stanno assumendo decisioni che vanno al di là delle divisioni politiche o accademiche e che toccano il futuro della Sapienza

Il prof. Dazzi condivide molte delle osservazioni emerse dalla discussione, in particolare l’appello finale effettuato dal prof. Morcellini.
Sottolinea che il testo che accompagnava la documentazione nella convocazione è difforme rispetto a quello consegnato all’inizio della seduta predisposto dal prof. Masiani. A seguito di una rapida comparazione reputa che quest’ultimo sia molto più accettabile, soprattutto la sottolineatura dei compiti del Comitato: proposta, indirizzo e valutazione.
Auspica che il Rettore si faccia garante di raccogliere gli apporti venuti nel dibattito, non ultimo quello effettuato dal prof. Angelici sui rappresentanti degli Atenei Federati designati nel Senato Accademico. Il meccanismo dovrebbe essere meglio precisato. Inoltre il Rettore dovrebbe garantire che non vi saranno disfunzioni per quanto riguarda l'area vitale per tutti che è quella delle biblioteche. Soltanto a questa condizione esprimerà voto favorevole, pur condividendo gli argomenti che ha messo in campo da ultimo il prof. Morcellini.

Il Rettore reputa che siano tutti d'accordo nell'approvare la disattivazione del CITICoRD e della Ripartizione VIII, è anche chiaro che la gestione della nuova Area funzionale autonoma, che si potrebbe chiamare INFO-Sapienza, debba essere affidata non ad un docente. Il problema consiste nel definire meglio i compiti di quello che alcuni chiamano Comitato, altri Commissione.
Evidenzia che intende farsi garante delle osservazioni emerse dal dibattito, però vorrebbe anche che nella stesura del Regolamento relativo al funzionamento della nuova struttura venisse coadiuvato dai proff.ri Angelici, Avallone, Masiani e dal Direttore Amministrativo.
Invita il prof. Frati a leggere la proposta di delibera che ha recepito quanto scaturito dalla discussione.

Il prof. Frati dà lettura della seguente proposta:
Il Senato Accademico delibera:
a) di approvare la disattivazione sia della Ripartizione VIII –SATIS che del CITICoRD e contestualmente la costituzione della nuova area ICT (Information and Comunication Tecnology area) o INFO-Sapienza, dotata di autonomia amministrativa e contabile, che integra ed assorbe tutte le competenze e le risorse umane, strumentali, finanziarie e logistiche delle suddette strutture disattivate e che è diretta da un dirigente responsabile della gestione;
b) di approvare l’istituzione di un “ Comitato INFO-Sapienza”, con finalità di indirizzo, di proposta e di valutazione sulle attività dell’area INFO-Sapienza, nonché di approvazione delle proposte di contratti con soggetti esterni, presieduta dal Rettore o da un suo delegato che presiede il Comitato INFO-Sapienza e composta:
- dal Direttore Amministrativo o suo delegato;
- da un rappresentante di ciascun Ateneo Federato, designato dal Senato Accademico, di cui almeno un Preside ed un Direttore di Dipartimento;
- dal Direttore dell’Area INFO-Sapienza;
- da due rappresentanti degli Studenti, designati dal Senato Accademico;
- da tre esperti nominati dal Rettore.
Il Comitato dura tre anni ed i suoi componenti non di diritto sono ridesignabili consecutivamente una sola volta;
c) di definire, contestualmente alla disattivazione delle sopraddette strutture, le modalità organizzative e le attribuzioni ad idonea struttura delle attività di ambito bibliotecario, attualmente assegnate al CITICORD, tenendo conto anche delle proposte formulate dalla “Commissione per il sistema delle Biblioteche”;
d) di aggregare ad INFO-Sapienza le altre strutture aventi finalità convergenti;
e) di delegare il Rettore è delegato ad emanare i relativi provvedimenti.

Il prof. Angelici reputa che la formulazione letta dal prof. Frati lasci inevaso il problema centrale, su cui si è discusso per più di un'ora, cioè l’organizzazione di un meccanismo, come avvenuto per le Relazioni internazionali, in cui vi è un docente, non la commissione e dove si è realizzato di fatto un rapporto di collaborazione con il Dirigente responsabile della Ripartizione IX. Rileva che nella proposta testé letta dal prof. Frati sia previsto il Presidente della Commissione, ma chi presiede una commissione ha solo il potere di convocarla e di formulare l'ordine del giorno.
Desidera che sia chiaramente espresso che il Delegato del Rettore abbia anche funzioni operative, fatta salva la responsabilità del Dirigente, il testo appena letto lo esclude.

Il prof. Dazzi propone che i Rappresentanti di ciascun Ateneo Federato che devono far parte del Comitato vengano designati dagli Atenei stessi e quindi nominati dal Senato Accademico.

Il prof. Lanchester rileva che nella parte finale della proposta di delibera vi sia una delega generica, non si dice quali strutture debbono essere accorpate.
Inoltre reputa che il testo del regolamento debba essere portato all’esame del Senato Accademico, non è possibile che si dia una delega in bianco dopo una discussione di un'ora e mezza.
Dichiara che voterà a favore a condizione che il regolamento venga portato all’esame del Senato Accademico per l’analisi e l’approvazione.

Il prof. Scalzo chiede se il responsabile amministrativo abbia diritto di veto.

Il Direttore Amministrativo risponde in senso negativo, rilevando che basta fare riferimento all’art. 15 dello Statuto della Sapienza “(…) Ai dirigenti spetta la gestione finanziaria, tecnica ed amministrativa, compresa l'adozione di atti che impegnino l’amministrazione verso l'esterno, mediante autonomi poteri di spesa (…)” sempre nell'ambito della programmazione indirizzo e controllo a cui ha fatto riferimento il prof. Avallone.

Il Rettore dichiara che accetterà solo interventi per dichiarazione di voto.

Il prof. Lupia Palmieri dichiara che voterà a favore della soppressione della Ripartizione VIII-Satis e del Citicord. Infatti dovrebbe essere stabilito nella odierna seduta il passaggio dalla struttura attuale a quella nuova.
Concorda con il prof. Lanchester sul fatto che il Senato Accademico dovrebbe riservarsi di esaminare nella prossima seduta il regolamento relativo al funzionamento della nuova struttura.

Il prof. Merafina dichiara che voterà a favore, però il Rettore dovrebbe avvalersi per la stesura del Regolamento relativo al funzionamento della nuova struttura oltre che dei proff.ri Angelici, Avallone, Masiani e del Direttore Amministrativo anche del prof. Lampariello.

Il Rettore chiarisce che le persone testé nominate hanno solo il compito di recepire le osservazioni emerse dalla odierna discussione.
Rileva che l’ultima dichiarazione del prof. Lampariello gli sembrava non favorevole alla proposta.

Il prof. Lampariello dichiara che voterà contro. Ringrazia chi lo ha proposto per far parte della Commissione che deve limare il provvedimento, ma fa presente di non essere disponibile in quanto, essendo contrario all'aspetto culturale della proposta, non potrebbe dare alcun contributo positivo.

Il Rettore fa presente che porrà in votazione la proposta di delibera letta dal prof. Frati con la variante proposta dal prof. Dazzi circa la composizione del Comitato INFO-Sapienza, in particolare per il rappresentante degli Atenei Federati occorre modificare nel modo seguente:
“da un Rappresentante di ciascun Ateneo Federato, nominato dal Senato Accademico, su designazione degli Atenei Federati, di cui almeno un Preside ed un Direttore di Dipartimento;”
Inoltre verrà aggiunta la seguente riserva richiesta dal prof. Lanchester:
“Il Senato Accademico si riserva di esaminare nella prossima seduta il regolamento relativo al funzionamento della nuova struttura che dovrà tenere conto delle osservazioni emerse dalla discussione”

Il Rettore ringrazia il prof. Renato Masiani ed il dott. Fabrizio De Angelis che escono dalla sala della riunione.

Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera, di cui ha dato lettura il prof. Frati, facendo presente che per la stesura del Regolamento relativo al funzionamento della nuova struttura verrà coadiuvato dai proff.ri Angelici, Avallone, Masiani e dal Direttore Amministrativo.

IL SENATO ACCADEMICO

Vista la legge 9.5.1989, n. 168;

Vista la delibera assunta dal Consiglio di Amministrazione il 19.10.1999 in ordine al recepimento del principio generale di distinzione tra funzioni di indirizzo e controllo, riservate agli organi di governo, e poteri di gestione, di competenza dei dirigenti;


Visto lo Statuto vigente di Ateneo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 279 in data 27.11.1999 e, in particolare, l’art.15, comma 3;


Vista le D.D. del 21.7.2205, n. 678 e del 9.10.2006, n. 903 con cui è stata ridefinita e resa operativa l’organizzazione della Ripartizione VIII – S.A.T.I.S.;


Visto il D.R. n. 1606 del 26.10.1998 con cui è stato riorganizzato il Centro Interdipartimentale per il Calcolo Scientifico (CICS), come successivamente modificato e intergrato dal D.R. n. 1510 del 18.12.2001 che ha riorganizzato la struttura del CICS medesimo, con la nuova denominazione di CITICoRD;


Vista la relazione istruttoria presentata dalla Ripartizione II – Personale da cui emerge di tutta evidenza la necessità, di concepire un progetto di unificazione ed accorpamento, nel quadro di un’integrazione organizzativa e funzionale, delle attività attualmente ripartite tra le due strutture;


Considerato che l’ipotesi di ristrutturazione dell’Area dei servizi informativi è stata oggetto di informazione preventiva ex artt. 6 e 9 del CCNL 9.8.2000, così come confermati dal CCNL 27.1.2005;


Considerata l’opportunità, stante anche l’implicazione della ricerca e della didattica nel quadro degli obiettivi di integrazione e implementazione dei sistemi informativi, di prevedere l’istituzione di un Comitato con compiti di indirizzo sulle linee di innovazione tecnologica e dei servizi;


Vista la proposta illustrata durante la discussione dal prof. Renato Masiani, Prorettore delegato alle Infrastrutture.


Presenti e votanti 33 maggioranza 17: con 32 voti favorevoli del Rettore, dei Proff.ri Angelici, Salinetti, Antonelli, Todaro, Lupia Palmieri, Scalzo, Merafina, De Santoli, Sabetta, Pettinelli, Barbieri, i Sig.ri Azzarito, Brancaccio, Rizzo dei Proff.ri Pergolesi, Chiacchierini, Aglianò, Dazzi, Tardella, Fiori, Antonaci, dei Sig.ri Orsini, Mauceri, dei Proff.ri Puglisi Allegra, Bucciarelli, Lanchester, Bossa, Frati, Campelli, Dierna, Misiti e con il voto contrario del Prof. Lampariello.

DELIBERA

a) di approvare la disattivazione del CITICoRD e della Ripartizione VIII–SATIS e contestualmente la costituzione della nuova Area INFO-Sapienza, dotata di autonomia amministrativa e contabile, che integra ed assorbe tutte le competenze e le risorse umane, strumentali, finanziarie e logistiche delle suddette strutture disattivate, che sarà diretta da un dirigente responsabile della gestione;
b) di approvare l’istituzione di un “Comitato INFO-Sapienza”, con finalità di indirizzo, di proposta e di valutazione sulle attività dell’Area INFO-Sapienza, nonché di approvazione delle proposte di contratti con soggetti esterni, presieduta dal Rettore o da un suo delegato e composto:
- dal Direttore Amministrativo o suo delegato;
- da un Rappresentante di ciascun Ateneo Federato, nominato dal Senato Accademico, su designazione degli Atenei Federati, di cui almeno un Preside ed un Direttore di Dipartimento;
- dal Dirigente dell’Area INFO-Sapienza;
- da due Rappresentanti degli Studenti, designati dal Senato Accademico;
- da tre esperti nominati dal Rettore.
Il Comitato dura in carica tre anni ed i suoi componenti non di diritto possono essere designati consecutivamente una sola volta;
c) di definire, contestualmente alla disattivazione delle sopraddette strutture, le modalità organizzative e le attribuzioni ad idonea struttura delle attività di ambito bibliotecario, attualmente assegnate al CITICoRD, tenendo conto anche delle proposte formulate dalla “Commissione per il sistema delle Biblioteche”;
d) di aggregare ad INFO-Sapienza le altre strutture aventi finalità convergenti;
e) di delegare il Rettore ad emanare i relativi provvedimenti attuativi.

Il Senato Accademico si riserva di esaminare nella prossima seduta il regolamento relativo al funzionamento della nuova struttura che dovrà tenere conto delle osservazioni emerse dalla discussione.

Letto ed approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

10) PROFESSORI VISITATORI - ANNO FINANZIARIO 2007. RATIFICA DECRETO.

Il Senato Accademico nella seduta del 30 gennaio 2007, nell’ambito della ripartizione fondo scambi culturali (conto 10.1.1.14)– A.F. 2007 ha stanziato il contributo per Professori Visitatori per un importo di € 239.375,00.
La Commissione Ricerca Scientifica di Ateneo ha valutato le proposte di finanziamento per l’ospitalità dei professori visitatori, il cui bando è scaduto il 30 aprile 2007. Alla scadenza risultavano 188 proposte correttamente presentate. La Commissione, nelle sedute del 18 e 25 giugno, 2 e 9 luglio 2007, ha ritenuto meritevoli di sostegno 77 proposte, per una spesa complessiva di € 237.592,21– comprensiva dell’8,5% di IRAP conteggiata sia sugli importi per il soggiorno che i contributi di viaggio, come da tabulato allegato in visione (all.1). Le procedure di acquisizione on line sono state curate dal CINECA.
Ciò premesso, si invita codesto consesso a ratificare il D.R. n. 000453 del 13 settembre 2007 di assegnazione dei fondi alle Facoltà, che fa parte integrante del testo (all. 2).

Allegati in visione:tabulato relativo alle domande per Professori Visitatori, anno finanziario 2007, approvate dalla Commissione Ricerca Scientifica di Ateneo.
Allegati quale parte integrante: Decreto Rettorale n. 000453 del 13 settembre 2007 relativo al trasferimento dei fondi ai Dipartimenti interessati.

Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera.

IL SENATO ACCADEMICO

VISTO l’importo assegnato ai Professori Visitatori (conto 10.1.1.14 - Scambi Culturali di Facoltà), con delibera del S.A. del 30 gennaio 2007;

VISTE le proposte formulate dalla Commissione Ricerca Scientifica di Ateneo;

VISTO il Decreto Rettorale n 000453 del 13 settembre 2007, di assegnazione degli importi relativi ai Professori Visitatori a.f. 2008

Con voto unanime

DELIBERA

di ratificare il Decreto Rettorale n. 000453 del 13 settembre 2007 di ripartizione dei fondi per i professori Visitatori anno 2007 per un importo pari a € 237.592,21, a carico del conto 10.1.1.14 del Bilancio, esercizio finanziario 2007.


Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

11) ISTITUTO ITALIANO DI SCIENZE UMANE – DOTTORATO DI RICERCA IN LETTERATURA E CULTURA EUROPEA

Il Presidente ricorda che il Senato Accademico, nella seduta del 13 giugno 2006, riesaminando, nell’ambito dell’attivazione del 22° ciclo di Dottorato, la proposta inoltrata dal Dipartimento di Studi Filologici e Letterari relativa all’adesione - con il finanziamento di una borsa - al Dottorato di Ricerca in Letteratura Europea da attivarsi presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane, aveva “dato mandato al Rettore di intraprendere le iniziative opportune per l’eventuale inserimento dell’Università La Sapienza, a pari titolo degli altri Atenei fondatori, nel sistema a rete di Scuole di alta formazione attivato presso l’Istituto Italiano di Scienze Umane con sede a Firenze e a Napoli.” Il Senato aveva, peraltro, deliberato che “una volta completato il percorso associativo, il Senato Accademico prenderà in esame nuove proposte di Dottorato associabili all’Istituto Italiano di Scienze Umane.”
Successivamente, il Rettore, in adempimento del mandato ricevuto dal Senato, ha concordato con il Direttore dell’Istituto Italiano di Scienze Umane la costituzione di una commissione paritetica La Sapienza - Istituto Italiano di Scienze Umane, con il compito di definire il quadro dell’ingresso de “La Sapienza” nella rete dell’Istituto Italiano di Scienze Umane e di individuare le iniziative di alta formazione di comune interesse. La Commissione, composta per La Sapienza dai professori Carlo Angelici, Roberto Antonelli, Mario Caravale e Paolo Matthiae e per il SUM dai professori Mario Citroni, Roberto Esposito, Andrea Giardina e Paolo Prodi ha elaborato l’accordo per la formalizzazione dell’ingresso dell’Università “La Sapienza” nella rete dell’Istituto Italiano di Scienze Umane che è stato sottoposto al Senato e approvato nella seduta del 21/11/2006.
La Commissione ha poi proceduto ad individuare i seguenti progetti di alta formazione da realizzare in collaborazione con l’Istituto Italiano di Scienze e Umane:
1. Corso di Dottorato di Ricerca in Universalizzazione dei Sistemi Giuridici (approvato S.A. del 22/11/2005);
2. Corso di Dottorato di Ricerca in Letteratura e Cultura Europea;
3. Programma biennale di formazione post-dottorale in Archeologia (approvato S.A. del 27/5/2007);
Il Senato è stato informato in merito a tali iniziative nella seduta del 29/5/2007, nella quale è stato peraltro approvato il Programma biennale di formazione post-dottorale in Archeologia.
Successivamente la commissione ha concluso i lavori istruttori relativi alla proposta di attivazione del Dottorato di Ricerca in Letteratura e Cultura Europea.
La proposta di Dottorato di Ricerca in Letteratura e Cultura Europea è stata presentata dai Proff.ri Piero Boitani, Nadia Fusini e Alessandro Schiesaro, delegati dalla Scuola di Dottorato in Scienze dell’Interpretazione e della Produzione Culturale (in accordo con lo statuto del SUM) ed è stata approvata dalla Scuola stessa che comprende i seguenti dottorati:
• Filologia e Letterature Comparate dell'Europa Centro Orientale;
• Filologia e Letterature Romanze;
• Filologia e Storia del Mondo Antico;
• Filologia, Linguistica e Letteratura;
• Francesistica;
• Letterature di Lingua Inglese;
• Paleografia Greca e Latina;
• Storia dell'arte;
• Tecnologie Digitali per la Ricerca sullo Spettacolo.
Si precisa che, dagli atti risulta che la maggior parte dei proponenti sono i medesimi docenti che facevano parte della precedente proposta inoltrata dal Dipartimento di Studi Filologici e Letterari di cui sopra, che pertanto si ritiene assorbita dalla nuova proposta in esame.
La Commissione istruttoria per i Dottorati di Ricerca, nella seduta del 16 ottobre 2007, ha preso visione della proposta per l’istituzione del Dottorato di Ricerca in Letteratura e Cultura Europea (All. A che fa parte integrante del presente verbale) e, dopo approfondito esame, ha rilevato la validità scientifica della stessa. Nell’esprimere parere favorevole all’istituzione del Dottorato di Ricerca in Letteratura e Cultura Europea, la Commissione ha, peraltro, rilevato, che il progetto non è accompagnato da richiesta di risorse e auspica indicazioni parte del Senato sulle modalità di attribuzione di risorse alle proposte di dottorato associabili all’Istituto Italiano di Scienze Umane.

Il Presidente invita il Senato ad esprimersi in merito.

Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera.

IL SENATO ACCADEMICO

VISTA la Legge 210/98 Art. 4) Dottorato di Ricerca;

VISTO il D.M. 224/99 recante norme in materia di Dottorato di Ricerca;


VISTO il Regolamento in materia di Dottorato di Ricerca;


VISTO il D.M. 509/99 e successive modificazioni recante norme concernenti l’autonomia didattica degli Atenei;


VISTO l’accordo per la formalizzazione dell’ingresso de “La Sapienza” nella rete dell’Istituto Italiano di Scienze Umane;


VISTA la proposta della Commissione paritetica Sapienza – SUM e in particolare il progetto relativo all’istituzione del Dottorato di Ricerca in Letteratura e Cultura Europea,


Con voto unanime

DELIBERA

1) di approvare l’istituzione del Dottorato di Ricerca in Letteratura e Cultura Europea, da attivare congiuntamente con l’Istituto Italiano delle Scienze Umane;

2) di dare mandato al Rettore di sottoscrivere la relativa convenzione.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

 

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

12.1) RINNOVO CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ’ DEGLI STUDI DI ROMA “LA SAPIENZA” ED IL CONSORZIO NETTUNO

Il Presidente ricorda che il Senato Accademico e il Consiglio di Amministrazione, rispettivamente nelle sedute dell’8 maggio 1998 e del 21 marzo 2000, hanno approvato l’adesione dell’Università degli studi di Roma “La Sapienza” al Consorzio Nettuno per la realizzazione di corsi di studio a distanza.
Successivamente, il Senato Accademico, nella seduta del 22 settembre 2000, ha approvato la stipula della Convenzione relativa alle modalità di gestione dei corsi di studio attivati con didattica a distanza in collaborazione con detto Consorzio e alla definizione dell’importo del “diritto di fruizione” da conferire al Consorzio stesso per ogni iscritto e quantificato in €981,27.
Nella medesima seduta il Senato Accademico ha inoltre stabilito in €187,00 la parte delle tasse universitarie da aggiungere al “diritto di fruizione”.
Il primo corso che ha aderito a tale tipologia di erogazione della didattica è stato il corso di D.U. in Ingegneria Elettronica, ora corso di laurea triennale (Consiglio della Facoltà di Ingegneria dell’11 luglio 2000).
Nell’anno accademico 2001/2002, la Facoltà di Ingegneria ha esteso la modalità di didattica a distanza anche ai corsi di laurea triennale in Ingegneria Informatica e in Ingegneria delle Telecomunicazioni.
Successivamente, nell’anno accademico 2002/2003, la Facoltà di Psicologia 2, aderendo alla Convenzione di cui sopra, ha istituito ed attivato il corso di laurea triennale in “Discipline della Ricerca Psicologico-Sociale” esclusivamente con modalità di didattica a distanza (il corso è stato istituito dal Senato Accademico nella seduta del 30 maggio 2002).
Infine, in data 23 ottobre 2003 il Senato Accademico ha approvato l’attivazione anche della modalità di didattica a distanza per il corso di laurea triennale in Scienze e Tecnologie della Comunicazione afferente alla Facoltà di Scienze della Comunicazione e già istituito con modalità di didattica convenzionale.
Pertanto, i corsi di studio attivati per il corrente anno accademico con modalità di didattica a distanza in collaborazione con il Consorzio Nettuno, approvati dal Senato Accademico nella seduta del 12 aprile 2007, sono i seguenti:
 

FACOLTA’ N. CORSI DI LAUREA
INGEGNERIA 1 Ingegneria delle telecomunicazioni
INGEGNERIA 2 Ingegneria elettronica
INGEGNERIA 3 Ingegneria informatica
PSICOLOGIA 2 4 Discipline della ricerca psicologico-sociale
SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE 5 Scienze e tecnologie della comunicazione


La Convenzione a partire dall’anno accademico 2002/2003, e fino all’anno accademico 2006/2007, è stata espressamente rinnovata con gli stessi contenuti.
Le proposte di rinnovo e quindi di variazione dell’importo del “diritto di fruizione” più volte avanzate dal Consorzio Nettuno non hanno mai trovato accoglimento,
poiché intervenute sempre in ritardo rispetto alla tempistica adottata dall’Università in merito alla definizione delle Convenzioni per i corsi di studio.
Per il corrente anno accademico, il Consorzio Nettuno ha presentato il testo della nuova Convenzione, allegato quale parte integrante alla presente relazione, firmato nella parte di propria competenza dal Direttore del Consorzio stesso e valida per gli anni accademici 2007/2008, 2008/2009 e 2009/2010.
Il testo in questione è stato convenuto con le Ripartizioni IV e VI ed i rappresentanti dei Poli Tecnologici e prevede una variazione del “diritto di fruizione” come di seguito riportato:

1) per l’anno accademico 2007/2008 l’importo è fissato in Euro 1.050,00
2) per l’anno accademico 2008/2009 l’importo è fissato in Euro 1.100,00
3) per l’anno accademico 2009/2010 l’importo è fissato in Euro 1.200,00

Agli importi suindicati va aggiunta la parte di tasse universitarie.
Si sottolinea che, per l’anno accademico corrente, la parte delle tasse universitarie, compresa nella 1° rata delle tasse universitarie è stata rideterminata sulla base del D.M. 26 febbraio 2007 ed è pari a €221,00., mentre, nelle more della definizione del “diritto di fruizione”, l’ammontare della seconda rata, per gli iscritti ai corsi di studio erogati in collaborazione con il Consorzio Nettuno, non è stata inserita in nessun documento per l’anno accademico corrente.
Il nuovo testo convenzionale prevede, inoltre, una diversa modalità di accreditamento del “diritto di fruizione”.
Precedentemente, infatti, esso veniva incassato dall’Università ed accreditato interamente al Consorzio Nettuno, mentre nel nuovo testo il “diritto di fruizione” verrà incassato sempre dall’Università, ma accreditato al Consorzio Nettuno, per la sola parte di sua spettanza, mentre l’importo di spettanza del Polo Tecnologico competente per area didattica verrà accreditato direttamente allo stesso attraverso il centro di spesa indicato successivamente dalla Facoltà presso la quale il Polo è istituito, riducendo, così, di molto i tempi necessari per l’accreditamento ai Poli delle proprie competenze.
Si precisa che i costi relativi allo svolgimento dei corsi a distanza verranno interamente coperti dal “diritto di fruizione e né l’Università nè le Facoltà interessate saranno gravate da oneri aggiuntivi.
Pertanto, alla luce del nuovo importo del “diritto di fruizione”, per il corrente anno accademico, le tasse universitarie a carico degli immatricolati ed iscritti ai corsi di studio erogati in collaborazione con il Consorzio Nettuno risultano essere le seguenti:

a.a. 2007/2008
Totale annuale
esclusa tassa regionale Importo 1° rata Importo 2°rata
1271,00 €530,00 €741

Si precisa, infine, che, ad oggi, considerato il crescente interesse degli studenti verso la modalità di didattica a distanza (a.a. 2006/2007: circa 1260 studenti
immatricolati ed iscritti) e considerando, inoltre, l’efficienza dei complessi servizi tecnologici resi dal Consorzio Nettuno, come anche la necessità di istituire corsi di studio in teledidattica per contenere eventuali carenze strutturali e di docenza in fase di verifica dei requisiti minimi da parte del MiUR, appare evidente l’interesse dell’Università a mantenere la collaborazione con il Consorzio in questione.
Tutto ciò premesso il Presidente invita il Senato Accademico a deliberare.

Allegati quale parte integrante alla presente relazione:
1) Convenzione

Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera.

IL SENATO ACCADEMICO

VISTE le delibere del Senato Accademico dell’8 maggio 1998 e del 22 settembre 2000;

VISTA la delibera del Consiglio di Amministrazione del 21 marzo 2000;

VISTA la delibera del Senato Accademico del 12 aprile 2007;

CONSIDERATA la necessità di definire le modalità di gestione dei corsi attivati per il corrente anno accademico con modalità di didattica a distanza, in collaborazione con il Consorzio Nettuno;

CONSIDERATA la necessità di definire l’importo della seconda rata delle tasse universitarie per gli studenti immatricolati ed iscritti ai corsi di studio in teledidattica con il Consorzio nettuno;

VISTO il testo della nuova Convenzione

Con voto unanime

DELIBERA

di approvare la nuova Convenzione tra l’Università degli studi di Roma “La Sapienza” ed il Consorzio Nettuno, per il triennio accademico 2007/2010.
Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

12.2) FINANZIAMENTO DI UN POSTO DI RUOLO DI RICERCATORE UNIVERSITARIO SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE MED/11 CARDIOLOGIA PRESSO LA II FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA LA SAPIENZA DA PARTE DELLA SOCIETÀ PFIZER ITALIA SRL.

Il Rettore sottopone all’esame del Senato Accademico la seguente relazione predisposta dal Settore IV della Ripartizione II:

Il Rettore ricorda che il Senato Accademico ed il Consiglio di Amministrazione, rispettivamente nelle sedute del 26.06.2007 e del 3.07.2007, hanno deliberato di approvare il Regolamento sul finanziamento di posti di ruolo di professori di prima e seconda fascia e ricercatori universitari, che è stato reso esecutivo con D.R. n. 000428 del 30.07.2007.

Con nota dell’8.11.2006 la Società Pfizer Italia srl ha comunicato di aver stanziato a favore della II^ Facoltà di Medicina e Chirurgia – Cattedra e Struttura Complessa di Cardiologia una elargizione liberale pari a € 750.000,00 al fine di supportare i programmi di ricerca cardiovascolare.
Il Consiglio della II^ Facoltà di Medicina e Chirurgia, nella seduta del 16.11.2006, ha accettato il contributo della Società Pfizer di € 750.000,00 destinato a supportare la ricerca della Cattedra e Struttura Complessa di Cardiologia.
Inoltre il Consiglio di Facoltà, nella seduta del 21.12.2006, ha approvato la richiesta dell’emissione di un bando di valutazione comparativa per un posto di ricercatore universitario per il s.s.d. Med/11 – Malattie Apparato Cardiovascolare a gravare sul contributo concesso dalla Società Pfizer.
Il Consiglio di Facoltà, nella medesima seduta, preso atto dell’atto di liberalità della Società Pfizer, ha garantito di non utilizzare il budget necessario alla retribuzione di un posto equivalente.
Inoltre la Facoltà ha già messo a disposizione una quota parte del finanziamento complessivo concesso dalla Pfizer Italia, nella misura pari a € 468.000,00, procedendo in data 10.05.2007 all’impegno di spesa sulla voce di bilancio 2.2.1.1.24.1. a favore dell’Università al fine di finanziare il concorso suddetto ed impegnandosi a trasferire all’Amministrazione centrale, al termine della procedura concorsuale tale somma.

Il Rettore fa presente che il finanziamento in questione si discosta dalla fattispecie prevista dal Regolamento sul finanziamento dei posti di ruolo attualmente in vigore e che comunque sia l’atto di liberalità che le delibere del Consiglio di Facoltà sono precedenti alle modifiche intervenute a seguito dell’entrata in vigore del Regolamento reso esecutivo con DR n. 000428 del 30.07.2007.

Tanto premesso si rappresenta che al fine di poter procedere all’emanazione del bando di concorso per ricercatore, è necessario che la Facoltà integri l’impegno di spesa già assunto al fine di garantire la restante copertura del finanziamento pari a € 57.200,99 considerato che la somma complessiva necessaria alla copertura integrale del posto da ricercatore è pari a € 525.200,99 comprensiva del 5% annuo, per far fronte agli incrementi retributivi, previdenziali e/o fiscali a seguito delle modifiche intervenute con il citato Regolamento.

Alla luce di quanto sopra, il Rettore invita il Senato Accademico ad autorizzare l’Amministrazione a procedere all’emanazione di un bando di concorso per ricercatore nel settore scientifico-disciplinare MED/11 Cardiologia presso la II^ Facoltà di Medicina e Chirurgia, subordinatamente all’avvenuta integrazione dell’impegno di spesa da parte della Facoltà atta a garantire la restante parte del finanziamento pari a € 57.200,99.
Resta fermo che l’assunzione in servizio del vincitore resta condizionata al previo incameramento dell’intera somma pari a € 525.200,99 da parte dell’Amministrazione.

Il Presidente pone in votazione la proposta di delibera.

Il SENATO ACCADEMICO

VISTO lo Statuto dell’Università, ed in particolare l’art. 11, comma 2 lett. a);

VISTA la nota dell’8.11.2006 della Società Pfizer srl;

VISTI i verbali del Consiglio della II^ Facoltà di Medicina e Chirurgia del 16.11.2006 e del 21.12.2007;

VISTO l’impegno di spesa n. 200700390 del 10.05.2007;

ESAMINATA la relazione predisposta dal Settore IV della Ripartizione II;

Con voto unanime

DELIBERA

- di autorizzare l’Amministrazione a procedere all’emanazione di un bando di concorso per ricercatore nel settore scientifico-disciplinare MED/11 Cardiologia presso la II^ Facoltà di Medicina e Chirurgia, subordinatamente all’avvenuta integrazione dell’impegno di spesa da parte della Facoltà atta a garantire la restante parte del finanziamento pari a € 57.200,99;
- che l’assunzione in servizio del vincitore resta condizionata al previo incameramento dell’intera somma pari a € 525.200,99 da parte dell’Amministrazione.

Letto e approvato seduta stante per la sola parte dispositiva.

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

13) VARIE ED EVENTUALI.

Il Rettore ricorda che dal 1° novembre p.v. lasceranno il Senato Accademico i Presidi Francesco Avallone, Francesco Bossa e Tullio Bucciarelli. Esprime la sua commozione, facendo presente per quanti anni hanno lavorato insieme: in particolare il Preside Francesco Bossa è entrato nel Senato Accademico nel 1998. Evidenzia l’intensa collaborazione che vi è stata con i suddetti colleghi.
Ricorda che il prof. Bossa ha coordinato la Commissione per la ripartizione dei contributi per i laboratori e le biblioteche, da cui scaturì la famosa “rampa triennale”. Evidenzia anche il suo importante l’apporto per la Commissione per l’incentivazione, la Commissione per individuare una ipotesi di allocazione delle Facoltà e dei Dipartimenti e la Commissione per le macroareee.
Sottolinea l’intenso aiuto del Preside Tullio Bucciarelli per i regolamenti didattici di ateneo, per la Commissione per il budget di Facoltà e per tutte le Commissioni che si sono occupate di ripartizione di risorse, ponendo in evidenza la sua capacità di trovare soluzioni idonee, facendo emergere la sua grande onestà intellettuale.
Ricorda come il preside Francesco Avallone sia stato di riferimento in tanti momenti difficili, in particolare nei rapporti con i Sindacati. Sottolinea il suo lavoro per il Tavolo tecnico sul disegno di legge delega sullo stato giuridico e per la Commissione del riequilibrio, che finalmente ha portato a termine un risultato che si cercava di raggiungere da molti anni.
Esprime il suo ringraziamento ai colleghi che lasceranno il Senato Accademico, manifestando loro grande stima e affetto.

Il Senato Accademico si associa alle parole del Rettore con un applauso.

Il prof. Lampariello fa presente che lascerà anche lui il Senato Accademico come Rappresentante dell’Ateneo Federato della Scienza e della Tecnologia.

Il Senato Accademico lo ringrazia con un applauso.

Il prof. Fancesco Avallone esprime un saluto di ringraziamento, dichiarando che i risultati raggiunti in questi anni sono dovuti alla collaborazione di tutti.

Il prof. Tullio Bucciarelli ringrazia per l’esperienza umana di questi anni, per lui preziosissima, in cui ha avuto l’orgoglio e l’onore di rappresentare la Facoltà di Ingegneria nel Senato Accademico. Con molti colleghi ha avuto rapporti di collaborazione che sono andati verso un rapporto umanamente molto più ricco. Ricorda che in data odierna la Scuola di Ingegneria di Roma compie 190 anni e sottolinea l’antichità dell’istituto.

Il prof. Francesco Bossa esprime la sua commozione e il ringraziamento al Magnifico Rettore sia per il suo lavoro, che come persona ed amico. Sottolinea che la sua partecipazione al Senato Accademico è stata un’esperienza formativa e preziosa. Formula gli auguri di buon lavoro ai membri del Senato Accademico. Saluta la Facoltà di Scienze Matematiche che saluterà anche nei prossimi giorni. Ringrazia il personale tecnico-amministrativo con cui ha avuto contatti, in particolare quello della Segreteria del Senato stesso che è sempre stato disponibile e gentile.

Il Rettore conclude facendo presente che trattasi solo di un arrivederci da parte del Senato Accademico, perché personalmente si avvarrà ancora dell’apporto dei Presidi uscenti.

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati

Il Presidente ringrazia i convenuti e dichiara chiusa la seduta alle ore 19.30.

Della medesima è redatto il presente verbale che consta di n. 134 pagine numerate.

Il presente verbale è stato approvato nella seduta del 20 novembre 2007.
Letto, approvato e sottoscritto.
 

IL SEGRETARIO
Carlo Musto D'Amore
IL PRESIDENTE
Luigi Frati